Irepa Informa. Anno 2 Numero 3 3 Trimestre Analisi trimestrale per il settore della pesca

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1 Irepa Informa Anno 2 Numero 3 3 Trimestre Analisi trimestrale per il settore della pesca

2 Le dinamiche congiunturali del terzo trimestre I principali indicatori congiunturali hanno mostrato segnali di ripresa. La produzione interna è aumentata sia in quantità sia in valore. La crescita delle importazioni, anche se in parte compensate dall aumento delle esportazioni, ha determinato un leggero peggioramento del disavanzo commerciale. La domanda interna di prodotti ittici è aumentata sia in termini di quantità sia in termini di consumi pro-capite. Lo sforzo di pesca L attività di pesca è nel complesso aumentata, le uniche eccezioni sono rappresentate dalle draghe idrauliche e dall area del basso Tirreno. Lo sforzo di pesca è leggermente aumentato grazie alla maggiore attività della flotta. Produzione e prezzi dei prodotti ittici Gli sbarchi complessivi così come i ricavi hanno registrato una discreta espansione (+8%) I prezzi alla produzione, nonostante la maggiore offerta, hanno registrato una sostanziale stabilità. I costi di produzione e il conto economico I costi di produzione si sono ridotti complessivamente del 18% in relazione alla flessione delle spese per il carburante (-33%). Il valore aggiunto e il profitto lordo hanno registrato un trend crescente. In conseguenza del rialzo del fatturato il costo del lavoro è cresciuto di circa il 30%. Nota: La flotta analizzata nel report si riferisce alla flotta attiva nel terzo trimestre ; ad eccezione del paragrafo Le dinamiche congiunturali del terzo trimestre i dati commentati sono al netto della produzione di tonno rosso e dei battelli che operano oltre gli stretti; le variabili contenute nel conto economico sono state ottenute tramite stima. A livello geografico, i dati sono presentati in base alle Geographical Sub Area determinate dal CGPM, che per i mari italiani sono le seguenti: GSA 9 (Liguria, Toscana, Lazio), GSA 11(Sardegna), GSA 10 (Campania, Calabria tirrenica, Sicilia nord), GSA 19 (Puglia ionica, Calabria ionica, Sicilia est), GSA 18 (Puglia nord), GSA 17(Friuli V.G., Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise), GSA 16 (Sicilia sud).

3 Analisi congiunturale trimestrale per il settore ittico Le dinamiche congiunturali del terzo trimestre 200 Il terzo trimestre ha mostrato una discreta espansione dei livelli produttivi sia in termini di volumi prodotti sia dal punto di vista dei ricavi conseguiti. L andamento della produzione interna, che come di consueto include le catture effettuate dalla flotta mediterranea, gli sbarchi dei battelli oceanici e le stime relative alla produzione del comparto dell acquacoltura, ha risentito della positiva dinamica riscontrata in particolare per la pesca mediterranea. mediterranea Si sottolinea che il trend crescente della produzione rappresenta un recupero delle posizioni perse nel corso del precedente anno che è stato particolarmente critico a causa del sostenuto incremento dell costo del gasolio. L andamento complessivo dei flussi di interscambio di prodotti ittici (pesci, molluschi e crostacei) ha evidenziato,, nei due trimestri a confronto, un incremento del volume del deficit ed una sua sostanziale stabilità in termini di valore lore. Un ruolo fondamentale nell inasprimento della bilancia commerciale è stato svolto dall aumento delle importazioni (+3,7%) anche se nel corso del trimestre in esame è stato in parte compensato dal contemporaneo aumento dei livelli delle esportazioni (+6,2%). +6,2%). Produzione interna e bilancia commerciale dei prodotti ittici nel 3 trimestre Sul versante dei consumi di prodotti ittici si rileva un aumento rispetto al periodo di riferimento che è pari a circa il 4% in termini complessivi. In media, il consumo apparente pro-capite capite è stato pari a 5,5 kg (+3,2%) di prodotto. I principali indicatori economici del settore ittico italiano Volume tonnellate 3 trimestre var % 09/08 Valore Milioni di euro 3 trimestre var % 09/08 Produzione interna (a) ,5 487,62 7,0 Import (b)* ,7 923,99-1,0 Export (b)* ,2 130,76-1,2 Saldo commerciale ,3-793,22-1,0 Movimento , ,75-1,1 Consumi apparenti , ,85 1,9 5,5 3,2 - - Saldo normalizzato (%) -62,1 62,1 1,1-61,5 8,1 Propensione all'import (%) 72,0 0,0 72,1-2,9 Propensione all'export (%) 26,8 1,6 26,8-7,7 Tasso di autoapprovvigionamento (%) 38,30 0,7 38,07 5,0 Consumo pro-capite (kg) Fonte:Elaborazioni Irepa su fonti diverse *Sono escluse le importazioni e le esportazioni di olii e grassi, farine e altri prodotti non destinati all alimentazione umana. a) dati Irepa e stime su dati Api/Icram e Istat b) Istat 1

4 . Fonte:Elaborazioni Irepa su fonti diverse Lo sforzo di pesca La flotta mediterranea attiva nel corso del terzo trimestre è costituita da battelli per un Gt totale di poco superiore alle 173 mila unità ed una potenza motore di kw. Dal confronto con lo scorso anno si rilevano leggere variazioni di segno negativo che confermano il progredire del processo di ridimensionamento della flotta. Il calo della consistenza della flotta ha coinvolto tutte le aree ad eccezione della gsa10. Per quanto riguarda le tecniche di pesca, a fronte della stabilità numerica della flotta a strascico e delle draghe idrauliche, si è registrato un calo per tutti gli altri segmenti di flotta. In particolare, i battelli della piccola pesca si sono ridotti di 34 unità ed i palangari di 38. Caratteristiche strutturali della flotta Distribuzione della flotta per GSA 3 trimestre var % 09/08 n. battelli GT n. battelli GT Gsa ,3-0,4 Gsa ,4 4,0 Gsa ,3-5,0 Gsa ,2-3,3 Gsa ,5 0,6 Gsa ,2 0,1 Gsa ,5-1,5 Totale ,6-0,7 Distribuzione della flotta per sistemi di pesca 3 trimestre var % 09/08 n. battelli GT n. battelli GT Strascico ,0-0,4 Volante ,7-2,3 Circuizione ,4 1,5 Draghe idr ,0 0,2 Piccola pesca ,4-0,6 Polivalenti ,4-41,0 Poliv. passivi ,9 1,7 Palangari ,4-5,8 Totale ,6-0,7 kw*100 GT*10 n. batt Questo segmento produttivo o registra generalmente variazioni accentuate sia per quanto riguarda l andamento strutturale, sia per quanto riguarda i livelli produttivi. In relazione alla numerosità della flotta, nel corso degli anni, i polivalenti hanno subito una costante contrazione; IREPA, attraverso la propria rete di rilevazione ha effettuato delle stime statisticamente significative sulla consistenza del segmento in rapporto alla effettiva realtà operativa della flotta. Quanto alla variabilità dei livelli produttivi, le marcate variazioni rilevate per questo segmento devono essere lette ed interpretate alla luce dell elevata eterogeneità che caratterizza i battelli ricadenti in questo segmento. I risultati produttivi, infatti, risultano variabili di anno in anno a seconda della loro operatività e dell attrezzo utilizzato. A seconda dell attrezzo prevalentemente utilizzato e dell area in cui l attività viene esercitata si registrano caratteristiche strutturali e operative altamente differenziate. 2

5 L attività di pesca Tra luglio e settembre, il settore peschereccio ha confermato la ripresa dell attività già evidenziata nel secondo trimestre dell anno: i giorni totali di pesca sono passati da del terzo trimestre 2008 ai del trimestre esaminato; la variazione trimestrale è stata pari a 4,5 punti percentuali che equivale in media, a 2 giorni pesca in più per battello rispetto al Pur con diverse intensità tutte le aree geografiche, con l eccezione del basso tirreno ed in minore misura dell alto adriatico, hanno presentato una crescita dei giorni medi di pesca. Incrementi consistenti in termini di attività media sono stati registrati per le flotte operative nella gsa 18 e nella gsa 16 con variazioni percentuali pari rispettivamente a 21,5 e 20 punti. L andamento crescente dell attività interessa anche i maggiori segmenti tecnici, vale a dire lo strascico e la piccola pesca. Per il primo si è rilevata una crescita dei giorni medi/battello pari a 10,6 punti, mentre, la numero dei piccola pesca, predominante nel motopesca, ha segnato variazioni contenute (pari a 4 punti percentuali). In c positive più crescita anche gli indicatori della circuizione e della volante. L unica eccezione in termini di crescita dell attività è rappresentata dalle draghe idrauliche che, nel trimestre, hanno registrato un forte arretramento dei giorni medi di pesca. Andamento dei giorni medi i di pesca, per sistemii di pesca 3 trim Strascico 32,6 Volante 24,2 Circuizione 35,0 Draghe idr. 28,8 Piccola pesca 37,9 Polivalenti 27,9 Poliv. passivi 43,1 Palangari 43,6 Totale 36,4 Andamento mensile dei giorni di pesca, 2007-, flotta nazionale gen feb mar apr 3 trim. var% 09/08 36,1 10,6 32,2 33,2 44,5 27,2 22,3-22,7 39,6 4,3 43,4 55,3 45,7 6,0 45,9 5,3 38,3 5,1 mag giu lug ago set Andamento dei giorni medi di pesca, per Gsa 3 trim trim. Gsa9 34,5 35,2 Gsa10 42,0 40,0 Gsa11 31,9 36,2 Gsa16 39,6 47,6 Gsa17 30,0 29,8 Gsa18 35,0 42,5 Gsa19 44,0 47,6 Totale 36,4 38,3 var% 09/08 2,1-4,7 13,5 20,1-0,7 21,5 8,1 5,1 3

6 Produzione e prezzi dei prodotti ittici Il volume di catture prodotto dalla flotta nazionale è stato pari a tonnellate pari in termini di valore a 319,92 milioni di euro di fatturato. Indicatori nazionali di produzione var% 3 trim. 09/08 Catture (ton) ,0 Ricavi (mln. ) 319,92 7,9 Prezzi ( /kg) 5,04-0,1 valori medi per battello Catture (ton) 4,8 8,7 Ricavi (000 ) 24,07 8,6 CPUE 9,94 5,1 valori medi giornalieri Catture (kg) 124,91 3,4 Ricavi ( ) 628,74 3,3 Dal confronto con il terzo trimestre del 2008 emerge una variazione positiva del volume degli sbarchi e del loro valore pari, in entrambi i casi, a 8 punti; il che tradotto in termini assoluti si quantifica in oltre tonnellate di catture e 23,44 milioni di euro di ricavi in più. Dal punto di vista commerciale si ha una sostanziale stabilità del valore unitario del prodotto che è stato pari 5,04 /kg. La crescita dei livelli produttivi ha interessato tutte le gsa tranne l area dell alto Adriatico che ha scontato il cattivo andamento della pesca delle vongole. Infatti, a fronte della stabilità dei giorni di pesca le catture si sono ridotte di 18 punti mentre i ricavi di un solo punto, in ragione del basso valore commerciale delle vongole. Consistente l incremento che si è rilevato in sud adriatico dove le catture e i ricavi sono cresciuti rispettivamente del 21% e del 17%. Lungo il versante tirrenico, si è evidenziata una crescita particolarmente marcata degli sbarchi in entrambe le gsa dell area: 43 punti nella gsa nord e 45 in quella sud. Contestualmente, l andamento dei ricavi è risultato divergere tra le due gsa: un modesto incremento di 3 punti a nord ed una significativa variazione di 25 punti a sud. In entrambe le aree, tuttavia, si è registrata una forte crescita delle catture di acciughe e sardine che hanno inciso in modo consistente sulle quantità complessive ma, a causa del basso valore commerciale, non hanno apportato un significativo contributo ai ricavi. Variazioni positive anche per la Sicilia meridionale dove la flotta ha riportato una crescita di 20 punti delle catture e di 7 punti dei ricavi. In relazione ai sistemi di pesca si assiste all espansione della produzione per la quasi totalità delle tecniche fatta eccezione per le draghe idrauliche, per i battelli che usano in prevalenza i palangari e per i battelli armati a volante. In quest ultimo caso, a fronte del complessivo aumento dell attività si è assistito ad una diminuzione dei livelli produttivi; il decremento si è concentrato soprattutto nelle Marche e in Emilia Romagna dove la produzione delle volanti è calata di oltre il 20%. Tra le tecniche di pesca prevalenti si evidenzia la piccola pesca che, nel corso del terzo trimestre, ha registrato un trend positivo degli indicatori di attività e produzione. Il livello di attività è aumentato di 4 punti, vale a dire 2 giorni in più per battello, mentre la produzione è cresciuta di 7 punti sia nel volume degli sbarchi sia nei ricavi. L incremento della produzione viene smentito solo nella gsa dell alto Tirreno dove gli sbarchi sono arretrati di 5 punti e i ricavi di 8 punti. Nella gsa ionica si è registrata una consistente crescita, superiore ai 3 punti, sia degli sbarchi che dei ricavi. Positive variazioni anche in Sardegna e nella Sicilia meridionale dove i ricavi sono aumentati di 18 punti. Le specie principali del segmento sono state le pannocchie, le seppie, i totani e il polpo con quote che oscillano tra il 5 ed il 6% delle catture totali. Importanti, in termini economici le sogliole che hanno contribuito con il 7% ai ricavi complessivi. Variazioni significative sono emerse per il pesce spada e per i polpi. La prima specie ha registrato una riduzione di oltre 140 tonnellate (28 punti), che ha interessato diverse aree ma in particolare la Liguria e il Lazio. I polpi sono aumentati di 120 tonnellate (33 punti) e il fenomeno si Anno 2 Numero 2 Febbraio

7 è concentrato soprattutto in Sardegna e nella Puglia Ionica. Per quanto riguarda le draghe idrauliche è noto che il segmento viene gestito a livello compartimentale dai Consorzi che, in base alla disponibilità della risorsa e all andamento del mercato decidono i livelli di attività e le quantità da prelevare. Nel corso dei primi tre trimestri del, la presenza di vongole non è stata soddisfacente e anche dove la risorsa è stata presente non ha raggiunto la taglia commerciale. Pertanto, nel terzo trimestre si conferma il cattivo andamento già evidenziato nei primi due con una contrazione dell attività (25 punti) ed una ancor più forte riduzione delle catture che ha raggiunto i 41 punti. Per contro, la riduzione dell offerta ha contribuito ad un significativo incremento del prezzo (33 punti) e quindi i ricavi del segmento si sono ridotti di 22 punti. Tra i vari compartimenti, si evidenzia il fermo assoluto a Pesaro e consistenti riduzioni di attività in tutti gli altri, soltanto a Manfredonia e Venezia si sono registrati normali livelli di attività. Anche la quota di prodotto prelevato giornalmente si è ridotta in tutti i compartimenti con picchi negativi di 43 punti a Venezia e 63 a Monfalcone, mentre il dato nazionale registra una contrazione di 28 punti. Come evidenziato in precedenza, il prezzo ha registrato una discreta crescita, a livello nazionale si è attestato a 3,22 euro/kg contro i 2,41 euro/kg del 2008 (+32 punti), ma a Monfalcone ha raggiunto i 4,65 euro/kg, e a Rimini e Ravenna ha registrato una media di 4,20 euro/kg. m l n I ricavi per sistemi di pesca, 3 trimestre t o n n Le catture per Gsa, 3 trimestre Strascico Volante Circuizione Draghe idr. Piccola pesca Polivalenti Poliv. passivi Palangari Gsa 09 Gsa 10 Gsa 11 Gsa 16 Gsa 17 Gsa 18 Gsa 19 I ricavi per Gsa, 3 trimestre Le catture per sistemi di pesca, 3 trimestre t o n n Strascico Volante Circuizione Draghe idr. Piccola pesca Polivalenti Poliv. passivi Palangari m l n Gsa 09 Gsa 10 Gsa 11 Gsa 16 Gsa 17 Gsa 18 Gsa 19 5

8 Sforzo di pesca e rendimenti per unità di sforzo Lo sforzo di pesca costituisce una misura dei fattori di produzione immessi nell attività e, seguendo le direttive comunitarie, deriva dal prodotto dei giorni di attività in mare per la dimensione media (GT) dei natanti. Nel terzo trimestre, il dato complessivo nazionale registra una crescita del 3% determinata dall espansione registrata in termini di attività. E necessario sottolineare che la crescita tendenziale degli indicatori di sforzo, così come quelli di produzione, rappresentano un recupero rispetto al precedente anno che è stato particolarmente critico a causa degli elevati costi di produzione. Infatti, il confronto con gli anni precedenti al 2008 mette in evidenza per il terzo trimestre, valori inferiori a quelli degli anni pregressi. L aumento dello sforzo è confermato in tutte le aree geografiche ad eccezione della Gsa 16 e Gsa 19; in particolare per l area siciliana, la riduzione dello sforzo di pesca più che alla minore attività dei battelli è da attribuire alla minore consistenza della flotta (-6%). Per quanto riguarda le tecniche di pesca si è registrato un generalizzato aumento dei valori tranne che per quei sistemi di pesca come le draghe idrauliche ed i palangari, che hanno riportato diminuzioni dell attività complessiva. Considerato il buon andamento produttivo, l espansione dello sforzo di pesca non ha determinato effetti negativi sulla produttività in quanto l indice del cpue (catture per unità di sforzo) registra variazioni positive. Andamenti negativi della cpue sono stati registrati solo per quelle aree e per quelle tecniche di pesca che hanno riportato diminuzioni dei livelli produttivi. Andamento dello sforzo e delle catture per unità di sforzo (valori trimestrali) 11,0 10,0 9,0 8,0 7,0 6,0 5,0 Cpue (kg) Sforzo/ Andamento dello sforzo e delle catture per unità di sforzo, per sistemi di pesca 3 trimestre var% 09/08 Sforzo* Cpue Cpue Sforzo (kg) (kg) Strascico 4,07 4,9 2,3 9,4 Volante 0,34 20,3 19,5-24,5 Circuizione 0,51 32,9 26,6 12,4 Draghe idr. 0,19 23,4-30,6-15,5 Piccola pesca 0,67 16,1 2,0 5,6 Polivalenti 0,02 17,4-24,5 198,1 Poliv. passivi 0,29 10,5 8,4 29,8 Palangari 0,31 5,0-8,1-13,9 Totale 6,4 9,9 2,8 5,1 Andamento dello sforzo e delle catture per unità di sforzo, per Gsa 3 trimestre var% 09/08 Sforzo* Cpue (kg) Sforzo Cpue (kg) Gsa9 0,7 10,2 2,1 39,9 Gsa10 0,7 15,5 5,1 37,6 Gsa11 0,4 5,5 12,3-11,0 Gsa16 1,7 5,6-3,3 23,8 Gsa17 1,6 12,8 0,7-18,2 Gsa18 0,7 11,3 25,9-7,3 Gsa19 0,6 10,0-2,4 18,2 Totale 6,4 9,9 2,8 5,1 6

9 Le specie principali Le specie più pescate nel corso del terzo trimestre dell anno sono state le acciughe e le sardine seguite da vongole, naselli, pesce spada e gamberi bianchi. Nel complesso, la composizione del pescato ha registrato forti movimenti ascendenti per le acciughe e, soprattutto, le sardine, mentre una forte contrazione ha interessato la produzione di vongole. La produzione di sardine è salita di 43 punti (+2000 tonnellate) e le regioni che hanno registrato i maggiori incrementi sono state la Toscana e la Campania, in controtendenza il dato del Veneto (-600 tonnellate). In quest ultima regione e in Sicilia, si è registrato un considerevole incremento degli sbarchi di acciughe, che a livello nazionale sono aumentate di 21 punti pari a 2500 tonnellate. Gli sbarchi di vongole hanno segnato una marcata riduzione, 46 punti pari a 3200 tonnellate in meno rispetto al dato 2008; Abruzzo e Marche sono state le aree maggiormente coinvolte con forti arretramenti ma in tutti i compartimenti adriatici si sono registrati movimenti negativi per gli sbarchi di vongole. Infine, si registra un andamento crescente per gli sbarchi di: gamberi bianchi, moscardini, pannocchie e pesce spada. Focalizzando l attenzione sul gruppo delle 14 specie demersali 2 caratterizzate da sostenuti livelli degli sbarchi (rappresentano il 29% delle catture ed il 44% dei ricavi) e da notevole interesse commerciale, si evidenzia un incremento di 5,4 punti nelle quantità complessive, confermato in 9 delle 14 specie. Meno soddisfacente l andamento del prezzo che, a livello complessivo, registra una flessione di 2 punti determinata soprattutto dalla riduzione di quasi 9 punti dei gamberi bianchi; delle 14 specie, metà presenta variazioni in campo negativo. 2 Le specie sono: gamberi bianchi, rossi e viola, pannocchie, scampi, calamari, moscardini, polpi, seppie, totani, naselli, rane pescatrici, sugarelli, triglie di scoglio e di fango. Le principali specie pescate 3 trimestre var % 09/08 catture prezzi catture prezzi tonn. /kg Acciughe ,21 1,80 20,9-5,9 Sardine 6.904,29 0,77 50,3-21,3 Vongole 3.823,15 2,95-45,5 32,1 Naselli 2.618,35 7,87-9,3 2,7 Pesce spada 2.514,28 11,87 7,6 3,6 Gamberi bianchi 2.433,95 7,05 34,6-8,5 Variazioni delle catture e del prezzo delle 14 principali specie demersali nel 3 trimestre Triglie di scoglio Triglie di fango I prezzi Sugarello Rana Pescatrice Nasello Totani Seppie Polpi Moscardini Calamari Scampi Pannocchie Gamberi rossi Gamberi bianchi Prezzo Catture -30,00% -20,00% -10,00% 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% Il livello dei prezzi ha mostrato una certa stabilità rispetto allo stesso periodo del precedente anno, con un valore pari a 5,04 /kg. Tra i sistemi di pesca, si è evidenziato un andamento differenziato. In particolare, in relazione alla consistente variazione negativa della produzione, il prezzo del prodotto della draghe idrauliche è aumentato di un terzo. Diversa invece la situazione per quei sistemi come la piccola pesca e lo strascico che, a fronte di un espansione della produzione, hanno riportato una seppur contenuta diminuzione del prezzo. 7

10 Sul versante geografico, l andamento dei prezzi è negativo per le regioni dell area tirrenica e per il sud della Sicilia; variazioni positive, si riscontrano invece per l area dell Adriatico settentrionale mentre una sostanziale stabilità caratterizza le flotte del basso Adriatico e dello Ionio. 6,50 6,00 5,50 5,00 4,50 4,00 3,50 Andamento mensile dei prezzi, gen feb mar apr mag giu lug ago set In primo piano Lo strascico La flotta a strascico ha registrato variazioni positive per tutti gli indicatori. I giorni di pesca totali del comparto sono cresciuti di 11 punti e l impegno medio di un singolo natante è aumentato di quasi 4 giorni rispetto al Il volume degli sbarchi, che si è attestato a tonnellate, è salito di 12 punti ( tonnellate) ed i conseguenti ricavi sono risultati superiori di 9 punti rispetto al dato 2008 (+11,60 milioni di euro). L incremento dell attività, stante l attuale livello della capacità della flotta, ha determinato una variazione positiva dello sforzo di pesca (3 punti) che, tuttavia, è risultato ben inferiore ai livelli di sforzo registrati negli anni precedenti il 2008 (di 7 punti sul 2007 e 12 punti sul 2006). Contestualmente, l indice di efficienza tecnica, la cattura per unità di sforzo, ha registrato una crescita di 9,4 punti rispetto al 2008 ed è risultato superiore di 6 punti rispetto al dato relativo agli anni dal 2005 al A rinforzare il positivo andamento ha contribuito anche l indice di efficienza economica, il ricavo per unità di sforzo, che è aumentato di 7 punti rispetto al precedente anno. L andamento segnalato a livello nazionale si conferma in tutte le gsa con l eccezione dell alto tirreno dove emerge un calo di alcuni punti per tutti gli indicatori. Particolarmente positivo l andamento della produzione nella gsa sud adriatica, dove il volume degli sbarchi è aumentato di 25 punti e quello dei ricavi di 19 punti. Crescita consistente anche nella gsa del basso tirreno con 18 punti di incremento sia per gli sbarchi che per i ricavi. Il gambero bianco è la specie che ha segnato la crescita più consistente con una variazione di 630 tonnellate (35 punti) sul dato Andamento positivo anche per pannocchie (24 punti), moscardini muschiati (26), sogliole (64), scampi (5) e gamberi rossi (2). In calo la produzione di nasello e di entrambe le specie di triglie. GSA 16 Sicilia Sud In Sicilia sud, dov è presente una consistente quota della flotta a strascico nazionale, nel trimestre in esame i giorni di pesca sono aumentati di 7 punti che in termini medi equivale a 4 giorni di pesca in più per natante. Il volume degli sbarchi ha registrato un espansione di 15 punti che, purtroppo, in valore economico si traduce in un modesto incremento di 4 punti a causa della flessione del prezzo. In effetti, la crescita delle catture è dovuta esclusivamente all aumento di 47 punti (600 tonnellate) degli sbarchi di gamberi bianchi, specie prevalente del segmento, a fronte del quale il mercato ha reagito con una riduzione di 9 punti del prezzo della specie. Contestualmente, si registra la flessione di specie pregiate come i gamberi rossi e le triglie di scoglio e l aumento di prodotti di non elevato pregio commerciale come i totani, i moscardini e il nasello. L andamento su descritto cela una forte divaricazione tra la flotta di Mazara del Vallo, e la restante quota di natanti a strascico dell area. I natanti mazaresi hanno presentato un calo di quasi 18 punti dell attività equivalente a 7 giorni di pesca in meno per motopesca, e conseguente riduzione della produzione di 22 punti in quantità e 18 punti in valore. La riduzione delle catture ha investito tutte le specie ma è stata particolarmente consistente per le due specie di triglie e i gamberi rossi; 8

11 in controtendenza, gli sbarchi i gamberi bianchi, specie target principale, che sono aumentati di 12 punti. La restante parte dello strascico ha registrato consistenti variazioni positive sia dell attività che della produzione. Si tratta di battelli di lunghezza inferiore ai 24 metri la cui operatività è circoscritta alle aree prossimali alle coste siciliane con uscite giornaliere o al massimo di pochi giorni. Il volume degli sbarchi è aumentato di quasi 1000 tonnellate attestandosi a 3300 tonnellate, valore superiore di 40 punti rispetto al dato del 2008 ma anche al dato del È cresciuto, anche se con minore intensità, il valore dei ricavi che ha segnato una variazione di 4,5 milioni di euro (28 punti) rispetto al Il prezzo si è ridotto di 10 punti per i motivi esposti in precedenza: il massiccio aumento degli sbarchi di gambero bianco (61 punti) ne ha compromesso il valore commerciale che è diminuito di 11 punti. Dal momento che la specie rappresenta il 44% del pescato totale del comparto, il fenomeno ha influito in modo significativo sul dato complessivo. Variazioni positive si sono registrate anche per gli sbarchi di gamberi rossi, scampi, nasello e moscardini muschiati. e rappresentano il 4,6% delle catture complessive del segmento mentre i corrispondenti ricavi equivalgono all 11,2% al totale. GSA 18 Basso Adriatico Nelle marinerie situate tra il promontorio del Gargano e Otranto si registra la presenza di quasi 500 motopesca a strascico. Nel periodo esaminato, questi battelli hanno segnato una crescita di oltre 40 punti dell attività che si è tradotta in 10 giorni in più per ciascun natante. Il volume degli sbarchi è aumentato di 25 punti equivalenti ad un saldo positivo di 730 tonnellate mentre la variazione dei ricavi è stata di 19 punti pari a 3,7 milioni di euro. L incremento della produzione si è concentrata su specie come i gamberi bianchi, gli scampi, i moscardini muschiati, le seppie e le triglie di fango. In calo di 10 punti gli sbarchi di nasello che rappresenta la specie più pescata con il 18% delle catture ed il 20% dei ricavi; consistente il contributo economico degli scampi che con il 6,7% degli sbarchi rappresentano il 19% dei ricavi. GSA 17 Alto Adriatico La gsa dell alto adriatico, comprensiva delle marinerie da Trieste a Termoli, concentra il maggior numero di motopesca a strascico (circa 750 battelli). Nel corso del terzo trimestre l attività è aumentata di 9 punti che, riportati in media battello, rappresentano quasi tre giorni in più rispetto al 2008, contestualmente il volume degli sbarchi è salito di 7 punti e quello dei ricavi di 14 punti. Le catture sono aumentate di 400 tonnellate e, come di consueto nella stagione autunnale, la triglia di fango ha rappresentato la specie prevalente con il 16% degli sbarchi complessivi; rispetto al 2008 la specie ha riportato una flessione di 12 punti. Pannocchie, moscardini muschiati e naselli sono le altre specie prevalenti nella composizione del pescato. In termini economici risultano pesare anche gli sbarchi di scampi e le sogliole: la prima specie con il 4% di contributo in termini quantitativi vale il 12,4% dei ricavi e costituisce la specie più importante; le sogliole, nel periodo analizzato hanno registrato un raddoppio delle quantità Post fermo tecnico Nell area adriatica, il periodo successivo al fermo tecnico cioè il mese di settembre, non ha registrato variazioni significative: una lieve caduta della produzione (4 punti) e dei ricavi (1 punto) a fronte di una crescita di 2 punti dei livelli di attività. Tra le specie maggiormente interessate dalla contrazione emerge il nasello, una delle specie più importanti nell area che ha registrato una flessione di 40 punti pari 240 tonnellate. Il fenomeno è diffuso in tutte le regioni e le classi dimensionali ma è particolarmente intenso tra i battelli delle classi 12/24 metri della Puglia dove gli sbarchi segnano una variazione negativa intorno ai 45 punti e nella classe 18/24 metri delle Marche dove il calo raggiunge i 50 punti. La triglia di fango, che è una delle specie maggiormente interessate dalla pesca nel dopo fermo, tanto da raggiungere il 25% delle catture complessive dell area, ha registrato un lieve decremento degli sbarchi (4 punti) dovuto essenzialmente alla classe 12/18 metri dell Emilia Romagna, una delle maggiori produttrici, 9

12 dove la flessione si è attestata a 31 punti pari a 170 tonnellate. Tra le specie che segnano una crescita degli sbarchi emerge la pannocchia con una variazione di 21 punti pari a 110 tonnellate e, inoltre, i moscardini muschiati e le sogliole. GSA 9 Nord Tirreno I motopesca a strascico dell area hanno evidenziato una modesta contrazione dell attività (5 punti) con il dato medio battello che è passato da 38 a 36 giorni. In parallelo, i livelli di produzione hanno segnato una flessione di 5,5 punti nel volume degli sbarchi e di 3 punti nel valore economico. Tra le principali modifiche alla composizione del pescato si segnala il calo di 36 punti del nasello (85 tonnellate) e di tutte le principali specie di cefalopodi (calamari, polpi e moscardini). Significative variazioni positive per i gamberi bianchi (22 punti) ed i gamberi rossi (16 punti), prodotti importanti per il buon pregio economico. Infatti, queste due specie insieme agli scampi, al nasello ed alle triglie di fango sono le più importanti per il contributo fornito alla formazione dei ricavi, nel complesso costituiscono il 50% dei valore totale registrato dal segmento. GSA 10 Sud Tirreno Lo strascico localizzato nel Tirreno meridionale conferma i livelli di attività degli anni precedenti mentre il volume del prodotto sbarcato e del corrispondente valore sono aumentati rispettivamente di 18 e 19 punti. La composizione del pescato nell area è molto polverizzata e le specie prevalenti sono i gamberi bianchi con l 8% di quota ed il nasello con 7,4% del totale; importanti anche: il sugarello (6,4%), i moscardini bianchi (5,7%) e i gamberi rossi (5,3). Variazioni significative emergono per i gamberi rossi (+87%), i moscardini bianchi (+43%) e le triglie di fango (+ 35%). più rispetto al 2008; tuttavia, il dato è inferiore rispetto ai livelli del 2006 e del L andamento produttivo è contraddittorio poiché a fronte di un incremento di 22 punti degli sbarchi, i ricavi aumentano di soli 6 punti. Il motivo di tale divergenza è da ricondurre sia alla flessione dei gamberi viola (-60 punti), specie importante nella formazione del ricavo, sia nel trend riduttivo che ha interessato il prezzo di quasi tutti i prodotti pescati e che a livello regionale è sceso di 14 punti. Inoltre, l incremento degli sbarchi ha interessato specie di basso pregio come i moscardini (58 punti), i polpi (27 punti) e le mendole (87 punti). GSA 19 Ionica L area include le marinerie di tre regioni: Puglia sud, Calabria ionica e Sicilia orientale, per complessivi 250 motopesca. Nel periodo si è registrata una leggera variazione positiva dell attività cui ha corrisposto una crescita di 11 punti delle catture e di 6 punti dei ricavi. Specie prevalenti nel pescato dell area sono stati: i gamberi bianchi e le triglie di fango che contribuiscono con l 11% ciascuno al pescato totale e il nasello che rappresenta il 9%. I gamberi di profondità rossi e viola, con il 9% complessivo di contributo alle catture risultano il prodotto di maggior importanza economica, in virtù dell alto valore commerciale rappresentano il 27% dei ricavi. Consistenti variazioni si evidenziano per i gamberi bianchi diminuiti di 22 punti, mentre i gamberi di profondità sono aumentati di 44 punti e variazioni positive si registrano anche per i polpi e le due specie di triglie. GSA 11 Sardegna In Sardegna si evidenzia un forte incremento dell attività (+27 punti) che espresso in termini di media battello è quantificabile in 8 giorni di pesca in 10

13 I costi di produzione e il conto economico I costi di produzione sostenuti dalla flotta nazionale nel corso del 3 trimestre del, sono stimati pari a poco meno di 115,00 milioni di euro, con un calo di 18,3 punti rispetto al livello raggiunto nello stesso periodo del Conto economico della flotta nazionale 3 trimestre var % 09/08 milioni Ricavi 319,92 7,9 Costi intermedi 114,98-18,3 Valore aggiunto 204,94 31,6 Costo del lavoro 110,99 28,1 Profitto lordo 93,95 36,0 valori medi per battello 000 Ricavi 24,07 8,6 Costi intermedi 8,65-17,8 Valore aggiunto 15,42 32,5 Costo del lavoro 8,35 29,0 Profitto lordo 7,07 36,9 valori medi giornalieri Ricavi 628,74 3,3 Costi intermedi 225,97-21,8 Valore aggiunto 402,76 26,0 Costo del lavoro 218,12 22,7 Profitto lordo 184,65 30,2 La voce di spesa che ha subito la riduzione più consistente è stata quella relativa all acquisto di carburante che è passata da 82,73 milioni di euro del 2008 a 54,85 milioni dello stesso trimestre. In termini unitari e giornalieri ciascun battello ha ridotto le spese energetiche di circa 1/3 e l incidenza di tale voce sui costi totali è calata di 18 punti rispetto allo stesso periodo Il divergente andamento dei ricavi, in aumento, e dei costi operativi, in diminuzione, ha determinato nel complesso una performance positiva; il settore ha, infatti, riportato un aumento sia del valore aggiunto sia del profitto lordo oltre che dei salari degli imbarcati il cui livello, come è noto, è strettamente correlato all andamento del fatturato (stante la modalità di retribuzione alla parte ). Le positive variazioni degli indicatori hanno riguardato, con intensità più o meno marcate, tutte le aree e tutti i segmenti della flotta con l eccezione dei battelli armati a volante per i quali si è registrato un negativo trend produttivo a cui si è associata una riduzione dei costi molto contenuta. Indicatori economici per sistemi di pesca Valore aggiunto/ricavi 3 trimestre var % 09/08 Profitto lordo/ricavi var % 09/08 3 trimestre Strascico 55,4% 48,1 24,4% 63,4 Volante 47,8% -3,4 18,2% -10,5 Circuizione 69,1% 14,4 32,7% 18,0 Draghe idr. 75,6% 11,1 35,6% 9,8 Piccola pesca 70,2% 8,8 32,4% 10,2 Polivalenti 73,8% 46,6 36,3% 56,0 Poliv. passivi 81,3% 16,2 40,6% 18,1 Palangari 63,2% 7,6 30,0% 7,3 Totale 64,1% 22,0 29,4% 26,1 Indicatori economici per Gsa Valore aggiunto/ricavi Profitto lordo/ricavi 3 trimestre var % 3 trimestre var % 09/08 09/08 Gsa9 63,4% 22,0 29,0% 25,3 Gsa10 66,7% 25,7 31,0% 33,2 Gsa11 57,5% 12,8 25,3% 14,5 Gsa16 57,1% 36,9 25,4% 47,2 Gsa17 67,5% 13,7 30,9% 14,2 Gsa18 62,6% 19,8 28,5% 25,6 Gsa19 68,1% 28,4 32,6% 32,3 Totale 64,1% 22,0 29,4% 26,1 L abbassamento dei costi intermedi sostenuti dalla flotta ha contribuito alla riduzione dei costi unitari di produzione a fronte della stabilità dei prezzi di prima vendita. 11

14 Nel corso del terzo trimestre, il costo di produzione per un kg di prodotto è diminuito di circa un quarto rispetto allo stesso periodo del In particolare per i battelli a strascico, si è registrata una diminuzione dei costi di produzione di circa il 30% ed un calo del valore del prodotto del 2%; situazione simile per la piccola pesca per la quale gli stessi indicatori hanno registrato variazioni pari rispettivamente a -17% e -1%. Per le draghe idrauliche il leggero aumento dei costi di produzione per kg di prodotto (+2%) è stato ampiamente compensato dal consistente aumento dei prezzi di prima vendita a loro volta sostenuti dalla contrazione dell offerta. Confronto tra costo di produzione e prezzo di prima vendita ( /kg) Costo di produzione Prezzo di prima vendita 3 trimestre var % 09/08 3 trimestre var % 09/08 Strascico 3,05-30,4 6,83-2,3 Volante 0,64 4,8 1,23 1,4 Circuizione 0,56-34,5 1,80-16,1 Draghe idr. 0,78 2,1 3,22 33,5 Piccola pesca 2,52-16,9 8,47-1,1 Polivalenti 1,88-51,4 7,19-7,9 Poliv. passivi 1,52-34,9 8,11 4,5 Palangari 3,27-8,9 8,88 2,2 Totale 1,81-24,4 5,03-0,1 Confronto tra costo di produzione e prezzo di prima vendita ( /kg) Costo di produzione 3 trimestre var % 09/08 Prezzo di prima vendita 3 trimestre var % 09/08 Gsa9 1,86-45,0 5,09-27,9 Gsa10 1,57-38,9 4,72-13,8 Gsa11 3,48-16,6 8,19-3,8 Gsa16 2,44-34,2 5,69-10,5 Gsa17 1,35-4,2 4,15 19,7 Gsa18 1,70-21,7 4,54-0,1 Gsa19 2,20-32,0 6,88 0,1 Totale 1,81-24,4 5,03-0,1 12

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