Numeri del Sud. Indicatori regionali del QCS Bollettino statistico a cura dell'unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici DPS - MEF
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- Leonzia Silvestri
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1 Numeri del Sud Indicatori regionali del QCS 2-26 Bollettino statistico a cura dell'unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici DPS - MEF Aprile 26
2 I Numeri del Sud segnalano le disparità esistenti tra il Sud e il resto d, ma anche il potenziale delle Regioni del. Attraverso le statistiche della Banca Dati Indicatori Regionali per la valutazione delle politiche di sviluppo, prodotta nel quadro della Convenzione DPS-ISTAT Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche strutturali 21-28, finanziata dalla misura 1.3 del PON Assistenza tecnica e azioni di sistema, questo bollettino descrive la situazione del Sud e coglie, almeno in parte, i profili da cui deriva la convenienza a vivere, a lavorare, a fare impresa in un dato territorio. Numeri del Sud è un bollettino, predisposto dall Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici del DPS a seguito di ciascun aggiornamento della Banca Dati Indicatori Regionali per le politiche di sviluppo (aprile, luglio e novembre). Ha lo scopo di agevolare l acquisizione di nuovi dati a tutti i potenziali utilizzatori e, al contempo, di offrire spunti di riflessione sugli andamenti nel tempo e nello spazio di un insieme ampio di variabili. La fonte dei dati è ISTAT ove non specificato. La batteria completa degli Indicatori di Contesto è a disposizione del pubblico sul sito dell Istat ( accessibile anche dal sito del DPS ( Per agevolare la consultazione dei Numeri del Sud si propone un formato snello e costante nel tempo: 1. Novità segnala nuovi indicatori regionali per la valutazione delle politiche che si sono resi disponibili negli ultimi mesi, l attivazione di indagini specifiche per l arricchimento della banca dati, le eventuali modifiche nella definizione, costruzione o scelta degli indicatori e delle variabili di rottura. 2. Temi prioritari fornisce una rassegna, per temi, di alcune delle informazioni contenute nella banca dati. 3. Variabili di rottura segue l andamento delle variabili di rottura a seguito della disponibilità di nuove osservazioni. 4. Sintesi delle informazioni fornisce un quadro di sintesi delle informazioni attualmente contenute nella banca dati Indicatori Regionali per la valutazione delle politiche di sviluppo. 1. Novità Con questa edizione, la Banca dati è stata arricchita dei seguenti indicatori: Rifiuti urbani smaltiti in discarica (Kg per abitante); Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili; Asse 1 Adulti che partecipano all'apprendimento permanente; Asse 3 Percentuale della popolazione in età 2-24 anni che ha conseguito almeno il diploma di scuola secondaria superiore; Giovani in età anni che abbandonano prematuramente gli studi; Percentuale della popolazione in età 2-64 anni che ha conseguito al più un livello di istruzione secondario inferiore. Nell intento di fornire informazioni più precise e comparabili con quelle di altri paesi, sono stati affinati i seguenti indicatori: Energia prodotta da fonti rinnovabili: con l esclusione dei pompaggi dalla fonte idroelettrica Laureati in scienza e tecnologia: espresso per mille abitanti in età 2-29 anni e confrontabile con l analogo indicatore della strategia europea di Lisbona. La banca dati include nuovi indicatori in asse 1 e 3 che si richiamano agli indicatori strutturali monitorati nell ambito della strategia di Lisbona. Per molti di questi indicatori i paesi dell Unione hanno concordato obiettivi quantitativi da raggiungere entro il 21. I dati per l UE riportati nei grafici sono di fonte Eurostat. Prosegue la ricostruzione delle serie storiche degli indicatori del mercato del lavoro sulla base della nuova Rilevazione continua sulle Forze di Lavoro dell Istat. Con questo aggiornamento della banca dati sono disponibili le serie storiche ricostruite dell incidenza della disoccupazione di lunga durata anche per quella femminile, della differenza tra tasso di occupazione maschile e femminile e della differenza tra tasso di attività maschile e femminile. 1
3 2. Temi prioritari Nel Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2-26 sono stati associati indicatori di contesto ai diversi ambiti di policy. Ad alcuni, il cui collegamento con gli interventi di policy è più stretto, sono associati dei valori obiettivo (target) alla conclusione del programma. Questi target si riferiscono alle sole Regioni Obiettivo 1 (Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia, e Sardegna). Nei grafici presentati si segnalano tali target ove presenti. Rifiuti solidi urbani smaltiti in discarica (in kg per abitante):,, Centro Nord e regioni Obiettivo 1 (*) (24) =3 3 UE-1 (24) = Centro-Nord (*) Fonte: elaborazioni Istat su dati Apat Nel corso degli ultimi cinque anni l ha ridotto il ricorso alla discarica a favore di altre modalità di gestione; tuttavia il divario con altri Paesi europei appare ancora molto ampio: secondo gli ultimi dati relativi al 24, in circa 3 kg dei 3 kg di rifiuti urbani prodotti per abitante, vengono smaltiti in discarica, mentre nell UE-1 ne vengono smaltiti in discarica circa 24 kg per abitante dei 8 kg prodotti. Le regioni dell Obiettivo 1 smaltiscono in discarica in media più del resto dell ; le regioni Calabria, Campania, Puglia e Sardegna hanno registrato un decremento nel ricorso alla discarica tra i due anni 2 e 24 (in percentuale dei rifiuti urbani prodotti). Il maggiore decremento relativo alla Campania va interpretato alla luce delle scelte gestionali della Regione fortemente orientate verso la produzione di combustibile derivato dai rifiuti ma che, in assenza di impianti per il suo utilizzo finale, ha comportato elevate quantità di rifiuti stoccati in attesa di trattamento. 2
4 Produzione lorda di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili in percentuale del consumo interno lordo di energia elettrica;, Centro Nord e regioni Obiettivo Centro-Nord 2 obiettivo 21 = 2% obiettivo UE-1 21 = 22% 1 2 (24) = 16% UE-1 (23) = 14% L indicatore è compreso tra gli indicatori strutturali della strategia di Lisbona e l, nel recepire la Direttiva CE riguardante la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha scelto come valore obiettivo da raggiungere entro il 21 un minimo del 2%. La situazione attuale vede differenze tra le due macro aree ma anche un alta variabilità di comportamenti regionali all interno delle macroaree. Unità di lavoro del settore ricreazione e cultura (% sul totale) Tasso di natalità netta delle imprese (esclusi settori agricolo e pesca) 2,, 1,8 1,6 1,4 1,2 1, (24) = 1,39% 4, 3,,8,6,4,2 2, 1, Il settore ricreazione e cultura comprende produzioni e distruibuzioni cinematografiche e di video; attività radio televisive; altre attività dello spettacolo (es. discoteche e sale giochi); attività delle agenzie di stampa; attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali; attività sportive; altre attività ricreative (es. giochi d'azzardo) Nel, nonostante alcune inversioni del trend in crescita dopo il 21, la percentuale di nuove imprese al netto di quelle cessate sul totale delle imprese registrate nell'anno precedente dista solo,3 punti percentuali dal valore target. 3
5 Percentuale della popolazione in età 2-24 anni che ha conseguito Giovani in età anni che abbandonano almeno il diploma di scuola secondaria superiore anno 2 prematuramente gli studi anno 2 1 3, obiettivo strategia di Lisbona al 21 UE-2= 8% = 73% 3 2, = 22,1% , 1 obiettivo strategia di Lisbona al 21 UE-2= 1% 2 1, Entrambi gli indicatori hanno obiettivi specifici nell ambito della strategia di Lisbona per l Istruzione e la Formazione. La popolazione tra 2-24 anni con almeno un diploma di scuola secondaria superiore, pur essendo aumentata notevolmente nell ultimo decennio, si trova nel 2 a circa 12 punti dal target europeo di 8% da raggiungere entro il 21. I giovani che abbandonano prematuramente gli studi - approssimati dalla percentuale della popolazione in età con titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria superiore e che non partecipa ad ulteriore istruzione o formazione sono circa 1 su in, valore ben lontano dal 1 su 1 auspicato entro il 21. Tra le regioni Obiettivo 1, Balisicata e Calabria presentano una situazione più favorevole. Adulti in età 24-6 anni che partecipano all'apprendimento permanente in totale e per occupati e non occupati (%) anno 2 13, 12, 11, 1 9, obiettivo strategia di Lisbona al 21 UE-2= 12,% 1 9, 8, 7, 8, 7, 6,, =,9% 6,, 4, 4, 3, 2, 1, 3, 2, 1, totale adulti occupati non occupati Per quando riguarda gli adulti, la strategia di Lisbona su Istruzione e Formazione si pone come obiettivo al 21 che il 12,% della popolazione tra 24 e 6 anni partecipi all apprendimento permanente, ossia ad occasioni di studio o di formazione professionale. L presenta valori modesti in tutto il paese, ma le regioni dell Obiettivo accusano maggiore ritardo delle altre. 4
6 Investimenti diretti della regione all estero in percentuale del PIL (*) Famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà (%) anno 24, 4, 3, Centro-Nord 2, 1, -1, (*)Il totale contiene le province non specificate. Fonte: Elaborazioni Istat su dati UIC. Rimangono sostanzialmente ininfluenti gli investimenti diretti delle regioni del all estero. Dopo una caduta di circa 2, punti percentuali rispetto al PIL, il Centro Nord mostra segni di ripresa. Grado di utilizzazione di Internet e indici di diffusione ICT nelle imprese con più di 1 addetti nelle regioni Obiettivo 1 - anno % imprese che dispongono di sito web / collegamento a banda larga ,1 11,66 11,49 1,83 1,74 siti web banda larga % di addetti delle imprese che utilizzano Internet La diffusione di siti web e di collegamenti alla banda larga ha preso piede anche nelle imprese delle regioni dell Obiettivo 1, ma la percentuale di addetti che utilizzano Internet è ancora limitata. 16, % di addetti delle imprese che utilizzano computer connessi ad internet Circa 12% delle famiglie residenti in sono considerate povere in base alla spesa media mensile effettuata nel 24 e il 68,7% delle famiglie povere vive nel. Nel 24 la linea di povertà relativa era valutata pari a 92 euro per una famiglia di due componenti; per famiglie di diversa ampiezza il valore della linea di povertà si ottiene applicando una opportuna scala di equivalenza che tiene conto delle economie di scala realizzabili all aumentare del numero di componenti.
7 Valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari in % del PIL;,, Centro Nord e regioni Obiettivo 1 2, 2, 2, 2, Centro-Nord 1, 1,, media = 1,22% 1, 1,,, Esportazioni del settore agricolo e dell'industria alimentare, delle bevande e del tabacco in percentuale del PIL. Campania e Puglia trainano le esportazioni in tale settore, che complessivamente nel mostra però segnali di perdita di competitività nei mercati internazionali. Valore aggiunto dell'industria in senso stretto per ULA dello stesso settore (migliaia di eurolire 199) L'industria in senso stretto comprende l'industria estrattiva, manifatturiera e della produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas. Il valore target fissato per il 28 è ancora lontano, infatti non si percepiscono ulteriori aumenti significativi di produttività nelle regioni dell Obiettivo 1 dopo l incremento della fine degli anni 9. 6
8 3. Variabili di rottura Nel Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2-26 sono state selezionate 14 variabili (dette variabili di rottura ) come decisive per rompere con gli andamenti tendenziali del passato assecondando e accentuando le tendenze positive. Il miglioramento del contesto economico dovrebbe essere riflesso dal comportamento coerente delle variabili individuate, per le quali sono stati stimati gli andamenti prospettici in coerenza con gli obiettivi di crescita del QCS. L andamento delle variabili segue diverse ipotesi più o meno ottimistiche riguardo all intensità con cui si dovrebbe verificare la rottura ( esternalità basse e esternalità alte ) del modello tradizionale di integrazione-dipendenza del. Nei grafici si presentano l andamento storico e le ipotesi di esternalità basse e esternalità alte formulate per il periodo e il confronto con l. Capacità di esportare: valore delle esportazioni di merci in % del PIL Grado di apertura dei mercati: valore delle importazioni di merci in % del PIL Per il solo, ai fini di stima del modello macroeconomico, la serie storica è stata ricostruita dal 198 Per il solo, ai fini di stima del modello macroeconomico, la serie storica è stata ricostruita dal 198 7
9 4. La Banca dati indicatori di contesto Sintesi delle informazioni contenute nella banca dati Indicatori di Contesto (marzo 26): N. indicatori individuati: Indicatori con inizio della serie storica nel: Indicatori con disponibilità fino al: Asse / settore Totali Disponibili Non ancora disponibili Prima del Altro anno dopo il Altro anno I Risorse naturali Acqua e suolo Energia Rete ecologica Rifiuti e inquinamento II Risorse culturali Beni culturali III Risorse umane Esclusione sociale Lavoro Ricerca Scuola IV Sistemi locali di sviluppo Sviluppo locale V Città Città VI Reti e nodi di servizio Sicurezza Società dell'informazione Telecomunicazioni Trasporti Variabili di rottura Totale Nota: alcuni indicatori in asse IV sono al momento disponibili solo per macro-area. 8
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