I VESTITI NUOVI DELLA CITTA POSSIBILE

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1 Servizio Civile SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: 2) LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE E MUTUE Via A. Guattani, Roma Tel. 06/ / Fax 06/ e.mail: servizio.civile@legacoop.coop sito: Struttura territoriale Legacoop Piemonte Via Livorno, 49 Torino Torino Tel. 011/ Fax 011/ legacoop@legacoop-piemonte.coop sito internet: Resp.le progetto: Stefania Tomasetto 2) Codice accredito 3)Albo e classe di iscrizione: NZ00662 Nazionale 1 classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: I VESTITI NUOVI DELLA CITTA POSSIBILE 5) Settore ed area di intervento del progetto Il settore di intervento è quello dell assistenza (tutela dei diritti sociali e servizi alla persona) Le aree su cui interverrà il progetto saranno: 04 Immigrati, profughi 07 minoranze 1

2 Servizio Civile 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1.) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi: Come già illustrato nei punti precedenti, in conseguenza all avvio del progetto la città possibile : operativo nella gestione degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza delle abitazioni dei campi autorizzati, per lo smantellamento dei campi abusivi e l integrazione della popolazione di stranieri nella Città di Torino, attraverso un ampio programma di accompagnamento all abitare, di sostegno alle situazioni di fragilità temporanea e alla ricerca del lavoro, si è venuta a delineare la criticità su cui interviene il presente progetto di SCN I vestiti nuovi della città possibile. Le équipe di la città possibile, operano a partire dalla sede di via Ivrea, 47: punto di accoglienza, presa in carico e snodo delle attività a supporto dell abitabilità dei destinatari diretti (stranieri e RSC) e dei cittadini del quartiere. I cittadini del quartiere dimostrano atteggiamenti di incomprensione e ostilità verso le azioni di sostegno a popolazioni RSC che scaturiscono in episodi di violenza e xenofobia, in un clima generale di conflitto interetnico. Proprio a partire dalla sede di via Ivrea, 47, dunque, i volontari accoglieranno le diverse istanze portate dei beneficiari (diretti e indiretti) andando ad identificare i punti di snodo fondamentali per operare a favore della mediazione dei conflitti, dialogando e prestando prima di tutto attenzione alle difficoltà presentate. L obiettivo di lavorare a favore dell integrazione verrà perseguito attraverso l organizzazione di eventi per la conoscenza reciproca e di interventi formativi/informativi per la disgregazione del pregiudizio che si crea a partire dalla non conoscenza delle realtà particolari che conduce alla semplificazione e al raggruppamento stereotipato del diverso. I volontari agiranno sul territorio favorendo la conoscenza delle realtà dei nuovi arrivati e promuovendo il dialogo con i cittadini, anche attraverso l educazione alla cittadinanza di entrambe le parti: potranno essere previste attività specifiche di varia natura a favore del decoro del quartiere, dell aggregazione dei bambini, dei giovani e degli adulti. Gli operatori presenti in sede, impegnati nel progetto accanto ai volontari, avranno una continua attenzione e accompagneranno le azioni dei giovani e la loro formazione sostenendoli, anche prevenendo le esigenze e i dubbi della cittadinanza, organizzando incontri ed eventi informativi sul territorio volti all integrazione e allo sviluppo della cultura dell incontro e dello scambio. In via Ivrea, 47 i volontari lavoreranno, dunque, sulla mediazione dei conflitti e l educazione alla tolleranza e allo scambio costruttivo, il volontario avrà la possibilità di partecipare attivamente ad un percorso di co-costruzione di pensiero e sviluppo locale partecipato, nella convinzione che il dialogo costruttivo e lo scambio possa offrire soluzioni creative e nuove idee a favore di entrambe le parti. La sede di c.so Racconigi 143/f, ospita oggi: una comunità alloggio destinata a soggetti disabili, una comunità per minori, un micronido e alcuni alloggi destinati all accoglienza delle famiglie straniere e/o RSC in percorsi di rinforzo all abitabilità. Quest ultima azione rientra nel progetto la città possibile in risposta dell esigenza di alloggi di residenzialità temporanea, generalmente poco disponibili per famiglie vittime di un alto livello di pregiudizio come quelle beneficiarie delle azioni del progetto. Le famiglie inserite vengono accompagnate dagli operatori a rinforzare la propria capacità di gestione di un appartamento, con tutto ciò che significa: dalla gestione economica, a quella pratica legata all igiene e alla cura degli ambienti. Gli operatori stanno accanto alle famiglie e le accompagnano in un processo di integrazione a partire dall abitabilità, alla gestione delle esigenze di conciliazione fino ad arrivare alla valutazione dell occupabilità e alla ricerca del lavoro. 2

3 Servizio Civile Anche in questo caso la cittadinanza ha reagito mettendo in atto proteste e azioni di rifiuto verso i nuovi arrivati. Il clima generale, sia delle famiglie dei beneficiari della struttura che dei cittadini che per vario titolo vengono a contatto con la struttura è di pregiudizio e rifiuto. Si dimostra dunque necessario, anche qui, intervenire con operatori appositamente preposti all integrazione, che sappiano lavorare con entrambe le parti per il dialogo e la convivenza pacifica. I volontari inseriti in questa sede con il progetto di SCN i vestiti nuovi della città possibile avranno, insieme agli operatori, l obiettivo di realizzare azioni specifiche per l integrazione e la dissoluzione del pregiudizio che rende difficile la convivenza interetnica. I volontari parteciperanno ad azioni specifiche di incontro, come l inserimento di alcuni bimbi all interno del micronido, favorendone l integrazione e mediando con le famiglie per educare al rispetto reciproco. I volontari avranno inoltre il compito, a partire dalle difficoltà portate dai beneficiari, di progettare soluzioni strategiche volte al superamento dello stereotipo, in favore della conoscenza reale, nell ottica di sostenere la cittadinanza all accettazione e integrazione dei nuovi arrivati. Tutti i volontari, in concomitanza alle due sedi, parteciperanno alla realizzazione di azioni di educazione civica, sociale e culturale rivolte alla cittadinanza al fine di promuovere il dialogo tra culture e una convivenza interetnica pacifica e costruttiva: attività specifiche quali momenti informativi/formativi, produzione e distribuzione di materiale pubblicitario, realizzazione di laboratori in strada e in struttura, momenti di animazione socio-culturale destinati a bambini, giovani e adulti, eventi ecc. SEDE ATTUAZIONE PROGETTO 1: via Ivrea, 47 Obiettivo 1 Migliorare il livello di integrazione delle popolazioni straniere e RSC 2 Migliorare l'integrazione degli stranieri e dei RSC sul territorio e diminuire la conflittualità Attività 1.a Accoglienza e decodifica della domanda 1.b Informazione e diffusione della conoscenza 2.a organizzazione azioni di inclusione sociale per bambini, giovani e adulti 2.b mediazione dei conflitti SEDE ATTUAZIONE PROGETTO 2: C.so Racconigi 143/f Obiettivo 1 Diminuire il conflitto e il pregiudizio, aumentare l integrazione 2 Migliorare l'integrazione degli stranieri e dei RSC diminuendo il pregiudizio e la conflittualità. Attività 1.a Accoglienza e decodifica della domanda 1.b organizzazione azioni di inclusione sociale 1.c mediazione dei conflitti 2.a Inserimento di bambini rom nel micronido 2.b educazione civica, sociale e culturale sui temi della convivenza interetnica Le azioni del progetto avranno perciò si svolgeranno progressivamente sempre più a contatto con i beneficiari (diretti e indiretti); successivamente ad una parte formativa, di osservazione e riflessione destinata alla crescita personale dei volontari. Dopo la prima settimana, dedicata all accoglienza, conoscenza reciproca e delle sedi, i ragazzi verranno condotti dagli operatori ad osservare e comprendere la realtà in cui si troveranno ad operare sviluppando le competenze necessarie alla progettazione di interventi opportuni ed efficaci ai fini del perseguimento degli obiettivi del progetto. 3

4 Servizio Civile Progressivamente i giovani acquisiranno la conoscenza opportuna per operare loro stessi azioni di informazione/formazione presso la cittadinanza, crescendo grazie ai momenti di aula, all osservazione degli operatori, al confronto e anche grazie all incontro stesso con i beneficiari. L attività dei ragazzi avrà dunque carattere formativo e progettuale in una prima fase per passare all operatività dopo i primi tempi. In una fase matura del periodo di servizio civile, dunque, i ragazzi avranno acquisito le competenze necessarie per farsi promotori presso la cittadinanza di azioni formative sui temi dell integrazione, della convivenza interetnica e dell educazione civica e sociale e saranno in grado di descrivere nei modi più opportuni la realtà delle popolazioni con cui sono entrati in contatto strutturando e realizzando loro stessi interventi di animazione sociale, laboratori interculturali ed eventi. A fianco di queste attività e dei loro operatori specifici si realizzano, dunque, gli obiettivi del progetto i vestiti nuovi della città possibile, realizzati dagli stessi operatori all interno di ore di incarico specificatamente dedicate e supportati dai volontari del sevizio civile. I ragazzi, oltre a trovarsi in un contesto in cui operano professionisti a disposizione per sostenerli in qualunque difficoltà e a garanzia che non vengano mai lasciati soli nella gestione di questioni non di loro competenza, saranno affiancati da personale dedicato, in particolare gli OLP che avranno il compito di introdurre i ragazzi ai temi del progetto, di sostenerli nella formazione esperienziale e accompagnarli nella progettazione degli interventi. Una volta al mese i ragazzi incontreranno il coordinatore del progetto in una riunione che radunerà i 4 volontari, operanti sulle due sedi, e gli operatori che lavoreranno sul progetto, al fine di confrontarsi sull andamento delle azioni svolte per proseguire il lavoro dandosi obiettivi coerenti. Verranno organizzati, durante il periodo, n 3 eventi che raduneranno sul territorio di Pietra Alta i 4 volontari impegnati nella diffusione dei temi del servizio civile e nella promozione presso la cittadinanza delle azioni da loro svolte. In occasione degli incontri con il coordinatore e degli eventi comuni la sede di realizzazione sarà, per tutti e 4 i volontari, quella di via Ivrea, 47. La variazione di sede per i volontari impegnati nella sede di c.so Racconigi, non supererà, nell arco dell anno, i 30 giorni in totale. Sono, infine, previste azioni svolte in coordinamento tra le due sedi: - gli eventi saranno organizzati dai 4 volontari in affiancamento agli operatori della sede di via Ivrea, 47 e verranno realizzati sul territorio di Pietra Alta (circ. 6 della Città di Torino) - La formazione generale verrà svolta per i volontari insieme. - La parte di formazione specifica (104 ore), per 73 ore si svolgerà per i volontari insieme c/o la sede di via Ivrea, 47, 11 ore presso le sedi operative (via Ivrea, 47 e c.so Racconigi, 143/f) e per le restanti 20 ore in via Gressoney, 29/b, sede di agenzia formativa Forcoop, per la parte di realizzazione finale del portfolio delle competenze acquisite. - Una volta al mese si realizzerà una riunione di coordinamento tra le azioni delle due sedi alla presenza del coordinatore dove i volontari e gli operatori si confronteranno sull andamento del progetto e sulle azioni che vorranno implementare. 4

5 Servizio Civile Progetto I Vestiti nuovi della Città Possibile -DIAGRAMMA DEL PIANO DI ATTUAZIONE N AZIONI / Attività 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5 Mese 6 Mese 7 Mese 8 Mese 9 Mese 10 Mese 11 Mese 12 Mese 1 ACCOGLIENZA Accoglienza dei volontari in Servizio Civile presso la sede sociale della Cooperativa Presentazione delle figure di riferimento (OLP, operatori, referenti delle strutture) Presentazione del progetto e confronto con i volontari sul progetto medesimo Visita dei servizi 2 FORMAZIONE GENERALE MODULI ORE TOT. MODULO 4 4 FORMAZIONE SPECIFICA MODULO 1 E ORE TOT. MODULO 3 5 ORIENTAMENTO E OSSERVAZIONE 6 orientamento in ingresso osservazione attività degli operatori coinvolti autoformazione su materiale del servizio OPERATIVITA sede ore Accoglienza e decodifica della domanda MODULO 3 MODULO 4 informazione e diffusione della conoscenza organizzazione azioni di inclusione sociale per bambini, giovani e adulti mediazione dei conflitti 6 7 OPERATIVITA sede ore accoglienza e decodifica della domanda organizzazione azioni di inclusione sociale Inserimento dei bambini Rom al micronido mediazione dei conflitti educazione civica, sociale e culturale sui temi della convivenza interetnica OPERATIVITA' PER ENTRAMBE LE SEDI organizzazione eventi per l'inclusione sociale organizzazione evento 1 organizzazione evento 2 organizzazione evento 3 8 MONITORAGGIO monitoraggio in ingresso e in itinere Legacoop Progetti SCN 2014

6 8.2) Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le azioni sopra descritte verranno realizzate dai giovani in affiancamento a operatori con esperienza in ambito sociale, da personale qualificato, tra cui educatori professionali, assistenti sociali e mediatori culturali. Nella tabella che segue vengono indicate le tipologie di figure professionali in rapporto alle azioni svolte dal progetto la città possibile c/o le sedi di via Ivrea e corso Racconigi. La cooperativa animazione Valdocco dedicherà alcune ore specifiche di incarico degli operatori attualmente impegnati nel progetto la città possibile al perseguimento degli obiettivi del progetto i vestiti nuovi della città possibile. I giovani volontari entreranno in contatto con le azioni dedicate alle popolazioni RSC accedendo così ad un quadro quanto più possibile completo delle criticità di questo tipo di lavoro. Oltre alle ore dell OLP, verranno calendarizzate le azioni in modo da costruire un equipe apposita che opererà in totale per coprire le 6 ore al giorno (in maniera flessibile ma tale da coprire le 1400 ore annue dei giovani coinvolti nel progetto) di presenza dei volontari, per progettare e realizzare insieme le azioni del progetto i vestiti nuovi della città possibile. Lo schema sotto riportato descrive le azioni di la città possibile e le figure professionali coinvolte con le quali, trasversalmente i giovani in servizio civile entreranno in contatto. Azioni Realizzazione attività in Autorecupero e Autocostruzione Accompagnamento sociale Sistemazione sito, Autocostruzione e riadattamento sito di Corso Tazzoli Figure professionali Operatori sociali esperti in accompagnamento alle opere di riqualificazione Educatori professionali Mediatori culturali Architetti Geometri Operatori edili Operatori amministrativi Operatori sociali esperti in accompagnamento sociale per l inclusione Mediatori culturali Educatori professionali esperti nei percorsi educativi a favore della popolazione ROM Operatori sanitari Psicologi Avvocati Consulenti legali Consulenti del lavoro Consulenti dei percorsi formativi Consulenti immobiliari Operatori amministrativi Operatori sociali esperti in accompagnamento alle opere di riqualificazione Educatori professionali Mediatori culturali Architetti Geometri Operatori edili

7 Rimpatri Accompagnamento soc. in gestione e sistemazione transitoria Tecnici specializzati della raccolta rifiuti Operatori della raccolta rifiuti Operatori amministrativi Operatori sociali esperti in accompagnamento sociale Mediatori culturali Educatori professionali esperti nei percorsi educativi a favore della popolazione ROM Operatori amministrativi Operatori sociali esperti in accompagnamento sociale per l inclusione Mediatori culturali Educatori professionali esperti nei percorsi educativi a favore della popolazione ROM Psicologi Operatori sanitari Tecnici specializzati nella logistica per traslochi, spostamenti, messa a norma di strutture abitative Operai specializzati per la logistica Operatori amministrativi Descrizione azioni specifiche e operatori coinvolti per sede: l equipe di lavoro che opererà stabilmente sugli obiettivi specifici di i vestiti nuovi della città possibile sarà così costituita, nella sede di via Ivrea, 47, da 6 operatori competenti che affiancheranno per tutto il tempo i volontari nella progettazione e realizzazione delle azioni specifiche, come sotto schematizzato: SEDE ATTUAZIONE PROGETTO 1: via Ivrea, 47 ATTIVITA' DEL PROGETTO Operatore sociale esperto in Accoglienza e decodifica della accompagnamento sociale per domanda l inclusione Operatore sociale esperto in Informazione e diffusione della accompagnamento sociale per conoscenza l inclusione organizzazione azioni di inclusione Educatore professionale esperto in sociale per bambini, giovani e animazione sociale ed educativa adulti territoriale Mediazione dei conflitti Organizzazione eventi RISORSE UMANE Professionalità/competenza Ruolo nell attività N Operatori sociali esperti in mediazione dei conflitti Educatore professionale esperto in animazione sociale ed educativa territoriale Accoglienza e decodifica domanda c/o via Ivrea, 47 Azioni informative/formative c/o la cittadinanza Educatore professionale esperto in animazione sociale ed educativa territoriale implementazione buone pratiche per la mediazione dei conflitti Educatore professionale esperto in animazione sociale ed educativa territoriale

8 Allo stesso modo, nella sede di c.so Racconigi gli operatori professionali coinvolti direttamente nel perseguimento degli obiettivi del presente progetto saranno 7, con un incarico specificatamente dedicato e così distribuito sulle azioni del progetto: SEDE ATTUAZIONE PROGETTO 2: c.so Racconigi 143/f ATTIVITA' DEL PROGETTO Operatore sociale esperto in Accoglienza e decodifica della accompagnamento sociale per domanda l inclusione Educatore professionale esperto in Organizzazione azioni di inclusione animazione sociale ed educativa sociale territoriale Mediazione dei conflitti RISORSE UMANE Professionalità/competenza Ruolo nell attività N Operatori sociali esperti in mediazione dei conflitti Inserimento di bambini rom nel Operatori sociali esperti in micronido accompagnamento sociale per l inclusione Educazione civica, sociale e Operatore sociale esperto in culturale sui temi della accompagnamento sociale per convivenza interetnica l inclusione Organizzazione eventi Educatore professionale esperto in animazione sociale ed educativa territoriale Accoglienza e decodifica domanda c/o c.so Racconigi 143/f Educatore professionale esperto in animazione sociale ed educativa territoriale implementazione buone 2 pratiche per la mediazione dei conflitti Educatore del micronido 1 Azioni informative/formative c/o la cittadinanza Educatore professionale esperto in animazione sociale ed educativa territoriale Come previsto dal bando, ogni volontario sarà affiancato da un Operatore Locale di Progetto, adeguatamente formato e con esperienza in gestione di progetti ed attività similari. L operatore Locale di Progetto affiancherà il volontario per tutta la durata del progetto, In particolare svolgendo le seguenti mansioni: - seguirà il volontario nella fase di inserimento - lo aiuterà nella conoscenza dello specifico progetto del servizio, dei suoi obiettivi e della modalità di lavoro adottata, guidandolo nell individuazione e nello svolgimento dei suoi compiti specifici, attraverso la redazione di mansionario individuale con la supervisione del Responsabile di Progetto. - Parteciperà alla riunione mensile di coordinamento con tutti gli Operatori Locali del Progetto ed il Responsabile del Progetto finalizzata al monitoraggio - affiancherà il volontario nella conoscenza della rete del servizio e dei vari soggetti con cui dovrà in seguito interagire. Il monte ore previsto per l esercizio della funzione di Operatore Locale di Progetto prevede un impegno individuale pari a 10 ore settimanali. 8.3) Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto

9 Per entrambe le sedi il centro del tema del lavoro è la tutela dei diritti civili e sociali di popolazioni immigrate, rom, sinti e camminanti. I vestiti nuovi della città possibile mette in atto una serie di azioni volte all educazione alla convivenza e alla pace attraverso la formazione civica, sociale e culturale di tutti i cittadini. I volontari affiancheranno, dunque, gli operatori nella realizzazione di interventi capillari: di educativa territoriale, di rapporto diretto con l utenza e organizzazione di attività, laboratori ed eventi specifici. Si lavorerà sui temi del rispetto e il decoro dell ambiente in cui si vive, dei comportamenti socialmente accettabili, delle storie di vita e dei popoli oggetto del progetto, contro la semplificazione e lo stereotipo, si parlerà di diritti civili e diritti universali, si lavorerà per l individuazione di strategie di convivenza pacifica. La modalità sarà la partecipazione, il contatto diretto, una formazione esperienziale per tutti: saranno iniziative e attività il fulcro della sperimentazione di situazioni di convivenza funzionanti e la sperimentazione della risoluzione creativa e funzionale dei conflitti derivanti da una normale vicinanza. Riteniamo che l esperienza positiva possa generare buone pratiche e aprire al dialogo. Dunque il lavoro sarà quello, per tutti i coinvolti dal progetto, di creare nuove occasioni di incontro e scambio attraverso laboratori, eventi di animazione sociale, eventi ludici e ricreativi, portando un contributo in termini di conoscenza e mediazione nella convivenza quotidiana. I volontari saranno accanto agli operatori nell accogliere istanze di bisogno e difficoltà, imparando a rispondere dando pesi diversi e canalizzando le richieste in base ai bisogni, affrontando al momento giusto le questioni impellenti con il dialogo e la conoscenza che acquisiranno man mano stando all interno del complesso quadro del progetto la città possibile e affiancando gli operatori per comprendere la realtà in cui vanno ad operare. Su entrambe le sedi i volontari saranno in affiancamento alle azioni necessarie per la riduzione del pregiudizio che rende difficile la buona integrazione dei popoli RSC. Le specificità delle due sedi si possono distinguere rispetto al fatto che la sede di via Ivrea prevede una serie di interventi, seppur simili e con gli stessi obiettivi rispetto a quella di c.so Racconigi, allocati maggiormente presso la popolazione del quartiere, andando a delinearsi maggiormente come un educativa socio-culturale di tipo territoriale. La specificità della sede di c.so Racconigi è invece quella di ospitare strutture di tipo assistenziale: dal micronido alle comunità minori e giovani con disabilità. Un contesto caratterizzato da una maggior delineazione dei confini, all interno del quale andranno a realizzarsi le attività per l integrazione tra i soggetti che frequentano a vario titolo la struttura (beneficiari, genitori, operatori e le famiglie RSC per esempio attraverso l inserimento di bambini rom al micronido) o ne entrano in contatto perché stretti vicini di casa (le attività commerciali della zona per esempio che vedono di cattivo occhio l arrivo di famiglie rom) agevolando l integrazione sul territorio delle famiglie RSC inserite negli alloggi, lavorando sulla mediazione dei conflitti e l educazione di tutti i cittadini alla convivenza civile e pacifica. I due volontari presenti nella sede di c.so Racconigi avranno occasione di usufruire della mensa presente in struttura. Sono previste azioni svolte in coordinamento tra le due sedi: - gli eventi saranno organizzati dai 4 volontari in affiancamento agli operatori della sede di via Ivrea, 47 e verranno realizzati sul territorio di Pietra Alta (circ. 6 della Città di Torino) - La formazione generale verrà svolta per i volontari insieme. 9

10 - La parte di formazione specifica (104 ore), per 73 ore si svolgerà per i volontari insieme c/o la sede di via Ivrea, 47, 11 ore presso le sedi operative (via Ivrea, 47 e c.so Racconigi, 143/f) e per le restanti 20 ore in via Gressoney, 29/b, sede di agenzia formativa Forcoop, per la parte di realizzazione finale del portfolio delle competenze acquisite - Una volta al mese si realizzerà una riunione di coordinamento tra le azioni delle due sedi alla presenza del coordinatore dove i volontari e gli operatori si confronteranno sull andamento del progetto e sulle azioni che vorranno implementare. 10

11 Di seguito, in sintesi le azioni del volontario: SEDE ATTUAZIONE PROGETTO 1: via Ivrea, 47 ATTIVITA DEL PROGETTO Accoglienza e decodifica della domanda Informazione e diffusione della conoscenza organizzazione azioni di inclusione sociale per bambini, giovani e adulti Mediazione dei conflitti Organizzazione eventi RUOLO DEL VOLONTARIO Affiancamento all'operatore di sportello e supporto alle azioni di accoglienza e decodifica della domanda Ideazione e realizzazione di interventi informativi sul territorio volti alla riduzione del pregiudizio e della xenofobia Affiancamento nelle azioni di educativa territoriale in relazione a specifiche attività e laboratori per l integrazione dei rom Affiancamento degli operatori nelle azioni di prevenzione educazione alla pace e risoluzione dei conflitti interetnici Partecipazione alle fasi di ideazione, organizzazione e realizzazione degli eventi SEDE ATTUAZIONE PROGETTO 2: c.so Racconigi 143/f ATTIVITA DEL PROGETTO Accoglienza e decodifica della domanda Organizzazione azioni di inclusione sociale Mediazione dei conflitti Inserimento di bambini rom nel micronido Educazione civica, sociale e culturale sui temi della convivenza interetnica Organizzazione eventi RUOLO DEL VOLONTARIO Affiancamento degli operatori in struttura a supporto alle azioni di accoglienza e decodifica della domanda Affiancamento nelle azioni di inserimento e inclusione attraverso la realizzazione di specifiche attività e laboratori per l integrazione dei rom Affiancamento degli operatori nelle azioni di prevenzione, educazione alla pace e risoluzione dei conflitti interetnici Supporto degli operatori del micronido per facilitare l integrazione dei bambini rom Ideazione e realizzazione di interventi educativi c/o la struttura e/o sul territorio, volti alla riduzione del pregiudizio e della xenofobia Partecipazione alle fasi di ideazione, organizzazione e realizzazione degli eventi 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11

12 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 12) Numero posti con solo vitto: 4 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: ) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Il volontario è tenuto al rispetto delle modalità e approccio del servizio nonché alle norme e regolamenti vigenti per la sua sicurezza e quella dei colleghi e di tutte le persone presenti sul servizio. E inoltre tenuto al rispetto delle norme di educazione e relazione stabilite dalle esigenze di patto di servizio. La formazione è obbligatoria, quindi, nelle giornate di formazione non è possibile usufruire dei giorni di permesso. L orario di svolgimento del servizio sarà dal lunedì al venerdì secondo le esigenze del servizio stesso. Sono previste eccezioni nel caso di eventi. In quel caso, infatti sarà richiesto al volontario di sostituire un giorno settimanale con uno festivo, pur nel rispetto delle due giornate settimanali di riposo. Nel caso, la variazione di sede avrebbe durata di pochi giorni, in modo da rispettare il limite per la variazione sede dei 30 giorni annuali massimi per ogni volontario. 12

13 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: SEDE DOVE INDIRIZZARE LE DOMANDE: Legacoop Piemonte Via Livorno, 49 cap città Torino - Tel. 011/ Fax Personale di riferimento: Valentina Consiglio e.mail: legacoop@legacoop-piemonte.coop N. Sede di attuazione Comune del progetto Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. Telef. sede per sede Fax sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e Nome Data di nascita Cod. Fisc. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditati Cognome e nome Data di nascita Cod. Fisc. Tipologia servizi volontari (V- vitto; VA-vitto alloggio; SVA senza servizi) 1 COOP.VA VALDOCCO - TASCA 9 SOCIO SANITARIA ED EDUCATIVA Torino Via Ivrea Sergio Tosato /09/1959 TSTSRG59 P12L219R Consiglio Valentina 22/11/1985 CNSVNT85 S62L219T sva 2 COOP.VA VALDOCCO - DIECIDECIMI SOCIO SANITARIA ED EDUCATIVA Torino C.so Racconigi 143/f Ilaria Mannoni 05/09/ MNNLRI72 P45L219Z Consiglio Valentina 22/11/1985 CNSVNT85 S62L219T sva 13

14 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Il requisito base richiesto è il conseguimento di un diploma di maturità. Per la peculiarità del progetto si favoriranno quei volontari che hanno svolto, o stanno svolgendo nel caso di formazioni superiori, un percorso di studi in ambito sociale, antropologico, politico e/o comunque inerente il tema degli stranieri e delle minoranze. Riteniamo che il volontario debba inoltre dimostrare un ottima motivazione e una buona attitudine al confronto e al dialogo con altre culture. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: La Cooperativa Animazione Valdocco ha attive convenzioni per l attivazione di tirocini formativi che prevedono riconoscimento di crediti. In particolare per il presente progetto, segnaliamo le seguenti università per coerenza rispetto alle azioni: Università degli studi di Torino (Corso di laurea in educazione professionale; Facoltà di psicologia) Università Pontificia Salesiana di Torino (facoltà di psicologia) Università degli studi del Piemonte Orientale (lettere e filosofia) 27) Eventuali tirocini riconosciuti: La Cooperativa Animazione Valdocco ha attive convenzioni per l attivazione di tirocini formativi che prevedono riconoscimento di crediti. In particolare per il presente progetto, segnaliamo le seguenti università per coerenza rispetto alle azioni: Università degli studi di Torino (Corso di laurea in educazione professionale; Facoltà di psicologia) Università Pontificia Salesiana di Torino (facoltà di psicologia) Università degli studi del Piemonte Orientale (lettere e filosofia) 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: La complessa organizzazione delle attività e il numero elevato di soggetti coinvolti nella loro realizzazione permetterà al volontario di sperimentarsi in una variegata 14

15 gamma di azioni e di ricoprire diverse funzioni nell ambito del progetto: da quelle più organizzative in back office alle più pratiche in campo e con l utenza. In relazione agli aspetti tecnici della mansione, la vicinanza al volontario da parte dei vari operatori e l attenzione posta da parte dei RLP al percorso dei giovani, offrirà al ragazzo l occasione di osservare e confrontare approcci diversi alla relazione in modo da poter operare un proprio modo di approcciarsi consapevole. Il tema particolare trattato dal progetto, inoltre, prevede la conoscenza specifica di alcuni temi riguardanti le migrazioni in generale e le minoranze coinvolte in particolare: ai volontari verranno fornite tutte le conoscenze necessarie per operare in maniera competente nel settore. In un ottica di acquisizione di competenze trasversali al mondo del lavoro la capacità di districarsi tra relazioni con partner diversi, beneficiari di diverso tipo e anche in conflitto tra loro permette di sperimentare le proprie modalità organizzative acquisendo capacità strategiche nell utilizzo consapevole delle proprie modalità operative. Anche per quanto riguarda le capacità relazionali, un attitudine al dialogo come prerequisito verrà sostenuta durante il progetto e trasformata in competenza: attivare modalità comunicative a seconda dell interlocutore, gestire relazioni di tipo educativo, mediare i conflitti, sviluppare comunicazione efficace e sviluppare intelligenza emotiva, sono, solo per fare degli esempi, le competenze trasversali che avranno occasione di essere sperimentate e acquisite dai ragazzi. Grazie al sostegno e alla collaborazione di formatori competenti i ragazzi svolgeranno, all interno della loro formazione specifica, alcune ore per il riconoscimento delle competenze acquisite e il trasferimento di queste in un portfolio destinato ad aumentare la loro occupabilità e ad implementare i contenuti del loro c.v. professionale. La metodologia usata sarà quella per il riconoscimento delle competenze di tipo formale, non formale ed informale (Reconnaissance des Acquis) L acquisizione di professionalità maturata durante il servizio sarà utile come curriculum vitae. Legacoop rilascia un attestato valido a tal fine e l Agenzia FORCOOP certificherà con dichiarazione apposita le capacità e le competenze maturate durante il servizio (vedi lettera allegata al progetto per il punto 28): Durante l espletamento del servizio, i volontari potranno acquisire le seguenti competenze trasversali e tecnico professionali: capacità di costruire relazioni significative capacità di gestire situazioni relazionali complesse e conflittuali capacità di lavoro in gruppo e in rete flessibilità nella gestione di diverse attività a seconda del tipologia di servizio in cui si opera capacità organizzative di eventi e manifestazioni capacità nella gestione dell associazionismo capacità di svolgere compiti e funzioni in autonomia conoscenza di protocolli e procedure (HACCP, legge 626.) capacità di organizzare campagne di sensibilizzazione capacità di pianificare e organizzare sistemi di comunicazione con i mass media capacità di svolgere attività di documentazione La certificazione delle competenze acquisite sarà realizzata attraverso la metodologia della Reconnaissance des Acquis (Vedi lettera allegata) 15

16 Al termine di questi ulteriori corsi saranno rilasciati dall Agenzia formativa Inforcoop regolari certificazioni valide e spendibili nel mondo del lavoro (vedi accordo di partenariato tra Legacoop Piemonte e Inforcoop agenzia formativa accreditata con riferimento allo specifico progetto). L Agenzia Formativa INFORCOOP LEGA PIEMONTE accreditata in Regione Piemonte con codice operatore B164, s impegna a sostenere il progetto I vestiti nuovi della città possibile della cooperativa Animazione Valdocco scs attraverso la realizzazione di uno fra i seguenti corsi di formazione aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria prevista dal progetto: Introduzione all organizzazione aziendale (8 ore) Introduzione alla rendicontazione sociale (8 ore) Introduzione alla governance cooperativa (8 ore) In forza del presente accordo Inforcoop Lega Piemonte si farà carico delle spese derivanti dalla realizzazione delle attività corsuali descritte (docenza, segreteria organizzativa e duplicazione dei materiali didattici). I corsi verranno realizzati presso le sedi accreditate di INFORCOOP LEGA PIEMONTE entro il termine del servizio. Ai partecipanti sarà rilasciato attestato di partecipazione. Formazione generale dei volontari 33) Contenuti della formazione: : Valori e identità del Servizio Civile 1.1: L identità del gruppo in formazione e patto formativo: Accoglienza, Illustrazione del percorso formativo e degli obiettivi, definizione del Patto formativo. Presentazione e conoscenza dei partecipanti Motivazioni, Aspettative, paure e diario di bordo Analisi delle competenze in entrata del singolo e del gruppo Definizione del profilo del volontario 1.2: Dall obiezione di coscienza al Servizio civile Evoluzione storica dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale a partire dalla legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua attuale configurazione così come delineata dal legislatore nel : Il dovere di difesa della Patria Difesa civile non armata e non violenta Il concetto di difesa della patria attraverso i temi dell'etica, dei principi, dei valori dello Stato democratico. Pace e diritti umani alla luce della Costituzione Italiana, delle sentenze della Corte Costituzionale, della Corte Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite 16

17 Gestione e trasformazione non violenta dei conflitti, prevenzione della guerra, concetti di peacekeeping, peace-enforcing e peacebuilding La normativa vigente e la carta d impegno etico Le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile, nonché quelle di applicazione riguardanti l ordinamento e le attività del servizio civile nazionale La carta di impegno etico 2: La cittadinanza attiva 2.1: La formazione Civica Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo e della Carta Costituzionale (regole, diritti e doveri, ecc ). Funzione e ruolo degli organi costituzionali, organizzazione delle camere e iter di formazione delle leggi. 2.2: Le forme di cittadinanza Forme di Partecipazione civile: il volontariato, la Cooperazione Sociale, l impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati 2.3: La Protezione Civile Protezione civile e difesa dell'ambiente e del territorio. Prevenzione tutela ambientale e legalità. Norme di comportamento nella gestione delle emergenze 2.4.: La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile Elezioni dei rappresentati regionali e Nazionali del Servizio Civile. Partecipazione di ex volontari e/o rappresentanti in carica. 3: Il giovane volontario nel Sistema del Servizio Civile 3.1.: Presentazione dell Ente La Legacoop (storia, valori, codice etico, ecc ) Breve percorso storico dell esperienza e della struttura di gestione del servizio civile nazionale all interno della Legacoop struttura organizzativa La cooperazione sociale Lavorare nel sociale, Ambiente e Cultura La cooperativa come strumento di autoimprenditorialità 3.2.: Il lavoro per Progetti Il progetto di servizio civile nazionale: analisi e lettura esemplificata di un progetto, focalizzazione sul linguaggio, sugli aspetti critici delle competenze, delle mansioni richieste 3.3. : L organizzazione del Servizio Civile e le sue figure Presentazione delle figure che operano all interno del Progetto di Servizio Civile (OLP, RLEA, altri volontari) e all interno dell Ente. 17

18 3.4.: Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Prontuario disciplina dei rapporti tra enti e volontario (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) 3.5.: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti La comunicazione: il contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo Elementi sulla non violenza e sulla mediazione dei conflitti 4: Rielaborazione dei contenuti della formazione generale in funzione dell esperienza vissuta 1 Incontro di rielaborazione dei contenuti del percorso formativo alla luce dell esperienza nello svolgimento del Servizio in relazione ai punti precedenti ed in particolare sui moduli Il dovere di difesa della Patria, difesa civile non armata e nonviolenta e La cittadinanza attiva. 2 Incontro di rielaborazione dei contenuti del percorso formativo alla luce dell esperienza nello svolgimento del Servizio in relazione ai punti precedenti, nonché sul bilancio di competenze e raffronto con le competenze in entrata sia individuali che di gruppo valutate all inizio del percorso. 34) Durata: La durata della Formazione Generale è di 41 ore x 100% delle ore entro 180 gg (6 mesi) Oppure 80% delle ore (33 h) entro e non oltre 180 gg (6 mesi) e restante 20% delle ore (8 h) a partire dal 210 (7 mesi) giorno dall avvio del progetto ed entro e non oltre il 270 giorno (9 mesi) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 40) Contenuti della formazione: MODULO N. 1 Le ore verranno erogate in gruppo in aula e presso i due servizi per permettere ai giovani di avviare la conoscenza reciproca e dei servizi, nonché degli operatori coinvolti con la specifica delle loro mansioni e attività. I ragazzi capiranno quali spazi di azione sono destinati ad ogni attore e quali difficoltà incontrano i diversi servizi, capendo qual è il lavoro del gruppo e la specifica delle sedi su cui opera ognuno e sulle quali si inseriscono con il loro contributo. Impareranno ad aver chiaro a chi rivolgersi e per quale difficoltà e come è composto il gruppo di lavoro. Verrà dato un ampio spazio alla discussione, al chiarimento delle regole di base e all accoglienza di qualunque istanza porteranno i ragazzi in termini di dubbi e perplessità. Verranno stabiliti i ruoli anche calandoli sulle reali caratteristiche dei partecipanti in modo da rivestire il progetto 18

19 corredandolo degli specifici apporti di ogni volontario coinvolto. CONTENUTI DEL MODULO: Accoglienza descrizione del progetto di servizio (mission, attività, destinatari, personale). Il ruolo del volontario all interno del progetto di Servizio Civile Naz.le. Il gruppo di Servizio Civile (compiti, ruoli e responsabilità). Conoscenza degli OLP e operatori di riferimento. Visita dei servizi DURATA DEL MODULO 16 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Massimiliano Ferrua MODULO N. 2 CONTENUTO DEL MODULO: Sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs 81/2008, così come riportato dal Decreto n. 160 del 19 luglio L obiettivo di questo modulo è quello di fornire ai volontari in scn tutti gli elementi fondamentali e necessari per realizzare le attività previste nel progetto di servizio civile nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nello specifico l obiettivo principale è la conoscenza di base della sicurezza nei luoghi di lavoro, dei principali rischi legati all attività svolta dai volontari, della modalità di valutazione dei rischi, della figura dell addetto alla sicurezza in azienda, nonché dell addetto alla lotta antincendio e al primo soccorso. Più nel dettaglio saranno trattati i seguenti contenuti: Contenuti di sistema: formazione/informazione su principi generali d.lgs. 81/08 - concetti di rischio danno prevenzione protezione organizzazione della prevenzione aziendale diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo e assistenza. Contenuti specifici: si procederà quindi a trattare i temi relativi ai rischi connessi all impiego di volontari di servizio civile nelle sedi di attuazione progetto riguardo al settore e all area di intervento del progetto (punti 5 e 8.3 del formulario). D. Lgs. 81/08 sicurezza nei luoghi di lavoro (sedi di attuazione progetto): Le figure preposte all emergenza Il sistema di prevenzione e protezione La segnaletica di sicurezza La gestione delle emergenze Previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili Agenti estinguenti e loro utilizzo Piano prevenzione incendi e presa visione degli estintori portatili e modalità di utilizzo Procedure di evacuazione (in base al piano di evacuazione) Focus specifico su settore Assistenza: Normativa di riferimento Documento di valutazione dei rischi redatto dall azienda Fattori di rischio connessi all attività svolta ed al target di riferimento del progetto (immigrati, profughi, minoranze) Riconoscere un emergenza sanitaria o Previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili o tecniche di auto protezione specifiche ed esercitazione o movimentazione manuale dei carichi (se previsto), contatti con l utenza o tecniche di comunicazione con il sistema emergenza o riconoscimento e limiti d intervento di primo soccorso: crisi asmatica, reazioni allergiche, crisi convulsive, emorragie esterne post-traumatiche, shock, ecc.. o tecniche di primo soccorso in casi di esposizione accidentale ad agenti chimici biologici DURATA DEL MODULO 8 ore 19

20 FORMATORE DI RIFERIMENTO Valentina Gentile 20

21 MODULO N. 3 a Il modulo offre un inquadramento specifico sul tema trattato. Verranno accolte le conoscenze di partenza dei giovani e discussi con loro i temi in modo da offrire un quadro competente della materia. I docenti coinvolti sono operatori esperti, da anni a stretto contatto con le difficoltà relative il tema dell integrazione dei RSC: questo garantisce la possibilità ai ragazzi di portare interrogativi e trovarsi a discutere di questioni pratiche, non accademiche. Nelle fasi operative del progetto, i ragazzi dovranno affrontare le difficoltà reali date da stili di vita diversi e difficili da comprendere, dovranno operare presso la popolazione al fine della riduzione dello stereotipo e della mediazione dei conflitti, per questo è necessario che prima abbiano loro stessi occasione di portare a discussione i propri stereotipi, positivi e negativi. E fondamentale andare a colmare conoscenze imprecise, in modo da creare quadri di pensiero specifici e competenti che non siano sbilanciati nella difesa a priori di realtà esotiche e non contribuiscano, con il loro discorso, al radicamento di forme razzistiche di pensiero. Verranno dati elementi pratici di animazione sociale e mediazione dei conflitti perché i ragazzi abbiano gli strumenti per affrontare successivamente le azioni del progetto. CONTENUTI DEL MODULO: i fenomeni migratori nel nostro paese. Storico delle leggi sull immigrazione, la situazione attuale. La specifica situazione dei rom, dei sinti e dei camminanti: i campi nomadi, storia e significato dei campi oggi. Lavorare per l integrazione, chiudere i campi nomadi. Le tecniche di animazione sociale e mediazione dei conflitti. DURATA DEL MODULO 49 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Davide Pusceddu Planinic Kasumagic Relica Sergio Tosato MODULO N. 3 b Questo modulo ha carattere pratico e territoriale dunque si svolgerà presso la sede di riferimento, per ogni volontario la sua. I ragazzi entreranno a contatto con la cittadinanza e si renderanno conto di cosa significa mediare un conflitto e di quali sono le specifiche dei cittadini del territorio di riferimento. Si troveranno ad assistere a situazioni gestite dagli operatori esperti e rielaboreranno quanto osservato in situazione con gli operatori stessi. L obiettivo è rendere quanto più possibile competenti i giovani in materia di mediazione e nell utilizzo creativo di strategie educative per l educazione alla pace, alla tolleranza e alla promozione dei diritti universali. CONTENUTI DEL MODULO: Sperimentare il pregiudizio, lavorare per la difesa dei diritti universali. Raccolta delle difficoltà, dubbi e visioni stereotipate della cittadinanza e rielaborazione in aula di strategie per l integrazione e il superamento dello stereotipo. DURATA DEL MODULO 11 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Davide Pusceddu Planinic Kasumagic Relica Sergio Tosato 21

22 MODULO N. 4 I ragazzi verranno invitati fin dai primi giorni a tenere un diario dell esperienza e a documentare, anche attraverso linguaggi diversi: immagini fotografiche, video, riletture scritte ecc.. l esperienza di servizio civile. Attraverso la metodologia sopra descritta si realizzerà un portfolio dell esperienza che valorizzerà il lavoro svolto e le competenze acquisite dal ragazzo. Il portfolio avrà valore di rielaborazione dell esperienza e visibilità all esterno del valore del scn. La modalità è orizzontale e si svolge in alternanza tra lavoro di gruppo, lavoro in microgruppi e con rielaborazione individuale al fine di calare in maniera del tutto personale l esperienza su di sé. CONTENUTI DEL MODULO: emersione, strutturazione e trasferimento delle competenze di partenza e acquisite durante il percorso. Percorso in 6 tappe con metodologia Reconnaissance des Acquis per la realizzazione di un portfolio di competenza dell esperienza di scn, spendibile nel mondo del lavoro che valorizzi l esperienza di servizio civile nel significato generale e nella specifica funzione svolta dal volontario. DURATA DEL MODULO 20 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Daniela Bitossi 41) Durata: La durata della formazione specifica è dunque di: 104 ore Barrare l opzione scelta (una sola risposta): 100% delle ore entro 90 gg (3 mesi) Oppure x 70% delle ore entro 90 gg (3 mesi) ed il restante 30% delle ore entro e non oltre i 270 giorni (9 mesi) dall avvio del progetto 22

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