1. Rischi cardiovascolari & infiammatorio
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- Evaristo Perri
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1 1.1 Lipidi e infiammazione 1.2 Profilo acidi grassi 1.3 Lipidi aterogenei e altri marcatori RISCHI CARDIOVASCOLARI & INFIAMMATORIO Lipidi e infiammazione 1 provetta con gel Colesterolo Colesterolo HDL Colesterolo LDL Trigliceridi CRP Ultra Sensibile Ricerca di varianti genetiche : metabolismo lipidico** 1 provetta con EDTA ZINF CHO HDL LDL TRI CRS GENB1 Alimentazione : stato Omega-3, acidi ipercolesterolemic Profilo acidi grassi ZGRA 1 provetta con gel Profilo acidi grassi ZGRA dei fosfolipidi (17 acidi grassi) + Calcolo rapporto omega-6/-3 + Calcolo indice omega-3 Rischio : storia familiare, valutazione avanzata Lipidi aterogenei e altri marcatori 1 provetta con gel 1 provetta fluorata Apo A1 Apo B Lp(a) LDLox* Omocisteina (NaF) Folati (B9) Vitamina B12 ZLIP APA APB LIPA ALDLO HOMOC FOL B12 Ricerca di varianti GENB2 genetiche : rischio trombofilico, stroke, vulnerabilità endoteliale, HTA** 1 provetta con EDTA S A
2 1.1 Lipidi e infiammazione Questo bilancio di base misura i rischi dei lipidi classici e il rischio di microinfiammazioni misurato mediante PCR ultrasensibile (PCRus). Parametri analizzati Colesterolo totale Rapporto colesterolo/hdl: Indice di rischio Colesterolo HDL Indice aterogenico plasmatico (IAP) Colesterolo LDL Trigliceridi PCR ultra-sensibile ApoA1 Apolipoproteina A1 ApoB Apolipoproteina B ApoE Apolipoproteina E CETP Proteina di trasferimento del colesterolo esterificato PON1 Paraoxonasi 1 SREBF2 Fattore di trascrizione dell elemento regolatore dello sterolo 2 NPY Neuropeptide Y Patofisiologia La malattia cardiovascolare è la conseguenza di fattori genetici, dell ambiente e del comportamento individuale. L arteriosclerosi asintomatica, una malattia infiammatoria caratterizzata dall accumulo di lipidi, di cellule infiammatorie e di tessuto fibroso nelle arterie, è all origine dell occlusione silente e progressiva dei vasi ematici. Il colesterolo e le sue frazioni sono fattori determinanti nella genesi delle placche ateromatose, mentre la PCR ad alta sensibilità indica la condizione infiammatoria, un fattore fondamentale nella formazione della placca ateromatosa e nel rischio cardiovascolare. La PCR ad alta sensibilità è anche un fattore di rischio indipendente che risponde alle statine in prevenzione primaria. La PCR ad alta sensibilità può regredire apportando una serie di modifiche allo stile di vita, per esempio la riduzione della massa adiposa mediante un attività fisica regolare (camminare, fare ginnastica), l igiene dentale e l apporto di acidi grassi omega-3. L indice aterogenico plasmatico (IAP) valuta il tasso di esterificazione del colesterolo. Uno IAP elevato indica la presenza di lipoproteine più aterogeniche. L analisi di una selezione appropriata di varianti genetiche (mutazioni genetiche o polimorfismi) permette di effettuare una valutazione personalizzata dello stato dei geni che codificano per le lipoproteine (apolipoproteine A, B ed E) e che predispongono l iperlipidemia. Essa consente di prevedere la probabile efficacia delle modifiche dell alimentazione, delle statine e dell esercizio fisico. L analisi complementare del polimorfismo della CEPT (proteina di trasferimento del colesterolo esterificato) consente una valutazione globale del rischio individuale. L analisi si focalizza su 11 varianti in 7 geni (APOA1, APOB, APOE, CETP, PON1, SREBF2 e NPY). Applicazioni cliniche e indicazioni Valutazione del rischio cardiovascolare primario e secondario Controllo degli effetti favorevoli di un cambiamento dello stile di vita Controllo degli effetti terapeutici (p.es. statine) Bilanci associati: profilo degli acidi grassi, bilancio cardiovascolare approfondito
3 1.2 Profilo acidi grassi Il bilancio degli acidi grassi (AG) misura i fosfolipidi contenuti nelle lipoproteine, in particolare l omega-3 e gli acidi grassi ipercolesterolemizzanti importanti nell alimentazione. Parametri analizzati 17 AG mediante gascromatografia, compresi gli acidi grassi saturi, mono-insaturi, trans-polinsaturi omega-6 e omega-3 oltre ai calcoli seguenti. I trigliceridi vengono eliminati per evitare le eventuali interferenze causate da un pasto recente. Rapporto omega 6/3 Equilibrio metabolico all interno dei polinsaturi Indice omega-3 adattato Cardioprotezione, rischio di aritmie Rapporto ARA/EPA Clima infiammatorio (precursori delle prostaglandine) Rapporto PS/S Equilibrio metabolico polinsaturi/saturi Patofisiologia Il profilo degli acidi grassi (PAG) permette di analizzare l insieme degli acidi grassi (AG) che hanno un impatto sulla salute. Esso riflette lo stato nutrizionale e metabolico degli ultimi due mesi e consente di valutare: il livello degli AG essenziali il consumo di AG saturi e trans-monoinsaturi ipercolesterolemizzanti il consumo di AG polinsaturi ipocolesterolemizzanti e ipotrigliceridemizzanti il livello degli omega-3 cardioprotettori (antiaggreganti e antiaritmici) il livello degli omega-3 precursori antinfiammatori il livello degli omega-3 per la fisiologia cerebrale Sintesi schematica degli effetti e delle fonti degli AG : ACIDI GRASSI EFFETTO FONTE Saturi Sfavorevoli Carne rossa, latticini e formaggi, Ipercolesterolemizzanti alcuni oli (palma) Monoinsaturi Trans-monoinsaturi Omega-6 Omega-3 Effetto neutro o favorevole Molto sfavorevoli t-elaidico Altamente ipercolesterolemizzante Aritmogenesi sospette Essenziali, eccesso favorevole (pro-infiammatori) Essenziali, carenza sfavorevole (antinfiammatori, antiaggreganti, antiaritmogeni, funzionalità del sistema nervoso) Vegetali e oli vegetali (oliva) Latticini (t-vaccenico) Oli polinsaturi riscaldati, grassi idrogenati (t-elaidico) Oli vegetali (mais, girasole) Oli di colza, lino, echium Pesci grassi dei mari freddi
4 Applicazioni cliniche e indicazioni Check-up o bilancio cardiovascolare, indagine di un ipercolesterolemia Educazione e correzione nutrizionale pre- o post-infarto Problemi nutrizionali, seguiti da diete, diarree croniche Malattie infiammatorie croniche Affezioni croniche del sistema nervoso centrale Tra due dosaggi va instaurato un tempo di osservazione di almeno due-tre mesi Bilanci associati: lipidi e infiammazione, bilancio cardiovascolare approfondito
5 1.3 Lipidi aterogenei e altri marcatori Questo bilancio completa i precedenti (1.2 e 1.3) e permette un analisi approfondita del rischio cardiovascolare e di personalizzare il trattamento in presenza di antecedenti familiari o di rischi particolari. Parametri analizzati Apolipoproteina A1 Omocisteina (Hcys) Apolipoproteina B Acido folico (vitamina B9) Lp (a) Vitamina B12 LDL ossidati (LDLox) Rapporto apo B/A1 PAI1 Inibitore dell attivatore del plasminogeno di tipo 1 ITGB3 Integrina beta 3 FII Fattore di coagulazione II (trombina) FV Leiden Fattore di coagulazione V F13A1 Fattore di coagulazione XIII A1 MTHFR Metilentetraidrofolatoreduttasi CBS Cistationina beta-sintetasi FGB Beta fibrinogeno ADRB1 Recettore adrenergico beta 1 ADRB2 Recettore adrenergico beta 2 ADRB3 Recettore adrenergico beta 3 AGT Angiotensinogeno AGTR1 Recettore dell angiotensina II di tipo 1 GNAS1 Proteina nucleotide-legante della guanina, alfa, polipeptide 1 GNB3 Proteina nucleotide-legante della guanina, beta, polipeptide 3 ACE Enzima convertitore dell angiotensina I MMP3 Metalloproteinasi di matrice 3 NOS3 Ossido nitrico sintasi 3 GJA4 Connessina 37 Patofisiologia Le apolipoproteine A1 e B sono proteine costitutive delle lipoproteine HDL e LDL e trasportano le molecole idrofobe, i trigliceridi e il colesterolo nel sangue. Un rapporto elevato apolipoproteina B/apolipoproteina A-1 (ApoB/ApoA-1) indica la presenza di un rischio cardiovascolare. La lipoproteina a (Lp(a)) è una sottoclasse di lipoproteina riconosciuta come marker di rischio cardiovascolare protrombogenico indipendente. Poiché il tasso di Lp(a) è geneticamente determinato, non si tratta di un target terapeutico prioritario ma di un criterio di rischio supplementare di cui occorre tenere conto nella strategia terapeutica. È bene ricordare che gli estrogeni, e in misura minore gli acidi grassi polinsaturi, possono diminuire la Lp(a). Le lipoproteine a bassa densità ossidate (LDLox) si formano nell endotelio vascolare in concomitanza con la reazione infiammatoria per essere poi rilasciate nel sistema circolatorio. Sono coinvolte nella formazione delle strie lipidiche e nell evoluzione delle lesioni verso un aterosclerosi irreversibile. Il tasso di LDLox risponde in maniera positiva a una serie di misure nello stile di vita e alle statine.
6 L omocisteina è un marcatore di rischio indipendente delle malattie cardiovascolari e delle demenze (Alzheimer o vascolari). Oltre ad avere una tossicità endoteliale diretta, l omocisteina è un agente pro-ossidante e influenza il potenziale di metilazione. Un tasso ottimale di vitamine (B6, B9, B12) è necessario per mantenere basso il livello di l omocisteina. È possibile che l omocisteina costituisca un fattore di rischio, ma gli studi interventistici basati sui supplementi vitaminici non ne hanno ancora dimostrato il beneficio. L approccio raccomandato resta pertanto nutrizionale. L analisi di una selezione appropriata di varianti genetiche (mutazioni genetiche o polimorfismi) permette di effettuare una valutazione personalizzata dello stato dei geni coinvolti nella genesi dell arteriosclerosi. Vengono analizzati i geni noti coinvolti nel metabolismo lipidico, nella coagulazione, nel rischio di accidente cerebrovascolare, nel rischio di ipertensione e nella vulnerabilità endoteliale. I nostri specialisti interpretano i risultati sotto forma di commenti personalizzati e di scale di rischio. Applicazioni cliniche e indicazioni Valutazione approfondita del rischio cardiovascolare primario o secondario Indagine in caso di antecedenti familiari Supporto alla decisione terapeutica Bilanci associati: lipidi e infiammazione, profilo degli acidi grassi
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