Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione)
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- Roberto Carli
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1 Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L'autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione) e la Commissione declina ogni responsabilità sull'uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.
2 Signore e signori, in alcuni casi la morte è preceduta dalla vecchiaia (Butler, Gerontologo statunitense, 1975)
3 RIABILITAZIONE PROCESSO Miglior livello di vita possibile Minor restrizione possibile
4 MENOMAZIONE DISABILITA HANDICAP Termini che sottolineano la perdita
5 International Classification of Functioning, Disability and Health Compaiono altri termini: FUNZIONI e strutture corporee, ATTIVITA e PARTECIPAZIONE, FATTORI AMBIENTALI (che possono essere facilitatori o barriere.)
6 FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE FISIOTERAPISTA LOGOPEDISTA TERAPISTA OCCUPAZIONALE FISIATRA
7 FISIOTERAPISTA svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita. utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali.
8 LOGOPEDISTA Finalità dell intervento logopedico è il perseguimento della salute della persona, affinché possa impiegare qualunque mezzo comunicativo a sua disposizione in condizioni fisiologiche. Nel caso di un disturbo di linguaggio e/o di comunicazione e/o da loro eventuali esiti, l obiettivo sarà il superamento del disagio ad esso conseguente, mediante il recupero delle abilità e delle competenze finalizzate alla comunicazione o mediante l acquisizione ed il consolidamento di metodiche alternative utili alla comunicazione ed all inserimento sociale.
9 Il TERAPISTA OCCUPAZIONALE ha come FOCUS: l occupazione, l attività, la partecipazione significativa e mirata OBIETTIVO: mettere in grado la persona di svolgere al meglio possibile i compiti e i ruoli della vita quotidiana che deve e/o vuole compiere e che per lei sono significativi e mirati, raggiungere la massima AUTONOMIA. MEZZO: occupazione terapeutica, analisi di attività, contesto umano (formazione caregiver) e non umano (ausili, modificazioni ambientali)
10 FISIATRA Individua il protocollo medico specialistico riabilitativo e le modalità e la durata delle prestazioni di medicina fisica e riabilitativa, attraverso la visita fisiatrica e la compilazione della cartella clinica. E' responsabile del progetto riabilitativo e ne coordina gli interventi tecnici, effettua la diagnosi della menomazione causa della disabilità, la diagnosi funzionale e la prognosi riabilitativa. L'atto medico del fisiatra si concretizza nelle prestazioni diagnostiche e valutative, terapeutiche (farmacologiche o strumentali) e riabilitative.
11 Invecchiare bene non dipende solo da buone condizioni di salute e di disponibilità economiche sufficienti: un significativo aiuto al benessere complessivo proviene anche dalla possibilità di non recidere i legami significativi con la propria storia personale e familiare e ciò coincide quasi sempre con la possibilità di rimanere ed abitare nella propria casa Dalla prefazione di Pericu G. al testo ANZIANI A CASA PROPRIA Casiddu N.
12 La casa può svolgere anche funzioni preventive, in particolare nelle persone con demenza. Rimanere nella propria casa, continuare a compiere gesti quotidiani in spazi abituali rallentano i processi di disgregazione della memoria
13 Per garantire un prolungamento di buoni livelli della qualità della vita è importante conservare le proprie autonomie anche attraverso corrette modifiche ambientali o idonei ausili che permettono di sopperire alle progressive perdite di autonomie.
14 AUTONOMIA AUTO -NOMOS: DARSI LEGGI PROPRIE, AUTODETERMINARSI, SCEGLIERE AUTOSUFFICIENZA: BASTARE A SE STESSI
15 AUTONOMIA Dalla nascita alla morte siamo immersi in ATTIVITA, OGGETTI, PERSONE, AMBIENTI. La crescita presuppone superare TAPPE, modificare RUOLI, svolgere COMPITI (di studio/lavoro, tempo libero o cura di sé), simili, ma assolutamente personali. La medesima attività, nell arco della vita, assume diversi significati, di dipendenza o di autonomia, UNICI PER CIASCUN ESSERE UMANO.
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37 OGNUNO INVECCHIA COME HA VISSUTO (Ajuriaguerra) L anziana imboccata è la bambina, la madre, la figlia, la nonna. Bisogna uscire dagli stereotipi e cercare il significato personale e le modifiche necessarie a permettere a ciascuno di svolgere le attività che desidera nel modo più sicuro ed efficace possibile.
38 l anziano può andare incontro a Deficit di mobilità articolare Perdita di forza muscolare Diminuzione di resistenza allo sforzo Riduzione della sensibilità Riduzione della vista Riduzione dell udito Deficit cognitivi
39 L organizzazione degli spazi e la scelta degli arredi, devono essere adattabili alle diverse necessità in modo da garantire un prolungamento di buoni livelli della qualità della vita. Le capacità progettuali vanno estese anche pensando agli anni della vecchiaia, atteggiamento non facile da acquisire nel nostro contesto culturale in cui si tende a rimuovere il concetto stesso di malattia, vecchiaia e morte.
40 I prodotti più funzionali per le problematiche dell anziano hanno spesso: Un aspetto molto sanitario Prezzi molto elevati ( anche per la scarsa commercializzazione) INOLTRE: Spesso una persona quando deve prevedere un intervento di ristrutturazione della propria abitazione ha difficoltà a reperire le giuste informazioni e fare riferimento a persone che abbiano maturato esperienze sul versante esecutivo.
41 Ogni intervento dovrà comunque sempre fare riferimento a FACILITA D USO RIDUZIONE DI FATICA E RISPARMIO DI ENERGIA METTERE IN SICUREZZA
42 DIMENSIONI DEL PROBLEMA CADUTE Ogni anno circa un terzo dei soggetti che hanno più di 65 anni è vittima di una caduta.
43 CAUSE COMUNI DI CADUTA
44 CONSEGUENZE MEDICHE Circa il 20% delle cadute richiede un intervento medico, il 5-10% causa una frattura dell anca. Le cadute sono inoltre la seconda causa di trauma cranico (35%) e spinale (37%)
45 CONSEGUENZE FUNZIONALI Gli anziani che cadono: tendono a cadere nuovamente presentano deficit della capacità di svolgere le attività quotidiane sono ad alto rischio di complicanze successive Le cadute hanno ripercussioni psicologiche (perdita di sicurezza e paura di cadere)
46 FATTORI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI CADUTA Individuo Ambiente in cui viviamo
47 POSSIBILITÀ DI INTERVENTO Per prevenire le cadute, a volte, bastano dei semplici accorgimenti nelle attività della vita quotidiana
48 INTERVENTI SULL AMBIENTE Pavimenti Illuminazione e temperatura dell ambiente Colori Scale Posizionamento degli oggetti di uso comune Bagno, cucina, camera da letto
49 PAVIMENTI Ben asciutti Non lucidati Rimuovere i tappeti, incassarli o ancorarli Non far scorrere a terra cavi elettrici o del telefono Segnalare eventuali gradini o zone sconnesse Non lasciare oggetti a terra Preferire superfici opache, di colore uniforme (per persone con problematiche cognitive)
50 ILLUMINAZIONE E TEMPERATURA Illuminare adeguatamente stanze e corridoi. Posizionare luci di cortesia utili la notte per andare in bagno Una temperatura troppo elevata può avere ripercussioni sull attività cardio-circolatoria Una temperatura troppo bassa può causare rigidità muscolare
51 COLORI Possono essere utilizzati per: Contribuire al benessere Favorire la riconoscibilità degli spazi Facilitare l orientamento spaziale Controllare l ambiente (mimetismo) Evidenziare gli ostacoli
52 COLORI Contribuisce al BENESSERE (cromoterapia) Contribuisce all ORIENTAMENTO SPAZIALE e alla RICONOSCIBILITA degli SPAZI Può essere ausilio di CONTROLLO (mimetica) Evidenzia un PERICOLO
53 SCALE Usare mancorrenti bilaterali Segnalare gradini di diversa altezza Predisporre una buona illuminazione (interruttori accessibili all inizio ed alla fine delle scale) Con gradini scivolosi posizionare strisce antiscivolo Non lasciare oggetti di alcun tipo sulle scale
54 POSIZIONAMENTO OGGETTI DI USO COMUNE Mettere gli oggetti di uso comune facilmente raggiungibili (non troppo in alto o troppo in basso) Organizzare lo spazio Non salire su sgabelli, scale o sedie Il telefono deve essere raggiungibile senza ostacoli Gli SPECCHI possono diventare disturbo
55 IL BAGNO È il locale in cui si accetta meno volentieri l aiuto degli altri Nel bagno più che nelle altre stanze della casa è importante rispettare l autonomia della persona che a volte viene compromessa da una errata sistemazione dei sanitari o da ridotti spazi di manovra. Il mercato offre molte soluzioni di arredi ed ausili per i bisogni particolari degli anziani non autosufficienti che però, pur rispondendo alle esigenze di sicurezza, trasmettono spesso un immagine troppo medicalizzata.
56 IL BAGNO IL PAVIMENTO NO SOGLIE E DISLIVELLI NO SUPERFICI SDRUCCIOLEVOLI FACILMENTE PULIBILE
57 IL BAGNO LA VASCA E PREFERIBILE LA DOCCIA ELEMENTI ANTISCIVOLO SU FONDO E BORDI PRESENZA DI MANIGLIONI PER L APPOGGIO EVENTUALE SEGGIOLINO REGOLABILE
58 PRESENZA DI MANIGLIONI PER L APPOGGIO
59 EVENTUALE SEGGIOLINO REGOLABILE
60 WATER DI TIPO SOSPESO circa 50 CM DA TERRA PER EVITARE I SEDILI RIALZATI ASSE DEL WC AD ALMENO 40CM DALLA PARETE LATERALE (valutare l opportunità d togliere il bidet) DISTANZA TRA BORDO ANTERIORE E MURO POSTERIORE CIRCA 75 CM
61 LAVABO MEGLIO FISSATI A PARETE SENZA PIEDE D APPOGGIO (anche se quelli ergonomici con meccanismi a parete per renderli regolabili in altezza ed inclinazione sono spesso rifiutati per la loro connotazione troppo sanitaria Vanno ben ancorati perché spesso utilizzati anche come sostegno durante le attività in bagno
62 I RUBINETTI MEGLIO A LEVA PER UN PIU FACILE UTILIZZO RUBINETTO
63 DOCCIA A FILO PAVIMENTO CON SEDIA RIBALTABILE
64 LA CAMERA DA LETTO Non è utilizzata solo nelle ore notturne ma con alcune patologie aumentano le ore trascorse in camera anche durante il giorno Può divenire la stanza in cui la persona deve anche mangiare, curare la propria igiene, vestirsi, guardare la TV, leggere, telefonare, ecc... Rischio che diventi simile ad una camera di ospedale Legame affettivo Non ospedalizzare ma adattare i mobili presenti Importanza degli spazi di manovra per la persona (anche con ausili)
65 LA CAMERA DA LETTO IL LETTO Scelte molto diverse in base al grado di necessità di assistenza nelle procedure per l igiene, la vestizione ed i trasferimenti e se l anziano deambula o non deambula Se matrimoniale: con due reti (meglio a doghe articolabili) e due materassi Altezza: circa 60 cm da terra: se anziano in carrozzina il materasso va alla stessa altezza della carrozzina Applicabilità di spondine
66 LA CAMERA DA LETTO Spazio antistante sufficiente Cassettiera Fermo antiuscita dei cassetti Chiusura ed apertura scorrevoli Maniglie ampie e ben evidenti Va ancorato se utilizzato come punto di sostegno e/o appoggio
67 LA CAMERA DA LETTO Senza spigoli vivi Preferibilmente con bordi per evitare la caduta di oggetti Cassetto con dispositivo antiestrazione e ruotabile verso il letto Comodino Spazio antistante sufficiente Armadio La ante scorrevoli riducono l ingombro ma sconsigliate perché spesso prive di maniglie e di difficile utilizzo per chi ha limitazione di forza agli arti superiori Asta appendiabiti max 140 cm
68 LA CUCINA Gli elementi devono essere distribuiti in modo da ridurre al minimo lo spostamento fisico: spazio antistante gli arredi cm ( es cucine a L od a U ) Zona pranzo adiacente all ambiente cucina per ridurre gli spostamenti Per utilizzatori in carrozzina piano di lavoro sospeso
69 LA CUCINA Per utilizzatori anziani in stazione eretta lo zoccolo arretrato di circa 20 cm Le basi meglio con cestelli estraibili per facilitate apertura e chiusura No contenitori su ruote Illuminazione diretta del piano di lavoro: es faretti sotto i pensili ELETTRODOMESTICI Il forno sotto il piano di cottura impedisce una agevole visione interna. Meglio ad una altezza maggiore. Piani di cottura con piastre elettriche o di vetro ceramica permettono lo scivolamento delle pentole Con i piani di cottura a gas è da prevedere un rilevatore di gas e fumo con segnale acustico o luminoso ed interruzione dell erogazione del gas. Miscelatori con temperatura massima stabilita
70 LA REALTA QUOTIDIANA Difficoltà di ADERENZA alle indicazioni (abitudini, resistenza ai cambiamenti, rimozione e fuga dai concetti di vecchiaia e morte) La DIFFICOLTA A REPERIRE oggetti e persone fatte apposta I COSTI Elevati degli interventi
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92 CREATIVITA La creatività è universale. Appartiene al fatto di essere vivi ( ), appartiene alla maniera che ha l individuo di incontrarsi con la realtà esterna. (Winnicott) Forse creatività non è solo percepire, ma mettersi deliberatamente in rapporto con il nostro percepire, conferendo ad ogni cosa esistente il contributo del proprio punto di vista. (R. Gaddini)
93 Altre esperienze simili al Fatto Apposta (ma molto diverse) Bologna Corte Roncati Centro Adattamento Ambiente Domestico Brescia Servizio per l adattamento degli ambienti di vita
94 CAAD - Centro provinciale per l adattamento dell ambiente domestico Il CAAD fa parte di una rete regionale di servizi analoghi che permettono di avere informazioni e consulenza su ogni adattamento possibile nella propria abitazione ai fini di favorire l'autonomia della persona anziana e disabile e il lavoro di cura domiciliare di famigliari e operatori. La consulenza è gestita da una équipe multidisciplinare composta da: architetto, fisioterapista, operatore sociale, ingegnere esperto in domotica. Vengono effettuati a seconda delle necessità: - interventi informativi (agevolazioni fiscali, centri specializzati, aiuto nella compilazione delle domande riferite alle leggi 29/97 e 13/89, ecc) - colloqui in sede con la persona interessata, i famigliari e gli eventuali tecnici di riferimento della famiglia (geometri, architetti) - eventuale sopralluogo presso il domicilio dell'interessato per una analisi precisa e puntuale delle modifiche necessarie. Al termine della consulenza viene rilasciata una sintetica relazione con le principali indicazioni dei lavori da effettuare.
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97 Stiamo producendo CIRCOLAZIONE DI COMPETENZE Anziani/famiglie Istituzioni (regione, comune..) Professionisti sanitari Società Professionisti altri (i fatti apposta )
98 CONCLUSIONI Società (associazioni, servizi, altri cittadini ) Istituzioni (ospedale, ipab, distretti, medico di base, comune, regione ) Vecchio/famiglia
99 CONTINUA.
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