Un estate speciale: ricerca valutativa sui centri estivi del Comune di Milano 1
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- Valerio Romeo Gallo
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1 Un estate speciale: ricerca valutativa sui centri estivi del Comune di Milano 1 Introduzione L articolo si propone di sintetizzare una ricerca valutativa realizzata dall Istituto Italiano di Valutazione per conto del Comune di Milano, che ha analizzato l esperienza dei Centri estivi milanesi prendendo in considerazione le attività svolte negli anni 2004 e 2005, al fine di mettere in luce le diverse opinioni degli attori sociali coinvolti nel progetto: bambini, famiglie, educatori, funzionari dell amministrazione. L impostazione della ricerca era inoltre orientata a fornire elementi di bilancio e considerazioni critiche ai responsabili del servizio, in modo da facilitare l innovazione progettuale. La ricerca ha rappresentato, inoltre, un occasione per rivisitare un percorso storico, che data sin dagli anni Settanta del secolo scorso, quando presero forma le prime iniziative comunali estive rivolte all infanzia. Le considerazioni esposte nelle pagine seguenti non si soffermano tanto sui risultati emersi dallo studio condotto presso i Centri Estivi del Comune di Milano, ma cercheranno di mettere in luce l impianto metodologico utilizzato nella ricerca valutativa, al fine di fornire strumenti trasferibili in altri contesti territoriali. Il rapporto nella sua interezza è stato pubblicato nel volume Un estate speciale. Animazione e bisogni sociali nei centri Estivi per la scuola primaria del Comune di Milano, a cura di Piergiorgio Reggio ed Elena Righetti, ed. Franco Angeli, La valutazione processuale Valutare la qualità di un servizio di utilità pubblica quale i Centri estivi comporta alcune scelte di fondo che è importante richiamare. In primo luogo, trattandosi di un servizio progettato per e rivolto a persone, sfugge alla possibilità di un inquadramento normativo; diventa necessario utilizzare per la lettura di questo universo il paradigma costruttivista. Si rinuncia cioè a ricercare improbabili certezze per affidarsi invece a strumenti che permettano di descrivere compiutamente l oggetto di valutazione e le opinioni che ne ricostruiscano il senso e il significato che i diversi attori interessati gli attribuiscono: ascoltare i diversi punti di vista presenti consente di vedere il servizio con occhi critici, per scoprire talvolta che l immagine dell organizzatore si fonda su presupposti molto diversi da quelli dell utilizzatore. In questo senso, tramite il lavoro d indagine, è possibile avviare un confronto, aprire un dialogo tra i molteplici interlocutori, perché da questa loro dialettica possa nascere o meglio, crescere una proposta che tenga conto della legittima domanda così come dell esperienza e delle potenzialità dell offerta. Questo valore aggiunto è raramente attribuito, come compito, al processo valutativo. Questo è il limite che ci si è proposti di superare instaurando modalità fortemente interattive tra committenza e consulenza. In questo modo crediamo si è potuto sfruttare appieno l apporto di un processo valutativo realmente utile al decisore quando diventa sostegno alla propria responsabilità operativa. Un secondo aspetto caratteristico del processo valutativo condotto è la natura autocorrettiva in progress. Il Settore Diritto allo Studio del Comune di Milano, committente dell intervento di ricerca valutativa è il titolare delle scelte gestionali e organizzative. Questa considerazione comporta come conseguenza che il rapporto tra 1 L'articolo sintetizza le riflessioni espresse nel volume "Un estate speciale. Animazione e bisogni sociali nei centri Estivi per la scuola primaria del Comune di Milano, Reggio P. e Righetti E. (a cura di), FrancoAngeli, Nello specifico mette in luce l'impianto metodologico della ricerca presentato nella seconda parte del volume. Autori dei capitoli ai quale il presente testo fa riferimento sono: Gianluca Braga, Viviana Greco, Elena Righetti e Mara Tisi. La sintesi è stata elaborata da Lorena Ortolina. 1
2 committente e valutatore è di stretta e costante collaborazione. Gli interessi dell Ufficio sono quelli che hanno guidato la ricerca sociale e i risultati, anche parziali, sono stati messi tempestivamente a disposizione del decisore/utilizzatore degli stessi. Occorre pertanto segnalare che la ricerca processuale qui proposta ha due punti di forza/specificità: il coinvolgimento diretto della committenza sin dall inizio nella precisazione degli obiettivi d indagine e soprattutto delle motivazioni che hanno condotto alle domande di valutazione ; la restituzione in itinere su quanto elaborato sui dati raccolti, che ha consentito di svolgere riflessioni e considerazioni sull esperienza nel corso dell indagine e non soltanto al termine di essa. Queste riflessioni anche se parziali sono diventate un riferimento da utilizzare da subito nella valutazione delle proposte presentate per l attivazione delle nuove annualità dei Centri estivi. I punti di attenzione che nel corso del processo di raccolta ed elaborazione sono emersi riguardavano: - valenza educativa delle iniziative proposte nei Centri, - punti di miglioramento nelle progettazioni e nelle relative attuazioni, - organizzazione logistica e adeguatezza delle strutture (durata, spazi, ecc.), - relazione con il contesto territoriale e valorizzazione delle risorse locali (reti e soggetti da coinvolgere), - rapporto tra tempo/attività in sede e tempo/attività fuori sede, - competenze professionali degli operatori e loro preparazione ad avvio attività, - coerenza tra progettazione proposta e realizzazione effettiva, - modalità e significati del coinvolgimento delle famiglie nella progettazione delle attività, - modalità per attivare relazioni efficaci tra le famiglie e gli operatori al fine di seguire per quanto possibile in modo personalizzato i bambini e le bambine. A queste questioni si è fatto riferimento per la stesura delle tracce d intervista e delle griglie utilizzate per l esplorazione di dati e opinioni presso i vari attori. Durante il progress dei lavori gli elementi raccolti e organizzati, sono stati oggetto di momenti di restituzione/riflessione in appositi incontri tra i ricercatori e i responsabili del Servizio. Le considerazioni sviluppate in tali incontri hanno, da un lato, influito sul proseguimento dei lavori di indagine, indirizzando e precisando obiettivi e modalità di rilevazione; dall altro lato hanno condotto l amministrazione ad effettuare alcune scelte di metodo per il proseguimento dei Centri estivi, ad esempio nei progetti del 2005 si sono accentuati gli aspetti di integrazione con i quartieri e si è inserita come prassi di gestione la rilevazione dai dati presso le famiglie. Piano d indagine e metodologie di ricerca Il piano d indagine è stato strutturato per rispondere a quattro obiettivi: 1)rilevazione delle modalità di utilizzo del servizio nonché individuazione delle caratteristiche della sua utenza; 2)rilevazione della soddisfazione degli utenti (famiglie dei bambini) che hanno frequentato i Centri estivi al fine di ri-orientare la programmazione delle attività coerentemente con i bisogni e le aspettative della sua utenza; 3)individuazione dei punti di forza e delle criticità del servizio coinvolgendo i soggetti gestori dell intervento in un percorso di valutazione partecipata finalizzata all individuazione delle aree di miglioramento dello stesso; 4)realizzazione di un indagine comparativa a livello europeo al fine di rilevare alcune esperienze di eccellenza realizzate in città europee. 2
3 Per quanto attiene al secondo obiettivo, l analisi della soddisfazione degli utenti, l indagine era rivolta a 4 categorie di soggetti, coinvolti con ruoli diversi nelle attività dei centri estivi: genitori; bambini della scuola primaria; operatori/trici; coordinatori/trici e referenti comunali. Le metodologie utilizzate per ciascuna categoria sono state diverse e verranno illustrate in seguito. Inoltre, sono stati realizzati due Report di fase, corredati di schede e griglie di sintesi che riportavano i dati emersi alla conclusione di ciascuna delle principali azioni previste. Al termine di ogni fase è stata attivata una sessione di monitoraggio con la partecipazione della committenza per analizzare e valutare i risultati raggiunti e per ri-orientare le fasi seguenti. La soddisfazione delle famiglie Le famiglie sono state selezionate sulla base delle tipologie emerse dalla rielaborazione dei dati raccolti attraverso le pre-iscrizioni, per avere un quadro pur nella limitatezza di numero il più possibile rappresentativo dell insieme di riferimento. Per la rilevazione della soddisfazione delle famiglie sono state attivate due modalità di approccio: - qualitativo: interviste in profondità condotte presso le abitazioni degli interlocutori (con valenza di maggiore approfondimento e sulla base di una scelta nominativa che rispettasse le caratteristiche tipologiche elaborate in base ai dati sociologici a disposizione); - quantitativo: interviste telefoniche condotte con un campione rappresentativo di 100 famiglie. La prima modalità ha fornito gli elementi per la definizione degli item del questionario utilizzato per le interviste telefoniche; nello stesso tempo il quadro di sfondo emerso ha consentito alle intervistatrici di condurre il colloquio telefonico con un buon livello di coerenza al contesto di riferimento. Per quanto concerne l intervista, gli obiettivi conoscitivi sulla base dei quali è stata elaborata la griglia sono stati così definiti: - considerare le aspettative delle famiglie e il grado di soddisfazione delle attività; - approfondire/esplicitare i bisogni e i desideri nei confronti dei Centri estivi; - capire se il servizio ha risposto a tali esigenze e conoscere il grado di soddisfazione; - delineare le mancanze percepite e le aspettative per il futuro. L intervista era rivolta prevalentemente ai genitori, ma prevedeva anche, nel limite delle possibilità fornite dalla contingenza, di intervistare il figlio/la figlia, con alcune domande dedicate. Le principali aree tematiche affrontate nel corso delle interviste sono: Analisi del contesto: tale area tendeva a rilevare informazioni personali sulla famiglia intervistata e sul quartiere in cui vive, al fine di avere un quadro della famiglia in questione e nel frattempo compiere una breve indagine sull inserimento di tale famiglia nel territorio e sulla sua rete di supporto. Questa operazione permetteva di inserire nel proprio contesto ambientale la famiglia intervistata. Approccio al Centro estivo, aspettative e motivazioni: tale area aveva lo scopo di indagare la fase iniziale di presa di decisione da parte dei genitori di iscrivere il figlio al Centro estivo. Dopo aver individuato il Centro estivo frequentato, le domande sono state formulate in modo tale da avere un idea di come si sono svolte le modalità di iscrizione del bambino al Centro. L attenzione si è quindi focalizzata su ciò che i genitori si immaginavano che fosse un Centro estivo e su che cosa si aspettavano di trovare (soprattutto nel caso fosse la prima esperienza di Centro estivo del/la figlio/a), ed infine su ciò che ha spinto i genitori alla scelta di iscrivere il bambino al Centro. Descrizione del servizio: tale area comprendeva le domande specifiche per ottenere la fotografia del Centro estivo frequentato, considerando ciò che è effettivamente accaduto. Si è cercato dunque di avere la maggior parte di informazioni relative: alla 3
4 frequenza reale del bambino, alle attività svolte, alla piacevolezza del Centro da parte del bambino così come veniva percepita dal genitore, al rapporto intercorso con gli educatori e le altre figure del Centro, al servizio mensa, alla modalità di pagamento. Riflessioni sul servizio: l area chiedeva spunti di riflessione sull esperienza nel Centro estivo, partendo dalle aspettative del genitore sul servizio a ciò che realmente è stato offerto nei termini di strutturazione temporale e flessibilità del servizio. Il genitore esprimeva il proprio punto di vista sul servizio, ed era invitato a motivare le proprie risposte e ad ipotizzare un organizzazione corrispondente alle proprie aspettative e alle caratteristiche del figlio. Un tema su cui si è concentrata l attenzione riguardava gli aspetti educativi del Centro estivo, si chiedeva di ragionare sul significato di educativo e di valutare se il programma svolto nei Centri in qualche modo aveva prodotto dei cambiamenti sul piano educativo nel proprio figlio. Alla luce delle considerazioni espresse, si chiedeva se era intenzionato ad iscrivere nuovamente il bambino al Centro estivo. Per quanto riguarda i bambini intervistati, invece, è stato previsto di indagare principalmente due aree: Centro estivo frequentato: al/la bambino/a venivano poste alcune domande di carattere generale, improntate sul ricordo libero delle attività svolte durante l anno scorso, quelle che sono state più apprezzate e per quale motivo. Aspettative per il prossimo Centro estivo: si chiedeva al/la bambino/a di ipotizzare nuove attività o di escludere quelle che non gli erano piaciute per poter riprogrammare l esperienza anche sulla base delle richieste dei veri fruitori. Come detto in precedenza, la soddisfazione delle famiglie relativamente ai centri estivi è stata indagata anche con uno strumento di tipo quantitativo, con l intento di cogliere più indicazioni sulla percezione e sulle opinioni dei genitori rispetto al servizio offerto dai Centri estivi del Comune di Milano, cercando di raggiungere un adeguato numero di soggetti che potessero darne testimonianza. I dati e le informazioni raccolte attraverso le interviste hanno costituito una buona base di partenza per la valutazione dell esperienza come percepita da parte delle famiglie, ma si trattava pur sempre di una casistica troppo limitata per poter essere considerata rappresentativa della totalità dei genitori coinvolti. Gli spunti emersi, insieme ad altri colti durante gli incontri con i referenti del Comune e delle cooperative, oltre ad alcune specifiche indicazioni fornite dalla committenza, hanno però costituito la base su cui costruire il questionario di indagine. A partire dalla lista dei nominativi fornita dal Comune relativamente all edizione 2004 delle attività, sono state selezionate cento famiglie attraverso un campionamento mirato ad assicurare una sufficiente rappresentatività per zona territoriale. Per sopperire alle eventuali cadute dei nominativi scelti, per ogni famiglia selezionata ne sono state scelte altre due di riserva, con lo stesso profilo socio-economico della principale. Alle famiglie prescelte è stato inviato via posta il modulo di indagine, insieme a una lettera in cui il Comune presentava la ricerca e ne indicava gli scopi. La raccolta dei dati è stata effettuata tramite interviste telefoniche, che hanno permesso di interagire direttamente con i familiari dei bambini, assistendoli nella risposta ai diversi argomenti, fino al raggiungimento del campione pianificato di cento rispondenti. Le interviste telefoniche sono state eseguite nel periodo giugno-luglio 2005, a cura delle ricercatrici che avevano già condotto le interviste qualitative. Le telefonate avvenivano di solito nel tardo pomeriggio e in prima serata, per poter raggiungere quelle famiglie in cui entrambi i coniugi svolgevano un attività lavorativa fuori casa. Proprio per questo motivo il periodo di raccolta dei dati è stato piuttosto ampio ma, alla fine, tutte le cento famiglie previste dal disegno campionario sono state intervistate attraverso il contatto telefonico, e il grado di completezza delle risposte è stato decisamente soddisfacente. L intervista telefonica, ideata in modo da rilevare informazioni su tutti gli aspetti che potessero concernere l organizzazione di un Centro estivo e le attività svolte, era strutturata nelle cinque sezioni di seguito descritte: 4
5 A. Analisi del contesto: struttura familiare. Con la prima sezione sono stati raccolti i dati sociologici delle famiglie, come la composizione, il numero di figli per nucleo, la presenza di altri familiari e/o persone conviventi, il livello di inserimento nel contesto sociale. B. Approccio al Centro estivo: modalità e motivazioni. In questa sezione sono stati raccolti i dati relativi al Centro estivo frequentato, alle fonti di informazione utilizzate per venirne a conoscenza, alle informazioni per le quali sono stati richiesti approfondimenti, alla scelta di ripetere l esperienza. C. Approfondimenti sul Centro estivo: attività e servizio. Questa parte ha permesso di raccogliere dati in relazione alla durata della frequenza, alle attività svolte dai figli/e secondo il ricordo dei genitori, alla percezione dei genitori in relazione al gradimento del figlio/a, alle relazioni con gli educatori e gli operatori del Centro, al servizio mensa. D. Riflessioni sul Centro estivo: valutazione e aspettative. Un adeguato set di domande ha portato a raccogliere in questa parte alcuni dati di carattere valutativo sull esperienza nel Centro, in relazione sia alle aspettative e ai bisogni organizzativi ed economici, sia rispetto all offerta dal punto di vista degli aspetti di animazione ed educativi. E. Approfondimento del contesto: Nell ultima sezione erano previste alcune domande di chiusura volte a rilevare i dati di contesto utili alla connotazione delle famiglie in relazione all attività lavorativa dei genitori e ai supporti alla famiglia per l accudimento dei figli. I bambini: aspettative e bisogni Il punto di vista degli utenti diretti del servizio è stato rilevato attraverso una modalità animativa di piccolo gruppo. Poiché l indagine si è protratta nel 2005 per alcune fasi, si è scelto di consultare i bambini presenti nei Centri nel 2005 e non nel 2004, in modo che il ricordo dell esperienza fosse più vivido. Sono state realizzate due sessioni animative di gruppo progettate ad hoc, sulla base della metodologia del focus group. Questo è generalmente un metodo di ricerca particolarmente utile per esplorare le opinioni, gli atteggiamenti o i comportamenti della collettività, per approfondire le motivazioni sottostanti al pensiero ed al comportamento umano. Le sessioni animative di gruppo realizzate hanno assunto le caratteristiche metodologiche principali del focus group, in primo luogo perchè i dati raccolti sono derivati da una discussione, che non aveva lo scopo di ottenere il consenso da parte dei partecipanti, ma solo quello di far emergere le loro opinioni. In secondo luogo la discussione ha permesso di raccogliere e analizzare informazioni sull oggetto di indagine della ricerca, riguardanti cioè la soddisfazione e le opinioni degli utenti dei Centri estivi. L idea di coinvolgere poche persone per sessione è stata una scelta funzionale non solo ai fini della ricerca, ma anche al tipo di utenza a cui ci si rivolgeva, nella convinzione che un ridotto numero di bambini avrebbe consentito una miglior interazione e partecipazione al lavoro di gruppo. A differenza di un focus group propriamente detto, le sessioni animative con i bambini sono state impostate secondo modalità ludiche che potessero catturare la loro attenzione ricreando una dimensione comunitaria in cui i bambini potessero sentirsi a loro agio, e in cui sarebbe stato più facile proporre domande e attività da svolgersi in un atmosfera divertente e di gioco. L impostazione degli incontri è stata di tipo qualitativo: si è puntato a fare in modo di permettere ai bambini/e rappresentanti di ogni Centro di trovarsi, confrontarsi su quello che avevano fatto durante il Centro estivo e proporre quindi cose nuove e di loro interesse per l organizzazione di un Centro estivo per loro ideale, al fine di sviluppare e migliorare il servizio. Per la scelta dei nominativi da contattare è stato possibile sfruttare una particolarità dell organizzazione dei Centri estivi dell estate I bambini di ogni singolo Centro hanno infatti eletto un proprio sindaco ed una giunta consultiva che hanno affiancato gli animatori nella predisposizione di alcuni eventi condivisi, di alcune proposte sportive, di gioco, o di laboratorio. Sono stati convocati i bambini/e che durante l estate avevano ricevuto la nomina a sindaco all interno del Centro estivo frequentato, presumendo che, oltre che a riportare la propria esperienza, fossero in grado di 5
6 rappresentare la voce degli altri bambini del Centro. Durante le sessioni si è valorizzato il fatto che i bambini convocati fossero i sindaci del loro Centro e si è fatto in modo che si potesse giocare con loro sulla base del ruolo che avevano ricoperto durante l esperienza estiva. Per quanto riguarda la conduzione delle sessioni, esse iniziavano con un breve momento introduttivo per facilitare la conoscenza dei sindaci tra di loro e con le conduttrici. Veniva loro chiesto di compilare un cartoncino con il nome, cognome e nome del Centro frequentato, da posizionare davanti a sé sul tavolo. In seguito le conduttrici si presentavano come intervistatrici incaricate dal sindaco della loro città (Lugosta) di chiedere ai sindaci dei Centri estivi di Milano informazioni sulle loro esperienze e di raccogliere suggerimenti e nuove proposte per progettare un Centro estivo nella loro città di provenienza. Ogni sindaco veniva quindi sollecitato a raccontare la propria esperienza. Le ricercatrici hanno avuto alternativamente il compito di promuovere il ricordo e facilitare la discussione e di aiutare i bambini/e ad esplicitare che cosa del Centro fosse piaciuto di più, che cosa fosse piaciuto di meno, che cosa non c era e sarebbe piaciuto che ci fosse, riportando i dati emersi su alcuni cartelloni. In una seconda fase le conduttrici chiedevano ai/alle bambini/e-sindaco di aiutarle a delineare delle aree di tipologie semantiche di quanto trascritto sui cartelloni: utilizzando colori differenti per ciascuna area identificata con i bambini/e, si raggruppavano nelle diverse categorie semantiche gli elementi scritti in precedenza. Questa operazione era propedeutica alla terza ed ultima parte del lavoro, volutamente più ludica: venivano scritti su alcuni piattini di plastica i nomi delle aree semantiche delineate (ogni piattino identificava un area) e venivano distribuite ai bambini/e dieci tessere di colore diverso per ogni bambino/a, così da poter essere identificati in seguito. Con queste tessere si chiedeva ai bambini/esindaco di comprare le aree di attività che secondo loro costituivano ingredienti importanti per fare un buon Centro estivo. Ogni bambino/a poteva scegliere quante tessere assegnare a ciascuna area a seconda del suo gradimento. Dopo aver fatto una graduatoria delle aree preferite, la si commentava brevemente coi bambini, considerando gli ingredienti importanti di cui tener conto nel progettare un Centro estivo, delineando una giornata/settimana tipo di un Centro estivo costruito con gli ingredienti scelti nella prima fase. L incontro si concludeva con la consegna ai bambini delle medaglie da parte del sindaco e della lettera da parte dell assessore in cui li si ringraziava per il servizio svolto in qualità di sindaci dei propri Centri estivi. Il punto di viste degli operatori, dei coordinatori e dei referenti comunali Il personale che svolge le attività nei Centri estivi è suddiviso in tre categorie professionali principali: coordinatori/trici, educatori/trici, animatori/trici e personale di sostegno per bambini portatori di handicap. Oltre a questi sono previsti alcuni operatori Asa e il personale ausiliario. La selezione del personale è affidata alle singole cooperative, in applicazione delle direttive previste dal bando comunale, in coerenza con i criteri interni di ogni organizzazione. Per questa tipologia di soggetti sono state realizzate due specifiche attività di indagine. Nella prima sono stati analizzati i dati anagrafici degli operatori relativi al 2004 forniti dalle cooperative, ed in seguito è stato proposto un questionario alle/agli educatrici/tori presenti nei Centri estivi nel Nella seconda sono stati realizzati due gruppi focus composti da coordinatrici/tori delle cooperative e da referenti dell amministrazione comunali. Il questionario rivolto agli operatori/trici dei centri estivi era di tipo semi-strutturato, elaborato sulla base delle interviste realizzate con alcuni rappresentanti della categoria (coordinatrici e responsabili di cooperative). Il questionario presentava, accanto a domande a risposta chiusa, un buon numero di domande a risposta libera. I questionari raccolti rappresentano circa il 23% degli educatori in servizio. Si tratta di una quota soddisfacente, che permette di avere una buona prospettiva anche del punto di vista di questo campione di testimoni interni delle attività e della organizzazione dei Centri estivi. Il questionario è stato strutturato in quattro Sezioni: 6
7 Sezione 0 Informazioni preliminari. Qui sono stati raccolti i dati anagrafici e sociologici degli educatori: i profili di studio, le precedenti attività di lavoro, gli anni di esperienza nel settore, l attività lavorativa prevalente, sesso, età. Sezione A Attività presso il Centro. Qui sono state raccolte le informazioni relative a sede di lavoro, informazioni sul progetto, aspettative. Sezione B Descrizione del servizio. Qui sono state raccolte le informazioni e le percezioni degli educatori relative a: struttura e logistica, relazioni professionali con colleghi, referenti comunali, genitori e bambini/e, punti di criticità ed elementi facilitanti. Sezione C Riflessioni sul servizio. Qui sono state raccolte le informazioni e le percezioni degli educatori relative a: esperienza nel complesso, corrispondenza tra aspettative e risultati, adeguatezza del servizio, apprezzamenti ed elementi di migliorabilità, proposte anche in relazione alla conoscenza dei bambini, definizione di educativo ed elementi presenti nelle attività, cambiamenti rilevati nei bambini. La modalità di indagine scelta per raccogliere il punto di vista dei/delle coordinatori/trici e dei referenti comunali è stata, come detto precedentemente, quella dei focus group. Questi avevano l obiettivo di individuare i punti forza e le criticità del servizio (Centri estivi) coinvolgendo i soggetti gestori in un processo di valutazione partecipata; era quindi finalizzato all individuazione di aree di miglioramento utili anche per impostare i bandi degli anni successivi. Sono stati realizzati due focus group, uno con i referenti comunali e uno con i coordinatori degli enti gestori. La struttura dei focus group può essere così ricostruita: - breve presentazione dei partecipanti e dei conduttori; - introduzione degli obiettivi e del programma di lavoro del focus group; - presentazione sintetica della ricerca valutativa condotta sull attività dei Centri estivi negli anni ; questa fase aveva lo scopo di dare ai partecipanti l opportunità di approfondire con i ricercatori alcuni elementi emersi nelle altre fasi della ricerca: caratteristiche delle famiglie che hanno fruito del servizio nell anno precedente; dati anagrafici delle famiglie che hanno richiesto il servizio; caratteristiche di servizi simili segnalati come esperienze di eccellenza in Europa; -presentazione dei quattro temi-guida per la riflessione definiti con il committente. funzione di questi temi-guida: focalizzare l attenzione sugli aspetti rilevanti presentati. Si lascia però la possibilità di aggiungere altre riflessioni qualora questioni dal loro punto di vista rilevanti dovessero es-sere state tralasciate. I temi per la discussione proposti sono stati: a. rapporto tra educatori e genitori b. le famiglie e la loro rete primaria c. il rapporto con il territorio d. la continuità del tempo e. (eventuale) altro - lavoro individuale (10 minuti) per trascrivere su un foglietto predisposto le riflessioni che i temi avevano suscitato in loro. Questo momento individuale aveva il duplice scopo di conoscere il loro parere prima che venisse influenzato dall interazione con il resto del gruppo e di verificare quale dei temi proposti suscitava le maggiori attenzioni. Infatti l indicazione era quella di non commentare necessariamente tutti i temi ma di concentrarsi su quello (o quelli) ritenuti più stimolanti; - plenaria con individuazione del tema oppure i temi più sentito dal gruppo; - discussione in gruppo, avviata da un giro di tavolo per condividere le riflessioni scritte individualmente. La discussione non prevedeva necessariamente un accordo di tutti i membri del gruppo. Le affermazioni sono state riportate sinteticamente su una lavagna a fogli mobili per la memo-rizzazione; - sintesi conclusiva da parte dei conduttori commentata dal gruppo. 7
8 Conclusioni e prospettive di innovazione e miglioramento La metodologia di ricerca illustrata in queste pagine, ha permesso di cogliere la presenza di alcuni elementi significativi, schematizzabili in tre dimensioni esplicative: - risposta ad un bisogno sociale, dimensione che a partire dalla tipologia di famiglie utilizzatrici del servizio, contribuisce a precisarne le caratteristiche; - qualità delle attività, dimensione che tocca l aspetto qualitativo delle proposte dei Centri e le relative modalità di progettazione e realizzazione delle stesse; - efficienza organizzativa, dimensione connessa alle precedenti, che esamina aspetti spesso trascurati e ritenuti di contorno quali ad esempio i servizi logistici (ad esempio la mensa), le relazioni interpersonali tra i di-versi soggetti coinvolti. Queste tre dimensioni esplicative hanno guidato l analisi valutativa, raccolta in un rapporto di ricerca conclusivo fornito alla committenza, che contemplava proposte e suggerimenti per lo sviluppo e il miglioramento del servizio. Il report è stato poi tradotto nella pubblicazione Un estate speciale. Animazione e bisogni sociali nei centri Estivi per la scuola primaria del Comune di Milano, a cura di Piergiorgio Reggio ed Elena Righetti, ed. Franco Angeli,
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