SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA. 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale

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1 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, Roma Tel: Fax info@ascmail.it Sito Internet: Associazione locale dell ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Lombardia Indirizzo: Via dei Transiti 21, Milano Tel: lombardia@ascmail.it Sito Internet: Responsabile dell'associazione locale ente accreditato: Emanuele Ferruccio Patti Responsabili informazione e selezione dell Associazione Locale: Manuela Colicchia Andrea Fumagalli 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ ) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: Officina Rappresentanza. Arci per il protagonismo studentesco e la cittadinanza attiva 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: Educazione e Promozione culturale Area di intervento: Educazione ai diritti del cittadino Codifica: E06

2 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo 6) DESCRIZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: La partecipazione attiva dei giovani alle decisioni e alle attività a livello locale e regionale è essenziale se si vogliono costruire delle società più democratiche, più solidali, e più prospere. Partecipare alla vita democratica di una comunità, qualunque essa sia, non implica unicamente il fatto di votare o di presentarsi a delle elezioni, per quanto importanti siano tali elementi. Partecipare ed essere un cittadino attivo, vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità e, se del caso, il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed iniziative che possano contribuire alla costruzione di una società migliore [Carta Europea della Partecipazione dei Giovani alla vita locale e regionale adottata dal Congresso dei poteri locali e regionali d Europa il 21 maggio 2003] Il progetto nasce dalla consapevolezza maturata in Arci Cremona negli ultimi anni che i giovani studenti del territorio cremonese faticano sempre più ad organizzare la propria rappresentanza in maniera efficace all interno degli istituti di secondo grado e ad innescare così un dialogo costruttivo e propositivo con gli organi collegiali di cui fanno parte, con i governi locali e le comunità di riferimento. Il progetto si estende a livello provinciale, grazie alla collaborazione con partner dislocati nella provincia di Cremona, ed interessa in particolare i distretti di Cremona e Crema. I giovani nella provincia di Cremona I giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in provincia di Cremona sono (1 gennaio 2014 Fonte: Ufficio Statistica della Provincia di Cremona), ovvero il 18,85% della popolazione, così suddivisi tra i Distretti di Cremona e di Crema: a) nel Distretto Cremonese, con un'incidenza del 18,19% sulla popolazione totale del distretto ( a Cremona città, pari al 17,70% della popolazione cittadina); b) nel Distretto Cremasco, con un'incidenza del 19,50% sulla popolazione totale (6.331 a Crema città, pari al 18,47% della popolazione totale). La popolazione giovanile compresa tra i 19 e i 29 anni è pari al 10,7% della popolazione totale. Di questi il 5 % risiede nel cremasco e il 4,5% nel Cremonese. Secondo i dati del Censimento ISTAT 2011, i giovani che in provincia di Cremona vivono in nuclei familiari come figli sono: fino a 24 anni, tra i 25 e i 34 anni (pari al 37% della popolazione della stessa età). Tra l'altro è interessante notare che il 13% dei 35 44enni (7.233) vive con la famiglia d origine. La provincia di Cremona, complessivamente, è un territorio interessato da un progressivo invecchiamento della popolazione confermato da dati quali il tasso di fecondità al 1,46, il saldo naturale negativo per gli italiani pari a (che sta ad indicare lo scarso ricambio

3 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo generazionale) compensato in parte dal saldo naturale per gli stranieri a +690 e un indice di vecchiaia a 169,83, aumentato di 4 punti in un anno: ci sono 4 anziani over 65 anni per ogni bambino di età compresa tra 0 e 5 anni e gli indici di dipendenza senile e giovanile sono rispettivamente 35,42 e 20,86. In provincia di Cremona il tasso di scolarità è pari al 101,3% nel caso della popolazione maschile, al 97,5% nel caso della popolazione femminile per un valore a livello complessivo pari al 99,5%. Si tratta di un livello di scolarizzazione estremamente elevato, se si considera che la media nazionale è pari all 86,3% e la media regionale è pari all 85,3%. I dati osservati finora offrono un panorama della realtà cremonese estremamente positivo in merito alla tenuta del sistema formativo e di istruzione locale, soprattutto se raffrontati con quanto emerge sia a livello lombardo che a livello nazionale. In particolare, il tasso di scolarità nelle scuole dell obbligo è superiore rispetto alla media regionale e nazionale, grazie sicuramente ad un tasso di ripetenza decisamente inferiore alla media, e il tasso di ripetenza rilevato a livello provinciale è circa la metà rispetto a quello della macro area e della media nazionale per le elementari e per le medie superiori, e un terzo per le medie inferiori. I giovani e la scuola: un po di numeri La popolazione scolastica complessiva nella provincia di Cremona, secondo gli ultimi dati disponibili elaborati dalla Provincia di Cremona sull anno scolastico 2014/2015, è costituita da un allievi: Tabella 1 A.S. 2014/2015 Iscritti in provincia di Cremona Maschi Femmine Totale Scuole statali Scuole non statali TOTALE Di questi , che comprendono tutte i livelli della formazione, dalla scuola dell infanzia alle scuole superiori, sono gli iscritti alle scuole Secondarie di Secondo Grado, suddivisi nei tra distretti della provincia come segue Tabella 2 A.S. 2014/2015 Scuola Secondaria di Secondo Grado: iscrizioni nei singoli distretti Totale % Distretto cremonese % Distretto cremasco % Distretto casalasco 894 5% TOTALE

4 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo Rispetto invece alla tipologia di scuola frequentata si rilevano i dati seguenti: Tabella 3 A.S. 2014/2015 Scuola Secondaria di Secondo Grado: Tipologia Scuola Tipologia scuola Maschi Femmine Totale % Scuole statali ,5% Scuole paritarie ,5% Corsi diurni % Corsi serali 364 2% Le Scuole Secondarie di Secondo Grado statali (Autonomie Scolastiche) presenti in provincia di Cremona sono in totale 20 suddivise in più sedi, alcune delle quali organizzano corsi serali. Dei alunni iscritti nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado nell a.s. 2014/2015 si è rilevato che 441 alunni sono portatori di handicap (3%), mentre alunni sono stranieri (12%). Grazie all analisi dettagliata della popolazione scolastica effettuata sui dati dell anno scolastico 2013/2014, si possono evidenziare alcuni trend rispetto a queste ultime catgorie di studenti. Per quanto riguarda gli alunni disabili si registra, a partire dall a.s. 2007/2008, il trend risulta sempre in crescita: in particolare, rispetto all anno 2012/2013, l anno 2013/2014 vede un incremento del 15,5%, inferiore solamente all anno 2008/2009 (in cui la crescita è stata del 22%. Per quanto riguarda, invece, la presenza di alunni stranieri, si evidenzia un costante trend di crescita sin dal 2007/2008: in particolare nell anno 2013/2014 vi è stato un aumento del 4% rispetto all anno scolastico precedente. Si evincono inoltre altri dati: dall analisi della distribuzione delle iscrizioni in base alla tipologia di ordinamento si rileva un costante aumento sia nell istruzione liceale sia nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Gli ordinamenti che invece registrano andamenti oscillanti sono l ordinamento tecnico che quest anno, al contrario dell anno precedente, ha rilevato un forte incremento delle iscrizioni (5.849 nell a.s. 2012/ nell a.s. 2013/2014) e l ordinamento professionale, che quest anno ha registrato un calo del 3,64%. Di seguito il dettaglio delle classi e degli iscritti per ciascun istituto della provincia di Cremona Anno Scolastico 2014/2015 Istituto Città Iscritti Liceo Classico "Manin"Liceo classico "Daniele Manin" Cremona 946 Liceo delle scienze umane "S. Anguissola" Cremona 820 Liceo scientifico "G. Aselli" Cremona 851 I.I.S. "Stanga" ITA Cremona 380

5 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo I.I.S."Stanga" IPA Cremona 198 I.I.S."Stanga" IPA Crema 108 I.I.S. "Stanga" ITA Crema 183 I.I.S. "Stanga" Scuola casearia Pandino 103 I.I.S. "Luigi Einaudi'' IPSCT Cremona 704 I.I.S. "Luigi Einaudi'' IPSCT (serale) Cremona 25 I.I.S. "Luigi Einaudi" ITT Cremona 230 I.I.S. "Arcangelo Ghisleri" sezione associata ITC "Beltrami" (serale) Cremona 10 I.I.S. "Arcangelo Ghisleri" sezione associata ITC "Ghisleri Beltrami" Cremona 778 I.I.S. "Arcangelo Ghisleri" sezione associata ITC "Vacchelli" Cremona 220 I.I.S. "Arcangelo Ghisleri" sezione associata ITCG ''Ponzini'' Soresina 69 I.I.S. "Arcangelo Ghisleri" sezione associata ITCG "Ponzini'' (serale) Soresina 16 I.I.S. "Torriani" Liceo scientifico Cremona 285 I.I.S. ''Torriani''' ITI Cremona 816 I.I.S. "A. Stradivari" Liceo musicale e coreutico e Istituto professionale Cremona 270 I.I.S. "A. Stradivari" Istituto tecnico e professionale Cremona 163 I.I.S. "Racchetti Da Vinci" Liceo scientifico Crema 518 I.I.S. "Racchetti Da Vinci" Liceo classico Crema 1092 I.I.S. "Piero Sraffa" ITT Crema 250 I.I.S. "Piero Sraffa''' IPSCT Crema 836 I.I.S. "Sraffa" (Corso Serale)I.I.S. "Piero Sraffa''' IPSCT (serale) Crema 218 I.I.S. "G. Galilei" ITI Crema 1004 I.I.S. "G. Galilei" Liceo scientifico Crema 642 I.I.S. "G. Galilei" ITI (serale) Crema 44 I.I.S. "Luca Pacioli" Liceo scientifico ad indirizzo sportivo Crema 26 I.I.S. "Luca Pacioli" ITC Crema 1509 Liceo artistico "B. Munari" Crema 517 Liceo artistico "B. Munari" sede associata Cremona 338 I.I.S. "G. Romani" ITG Casalmaggiore 91 I.I.S. "G. Romani" ITI Casalmaggiore 286 I.I.S. "G. Romani" Liceo classico e linguistico Casalmaggiore 272 I.I.S. "G. Romani" Liceo scientifico Casalmaggiore 156 I.I.S. "G. Romani" Corsi IeFP Casalmaggiore 89 Polo professionale provinciale "APC Marazzi" APC Cremona 338 Polo professionale provinciale "APC Marazzi" APC (serale) Cremona 57 Polo professionale provinciale "APC Marazzi" sezione associata Marazzi Crema 330 Liceo linguistico paritario "W. Shakespeare" Crema 70 Liceo scientifico paritario "Dante Alighieri" Crema 69

6 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo Liceo classico paritario "M. G. Vida" Cremona 74 Liceo scientifico paritario "M. G. Vida" Cremona 193 Liceo linguistico paritario "Beata Vergine" Cremona 88 Liceo delle scienze umane paritario "Sacra Famiglia" Soncino 57 Il prospetto relativo alle classi complessive degli istituti della provincia è il seguente: Classi Numero Scuole statali 688 Scuole non statali 33 TOTALE 721 In base alle norme che attualmente regolano la composizione degli organi collegiali delle scuole secondarie di secondo grado, la rappresentanza degli studenti all interno di ciascun consiglio di istituto è di 3 studenti per ciascun istituto nelle scuole con meno di 500 alunni, 4 studenti per le scuole con più di 500 alunni. Ciascuna classe ha inoltre diritto a due 2 studenti rappresentanti nel Consiglio di classe mentre ciascun istituto ha diritto a 2 studenti rappresentanti all interno della Consulta Provinciale delle Studentesse e degli studenti. Sulla base dei dati sopra riportati, gli studenti che assumono ruoli di rappresentanza ai vari livelli della struttura collegiale sono stimati come segue: Ruolo Numero approssimativo Rappresentanti di classe 1442 Rappresentanti di istituto 90 Membri della consulta provinciale degli studenti 42 Approssimando, tendendo conto anche delle possibili sovrapposizioni di cariche di rappresentanza sullo stesso studente, potremmo affermare che circa il 9% degli studenti delle scuole superiori sono coinvolti direttamente in processi di rappresentanza, assumendosi direttamente delle responsabilità in questo ambito della vita scolastica. I giovani la partecipazione e la rappresentanza in provincia di cremona I dati esposti precedentemente ci dicono però poco della qualità del processo di rappresentanza in cui questi studenti sono coinvolti. La scarsità di rilevazioni in questo senso è già un dato di per sé, che indica come non vi sia attenzione su questo aspetto ne da parte delle istituzioni scolastiche, ne da parte degli organismi collegiali stessi ne da parte degli istituti di ricerca pubblici o privati. L unico studio su tale aspetto disponibile è la pubblicazione relativa ai progetti Cremona città aperta e Giovani protagonisti per una comunità che cambia (il primo incentrato sul capoluogo, il secondo di respiro più ampio), curata dall Osservatorio Politiche Sociali della Provincia di Cremona nel 2006, quindi circa dieci anni fa. E interessante però analizzare alcuni passaggi di

7 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo questo studio, con la consapevolezza che nel frattempo i dati saranno obsoleti ma che probabilmente saranno cresciuti o diminuiti in base a trend già individuabili al momento dello studio. Il progetto nasceva dal desiderio e dalla necessità di riconoscere un ruolo di primo piano ai giovani, favorendo la loro partecipazione ed il loro protagonismo a partire dagli spazi e dai luoghi da loro frequentati e vissuti nella quotidianità e nel formarsi alla vita adulta. In particolare si è tentato di mettere in luce i processi, più che i risultati, nella convinzione che le decisioni che incidono sulla vita sociale nascono da percorsi complessi, a cui spesso non si dà sufficientemente importanza e visibilità. La ricerca è stata svolta su un campione di 535 studenti su un totale di 7057 di studenti frequentanti gli istituti del Comune di Cremona (circa 300 alunni meno rispetto all anno scolastico 2013/2014 dove troviamo 7326 studenti), perciò con una copertura del campione pari circa al 7,6% della popolazione scolastica. Un sezione della ricerca era incentrata proprio sulla partecipazione a scuola poiché essa rappresenta il primo ambito di partecipazione extra famigliare disponibile al giovane individuo e al contempo palestra di formazione di competenze sociali. Dai dati, gli studenti intervistati riferiscono l aria respirata è meno coinvolgente e partecipativa a scuola rispetto a casa, in famiglia (il 39,7 degli insegnanti contro il 51 dei genitori chiedono l opinione dei giovani). Quand anche ciò accade, la percezione è che le opinioni espresse dagli studenti siano poco efficaci o poco influenti: Percentuale di soddisfatti dell efficacia delle proprie opinioni Abbastanza o molto influenti 18,1% Poco o per niente influenti 81,9% Rispetto invece all effettiva partecipazione ai momenti assembleari o di rappresentanza studentesca, il panorama risulta composto da un 20% circa di astensionisti, un 50% e più di occasionali saltuari ed un terzo circa di assidui. Tra i maschi è maggiore rispetto alle femmine la percentuale di assidui, tra le femmine è minore però la percentuale di chi non partecipa mai: i maschi sono più polarizzati, con più frequenza assidui, ma anche più astensionisti. Nei licei la percentuale degli assidui frequentatori è del 33%, di poco più altra rispetto agli istituti Tecnici (29%), agli Istituti Professionali (22%) e agli Istituti di Formazione Professionale (15,5%). Per quanto riguarda l importanza attribuita ai momenti assembleari i dati sono i seguenti: Importanza Poco o per nulla 28,2% Abbastanza 48,8% Molto 23% Dal confronto tra giudizio di importanza e frequenza emerge una correlazione tra le percentuali di chi frequenta assiduamente e l importanza che attribuisce ai momenti assembleari e chi all opposto non frequenta e non li considera importanti. Ma è interessante notare che vi è una parte che partecipa spesso pur non ritenendo importante farlo e una parte che non partecipa pur

8 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo ritenendo importante farlo (39,2%). Per spiegare la prima delle due incongruenze si è cercato di osservare le diverse motivazioni che spingono alla partecipazione scolastica, mentre per quanto riguarda la seconda invece sarebbe stato necessario indagare il tema degli ostacoli ad una partecipazione effettiva e quello delle condizioni che possono determinare significatività ed efficacia della partecipazione. Rispetto alle motivazioni della partecipazione, dalle risposte vengono a delinearsi due cluster motivazionali: un primo caratterizzato da impegno, senso si appartenenza e predisposizione al dialogo, un secondo da motivi strumentali o velati da ombre di opportunismo. L ultima sezione dello studio concernente la scuola è dedicata ai temi della rappresentanza. L 80% degli intervistati conosce l organismo della Consulta Provinciale degli Studenti, il 20% non la sconosce. Viene inoltre rilevato il dato relativo alla percezione della rappresentatività dei rappresentanti degli studenti ai vari livelli: Quanto mi sento rappresentato Rappresentanti di classe Rappresentanti di istituto Abbastanza o molto 59,2 34,2 23,6 Poco o per niente 40,8 67,6 76,4 Rappresentanti di Consulta La percezione di rappresentatività del rappresentante è inversamente proporzionale alla complessità crescente dell organo a cui fa riferimento. Due ordini di fattori possono qui esercitare la funzione di causa: la conoscenza diretta della persona delegata, il grado di fiducia complessiva relativa all organo. I dati elencati finora scontano il presso di essere datati, ma aiutano comunque a delineare un quadro in cui la partecipazione e la rappresentanza sono sì presenti nella vita degli studenti, ma restano comunque ampie fasce che non si sentono coinvolte e che sono disilluse rispetto alla possibilità di poter esprimere opinioni o una soggettività studentesca ben precisa. I circoli Arci e la rappresentanza studentesca Sempre facendo riferimento alla stessa indagine del progetto Cremona città aperta, emergono indicazioni precise per ciò che concerne il rapporto con le associazioni e le potenzialità esistenti. Riassumendo, si può dire che i mutamenti sociali complessivi hanno condotto le nuove generazioni verso una minor fiducia nei confronti delle autorità istituzionali, ad un crescente interesse verso i rapporti privati, faccia a faccia, ma anche a forme di impegno e partecipazione alla vita pubblica di tipo nuovo, maggiormente orientato all informalità, alla pluri appartenenza, alla reversibilità. Le associazioni, o i gruppi auto organizzati, risultano il contenitore prevalente, preferito a forme di coinvolgimento più vincolanti e dispendiose. Emerge inoltre una connessione tra la rappresentanza studentesca all interno degli istituti scolastici e la partecipazione attiva alle attività di associazioni del territorio: spesso chi ha un percorso di attivismo o frequentazione assidua in organizzazioni e associazioni giovanili è anche colui che a scuola si candida per assumere ruoli di rappresentanza.

9 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo Dalle interviste fatte ai dirigenti e gli operatori dei circoli giovanili Arci del territorio, emerge chiaramente, negli ultimi anni, un crescendo di contatti e interlocuzioni con rappresentanti degli studenti che, frequentando gli spazi e le attività dell associazione nel tempo libero, si rivolgono sempre più spesso ai circoli per avere supporto nell attività di rappresentanza. Nonostante il disordine di alcune richieste, si può affermare che spesso le richieste di aiuto avvengono in merito a supporto tecnico alla realizzazione di eventi, prestito di attrezzature, collaborazione sullo svolgimento di pratiche burocratiche. Ciò avviene probabilmente non solo per mancanza di strumenti o di conoscenze specifiche sull organizzazione, ma anche perché all interno degli istituti e ai vari livelli degli stessi, non sempre funziona l accompagnamento e il supporto alle attività degli studenti, pure essendo previsto d ufficio. Spesso le stesse richieste degli studenti sono ibride e poco chiare, il che rende difficile regolamentare la risposta e l accompagnamento delle stessa da parte di un istituzione o di un ufficio che ha primariamente una funzione amministrativa o didattica. In questo senso i circoli giovanili diventano una risorsa importantissima poiché, essendo appunto corpi intermedi, possono fornire risposte ibride che le istituzioni pubbliche faticherebbero a sostenere o giustificare, nonché competenze specifiche sull auto organizzazione e l autofinanziamento di attività. Il presente progetto si propone quindi di esplorare queste risorse possibili, cercando di sistematizzare un programma di sostegno e promozione della rappresentanza studentesca nell ottica della partecipazione, dell auto organizzazione e infine del protagonismo degli studenti delle scuole superiori, cercando collaborazione direttamente con gli enti e gli uffici preposti e con altri soggetti del territorio che, con tagli diversi, lavorano con e per gli studenti e le scuole. 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 In base all'analisi dei dati sopra riportata e all'esperienza diretta dei circoli giovanili aderenti ad Arci nel territorio cremonese, si possono individuare due principali criticità e relativi bisogni, ovvero da un lato la scarsa capacità degli studenti di riunirsi in gruppi organizzati e duraturi nel tempo, dall'altro la scarsa lettura dei bisogni da parte delle istituzioni locali e della società civile, direttamente correlata alla scarsa capacità degli studenti di utilizzare gli strumenti propri della rappresentanza. CRITICITA /BISOGNI Criticità 1 Scarsa capacità di auto organizzazione degli studenti medi nel territorio cremonese INDICATORI MISURABILI Numero di associazioni, gruppi informali studenteschi sul territorio cremonese Numero di istituti di formazione che hanno al proprio interno associazioni studentesche Numero di seminari di approfondimento su temi di attualità organizzati da studenti e associazioni studentesche rivolti agli studenti Numero di iniziative pubbliche organizzate da associazioni studentesche

10 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo Criticità 2 Scarsa lettura dei bisogni degli studenti da parte delle istituzioni locali e della società civile Numero di studenti che conoscono gli organi collegiali scolastici e la loro funzione Numero di dibattiti effettuati all interno dell istituto sui temi della formazione e del diritto allo studio Numero di documenti redatti e presentati dai rappresentanti degli studenti presso gli organi collegiali Numero di partecipanti alle assemblee di istituto Numero di eventi rivolti alla cittadinanza organizzati dagli studenti in spazi pubblici sui temi della formazione e del diritto allo studio 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto destinatari diretti I destinatari del progetto sono in primis i giovani tra i 15 e i 19 che frequentano i circoli giovanili di Arci Cremona e potenzialmente tutti i giovani cremonesi che ancora non frequentano i circoli ma potrebbero essere interessati dalle attività proposte nel presente progetto. Siano essi impegnati nella rappresentanza scolastica oppure no, di genere femminile o maschile, desiderosi di impegnarsi nel cambiamento sociale partendo non da grandi programmi ma dalle pratiche quotidiane dell associazionismo. Il progetto è rivolto a chi vuole accrescere i propri legami sociali, fare amicizie, ma anche provare a confrontarsi con la democrazia interna di un associazione abituandosi al confronto delle idee e all impegno civile nella mutualità e nella solidarietà. Ulteriori destinatari diretti del progetto sono tutti gli studenti che frequentano tutti i 21 istituti di secondo grado (pubblici e paritari) presenti sulla provincia di Cremona. Il potenziamento della rappresentanza infatti permetterebbe di definire con più precisione i bisogni e le esigenze complesse degli studenti, in merito a questioni di diritto allo studio ma anche di altro tipo, consentendo così agli istituti, ma anche ai governi del territorio, di rispondervi con maggiore efficacia. Infine, destinatari del progetto sono anche le istituzioni pubbliche, per le quali sarebbe più semplice individuare e dare risposta alle esigenze degli studenti avendo alle spalle un sistema rappresentativo efficace e partecipato beneficiari indiretti Tra i beneficiari indiretti troviamo anche tutti i giovani di età compresa tra i 19 e i 35 anni che frequentano i circoli Arci, che ancora intrattengono una relazione a vario titolo con le scuole superiori del territorio, o perché in precedenza membri eletti nei consigli di istituto o per altre attività legate alla scuola. Essi sono in grado di trasmettere esperienze e conoscenze nell ambito della rappresentanza, anche in virtù del proprio percorso di soci all interno dei circoli Arci della provincia. Il progetto mira inoltre a produrre benefici per l intera comunità cremonese. In primis a riportare come tema pubblico la questione giovanile e studentesca che non si vuole più porre in termini di prevenzione del disagio o di conflitto generazionale ma come motore di politiche per il futuro,

11 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo evitando così che un intera generazione venga cancellata dall involuzione sociale ed economica di questi anni. I giovani come protagonisti del progetto sono anagraficamente una forza innovativa, sperimentando la capacità/la pratica democratica delle associazioni, le attività programmatorie e gestionali anche economiche, possono accrescere un nuovo bagaglio di competenze e di conoscenze pratiche ed esperite che possono essere portate in ambiti quali il governo locale, l imprenditoria e l aera culturale della città. I circoli come palestre di democrazie e incubatori di innovazione. Il progetto intende arricchire da subito le proposte culturali offerte alla comunità e per il futuro investe sulla preparazione dei giovani come futura classe dirigente o come cittadinanza consapevole e attiva. Le famiglie e l intera comunità sono beneficiarie indirette del progetto perché laddove i giovani sono messi nella condizione di accrescere il proprio capitale sociale di relazioni, la capacità di confronto e di proposta e l incidenza della propria soggettività nei processi decisionali di governo, si limita il deterioramento del conflitto sociale (presente e futuro) e si aumenta la coesione della comunità: una comunità coesa resiste meglio ai periodi di crisi socio economica Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio I soggetti che si occupano di giovani ed adolescenti sul territorio provinciale sono principalmente soggetti del privato sociale accreditati presso le aziende speciali consortili per la gestione dei servizi sociali del territorio provinciale, ovvero l Azienda Sociale del Cremonese (distretto di Cremona, 47 comuni), Comunità Sociale Cremasca, (distretto di Crema, 48 comuni) e Consorzio Casalasco per i Servizi Sociali (distretto di Casalmaggiore, comuni). I soggetti accreditati, principalmente costituiti da Cooperative Sociali di servizi socio educativi, svolgono attività nell ambito del sistema di offerta dei servizi nell ambito famigli e minori, ovvero rivolti a famiglie, minori e giovani in situazioni di fragilità. In particolare l offerta è composta da servizi integrativi scolastici, comunità educative minori, comunità familiari, assistenza domiciliare minori (A.D.M.), centri ricreativi diurni minori (C.R.D.M.) per i minori, mentre per i giovani troviamo comunità di alloggio per l autonomia e Centri di Aggregazione Giovanile (C.A.G.). Probabilmente proprio questi ultimi sono il soggetto che più può avvicinarsi ai circoli giovanili Arci, ma come si può notare essi si occupano prevalentemente di vulnerabilità sociale dei giovani, di situazioni di fragilità e toccano il tema della cittadinanza attiva e della partecipazione solo in via accessoria o strumentale alla loro funzione primaria. Quasi nessuno di questi servizi si occupa di supporto alla rappresentanza in ambito scolastico. Vi sono stati negli anni a Cremona alcuni progetti finanziati portati avanti soprattutto dalla Cooperativa Iride incentrati sulla rappresentanza, che hanno coinvolto studenti di diverse scuole (Progetto Rappresentanza 2001) ma risalgono a più di dieci anni fa. Ultimo progetto di rete rivolto ai giovani è stato UpCremona promosso dall'assessorato alle Politiche Giovanili e gestito dalle cooperative sociali Altana, Iride, L'Umana Avventura e Nazareth nelle annualità 2012 e Il progetto era volto a coinvolgere giovani tra i 14 e i 25 anni in attività di vario genere che suscitassero il loro interesse e fossero occasione di aggregazione: laboratorio di recitazione per favorire l'espressione di contenuti emotivi ed esperienziali, laboratori di comunicazione e giornalismo con la finalità educativa di consentire l'acquisizione di

12 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo competenze informatico editoriali che permettano la sperimentazione di una redazione giovane itinerante sul territorio (web zine), laboratorio di costruzione di auto sbürla con finalità aggregativa e di recupero di storiche tradizioni del tessuto sociale cremonese. Il progetto era quindi principalmente incentrato sul tempo libero dei giovani e non toccava il temi della rappresentanza, tanto meno in ambito scolastico e studentesco. Altro servizio da citare è senz altro lo Sportello Scuola Volontariato del Cisvol di Cremona, che si occupa di promozione e orientamento al volontariato da almeno 10 anni e ha nel tempo rappresentato sempre più un punto di riferimento per le scuole e gli studenti nell organizzazione di monte ore, incontri e manifestazioni di vario genere di carattere sociale. In collaborazione con l Ufficio Scolastico Territoriale, lo Sportello si prefigge di implementare le proposte di volontariato negli istituti scolastici di ogni ordine e grado costituendo una sorta di regia in grado di favorire lo scambio di buone prassi, la circolazione dei progetti e la costruzione di azioni di sistema a livello provinciale. Esso intende inoltre promuovere negli studenti la cultura della solidarietà e del senso civico, e la sua traduzione in buone pratiche sociali, favorire lo scambio di buone pratiche delle scuole nel settore della solidarietà tra studenti, docenti e genitori e favorire la circolazione delle iniziative degli istituti scolastici che promuovono il volontariato. Recentemente i circoli giovanili Arci di Cremona, in sinergia con il Comitato, hanno cercato di dare una risposta alle esigenze di protagonismo e cittadinanza attiva espressa da alcuni rappresentanti degli studenti, in particolare dalla Consulta Provinciale degli studenti, risposta che però è stata fino ad ora frammentaria e prettamente informale. Data l assenza di progettualità omogenea e condivisa sul territorio rispetto al protagonismo studentesco da parte di corpi intermedi, si rileva appunto la necessità di accompagnare e rafforzare gli organismi istituzionali di rappresentanza attraverso un lavoro di promozione della partecipazione attiva e di comprensione profonda della funzione e delle potenzialità che gli organismi stessi offrono. 6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners Soggetti attuatori I soggetti attuatori del progetto sono i circoli Arci giovanili della provincia di Cremona, ovvero il Circolo Arcipelago di Cremona e Arci Ombriano di Crema. Arci Cremona svolgerà il ruolo di coordinamento generale del progetto e presso la sua sede saranno svolte alcune delle attività previste dal progetto e la formazione dei volontari. Circolo Arci Arcipelago Cremona Il Circolo Arcipelago, nato in forte sinergia con il Comitato Territoriale di Cremona, del quale per molti anni è stato il braccio operativo, (ovvero il circolo che per eccellenza doveva incarnare le politiche e le scelte dell associazione Arci a Cremona) è il circolo più numeroso della provincia di Cremona, aggregando più di 1100 soci, di più della metà tra i 18 e i 35 anni. Il Circolo Arcipelago è sempre stato anche il soggetto primario di tutte le progettualità e le proposte che venivano dal Comitato territoriale, il che ha permesso ai volontari e ai dirigenti del

13 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo circolo di essere particolarmente stimolati nell elaborazione culturale e politica della propria programmazione, partecipando direttamente a reti, progetti e collaborazioni anche di ampio respiro. dal punto di vista delle attività il circolo offre una ampia proposta culturale fatta di concerti e rassegne musicali di vario genere, promozione della letteratura e dell editoria ( scambio dei libri, presentazione), ma anche conferenze, dibattiti, proiezioni, spettacoli teatrali, e una nuova attività di web radio. Offre anche numerosi servizi tra cui corsi, sala prove per band, scuola popolare di musica e animazioni domenicali per bambini. Da molti anni Circolo organizza e promuove Rock n Roll High School musica, partecipazione, cultura, il circuito dei gruppi studenteschi e giovanili di Cremona: nato nel 1994 in collaborazione con le Politiche Giovanili del Comune di Cremona, il progetto ha come obiettivo quello di offrire alle band giovanili emergenti di Cremona e dintorni l opportunità di esibirsi su un palco in un vero e proprio concerto, di avere visibilità, di conoscersi e condividere momenti di confronto di crescita culturale e di aggregazione. Fino a 10 anni fa la Festa della Musica, organizzata dalla Consulta Provinciale degli Studenti, era legata a doppio filo con Rock n Roll High School. Circolo Arci Ombriano Crema Il Circolo Arci Ombriano conta circa 250 soci ed è un circolo giovanile relativamente giovane : da due anni infatti un gruppo di giovani si è preso l impegno di dirigere il circolo, tradizionalmente in passato composto da anziani, avviando una fase di transizione e riorganizzazione delle attività e dell offerta aggregativa e culturale. E da segnalare la partecipazione del circolo all organizzazione del festiva Artshot di Crema, festival indipendente e no profit nato a Crema nel 2004 con lo scopo di promuovere tutte le forme d'arte presenti sul territorio: un invasione pacifica della città concerti, spettacoli teatrali, reading di poesie ed esposizioni di arti figurative che favorisce il recupero di luoghi abbandonati o nonconvenzionali. Partner Cisvol Cremona Sportello scuola volontariato Cremona, Crema, Casalmaggiore Cisvol è il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Cremona e offre consulenza, assistenza, formazione, informazione, documentazione e promozione a favore delle associazioni di volontariato. Sul territorio provinciale è presente con una sede centrale a Cremona, e due delegazioni a Crema e Casalmaggiore Gussola. Cisvol si occupa di promuovere il volontariato e le associazioni che lo animano tessendo rapporti con istituzioni, enti e realtà del territorio cremonese. Organizza eventi e manifestazioni pubbliche di grande visibilità per assicurare conoscenza e momenti di incontro fra associazioni e cittadinanza. E' in costante contatto con il mondo dell'informazione e dei media locali grazie al proprio Ufficio comunicazione. Il Centro servizi offre un servizio di orientamento al volontariato, per tutti coloro che lo sperimentano per la prima volta, e da qualche anno diffonde l'idea e la scelta della solidarietà fra i più giovani grazie agli Sportelli scuola volontariato.

14 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo In collaborazione con l Ufficio Scolastico Territoriale, lo Sportello si prefigge di implementare le proposte di volontariato negli istituti scolastici di ogni ordine e grado costituendo una sorta di regia in grado di favorire lo scambio di buone prassi, la circolazione dei progetti e la costruzione di azioni di sistema a livello provinciale. Esso intende inoltre promuovere negli studenti la cultura della solidarietà e del senso civico, e la sua traduzione in buone pratiche sociali, favorire lo scambio di buone pratiche delle scuole nel settore della solidarietà tra studenti, docenti e genitori e favorire la circolazione delle iniziative degli istituti scolastici che promuovono il volontariato. In questo senso lo sportello è sicuramente un punto di riferimento nella progettazione in ambito scolastico e costituisce una risorsa importante con la quale collaborare anche sul fronte dell accompagnamento della rappresentanza degli studenti. Rete Donne Se non ora quando? Cremona Cremona Rete Donne Se Non Ora Quando? Cremona ha aderito al movimento Se Non Ora Quando? e promosso la mobilitazione del 13 febbraio 2011 in città, che ha visto più di mille persone manifestare per la dignità delle donne. Ha promosso iniziative sul tema delle pari opportunità, della democrazia paritaria e della rappresentanza di genere. Raccoglie appartenenti ad associazioni e gruppi femminili, donne indipendenti del mondo della politica, dei sindacati, dello spettacolo, del giornalismo, di tutte le professioni. La pluralità delle posizioni e il forte richiamo etico alla libertà, alla dignità, alla uguaglianza delle donne, ha permesso a snoq di parlare alle donne e ha permesso alle donne di riconoscersi in snoq. Rete Donne Cremona collabora con i centri antiviolenza e le associazioni che in città e nella provincia si occupano delle tematiche di genere. Ha raccolto in città adesioni alla campagna contro la violenza mai più complici, che in pochi giorni ha raggiunto centinaia di adesioni, raccogliendo il favore di numerosi esponenti del mondo della cultura, dell arte, della musica, delle professioni. Dal 2013 promuove a Cremona, in collaborazione con il coordinamento danza, il flash mob One Billion Rising!, che il 14 febbraio si svolge in molte città del nostro paese e in centinaia di paesi, coinvolgendo uomini e donne in una testimonianza contro la violenza in tutto il mondo. Ha collaborato con i sindacati (cgil, cisl, uil) per iniziative a favore del lavoro delle donne. In collaborazione con la Lega per le Autonomie Locali ha promosso iniziative a favore della partecipazione femminile alla vita politica e amministrativa. Rete Donne promuove l utilizzo di nuovi linguaggi, per il contrasto degli stereotipi culturali e verso un cambiamento del ruolo della donna nella società. In collaborazione con ARCI Cremona ha proposto spettacoli teatrali e di danza contemporanea, in un percorso di riflessione sulla immagine della donna nella nostra cultura. Nel 2014 ha collaborato alla realizzazione del progetto Desdemona non abita più qui per le scuole della Provincia, insieme alle associazioni e ai gruppi locali impegnati nel contrasto alla violenza di genere. Nel novembre 2014 ha organizzato nella provincia di Cremona la iniziativa di arte pubblica Zapatos Rojos, con eventi nelle città di Cremona, Crema e Casalmaggiore e con il coinvolgimento delle scuole superiori delle tre città; l iniziativa ha avuto l adesione di numerose scuole secondarie,

15 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo di organizzazioni e associazioni del territorio e il patrocinio dei tre Comuni, della Provincia, del Forum del Terzo settore, del Cisvol, della azienda ospedaliera. Nel marzo 2015 ha promosso la campagna Donne con la A per un uso rispettoso delle differenze di genere nelle pubbliche amministrazioni. Con la rassegna di incontri Giovani Donne: saperi, idee e nuovi sguardi (iniziata nel marzo 2014 e tutt ora in corso) ha dato voce a giovani talenti della nostra città per promuovere una riflessione sulla condizione femminile. Rete Donne Cremona aderisce al coordinamento regionale Se Non Ora Quando? Lombardia e al coordinamento nazionale del movimento SNOQ. 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2 Obiettivo Generale Promuovere la partecipazione e la cittadinanza attiva come strumento di benessere verso i giovani della provincia di Cremona a partire dagli istituti superiori CRITICITA /BISOGNI OBIETTIVI Criticità 1 Scarsa capacità di auto organizzazione degli studenti delle scuole di secondo grado Criticità 2 Scarsa lettura dei bisogni degli studenti da parte delle istituzioni locali e della società civile Obiettivo 1.1 Promuovere l associazionismo come risposta possibile di auto organizzazione degli studenti Obiettivo 1.2 Promuovere l acquisizione di competenze sociali, relazionali e organizzative da parte degli studenti delle scuole superiori Obiettivo 1.3 Promuovere la conoscenza degli organi collegiali scolastici Obiettivo 2.1 Aumentare la capacità di ascolto e di lettura dei bisogni degli studenti da parte degli studenti stessi Obiettivo 2.2 Promuovere l interlocuzione della rappresentanza studentesca al di fuori degli istituti scolastici verso la società civile e le istituzioni pubbliche 7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto OBIETTIVO Obiettivo 1.1 Promuovere l associazionismo come risposta INDICATORI Numero di associazioni, gruppi informali studenteschi sul territorio cremonese

16 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo possibile di auto organizzazione degli studenti Obiettivo 1.2 Promuovere l acquisizione di competenze sociali, relazionali e organizzative da parte degli studenti delle scuole superiori Obiettivo 1.3 Promuovere la conoscenza degli organi collegiali scolastici Obiettivo 2.1 Aumentare la capacità di ascolto e di lettura dei bisogni degli studenti da parte degli studenti stessi Obiettivo 2.2 Promuovere l interlocuzione della rappresentanza studentesca al di fuori degli istituti scolastici verso la società civile e le istituzioni pubbliche Numero di istituti di formazione che hanno al proprio interno associazioni studentesche Numero di seminari di approfondimento su temi di attualità organizzati da studenti e associazioni studentesche rivolti agli studenti Numero di iniziative pubbliche organizzate da associazioni studentesche Numero di studenti che conoscono gli organi collegiali scolastici e la loro funzione Numero di dibattiti effettuati all interno dell istituto sui temi della formazione e del diritto allo studio Numero di documenti redatti e presentati dai rappresentanti degli studenti presso gli organi collegiali Numero di partecipanti alle assemblee di istituto Numero di eventi pubblici organizzati tra le mura scolastiche Numero di incontri tra la rappresentanza studentesca e l amministrazione 7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo INDICATORI EX ANTE EX POST Indicatore Almeno 2 in più Numero di associazioni, gruppi informali studenteschi sul territorio cremonese Indicatore Almeno 1 in più Numero di istituti di formazione che hanno al proprio interno associazioni studentesche Indicatore Numero di seminari di approfondimento su temi di attualità organizzati da studenti e associazioni studentesche rivolti agli studenti In media 1 all anno per istituto Indicatore Numero di iniziative pubbliche organizzate da associazioni studentesche In media 10 all anno Almeno 1 all anno per ogni istituto Almeno una su Cremona, Crema e Casalmaggiore

17 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo Indicatore Numero di studenti che conoscono gli organi collegiali scolastici e la loro funzione Indicatore Numero di dibattiti effettuati all interno dell istituto sui temi della formazione e del diritto allo studio Indicatore Numero di documenti redatti e presentati dai rappresentanti degli studenti presso gli organi collegiali Indicatore Numero di partecipanti alle assemblee di istituto Indicatore Numero di eventi rivolti alla cittadinanza organizzati dagli studenti in spazi pubblici sui temi della formazione e del diritto allo studio 0 Almeno il 30% in più 0 Almeno 1 per istituto 0 Almeno uno per organismo 0 Almeno il 60% degli studenti 0 Almeno una su Cremona, Crema e Casalmaggiore 7.4 Obiettivi rivolti ai volontari formazione ai valori dell impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; capacità di lavorare in un ambiente multiculturale; formazione specifica su tematiche prettamente istituzionali e scolastiche; fornire ai partecipanti strumenti idonei all interpretazione dei fenomeni socio culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l integrazione e l interazione con la realtà territoriale; capacità di affrontare consapevolmente le dinamiche di rappresentanza e i rapporti con le istituzioni pubbliche; capacità di applicare la prospettiva di genere ai processi di rappresentanza e di partecipazione alla vita pubblica della collettività; 8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI

18 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: Il progetto Officina Rappresentanza prevede il coinvolgimento di 5 volontari per la durata di 12 mesi in azioni delineate attraverso gli obbiettivi e la mission del soggetto proponente, Arci Cremona. Il volontario parteciperà alle attività a 360 gradi, dall organizzazione alla partecipazione in esse, ed avrà anche la possibilità di svilupparne di nuove in linea con gli obbiettivi preposti. I volontario farà parte dello staff dell associazione e verrà affiancato ai volontari già presenti, alla dirigenza del Comitato Arci Cremona e soprattutto ai dirigenti e ai presidenti del circoli giovanili del territorio cremonese. Questo permetterà ai giovani di comprendere a pieno il lavoro dell associazione ed a essere preparati da ogni punto di vista. 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Descrizione dell ideazione e delle azioni precedenti l avvio del progetto: Obiettivo 1.1 Promuovere l associazionismo come risposta possibile di autoorganizzazione degli studenti. Obiettivo 1.2 Promuovere l acquisizione di competenze sociali, relazionali e organizzative da parte degli studenti delle scuole superiori Azione Monitorare la conoscenza del panorama dell associazionismo Arci presso gli studenti delle scuole superiori Azione Promuovere la democrazia rappresentativa e la rappresentanza in ambito studentesco Azione Favorire l incontro degli studenti con realtà associative del territorio, istituzioni Azione Promuovere l acquisizione di competenze tecniche e organizzative da parte degli studenti Attività Realizzazione di incontri conoscitivi con gli istituti superiori della provincia di cremona Attività Dotarsi degli strumenti di ascolto dei bisogni espressi dagli studenti delle scuole superiori Attività Realizzazione di precorsi formativi sulla rappresentanza rivolti a studenti e rappresentanti degli studenti (promozione della Carta della Rappresentanza) in collaborazione con Rete Donne Cremona Attività Realizzazione di sportelli informativi e di supporto agli studenti (costituzione liste di istituto, gestione della consulta provinciale degli studenti, gestione del monte ore) presso i circoli giovanili Arci del territorio in collaborazione con Sportello Scuola Volontariato e Rete Donne Cremona Attività Realizzazione di un archivio delle esperienze di gestione del monte ore studentesco per favorire lo scambio di buone pratiche tra istituti in collaborazione con Sportello Scuola Volontariato Attività Supporto alla realizzazione di percorsi di auto formazione degli studenti Attività Realizzazione di percorsi formativi o workshop sull organizzazione e la realizzazione di eventi (normative, permessi, collaborazioni, reti)

19 convocazioni saranno pubblicati riportati nella prima pagina di questo Obiettivo 1.3 Promuovere la conoscenza degli organi collegiali scolastici Azione Supportare gli studenti nella promozione degli organi collegiali e delle loro attività Attività Realizzazione di una mini guida degli organi collegiali in essere e dei diritti degli studenti Attività Realizzazione di una pubblicazione promozionale della Consulta Provinciale degli studenti Attività Realizzare un vademecum alla partecipazione dello studente negli organi collegiali Obiettivo 2.1 Aumentare la capacità di ascolto e di lettura dei bisogni degli studenti da parte degli studenti stessi Obiettivo 2.2 Promuovere l interlocuzione della rappresentanza studentesca al di fuori degli istituti scolastici verso la società civile e le istituzioni pubbliche Azione Supporto alla mappatura dei bisogni degli studenti Azione Favorire l incontro tra società civile, studenti, loro rappresentanti all interno delle istituzioni scolastiche Azione Favorire l incontro tra istituzioni pubbliche e rappresentanza degli studenti Attività Realizzare uno strumento per monitorare i bisogni e le necessità degli studenti all interno degli istituti in collaborazione con lo Sportello Scuola Volontariato del Cisvol di Cremona Attività Attivazione di un servizio di facilitazione per la gestione di discussioni, dibattiti, conflitti Attività Programmazione, realizzazione e promozione di almeno un evento aperto alla cittadinanza all interno di uno o più istituti Attività Supportare la rappresentanza studentesca nella messa a punto di strumenti democratici che consentano una interlocuzione diretta con le amministrazioni e le istituzioni pubbliche su diversi temi (ad esempio Forum dei giovani, Consulta dei giovani ecc.) Cronogramma Azioni Ideazione sviluppo e avvio mesi x Obiettivo 1.1 Promuovere l associazionismo come risposta possibile di auto organizzazione degli studenti Azione Monitorare la conoscenza del panorama dell associazionismo Arci presso gli studenti delle scuole superiori Attività x x x Attività x x x Azione Promuovere la democrazia rappresentativa e la rappresentanza in ambito

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