I NUMERALI. Propedeutica al latino universitario, a.a. 2018/2019, Università La Sapienza, docente: Beatrice Larosa

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Pio Alfieri
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1 I NUMERALI

2 In latino esistono 4 classi di numerali: cardinali (rispondono alla domanda Quot= quanti?) corrispondono ai cardinali italiani; ordinali (indicano l ordine occupato in una serie e rispondono alla domanda quotus? quota? quotum?= in quale ordine?) corrispondono agli ordinali italiani; distributivi (indicano la quantità spettante a ciascuno e rispondono alla domanda quotēni? quotēnae? quotēna?= quanti per volta, es. quattro per volta quaterni). Non hanno corrispondenza con i numerali italiani. avverbi numerali (esprimono quante volte si ripete una certa azione e rispondono alla domanda quotiens?: quante volte?, es. quattro volte: quater). Non hanno corrispondenza con i numerali italiani. Propedeutica al latino universitario, a.a. 2018/2019, Università La Sapienza,

3 I NUMERALI CARDINALI Sono tutti indeclinabili tranne: unus, una, unum uno (ha il significato di unico nel senso di solo ; si declina come un aggettivo della I classe, con le terminazioni pronominali in -ius al genitivo singolare, in i al dat. singolare) duo, duae, duo due (ha la desinenza in o è un antica traccia di duale) tres, tria tre (si declina come un aggettivo plurale della seconda classe)

4 I NUMERALI CARDINALI le centinaia da ducenti, ae, a duecento a nongenti, ae, a novecento (si declinano come aggettivi plurali della I classe; il genitivo plurale può uscire in orum o in -um) milia migliaia (si declina al plurale come un aggettivo della seconda classe ed è seguito dal genitivo partitivo); mille è indeclinabile (aggettivo + nominativo o gen. partitivo; sostantivo) Propedeutica al latino universitario, a.a. 2018/2019, Università La Sapienza,

5 LA DECLINAZIONE DI DUO DUAE DUO CASO MASCHILE FEMMINILE NEUTRO N duo duae duo G duōrum duārum duōrum D duōbus duābus duōbus A duos (duos) duas duo V duo duae duo A duōbus duābus duōbus

6 I NUMERALI ORDINALI Gli ordinali sono aggettivi che si declinano come la prima classe e corrispondono agli ordinali italiani. Primus e secundus indicano primo e secondo tra molti, prior e alter tra due. A differenza dell italiano, in latino con gli ordinali si indicavano le date o l ora (ordinale in caso ablativo in genere concordato con anno, die, hora) Anno quadragēsimo tertio ab U.c. = L anno 43 dalla fondazione di Roma Hora quarta= L ora quarta: le 10 del mattino Die tertio a. Kal. (ante Kalendas) Apriles: 30 marzo

7 I NUMERALI DISTRIBUTIVI Si declinano come gli aggettivi plurali della I classe (es. quaterni, quini, seni= quattro, cinque, sei per volta o per ciascuno)

8 LE CIFRE ROMANE I segni fondamentali erano: I: 1 V: 5 X: 10 L: 50 C: 100 D: 500 M: 1000 IX: 9 XI: 11 MDXXXII MCMLXXXII ordine decrescente: migliaia, centinaia, decine, unità

9 LA MISURA DEL TEMPO Indicazione dell anno: -i nomi propri dei consoli in carica in ablativo seguito da consulibus, a volte abbreviano in coss. (ablativo assoluto nominale) M. Tullio Cicerone C. Antonio Hibrida consulibus = 63 a. C -in base ad avvenimenti importanti (ab Urbe condita. 753 a.c.) Anno quingesimo nono ab U. c.: nel 509 dalla fondazione di Roma ( = 244 a.c.) - con l affermazione del Cristianesimo: ante o post Christum natum

10 Indicazione del mese o del giorno L anno romano a partire dalla riforma di Cesare del 46 a.c. si divideva in mesi di 31 giorni, tranne febbraio (28, 29 ogni 4 anni); aprile, giugno, settembre, novembre: 30 giorni In ogni mese c erano tre giorni che fungevano da riferimento per gli altri: Kalendae (Calende): giorno 1; Nonae (None): il 5 o il 7 (marzo, maggio, luglio, ottobre) Idus (Idi): il 13 o il 15 (marzo, maggio, luglio, ottobre) docente: Beatrice Larosa

11 Per indicare un giorno del mese: - se si trattava delle Calende, delle None o delle Idi, si usava l ablativo semplice (Kalendis Martiis: 1 marzo); - se si trattava del giorno precedente o successivo alle Calende, alle None e alle Idi si usavano pridie o postridie + accusativo (pridie Kalendas Apriles: 31 marzo); - per tutti gli altri giorni si contavano quanti giorni mancavano alle successive Calende, None e Idi, conteggiando sia il giorno di partenza che quello di arrivo: - Is dies erat a.d. V Kal. Apr. : 28 marzo