cosa ne pensano gli utenti? Silvia Merlin Dario Lamonaca E tutte le persone che frequentano i CD
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- Giacinto Parisi
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1 Favorire il recovery nei servizi: cosa ne pensano gli utenti? Silvia Merlin Dario Lamonaca E tutte le persone che frequentano i CD
2 Una storia Durante i suoi numerosi tentativi di promuovere un programma di trasformazione in Connecticut, il dirigente del Department of Mental Health and Addiction Services, Tom Kirk, raccontò la storia di un uomo di 27 anni di nome Steve. Kirk incontrò Steve durante una visita a un alloggio protetto. Quando Kirk chiese agli operatori come stava procedendo Steve nel suo processo di recovery, essi si dimostrarono contenti dei progressi del ragazzo: seguiva le regole, prendeva i medicinali come gli era stato prescritto e i suoi sintomi erano relativamente sotto controllo. Quando Kirk chiese loro se, nell immediato futuro, speravano che Steve potesse continuare a vivere in questo modo, gli operatori restarono sconcertati, convinti di fare del loro meglio per aiutare Steve. Tutto sommato, le sue condizioni erano stabili e non veniva ricoverato in ospedale da anni. Kirk tuttavia, non era soddisfatto. Chiese al personale di spingersi un po oltre e di considerare se quello fosse il tipo di vita che li avrebbe resi felici, se si fossero trovati al posto di Steve. Dopo aver posto la questione in questo modo, gli operatori iniziarono a pensare che non solo si sarebbe potuto fare di più per lui, ma anche che potevano avere aspettative più alte nei confronti di quel giovane e simpatico diplomato, amante delle macchine e delle corse, che aspirava a diventare un meccanico. Ma come potevano aiutare Steve a seguire il suo sogno? Non avevano ben chiaro cosa avrebbe potuto fare per lui, oltre a trattare la sua schizofrenia e incoraggiarlo a partecipare all attività del progetto per allontanarlo dal televisore. Diventare un meccanico sembrava un obiettivo molto lontano, ammesso che fosse raggiungibile. Da Davidson: il recovery in psichiatria
3 Gli inizi: Stati Uniti: Anni 70, si chiudono gli ospedali psichiatrici, si disinveste (30% in meno), eppure le persone reagiscono meglio!!!! Nascono i movimenti per i diritti civili: si inizia a usare il termine recovery come stato di recupero e benessere nonostante i disturbi mentali nonostante l esperienza nei servizi di cura!!!
4 Cosa è il Recovery Ottenere, recuperare un ruolo Vivere con successo e soddisfazione questo ruolo Riduzione/controllo dei sintomi Maggiore senso di autoefficacia Maggiore numero o qualità di relazioni interpersonali Aumento della salute fisica Maggiore autostima Farkas e Gagne, 2001 Mental health recovery is a journey of healing and transformation enabling a person with a mental health problem to live a meaningful life in a community of his or her choice while striving to achieve his or her full potential. SAMHSA National Mental Health Information Center Spiegano il cosa, ma non il come
5 Come favorire la cultura del recovery Orientamento alla persona» No diagnosi» Punti di forza, abilità personali, interessi Scelta» No coercizione» Favorire il potere individuale di scelta nel prendere decisioni» No compliance Partnership» Sviluppare il principio per cui niente sopra di me, tutto con me» No impotenza Speranza» Agenzie e percorsi sono utili per raggiungere gli obiettivi; i supporti possono favorire la speranza Farkas et al. 2005
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10 E i centri diurni? I centri diurni rappresentano un elemento irrinunciabile tra le strutture presenti nei Dipartimenti di Salute Mentale italiani; inizialmente hanno costituito una alternativa al ricovero in ambito ospedaliero e successivamente hanno assunto il ruolo di setting specifico per la riabilitazione psicosociale in ambito comunitario E ormai riconosciuto che il processo di recovery può essere aiutato, oppure ostacolato, da fattori personali, situazionali e ambientali, compreso il ruolo dei servizi di salute mentale L approccio orientato al «Recovery» è diventato negli ultimi anni sempre più importante e più diffusa nel contesto italiano. Nonostante ciò, gli studi relativi al ruolo dei servizi sono scarsi
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12 I nostri centri diurni Centro Diurno Il Tulipano, Legnago, (ab ) Centro Diurno Insieme, Bovolone, (ab ) Centro Diurno Il Girasole, Nogara, (ab )
13 I gruppi strutturati Problem Solving Training Social Skills Training Illness Management and Recovery Psicoeducazione Cognitive Remediation MCT
14 Altri gruppi Gruppo sperimentazione di ruolo Gruppo Yoga/Rilassamento Gruppo Attività Sportiva/Calcetto Gruppo Cucina Gruppo Karaoke
15 Le equipes Coordinamento: 1 Educatori: 5 Addetti Assistenza: 6
16 Progetto di ricerca sui CD del DSM Legnago FORMAZIONE Sul campo PZIAENTI DEI 3 CENTRI DIURNI VALUTAZIONI : RAS, Mansa, HoNOS, ABC Intervista qualitativa sui fattori di recovery per Utenti e Familiari Analisi statistica
17 Strumenti Manchester Short Assessment of Quality of Life (MANSA) (Priebe et al, 1999) 16 domande valutate dagli utenti su una scala a 7 punti likert per diversi aspetti della qualità della vita Recovery Assessment Scale (RAS) (Giffort et al. 1995) 41 item su una scala a 5 punti per valutare: fiducia personale e speranza, volontà di chiedere aiuto, orientamento agli obiettivi e al successo, fiducia negli altri, dominio sui sintomi ABC users (Veltro et al, 2007) 34 item valutati dai care-giver e dagli utenti per misurare la qualità percepita dei servizi, i bisogni e il carico familiare Italian version of the Health of the Nation Outcome Scales (HoNOS) (Wing et al., 1998; Lora et al, 2001) 12 item valutati dal case-manager per misurare comportamento, disabilità, sintomi e funzionamento sociale
18 Variabili Sociodemografiche: età (<45 vs 45+), genere, stato civile (sposato/convivente, single, divorziato/separato/vedovo), condizione abitativa (solo, con familiari, in istituzione), condizione occupazionale (lavoro competitivo, lavoro protetto, disoccupazione, fuori dalla forza lavoro) e livello d istruzione (diploma superiore + vs licenza media -) Variabili cliniche Diagnosi: 3 gruppi: dist. dell umore, schizofrenia, dist. di personalità ABC Utenti e Familiari: somma dei 6 item sulla soddisfazione; compilazione o meno dell ABC Familiari (39%) Variabile dipendente: questionario RAS (disponibile per 106 pazienti) Punteggio di 158 usato come soglia per stabilire la presenza di Recovery (Boggian et al., 2011)
19 Caratteristiche cliniche e socio demografiche I pazienti in recovery sono quasi la metà del campione (48%) Hanno prevalentemente < 45 anni (53%); femmine (53%) Hanno un livello scolastico superiore (47%) Single per la maggior parte (66%) Vivono con i familiari (65%) Soffrono di schizofrenia (69%) Statisticamente significativo è il lavoro (competitivo o supportato)
20 Le persone in recovery: Il 41 % dei familiari ha compilato ABC Fy Il 53 % dei pazienti in recovery ha un familiare che ha compilato ABC Fy I pazienti in recovery (R.A.S. >158) risultano avere una maggiore soddisfazione per l intervento ricevuto (ABC Ut) I pazienti in recovery risultano avere una migliore qualità della vita (Mansa) I pazienti in recovery risultano avere una minore gravosità sintomatologica (HoNOS)
21 La soddisfazione da parte degli utenti (ABC Ut) Al primo posto, per tutti, raccomanderesti questo servizio a qualcuno con gli stessi problemi? Per gli utenti in recovery, al secondo posto pensi di essere migliorato rispetto a come stavi prima di frequentare questo servizio? Per gli utenti non in recovery, al secondo posto pensi che i tuoi familiari siano soddisfatti delle cure che hai ricevuto in questo servizio? Per gli utenti in recovery, al quarto posto pensi che la tua situazione possa migliorare?
22 La soddisfazione dei familiari (ABC fy) Al primo posto, per tutti, pensa che P sia migliorato rispetto a come stava prima di frequentare questo servizio? Al secondo posto, per i familiari non in recovery nel complesso è soddisfatto delle cure che P ha ricevuto in questo servizio? Al secondo posto, per i familiari in recovery raccomanderebbe questo servizio ad altri con gli stessi problemi? Al quarto posto, per i familiari in recovery pensa che la sua situazione e quella di P possano migliorare?
23 La fotografia C è concordanza tra utenti e familiari su ciò che non cercano: che il paziente vada altrove (soluzione residenziale); che sia curato altrove; che sia ricoverato Per i pazienti e per i familiari in recovery è importante ricevere più informazioni Per i pazienti e familiari non in recovery sono importanti, oltre alle informazioni, altre necessità come frequentare più gente, fare una vacanza, essere aiutati a trovare lavoro
24 Considerazioni Stupore e soddisfazione Il recovery genera recovery Interventi integrati e continuativi migliorano la QoL Il bisogno di informazioni (?) Specificità del centro diurno (?) Come? Questa è un altra storia
25 Come abbiamo chiesto: 1) Come è cominciato tutto ciò? 2) In che modo si è accorto di avere un problema? 3) Come ha cercato di fare fronte a questa situazione? 4) A chi ha chiesto aiuto? 5) Come ha visto la sua richiesta di aiuto al servizio? 6) Quale tipo di aiuto ricevuto è stato per lei più utile? 7) Chi o cosa ha influito maggiormente nel suo percorso di guarigione? 8) Quali sono stati i fattori che hanno ostacolato maggiormente il suo percorso? 9) Ci sono stati dei momenti speciali che hanno contribuito al suo miglioramento? 10) Cosa significa per lei guarigione? 11) Come è cambiata, se è cambiata, l idea si sé stesso? 12) Come è cambiata, se è cambiata, l idea degli altri su di lei? 13) Come descriverebbe il suo percorso dall inizio ad oggi? 14) Come immagina il suo futuro? R. Mezzina, I. Marin, Riv. Sperim, Fre, 2006 FONTE: Utenti e familiari INDICATORE: fattori soggettivi di recovery
26 In che modo il CD ti è stato d aiuto? IL CONFRONTO Conoscere altre persone con gli stessi problemi Ascoltare le storie di altri che stavano meglio Sapere che ci sono altri che stanno peggio
27 LE PERSONE ATTORNO A ME Le operatrici ma quelle nuove! Gli altri utenti Psichiatra, psicologo, assistente sociale Il supporto dei miei familiari (genitori, ma anche figli, fratelli e fidanzati) e la loro vicinanza
28 LA STRUTTURAZIONE ritmi regolari la pianificazione delle attività quotidiane i momenti informali
29 GRUPPI AL CD problem solving illness management social skills training le gite e le vacanze attività fisica e pallavolo musicoterapia simposio poeti i gruppi momenti conviviali tecniche di rilassamento karaoke gruppo gestione emozioni gruppo cucina psicomotricità laboratorio collane laboratorio ceramica laboratorio ceramica laboratorio ceramica gruppo penso positivo i corsi di ballo lo yoga le feste il gruppo di auto aiuto gruppo svegliamente gruppo sull'alimentazione il blog gruppo 5000 passi laboratorio espressivo e teatrale la scuola di estetista
30 ALTRE COMPONENTI UTILI i farmaci la fede incontri con i familiari trovare il lavoro fare volontariato
31 CHE COSA HANNO FATTO GLI OPERATORI PER ESSERE D AIUTO? Disponibilità all ascolto Clima positivo Valorizzare la persona Operatore di riferimento
32 ALCUNE DEFINIZIONI CD come compagnia per non stare da soli CD come un ponte di passaggio CD come punto di riferimento CD come seconda famiglia CD come punto di partenza, non deserto dei tartari CD come palestra di vita
33 COSA HO FATTO IO? Socializzare con gli altri e anche all esterno del CD Impegnarmi nelle attività Sentirmi una persona e non un paziente Forza di volontà
34 Gli altri utenti del CD Litigi con i familiari Mancanza di autostima Mancanza di speranza Sintomi persistenti QUALI OSTACOLI Passività Fragilità Incostanza Necessità di adattamento Eccesso di richieste Non accettare il problema Mancanza di lavoro Mancanza di amici Interruzione dei farmaci Dover cambiare molti farmaci prima di trovare quelli giusti
35 Esito finale Salute VS Malattia Sentirsi bene con sé stessi Fare quello che fanno tutti Bisogno di normalità Trasformazione Scoperta di risorse Sensibilità nuova Maturazione Autostima/autovalorizz azione Strategie di coping RECOVERY COME RITORNO ALLA VITA RECOVERY COME EVOLUZIONE OLTRE LA MALATTIA
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37 SECONDO I NOSTRI UTENTI, I CD FAVORISCONO IL RECOVERY? SI, MA SOLO SE: Sono attraversabili Ti insegnano le abilità Rispettano la tua rotta Non è una traversata solitaria L allenatore non guarda da un altra parte Forniscono il salvagente
38 Grazie per l attenzione Silvia Merlin merlinslv@gmail.com
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