Le tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle amministrazioni provinciali Anno 2005

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1 18 Settembre 2006 Le tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle amministrazioni provinciali Anno 2005 Ufficio della comunicazione Tel Centro di informazione statistica Tel Informazioni e chiarimenti Statistiche sulle istituzioni pubbliche e private Via Tuscolana, Roma Gerolamo Giungato giungato@istat.it Tel L Istat presenta i risultati della rilevazione sperimentale sulle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) nelle province italiane inclusa nella più ampia indagine sulle principali amministrazioni pubbliche locali. Le informazioni sono relative agli anni e riguardano gli aspetti organizzativi della gestione delle tecnologie nell ambito delle strutture provinciali, le principali dotazioni tecnologiche e l utilizzo che le province ne fanno in relazione ai propri processi di produzione e all offerta di servizi all utenza. In conformità a quanto definito ed auspicato in sede europea dai programmi E-europe e dagli obiettivi italiani di legislatura in materia di tecnologie dell informazione e della comunicazione, l indagine si colloca nell ambito del sistema delle statistiche nazionali sulla società dell informazione. La costituzione di un sistema informativo statistico in questa materia si rende necessaria per il monitoraggio della diffusione e dell utilizzo delle tecnologie ICT all interno delle amministrazioni pubbliche, anche alla luce degli sviluppi della normativa nazionale che ha portato di recente alla realizzazione del Codice dell Amministrazione digitale 1. L obiettivo principale di questa rilevazione sperimentale (analoga a quella condotta con riferimento alle amministrazioni comunali e diffusa il 3 luglio 2006), è di completare il quadro informativo sull utilizzo delle tecnologie dell informazione e della comunicazione presso i vari soggetti istituzionali, estendendo alle pubbliche amministrazioni l osservazione statistica avviata negli anni più recenti con riferimento ai settori delle imprese e delle famiglie. Principali risultati Nel 2005, 91 province su 100 hanno dichiarato la presenza di uno o più uffici autonomi di informatica all interno della propria struttura organizzativa; 6 delle 9 province in cui tali uffici non risultano presenti sono localizzate nel Mezzogiorno. I dipendenti addetti alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (dipendenti ICT) sono mediamente l 1,5 per cento dei dipendenti complessivi; valori prossimi alla media nazionale si riscontrano in tutte le ripartizioni geografiche, ad eccezione delle province del Nord-est (2,1 per cento) (Tavola 1). 1 D.Lgs. 7 marzo 2005 n.82, integrato dal D.Lgs. 4 aprile 2006 n.159.

2 Nell ambito della propria attività formativa, il 68,0 per cento delle amministrazioni provinciali ha organizzato, nel 2004, corsi di formazione sull ICT: il dato registra un ampia variabilità territoriale passando da un valore minimo nelle province del Sud e delle Isole, dove solo la metà delle amministrazioni provinciali ha organizzato corsi per i propri dipendenti, ad un massimo nelle province del Nord-est (95,2 per cento) (Tavola 2). Tra le amministrazioni provinciali che erogano formazione ai propri dipendenti, l 89,7 per cento organizza corsi di base 2 e l 83,8 per cento corsi di livello avanzato 3. Nel complesso, la quota di dipendenti che hanno seguito corsi di formazione in ICT è pari al 12,0 per cento del totale. Le province del Nord tendono a formare in ICT quote di dipendenti superiori alla media nazionale; in particolare, quelle del Nord-est registrano la percentuale più consistente (26,2 per cento) a fronte di quella più contenuta rilevata fra le province del Mezzogiorno (5,2 per cento). L alfabetizzazione tecnologica di base certificata appare ancora poco frequente nelle amministrazioni provinciali dal momento che appena il 2,6 per cento dei dipendenti è in possesso della European computer driving licence (ECDL start). Poco diffuso nelle province risulta anche il ricorso all e-learning, che è adottato dal 19,0 per cento delle province, con una maggiore propensione all uso di tale metodo da parte delle amministrazioni del Nord-ovest (39,1 per cento). In generale le funzioni ICT gestite dalle province risultano presidiate in modo consistente dalle amministrazioni con personale proprio che partecipa a tali funzioni anche quando vengono utilizzate contemporaneamente le altre modalità di gestione considerate (Tavole 3). Oltre i tre quarti delle province svolgono quasi tutte le funzioni ICT prese in esame con personale interno, ad eccezione dello sviluppo software e della formazione ICT per le quali si riscontrano percentuali più contenute, anche se comunque superiori al 50 per cento. Per queste due ultime funzioni, unitamente alla gestione e manutenzione hardware e software e gestione e sviluppo Web/Internet, è più frequente (tra il 71,0 e l 83,0 per cento) il ricorso all outsourcing, attraverso l acquisto di servizi da fornitori esterni e/o società partecipate. Fra le modalità di gestione, poco diffusa è la collaborazione con altre amministrazioni pubbliche alla quale le province ricorrono in misura comparativamente più significativa solo per le funzioni di studi e progettazione (31,0 per cento). Infine, tra le funzioni ICT, sono meno rappresentate la formazione ICT e il data entry, entrambe assenti in oltre dieci province. Relativamente alle dotazioni tecnologiche e al loro utilizzo presso le amministrazioni provinciali, nell anno 2005 si rileva un ricorso piuttosto consistente a sistemi informatici basati su Mainframe: ne dispongono complessivamente ben 42 province su cento, di cui più della metà localizzate nel Sud e nelle Isole (Tavola 4). L utilizzo di tecnologie client/server è presente in tutte le province con un numero medio di circa 20 server per provincia, da un massimo rilevato fra le province del Nord-est (circa 27,9) a un minimo fra quelle del Mezzogiorno (14,4). Con riferimento alle altre tipologie di strumentazioni tecnologiche, risulta rilevante la percentuale di province (92,0 per cento) dotate di lettori di carte elettroniche (smart card); in particolare, tutte le province del Centro dichiarano di disporre di tali strumentazioni. L utilizzo di Sistemi Informativi Geografici (GIS) è ampiamente diffuso, ad eccezione di due province del Mezzogiorno. Altrettanto diffuso appare l utilizzo di sistemi CAD (Computer Aided Design), con una sola provincia del Mezzogiorno che dichiara di non disporne. La disponibilità di personal computer (desktop o portatili) è pari a 70,8 ogni 100 dipendenti delle amministrazioni provinciali, con i valori più elevati fra le province del Nord-est (96,6) e valori minimi in quelle del Mezzogiorno (55,9) (Figura 1). 2 Office automation, Sistemi operativi, Web, Trattamento dati e European Computer Driving Licence (ECDL). 3 Applicazioni e software specifici, Reti, Sicurezza, ICT, GIS, CAD. 2

3 Figura 1 Personal computer per dipendente nelle amministrazioni provinciali, per ripartizione geografica. Anno 2005 (valori per 100 dipendenti) Personal computer per 100 dipendenti 100,0 96,6 80,0 67,3 81,1 70,8 60,0 55,9 40,0 20,0 0,0 Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia Passando a considerare il grado di connettività interna, nel 2005 tutte le amministrazioni provinciali dispongono di reti locali (LAN), di cui poco meno della metà (47,0 per cento) anche con utilizzo di tecnologie senza fili (wireless) (Tavola 5). Nel complesso, la quota di personal computer connessi alle reti locali è pari all 88,9 per cento, con valori prossimi alla copertura totale nelle province del Nord. L 84,0 per cento delle province dichiara di disporre di una rete Intranet, presente in tutte le amministrazioni provinciali del Nord-est e nel 95,0 per cento di quelle del Centro. I sistemi di posta elettronica sono presenti in tutte le amministrazioni provinciali; in particolare, la posta elettronica su un dominio istituzionale è diffusa in tutte province tranne una. Infine, il 47,0 per cento delle province dichiara di utilizzare anche la posta elettronica certificata per lo scambio di documenti elettronici con valenza legale, con una più diffusa presenza di tali procedure nelle province del Nord-est (66,7 per cento). Quanto alla sicurezza informatica, l utilizzo di dispositivi e procedure di sicurezza di livello più o meno avanzato è pressoché totale nei sistemi informatici delle amministrazioni provinciali, in particolare per quel che riguarda la disponibilità di software antivirus con aggiornamento frequente e la presenza di Firewall (Tavola 6). Altrettanto consistente è l applicazione di procedure standardizzate di protezione dei dati (88,0 per cento), con la quota massima registrata fra le province del Centro che dichiarano tutte di usare in modo sistematico tali procedure. Sempre nell ambito delle procedure di protezione informatica, più limitata appare, invece, la percentuale di province (43,0 per cento) dotate di Server sicuri - SSL (Secure Socket Layer); e, ancora una volta, sono le province del Centro a far registrare la quota più elevata (70,0 per cento). Infine, i piani di disaster recovery sono adottati dal 46,0 per cento delle province; le amministrazioni provinciali del Mezzogiorno ricorrono meno frequentemente a tale strumento di sicurezza informatica (36,1 per cento). 3

4 Per quanto riguarda il ricorso a soluzioni Open Source, nel complesso il 76,0 per cento delle province ne fa uso nei propri sistemi informatici; di queste, l 84,2 per cento adotta soluzioni open source con riferimento a sistemi operativi su server, il 78,9 per cento per applicazioni di Web Server, il 65,8 per cento per Data base management system (DBMS) e, rispettivamente, il 53,9 e il 52,6 per la posta elettronica e per software di sicurezza informatica. Meno frequente il ricorso a soluzioni open source per applicazioni di office automation e sistemi operativi su personal computer (Tavola 7). Al fine di verificare l uso delle tecnologie informatiche nell ambito dei processi di produzione delle amministrazioni provinciali, la rilevazione sperimentale ha effettuato una ricognizione sul livello di informatizzazione di alcune fra le principali attività, sia di funzionamento che istituzionali secondo le seguenti modalità: informatizzazione in rete 4, informatizzazione in locale 5, impiego di strumenti di office automation 6, assenza di informatizzazione nello svolgimento delle attività (Tavola 8 e Figura 2). Per tutte le attività considerate, l uso di applicazioni informatiche e basi di dati mediante reti telematiche appare la modalità più diffusa, sia per le attività di funzionamento sia per quelle istituzionali. In particolare, fra le attività di funzionamento, quelle più frequentemente informatizzate in rete sono la contabilità, la gestione del trattamento economico del personale, il protocollo e la gestione della rilevazione delle presenze del personale. Se si considerano anche le amministrazioni che utilizzano procedure informatizzate in locale, oltre tre quarti delle province risultano avere un elevato grado di informatizzazione su tutte le attività ad eccezione di quelle relative alla gestione dei contratti e alla gestione dei bandi e concorsi per le quali le province ricorrono diffusamente anche all utilizzo di strumenti di office automation. Un minor grado di informatizzazione risulta, invece, connesso con la gestione del provveditorato, la gestione tributi, il controllo di gestione e la gestione di bandi e concorsi. Figura 2 Grado di informatizzazione delle attività di funzionamento - Anno 2005 (percentuale di province sul totale) Tributi Protocollo Atti e delibere Contratti informatizzazione in rete Pagamenti Bandi e concorsi informatizzazione in locale Controllo di gestione Patrimonio office automation Provveditorato Contabilità Nessuna informatizzazione Personale - presenze/assenze Personale - trattamento giuridico Personale - trattamento economico 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0 4 Utilizzo nei processi di lavoro di applicazioni specifiche e di database con la condivisione in rete telematica fra postazioni di lavoro di procedure, strumenti tecnologici e basi di dati. 5 Utilizzo nei processi di lavoro di applicazioni specifiche e di database senza la condivisione in rete telematica fra postazioni di lavoro di procedure, strumenti tecnologici e basi di dati. 6 Utilizzo nei processi di lavoro dei pacchetti comuni di Office automation (quali word, excel, access o altri strumenti equivalenti. 4

5 Anche per le attività istituzionali considerate, si rilevano buoni livelli di informatizzazione. In particolare, per le attività istituzionali relative ai Centri per l impiego, al Sistema informativo del lavoro ed alla Pianificazione territoriale oltre il 90,0 per cento delle province sono informatizzate in rete o in locale. Di contro, è significativo il ricorso all uso dei pacchetti standard di office automation in settori quali Patrimonio ed edilizia scolastica, Viabilità e Autorizzazioni in materia ambientale (Figura 3). Figura 3 Grado di informatizzazione delle attività istituzionali - Anno 2005 (percentuale di province sul totale) 100,0 90,0 80,0 70,0 Nessuna informatizzazione 60,0 office automation 50,0 40,0 inform atizzazione in locale 30,0 20,0 inform atizzazione in rete 10,0 0,0 Centri per l'impiego Sistema Informativo del Lavoro Pianificazione territoriale Patrimonio ed edilizia scolastica Viabilità Autorizzazioni in materia ambientale Nel 2005, l adozione del protocollo informatico (DPR 445/2000) è presente nell 89,0 per cento delle amministrazioni provinciali italiane: tale strumento è adottato da tutte le province del Centro mentre la quota più contenuta si registra nel Nord-est dove, comunque, sono oltre i tre quarti delle province ad averlo attivato. (Tavola 9 e Figura 4). Con riferimento ai livelli di implementazione del protocollo informatico, risulta che, a tutto il 2004, il 49,4 per cento delle province ha realizzato soltanto lo stadio base, ovvero il nucleo minimo, mentre un ulteriore 30,3 per cento ha adottato anche soluzioni informatiche di gestione documentale e il 20,2 per cento delle amministrazioni provinciali ha raggiunto il grado più elevato consentendo l intera gestione del workflow documentale. L analisi territoriale mostra che le province del Nord-est, pur facendo registrare in generale la 5

6 minore quota di attivazione del protocollo informatico, sono quelle che più frequentemente hanno implementato il livello di workflow documentale (31,3 per cento). Al contrario, le province del Centro, per le quali l adozione del protocollo informatico risulta generalizzata, raggiungono il livello di implementazione più elevato soltanto nel 10 per cento dei casi e nella maggior parte di esse (60,0 per cento) si riscontra il nucleo minimo. Figura 4 - Grado di implementazione del Protocollo Informatico per ripartizione territoriale - Anno 2005 (percentuale di province sul totale di province con protocollo informatico attivo) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia Workflow documentale Gestione documentale Nucleo minimo Nelle amministrazioni provinciali la connettività esterna e, in particolare, il collegamento ad Internet, è totale; il 68,0 per cento delle province dispone di collegamenti in Banda Larga (73,9 per cento nel Nordovest), il 65,0 per cento tramite un provider privato, mentre il 49,0 per cento utilizza anche il collegamento con reti pubbliche territoriali. Sono le province del Mezzogiorno e del Nord-ovest a ricorrere più frequentemente ad un provider privato (rispettivamente 80,6 e 78,3 per cento); di contro, nel Centro e nel Nord-est risulta più consistente il collegamento ad Internet tramite rete pubblica territoriale (Tavola 10). La quota di personal computer connessi ad Internet è piuttosto elevata (79,5 per cento dei pc in dotazione), con punte del 100 per cento nel Nord-est. Le amministrazioni provinciali impiegano frequentemente le connessioni telematiche esterne per l utilizzo di servizi forniti da altre pubbliche amministrazioni, quali lo scambio di dati, informazioni, documenti o applicazioni informatiche. In generale, il 78,0 per cento delle province dichiara di utilizzare servizi telematici di pubbliche amministrazioni, centrali o locali, con valori più bassi fra le province del Sud e delle Isole rispetto alle altre aree geografiche (Tavola 11). Le province si collegano più frequentemente con le regioni (73,1 per cento), con i ministeri (70,5 per cento), con altre pubbliche amministrazioni centrali (53,8 per cento) e con gli enti di previdenza (52,6 per cento); meno frequenti le interazioni telematiche fra province (15,4 per cento) e altre amministrazioni territoriali quali camere di commercio, comuni e comunità montane, università e aziende sanitarie locali. (Figura 5) 6

7 Figura 5 - Province che utilizzano servizi telematici offerti da pubbliche amministrazioni per tipologia di amministrazione - Anno 2005 (percentuale di province sul totale di province che utilizzano servizi telematici di PA ) università 6,4 Aziende sanitarie locali 5,1 camere di commercio 37,2 comunità montane 11,5 comuni 19,2 province 15,4 regioni 73,1 enti di previdenza altre pubbliche amministrazioni centrali 52,6 53,8 ministeri 70,5 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 Il 72,0 per cento delle province dispone di un collegamento telematico con il proprio tesoriere bancario: tale servizio è utilizzato in prevalenza dalle amministrazioni provinciali del Centro-nord, meno nel Mezzogiorno (50,0 per cento) (Tavola 12). Relativamente all acquisto di beni e servizi in modalità e-procurement, sembra che, come per le amministrazioni comunali, la procedura sia ancora poco utilizzata dalle province (36,0 per cento), con percentuali che vanno dal 23,8 per cento del Nord-est al 56,5 per cento del Nord-ovest. Quanto alla spesa delle amministrazioni provinciali per l acquisto di beni e servizi relativi alle tecnologie dell informazione e della comunicazione 7, nel corso del 2004 si rileva, mediamente, una quota per dipendente pari a 968 euro. Le province del Nord mostrano i valori più elevati, quelle del Mezzogiorno i valori più contenuti (Figura 6). 7 Nella spesa ICT sono comprese le spese (pagamenti totali) per hardware, software, reti e telecomunicazioni, formazione ICT e altre spese ICT 7

8 Figura 6 - Spesa ICT per dipendente nelle province per ripartizione geografica - Anno 2004 (in euro) Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia Nella fornitura di servizi telematici a famiglie, imprese ed istituzioni e nella realizzazione di politiche di e- government, il principale strumento utilizzato è il sito Web istituzionale, di cui si riscontra la presenza nella rete Internet per la totalità delle amministrazioni in esame. E significativa la quota di province (35,0 per cento) che forniscono servizi interattivi attraverso canali telematici diversi dal sito Web istituzionale, ovvero altri siti dedicati o reti telematiche diverse da Internet. In linea con un indagine comunitaria condotta nei Paesi membri dell Unione europea su 20 servizi definiti prioritari, nell ambito di questa rilevazione sperimentale l Osservatorio Servizi on line del CNIPA-CRC ha effettuato una ricognizione diretta sui siti Web istituzionali delle province al fine di verificare l offerta effettiva di servizi telematici e il loro livello di interattività con l utenza (Cfr. Note Informative). Tutti i siti Web istituzionali delle province consentono agli utenti di acquisire elettronicamente la modulistica relativa a servizi provinciali e, nel 94,0 per cento dei siti rilevati, tale funzionalità è anche associata alla fornitura di informazioni di supporto sui singoli servizi. Più contenute le quote di amministrazioni che offrono servizi telematici con un maggiore grado di interattività con l utenza: per il 68,0 per cento delle province è possibile individuare almeno un servizio di informazione interattiva, ovvero che consente agli utenti l accesso telematico a fonti informative e lo scambio di informazioni personalizzate, quali la consultazione di banche dati e cataloghi o la verifica dello stato di avanzamento delle pratiche. Decisamente meno frequente (30,0 per cento) la percentuale di province che offrono almeno un servizio telematico transattivo, ovvero che rendono possibile l espletamento elettronico di tutte le fasi del servizio fino alla conclusione della pratica. L analisi territoriale per ripartizione geografica evidenzia, una maggiore propensione delle province del Settentrione, e soprattutto di quelli del Nord-est, a rendere disponibili servizi on line ai vari livelli di interattività considerati. In particolare, per il livello più elevato di interattività (servizi transattivi), le province del Mezzogiorno registrano una quota (13,9 per cento) sensibilmente inferiore alla media nazionale, contro il 61,9 per cento del Nord-est (Figura 7). 8

9 Figura 7 Province per livello di interattività dei servizi telematici offerti sul sito istituzionale, per ripartizione geografica - Anno 2005 (valori percentuali sul totale delle province) 100,0% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% Download di Modulistica Download di modulistica con informazioni Informazione interattiva Servizi transattivi 20,0% 10,0% 0,0% Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Italia Fonte: Osservatorio servizi on line - CRC 9

10 Note informative La rilevazione sulle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle amministrazioni provinciali ha carattere sperimentale e coinvolge tutte le amministrazioni provinciali italiane (escluse le province autonome di Trento e Bolzano). In generale, i dati richiesti dal questionario hanno come riferimento temporale l anno 2005, tuttavia per alcune variabili ci si è riferiti al 2004 al fine di acquisire gli ultimi dati ufficiali disponibili. La maggior parte degli Uffici di statistica delle Regioni e delle Province autonome, secondo quanto previsto dal Sistema Statistico Nazionale, hanno partecipato alle operazioni di rilevazione in qualità di organi intermedi, ovvero come soggetti che gestiscono la rilevazione nel proprio territorio di competenza. Le procedure di controllo e correzione delle variabili sono state effettuate utilizzando sia metodi deterministici sia metodi probabilistici, facendo ricorso anche a procedure basate su modelli di regressione multipla di tipo sequenziale. Il tasso di risposta è stato pressoché totale; soltanto per una provincia si è fatto ricorso all imputazione delle risposte non essendo stato possibile acquisire le informazioni richieste dalla rilevazione. Al fine di verificare l offerta di servizi on line da parte delle province, parallelamente all indagine tramite questionario è stata realizzata, in via sperimentale, una ricognizione dei servizi telematici erogati dalle amministrazioni provinciali tramite l accesso diretto ai loro siti Web istituzionali. La rilevazione è stata condotta dall Osservatorio Servizi on line del Centro Nazionale per l Informatica nelle Pubbliche Amministrazioni Centri Regionali di competenza per l e-government e la Società dell Informazione CNIPA-CRC nel corso dei mesi di novembre e dicembre I servizi sono stati classificati, oltre che per area tematica di riferimento e tipologia, secondo i seguenti livelli di interattività con l utenza: servizi informativi, per i quali si rileva la presenza di informazioni generali sull amministrazione e sui servizi di riferimento; servizi con modulistica disponibile, ovvero servizi che consentono all utenza il download della modulistica dal sito Web; servizi di informazione interattiva, che consentono agli utenti l accesso a fonti informative e lo scambio di informazioni in modo personalizzato; servizi transattivi, che permettono infine di espletare tutto l iter delle pratiche per via telematica. 10

11 Glossario Antivirus: l applicazione dedicata alla prevenzione e all eliminazione dei virus informatici. Attività di funzionamento Tutte le attività che sono necessarie per il corretto ed efficiente mantenimento dell apparato organizzativo della pubblica amministrazione nel suo complesso e di ogni sua singola istituzione e che mettono in grado la pubblica amministrazione nel suo complesso ed ogni sua singola istituzione di svolgere i propri compiti istituzionali.. Attività istituzionali Tutte le attività attraverso le quali ciascuna istituzione della pubblica amministrazione attua i propri compiti, previsti e attribuiti dalla legge, e consegue i propri obiettivi. Ciascuna istituzione della pubblica amministrazione svolge o può svolgere attività istituzionali concernenti compiti che essa ha nei confronti di una parte o del complesso della pubblica amministrazione e/o nei confronti di ogni altro possibile destinatario al di fuori della pubblica amministrazione. Banda larga: la modalità di trasmissione veloce di contenuti informativi digitalizzati. Si parla di banda larga in termini di tecnologia di accesso (xdsl, fibra ottica, satellite, wireless-lan, UMTS, Tv via cavo e TV digitale terrestre), di velocità di trasmissione (misurata in kbps o mbps), diversa a seconda del servizio richiesto anche nell ambito di uno stesso tipo di tecnologia (ad es. attuali offerte ADSL) e, quindi, di contenuti forniti (trailer di film in alta definizione, animazioni, video giochi tridimensionali, video on demand, Internet radio, video conferenze, ecc.). Cad (Computer Aided Design): la progettazione assistita dal computer; indica genericamente programmi software per il disegno tecnico vettoriale in 2 e/o 3 dimensioni. Dipendenti ICT: i dipendenti dell amministrazione che, in maniera prevalente o esclusiva, svolgono attività a livello professionale relative all informatica e, in generale, alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) indipendentemente dal proprio inquadramento formale in una qualifica o un profilo tecnico informatico Disaster recovery: il piano che definisce le procedure per il recupero e la salvaguardia dei dati in caso di eventi imprevisti (attacco volontario del sistema, perdita involontaria dei dati, guasto ad un dispositivo di memorizzazione dati, danneggiamento per calamità naturali). Dominio istituzionale Livello di indirizzo internet, definito nel sistema dei nomi di dominio, secondo gli standard propri delle singole tipologie di amministrazioni pubbliche. Esempi di caselle di posta elettronica su dominio istituzionale in uso presso amministrazioni pubbliche locali sono: nomeutente@regione.lazio.it, nomeutente@provincia.palermo.it, nomeutente@comune.bologna.it. Il dominio è la parte di testo a destra del ECDL (European Computer Driving Licence): il certificato, riconosciuto a livello comunitario, attestante il possesso dell'insieme minimo delle abilità necessarie per poter lavorare col personal computer, in modo autonomo o in rete, nell'ambito di un'azienda o di un ente pubblico. Il programma fa capo al CEPIS 11

12 (Council of European Professional Informatics Societies), l'ente che riunisce le Associazioni europee di informatica. E-Government (electronic Government): l applicazione delle tecnologie dell informazione della comunicazione al rapporto tra cittadino, impresa e amministrazioni pubbliche, con l'obiettivo di creare un canale diretto di dialogo ed interazione con le istituzioni. Il risultato è quello di rendere più efficienti i servizi della pubblica amministrazione, riducendo i costi e i tempi di erogazione. E-learning: metodologia didattica che offre la possibilità di erogare elettronicamente contenuti informativi. e-procurement (electronic Procurement): l insieme di tecnologie, procedure, operazioni e modalità organizzative che consentono l acquisizione di beni e servizi per via telematica, attraverso Internet e del commercio elettronico (DPR. N. 101 del 4/04/2002). Firewall: la componente hardware che permette di controllare e filtrare le connessioni e i flussi di informazioni da e per la rete Internet. Non sono da considerare firewall gli applicativi installati sulle singole postazioni. Firma digitale: una tipologia di firma elettronica avanzata o forte. Il Certificato di autenticazione è il risultato di una procedura informatica (validazione) basata su un sistema di chiavi asimmetriche a coppia, una pubblica e una privata, che consente al sottoscrittore tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici. Il certificato di firma elettronica è rilasciato da un certificatore accreditato presso l elenco pubblico dei certificatori tenuto dal Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) (DPR n.445 del 28/12/2000, D.lgs n.10 del 23/01/2002 e DPR n. 137 del 7/04/2003). GIS (Geographical Information System): il sistema informativo geografico computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni e dati georeferenziati. ICT (Information and Communication Technology): le tecnologie relative all informatica e alla comunicazione. Internet: la più grande rete tuttora operativa che si estende fisicamente a livello mondiale ed utilizza il protocollo TCP/IP per connettere migliaia di reti e milioni di computer Intranet: la rete locale, tipicamente aziendale, facente uso delle stesse tecnologie caratterizzanti la rete Internet (protocollo TCP/IP, , trasferimento file, ecc.). Lettore di smart card: il dispositivo hardware esterno che permette di utilizzare le funzionalità offerte dalle carte elettroniche (smart card), ad esempio la Carta d identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi LAN (Local Area Network): l insieme di dispositivi (workstation, periferiche, terminali, ecc.) connessi fra di loro e appartenenti alla medesima struttura organizzativa (spesso comandati da un unico router). 12

13 Livello di informatizzazione delle attività: informatizzazione in rete: utilizzo nei processi di lavoro di applicazioni specifiche e di database con la condivisione in rete telematica fra postazioni di lavoro di procedure, strumenti tecnologici e basi di dati; informatizzazione in locale: utilizzo nei processi di lavoro di applicazioni specifiche e di database senza la condivisione in rete telematica fra postazioni di lavoro di procedure, strumenti tecnologici e basi di dati; office automation: utilizzo nei processi di lavoro dei pacchetti comuni di Office automation (quali word, excel, access o altri strumenti equivalenti). Mainframe: i grandi elaboratori centrali caratterizzati da elevate capacità di calcolo e ingente disponibilità di memoria. Essi sono utilizzati al fine di governare i grossi sistemi di rete per la gestione di servizi e l elaborazione dei dati. I mainframe sono in grado di servire contemporaneamente un grandissimo numero di utenti che prendono il nome di terminali e sono caratterizzati da sistemi e software proprietari oltre che da sicurezza ed affidabilità elevate. Open Source: la categoria di licenze d'uso volte a permettere la diffusione delle conoscenze, invece di fornire restrizioni per il loro uso ( Le licenze che ricadono sotto questa definizione, devono rendere disponibile il codice sorgente del software a tutti coloro che lo usano, garantendone la redistribuzione, la modifica e la re-distribuzione delle modifiche stesse. La licenza, inoltre, non deve contenere limitazioni sulle categorie di persone che ne possono trarre vantaggio, né deve porre restrizioni sul tipo di software che può essere distribuito insieme a quello in questione. Esempi di software open source sono Linux, Apache, Mozilla, SendMail, OpenOffice. Posta elettronica certificata: il sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, attestante l'invio e la consegna di documenti informatici, secondo quanto previsto dal d.p.r. n. 97 del Protocollo informatico: l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti, ovvero, tutte le risorse tecnologiche necessarie alla realizzazione di un sistema automatico per la gestione elettronica dei flussi documentali. Ogni sistema di protocollo informatico, che si intende adottare o realizzare, deve ottemperare a specifiche indicazioni, riportate nel Testo Unico (DPR 445/2000). Livelli di implementazione previsti: nucleo minimo (Obbligatorio secondo il DPR 445/00) - prevede la registrazione in un archivio informatico delle informazioni riguardanti un documento (numero, data, mittente/destinatario, oggetto, ecc.), la segnatura sul documento delle informazioni riguardanti il documento stesso (numero, data, AOO) e la classificazione d archivio per una corretta organizzazione dei documenti; gestione documentale - prevede la registrazione con trattamento del documento informatico, l assegnazione per via telematica all ufficio di competenza, la gestione avanzata della classificazione dei documenti (gestione pratiche) e il collegamento dei documenti alla gestione dei procedimenti; workflow documentale - prevede l informatizzazione dei processi relativi ai flussi documentali in entrata, in uscita ed interni e l integrazione con gli eventuali workflow relativi ai processi primari. Provider (Internet): il fornitore privato che offre la connessione ad Internet tramite accesso remoto telefonico o linee dedicate. 13

14 Server SSL: il server dotato di Secure Socket Layer, uno strato di software che si posiziona fra TCP ed una applicazione e consente di gestire un canale sicuro di comunicazione fra client e server. La cifratura dei dati avviene mediante algoritmi crittografici asimmetrici a chiave pubblica. Sportello Unico delle Attività produttive: prevede la creazione presso i comuni di uno Sportello Unico per le attività produttive, al fine di semplificare gli adempimenti amministrativi per la creazione di nuove imprese e la valorizzazione del tessuto imprenditoriale (decreto legislativo N. 112 del 3 marzo 1998). 14

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