Sistemi di welfare comparati

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1 Dipartimento di Scienze Politiche Corso di Laurea L-39 Sistemi di welfare comparati II Semestre L9 Transizione Istruzione e lavoro Sistemi e politiche di welfare in prospettiva comparata Matteo Villa - matteo.villa@unipi.it

2 Caso 2 Storie di vita: transizione giovani Giovani e Transizione Istruzione Lavoro

3 Una ricerca in Provincia di Massa Carrara Provincia di Massa Carrara ab. 1 Divisioni geografico territoriali 2 Divisioni istituzionali 3 Divari socio-economici: precoce de-industrializzazione, terziario tradizionale, limitata differenziazione (risp. altre province toscane) ulteriore rallentamento dopo la crisi valore aggiunto pro-capite e indice di competitività: provincia più problematica in Toscana e sotto la media delle province italiane Occupazione femminile e servizi, lavoro non standard, media qualifica Tasso d occupazione (15-64 anni) per provincia 2015 M-C Toscana Italia Disoccupazione ,4 4,4 6,1 Disoccupazione ,4 9,2 11,9 Disoccupazione ,4 8,9 14,5 Disoccupazione ,9 23,0 29,9

4 Aspetti descrittivi del campione Titolo di studio, età media, anni transizione, occupati stabilmente

5 Aspetti descrittivi del campione Modalità di ricerca del lavoro Carriere precarie Differenze di genere. Le donne, sono maggiormente attive, con migliori qualifiche e maggiori esperienze e un background familiare migliore, hanno situazioni occupazionali peggiori e poco connesse con le aspettative personali

6 Il problema della transizione istruzione - lavoro Quali indicatori La transizione: Perché oggi è più importante (nuovi rischi sociali) Diversi fattori incidono sulle sue caratteristiche e tempi Molte le differenze tra paesi I fattori principali: 1. Condizioni all'ingresso nel mercato del lavoro 2. Insider / Outsider oppure Adulti / Giovani? 3. La penalizzazione per età 4. Caratteristiche della disoccupazione giovanile 5. I NEET 6. Ruolo dell'istruzione e disoccupazione intellettuale 6

7 Disoccupazione per età Fonte: Reyneri, 2017

8 Disoccupazione all'entrata per titoli di studio Fonte: Reyneri, 2017

9 Le politiche della transizione Quali indicatori Le politiche a sostegno della transizione: 3 campi differenti (e non necessariamente integrati): 1. Sistema formativo > Istruzione e Formazione Professionale 2. Regolazione dei contratti di lavoro > Regolazione flessibilità in entrata / uscita > Contratti a causa mista 3. Politiche del lavoro (sostegno nel mercato) > Politiche passive > Politiche attive 10

10 Quali 1. Il sistema indicatori formativo Sistema formativo 1. Formazione tecnico-professionale / generalista 2. Coinvolgimento Aziende nella formazione 3. Ruolo formazione professionale 4. Rigidità / Flessibilità Curriculum 5. Investimento e Risorse 2 Modelli principali 1. Duale tedesco 2. Generalista accademico Inglese 11

11 Quali 2. Regolazione indicatoricontratti di lavoro Contratti causa mista 1. Formazione e Lavoro Regolazione flessibilità 1. Entrata nel mercato 2. Uscita dal mercato 12

12 Penalizzazione giovani maschi e protezione N.B.: nessuna relazione significativa Fonte: Reyneri, 2011

13 Quali 3. politiche indicatori del lavoro Politiche passive Forme di indennità, sussidi, redditi minimi Politiche attive Attivazione Tipi di politiche (es. formazione, riqualificazione, orientamento, informazione, sostegno alla ricerca del lavoro, ecc.) Integrazione con politiche passive Discriminazione verso i giovani 14

14 I modelli di policy 15 Fonte: Ranci e Pavolini, 2015

15 IQuali modelli indicatori di policy Liberale, Statalista, Collettivo Duale nella formazione e istruzione 16 Fonte: Ranci e Pavolini, 2015

16 IQuali modelli indicatori di policy Regimi di welfare per: Fonte: Ranci e Pavolini, Regolazione Contratti - Politiche del Lavoro 17

17 Quali indicatori fenomeni e politiche Trasformazioni Cambiamenti e sfide 1. Terziarizzazione economia: diverse pressioni e competenze richieste, più generaliste, diverso rapporto con imprese 2. Accademizzazione Scuola preferenze per studi generalistiaccademici (licei) e titoli universitari 3. Flessibilizzazione MDL meno vincoli, più rischi precarizzazione, uso distorto contratti causa mista, più disoccupazione, più pressioni su sostegno del reddito Risposte pubbliche 1. Transizione più rilevante nel disegno sistema scolastico causa mista, apprendistato, corsi postscuola 2. Apprendistato e altri strumenti di formazione e lavoro (e uso distorto): tirocini e stage, inserimenti mirati, più collegamento universitàlavoro verso la flexsecurity 3. Governance decentramento delle politiche e collaborazione pubblico-privato 18

18 Quali indicatori Efficacia delle politiche di istruzione-lavoro Difficile valutazione per molti fattori intervenienti: Molti aspetti controversi e distorsioni. Molti fattori oltre le politiche: contesto sociale, culturale, economico, istituzionale (lavoro, welfare, famiglia) Inflazione del valore dei titoli di studio Norme giuridiche o contrattuali effetti scarsi o nulli su disoccupazione No relazione tra protezione dell'occupazione o flessibilità e indice di penalizzazione dei giovani Flessibilizzazione: più rischi per popolazione giovanile (intrappolamento) Ruolo dell'istruzione all'ingresso e nella carriera 19

19 Fonte: Ranci e Pavolini, 2015 Quali indicatori Efficacia delle politiche 20

20 Disoccupazione intellettuale? Dagli anni '70 a oggi: crescente disoccupazione tra diplomati e laureati OVVIA: perché chi cerca lavoro sono soprattutto i giovani (con più alti tassi di scolarità rispetto generazione precedente). Disoccupazione è intellettuale perché è giovanile. Ma disoccupazione è un fenomeno in costante riduzione in sé.