CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA

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1 ICE - Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Zagabria CROAZIA CONGIUNTURA ECONOMICA giugno 2017

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3 SITUAZIONE ECONOMICA E QUADRO CONGIUNTURALE L economia del Paese è stata relativamente dinamica fino al 2008, ma l esplosione della crisi finanziaria globale ha successivamente influito in maniera notevole su di essa. Nel periodo tra il 2008 e il 2014 il PIL reale è diminuito di oltre il 12% e la disoccupazione è rapidamente aumentata passando dal 9% a oltre il 17%. La ripresa dell economia croata sembra essere ormai iniziata e l'economia croata torna sui livelli pre recessione. Infatti, dopo 6 anni di calo continuo, a fine del 2014 la situazione ha iniziato a migliorare e l'aumento del PIL per tutto l anno 2015 è stato dell'1,6%. Secondo i dati preliminari diffusi dall'istat locale, la Croazia nel 2016 ha fatto rilevare una crescita economica del 2,9%; i dati statistici rilevano che il maggior contributo alla crescita economica è stato generato dall'aumento delle esportazioni. L andamento positivo è continuato nel 2017 anche se a ritmi più rallentati: nel primo trimestre è stato registrato un aumento del 2,5% rispetto al primo trimestre 2106 che è la crescita più bassa dal quarto trimestre 2015 e inferiore alle aspettative; il contributo più significativo alla crescita è venuto dall'aumneto dei consumi delle famiglie. Il rallentamneto della crescita è molto probabilmente la conseguenza della crisi finanziaria in cui si trova la più grande società privata croata gruppo Agrokor. Il primo a reagire al recente rischio di Agrokor è stata la Commissione europea che nelle sue previsioni di primavera ha ridotto la stima di crescita del PIL croato per quest'anno dal precedente 3,1% al 2,9%. I comparti tradizionali dell industria croata sono: industria alimentare, fornitura di energia elettrica, gas ed acqua, editoria e stampa, industria chimica, industria lavorazione materie plastiche, industria lavorazione metalli metalmeccanica e costruzioni navali (compresa anche la cantieristica da diporto che sta assumendo sempre maggior rilievo), industria del legno e industria tessile e dell abbigliamento (attualmente in forte crisi). Nella primavera del 2014 l'allora Governo croato ha presentato la Strategia dell'industria croata che definisce le seguenti attività industriali (cosiddette attività chiave) nelle quali si dovrebbe investire maggiormente: produzione di sostanze e prodotti farmaceutici di base, produzione di computer e di prodotti di elettronica ed ottica, produzione di prodotti finiti in metallo, industria dell ICT, produzione di macchine ed apparecchi elettrici, produzione di macchinari ed attrezzature in generale. Le attività industriali aventi un ruolo strategico sono l industria alimentare e della lavorazione del legno, in particolare produzione di mobili. A partire dal 2014 la produzione industriale inizia a segnare una lieve ripresa pari al 1,3% rispetto all anno precedente. La crescita è continuata anche negli anni successivi e a ritmi più vivaci: +2,6% nel 2015 e +5% nel 2016 nonché nei primi mesi del 2017 anche a ritmi più attenuati: +2% % nel primo trimestre e + 1,3% nel periodo gennaio - aprile 2017 (rispetto agli stessi periodi del 2016). In aprile, invece, la produzione industriale è diminuita dello 0,6% rispetto all'aprile 2016 (questo è il primo calo in più di due anni); anche ciò potrebbe essere la conseguenza della crisi verificatasi nel gruppo Agrokor. La deflazione continua anche nel 2015, nel 2016 e nei primi mesi del 2017: per il 2015 il tasso medio annuo d'inflazione è stato di segno negativo e pari allo -0,5%, per l'anno 2016 pari a 1,1%; a fine aprile 2017 pari allo -0,3% mentre a fine maggio è rimasto invariato. ll tasso d'inflazione a livello annuo a dicembre 2016 è stato pari allo +0,2%, ad aprile 2017 pari a +1,4% e a maggio 2017 pari a +1,1%.

4 Il livello di disoccupazione è tuttora relativamente alto: a fine dicembre 2015 è stato del 17,9% e a fine dicembre 2016 del 14,8% per salire al 15,3% a febbraio 2017; a fine marzo 2017 il tasso di disoccupazione è stato del 14,4% a fine aprile del 13,2% (il motivo per questo sviluppo positivo può maggiormente essere dovuto all'inizio dell'occupazione stagionale). Uno dei maggiori problemi del mercato del lavoro in Croazia è la disoccupazione giovanile che si attesta intorno al 30% (31,7% nel secondo trimestre 2016; 29,4% nel terzo trimestre 2016). Il deficit del bilancio statale 1 a fine del 2014 si è portato al 5,5% del PIL, a fine anno 2015 si era ridotto al 3,4% del PIL mentre a fine 2016 (a seguito dell incremento degli incassi fiscali e ai tagli di spesa, accompagnato da un aumento del PIL superiore a quello atteso) il deficit di bilancio si sarebbe attestato ad un 0,8% del PIL. Il debito pubblico alla fine del 2014 era pari all 85,6% del PIL. Conformemente ai criteri di Maastricht la Croazia dovrebbe far diminuire il debito pubblico sotto il 60%, ma a fine dicembre 2015 esso ha raggiunto l 86,7% del PIL (anche se è aumentato, il ritmo di crescita è rallentato). Premesso che il Governo ha annunciato la stabilizzazione del debito pubblico, alla fine del primo trimestre 2016 esso è sceso all'85,8% e alla fine dell'anno 2016 è stato pari all'84,2% del PIL. Anche il debito estero mantiene tuttora dimensioni abbastanza ragguardevoli. In base ai dati della Banca Nazionale Croata (BNC), a fine dicembre 2015 era stato pari a 45,4 miliardi di, ovvero il 103,4% del PIL; a fine 2016, invece, il debito estero è stato pari a 41,69 miliardi di (91,4% del PIL) e a fine gennaio 2017 a 43,8 miliardi di. Dai dati definitivi dell ISTAT croato relativi all anno 2016 risulta che l interscambio commerciale è stato di ca. 32 miliardi di (+6,7% rispetto al 2015); le importazioni sono aumentate del 6,6% e le esportazioni del 6,8%.Gli scambi commerciali aumentano anche nel corso dei primi mesi del 2017: nel primo trimestre del 2017 l interscambio ha superato 8,5 miliardi di (+ 19,4% rispetto al primo trimestre del 2016); in forte aumento sono risultate sia le importazioni (+16,3%) che, soprattutto, le esportazioni (+24,6%). Premesso che i dati divulgati dalla Banca Nazionale Croata non riflettono in modo fedele la nazionalità degli investimenti diretti esteri in Croazia 2, nel periodo compreso fra il 1993 e il 2016 (ultimi dati disponibili) l ammontare degli IDE effettuati in Croazia è stato pari a 30,77 miliardi di (dati revisionati) di cui 2,4 miliardi di euro si riferiscono ai cosiddetti investimenti round-trip. 3 1 dati ufficiali calcolati in base alla metodologia ESA 2010 European System of national ande regional Accounts/ Sistema europeo di conti nazionali e regionali 2 in quanto non prendono in considerazione le c.d. triangolazioni finanziarie 3 questo tipo di investimenti rappresenta solo un evidenza del passaggio del capitale attraverso il paese in quanto lo stesso valore entra e nello stesso tempo esce dal paese ma ha come effetto l'aumento degli IDE in entrambe le direzioni (in questo caso in Croazia e all'estero) per lo stesso importo. Si tratta, in effetti, di fondi di società croate ma domiciliati all estero.

5 Le prospettive del rating del Paese sono in lieve miglioramento. Mentre le valutazioni sono rimaste invariate rispetto all'autunno del 2016, tutte e tre le Agenzie hanno migliorato l Outlook da Negativo a Stabile. Rating della Croazia (19 giugno 2017) Agenzia debito estero croato a lungo termine denominato in valuta straniera denominato in valuta locale Valutazione Trend Valutazione Trend Fitch Ratings BB Stabile BB Stabile Moody's Ba2 Stabile Ba2 Stabile Standard & Poor's BB Stabile BB Stabile

6 CROAZIA - PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI PIL - prezzi correnti 4 43,94 48,14 45,09 45,02 44,74 43,96 43,52 43,02 43,87 45,58 n.d. (miliardi Euro) - variazioni reali (%) 5,1% 2,1% -7,4% - 1,7% -0,3% -2,2-1,1% -0,4 1,6% 2,9% 13,2% 5 - pro capite ( correnti) n.d. PRODUZIONE INDUSTRIALE (var.%) 6 5,6% 1,6% -9,2% -1,6% -1,2% -5,5% - 2,0% +1,3% +2,6% +5,0% +1,3% 7 INFLAZIONE (%) 8 2,9 % 6,1% 2,4% 1,1% 2,3% 3,4% 2,2% -0,2% -0,5% -1,1% 0,0%x 9 COMMERCIO ESTERO (milioni di euro) - import export interscambio commerciale INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI 11 (miliardi di Euro) 3,409 3,655 2,265 1,066 1,018 1,145 0,728 2,281 0,187 1, n.d. OCCUPAZIONE (.000 persone) - popolazione attiva totale occupati disoccupati TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15 14,7% 13,7% 16,7% 18,8% 18,7% 21,1% 21,6% 19,6% 17,9% 14,8% 13,2% 14 DEBITO ESTERO (miliardi di ) 16 33,72 40,59 45,60 46,91 46,40 45,30 45,80 46,42 45,38 41, ,1 18 (% sul PIL) 19 76,8% 84,3% 101,1% 104,2 % 103,7 % 103,0% 105,3% 107,9% 103,4% 91,4% n.d. DEBITO PUBBLICO (% sul PIL) 20 37,1% 38,9% 48,0% 57,0% 65,2% 70,7% 82,2% 86,6% 86,7% 84,2% 21 n.d. Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Istituto di Statistica croato e della Banca Nazionale croata 4 periodo dati revisionati 5 stima; primo trimestre 2017 rispetto al primo trimestre rispetto all'anno precedente 7 gennaio-aprile 2017 rispetto a gennaio-aprile tasso medio annuo 9 fine maggio primo trimestre del 2017; dati preliminari dati revisionati 12 dati preliminari 13 forza di lavoro ovvero popolazione che ha un occupazione ed in tale modo si assicura i mezzi per il sostentamento; sono inclusi anche gli agricoltori individuali, nonché coloro che ricercano un lavoro o prestano servizio di leva 14 fine aprile a fine anno; calcolato sul totale della popolazione attiva 16 alla fine di dicembre di ogni anno, dati revisionati 17 dato preliminare 18 fine gennaio 2017; dato preliminare 19 dati revisionati, Banca Nazionale Croata 20 dati revisionati 21 dati ufficiali del Ministero delle Finanze

7 Valutazioni e commenti della Commissione Europea: a gennaio 2014 la Commissione Europea ha aperto la procedura per deficit eccessivo nei confronti della Croazia in quanto a fine 2013 il deficit del bilancio statale ha raggiunto il 5,4% del PIL. Per rientrare entro la soglia del 3% per la fine del 2016, il Paese avrebbe dovuto portare il rapporto deficit/pil al 4,6% nel 2014, al 3,5% nel 2015 e al 2,7% nel A febbraio 2015 la Commissione Europea ha presentato il pacchetto sulla sorveglianza nel quale la Croazia è stata classificata (insieme a Bulgaria, Francia, Italia e Portogallo) nella categoria 5 (penultima) che si riferisce ai paesi che presentano squilibri macroeconomici eccessivi che richiedono un'azione politica risoluta e un monitoraggio specifico e per i quali si doveva decidere se attivare la procedura per gli squilibri eccessivi basandosi sui programmi nazionali di riforma (PNR) e sugli altri impegni a realizzare riforme strutturali. Nel rapporto primaverile del maggio 2015 la Commissione ha comunicato che la Croazia nel suo programma nazionale di riforme ha presentato misure dettagliate e ambiziose e pertanto non ha ritenuto necessario attivare la procedura per squilibri macroeconomici eccessivi. Tuttavia, la Commissione ha avvertito la Croazia che avrebbe monitorato attentamente l implementazione delle riforme e che ne valuterà i risultati; il Paese avrebbe dovuto assicurare una correzione del disavanzo eccessivo entro il 2016, introdurre la tassa sui beni immobili, scoraggiare il pensionamento anticipato, parametrare gli stipendi alla produttività e alle condizioni macroeconomiche, introdurre una razionalizzazione degli enti locali, diminuire le imposte parafiscali, aumentare l efficienza della giustizia e migliorare le procedure fallimentari; non tutti questi aspetti sono stati però rispettati. Nel rapporto autunnale che la Commissione Europea ha pubblicato a novembre 2015 sono state indicate sei raccomandazioni della Commissione per la Croazia per invitarla a migliorare i risultati economici. Le raccomandazioni hanno riguardato le seguenti aree: - finanze pubbliche e fiscalità: correggere il disavanzo eccessivo, migliorare il controllo della spesa pubblica, adottare un provvedimento legislativo sulla responsabilità fiscale, introdurre la tassa sui beni immobili, - pensioni e assistenza sanitaria: scoraggiare il pensionamento anticipato; affrontare i rischi fiscali / rischi di bilancio nel settore sanitario, - mercato del lavoro e determinazione dei salari: parametrare gli stipendi alla produttività e alle condizioni macroeconomiche, aumentare gli incentivi per attenuare la disoccupazione, riforma del sistema della sicurezza sociale, - amministrazione e imprese pubbliche statali : razionalizzazione degli enti locali, ridurre la frammentazione e la sovrapposizione tra le autorità centrali e locali, maggiore trasparenza nelle imprese di proprietà statale, - settore dei servizi e sistema giudiziario: ridurre in maniera significativa le imposte parafiscali, rimuovere gli ostacoli eccessivi per i fornitori di servizi, aumentare l efficienza della giustizia in particolare dei tribunali commerciali, - settore finanziario e di insolvenza: rafforzare il quadro per le procedure pre-fallimentari e per il processo fallimentare, al fine di agevolare la ristrutturazione dei debiti; introdurre la categoria del fallimento personale; rafforzare le capacità del settore finanziario.

8 Nel rapporto invernale del febbraio 2016 la Commissione rileva che si è verificato un sostanziale miglioramento soltanto per quanto concerne la solvibilità delle imprese pubbliche (procedure fallimentari e pre-fallimentari) mentre i risultati ovvero i progressi compiuti nelle altre cinque aree risultano modesti. Nelle previsioni economiche di maggio 2016 della Commissione Europea si conferma un moderato ottimismo per l economia croata. Le previsioni della Commissione Europea, pur mantenendo un giudizio sospeso sulle finanze pubbliche, prevedevano per la Croazia, dopo la crescita dell'1,6% nel 2015, un andamento progressivo del PIL al +1,8% nel 2016 e al +2,1% nel Nel rapporto autunnale del 9 novembre 2016 la Commissione ha aumentato notevolmente la valutazione della crescita dell'economia croata per l'anno 2016 al 2,6% e in quello del 13 febbraio 2017 (rapporto invernale) la crescita del PIL per l'anno 2016 era stimata al 2,8%. Le previsioni primaverili pubblicate il 22 maggio 2017 sono ancora più ottimistiche; per l'anno 2017 la Commissione prevede una crescita del 2,9%, ( significativamente superiore alla media per l'ue9, e nel 2018 del 2,6%. La Commissione ribassa le stime del deficit croato nel 2017 al -1,1% (dal -2,1% previsto nel febbraio scorso) e nel 2018 al 0,9% (rispetto al -1,8% previsto nel febbraio scorso); le stime sul debito pubblico croato per il 2017 sono pari all'81,9% per poi scendere al 79,4% nel La domanda interna rimane la spina dorsale della crescita economica e i consumi privati dovrebbero rimanere il principale motore della crescita; dopo tre anni di deflazione per il 2107 si prevede l'inflazione all'1,6% e nel 2018 all'1,5%. Si prevede inoltre una crescita degli investimenti delle imprese a causa dell'elevata liquidità e delle condizioni finanziarie favorevoli per l'espansione creditizia. I fondi dell'ue dovrebbero altresì incentivare gli investimenti pubblici. Previsioni della Commissione Europea per la Croazia Crescita del PIL (%, su base annua) 2,9 2,6 Inflazione (%, su base annua) 1,6 1,5 Disoccupazione (%) 11,6 9,7 Deficit del bilancio (% sul PIL ) -1,1-0,9 Debito pubblico (% sul PIL) 81,9 79,4 Fonte: Rapporto della Commissione Europea, maggio 2017 Alla luce dell'andamento positivo delle finanze statali (deficit sotto il limite del 3%) e a seguito della valutazione del piano d'azione delle riforme strutturali contenuto nel nuovo Programma nazionale di riforma e convergenza, la Commissione ha proposto all'ecofin di chiudere le procedure di infrazione per deficit eccessivo in Croazia. In data 16 giugno l'ecofin ha dichiarato la chiusura delle procedure per eccesso di deficit avviate per la Croazia

9 COMMERCIO CON L ESTERO Dai dati definitivi dell ISTAT croato relativi all anno 2016 risulta che l interscambio commerciale è stato pari a 32,028 miliardi di (+6,7% rispetto al 2015); in aumento sono risultate sia le importazioni (+6,6%) che le esportazioni (+6,8%). Gli scambi commerciali aumentano anche nel corso dei primi mesi del 2017; nel primo trimestre l interscambio ha superato 8,5 miliardi di registrando una crescita del 19,4% rispetto allo stesso periodo del Le importazioni sono aumentate del 16,3% e le esportazioni del 24,6%. BILANCIA COMMERCIALE (milioni di ) Importazioni (var. %) o trim (+10,5%) (-26,9%) (-0,5%) (+7,6%) (-0,4%) (+1,9%) (+3,6%) (+7,9%) (+6,6%) (+16,3%) Esportazioni (var. %) (+6,5%) (-21,5%) (+18,3%) (+7,6%) (0,5%) (-0,4%) (+8,1%) (+11,2%) (+6,8%) (+24,6%) Interscambio (var. %) (+9,2%) (-25,2%) (+5,7%) (+7,6%) (-0,07%) (+1,1%) (+5,3%) (+9,1%) (+6,7%) (+19,4%) Saldo Fonte: elaborazioni dell Ufficio di Zagabria dell ICE-Agenzia in base ai dati dell Istituto di Statistica della Croazia. Periodo dati definitivi; primo trimestre 2017 dati preliminari N.B. Nell'analizzare i dati sugli scambi commerciali si deve tener presente che a seguito dell adesione della Croazia all UE la rilevazione dei flussi commerciali in entrata viene effettuata per paese fornitore (che può differire da quello produttore) mentre prima del 1 luglio 2013 la rilevazione era fatta per paese produttore. Anche i dati per il 2012 e tutto il 2013 sono stati ricalcolati in base alla nuova metodologia per facilitare la comparazione. Principali partner commerciali Gli scambi commerciali della Croazia riguardano prevalentemente i Paesi Europei, specialmente quelli dell Unione Europea. Nell'anno 2016 l interscambio Croazia UE è stato pari a 23,41 miliardi di (il 73,1% dell interscambio croato totale, +5,9 %). Oltre la metà (52,3%) degli scambi commerciali croati si è realizzata con soli cinque Paesi: Germania (4,6 miliardi di ; 14,5% del totale), Italia (4,17 miliardi di ; 13% del totale), Slovenia (3,69 miliardi di ; 11,5%), Austria (2,36 miliardi di ; 7,4%) e Ungheria (1,87 miliardi di ; 5,9%). Anche nel primo trimestre del 2017 la Croazia continua a realizzare gli scambi commerciali principalmente con i Paesi membri dell Unione Europea con 6,28 miliardi di (il 73,5% dell interscambio croato totale, + 154% rispetto al periodo gennaio-marzo 2016). Il primo partner commerciale è stata la Germania (interscambio pari a 1,22 miliardi di ; 14,3% del totale interscambio croato, +12,6% rispetto al 2016) seguita dall'italia (interscambio pari a 1,12 miliardi di ; 13,1%; + 13,8% rispetto al primo trimestre 2016).

10 COMMERCIO ESTERO DELLA CROAZIA NEL 2106 E NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI (milioni di euro) ESPORTAZIONI CROATE IMPORTAZIONI CROATE INTERSCAMBIO 2016 Var. % 22 I-III 2017 Var Var. I-III % 23 % Var Var. I-III % 23 % Var. % 23 TOTALE ,8% ,6% ,6% ,3% ,7% ,4% di cui: Paesi ,5% ,4% ,6% ,8% ,9% ,0% dell UE Germania ,5% ,8% ,6% ,8% ,9% ,6% ITALIA ,2% ,0% ,3% ,3% ,0% ,8% Slovenia ,7% ,1% ,2% ,7% ,0% ,9% Austria 789 4,6% ,0% ,0% ,5% ,4% ,6% Ungheria ,7% ,4% ,2% ,4% ,4% ,6% Altri Paesi Bosnia & ,1% ,4% ,8% ,1% ,8% ,3% Erzegov. Serbia 521-8,3% ,2% ,9% ,5% ,4% ,7% Cina 76 9,6% % ,4% ,8% ,0% ,8% Russia 190-2,1% 50 15,7% ,1% ,4% ,4% ,2% QUOTE DETENUTE DAI PRINCIPALI PARTNER COMMERCIALI (%) NELL'EXPORT CROATO NELL'IMPORT CROATO NELL'INTERSCAMBIO I-III I-III I-III 2017 Germania 11,8 11,2 11,3 11,8 11,8 14,0 15,1 15,5 16,1 15,8 13,2 13,7 13,9 14,5 14,3 Italia 14,5 13,9 13,4 13,7 13,0 13,1 14,3 13,2 12,6 13,1 13,6 14,1 13,2 13,0 13,1 Slovenia 10,4 11,4 12,3 12,5 11,1 11,5 10,8 10,7 10,9 10,9 11,1 11,0 11,3 11,5 11,0 Austria 6,3 6,1 6,5 6,4 6,3 9,0 8,7 9,1 8,0 8,5 8,0 7,7 8,1 7,4 7,6 Ungheria 2,4 3,5 3,6 3,8 3,6 6,3 6,6 7,7 7,1 8,1 4,8 5,4 6,2 5,9 6,3 Bosnia & 12,2 11,8 9,7 9,1 9,2 3,5 2,7 2,7 2,9 3,3 6,7 6,1 5,4 5,3 5,6 Erzeg. Serbia 4,0 4,9 4,9 4,2 4,5 1,8 2,1 2,3 2,5 2,3 2,6 3,1 3,3 3,2 3,2 Cina 0,6 0,5 0,6 0,6 0,8 3,5 2,6 2,8 2,9 3,1 2,4 1,8 2,1 2,2 Russia 2,9 2,6 1,7 1,5 1,5 4,5 5,0 2,3 1,5 1,4 3,9 4,1 2,1 1,5 1,5 Fonte: elaborazioni dell Ufficio di Zagabria dell ICE-Agenzia in base ai dati dell Istituto di Statistica della Croazia; anno 2016 dati definitivi, primo trimestre 2017 dati preliminari Principali prodotti importati Nell'anno 2016 il valore complessivo delle importazioni è stato del 6,6% superiore rispetto all import realizzato nell'anno precedente e ha, praticamente, interessato tutte le sezioni tranne i combustibili. 22 rispetto al rispetto al primo trimestre 2016

11 Gli aumenti più significativi si sono verificati nelle importazioni di prodotti appartenenti alla sezione prodotti chimici (+15,5%) in particolare nell import di i medicinali e farmaci (+50%) e nella sezione macchine e mezzi di trasporto (+14%) dove l aumento più significativo anche in termini di valore - è stato registrato per i veicoli stradali e loro parti (+26,3%), macchine/attrezzature speciali per determinati comparti industriali (35%) e macchine industriali d impiego generale (+17,5%). Aumenta anche il valore dell import di vari prodotti di metallo (+9,2%) e di prodotti finiti vari (+12,6%) in particolare di calzature (10,4%), abbigliamento (9,7%) e mobili e loro parti (7,6%). In crescita anche il valore dell import della sezione manufatti classificati secondo il materiale d origine (+5,1%) in particolare di metalli non ferrosi (+26%), nonché di alcuni gruppi di prodotti appartenenti alla sezione alimenti ed animali vivi per il quale si è verificato un aumento globale del 4%; in termini di valore ciò riguarda in particolare frutta e ortaggi (+5,3%). Il calo si è, invece, verificato nel valore delle importazioni di combustibili (- 13,7%), in particolare di petrolio e derivati (- 16,5%), di gas (-10,3%) e di energia elettrica (-9,8%). Premesso che il valore complessivo delle importazioni realizzate nel corso dei primi tre mesi del 2017 è aumentato del 16,3% rispetto all import realizzato nel periodo gennaio-marzo 2016, l aumento (in termini di valore) si è verificato in quasi tutti i comparti ad eccezione dell import di grassi e oli animali e/o vegetali (-10,8%; ma si tratta, comunque, di valori alquanto contenuti). D altro canto l aumento più rilevante - sempre in termini di valore - riguarda le macchine e mezzi di trasporto (+17,9%), i combustibili (+68,1%; in particolare petrolio e derivati), la sezione manufatti classificati secondo la materia di origine (+11,4%; in particolare ferro ed acciai e prodotti di metallo, ma anche alcuni prodotti tessili) e i prodotti di cui alla sezione prodotti finiti vari (+6,3%; trattasi in particolare di abbigliamento e mobili). Principali prodotti esportati Nel 2016 le esportazioni sono aumentate del 6,8%; l aumento ha riguardato tutte le sezioni, tranne i combustibili anche se questi ultimi (in particolare petrolio e derivati) tradizionalmente contribuiscono in misura significativa all export croato. In termini di valore il contributo più grande è rappresentato dai beni strumentali (23,5% del valore totale dell'export) e dai prodotti chimici (13,2%). Il valore complessivo delle esportazioni di prodotti appartenenti alla sezione macchine e mezzi di trasporto è aumentato del 4,1%; i prodotti che in misura maggiore contribuiscono a questa sezione sono le macchine, apparecchi e dispositivi elettrici (il cui valore dell'export è aumentato del 20%), veicoli stradali e loro parti (aumento del 33%) e macchine ed attrezzature per uso generale (+10%). Il 13% ca. del valore complessivo dell'export croato realizzato nel 2016 si riferisce alla sezione prodotti chimici (il valore dell'export in questa sezione è aumentato del 19,8%) nell'ambito della quale il peso più grande hanno i medicinali e farmaci (crescita del 58%). Nel primo trimestre del 2017 le esportazioni sono aumentate del 24,6% rispetto al primo trimestre Tutti i comparti hanno contributo all export, in particolare le esportazioni di combustibili (+88%), di prodotti chimici (+43%) e di prodotti appartenenti alla sezione macchine e mezzi di trasporto (+23,2%).

12 Alimenti ed animali vivi (11,2%) Bevande e tabacco 194 (1,6%) Materie prime grezze 917 (eccetto combustibili) (7,4%) Combustibili minerali e lubrificanti (9,5%) Grassi ed oli animali/vegetali 50 (0,4%) Prodotti chimici (13,2%) Manufatti classificati secondo la materia di origine (15,7%) Macchine e mezzi di trasporto (23,5%) Prodotti finiti vari (16,9%) Monete e oro non monetario 46 (0,4%) Prodotti non classificati 27 (0,2%) TOTALE (100,0%) SCAMBI COMMERCIALI CROAZIA MONDO STRUTTURA PER SETTORI IN BASE ALLA CLASSIFICAZIONE SITC ( Standard International Trade Classification Rev. 4) Export croato (milioni di euro) 2016 Var.% 24 I-III 2017 Import croato (milioni di euro) Var.% Var.% 24 I-III 2017 Var.% 25 13,3% 333 3,2% (11,1%) 4,0% 517 7,4% 10,0% 38 10,0% 233 6,9% 51 1,7% (1,2%) 2,4% ,0% 334-0,8% 94 12,9% (1,7%) -7,5% ,0% ,7% ,1% (12,3%) 80,8% 11 45,1% 99 4,4% 20-10,8% (0,5%) 19,8% ,0% ,5% 732 5,1% (15,3%) 6,4% ,5% ,1% ,4% (17,8%) 4,1% ,2% ,0% ,9% (25,6%) 12,0% 521 7,5% ,6% 758 6,3% (14,4%) -51,2% 11-5,7% 7 13,1% 4 122,2% -34,3% ,8% ,6% (100,0%) - 0, ,6% ,3% Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Istituto di Statistica croato; 2016 dati definitivi, primo trimestre 2017 dati preliminari Scambi commerciali con l Italia L Italia è uno dei principali partner commerciali della Croazia. Nell'ultimo decennio, fino al 2015, si è confermata quale primo partner nell interscambio e quale primo mercato di destinazione della merce croata (fino all'anno 2013 figurava anche quale principale fornitore). Nel 2015 ha, però, perso tali posizioni e si è collocata al secondo posto dopo la Germania. Il valore dell interscambio bilaterale realizzato nel 2015 ha raggiunto quasi 4 miliardi di euro (13,2% del totale dell interscambio commerciale croato; crescita del 2,2% rispetto al 2014). Nel 2016 l'italia rimane il secondo partner della Croazia. Il valore dell interscambio bilaterale ha superato i 4 miliardi di (13% del totale dell interscambio commerciale croato; crescita del 5%). L Italia rimane tuttora il principale mercato di sbocco dell export croato (le esportazioni croate verso l'italia pari a 1,69 miliardi di - sono cresciute del 9,2%), ma resta il secondo fornitore: il valore delle forniture italiane è in aumento (+2,3%) e ha raggiunto quasi 2,5 miliardi di (12,6% dell import croato). 24 rispetto all'anno precedente 25 rispetto al primo trimestre 2016

13 Il valore dell interscambio bilaterale realizzato nel primo trimestre del 2017 è stato pari a 1,12 miliardi di euro (13,1% del totale dell interscambio commerciale croato; crescita del 13,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). L Italia si conferma tuttora quale primo mercato di destinazione e le esportazioni croate verso l'italia pari a 438 milioni di euro (13% dell export totale) - registrano una crescita del 18%, ma rimane il secondo Paese fornitore preceduta dalla Germania, nonostante l'aumento (+11,3%) del valore delle forniture italiane che per il primo trimestre è stato pari a 679 milioni di euro (ca. il 13,1% del valore totale dell import croato). BILANCIA COMMERCIALE CROAZIA ITALIA (milioni di Euro) I-III 2017 IMPORT DALL ITALIA Var. % ,2 +17,3-34,1-1,5 +15,9-15,1-4,6 +12,9-0,7 +2,3 +11,3 EXPORT VERSO L ITALIA Var. % 26 +6,0 +6,7-22,2 +15,9-9,0-2,6-5,2 +3,2 +7,2 +9,2 +18,0 INTERSCAMBIO Var. % ,5 +13,5-30,0 +5,1 +5,5-10,6-4,9 +9,1 +2,2 +5,0 +13,8 SALDO PER L'ITALIA Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Istituto di Statistica croato QUOTA DELL ITALIA (%) I-III 2017 NELL'IMPORT CROATO NELL'EXPORT CROATO 16,0% 17,1% 15,4% 15,3% 16,4% 14,0% 13,1% 14,3% 13,1% 12,6% 13,1% 20,1% 19,1% 19,0% 18,7% 15,8% 15,3% 14,5% 13,9% 13,4% 13,7% 13,0% NELL'INTERSC. 17,5% 17,7% 16,6% 16,5% 16,2% 14,5% 13,6% 14,1% 13,2% 13,0% 13,2% Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Istituto di Statistica croato Le principali voci dell export croato verso l Italia sono costituite da: materie prime quali legno grezzo o semilavorati in legno, prodotti chimici (in particolare fertilizzanti e materie plastiche) e prodotti di largo consumo (parti di abbigliamento e pellami a seguito di lavorazioni per conto terzi). 26 rispetto all'anno precedente; periodo I-III 2017 rispetto al I-III 2016

14 La composizione delle forniture italiane verso la Croazia è molto variegata, con diversi settori rappresentati in maniera abbastanza uniforme. Anche se nell immaginario del consumatore locale il made in Italy è prevalentemente collegato a beni di largo consumo (abbigliamento, calzature, mobili e prodotti per allestimento/arredamento interni, ceramica, prodotti alimentari ecc.), sono in realtà anche i beni strumentali ad assumere un peso di rilievo. Premesso che molti comparti dell economia croata hanno risentito fortemente della crisi e stanno attraversando una fase di ristagno, il rallentamento della domanda ha fatto sentire i suoi effetti: sono in atto ridimensionamenti dei programmi produttivi e un sensibile calo degli ordini in particolare da parte degli acquirenti stranieri. L andamento negativo verificatosi nel settore industriale croato ha influito sull entità degli investimenti in beni strumentali: sono, infatti, diminuite le importazioni di macchinari in generale e, di conseguenza, anche dall Italia. Premesso che nel corso del 2016 il valore complessivo dell import croato dall Italia è aumentato del 2,3% la graduatoria dei prodotti che maggiormente vi partecipano è rimasta più o meno invariata rispetto al 2015 e alle forniture italiane si riferisce: oltre il 32% del valore delle importazioni croate dell'abbigliamento e accessori, comprese le parti di abbigliamento (38,9% nel 2015) il 28,1% delle importazioni di ferro e acciaio (29,1% nel 2015) il 27,3% delle importazioni di filati, tessuti ed altri prodotti tessili (30,9% nel 2015) il 25,1% delle importazioni di prodotti di minerali non metalliferi (invariato rispetto al 2015) oltre il 18% delle importazioni di calzature (19% nel 2015) il 16,5% delle importazioni di mobili e loro parti (18,3% nel 2015) il 12,5% delle importazioni di alimenti e animali vivi (12,1% nel 2015) il 10,3% dell import croato nella sezione macchine e mezzi di trasporto (10,4% nel 2015). In questo comparto si è collocato il 21% del valore totale delle importazioni croate dall Italia; il valore delle importazioni è aumentato del 12,9% rispetto al La maggior presenza di macchinari italiani si è registrata nei segmenti: macchine ed attrezzature speciali per determinati comparti industriali (la quota italiana nell import è stata del 20,1%) e in particolare: macchine agricole compresi i trattori, tessili, alcuni tipi di macchine per l industria alimentare e di macchine per edilizia macchine ed attrezzature d impiego generale (18,6 %) che comprende vari tipi di pompe, macchinari non elettrici e utensili e apparecchi meccanici, attrezzature per filtraggio e/o per depurazione, ecc.

15 PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA NEGLI SCAMBI COMMERCIALI DELLA CROAZIA NEL 2015 E NEL 2016 CON DISTINZIONE PER SETTORI 27 SETTORI 28 ESPORTAZIONI CROATE 2015 (milioni di euro) Export verso Quota% 29 totale l Italia ESPORTAZIONI CROATE 2016 (milioni di euro) Export verso Quota% 29 totale l Italia TOTALE ,4% ,7% Alimenti ed animali vivi ,7% ,0% Bevande e tabacco 176 0,1 0,1% 194 0,4 0,2% Materie prime grezze ,7% ,8% (esclusi combustibili) Combustibili minerali, lubrificanti ,9% ,5% Grassi e oli animali/vegetali ,7% ,0% Prodotti chimici ,5% ,8% Manufatti classificati secondo la ,4% ,7% materia di origine Macchine e mezzi di trasporto ,4% ,2% Prodotti finiti vari ,7% ,8% Monete e oro monetario ,9% 46 24,5 53,3% Prodotti non classificati 41 0,1 0,1% 27 0,1 0,4% SETTORI 28 IMPORTAZIONI CROATE 2015 (milioni di euro) Import totale dall Italia Quota% 30 Import totale IMPORTAZIONI CROATE 2016 (milioni di euro) dall Italia Quota% 30 TOTALE ,1% ,6% Alimenti ed animali vivi ,1% ,5% Bevande e tabacco ,0% ,2% Materie prime grezze ,1% ,9% (esclusi combustibili) Combustibili minerali, lubrificanti ,9% ,7% Grassi e oli animali/vegetali ,8% ,1% Prodotti chimici ,8% ,9% Manufatti classificati secondo la ,6% ,6% materia di origine Macchine e mezzi di trasporto ,4% ,3% Prodotti finiti vari ,9% ,9% Monete e oro monetario 6,5 0,2... 7,3 0,4 5,4% Prodotti non classificati 4, , dati revisionati definitivi 28 SITC Standard International Trade Classification Rev Quota dell'italia nel valore dell'export croato di determinato gruppo di prodotti / determinata sezione 30 Quota dell'italia nel valore dell'import croato di determinato gruppo di prodotti / determinata sezione

16 31, 32 SCAMBI COMMERCIALI CROAZIA - ITALIA NEL 2015 E NEL 2016 DISTINTI PER SETTORI Export verso l'italia (.000 ) Import dall'italia (.000 ) 2015 Var Var Var Var. % 33 % 34 % 32 % 33 Alimenti ed animali vivi ,8% ,9% ,3% ,6% Bevande e tabacco ,5% % ,0% ,9% Materie prime grezze (eccetto combustibili) Combustibili minerali lubrificanti Grassi ed oli animali/vegetali ,6% ,3% ,6% ,4% ,4% ,9% ,3% ,6% ,5% % ,6% ,3% Prodotti chimici ,9% ,2% ,8% ,3% Manufatti classificati secondo la materia di origine Macchine e mezzi di trasporto ,4% ,1% ,3% ,9% ,8% ,3% ,9% ,9% Prodotti finiti vari ,50% ,3% ,3% ,2% Monete e oro non monetario Prodotti non classificati ,5% ,6% ,1% ,9% ,9% ,0% Totale ,2% ,2% ,7% ,3% Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Istituto di Statistica croato 31 SITC Standard International Trade Classification Rev dati definitivi revisionati 33 rispetto all'anno precedente (2014) 34 rispetto all'anno 2015

17 SETTORI/PRODOTTI 35 ESPORTAZIONI CROATE VERSO L ITALIA NEL 2015 E NEL 2016 DISTINTE PER PRINCIPALI GRUPPI DI PRODOTTI Totale (.000 ) Export verso l'italia.000 Quota 36 Struttura 37 ANNO 2015 Totale, di cui ,4% 100,0% 0 Alimenti ed animali vivi ,7% 10,9% 1 Bevande e tabacco ,1% 0,0% 2 Materie prime grezze (eccetto combustibili) ,5% 16,0% 3 Combustibili di origine minerale, lubrificanti ,9% 9,7% 34 Gas naturale/industriale ,8% 4,8% 4 Grassi/oli animali e vegetali ,5% 0,2% 5 Prodotti chimici ,5% 6,6% 56 Fertilizzanti ,1% 2,4% 57 Materie plastiche in forme primarie ,7% 0,7% 58 Materie plastiche in altre forme ,5% 1,4% 6 Manufatti class. secondo la materia di origine ,4% 18,2% 63 Prodotti di sughero/legno ,3% 1,5% 64 Carta, cartone, prodotti di cellulosa ,4% 1,4% 65 Filati, tessuti, prodotti tessili ,2% 1,5% 66 Prodotti di minerali non metalliferi ,9% 4,5% 7 Macchinari e mezzi di trasporto ,4% 9,7% 8 Prodotti finiti vari ,8% 23,9% 84 Abbigliamento (comprese le parti dell'abbigliamento) e ,2% 16,6% accessori 85 Calzature ,3% 2,1% ANNO 2016 Totale, di cui ,7% 100,0% 0 Alimenti ed animali vivi ,9% 16,3% 1 Bevande e tabacco ,2% 0,02% 2 Materie prime grezze (eccetto combustibili) ,8% 15,7% 3 Combustibili di origine minerale, lubrificanti ,5% 7,9% 34 Gas naturale/industriale ,1% 3,1% 4 Grassi/oli animali e vegetali ,9% 0,3% 5 Prodotti chimici ,8% 7,5% 56 Fertilizzanti ,8% 1,2% 057 Materie plastiche in forme primarie ,1% 0,5% 58 Materie plastiche in altre forme ,3% 1,7% 6 Manufatti class. secondo la materia di origine ,7% 16,8% 63 Prodotti di sughero/legno ,4% 1,6% 64 Carta, cartone, prodotti di cellulosa ,6% 1,6% 65 Filati, tessuti, prodotti tessili ,2% 1,2% 66 Prodotti di minerali non metalliferi ,3% 4,4% 7 Macchinari e mezzi di trasporto ,2% 10,7% 8 Prodotti finiti vari ,7% 23,2% 84 Abbigliamento (comprese le parti dell'abbigliamento) e ,5% 15,7% accessori 85 Calzature ,0% 1,6% 35 SITC Standard International Trade Classification Rev Quota dell'italia nell'export croato di determinati prodotti/gruppi di prodotti 37 Struttura degli acquisti italiani

18 IMPORTAZIONI CROATE DALL ITALIA NEL 2015 DISTINTE PER PRINCIPALI GRUPPI DI PRODOTTI SETTORI/PRODOTTI 38 Totale import (.000 ) Import dall Italia.000 Quota 39 Struttura 40 Totale, di cui ,1% 100,0% 0 Alimenti ed animali vivi ,1% 10,5% 1 Bevande e tabacco ,8% 0,4% 2 Materie prime grezze (eccetto combustibili) ,1% 1,4% 3 Combustibili di origine minerale, lubrificanti ,0% 6,9% 4 Grassi/oli animali e vegetali ,5% 0,5% 5 Prodotti chimici ,8% 10,5% 51 - Prodotti chimici organici ,5% 1,2% 53 - Prodotti per la tintura, per la concia, ecc ,5% 1,4% 54 - Medicinali e farmaci ,3% 0,4% 55 - Oli eteri, profumi, prodotti cosmetici / da toilette ,2% 1,3% 57 - Materie plastiche in forme primarie ,1% 1,9% 58 - Materie plastiche in altre forme ,2% 1,4% 6 Manufatti classificati secondo la materia di origine ,6% 26,9% 61 - Pellame/prodotti di pelle/pellicce ,7% 0,7% 62 - Prodotti della gomma ,4% 0,6% 63 - Prodotti di sughero/legno ,7% 0,5% 64 - Carta, cartone, prodotti di cellulosa ,3% 3,1% 65 - Filati, tessuti, prodotti tessili ,9% 5,5% 66 - Prodotti di minerali non metalliferi ,1% 3,0% 67 - Ferro e acciai ,1% 7,2% 68 - Metalli non ferrosi ,5% 1,8% 69 - Altri prodotti in metallo ,5% 4,6% 7 Macchinari e mezzi di trasporto ,4% 19,0% 71 - Motori e macchine motrici ,1% 1,5% 72 - Macchine/attrezzature speciali per determinati ,1% 3,1% comparti industriali 73 - Macchine/attrezzature lavorazione metalli ,8% 0,7% 74 - Macchine/attrezzature industriali d impiego generale ,5% 5,7% 77 - Macchine/apparecchi /dispositivi elettrici ,9% 4,7% 78 - Veicoli stradali e loro parti ,6% 2,1% 79 - Altro per trasporto ,6% 0,6% 8 Prodotti finiti vari ,9% 23,8% 82 - Mobili e loro parti ,3% 2,0% 84 - Abbigliamento (comprese le parti ,9% 13,6% dell'abbigliamento) e accessori 85 - Calzature ,0% 2,1% 38 SITC Standard International Trade Classification Rev Quota dell'italia nell'import croato di determinati prodotti/gruppi di prodotti 40 Struttura delle forniture italiana

19 IMPORTAZIONI CROATE DALL ITALIA NEL 2016 DISTINTE PER PRINCIPALI GRUPPI DI PRODOTTI SETTORI/PRODOTTI 41 Totale import (.000 ) Import dall Italia.000 Quota 42 Struttura 43 Totale, di cui ,6% 100,0% 0 Alimenti ed animali vivi ,5% 11,0% 1 Bevande e tabacco ,1% 0,5% 2 Materie prime grezze (eccetto combustibili) ,0% 1,3% 3 Combustibili di origine minerale, lubrificanti ,7% 4,5% 4 Grassi/oli animali e vegetali ,6% 0,5% 5 Prodotti chimici ,9% 10,8% 51 - Prodotti chimici organici ,0% 1,3% 53 - Prodotti per la tintura, per la concia, ecc ,3% 1,4% 54 - Medicinali e farmaci ,3% 0,6% 55 - Oli eteri, profumi, prodotti cosmetici / da toilette ,5% 1,5% 57 - Materie plastiche in forme primarie ,9% 1,6% 58 - Materie plastiche in altre forme ,1% 1,5% 6 Manufatti classificati secondo la materia di origine ,6% 27,6% 61 - Pellame/prodotti di pelle/pellicce ,3% 0,5% 62 - Prodotti della gomma ,5% 0,6% 63 - Prodotti di sughero/legno ,4% 0,5% 64 - Carta, cartone, prodotti di cellulosa ,4% 2,9% 65 - Filati, tessuti, prodotti tessili ,3% 4,8% 66 - Prodotti di minerali non metalliferi ,1% 3,1% 67 - Ferro e acciai ,1% 6,9% 68 - Metalli non ferrosi ,7% 2,9% 69 - Altri prodotti in metallo ,0% 5,1% 7 Macchinari e mezzi di trasporto ,3% 20,9% 71 - Motori e macchine motrici ,9% 1,1% 72 - Macchine/attrezzature speciali per determinati ,1% 3,7% comparti industriali 73 - Macchine/attrezzature lavorazione metalli ,0% 0,6% 74 - Macchine/attrezzature industriali d impiego ,6% 6,3% generale 77 - Macchine/apparecchi /dispositivi elettrici ,7% 4,9% 78 - Veicoli stradali e loro parti ,6% 2,5% 79 - Altro per trasporto ,6% 1,4% 8 Prodotti finiti vari ,9% 22,8% 82 - Mobili e loro parti ,5% 1,9% 84 - Abbigliamento (comprese le parti ,3% 12,2% dell'abbigliamento) e accessori 85 - Calzature ,2% 2,2% 41 SITC Standard International Trade Classification Rev Quota dell'italia nell'import croato di determinati prodotti/gruppi di prodotti 43 Struttura delle forniture italiana

20 Anche se il periodo di soli tre mesi (ultimi dati disponibili per il 2017) è un lasso di tempo troppo breve per poter trarre le conclusioni certe sull orientamento merceologico degli scambi commerciali bilaterali, dalle tabelle che seguono si può evincere il trend globale di crescita degli acquisti croati dall Italia in quasi tutti i comparti. Var. Var. SCAMBI COMMERCIALI CROAZIA - ITALIA NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2017 DISTINTI PER SETTORI 44 Export verso l'italia (.000 ) Import dall'italia (.000 ) I-III I-III I-III I-III % % Alimenti ed animali vivi ,5% ,1% Bevande e tabacco ,2% Materie prime grezze ,7% ,9% (eccetto combustibili) Combustibili minerali lubrificanti ,1% ,0% Grassi ed oli animali/vegetali ,8% ,2% Prodotti chimici ,9% ,2% Manufatti classificati secondo la ,4% ,6% materia di origine Macchine e mezzi di trasporto ,6% ,9% Prodotti finiti vari ,3% ,2% Monete e oro non monetario ,2% ,6% Totale ,0% Fonte: elaborazioni Ufficio dell Agenzia ICE di Zagabria su dati dell Istituto di Statistica croato 11,3% Premesso che nel primo trimestre del 2017 il valore complessivo dell import croato dall Italia è aumentato del 11,3%, nel periodo considerato alle forniture italiane si riferisce: il 32,7% del valore delle importazioni croate dell'abbigliamento e accessori il 30,2% delle importazioni di prodotti chimici organici il 30,1% delle importazioni di filati, tessuti ed altri prodotti tessili il 29,3% delle importazioni di ferro e acciaio il 26,3% delle importazioni di prodotti di minerali non metalliferi il 16,8% delle importazioni di calzature il 13,1% delle importazioni di mobili e loro parti il 10,5% delle importazioni di alimenti e animali vivi il 9,7% dell import croato nella sezione macchine e mezzi di trasporto (in questo comparto si è collocato il 19,2 del valore totale delle forniture italiane realizzate nel primo trimestre). La maggior presenza di macchinari italiani si è registrata nel segmento di macchine ed attrezzature speciali per determinati comparti industriali (la quota italiana nell import è stata del 22,5%) e nel segmento di macchine ed attrezzature d impiego generale (18,3 %) 44 SITC Standard International Trade Classification Rev dati definitivi 46 dati preliminari

21 IMPORTAZIONI CROATE DALL ITALIA NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 DISTINTE PER PRINCIPALI GRUPPI DI PRODOTTI SETTORI/PRODOTTI 47 Totale import (.000 ) Import dall Italia.000 Quota 48 Struttura 49 Totale, di cui ,1% 100,0% 0 Alimenti ed animali vivi ,5% 8,0% 1 Bevande e tabacco ,9% 0,4% 2 Materie prime grezze (eccetto combustibili) ,1% 1,3% 3 Combustibili di origine minerale, lubrificanti ,3% 9,1% 4 Grassi/oli animali e vegetali ,0% 0,2% 5 Prodotti chimici ,5% 12,3% 51 - Prodotti chimici organici ,2% 3,2% 53 - Prodotti per la tintura, per la concia, ecc ,1% 1,2% 54 - Medicinali e farmaci ,2% 0,4% 55 - Oli eteri, profumi, prodotti cosmetici / da toilette ,1% 1,2% 57 - Materie plastiche in forme primarie ,8% 0,8% 58 - Materie plastiche in altre forme ,1% 1,5% 6 Manufatti classificati secondo la materia di origine ,8% 27,4% 61 - Pellame/prodotti di pelle/pellicce ,1% 0,5% 62 - Prodotti della gomma ,0% 0,5% 63 - Prodotti di sughero/legno ,8% 0,6% 64 - Carta, cartone, prodotti di cellulosa ,3% 2,6% 65 - Filati, tessuti, prodotti tessili ,1% 5,6% 66 - Prodotti di minerali non metalliferi ,3% 3,2% 67 - Ferro e acciai ,3% 7,4% 68 - Metalli non ferrosi ,5% 2,3% 69 - Altri prodotti in metallo ,9% 4,7% 7 Macchinari e mezzi di trasporto ,7% 19,2% 71 - Motori e macchine motrici ,7% 0,9% 72 - Macchine/attrezzature speciali per determinati ,5% 4,2% comparti industriali 73 - Macchine/attrezzature lavorazione metalli ,4% 0,6% 74 - Macchine/attrezzature industriali d impiego ,3% 5,4% generale 77 - Macchine/apparecchi /dispositivi elettrici ,0% 4,8% 78 - Veicoli stradali e loro parti ,1% 2,3% 79 - Altro per trasporto ,3% 0,4% 8 Prodotti finiti vari ,9% 22,2% 82 - Mobili e loro parti ,1% 1,6% 84 - Abbigliamento (comprese le parti ,7% 12,6% dell'abbigliamento) e accessori 85 - Calzature ,8% 2,3% 47 SITC Standard International Trade Classification Rev Quota dell'italia nell'import croato di determinati prodotti/gruppi di prodotti 49 Struttura delle forniture italiana

22 INVESTIMENTI DIRETTI La vigente normativa in materia societaria equipara l investitore straniero all investitore locale. Considerato che non è necessario effettuare una registrazione particolare in quanto investitore straniero, i dati divulgati dalla Banca Nazionale Croata (BNC), classificati per Paese di provenienza dei flussi finanziari, non riflettono in modo preciso la provenienza dei capitali investiti soprattutto perché numerose imprese che effettuano investimenti in Croazia si avvalgono di triangolazioni finanziarie. In base alle rilevazioni della Banca Nazionale Croata, nel periodo compreso fra il 1993 e la fine del 2016 (ultimi dati disponibili) l ammontare degli IDE effettuati in Croazia è stato pari a 30,77 miliardi di (dati revisionati) di cui 2,4 miliardi di euro si riferiscono ai cosiddetti investimenti round-trip realizzati maggiormente nel Questo tipo di investimenti rappresenta solo un evidenza del passaggio del capitale attraverso il paese in quanto lo stesso valore entra e nello stesso tempo esce dal paese ma ha come effetto l'aumento degli IDE in entrambe le direzioni (in questo caso in Croazia e all'estero) per lo stesso importo. Si tratta, in effetti, di fondi di società croate ma domiciliate all estero; nel corso del secondo trimestre del 2014 in questo modo è stata realizzata l acquisizione della società Mercator slovena da parte della società Agrokor croata; l operazione è stata effettuata attraverso la società nei Paesi Bassi ed è pure per questo che i Paesi Bassi figurano anche nel 2014 come il più grande investitore. Nell intero arco temporale ( ) il principale investitore risultano i Paesi Bassi (21,3%); seguono l Austria (11,5%), l'italia (10,8%), la Germania (9,4%), il Lussemburgo (7,4%), l'ungheria (6,9%), la Francia (4,7%) e la Slovenia (4,5%). Nel 2015 sono stati investiti in Croazia solo 192,3 milioni di euro (differenza tra le risorse investite e i disinvestimenti). Il principale investitore risulta il Regno Unito con 579 milioni di euro. Seguono il Lussemburgo (286,1 milioni di euro), la Germania (196,7 milioni di euro), Paesi Bassi (108,3 milioni di euro), l'irlanda (99,9 milioni di euro) e la Slovenia (91,2 milioni di euro); con il saldo di 7,9 milioni di euro investiti investiti l Italia si posiziona al ventunesimo posto. Disinvestimenti in particolare dall'austria (-863 milioni di euro), dalle Istituzioni finanziarie internazionali (BERS e altre) che nel corso del 2015 registrano disinvestimenti per un importo complessivo di 372,2 milioni di euro, dalla Svizzera (-146,7 milioni di euro) e dall'ungheria (-109 milioni di euro). Il saldo degli IDE realizzati nel corso del 2016 è stato pari a 1,71 miliardi di euro (dati preliminari). I principali investitori risultano l'italia (ca. 1,9 miliardi di euro), i Paesi Bassi (538,8 milioni di euro), il Lussemburgo (274,7 milioni di euro) e la Germania (168,8 milioni di euro). Disinvestimenti in particolare dall'austria (-1,38 miliardi di euro), dal Cipro (-181,1 milioni di euro) e dalla Svizzera (-170,2 milioni di euro).

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