Attività di vigilanza e controllo sui prodotti alimentari ottenuti dall'agricoltura biologica.

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1 Attività di vigilanza e controllo sui prodotti alimentari ottenuti dall'agricoltura biologica. Paola Ricotto, Raffaello Lena, Marisa Marseglia e Anna Rita Mosetti Direzione Generale della Sanità Pubblica veterinaria, degli Alimenti e della Nutrizione- Ministero della Salute. 1. Introduzione. La presente relazione, unitamente alla raccolta dei dati che l'accompagna, viene predisposta ai fini della divulgazione dei risultati dell'attività di vigilanza e controllo sui prodotti alimentari ottenuti con il metodo di produzione biologica. 2. Attuazione del piano di controllo mirato sui prodotti alimentari ottenuti dall'agricoltura biologica. La Direzione Generale della Sanità Pubblica veterinaria, degli Alimenti e della Nutrizione,Uffici IV e V, ha dato attuazione alla Direttiva emanata in data 21 luglio 2000 dal Ministro della Salute. Tra i diversi obiettivi, era stata individuata anche la verifica della reale natura dei prodotti alimentari ottenuti dall'agricoltura biologica. Per il raggiungimento di tale obiettivo è risultata necessaria la realizzazione, da parte delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e da parte del Comando Carabinieri per la Sanità NAS, di un programma mirato per il controllo ufficiale sui prodotti agricoli ottenuti dall agricoltura biologica. L'acquisizione dei dati e la loro valutazione permetterà, altresì, di conoscere se i metodi di produzione biologica, attualmente utilizzati, siano rispettosi delle norme vigenti sia sotto il profilo della sicurezza alimentare che delle frodi in commercio (etichettatura e pubblicità). Con nota datata 6 marzo 2001, prot /24418 AB 330, questa Direzione Generale ha invitato le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano a predisporre per l anno 2001, un programma mirato di controllo ufficiale su tali prodotti alimentari, fornendo gli opportuni indirizzi operativi alle AUSL territorialmente competenti, e a garantire un numero di sufficienti per dare un quadro rappresentativo delle aziende agricole operanti nei propri territori. Un successivo sollecito, relativamente all'acquisizione dei risultati ottenuti, è stato inviato il 12 ottobre 2001, con nota prot /24418 AB/2002.

2 3. Attuazione del programma mirato. L'obiettivo di questo programma mirato aveva lo scopo di: verificare il rispetto delle caratteristiche di un prodotto biologico che prevede l assenza di determinate sostanze non compatibili con le norme comunitarie di settore; verificare la conformità dei prodotti in questione alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica. I controlli hanno riguardato : a) ricerca sui residui dei prodotti fitosanitari; b) ricerca dei parametri chimici e microbiologici; c) ricerca di organismi geneticamente modificati ( OGM ) e prodotti derivati relativamente al mais e alla soia, sia come materia prima che come prodotti destinati al consumatore finale, nonché nei mangimi destinati agli allevamenti biologici. I prodotti alimentari da sottoporre ad analisi, nel quadro del programma, sono stati inviati, per i rispettivi aspetti di competenza, ai laboratori pubblici del controllo ufficiale ( Presidi multizonali di prevenzione, Agenzie regionali protezione ambiente e Istituti zooprofilattici sperimentali ). L Istituto Superiore di Sanita, organo tecnico di questo Ministero, ha fornito ai laboratori il proprio supporto tecnico scientifico. 4. Riferimenti normativi La normativa nel settore dell'agricoltura biologica è in continua evoluzione. Recentemente, con il Regolamento Comunitario (CE) 1804/99 il metodo di produzione biologico è stato ampliato anche al settore zootecnico e ai relativi prodotti alimentari. Si fa, altresì, presente che, secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1804/99, gli organismi geneticamente modificati (OGM) ed i prodotti ottenuti sulla loro base, non sono compatibili con i metodi di produzione biologica. Pertanto, non si devono utilizzare OGM e loro derivati in prodotti recanti il marchio di produzione con metodi biologici. Per quel che riguarda i prodotti destinati alla lotta contro i parassiti e le malattie, in agricoltura biologica non è consentito l'uso di prodotti fitosanitari. I soli prodotti ritenuti compatibili con il metodo di produzione biologica sono riportati nel Regolamento CEE 2092/91, così come successivamente modificato dal Regolamento CE 1488/97 e successive modifiche. Il controllo della produzione biologica è svolta dagli organismi di controllo in agricoltura biologica (ODC), riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, che

3 certificano in etichetta "il processo biologico", secondo quanto previsto dalla normativa Comunitaria (Regolamento CE 2092/91). 5 Trasmissione ed elaborazione dei dati Le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano sono state invitate ad inoltrare alla Direzione Generale, ufficio IV, un riscontro sui risultati ottenuti ed un riepilogo generale per la fine del mese di ottobre Ciò allo scopo di poter, dopo la successiva elaborazione dei dati ottenuti, programmare le attività future di controllo da parte della amministrazione centrale e da parte di quella territoriale nell ambito delle rispettive competenze. Si precisa che questa relazione, riporta i risultati preliminari di questo programma. Si è ancora in attesa dei dati di numerose regioni. Il ritardo acquisito è soprattutto da attribuire alle difficoltà incontrate dalle strutture sanitarie coinvolte nella raccolta dei dati territoriali. I risultati ottenuti si riferiscono, pertanto, all'attività di controllo svolta soprattutto dal comando carabinieri per la Sanità NAS. Comunque, è risultata carente l'opera svolta territorialmente dalle strutture afferenti al Sistema Sanitario (AUSL), ad eccezione delle regioni Liguria, Umbria, Piemonte che hanno fornito dati e Abruzzo e Basilicata (di cui si attendono i dati). 6. Attività Ispettiva e di vigilanza I risultati dell'attività di vigilanza ufficiale effettuata dai Nuclei Antisofisticazione e Sanità nell'anno 2001 sono riportati in Tabella I. I NAS hanno effettuato un servizio di controllo in campo nazionale sugli allevamenti, nonché sulla produzione, commercializzazione ed importazione dei prodotti alimentari biologici. Sono state effettuate dai NAS complessivamente ispezioni e accertate 81 infrazioni, di cui 73 amministrative e 8 di natura penale. Tra le ispezioni effettuate 1337 (64.1%) riguardano la produzione, 429 (20.6%) la trasformazione, 112 l'importazione (5.4 %) e 209 (9.9 %) gli allevamenti biologici. Le maggiori infrazioni sono state riscontrate nel settore della trasformazione (4.4 %) seguite dal settore della produzione (2.8%) e dell'allevamento (1.9%). Sono state segnalate alle competenti Autorità Amministrative 63 persone. Giudiziarie, Sanitarie e/o

4 Tabella I Strutture Ispezionate dal Comando Carabinieri NAS REGIONI Con irregolarità Penali e/o Amm.ve PRODOTTI ALIMENTARI BIOLOGICI TOTALE STRUTTURE ISPEZIONATE Con irregolar ità Penali e/o Amm.ve Produzione Trasformazione Importazione Con irregolar ità Penali e/o Amm.ve Note (Specificare per la produzione gli allevamenti ispezionati) Allevamenti Con irregolarità Penali e/o Amm.ve Valle d'aosta Piemonte Lombardia Trentino A.A Friuli V.G Veneto Liguria E.Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Sardegna Abruzzo Campania Molise Puglia Basilicata Calabria Sicilia TOTALE

5 Le infrazioni maggiormente riscontrate sono di seguito riassunte: natura penale: 8 infrazioni art. 515 c.p. (frode in commercio), natura amministrativa: 5 infrazioni art. 3 D.lvo 109/92 (etichettatura irregolare); 4 infrazioni art. 10 D.lvo 109/92 (alimenti biologici scaduti di validità); 3 infrazioni art. 2 D.vo 109/1992 ( pubblicità ingannevole); 2 infrazioni art. 20 DPR 327/80 in relazione art. 5 REG. CEE 2092/91 ( (non aver indicato, nelle etichette, il nome e/o il numero di codice dell'autorità degli organismi di controllo cui il produttore è assoggettato); 2 infrazioni art. 1 e 4, allegato II del Reg. CEE 2092/91 (insufficiente tenuta dei registri delle materie prime e schede colturali), 2 infrazioni artt.3 e 18 D.Lgs. 109/92 in relazione art.1 - All.2 - D.M.04/08/2000, modalità di attuazione del Regolamento CEE n.1804/99, (aver omesso di indicare nelle etichette apposte sulle confezioni di uova, provenienti da agricoltura biologica, la provenienza dell'allevamento ove erano state raccolte). 1 infrazione art.1 D.M. del 04/08/2000 (mancanza del registro di carico e scarico delle etichette con la dicitura "biologico); 1 infrazione art.6, lett. b),; Reg. CEE 2092/91 in relazione art.1, comma 5,dell'allegato III stesso reg. (presenza in Azienda di concimi di sintesi non consentiti); In Tabella II sono riportati i sequestri effettuati dal comando carabinieri per la Sanità NAS.

6 TABELLA II Sequestri effettuati dal Comando Carabinieri NAS OGGETTO SEQUESTRATO E RELATIVE MOTIVAZIONI Prodotti da forno confezionati con Dicitura biologica apposta Illecitamente. Confezioni di salvia con dicitura "biologico" apposta illecitamente. NR.CONFEZIO NI E/O CAPI DI BESTIAME KG VALORE Lire Patate "biologiche" con presenza di fitosanitari Uova con data di produzione Posticipate e prodotti derivati TOTALE Inoltre i NAS hanno prelevato Alla data odierna risultano 712 regolamentari e 36 non regolamentari. Si resta in attesa di conoscere l'esito analitico di 309. I risultati relativi alla ricerca dei residui dei prodotti fitosanitari, dei parametri chimici e microbiologici e degli organismi geneticamente modificati ( OGM ), sono riassunti nelle successive sezioni di questa relazione. 7 Ricerca di OGM

7 I risultati dell'attività di controllo per la verifica di OGM sono riassunti in Figura I e in Figura II. Complessivamente sono stati prelevati 39 di cui 17 riguardano l'alimentazione zootecnica e 22 i prodotti alimentari biologici per consumo umano. Nel settore zootecnico su 17 analizzati, 14 sono risultati contenere OGM (82.3%). Nel settore dell'alimentazione Umana su un totale di 22 4 (18.2%) sono risultati positivi alla ricerca di OGM, mentre solo 1 campione, a causa della matrice complessa, è risultato indeterminabile. E' abbastanza significativo il dato relativo alla presenza di OGM (82.3 % di positivi) nel settore zootecnico (mangimi). Figura I Presenza di OGM in alimentazione zootecnica Presenza di OGM in alimentazione zootecnica biologica 82,3% Figura II Presenza di OGM in alimentazione umana Presenza di OGM in alimentazione umana biologica 18,2%

8 Dei 39 analizzati, 4 sono stati prelevati dagli uffici di Sanità Marittima, 28 sono stati prelevati dai NAS mentre i restanti 7 sono stati prelevati dalle strutture territorialmente competenti. La Tabella III riporta la tipologia dei prodotti campionati per l'analisi sugli OGM. TABELLA III Prodotti campionati per la ricerca di OGM Destinazione Varietà cercata Tipologia Esito d'uso 1 Umano Mais Additivo/Biologico n 1 Umano Mais Granaglia/Biologica n 1 Umano Mais Granaglia/Biologica n 1 Umano Soia Farina n 1 Umano Soia Dietetico/Biologico n 1 Umano Soia Bevanda/Biologico n 1 Umano Soia Bevanda /Biologico n 1 Umano Soia Farina/biologica n 1 Umano Soia Farina/biologica n 1 Umano Soia Granaglia/Biologica p 1 Umano Soia Bevanda/Biologica p 1 Animale Soia Mangime/biologico p 1 Umano Mais Granaglie n 1 Umano Mais Granaglie n 1 Umano Mais/Soia Prod.forno i 1 Umano Mais Granaglie n 1 Animale Soia Mangime/biologico p 1 Umano Soia Salsa n 1 Umano Soia Panna n 1 Umano Soia Latte di soia n 1 Umano Mais Farina p 1 Animale Mais,Soia Mangime/Biologico P (soia) 1 Animale Mais,soia Mangime/Biologico N 1 Umano Mais Granaglie N 1 Umano Soia Tofu P 1 Animale Soja Mangime P 1 Umano Mais/Soia Pasta N 1 Umano Mais/Soia Prod.forno n 1 Animale Mais/Soia Mangime n

9 Relativamente ai risultati positivi, in un solo caso si è constatata la presenza del Mais Mon 810, varietà non ammessa alla commercializzazione in Italia (DPCM 4 agosto 2000). Per la Soia RR le analisi effettuate sono state sia qualitative che quantitative. 8 Ricerca sui residui di prodotti fitosanitari Nell ambito del programma sono stati effettuati controlli per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari. Sono finora pervenuti dati analitici solo da 10 Regioni (Umbria, Liguria Lazio, Piemonte, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Lombardia, Marche, Emilia Romagna) che hanno effettuato controlli su matrici alimentari, ottenute da agricoltura biologica, molto diversificate fra di loro: cereali, prodotti derivati dai cereali, frutta, ortaggi, olio, vino, uova. Complessivamente sono stati analizzati 392 prelevati, nella maggior parte dei casi, dai NAS nel corso dello della loro attività di vigilanza sul territorio. I dati analitici pervenuti sono sintetizzati nella Tabella IV di seguito riportata. Regione UMBRIA TABELLA IV : RESIDUI DI PRODOTTI FITOSANITARI IN PRODOTTI ALIMENTARI OTTENUTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA matrice alimentare totale regolari non regolari Prodotti consentiti in concentraz. superiori ai limiti Tipo di irregolarità Prodotti fitosanitari non consentiti Contam. chimici Frutta e verdura Cereali, pane e Pirimifos metile pasta 0,21 p.p.m. Olio Vino Rame 2,1 p.p.m. Prodotti per 1 1 l infanzia Totale

10 Regione matrice alimentare totale regolari non regolari Prodotti consentiti in concentraz. superiori ai limiti Tipo di irregolarità Prodotti fitosanitari non consentiti Miele Banane 1 1 Grano tenero 1 1 Mele 1 1 Bietole da 2 2 foglia Limoni 1 1 Kiwi 1 1 Lattuga 1 1 Pomodori 1 1 pelati LIGURIA Olio 6 6 extravergine Lattuga 1 1 romana Menta 1 1 Uva pigato 1 1 Iprodione 1,4 p.p.m. Gallette di riso 1 1 Bevanda di 1 1 soia Polpa di 1 1 pomodoro Orzo perlato 1 1 Rucola 3 3 Totale Cereali e farine Residui di pirimifos metile Pane, paste biscotti Residui di pirimifos LAZIO metile Ortaggi Frutta 6 6 Prodotti derivati da ortofrutticoli Totale Contam chimici

11 Regione matrice alimentare totale regolari non regolari Prodotti consentiti in concentraz. superiori ai limiti Tipo di irregolarità Prodotti fitosanitari non consentiti Conserve di frutta Farine di cereali pirimifos metile 0,04 p.p.m. Altri prodotti 7 7 PIEMONTE della macinazione Pane e prodotti da forno Prodotti della pasticceria Paste alimentari Pirimifos metile 0,08 p.p.m. Altri prodotti Prodotti ortofrutticoli Vinclozolin 0,06 p.p.m. Totale Cereali, pane e 9 9 pasta Prodotti 4 4 ABRUZZO ortofrutticoli Olio extravergine 1 1 Vino 2 2 Totale PUGLIA Piantina di cavolfiore 1 1 Uva da Tavola 1 1 Insalata biologica 1 1 Totale 3 3 Cypermetrina 0,30 p.p.m. Deltametrina 0,34 p.p.m. Endosulfan 0,05 p.p.m. Dimetoato 0,06 p.p.m. Pomodorini 1 1 Triazophos BASILICATA biologici 0,08 p.p.m. Totale 1 1 Contam chimici

12 Regione LOMBARDIA matrice alimentare Piantine di pomodori Piantine di sedano totale regolari non regolari Prodotti consentiti in concentraz. superiori ai limiti Tipo di irregolarità Prodotti fitosanitari non consentiti 1 1 Ditiocarbammati 0,10 p.p.m. 1 1 Ditiocarbammati 0,10 p.p.m. Olio di semi 1 1 Clorpirifos 0,06 p.p.m. Totale 3 3 Contam chimici Uova 1 1 D.D.T. MARCHE 0,023 p.p.m. Totale 1 1 Kiwi 1 1 Vinclozolin 0,06 E. ROMAGNA p.p.m. Totale Ricerca dei parametri chimici e microbiologi Nell'ambito del programma sono stati effettuati controlli relativamente alla presenza di contaminazioni microbiologiche. I dati ottenuti sono riassunti in Tabella V Tabella V- Analisi Microbiologiche Tipologia di N Campioni irregolari Patogeno campione Campioni esaminati LATTE e 12 1 E.Coli burro FORMAGGIO 52 1 Coliformi e Stafilococchi

13 Relativamente alle altre ricerche eseguite, su prelevati dal comando carabinieri per la sanità NAS, sono state riscontrate alcune irregolarità riassunte in Tabella VI Tabella VI Altre irregolarità riscontrate Non regolamentari Oggetto (di natura Note biologica) 1 Farina Quantità di cenere superiore alla norma 1 Olio di oliva Esame spettrografico K232 risultato superiore ai limiti di legge (acidità superiore) 2 Grano biologico e grano duro da macina biologico Invaso da parassiti 1 Vino Mistral Additivi non consentiti 1 Farina Biologica Invasa da parassiti 1 Biscotti biologici Peso inferiore a quanto dichiarato in etichetta 1 Peperoni in olio extravergine di oliva Olio extravergine di oliva risultato essere olio di semi 1 Brioche Presenza di corpi estranei 1 Grissini Ceneri superiore al limite consentito dalla legge 1 Crema spalmabile Non regolamentare per cattivostato di conservazione 1 Vino Risultato alle analisi non regolamentare per grado alcolico diverso da quantodichiarato 10 Discussione dei risultati 10.1 Attività ispettiva Alcune zone d'ombra emergono in relazione alla completezza dei dati disponibili, non essendo stato possibile ottenere le informazioni relative all'attività di controllo svolta dai servizi di igiene pubblica e dai servizi veterinari della ASL. In ogni caso pare emergere una difficoltà nel flusso informativo tra gli Assessorati all'agricoltura e gli Assessorati alla Sanità, per quel che concerne, in modo

14 particolare, le attuali trasmissioni periodiche degli elenchi degli operatori biologici in ciascuna regione. Inoltre, la mancanza di dati per diverse regioni e provincie autonome, implica che vi sono larghe zone in Italia per le quali è finora impossibile conoscere quale sia lo stato di attività di controllo sui prodotti da agricoltura biologica Presenza di OGM Nella figura 3 viene riportato il raffronto relativo al numero di positivi alla ricerca di OGM in agricoltura tradizionale e in agricoltura biologica. I dati relativi all'agricoltura tradizionale si riferiscono all'anno 2001 in modo da rendere confrontabili i risultati ottenuti. Il controllo effettuato nel 2001 su prodotti agricoli convenzionali si riferisce a 310 per uso zootecnico (259 positivi alla ricerca di OGM) e a 476 per alimentazione umana (84 positivi alla ricerca di OGM). La figura III evidenzia un caratteristico trend, essendo stata riscontrata nel settore zootecnico la presenza di OGM pari all' 83,55% per prodotti da agricoltura tradizionale e pari all' 82,30% per prodotti da agricoltura biologica. Nonostante il basso numero di da agricoltura biologica, appare significativo FIGURA III percentuale positivi OGM confronto tra agricoltura convenzionale e biologica dati alimentazione umana anno convenzionale biologica 17.65% 18,2% 1 2

15 percentuale campion positivi OGM il comportamento tra le due produzioni tale da evidenziare la difficoltà di poter garantire e certificare prodotti che dovrebbero essere esenti da OGM. Lo stesso andamento, anche se in misura differente, lo si riscontra tra il confronto della percentuale di OGM in prodotti ad uso umano nell'agricoltura tradizionale (17,65%) e nell'agricoltura biologica (18,2%) Residui sui fitofarmaci confronto tra agricoltura convenzionale e biologica dati alimentazione zootecnica anno ,55% 82,30% convenzionale biologica 1 2 Sui 392 analizzati sono stati riscontrati 15 (3,82%) irregolari per la presenza dei seguenti prodotti fitosanitari non consentiti: -pirimifos metile nei cereali e prodotti derivati dai cereali, -iprodione, vinclozolin, cypermetrina, deltametrina, dimetoato, triazophos, ditiocarbammati nei prodotti ortofrutticoli, -clorpirifos in olio di semi. Altri 2 (0,51%) sono risultati irregolari per la presenza di contaminanti chimici diversi dai fitosanitari (rame nel vino e DDT nelle uova).

16 La percentuale di irregolarità del 3,82% sopra riportata è di gran lunga superiore alla percentuale di irregolari per la presenza di fitosanitari non consentiti riscontrata nel 2000 nell agricoltura convenzionale (2%) (dati del Programma nazionale di controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari per l anno 2000). Ciò dimostra che l attività degli organi di vigilanza sul territorio, per ciò che concerne il controllo di alimenti provenienti da agricoltura biologica, deve essere senza dubbio incrementata, allo scopo di ottenere una progressiva diminuzione delle irregolarità e contemporaneamente un maggior impegno da parte degli operatori agricoli del settore biologico ad impiegare solo prodotti consentiti per la lotta contro i parassiti e le malattie. A tale riguardo è da valutare attentamente il fatto che non risulta che tali prodotti siano stati utilizzati, anche nei limiti consentiti, se non in pochissimi casi, il che potrebbe anche indicare una mancanza di informazione tra gli operatori agricoli stessi. Va rilevato infine che i risultati sopra riportati risentono sia della parzialità dell indagine (solo 10 regioni hanno finora fornito i dati analitici), sia della mancanza di omogeneità fra le matrici alimentari analizzate. Al riguardo sarebbe opportuno concordare una lista di possibili matrici da inviare a tutte le Regioni e sulle quali richiedere le analisi. 11 Conclusioni Una valutazione sui primi risultati evidenzia che a livello di aziende alimentari, le procedure adottate per prevenire la contaminazione involontaria dei prodotti dovranno essere riadattate. Chi, per obblighi normativi o per scelta commerciale, opterà per la produzione OGM-free dovrà necessariamente implementare sistemi di prevenzione che tengano in considerazione non soltanto il processo produttivo in quanto tale, ma piuttosto l intera filiera di produzione. Soprattutto in questo settore, per evitare la presenza di componenti OGM nei prodotti, è necessario seguire un approccio di filiera, nell accezione moderna del concetto di controllo dal campo alla tavola. Produrre OGM-free richiede infatti controlli adeguati in tutti i passaggi della produzione, soprattutto per evitare la contaminazione crociata tra prodotti convenzionali e modificati. Ciò significa intervenire in tutte le fasi, dalla scelta delle sementi utilizzate per le semine in campo, fino alla miscelazione delle materie prime all interno degli stabilimenti di trasformazione. Per mantenere la filiera pulita può anche essere necessario apportare delle modifiche sostanziali ai processi produttivi (sistemi di raccolta, stoccaggio, trasporto e trasformazione); ciò, ovviamente, attraverso un impegno economico non trascurabile per le aziende.

17 Un efficace strumento di controllo è il mantenimento della rintracciabilità dei prodotti; la certezza dell origine delle materie prime, associata ad una idonea gestione durante raccolta e trasporto, può garantire l assenza di componenti indesiderate nei prodotti finali. Un ultima considerazione merita il ruolo dei servizi veterinari nel controllo del settore degli alimenti transgenici; il controllo capillare sul territorio nazionale per il rispetto delle normative vigenti, investe direttamente i servizi delle ASL, sia dei settori igiene pubblica sia dei settori veterinari. Alcune attività rientrano, però, specificamente nell ambito del settore veterinario. È infatti compito di tali servizi la vigilanza sugli alimenti zootecnici; in particolare è necessario garantire, in base al DPCM 4 agosto 2000, l'assenza dei quattro mais transgenici (Mais Bt 11, Mais MON 809, Mais MON 810 e Mais T25) nei prodotti per gli animali, siano essi convenzionali che destinati alla produzione biologica. Per questi ultimi, il Regolamento 1804/99 ha esteso la produzione biologica anche alla zootecnia, e previsto la certificazione dei mangimi biologici. Ma, al di là degli aspetti puramente legati alla certificazione stessa del processo, rimangono delle competenze igienico-sanitarie sui prodotti alimentari, compresi quelli biologici, che sono ovviamente demandate ai servizi sanitari delle ASL, cui spetta la vigilanza in questo settore particolarmente delicato delle produzioni agroalimentari. Per ovviare a tali problematiche si ritiene necessario creare la giusta cooperazione e collaborazione tra gli Assessorati all'agricoltura, gli Assessorati alla Sanità e i nuclei di vigilanza regionali sugli organismi di controllo (ODC) autorizzati per l'agricoltura biologica.

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