Anno scolastico TITOLO PROGETTO IPIDA3
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1 I S T I TUTO COMPR ENS IVO S TATAL E SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI PRIMO GRADO F. Michelini Tocci Piazza San Francesco, 5 Tel.: FA: Cod.Fisc Cod.Min: PSIC83500A psic83500a@istruzione.it sito internet: C A G L I (PESARO e URBINO) Anno scolastico - ORDINE DI SCUOLA: SCUOLA DELL INFANZIA DI CAGLI-CANTIANO-SMIRRA-ACQUAVIVA-PIANELLO TITOLO PROGETTO IPIDA3 PROGETTO DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE ED INTERVENTO SULLE DIFFICOLTA DI ATTENZIONE, AUTOREGOLAZIONE E APPRENDIMENTO (POTENZIAMENTO DELLA ABILITA ATTENTIVE, FONOLOGICHE, NUMERICHE E GRAFOMOTORIE). INTRODUZIONE La Mission dell Istituto Comprensivo Statale F. Michelini Tocci è espressa dalla frase di Don Lorenzo Milani Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali", tratta dal suo famoso libro Lettera ad una professoressa. In linea con questa Mission il nostro Istituto cerca di rispondere in modo personalizzato ai diversi bisogni degli alunni. La finalità fondamentale della nostra scuola è quella di adattare la metodologia didattica, le attività e i materiali scolastici, l organizzazione dell istituto alle diverse caratteristiche cognitive, socio-ambientali, affettive e motivazionali dei bambini e dei ragazzi che ci sono stati affidati. In una tale prospettiva, uno degli interventi più urgenti e quello di aiutare maggiormente, in maniera più scientifica ed efficace, i bambini con disturbi specifici di apprendimento. Sono definiti come disturbi specifici di apprendimento (DSA) una serie di difficoltà nello sviluppo cognitivo e nell'apprendimento scolastico che risultano dissonanti in relazione alle potenzialità generali del soggetto, in particolare rispetto al suo livello di intelligenza che in tali casi rientra nella norma. La frequenza dei DSA in Italia è di circa il 4 %, soprattutto per la dislessia (disturbo di lettura). Spesso però i bambini dislessici presentano anche disturbi nella scrittura (disortografia) e nel calcolo (disclaculia). Già nella scuola dell infanzia i bambini possono evidenziare dei segnali precursori dei DSA, tali segnali sono: Difficoltà di linguaggio: confusione di suoni, frasi incomplete, sintassi inadeguata, difficoltà a ripetere una parola dopo averla ascoltata. Difficoltà fonologiche: scarsa abilità nei giochi linguistici, nel riconoscimento e nella costruzione di rime, difficoltà in esercizi metafonologici (relativamente alle sillabe e ai fonemi). Difficoltà numeriche: conoscenza della sequenza dei numeri, associazione del numero alla quantità, conteggio. Inadeguata manualità fine: ritagliare, colorare. Difficoltà nel copiare un modello e disordine nell utilizzo dello spazio di un foglio. Goffaggine nei movimenti, nel vestirsi, mangiare, allacciarsi le scarpe, riordinare. Inadeguato riconoscimento destra-sinistra.
2 Difficoltà a riprodurre e mantenere ritmi. Difficoltà nella memoria a breve termine e di lavoro. Diverse ricerche hanno evidenziato che gli interventi per ridurre l espressività dei DSA sono tanto più efficaci quanto più sono precoci. L 8 ottobre 2010 è stata promulgata la legge n 170, relativa ai disturbi specifici di apprendimento. Questa legge si propone di identificare i bambini con DSA tramite percorsi diagnostici effettuati dai servizi sanitari o da strutture e professionisti privati accreditati, nel caso le strutture sanitarie presenti sul territorio non siano in grado di fornire tale servizio. La legge 170 prevede che la scuola metta in atto Piani Didattici Personalizzati per aiutare questi bambini con diagnosi di DSA, attui forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative di questi studenti e realizzi interventi di tipo compensativo e dispensativo. La diagnosi di DSA, però, può essere effettuata soltanto alla fine della seconda classe della scuola primaria. La legge n 170 e le linee giuda del MIUR per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbo specifico di apprendimento (allegate al Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011) indicano che è, tuttavia, importante identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio già nella scuola dell infanzia. Oltre a queste difficoltà si rileva un aumento nei bambini dei problemi di attenzione e di autoregolazione del comportamento. Nella scuola dell infanzia un significativo numero di bambini evidenza problemi di disattenzione, scarsa concentrazione, iperattività e autocontrollo. Pertanto è fondamentale identificare i bambini che presentano tali difficoltà ed intervenire per migliorare le loro capacità attentive e di autocontrollo, in modo che possano partecipare in maniera più produttiva alle attività scolastiche. Le finalità generale del progetto IPIDA3 è quella di individuare, già nell ultimo anno della scuola dell infanzia, i bambini con problemi di attenzione e autocontrollo, con difficoltà nelle competenze fonologiche, pre-numeriche, grafomotorie e di intervenire con delle attività ludichedidattiche per cercare di potenziare questi prerequisiti. OBIETTIVI PERSEGUITI DAL PROGETTO OBIETTIVI FORMATIVI _ Formare le insegnati della scuola dell infanzia all utilizzo di strumenti osservativi scientifici per rilevare le aree di difficoltà dei bambini. _ Formare le insegnanti all utilizzo di prove a somministrazione individuale per rilevare il possesso dei prerequisiti di apprendimento dei bambini. _ Formare le insegnati per effettuare interventi precoci e mirati per sviluppare i prerequisiti dell apprendimento e prevenire i disturbi di apprendimento. _ Migliorare il lessico dei bambini. _ Migliorare le abilità fonologiche e grafiche dei bambini. _ Migliorare il senso del numero dei bambini _ Migliorare le attività attentive e di autoreagolazione OBIETTIVI SPECIFICI _ Facilitare la pronuncia di suoni e parole. _ Saper individuare e raggruppare sillabe. _ Individuare sillabe iniziali e sillabe finali di semplici parole. _ Saper riconoscere assonanze e rime. _ Migliorare la conoscenza delle corrispondenza grafema-fonema. _ Consolidare il senso del numero: conoscenza del significato semantico, delle etichette lessicali e dei simboli arabici dei numeri fino a 10. _ Allenare il polso ad un corretto movimento per abituarsi ai pattern motori della scrittura. _ Migliorare le componenti di autoregolazione, _ Migliorare l attenzione sostenuta
3 _ Migliorare le capacità di problem solving, _ Migliorare le funzioni esecutive _ Migliorare l approccio metacognitivo SEZIONI COINVOLTE Tutte le sezioni della scuola dell infanzia dell Istituto Comprensivo: bambini del terzo anno della scuola dell infanzia. DOCENTI COINVOLTI Tutti i docenti delle sezioni in cui sono inseriti i bambini del terzo anno della scuola dell infanzia ESPERTI ESTERNI Dott.ssa Noemi Del Bianco: psicologa specializzata nei disturbi dello sviluppo e dell apprendimento. ISTITUZIONI COINVOLTE Comunità Montana del Catria e del Nerone. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO FASE 1 : FORMAZIONE. Formazione degli insegnati della scuola dell infanzia di Cagli - Cantiano- Smirra - Acquaviva- Pianello alla conoscenza e all utilizzo del questionario osservativo IPDA (mese di ottobre). Il questionario osservativo per l Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento-IPDA (Terreni, Tretti, Corcella, Cornoldi e Tressoldi, Erickson) è costituito da 43 item (comportamenti da osservare) suddivisi in due ambiti: - le abilità generali: le abilità riferite all apprendimento in generale; - le abilità specifiche: i prerequisiti della lettoscrittura e della matematica; Le abilità generali: Aspetti comportamentali: interesse e motivazione, adeguamento alle regole, capacità di adattamento alle nuove situazioni, capacità di collaborazione, autonomia, concentrazione e temperamento. Motricità: coordinazione generale, motricità fine. Comprensione linguistica: capacità di ascoltare e seguire conversazioni, di capire le istruzioni e le parole dell insegnante. Espressione orale: capacità di raccontare esperienze vissute, chiarezza dell espressione, ricchezza del vocabolario, capacità di descrivere vignette, abilità morfosintattica. Metacognizione: consapevolezza e controllo dei processi cognitivi, sa usare strategie per imparare meglio, persistenza nel compito, capacità di capire che pensieri estranei, rumori o altri stimoli possono disturbare l esecuzione delle sue attività. Altre abilità cognitive (memoria, prassie, orientamento): capacità di ricordare contenuti verbalie visivi, coordinazione visuo-motoria, orientamento nello spazio. Le abilità specifiche: Pre-alfabetizzazione: abilità metalinguistiche, consapevolezza fonologica, comprensione della relazione tra linguaggio scritto e parlato, discriminazione dei fonemi e dei grafemi, possibilità di riprodurli in sequenza. Pre-matematica: capacità di associare a piccoli numeri le rispettive quantità, confrontare quantità diverse, sapere fare piccoli ragionamenti sul sapere aggiungere o togliere.
4 FASE 2: SCREENING. Utilizzo del questionario IPDA da parte delle insegnanti per individuare i bambini con difficoltà a livello dei prerequisiti di apprendimento (ottobre-novembre). Le insegnati appositamente formate all uso del questionario osserveranno attraverso questo strumento tutti bambini del terzo anno della scuola dell infanzia nel corso di due settimane di ottobre. Al momento della compilazione ogni insegnante valuterà ogni affermazione espressa nei 43 item, utilizzando una scala a quattro livelli: 1) per niente/mai; 2) poco/a volte; 3) abbastanza/il più delle volte; 4) molto/sempre. Il punteggio globale si ottiene sommando i punteggi attribuiti ai singoli item (43): punteggio massimo 43 4= 172, punteggio minimo 43 1= 43. Vengono considerati a rischio di DSA i bambini che nel questionario raggiungono un punteggio totale inferiore o uguale a 113 che corrisponde al 10 percentile. FASE 3: APPROFONDIMENTO DIAGNOSTICO. Somministrazione di prove individuali, previo consenso dei genitori, per approfondire l analisi delle difficoltà incontrate dai singoli bambini che hanno evidenziato, nel questionario IPDA, un punteggio totale inferiore o uguale a 113 (dicembre-gennaio). Tale fase di approfondimento diagnostico sarà effettuata da un psicologa specializzata nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi dell apprendimento. Ai bambini saranno somministrate semplici prove standardizzate per approfondire l analisi delle loro difficoltà a livello dei prerequisiti della letto-scrittura e della aritmetica (ripetizione di parole, prove sulla consapevolezza sillabica e fonemica, prove di memoria a breve termine, prove di memoria di lavoro, prove sul senso del numero, prove di copia di figure, ecc.). In particolare saranno somministrate le seguenti prove: - Test CMF. Valutazione delle competenze metafonologiche. L. Marotta, M. Trasciani, S. Vicari, Edizione: Erickson, Trento, 2004; subtest utilizzati: Sintesi 6 sillabica e Segmentazione sillabica (selezionati per l intervento i soggetti con prestazioni inferiori al 5 percentile). - BNV Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l età evolutiva. Bisiacchi, Cendron, Gugliotta, Tressoldi, Vio, Edizioni Erickson, 2005; subtest utilizzati: Ripetizione di non parole, Analisi fonemica, Fusione fonemica, Span numeri diretto, Span numeri inverso, Ordinamento numerosità grafico-visivo, Giudizio numerosità uditivo, Conteggio elementi grafici (selezionati per l intervento i soggetti con prestazioni inferiori alle 2 deviazioni standard). - TPV Test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria, Hammill, Pearson, Voress, 1994; subtest utilizzati: Copiatura/riproduzione (selezionati per l intervento i soggetti con prestazioni inferiori alle 2 deviazioni standard). - CPM Coloured Progressive Matrices, J.C. Raven, edizione italiana (eliminati dal campione i soggetti con prestazioni inferiori alle 2 deviazioni standard). - Questionario osservativo IDAA (Trevisi, 2008). FASE 4: RICERCA MATERIALI DIDATTICI Si individueranno i materiali ludico-didattici più adatti alla realizzazione di interventi mirati a stimolare e potenziare le competenze deficitarie individuate nei bambini (febbraio). Nelle esperienze precedenti sono stati utilizzati nell intervento i seguenti materiali: 2009, Caponi et.al., Sviluppare la concentrazione e l autoregolazione, vol.3, Trento, Erickson. 2005, Fabio, Pellagatta, Attività di potenziamento cognitivo, vol.1, Trento, Erickson. 1990, Muller, Guarda i disegni. Schede di lavoro sulla percezione e
5 discriminazione visiva, Trento, Erickson. 2002, Tretti, Corcella, Materiali IPDA per la prevenzione delle difficoltà d apprendimento, Trento, Erickson. 2000, Perotta, Brignola, Giocare con le parole, Trento, Erickson. F. Re, Professione insegnante. Classe prima: materiali per l allievo, edizione il Capitello. C. Nobili, Il mio nuovo eserciziario di matematica, edizione Lisciani. FASE 5: ATTIVITA RIEDUCATIVE Le attività rieducative saranno effettuate da una psicologa specializzata nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi di apprendimento e da un insegnate di sostegno appositamente formata. Tali attività si svolgeranno nei mesi di marzo, aprile e maggio. Dopo avere richiesto il permesso dei genitori, saranno attivati due laboratori pomeridiani: laboratorio fonologico, numerico e grafomotorio e laboratorio per lo sviluppo dell attenzione e dell autoregolazione in cui l insegnate di sostegno e la psicologa, in situazione di piccolo gruppo, proporranno attività ludico-didattiche in sessioni di circa un ora e mezzo, due volte a settimana. In totale, saranno effettuati 20 interventi specifici per un tempo di 30 ore. Il lavoro sarà incentrato soprattutto sulla stimolazione della competenza fonologica. Si cercherà di favorire nei bambini l abilità di giocare con la forma sonora delle parole, competenza che risulta strategica nelle fasi iniziali del percorso di apprendimento della letto-scrittura. Saranno proposte anche attività per potenziare il senso del numero e attività di pregrafismo per l affinamento della motricità fine della mano e della coordinazione oculo-manuale. Nel laboratorio relativo allo sviluppo delle capacità attentive e di autoregolazione saranno proposte attività per aumentare nei bambini l attenzione sostenuta, il controllo del comportamento, la riflessione metacognitiva. In particolare si effettueranno le seguenti attività: - attribuire un nome preciso a persone, cose, animali; - stimolare la percezione e la discriminazione uditiva; - riconoscere i suoni iniziali e finali delle parole date(frutta, verdura,animali); - trovare assonanze e rime su immagini; - riconoscere le sillabe: battiamo le mani per ogni sillaba nei nomi degli animali ecc.; - raggruppare figure che cominciano allo stesso modo; - raggruppare figure che finiscono allo stesso modo; - trovare parole e figure il cui nome comincia come pera, rana,ecc.; - cercare coppie di parole in rima, formando mazzi di carte con le quali giocare (memory delle rime); - riconoscere le corrispondenza grafema-fonema - discriminare destra e sinistra su sé e su immagini - conteggio, lettura e riconoscimento dei numeri, corrispondenza numero-oggetto, conoscenza numerosità con oggetti ordinati. - il potenziamento cognitivo precoce rispetto alle componenti di autoregolazione, attenzione, problem solving, funzioni esecutive e approccio metacognitivo. FASE 6: VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PROGETTO Si effettuerà la valutazione dell efficacia delle attività svolte (prime settimane di giugno): le insegnanti delle sezioni in cui sono inseriti i bambini che hanno partecipato alle attività rieducative effettueranno una valutazione di tipo qualitativo relativamente ai progressi di questi bambini; una psicologa specializzata nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi dell apprendimento effettuerà una valutazione di tipo quantitativo, riproponendo ai bambini le prove somministrate nella fase 3 di approfondimento diagnostico. Verrà effettuata, attraverso colloqui individuali con i bambini, gli insegnati e i genitori, anche una valutazione di processo: livello di soddisfazione e criticità.
6 FASE 7: RESTITUZIONE La psicologa incontrerà le insegnanti dell infanzia per informarle sulla situazione e sugli eventuali progressi dei singoli bambini che hanno partecipato alle attività rieducative, fornendo le indicazioni che esse dovranno fornire agli insegnanti della scuola primaria per la formazione della classi prime e per un migliore inserimento dei bambini. La psicologa incontrerà individualmente i genitori dei bambini che hanno partecipato alle attività rieducative illustrando loro le specifiche situazioni, fornendo loro anche dei suggerimenti circa le eventuali attività da continuare a svolgere e le cautele da adottare per passaggio alla scuola primaria. Azioni Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Febb. Marzo Apr. Mag. Giug. Fase 1 Fase 2 Fase 3 Fase 4 Fase 5 Fase 6 Fase 7 Il Referente del progetto D.S. Edoardo VIRGILI
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