Progetto Interreg Valorizzazione dell architettura tradizionale, tutela del paesaggio antropizzato e del costruito (ID )

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1 Data 03/07/2012 Incontro tecnico-operativo Ora inizio 9.30 Ora fine Luogo Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia Via B. Rusca, n. 1 Locarno (CH) Documento a cura di Elisa Genna (Centro Servizi Lapideo del V.C.O.) rev. 02 del 04/07/2012 SVIZZERA ERS-LVM Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia (capofila svizzero Interreg) Progetto Parco Regionale Locarnese e Vallemaggia Agenzia Cento Rustici Soggetto dott. Gabriele Bianchi dott.ssa Samantha Bourgoin Sig. Stefan Früh ITALIA Centro Servizi Lapideo del Verbano Cusio Ossola (partner italiano Interreg) Soggetto dott. Marco Cerutti ing. arch. Elisa Genna G.A.L. Laghi e Monti (partner italiano Interreg) rag. Ferruccio Sbaffi 1 di 23

2 PROGRAMMA DELL INCONTRO Mattino Ore 9.30 Ore Ore Arrivo e accoglienza dei partecipanti presso la sede dell Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia (Locarno, CH) Tavolo di lavoro sul tema dell Agenzia di valorizzazione degli edifici tipici tradizionali nel Ticino (CH) e nel Verbano-Cusio-Ossola (IT) Fine lavori 2 di 23

3 CONTENUTI DELL INCONTRO Tavolo di lavoro sul tema dell Agenzia di valorizzazione degli edifici tipici tradizionali nel Ticino (CH) e nel Verbano-Cusio-Ossola (IT) L incontro viene avviato con la prolusione del dott. Marco Cerutti. Questi riferisce che l incontro è stato organizzato per una condivisione delle modalità di attivazione dell Agenzia per la Valorizzazione degli edifici tipici tradizionali nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola per confronto con quanto si è già fatto e si sta facendo nel vicino Canton Ticino. Spiega che il soggetto partner italiano del progetto Interreg che si occuperà dell attività dell Agenzia di Valorizzazione sarà il G.A.L. Laghi e Monti del Verbano Cusio Ossola, rappresentata dal rag. Ferruccio Sbaffi. Spiega che il G.A.L. è una società consortile a responsabilità limitata, il cui capitale sociale è costituito in parte da Enti pubblici, in parte da Associazioni di categoria (Comunità Montana Valli dell Ossola, Comunità Montana Due Laghi Cusio Mottarone e Val Strona, Comunità Montana Alto Verbano, Provincia del Verbano Cusio Ossola, Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola, Confartigianato Imprese Novara e V.C.O., Confederazione Nazionale Artigianato V.C.O., Confederazione Italiana Agricoltori, Assocave, Assograniti V.C.O., Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, etc.). Il dott. Cerutti sottolinea che, in Italia, sul tema dei rustici si parte dall anno zero. Ricorda che il dott. Claudio Gianettoni, nel corso della seconda giornata di studio transfrontaliera tenutasi a Verbania in data 18 giugno u.s., ha consegnato ai partners italiani copia di documenti che fotografano lo stato dell arte dei rustici censiti in Canton Ticino. Il dott. Gabriele Bianchi interviene sostenendo che, in Canton Ticino, è stato effettuato un censimento degli edifici in aree esterne a quelle sottoposte a pianificazione, ma che non esiste un legame con il progetto di loro possibile messa in rete. Il dott. Marco Cerutti riferisce sul link inoltrato a tutti i partners, contenente la bozza del Manuale che l arch. Giovanni Simonis ha redatto per il G.A.L. Laghi e Monti del V.C.O. nell ambito dei Piani di Sviluppo Locale della Regione Piemonte. Tale Manuale costituirà lo scheletro sul quale il progetto Interreg dovrà svolgere i necessari approfondimenti. L arch. Simonis ha individuato tecniche costruttive per aree tecnologiche nelle quali ha suddiviso il territorio del G.A.L. del Verbano-Cusio-Ossola. A partire dalle tecniche e dai materiali da costruzione individuati, in funzione di alcuni requisiti che dovranno essere definiti per la caratterizzazione degli edifici tipici tradizionali, dovrebbe avviarsi l attività dell Agenzia di 3 di 23

4 Valorizzazione. Sul territorio sarà possibile individuare edifici tipici tradizionali tout-court (per la presenza del 100% dei caratteri connotanti in essi riscontrabili) ed edifici tipici, definiti tali soltanto per alcuni elementi caratterizzanti, riscontrabili sulla base dei criteri definiti. Il dott. Gabriele Bianchi riferisce che, in Canton Ticino, non esiste una classificazione dei rustici da inserire sul mercato. Non esistono criteri di definizione dei rustici. Il sig. Stefan Früh riferisce che in Svizzera non esiste una definizione ufficiale. Il dott. Gabriele Bianchi riferisce dell esistenza di un censimento svolto in Canton Ticino, non rivolto in via esclusiva ai rustici ma a tutti gli edifici inclusi in aree non sottoposte ad un regime di pianificazione. Ciò al fine di definire delle regole di intervento anche per gli edifici non ricadenti nelle aree sottoposte alle prescrizioni dei Piani Regolatori. Il dott. Marco Cerutti riferisce che uno degli elementi di analisi sul quale si sta concentrando l attenzione è quello inerente il cambio di destinazione d uso di moltissimi edifici rurali (originariamente adibiti, per esempio, a stalla-fienile) per i quali sarà necessario prevedere un adeguamento alle normative in vigore. Sul costruito tipico sarà necessario individuare deroghe (riguardo all altezza, all adeguamento igienico-sanitario, alla possibilità di ampliamenti, etc.) in modo che l intervento di recupero possa essere rispettoso del contesto storico naturale ed antropizzato. Nell operazione di promozione dei rustici, sarà probabilmente necessario giungere ad una loro classificazione: - edificio tipico (nel suo complesso); - edificio con elementi di tipicità (per la sussistenza di alcuni elementi tecnici, materiali connotanti e rilevanti). Si cercherà di mettere a punto un sistema di classificazione non eccessivamente rigoroso, ma sarebbe interessante riuscire ad arrivare ad una proposta di classificazione degli edifici tipici, per esempio, in tre categorie: oro, argento, bronzo. Il rag. Ferruccio Sbaffi chiede a Stefan Früh qual è la procedura seguita dall Agenzia Cento Rustici, di cui è responsabile ( per la selezione degli immobili che vengono proposti per la messa in rete. Il sig. Stefan Früh risponde che non esiste alcun criterio di selezione. L importante è che l edificio proposto dal privato sia abitabile. Sono ammessi anche edifici nuovi realizzati con 4 di 23

5 tecniche e materiali moderni e contemporanei. Solo il 30% degli edifici messi in rete dall Agenzia è costituito da rustici. Il dott. Marco Cerutti, condividendo alcuni pensieri, riferisce che forse l obiettivo dell Agenzia potrebbe essere quello di giungere all offerta di case per un turismo alternativo fuori dai centri abitati. Il dott. Gabriele Bianchi risponde che molti rustici sono anche inseriti in contesti urbanizzati, in villaggi. Il sig. Stefan Früh riferisce che il turista ha molto interesse per l autenticità. La priorità in Ticino è quella di valorizzare il rustico. Il dott. Marco Cerutti chiede ai colleghi svizzeri se c è interesse a lavorare insieme sul tema della classificazione. Il dott. Gabriele Bianchi risponde di aver paura che, in Canton Ticino, ci possano essere complicazioni derivanti dall introduzione di un sistema di classificazione come quello proposto, visto che attualmente l Agenzia in Ticino funziona. Essa è a tutti gli effetti un agenzia che si occupa di presentare un offerta di case per vacanze. Il dott. Marco Cerutti chiede se, ai fini del progetto Interreg, ha senso l attività di un agenzia di case vacanze, che tratta la messa in rete anche di edifici di nuova costruzione e realizzati con materiali e tecniche contemporanee. Cerca di condividere il suo ragionamento con i presenti: sarebbe necessario discutere su alcuni parametri di valutazione. Porta l esempio relativo all accesso di un edificio nel circuito gold. Dato un ipotetico numero massimo di 100 punti assegnabili, affinché un edificio possa accedere al circuito gold, si può ipotizzare, per esempio, che l edificio debba raggiungere un punteggio minimo di almeno 80 punti, che saranno attribuiti dopo aver svolto considerazioni: - di natura architettonica (tecnologia e tecnica costruttiva, materiali); - relative all arredo ivi presente; - relative al contesto circostante (urbano e ambientale). Il dott. Gabriele Bianchi riferisce del tentativo di alcune esperienze di questo tipo in Vallemaggia, che non hanno visto un loro sviluppo, ma sono fallite. 5 di 23

6 Il sig. Stefan Früh sottolinea l importanza dei ragionamenti e della proposta portata dai partners italiani. A suo parere, in ottica futura, la classificazione del patrimonio storico tradizionale potrebbe essere molto interessante anche in Canton Ticino. Il dott. Gabriele Bianchi chiede se l Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia ha le competenze necessarie e adeguate per sviluppare i punti di cui si sta trattando. Sottolinea che probabilmente non c è forza per applicare una regola classificatoria sui rustici in Ticino. Il dott. Marco Cerutti riferisce che il meccanismo della classificazione degli edifici e della messa in rete a prezzi differenti può portare ad innescare un interessante circuito economico. Il G.A.L. si occuperà della messa in rete degli edifici; non avrà funzioni di gestione, ma di intermediazione. Nell ambito del G.A.L. sarà definito un gruppo di lavoro costituito da due persone che si occuperanno, una delle valutazioni architettoniche e del contesto urbanoambientale, l altra delle valutazioni sugli elementi di arredo. Gli edifici ammessi alla rete (secondo i criteri di classificazione) saranno dal G.A.L. messi a disposizione delle agenzie immobiliari e di altri soggetti per la gestione diretta degli affitti. Il rag. Ferruccio Sbaffi riferisce che il bed & breakfast, l agriturismo, l ostello, la baita, il rifugio di montagna possono rientrare tutti nella definizione di rustico, che è sinonimo di edificio che rispetta i criteri di autenticità e di integrazione nel contesto naturale ed antropizzato. Il dott. Gabriele Bianchi sottolinea che, nel Canton Ticino, l attività svolta dall Agenzia Cento Rustici è importante al fine di stabilire contatti con i privati e di mettere in rete gli immobili. L Agenzia Cento Rustici è stata chiamata all interno del comprensorio del Parco Nazionale Locarnese e Vallemaggia. Sulla base delle proposte dei partners italiani, nota che in Italia si sta cercando di puntare più in alto rispetto a quanto si sta facendo in Svizzera. Il rag. Ferruccio Sbaffi sottolinea che, nell ambito del progetto Interreg, non è accettabile l ammissibilità di tutti gli immobili (così come attualmente fa l Agenzia Cento Rustici), in quanto il progetto riguarda espressamente l architettura tipica tradizionale locale. Il dott. Marco Cerutti riferisce che la proposta di una classificazione non è obbligatoria, ma sembrava potesse avere un senso per perseguire gli obiettivi del progetto in essere. Chiede ai colleghi svizzeri se sentono l esigenza di una classificazione così come è stata proposta, al fine di tentare una sperimentazione seguendo un percorso condiviso nell ambito del progetto Interreg. L obiettivo finale consisterebbe nella creazione di una rete e della messa a valore del 6 di 23

7 territorio. Però, per la messa in rete degli edifici, è necessario stabilire delle regole. Se ci sono regole codificate in Ticino, sarebbe utile condividerle. Sarebbe interessante, per esempio, poter organizzare un incontro con le agenzie immobiliari, i C.A.I. in Italia al fine di condividere queste finalità e chiedere chi può avere interesse ad entrare in una rete transfrontaliera per una sperimentazione di messa in rete di edifici ricettivi su territorio italiano e svizzero. Il rag. Ferruccio Sbaffi sottolinea che due sono i presupposti del progetto: - valorizzazione architettonica dell edificio (criteri, manuali, tecniche di intervento, recupero); - incremento del flusso turistico (grazie alla valorizzazione, grazie a questa offerta). Il turista va alla ricerca dell edificio tipico (casa in pietra, arredi tradizionali, contesto ambientale e urbanizzato non devastato dall intervento umano inconsulto). L Agenzia ha l obiettivo di inserire, in rete, luoghi di soggiorno di qualità. Il rustico costituisce un elemento particolare connotante il territorio ossolano e quello ticinese (gli edifici in pietra a vista e con copertura in piode sono esempi unici, presenti soltanto in Ossola e nel Canton Ticino, non altrove). Il sig. Stefan Früh riferisce che il turista tedesco, per il 90-95%, si sposta nel Canton Ticino (Centovalli) e non nella zona di Lugano. Riferisce di non aver ricevuto mai domande da parte di turisti interessati a trascorrere vacanze in parte in Ticino ed in parte in Italia. Comunque, si potrebbe tentare una sperimentazione. Il turista potrebbe essere interessato da alcuni pacchetti/percorsi particolari: per esempio, la via dello Spazzacamino. Il rag. Ferruccio Sbaffi sottolinea che, oltre all attenzione al rustico, potrebbe essere interessante agganciarvi proposte di tematismi e di pacchetti, in grado di attirare il turista. Il dott. Marco Cerutti riferisce che tra il Distretto Turistico dei Laghi e la Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola è stata effettuata un operazione per la riqualificazione di alberghi, campeggi, ostelli, etc. Mancano interventi rivolti agli edifici tipici. Il dott. Gabriele Bianchi riferisce che anche nel Canton Ticino non sono state svolte operazioni rivolte ai rustici. Per perseguire gli obiettivi di cui si tratta, però, sostiene che bisognerebbe pensare ad un nuovo progetto. È concorde sull avere occasioni di confronto e di scambio di esperienze, ma non è certo che possano esserci momenti di collaborazione sugli stessi temi tra partners italiani e svizzeri nell ambito del progetto Interreg. 7 di 23

8 Il dott. Marco Cerutti sostiene che sarebbe interessante che gli sviluppi del progetto Interreg in Italia potessero essere condivisi nel Canton Ticino. Il dott. Gabriele Bianchi sottolinea che, nei partners svizzeri, non ci sono esperti in grado di sviluppare i punti proposti dai partners italiani. Il dott. Marco Cerutti riconosce nel sig. Stefan Früh un esperienza concreta e tangibile. Chiede se esiste la possibilità che lui metta a disposizione le sue conoscenze e capacità per una sperimentazione anche in territorio italiano. Il rag. Ferruccio Sbaffi riferisce che, in Italia, dal punto di vista burocratico, al fine di procedere all affitto di immobili, è necessario produrre una dichiarazione per bed & breakfast, affittacamere, ostelli, alberghi, etc. Ai fini della classificazione, è invece sufficiente rivolgersi ai Comuni e alla Camera di Commercio per avere un elenco completo dei servizi ricettivi presenti sul territorio. Degli edifici registrati sull elenco ufficiale, saranno inclusi in una classificazione soltanto quegli edifici che presentano caratteri di tipicità, gli altri saranno inclusi in un altra classificazione. Nell ambito del progetto Interreg, il proprietario di un rustico potrà contattare l Agenzia e chiedere una valutazione sulla sua proprietà, al fine di comprendere se esso possa rientrare o meno nella claassificazione. Successivamente, nel caso di ammissibilità, si potranno svolgere tutte le pratiche burocratiche necessarie. Sulla carta, il G.A.L. Laghi e Monti ha tutte le informazioni riferite alla presenza delle strutture ricettive sul territorio del V.C.O., reperibili tramite i 77 Comuni della Provincia del V.C.O. e tramite la Camera di Commercio provinciale. Il dott. Marco Cerutti propone al G.A.L. di procedere a definire una mappa del territorio, raccogliendo le informazioni necessarie, consultando Comuni e Camera di Commercio. Sul portale web, che sarà approntato, saranno inserite informazioni generiche su tutte le strutture ricettive presenti sul territorio, dettagliando maggiormente gli edifici che si differenziano per i loro caratteri di tipicità. Sarà creato un sito web interattivo per la messa in rete di tutti gli edifici ricettivi presenti sul territorio. Sarà rivolta attenzione al fatto che, tra tutti gli immobili inseriti in rete, è pubblicizzato un certo numero di edifici tipici. Una mappatura G.I.S. si costruisce nel tempo. Lo strumento deve essere qualcosa che si autoalimenta. 8 di 23

9 Il dott. Cerutti propone di avviare la sperimentazione nella Provincia del V.C.O.; se la macchina sarà in grado di funzionare, propone, in un secondo momento, di condividerla con i colleghi svizzeri ed eventualmente di estenderla. Il dott. Cerutti riferisce che in Italia si stanno definendo i termini per la realizzazione del sito web Interreg. Si dovrebbero anche definire i termini per la realizzazione del sito web dedicato all attività dell Agenzia di Valorizzazione. Il dott. Gabriele Bianchi ribadisce che in Ticino ci sono stati Enti che hanno proposto in varie occasioni una classificazione degli edifici, ma le varie iniziative si sono sempre arenate. Il dott. Marco Cerutti chiede al sig. Stefan Früh se il lavoro dell Ente Turistico soddisfa le esigenze di classificazione dell Agenzia Cento Rustici. Il sig. Stefan Früh risponde che l attività della sua Agenzia è ormai decennale. Se si crea un indotto economico per la Regione, allora vale certamente la pena affrontare un discorso sulla classificazione degli edifici. Riconosce che c è l esigenza di classificazione dei rustici in quanto la richiesta di questo tipo di edifici esiste. Il dott. Marco Cerutti chiede se (pur non rientrando la definizione di un sistema di classificazione nelle attività previste per i partners svizzeri nell ambito del progetto Interreg), definendo una tabella per la classificazione sulla quale potersi confrontare, è possibile organizzare un incontro con i soggetti che hanno tentato di lavorare ad una classificazione degli immobili in Ticino. Per entrare nella rete è necessario che siano definite delle regole. Il proprietario del bene può avere interesse a recuperarlo ed a valorizzarlo. Da ciò scaturirà una differente resa economica una volta che esso sarà immesso nel circuito, a seconda del livello assunto nella classificazione. Il dott. Gabriele Bianchi dà la sua disponibilità a contattare i soggetti richiesti dal dott. Cerutti. Ma sostiene che ritiene difficile far combaciare le esigenze del turista interessato ad avere comodità con il mantenimento dei caratteri originali del rustico. La combinazione delle due esigenze, sul mercato, può essere fonte di problemi. Il dott. Marco Cerutti riferisce che in Trentino è stato sviluppato un progetto, che ha portato al recupero di circa dieci vecchi rustici. Si tratta di edifici in cima alle montagne, dotati di tutti i servizi e comodità, con eliporto e connessione diretta con il proprio ufficio. Si tratta di interventi di nicchia con richieste anch esse di nicchia. Ma esiste una domanda. In Italia, un edificio, anche inserito nel centro storico, può rientrare nella classificazione degli edifici tipici tradizionali. 9 di 23

10 Può essere anche importante ed utile riuscire a prevedere l organizzazione di un incontro con l Ente Turistico del Canton Ticino, dopo aver condiviso un primo schema di classificazione. Il rag. Ferruccio Sbaffi sostiene che la scheda per la classificazione deve prevedere la valorizzazione degli edifici per uso turistico. Il dott. Gabriele Bianchi chiede, dubbioso, se questo tema può portare ad una collaborazione tra partners italiani e svizzeri, ed in particolare se può esserci una correlazione con i contenuti del progetto del Parco Regionale del Locarnese e della Vallemaggia. L Ente Vallemaggia-Pietra Viva ha svolto anni fa un tentativo di classificazione, poi naufragato. Intorno alle ore si unisce ai presenti la dott.ssa Samantha Bourgoin, responsabile del progetto Parco Regionale Locarnese e Vallemaggia. Il dott. Marco Cerutti presenta alla dott.ssa Bourgoin i presupposti e gli obiettivi del progetto Interreg Italia-Svizzera in essere. In particolare, i temi relativi alla: - definizione di tecniche costruttive e di buone pratiche di intervento; - definizione di regole ai fini della pianificazione per la regolamentazione degli interventi di recupero e per l incentivazione di interventi rispettosi del contesto con premialità (ci sono esempi nel Torinese e nel Novarese); - sperimentazione dell Agenzia di Valorizzazione degli edifici tipici tradizionali. Sarà necessario andare a definire cosa è identificabile con l accezione di edificio tipico e cosa con l accezione di rustico. Sarebbe importante prevedere un incontro-confronto con l Ente Turistico ticinese nell ottica di comprendere modalità di condivisione di contenuti, difficoltà riscontrate, etc., al fine di trarre spunti interessanti ed utili per l avvio dell attività dell Agenzia di Valorizzazione in Italia. Il dott. Gabriele Bianchi riferisce che il contatto è possibile e prende l impegno per organizzarlo. Alla domanda relativa alle regole interne al Parco Nazionale Val Grande, il rag. Ferruccio Sbaffi risponde che tale Parco conta pochissime strutture ricettive, in quanto si tratta di un area prevalentemente utilizzata a fini escursionistici, con la presenza di percorsi di trekking. Si tratta di una riserva naturale selvaggia (wilderness). Esiste soltanto un area pre-parco che presenta qualche struttura attrezzata. 10 di 23

11 Nell Ossola esiste, poi, anche il Parco Veglia Devero, che è più fruibile, raggiungibile con gli automezzi e dotato di strutture ricettive. Sarebbe interessante poter mettere a punto un sistema per collegare gli edifici tipici ossolani con quelli ticinesi. Il dott. Marco Cerutti riferisce che il Parco Nazionale Val Grande, attraverso la pubblicazione di bandi ad hoc, dà contributi per il recupero delle coperture in piode degli edifici ricompresi nell area del parco. Comunque, il bando non prevede allegati tecnici che possano regolare gli interventi di recupero. La collaborazione con il Parco è aperta e lo stesso Ente Parco, nel corso di alcuni incontri svoltisi nelle scorse settimane, ha manifestato il suo totale interesse a collaborare. Il dott. Gabriele Bianchi riferisce che sarà importante cercare di capire come mettere in contatto Centro Servizi Lapideo, G.A.L. ed Ente Turistico Vallemaggia, anche se sulla scheda progetto Interreg non è previsto lo sviluppo di un punto sull argomento di cui si sta trattando. Il rag. Ferruccio Sbaffi sostiene l importanza di dare un incentivo ai proprietari dei beni per gli interventi di recupero, nel rispetto delle prescrizioni delle linee guida in modo che l edificio possa essere messo a reddito. Nei Comuni nei quali si applicherà il Manuale G.A.L., chi intenderà recuperare secondo le regole definite, potrà accedere a contributi a fondo perso. Il dott. Marco Cerutti riferisce che su progetti Leader sono stati svolti studi per la definizione delle tecniche per gli interventi di recupero. Se vengono effettuati interventi dimostrativi, si possono avere contributi fino al 35-40% per il privato e fino all 80% per il pubblico. La dott.ssa Samantha Bourgoin riferisce sul Piano di Utilizzazione Cantonale, il quale include uno studio sui rustici meritevoli di recupero. Il dott. Marco Cerutti sottolinea l importanza di giungere a definire i criteri per l identificazione dei rustici meritevoli di recupero. Il dott. Gabriele Bianchi sostiene che, per il recupero dei rustici, ci sono modalità e regole uniche alle quali attenersi. Questi sostiene che esistono i rustici puritani (rustico originale, non modificato, non adeguato alle normative vigenti, con assenza di servizi igienici interni e del servizio di acqua calda sanitaria, etc.), che rientrano nella classificazione degli edifici storici, utilizzabili per altre finalità. Riferisce che in alcune valli del Ticino si è cercato di mettere a disposizione rustici di questo tipo. Ma chi va in vacanza nei rustici chiede di avere le comodità. E le due esigenze non si sposano. 11 di 23

12 Il dott. Marco Cerutti sottolinea la necessità di creare un servizio e di mettere l utente nelle condizioni di scegliere quello che desidera. Ammette la possibilità che il rustico possa avere delle comodità. Il dott. Gabriele Bianchi sostiene che l Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia non è il soggetto idoneo per sviluppare quanto i partners italiani richiedono, in quanto questa azione non è prevista in progetto. Per parte svizzera, dovranno occuparsi di mettere in piedi un agenzia. Il dott. Marco Cerutti riferisce della necessità di non lavorare soltanto su un mercato di nicchia. Possono, parallelamente, svolgersi discorsi interessanti sull albergo diffuso: se esistono rustici originali e non modificati lungo percorsi di trekking, sarà, per esempio, necessario avere, accanto ad essi, volumi attrezzati con tutti i servizi e le comodità, necessari a soddisfare le esigenze del turista. L obiettivo è quello di riuscire a mettere in rete gli edifici tipici, che includono sia gli edifici con elevate comodità sia le baite di montagna con poche comodità. La dott.ssa Samantha Bourgoin dà due riferimenti interessanti da consultare sul tema delle vacanze in edifici storici: e su una fondazione che finanzia il recupero di edifici nel rispetto di determinate regole. Se, con l intervento di recupero, l edificio subisce elevate modifiche, esso avrà un valore inferiore: Il dott. Marco Cerutti sostiene la difficoltà di eseguire interventi di recupero minimali in Italia, in quanto essi avrebbero difficoltà a rispondere alle prescrizioni normative (regolamento edilizio, normativa igienico-sanitaria, normativa energetica, normativa sismica, etc.). Il dott. Gabriele Bianchi riferisce che in Svizzera non sussistono i problemi di adeguamento normativo presenti in Italia. Anche per questo motivo vede difficile la possibilità di recuperare a fronte di interventi minimi. La dott.ssa Samantha Bourgoin riferisce che uno degli obiettivi del progetto al quale sta lavorando nell ambito del comprensorio del Parco Locarnese e Vallemaggia consiste nella messa a disposizione di residenze per turisti. Nel comprensorio del Parco sono presenti 5-6 mila rustici, in parte trasformati, in parte trasformabili. L Agenzia Cento Rustici di Stefan Früh attualmente ha in rete circa 80 oggetti. Il Parco conta cinque comprensori. L Agenzia Cento Rustici lavora su due di essi. L attività ormai è avviata da circa quattro anni. Per l Agenzia è difficile gestire più di un centinaio di oggetti, in quanto Stefan Früh lavora con una 12 di 23

13 collaboratrice ed il loro servizio al cliente può essere ottimale gestendo fino ad un massimo di cento edifici. Sarebbe importante riuscire a mettere in rete agenzie come quella di Stefan Früh. Il Parco, dal canto suo, sarebbe interessato a mettere ed a sviluppare le basi tecnologiche. Riferisce che in Vallemaggia è stato sviluppato un progetto pilota, che prevedeva il rafforzamento dell Agenzia Cento Rustici con la creazione di bracci operativi da ubicarsi altrove. Riferisce ancora della proliferazione, in Canton Ticino, di micro-attività semi-professionali, con la presenza di molteplici attori con caratura differente. Sul tema dei rustici sussiste una politica cantonale non chiara. Gli enti turistici locali hanno by-passato l attività delle Agenzie. Il Parco si trova in mezzo ad attori differenti, per cui la proposta al cliente non risulta chiara. Si sta cercando di capire come strutturare l offerta all interno del comprensorio del Parco. Il mercato in Svizzera è stravolto a causa di questa situazione. Il dott. Marco Cerutti riferisce che in Italia sussiste una situazione non molto differente. Esiste una differenziazione nelle modalità di gestione. Nell ambito del Parco del Locarnese e Vallemaggia ha intuito che esiste una necessità di fare chiarezza rispetto alla proposta. In Ossola, la gestione può essere effettuata soltanto da un ente sovraterritoriale. Sarà attraverso l utilizzo di un motore di ricerca che l utente cercherà quello di cui ha bisogno. Sul sito web dell Agenzia saranno inseriti tutti gli edifici (non soltanto i rustici e i rustici puritani ). Sarà possibile proporre pacchetti tematici, che l Agenzia si occuperà di costruire, sulla base delle esigenze riscontrate. Sarà importante definire un lessico comune (tra Italia e Svizzera) al fine di dialogare in maniera chiara e riferirsi al significato dei termini in maniera univoca (il rustico dovrà avere determinate caratteristiche ed essere tale in Italia ed in Svizzera; l edificio tipico analogamente dovrà essere definito, etc.). La dott.ssa Samantha Bourgoin riferisce che l Ente Turistico sul territorio propone una provvigione. Il problema è di sostenibilità economica. Il dott. Marco Cerutti sostiene che la piattaforma dell Agenzia deve essere finanziata in fase di costruzione e sperimentale di avvio, grazie al progetto Interreg, insieme con i soggetti aderenti, e con percentuali da definire. È necessario condividere delle regole. Nella fase di sperimentazione deve nascere un interesse a mantenere l Agenzia anche dopo il termine del 13 di 23

14 progetto Interreg (Agenzia che potrà sopravvivere prevedendo una quota fissa e delle royalties). Tutto dipenderà dalle attività che la stessa Agenzia svolgerà: - aiuto al privato; - aiuto al territorio; - capacità di dare servizi accessori che il singolo privato da solo non riuscirebbe a dare. La dott.ssa Samantha Bourgoin riferisce che l Agenzia Cento Rustici di Stefan Früh dà una provvigione al proprietario fino al 30-35%. Non è ammissibile che l Agenzia dia provvigioni anche ai motori di ricerca che possano mettere in rete gli edifici. Ciò rischierebbe di portare a poco guadagno, se non a guadagno addirittura nullo. Con la crisi di questi ultimi anni, le prenotazioni hanno visto un decremento pari al 30%. Qualche anno fa era sorta la Blenio Tour Rustici ( un Agenzia finanziata da un Ente pubblico che, dopo cinque anni di attività, nel momento in cui è terminato il finanziamento pubblico ed ha cercato di continuare l attività basandosi solo sulle proprie forze, è fallita. L Agenzia chiedeva il 40% di provvigione. Si occupava dell appalto delle case, della loro gestione, degli aspetti manutentivi. Nell arco di un anno, a seguito di un calo nelle prenotazioni, l attività è fallita. Il progetto del Parco Locarnese e Vallemaggia sta puntando a garantire possibilità di pernottamento nel comprensorio del Parco, promuovendo la qualità. Con l Agenzia Cento Rustici si sta utilizzando un sistema di gestione friendly per il cliente e per il gestore. Si è trovato un sistema performante, in grado di svolgere anche la contabilità spicciola e per oggetto. Il rag. Ferruccio Sbaffi pone a Stefan Früh alcuni quesiti sulla gestione operativa dell Agenzia Cento Rustici. Il sig. Stefan Früh risponde che, una volta che il proprietario di un immobile si rivolge all agenzia, questi dà il 20% di commissioni all agenzia stessa per l affitto. L Agenzia si occupa della prenotazione, della pubblicità, del versamento al proprietario, della pulizia, del versamento della tassa di soggiorno. La strutturazione è modulare: a seconda delle richieste del proprietario, la percentuale delle commissioni può variare, fino ad arrivare ad un massimo del 35% per un servizio completo di gestione. 14 di 23

15 L assicurazione è a carico del proprietario. Il pagamento viene effettuato con versamento bancario (ancora non è stato attivata la possibilità di pagamento con carta di credito, ma ci stanno lavorando). In fase di prenotazione, il cliente deve pagare il 40%. Un mese prima delle vacanze, deve essere effettuato il saldo. Per eventuale rinuncia, il cliente deve fare una propria assicurazione, che non è gestita dall Agenzia, ma eventualmente consigliata. Il dott. Marco Cerutti chiede se la formula dell albergo diffuso (forma ricettiva che prevede la messa a disposizione, da parte di diversi proprietari, di stanze per il pernottamento e di locali più grandi per i servizi comuni (pasti e gestione camere)) è nota e presente in Svizzera. Il sig. Stefan Früh risponde che in Svizzera non esistono strutture ricettive di questo tipo. Il dott. Marco Cerutti riferisce che la forma dell albergo diffuso potrebbe essere funzionale. Durante l incontro pubblico sulle possibilità di recupero del borgo di Cicogna (Cossogno, VB, Italia), tenutosi a Cicogna in data 09 giugno u.s., è stata presentata la possibilità di recuperare il borgo guardando alla forma dell albergo diffuso (cfr. verbale relativo, vco.it/repository/documenti_interreg_ _valorizzazione_architettura_tradizionale/ _interreg_r.i.n.004_rev.02.pdf). Nel 1976, a seguito del terremoto in Friuli, furono proposte forme di recupero di edifici per scopi turistici. Nel 1982, Giancarlo dall Ara coniò il concetto di albergo diffuso. Alla fine degli anni ottanta del Novecento, si diffuse il concetto di albergo diffuso, albergo orizzontale che si fonda sull utilizzo di più abitazioni. Esso prevede l integrazione delle forme di ospitalità (tipiche degli alberghi), dei servizi e dei prodotti locali. Viene sottolineata l importanza dell autenticità dell ambiente. Il concetto dell albergo diffuso è paragonabile a quello di una struttura abitativa con atmosfera familiare (ci si sente come a casa e non in una struttura alberghiera). Viene presentato l esempio eccezionalmente riuscito di recupero del borgo della Tensa (nei pressi di Domodossola, borgata Vallesone, grazie all attenzione e alla disponibilità economica di un privato. Oggi è un agriturismo, anche se non appartiene all Associazione Nazionale Albergo Diffuso ( Il recupero ha comportato un esborso economico di qualche milione di euro. Il costo al metro quadrato per il recupero di un borgo si aggira sui euro/metro quadrato. 15 di 23

16 Per la costituzione di un albergo diffuso è necessario: - disporre di strutture ed immobili inutilizzati in centro storico e di luoghi per la realizzazione di servizi comuni. Esistono tre forme di albergo diffuso: - tipico (ancorato alla cultura del territorio...e all eno-gastronomia): è quello più aderente al caso di Cicogna; - letterario (sorge nei pressi di luoghi storicamente letterari); - albergo diffuso d arte (legato a luoghi di importanza architettonica/artistica). La Regione Piemonte non ha una normativa di riferimento sull albergo diffuso. Dal 2010 a Cuneo è stato aperto il primo albergo diffuso della Regione Piemonte (recupero e trasformazione di stalle in appartamenti): la locanda degli Elfi (borgata Breit, Canosio, CN, Essa appartiene all Associazione Nazionale Albergo Diffuso. È necessario prendere consapevolezza che l albergo diffuso richiama un turismo di nicchia e mai di massa, ma un turismo esperto. I punti di forza di questa forma di ricettività sono: - promozione del patrimonio storico-architettonico; - valorizzazione dei prodotti tipici. I suoi punti di debolezza sono: - novità della proposta (spesso difficile da far entrare nella coscienza della popolazione e delle Amministrazioni) (ma può diventare un punto di forza); - costi. Il rag. Ferruccio Sbaffi riferisce della sussistenza in Sardegna di un albergo diffuso oggetto di sperimentazione ( In Regione Piemonte, la forma dell albergo diffuso non è riconosciuta. La dott.ssa Samantha Bourgoin richiama il progetto Borghi Autentici (nato grazie ad un finanziamento Interreg, Il progetto ha funzionato fin quando è stato sostenuto da finanziamenti europei. 16 di 23

17 La dott.ssa Bourgoin riferisce che gli Enti turistici svizzeri sono Ticino Turismo, Svizzera Turismo, Federazione Svizzera Turismo, che lavorano con l ausilio di motori di ricerca. Essi sono soggetti di diritto pubblico. Il dott. Marco Cerutti riferisce che gli Enti turistici lavorano secondo una logica di mercato economico. La dott.ssa Samantha Bourgoin riferisce che oggi c è una concorrenza sfrenata tra Agenzie private ed Enti turistici. Vengono messi a disposizione software per mettere in rete i rustici. Per auto-sostenersi essi ricevono una percentuale sulle tasse di soggiorno. Il sig. Stefan Früh riferisce che la sua Agenzia ha un software a disposizione per la ricerca delle disponibilità degli immobili, direttamente on line. Presenta il funzionamento del sito web dell Agenzia ai partners italiani partecipanti all incontro. Il dott. Marco Cerutti chiede se l Agenzia ha l esigenza di sviluppare il software ed eventualmente se, in questo caso, possa instaurarsi una collaborazione con l Italia. Il sig. Stefan Früh riferisce della necessità di sviluppare le sezioni del software che danno indicazioni statistiche e report verso il proprietario. Il software costituisce uno strumento ed un servizio senza costi. Stefan Früh ritiene che possa sussistere la possibilità che le attività che saranno svolte, nell ambito del progetto Interreg, in Italia, possano essere adattate al caso svizzero. La dott.ssa Samantha Bourgoin riferisce che, come Parco Locarnese e Vallemaggia, hanno l esigenza di integrare l Agenzia Cento Rustici con altri operatori. Sarà necessario tener conto, in questa prospettiva, della molteplicità degli operatori. Come Parco, sarà necessario mettere a disposizione uno strumento intelligente in modo che il Parco stesso sia sostenuto, grazie alla fornitura di servizi di consulenza ed all integrazione di attori minori. Sarà necessario verificare le politiche degli Enti turistici, privilegiando il cliente finale e il proprietario sul territorio perché l Ente Parco possa aiutarlo. Il dott. Marco Cerutti riferisce che in Italia si intenderà realizzare una piattaforma web attraverso la quale sarà possibile consultare un certo numero di edifici messi in rete e da fruire tramite Agenzie o privati. La piattaforma potrà essere messa a punto in Italia. Il rag. Ferruccio Sbaffi sottolinea che, una volta completato il progetto Interreg nel periodo definito, se non sussistono finanziamenti, l Agenzia, le sue attività e le sue iniziative potrebbero decadere. In futuro, il G.A.L. potrebbe essere il soggetto terzo in grado di far sì che l Agenzia possa continuare la sua attività, una volta esaurito il sostegno economico pubblico. 17 di 23

18 Il dott. Marco Cerutti sottolinea la necessità di definire, in fase di sperimentazione con l Interreg, un progetto, i suoi contenuti, i costi. Il rag. Ferruccio Sbaffi riferisce che l Agenzia può continuare a sostenersi dopo la conclusione del progetto Interreg se viene riconosciuta una percentuale per la gestione annuale della piattaforma, oppure su proposta di Marco Cerutti prevedendo il riconoscimento di una quota fissa. Il dott. Marco Cerutti sottolinea che è importante lavorare insieme in un area territoriale che possa includere il territorio del G.A.L. e/o il Parco del Locarnese e Vallemaggia. Questi riferisce che oggi la vendita on line del prodotto tipico, economicamente, non sta in piedi. Se viene messa a punto una piattaforma territoriale finalizzata solo a rendere fruibili i rustici, difficilmente essa potrà continuare a sopravvivere dopo la sperimentazione. Nelle prossime settimane/prossimi mesi sarà necessario comprendere quali servizi prevedere in aggiunta perché la piattaforma sia in grado di sopravvivere. La piattaforma di vendita funziona se esiste una piattaforma di gestione, che funziona a sua volta agganciandosi a motori di ricerca ad alta frequentazione. La dott.ssa Samantha Bourgoin riferisce che, dal punto di vista del Parco Regionale Locarnese e Vallemaggia, sarebbe interessante diffondere un modello organizzativo, che potrebbe essere interessante per il proprietario. Il dott. Marco Cerutti chiede a tutti di fare uno sforzo per cercare di capire, in tutto questo, dove i partners italiani possono agganciarsi alle attività dei partners svizzeri. Chiede se si possa pensare di replicare l Agenzia Cento Rustici di Stefan Früh in Ossola. La dott.ssa Samantha Bourgoin risponde che una proposta di questo tipo non sarebbe spendibile per il Parco Locarnese e Vallemaggia. Sollecitato ad esprimere un parere, il sig. Stefan Früh risponde che da anni sta cercando, confrontandosi con diversi interlocutori, di trovare soggetti in grado di lavorare attivamente con lui. Ma non ha mai trovato nessuno. La possibilità di istituire sinergie con soggetti interessati (quali possono essere i partners italiani del progetto Interreg), lo rende aperto e disponibile a possibilità di collaborazione. La dott.ssa Samantha Bourgoin sostiene che probabilmente il progetto ambizioso proposto dai partners italiani sarebbe sostenibile in futuro, in una configurazione di parchi internazionali. Il sig. Stefan Früh riferisce che, se c è un esigenza di miglioramento, è importante puntare allo sviluppo in questa direzione. Se sono riconosciute delle esigenze e c è entusiasmo su questi 18 di 23

19 temi, è importante provare a lavorare insieme. Importante è puntare alla qualità degli edifici e alla definizione di una classificazione degli edifici tipici tradizionali. Il dott. Marco Cerutti, al termine della mattina, ribadisce la necessità di organizzare un incontro con l Ente Vallemaggia per la condivisione del tentativo di classificazione fallito, e con gli Enti turistici svizzeri. Per quell occasione, il Centro Servizi Lapideo ed il G.A.L. Laghi e Monti si impegnano ad arrivare con l elenco delle strutture ricettive presenti nella Provincia del V.C.O. e con la proposta di una scheda per la classificazione (edificio tipico, rustico, etc.). Tale scheda sarà condivisa via con Stefan Früh prima dell incontro, che sarà programmato nel prossimo mese di settembre. Viene proposta la consultazione della Legge sul Turismo del Canton Ticino. I riferimenti della Legge sul Turismo nel Canton Ticino (L. 30 novembre 1998, Il Titolo III (Finanziamento), B (Tasse per il turismo), art. 15, lettera b, comma 2, recita: "Sono soggette al pagamento della tassa di soggiorno tutte le persone che pernottano in un Comune che non è quello del domicilio ai sensi del Codice civile svizzero, come ospiti in alberghi, pensioni, ostelli della gioventù, residenze di vacanza, ristoranti con alloggio, campeggi, alloggi collettivi, capanne, appartamenti e case di vacanza privati, motorhomes ed altri stabilimenti o veicoli analoghi ( Il tavolo di confronto e di condivisione si chiude alle ore di 23

20 ALLEGATO Rustico Per rustico si intende una struttura edilizia con caratteristiche ben definite. Il termine deriva etimologicamente dall'antica parola latina rus, il cui significato è campagna. Si tratta di una struttura edilizia che sia legata più o meno strettamente alla vita di campagna. In genere, tali caratteristiche si trovano proprio nella case antiche o vecchie, ricche di elementi originali fortemente legati alla vita campestre. I castelli, le ville ed altri edifici possono essere ricompresi nell accezione di rustico se costruite in periodi nei quali l'influenza della campagna sul modo di vivere era piuttosto forte: ciò risulta evidente dall utilizzo dei materiali da costruzione, delle tecniche, e in generale dalla cultura. Prima dell'avvento di una certa industrializzazione tutta la vita era fortemente condizionata dalla cultura campestre. Per estensione, si possono considerare rustici anche alcune costruzioni moderne, nelle quali materiali e tecniche costruttive siano fedeli a quelli del passato. Rustico può essere considerata ogni struttura edilizia caratterizzata da "fattori rustici": materiali, tecniche costruttive, linee costruttive, logica funzionale: la pietra a vista, i materiali lapidei manufatti, il legno a vista, le strutture in mattoni a vista, un forno, un pozzo, i pavimenti in cotto antico, etc. sono tutti elementi atti a caratterizzare un rustico (cfr. Tradizionale La voce italiana tradizione è documentata per la prima volta nel 1598, ed è derivata dal latino traditione(m), a sua volta derivato dal verbo tradĕre, il cui significato di base è consegnare oltre (tra+dare). L'accezione originaria della voce è quindi consegna, affidamento, e con questo significato appare nel 1291 la voce francese tradition, passata a partire dal 1488 al senso figurato e specifico di trasmissione ininterrotta alla posterità di memorie storiche, dottrine, usanze, costumi, leggende passate da generazione in generazione e da epoca a epoca per via orale, senza prove certe. Probabilmente, quindi, il termine italiano non è stato ripreso dal latino, ma accolto dal francese nello specifico significato che fu elaborato a partire dalla seconda metà del Quattrocento. Il concetto di tradizione è legato alla trasmissione e alla consegna alle nuove generazioni di usanze che si ripropongano ininterrottamente e sulla base di una condivisione diffusa. La tradizione vive soltanto se trasmessa ininterrottamente e attraverso canali comunitari condivisi: una tecnica, una ricetta, etc. Tipico Il termine tipico compare nella lingua italiana soltanto nel 1829 col significato di appartenente a un tipo, a una persona o a una cosa e nel 1897 con quello di conforme a un tipo, che ne condivide le caratteristiche. Il significato di esemplare è del Si parla di tipico nel senso di caratteristico dal di 23

21 Tipico riflette per via diretta il latino typicum, a sua volta di derivazione greca ( typikós ), che è aggettivo derivato dal latino typu(m) modello e modo di concepire qualcosa, dal greco typos impronta, che riprende il verbo typtein che significa battere e anche lasciare un segno, un impronta. È, quindi, tipico ciò che riflette, riproducendolo esattamente, un certo modello (cfr. Caratteri di Tipicità (architettura locale) - Ubicazione entro limiti geografici definiti - Specifiche qualità architettoniche - Specifico uso di tecniche costruttive tradizionali e di materiali locali - Totale integrazione nel contesto naturale e antropizzato circostante - Autenticità, rispetto della storia e della cultura locali. Il progetto Interreg Italia-Svizzera ha per oggetto la dell architettura tradizionale, e del costruito. L Agenzia di Valorizzazione, come definito in progetto, si occuperà della messa in rete e della valorizzazione dell architettura tipica tradizionale locale (il progetto Interreg non parla mai esplicitamente di rustici!), un insieme all interno del quale si può immaginare di ricomprendere il sottoinsieme dei rustici : Rustico Architettura tipica tradizionale 21 di 23

22 SINTESI DEI PUNTI SALIENTI Impegni dei partners italiani 1) Recuperare il Manuale della Val Bavona (Manuale per la riattazione degli edifici, Edizione Fondazione Valle Bavona) Incarico a: Provincia VCO, Sergio Gasparotti 2) Analizzare i contenuti del Piano di Utilizzazione Cantonale dei paesaggi con edifici e impianti protetti (consegnato dal dott. Claudio Gianettoni il 18/06/2012) Incarico a: C.S.L. VCO, Politecnico di Torino 3) Predisporre una mappa del territorio del V.C.O. con l individuazione delle strutture ricettive della Provincia del V.C.O. Incarico a: G.A.L. Laghi e Monti 4) Mettere a punto una scheda per la classificazione degli edifici tipici tradizionali Incarico a: G.A.L. Laghi e Monti, C.S.L. VCO Impegni dei partners svizzeri 1) Contattare l Ente Vallemaggia (tentativo di classificazione dei rustici) e gli Enti turistici del Canton Ticino Incarico a: ERS-LVM, Gabriele Bianchi Proposte di incontro 1) Entro settembre 2012: organizzazione di un incontro con l Ente Vallemaggia, per la condivisione del tentativo di classificazione fallito 2) Entro settembre 2012: organizzazione di un incontro con gli Enti turistici del Canton Ticino per la condivisione di un primo schema di classificazione degli edifici tipici Incarico a: ERS-LVM, Gabriele Bianchi 22 di 23

23 3) Entro settembre 2012: organizzare un incontro con le agenzie immobiliari, i C.A.I. nella Provincia del V.C.O. al fine di condividere le finalità di classificazione degli edifici tipici tradizionali e chiedere la disponibilità ad accedere ad una rete transfrontaliera Incarico a: C.S.L. VCO, G.A.L. 23 di 23

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