Si consolida la fiducia degli operatori nel comparto: domanda in tenuta e prezzi alla produzione in ripresa

Transcript

1 Si consolida la fiducia degli operatori nel comparto: domanda in tenuta e prezzi alla produzione in ripresa Tanti i segnali positivi Il mercato dei bovini, dopo anni di crisi, intravede uno spiraglio di ripresa. Gli allevatori vedono migliorare il margine di redditività grazie ai prezzi in allevamento in graduale crescita e ai costi che crescono a un minor tasso. L innalzamento dei prezzi in ambito europeo rende maggiormente competitiva l offerta nazionale favorendo l assorbimento di questa sia sul canale del consumo domestico che su quello Horeca. L offerta nazionale di carne risulta di alta qualità, grazie all alleggerimento della quota proveniente dalla macellazione di bovini adulti provenienti dal circuito latte. I consumi domestici frenano la caduta e confermano la stabilizzazione (già accennata a inizio anno). Prezzi in allevamento delle vacche da macello Prezzi in graduale e continua ascesa 1,15 1,10 1,05 1,00 0,95 0, % Var. % vs analogo periodo Fonte: Ismea *Var.% sull asse destro I prezzi in allevamento dei bovini da carne evidenziano, nei primi 9 mesi del 2017, un livello superiore a quello dei due anni precedenti e un graduale e continuo trend ascendente rispetto agli analoghi mesi del In aumento i prezzi per tutte le categorie, con maggiore evidenza per quello delle vacche che, grazie alla minore offerta sia in ambito nazionale che europeo, nel mese di agosto raggiungono valori medi nazionali dell 1 più elevati del precedente anno. Buono anche l andamento dei prezzi dei vitelloni che partendo da un recupero dell nel mese di gennaio si ritrovano ad agosto a valori superiori del rispetto a quanto registrato nello stesso mese del Un 2017 tutto in terreno positivo anche per i vitelli da macello, le cui quotazioni già partite da buoni livelli si mantengono per questi primi otto mesi dell anno superiori al rispetto alle analoghe

2 2,40 2,35 2,30 2,25 2,20 2,15 Prezzi in allevamento dei vitelloni da macello ( /kg peso vivo) Var. % vs analogo periodo Fonte: Rete di rilevazione Ismea Prezzi in allevamento dei vitelli da macello (euro/kg peso vivo) 3,90 3,80 3,70 3,60 3,50 3,40 3,30 Fonte: Rete di rilevazione Ismea Var. % vs analogo periodo Il mercato delle carni evidenzia una certa inerzia nel recepire i segnali di rialzo del mercato. I prezzi di inizio anno erano i più bassi dell ultimo triennio e nonostante la tendenza dei primi mesi non sia stata di deciso rialzo, tra luglio e agosto si sono riportati su livelli superiori a quelli dello stesso periodo del

3 .000 capi tonnellate peso morto 5,60 5,40 5,20 5,00 4,80 4,60 4,40 Prezzi delle carni di vitellone % Var. % vs analogo periodo Fonte: Rete di rilevazione Ismea Offerta nazionale in leggera contrazione per meno riforme dalla linea latte Le statistiche di macellazione redatte dall ISTAT registrano nei primi sei mesi del 2017 l avvio al macello di oltre 1,25 milioni di capi bovini, per un equivalente in carne di 376 mila tonnellate, riportando su base annua una flessione sia del numero di capi che del peso morto (-). La flessione è molto meno accentuata secondo i dati di macellazione dell Anagrafe Bovina, che nell analogo periodo registra un aumento di capi dello 0,9%, con un offerta che, essendo composta da animali di più piccola taglia si tradurrebbe in una contrazione dell offerta in carne dell. L offerta per le categorie merceologiche segue infatti trend differenziati: resta stabile la quota di vitelloni maschi mentre mostrano contrazioni le manze e le vacche. Il fenomeno è da ascriversi al miglioramento ravvisato nel mercato del latte che ne ha comportato la tenuta in stalla Macellazioni di animali della specie bovina - - gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic capi (.000) - sx 2016 capi (.000) - sx 2017 peso morto (t) - dx 2016 peso morto (t) - dx

4 * GENNAIO 2016 FEBBRAIO 2016 MARZO 2016 APRILE 2016 MAGGIO 2016 GIUGNO 2016 LUGLIO 2016 AGOSTO 2016 SETTEMBRE 2016 OTTOBRE 2016 NOVEMBRE 2016 DICEMBRE 2016 GENNAIO 2017 FEBBRAIO 2017 MARZO 2017 APRILE 2017 MAGGIO 2017 GIUGNO 2017 LUGLIO 2017 Tori Manze 2 Quote macellazione 2016 Vacche 2 Vitelli < 8 mesi 2 Vitelli >8 mesi Vitelloni 3 Quote macellazione primo semestre 2017 Tori Manze 2 Vacche 18% Vitelli < 8 mesi 2 Vitelli >8 mesi Vitelloni 3 La crescita dei costi è meno intensa della crescita dei prezzi L indice dei costi dei mezzi correnti di produzione per l allevamento del vitellone si attesta mediamente, nel periodo gennaio-luglio 2017, a 103,3 punti, solo poco sopra a quanto registrato nel periodo corrispondente del 2016 (102,7). Da notare che questa è la prima risalita dell indice dei costi per l allevamento bovino, dopo 5 anni consecutivi di contrazione. Va evidenziato però che nelle aziende virtuose, specializzate nell ingrasso di razze da carne e di capacità elevata (>550 posti stalla), grazie alle buone capacità gestionali degli allevatori, i costi effettivi in stalla si sono spesso mantenuti su livelli più bassi dello scorso anno Indice dei costi allevamento vitellone Indice dei costi allev. VITELLONI Animali da allevamento(broutard) Mangimi Prodotti energetici 112,0 110,0 108,0 106,0 104,0 102,0 100,0 98,0 96,0 94,0 Indice dei costi allevamento bovino Fonte: Rete di rilevazione Ismea *2017 : Dato parziale gennaio luglio Ne è un esempio il risultato dell indagine dei costi per partita nei primi due trimestri 2017 nelle aziende di vitelloni Charolaise del Veneto, di cui si fornisce un breve stralcio di seguito. Margine operativo lordo per la prima volta positivo nelle grandi aziende d ingrasso Charolaise I risultati dell indagine trimestrale sui costi di allevamento che l Ismea svolge nell ambito del Piano Zootecnico evidenziano come il 2017 sia indubbiamente un anno migliore dei precedenti. I costi diretti registrati dalle aziende del campione segnano in quasi tutti i cluster individuati (in base a numero posti stalla e razza bovina allevata ) livelli inferiori rispetto ai ricavi finali. 4

5 numero capi Il dato potrebbe sembrare scontato, ma non lo è se si guardano gli anni precedenti anni quando il margine per tutte le categorie risultava in terreno negativo, e il margine positivo era garantito solo dai premi. I sem 2017 Costi di produzione dell'allevamento di vitellone Charolaise in stalle >550 capi I sem 2016 I sem ,00 500, , , ,00 Ricavo /capo CostiCorrenti + Lavoro Lavoro Carbur./lettiere/medicinali Alimentazione Ristallo Fonte: Ismea- Indagine trimestrale Costi per partita- Ingrasso vitellone Per i risultati completi dell indagine consultare la sezione del sito: Migliora la fiducia degli operatori: aumenta l import di animali da ingrasso Le aspettative per il mercato nei prossimi mesi da parte degli operatori appaiono dunque discrete. Ne sono ulteriore prova i maggiori acquisti all estero per i ristalli. Le importazioni di bovini vivi destinati all ingrasso segnano nei primi sei mesi 2017 un incremento del 3, pari a oltre 13 mila capi. Gli arrivi passano da 405 mila a 418 mila; di questi circa 164 mila appartengono alla categoria oltre 300 Kg (broutard) per la quale sono stati acquistati circa 12mila capi in più rispetto al Va evidenziato che l import di ristalli aveva segnato 5 anni di flessioni e solo nel 2016 aveva accennato una lieve ripresa. Il dato è interessante, oltre che per valutare lo stato di fiducia del comparto, anche per stimare un prossimo recupero di offerta (circa nel complesso) sulle macellazioni di vitelloni nei mesi da ottobre a febbraio Italia - Importazioni mensili di bovini da allevamento +3, gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Le importazioni di carni evidenziano invece un ulteriore contrazione (-3,). In particolare si contrae la quota di arrivi dalla Francia (-7% in volume), dalla Polonia 5

6 tec t.e.c. (-) e dai Paesi Bassi (-); aumentano invece le importazioni da Germania e Irlanda, rispettivamente +7% e +8% Italia - Importazioni mensili di carne fresca e refrigerata -3, gen feb mar carne 2015 (t) apr mag giu lug carne 2016 (t) ago set ott nov carne 2017 (t) dic Import di carni fresche per Paesi fornitori % % 8% -1 - Francia Polonia Paesi Bassi Germania Irlanda Austria Spagna Domanda interna: incrementa l interesse per gli elaborati I dati sui consumi domestici relativi ai primi otto mesi del 2017 evidenziano un aumento della spesa per le carni bovine dell 1,. In particolare, a crescere non sono tanto i volumi acquistati (solo +0,) ma piuttosto i prezzi unitari. Da notare come, tra le referenze, i consumatori abbiano dato maggiore spazio alle carni bovine elaborate (+38% su una quota del per lo più costituita da hamburger), sostituendole sia ai tagli freschi di vitello (-0,) che di bovino adulto (-1,). Dopo 5 anni di continua contrazione, anche il dato di stabilizzazione dei consumi è da intendersi comunque come elemento positivo. Tra le carni invece continuano a perdere appeal quelle cunicole e quelle ovicaprine, che dopo le ingenti perdite degli anni precedenti accusano entrambe ridimensionamenti in termini in volume rispettivamente del 13,8% e del 6,. 6

7 ,00 Consumi domestici carni fresche (volumi e trend rispetto a gen-ago 2016) -0, Avicola 0, Bovina , , ,00 0,00-1, Bovino adulto -0, Vitello -13,8% 37,9% Coniglio -6, Carne bovina Ovi-capr. elaborata 0, Suina Fonte: Elaborazione Ismea su dati Ismea-Nielsen I prezzi unitari di tutte le carni mostrano, anche nella fase al consumo, un trend di crescita che investe, seppur in differente misura, tutti i segmenti. Tra tutti è proprio quello delle bovine elaborate a mostrare la percentuale di crescita maggiore (+8,7%). La carne di vitello risulta ancora quella con maggior valore unitario tra tutte le carni. Carni suine Carni ovicaprine Coniglio Carne bovina elaborata Vitello Bovino adulto Tacchino Pollo Prezzi medi al consumo delle carni fresche ( /Kg) trend gen-ago 2017 vs gen-ago ,7% 6,46 0, 6,84 1, 9,66 1,9% 10,30 8,7% 10,99 1, 11,30 1, 1, 6,89 5,69 4,00 6,00 8,00 10,00 12, Fonte: Elaborazione Ismea su dati Nielsen Mercato europeo caratterizzato da prezzi in ascesa e minor offerta La produzione totale di carni bovine nell UE 28 appare sostanzialmente stabile (-0,) 7

8 L'aumento dei prezzi del latte ha spinto gli allevatori di tutta Europa a mantenere le vacche in stalla, pertanto l offerta globale di questa categoria è risultata più scarsa dello scorso anno in quasi tutti i Paesi e i prezzi ne hanno giovato, registrando evidenti incrementi. Solo nei Paesi Bassi, dove sono ancora impegnati a soddisfare le direttive europee sulla riduzione dei fosfati, hanno dovuto procedere all abbattimento massiccio di capi. Nei primi sei mesi sono state avviate al macello quasi 300 mila vacche, il 3 in più rispetto al 2016 (+49% vs 2015). Il mercato europeo dei vitelloni si presenta equilibrato e fluido. L offerta globale viene completamente assorbita, la domanda è stabile e i prezzi in graduale crescita. Secondo quanto riportato da AMI (Agricultural Market Information Company), nei mesi estivi in Germania il mercato ha assunto toni positivi e si prevede un ulteriore miglioramento nei prossimi mesi: l offerta di vitelloni è stata più abbondante (+), ed è stata assorbita a prezzi sensibilmente più alti dello scorso anno. Anche in Polonia l offerta di vitelloni nel primo semestre ha registrato incrementi del, accompagnata da un aumento dei prezzi; malgrado ciò questi rimangono ancora molto competitivi in ambito europeo. Le spedizioni all estero di carni restano molto dinamiche. Prezzo medio del vitellone da macello ( /100Kg p. morto; variazione III trim 17 su III 16) Prezzo medio del vitello da macello ( /100Kg p. morto; variazione III trim 17 su III 16) Spagna Polonia Paesi Bassi Italia Irlanda Germania Francia Paesi Bassi Italia Germania Francia Belgio 8% Trim Trim Trim Trim Trim Trim.2017 I prezzi del vitellone Italiano rimangono, in ambito europeo, i più sostenuti. Nello specifico il valore medio nel terzo trimestre 2017 si attesta per tutti i paesi su un livello superiore all analogo periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda i vitelli, dopo un estate difficile, (il periodo estivo è sempre sfavorevole ai consumi di vitello per chiusura mense scolastiche e sostituzione con altre carni più idonee a grigliata) nel mese di settembre si assiste ad una ripresa dei corsi. Il prezzo dell Italia è quello che nel terzo trimestre 2017 mostra il maggior aumento rispetto all analogo periodo del

9 Cresce in minor misura il prezzo dell Olanda, restando in ambito europeo, assieme a quello della Germania, il più competitivo. Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale Unità Operativa Studi e Analisi Redazione a cura di: Paola Parmigiani 9