N Titolo Testata-Edizione Data 1 Iris fa le tariffe Il Piccolo Gorizia Rifiuti, osservatorio sui prezzi Il Piccolo Gorizia

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1 N Titolo Testata-Edizione Data 1 Iris fa le tariffe Il Piccolo Gorizia Rifiuti, osservatorio sui prezzi Il Piccolo Gorizia Martedi' al sindaco la petizione Il Piccolo Gorizia Rifiuti ingombranti Il Piccolo Gorizia Il sovrapasso va eliminato Il Piccolo Gorizia La Compagnia portuale interessa a Maneschi Il Piccolo Monfalcone Rifiuti, referendum inutile Il Piccolo Monfalcone Operai comunali di Ronchi Il Piccolo Monfalcone Il centro di Grado ai pedoni Il Piccolo Monfalcone Rifiuti, Del Sordi: Gherghetta non vuole abbassare le bollette Messaggero Veneto Gorizia Care_Cassandre, anteprima cinese Messaggero Veneto Gorizia Nuovo passo per la circonvallazione Messaggero Veneto Gorizia Leone: quei sovrappassi non vanno demoliti Messaggero Veneto Gorizia Un convegno sulla viticoltura di precisione sul Collio Messaggero Veneto Gorizia Storico: la Compagnia portuale passa a imprenditori triestini Messaggero Veneto Gorizia

2 29 GIU 2008 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 19 LA REPLICA «Iris fa le tariffe non il Comune» «Gherghetta, di fatto, ha risposto picche alla richiesta del Comune di Gorizia di abbattere l addizionale-rifiuti. Peccato. Spero che la Provincia capisca che la nostra non è una polemica fine a se stessa e contribuisca ad abbattere, per quanto di sua competenza, i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti». L assessore comunale all Ambiente Francesco Del Sordi controreplica al presidente Gherghetta e rinnova l invito alla Provincia ad abbassare l addizionale sui rifiuti: il 5% - infatti - della tariffa di igiene ambientale (Tia) finisce, dritto dritto, nelle casse provinciali. «Mi sembra che quelle di Gherghetta siano giustificazioni molto estemporanee. Dice che l addizionale è stata introdotta ai tempi della presidenza Marcolini: va bene ma lui, adesso, la può ridurre all 1%». Non solo. Del Sordi respinge anche la controproposta di Gherghetta che aveva invitato il Comune a contribuire per arrivare ad un calo del 2%. Ogni anno. E a partire dal «Gherghetta dovrebbe sapere che il nostro ente non può fare altro che ribaltare i costi che Iris pratica al Comune stesso. Quindi, non possiamo prenderci alcun impegno: è impossibile». (fra. fa.) Box

3 29 GIU 2008 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 19 Rifiuti, osservatorio sui prezzi Lo chiede Cittadinanzattiva: «L addizionale va cancellata» AMBIENTE Caso-tasse di FRANCESCO FAIN «Quella tassa ha tanto il sapore di una gabella medievale. La Provincia dovrebbe abolirla in maniera autonoma, senza condizionarla a comportamenti di altri». Cittadinanzattiva, l associazione che tutela i diritti dei cittadini, attacca la giunta Gherghetta. E chiede formalmente all ente intermedio di attivare l Osservatorio provinciale (previsto dalla legge 22 del 1997) che «potrebbe avere un ruolo significativo per tenere sotto controllo la gestione dei rifiuti e l abnorme aumento delle tariffe - sottolinea Rosamaria Fontana Forzi -. In sostanza, questo organismo potrebbe fare con estrema facilità a livello provinciale ciò che che noi da quasi due anni cerchiamo di fare a livello comunale con estrema fatica, a causa della mancanza di trasparenza delle istituzioni e della scarsa propensione a rendere pubblici i dati relativi ai servizi». Il sodalizio ha anche fatto una ricerca sull addizionale provinciale. «Negli ultimi tre anni l amministrazione provinciale ha incassato dagli abitanti di Gorizia la cifra di euro. Riteniamo che il problema non sia quello di abbassare l addizionale provinciale, come dice ora il presidente Gherghetta, ma semplicemente di toglierla. Non si riesce a capire, infatti, quale sia il senso di questa ulteriore tassa, che ha tanto il sapore di una gabella medievale: allora c era l erbatico, il pontatico, il rotatico, ora abbiamo il rifiutatico. Il 12 novembre 2007 una nostra delegazione si era recata dal presidente Gherghetta per chiedergli di rinunciare all addizionale provinciale sui rifiuti, in considerazione del continuo aumento delle tariffe, legato probabilmente ad inefficienze gestionali. Gli avevamo segnalato che ci sono capoluoghi di provincia come Aosta, Trento e Bolzano che non applicano alcuna addizionale e altri come Nuoro, Prato e Brescia FONTANA FORZI «Aosta, Trento e Bolzano non applicano alcuna tassa aggiuntiva» che applicano solo l 1%. La risposta è stata decisamente negativa: si preferiva, infatti, dare piccoli premi ai Comuni che riciclano di più, piuttosto che astenersi dal prelevare soldi dalle tasche dei cittadini. Se ora c è un ripensamento, non possiamo che rallegrarcene, ma chiediamo che sia una scelta chiara e responsabile». Conclude Cittadinanzattiva: «Naturalmente la possibile eliminazione dell addizionale provinciale, non risolve il problema della Tia. Occorre entrare nel merito dei costi, alcuni dei quali sembrano proprio fuori luogo, ma soprattutto occorre mettere a fuoco una seria politica dell uso e quindi dei proventi che si ricavano dai materiali che i cittadini differenziano ormai da anni. Da mesi attendiamo dall amministrazione comunale risposte, che non sono mai arrivate». I sindaci dell Isontino durante l incontro dedicato al futuro di Iris Apertura

4 29 GIU 2008 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 19 SI È TENUTA AL LENASSI LA FESTA DELL ASILO Martedì al sindaco la petizione sulle mense I genitori del gruppo «Mangiar sano» hanno raccolto fino a ieri quasi 2700 firme Il comitato di genitori «Mangiar sano» anticiperà a martedì prossimo la consegna della petizione contro la delibera sull accorpamento delle mense scolastiche. L amministrazione comunale ne discuterà nel corso del primo Consiglio in calendario. È quanto emerso dall incontro dei genitori, riunitisi nella sede dell Associazione tennis Campagnuzza, per fare il punto della situazione. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato diversi rappresentanti dell opposizione Donatella Gironcoli, Federico Portelli, Bernardo De Santis, Marko Marincic e Anna Di Gianantonio oltre al consigliere di maggioranza Franco Hassek, i genitori hanno annunciato di avere l intenzione di anticipare la consegna della petizione: alle 9.45 una delegazione del comitato partirà dai giardini pubblici in corteo, per raggiungere il municipio e consegnare il documento. Qualora le loro richieste non venissero prese in considerazione, poi, i genitori si sono detti pronti a ricorrere al referendum popolare. «Per il momento ci stiamo riflettendo dice Francesca Bortoli, coordinatrice del comitato -. E un qualcosa che valuteremo con attenzione, anche perché siamo consapevoli di Un banchetto ai Giardini per la raccolta delle firme Bambini alla festa di fine anno tenutasi ieri al Lenassi quanto possa costare indire un referendum, ma potrebbe essere l ultima carta da giocare». Il numero delle firme raccolte dal comitato «Mangiar sano», tra l altro, cresce di ora in ora, e anche ieri mattina il banchetto predisposto ai giardini pubblici ha ottenuto quasi 300 adesioni. A fine giornata, le firme totali erano circa Sempre ieri, poi, è arrivato anche il parziale boicottaggio della festa di fine anno organizzata per le scuole materne comunali al Centro Lenassi, con un gruppo di genitori dei bambini iscritti agli asili di via Romagna e via Brigata Avellino che hanno stazionato per oltre due ore di fronte all ingresso della struttura manifestando contro l accorpamento delle cucine. Proprio in quest occasione i genitori hanno potuto anche incontrare l assessore comunale Silvana Romano. «La signora Romano si è dimostrata molto disponibile nei nostri confronti racconta Elena Colle, una delle mamme presenti -, e nel corso di un breve colloquio ci ha assicurato che la petizione verrà discussa nel primo consiglio comunale utile». A motivare ancora una volta le scelte dell amministrazione comunale, l assessore al Welfare avrebbe parlato poi della mancanza degli spogliatoi per il personale delle cucine che, secondo la normativa vigente, devono essere presenti nei centri cottura e che mancherebbero, invece, negli asili della città. La disputa, allora, sembra destinata a durare ancora a lungo, e i genitori potrebbero contare anche sull appoggio dei media nazionali: sono già stati presi contatti con «Striscia la notizia» e «Report», e se la questione non si risolvesse prima dell autunno a Gorizia potrebbero arrivare le telecamere di Canale 5 e Raitre. Marco Bisiach Taglio medio

5 29 GIU 2008 Il Piccolo Gorizia Provincia pagina 22 RIFIUTI INGOMBRANTI Prevosti (Udc): «Nessuno smaltisce i frigoriferi usati» CORMONS La raccolta differenziata dei rifiuti è sempre all attenzione dei cittadini che non mancano spesso di segnalare delle disfunzioni. Questa volta riguarda la raccolta di rifiuti ingombranti come i frigoriferi che non vengono più portati via da Iris per il problema riguardante lo smaltimento del gas contenuto all interno. Questo è un problema che il referente cormonese dell Udc Carlo Prevosti denuncia. «Iris non esercita più il servizio dell asporto dei frigoriferi, il cittadino deve provvedere in proprio - sottolinea Prevosti - Il Comune ne era a conoscenza e non si è sentito in dovere nei confronti degli amministrati di sostituirsi temporaneamente all Iris». Prevosti sostiene che sono stati interpellati la Carlo Prevosti cooperativa Arcobaleno, Iris, il Servizio ambiente del Comune, ma nessuno ha dato una plausibile motivazione al fatto che i frigoriferi non vengono smaltiti. «A qualcuno è scappato di dire - afefrma Prevosti - e forse se ne sarà subito pentito, che la causa è dovuta al gas nocivo contenuto nel frigorifero stesso e la non adeguatezza nell asporto e nel trasporto da parte di chi di dovere. Non si può credere che questo sia il motivo vero: se non lo può fare Iris, il privato cittadino può andare a Moraro, con il proprio mezzo, per depositare quest ingombrante pericoloso?». Al quesito di Prtevosti qualcuno dovrà ora dare una risposta. Piercarlo Donda Taglio medio

6 29 GIU 2008 Il Piccolo Gorizia Provincia pagina 23 L OPPOSIZIONE DI ROMANS «Il sovrappasso va eliminato» ROMANS Il gruppo consiliare di minoranza «Rinnovare Romans» presenterà domani al presidente della Provincia, Enrico Ghergetta, e per conoscenza i sindaci di Romans e Gradisca, un'interpellanza in merito al sovrappasso dell'incompiuta linea ferroviaria Cormons-Redipuglia, ubicato in parte sul territorio comunale di Romans e in parte su quello di Gradisca. L obiettivo di Rinnovare Romans è quello di convincere la Provincia a demolire il sovrappasso, che, essendo realizzato in curva, è molto pericoloso e teatro di diversi incidenti stradali vittime motociclisti e automobilisti. Oppure, in subordine, di installare guardrail del tipo «salvavita» e di segnali stradali che indichino la pericolosità della curva. Box

7 29 GIU 2008 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 20 La Compagnia portuale interessa a Maneschi: trattative di cessione Si profila una svolta epocale nello scalo Gherghetta: «Una decisione che va rispettata» Per il porto di Monfalcone si sta profilando un cambiamento epocale, forse superiore, perlomeno nell immediato, a quello del trasferimento della gestione del demanio portuale alla Regione. In vista sembra esserci l acquisizione della Compagnia portuale, quindi delle quote in mano ai vecchi soci, trasformatisi in azionisti con il passaggio da cooperativa a impresa dovuto per legge alcuni anni fa, da parte di un imprenditore triestino. Da più parti si fa il nome di Pierluigi Maneschi, presidente di Italia Marittima (l ex Lloyd Triestino), agente di Evergreen per l Italia e titolare della società che gestisce il Molo Settimo, oltre che principale azionista dell Interporto di Cervignano. Alla base della decisione della Compagnia portuale, nata un ottantina di anni fa, di cui è presidente «storico» Franco Romano e che conta un centinaio tra soci e dipendenti, questi ultimi in maggioranza, ci sarebbero una serie di concause. Da un lato il cambiamento imposto all inquadramento dei soci dalla Capitaneria, dall altro la prospettiva di un possibile ingresso di un altra impresa in banchina, ma non solo. In primavera è arrivato il decreto che ha sancito il trasferimento della gestione del demanio alla Regione, creando una certa dose di incertezza a Portorosega, anche perchè non è ancora chiaro quando e in che termini il passaggio avverrà. Il decreto è stato bloccato dalla Corte dei conti, perché privo della sottoscrizione di altri due dicasteri oltre a quello degli Affari regionali. Il «valore» dell impresa in questo momento è inoltre alto, visti gli investimenti effettuati lo scorso anno in attrezzature e mezzi utili a sostenere l attività in banchina, che, nonostante la flessione di inizio anno, rimane consistente. Per contro tra un anno la Compagnia portuale si troverà ad affrontare il pensionamento di diversi soci storici e quindi l esigenza di fare fronte a un forte esborso per il pagamento dei trattamenti di fine rapporto. Da qui, da questo insieme di ragioni, sarebbe venuta la decisione di valutare la cessione dell attività all imprenditore che nel frattempo si era fatto avanti. In sostanza, di Portorosega sarebbe stata valutata in modo positivo la pax sociale che al momento esiste. Cosa possa derivare dal cambiamento di proprietà della Compagnia lo si potrà capire solo in futuro, anche per quel che riguarda il rapporto con il porto di Trieste. «Si chiude di certo un'epoca - afferma il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta -, anche se tutto è ancora in fieri. Credo che questo passaggio comporterà una sempre maggiore apertura del porto di Monfalcone». Secondo Gherghetta, non andrebbe dimenticato quanto costruito in questi anni e il ruolo che la Compagnia ha svolto in porto. «Le scelte industriali operate dalla Compagnia vanno rispettate - afferma il Gherghetta -. Speriamo che le garanzie occupazionali, la serietà e l efficienza messe in campo dalla Compagnia in questi anni siano mantenute». La scelta va rispettata, ribadisce Gherghetta, «e da parte delle forze politiche ci deve essere la consapevolezza che il porto ha davanti una nuova storia da costruire». Il presidente della Provincia sottolinea che al centro dell attenzione ci saranno i lavoratori e la crescita del porto, frenata ancora da alcuni nodi irrisolti, come il lunghissimo iter della variante generale al Piano regolatore del porto che blocca la realizzazione dell espansione dello scalo. Anche se, forse, il problema di fondo rimane il peso di Monfalcone, anche politico, rispetto a Trieste, con cui, comunque, c è la sensazione non molti abbiano cercato di trovare un dialogo e un integrazione. Laura Blasich Apertura

8 29 GIU 2008 Il Piccolo Monfalcone Cronaca pagina 20 Franco Romano e, a sinistra, Pierluigi Maneschi. Sopra la banchina del porto di Monfalcone Apertura

9 29 GIU 2008 Il Piccolo Monfalcone Agenda e Taccuino pagina 21 «I PROMOTORI NE VALUTINO LE CONSEGUENZE» Rifiuti, referendum inutile In merito all articolo «Gherghetta contestato a Staranzano» pubblicato sul Piccolo di ieri vorrei, senza scendere nei dettagli della penosa discussione sulla raccolta dei rifiuti, rispondere ad alcune affermazioni della presidente del comitato «No al porta a porta» signora Gordini. 1) A Staranzano si è svolto un referendum consultivo. L esito di questo referendum, come previsto dal regolamento, non è vincolante per l amministrazione comunale. 2) Visto che il comitato ha depositato formalmente la richiesta in Comune (correlata da firme etc.), l Amministrazione era obbligata ad accogliere la richiesta, non concedere il referendum sarebbe stato anticostituzionale. 3) Quando il comitato ha intrapreso le sue attività per chiedere il referendum, doveva valutare le conseguenze delle sue azioni, come per esempio la spesa di 20mila euro. Siete stati a conoscenza che l esito del referendum non è vincolante, sapevate che comportava una spesa di 20mila euro, quindi non è il sindaco, ma siete voi che dovete spiegare ai cittadini con quale motivazioni avete obbligato i nostri amministratori a spendere soldi della comunità per un azione detto da voi «inutile». Bettina Binsau Staranzano Taglio alto

10 29 GIU 2008 Il Piccolo Monfalcone Provincia pagina 22 MATERASSI, SCARTI DELL EDILIZIA E IMMONDIZIE VARIE IN SENTIERI E FOSSATI Operai comunali di Ronchi ripuliscono il Carso dai rifiuti RONCHI Operazione pulizia, l altra mattina a Ronchi dei Legionari, da parte degli operai comunali che sono dovuti intervenire sul Carso per rimuovere una grandissima quantità di rifiuti abbandonati lungo alcuni sentieri e nelle boschette da ignoti che ancora una volta hanno dimostrato la loro inciviltà e la loro maleducazione. E non è la prima volta che i dipendenti del comune di Ronchi devono intervenire per ripulire una zona frequentata da moltissime persone per la sua bellezza naturale e per le caratteristiche passeggiate che offre. Altre volte nel passato sono stati chiamati a ripristinare zone e sentieri invasi da ogni specie di rifiuti. Era stata proprio una delle tante persone che amano passeggiare sul Carso a segnalare la presenza di una grande quantità di rifiuti nella zona che si sviluppa all altezza della «piramide» lungo la strada che da Ronchi dei Legionari porta a Doberdò del Lago. Nelle boschette, all interno dei fossati, ma anche lungo la strada c era di tutto: vecchi materassi, scarti dell edilizia, sacchetti di nylon contenenti immondizie e persino cavi elettrici ed elettrodomestici. Così l amministrazione comunale, dopo un sopralluogo, ha deciso di intervenire con i propri operai che dopo molte ore di lavoro sono riusciti a togliere di mezzo i rifiuti. Resta l allarme che, comunque, coinvolge tutta la zona, visto che non è la prima volta che la municipalità ronchese deve intervenire sul Carso a causa dell abbandono indiscriminato di rifiuti che potrebbero agevolmente essere depositati all ecopiazzola di via del Lavoro Artigiano o potrebbero essere anche raccolti a domicilio grazie al servizio garantito dall Iris. Così c è chi chiedere di ripristinare il servizio attuato mesi orsono dalla polizia municipale che, con pattuglie in borghese, aveva cercato di smascherare, purtroppo senza risultati, i colpevoli. Troppo spesso c è chi approfitta della notte per dirigere le loro autovetture, ma anche capienti camioncini, per lasciare lungo stradine meno affollate, radure carsiche o boschette una varietà di rifiuti da far paura. Senza curarsi dei danni che ne possono derivare per l ambiente e del fatto che comunque sia l amministrazione comunale deve poi spendere altri soldi della comunità per ripulire il tutto. E non è escluso che in un futuro prossimo ci possano essere dei controlli da parte della municipalità ronchese per individuare e punire le persone che, con pochissimo senso civico e ambientale, abbandonano di tutto in una zona bellissima e frequentatissima del nostro Carso. E non si tratta solo di un problema del Comune di Ronchi, anche la municipalità di Monfalcone è intervenuta più volte per ripulire alcune zone carsiche di ogni specie di rifiuti abbandonati dai soliti ignoti. Luca Perrino Rifiuti abbandonati lungo il Carso. Protezione civile mobilitata nella pulizia Apertura

11 29 GIU 2008 Il Piccolo Monfalcone Provincia pagina 23 Il centro di Grado ai pedoni: scatta la zona a traffico limitato Chiusura dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 nelle giornate festive Il centro di Grado GRADO Rientrato lo stato di agitazione di buona parte degli agenti della Polizia municipale, da oggi scatta a Grado la Zona a traffico limitato per l intero centro cittadino. L interdizione al centro prevede la chiusura dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 delle giornate festive, a decorrere da oggi e fino a domenica 31 agosto. In queste giornate, è fatto divieto di accesso al centro di Grado a tutte le categorie di veicoli non autorizzati. Gli orari potranno variare e comprendere anche le serate. La fascia oraria potrà comunque essere ridotta o limitata alle sole ore serali, a fronte della disponibilità, verificata dalla Polizia municipale, di un adeguato numero di parcheggi regolari. Non appena i vigili urbani constateranno che in centro non vi sono più posti disponibili, ci sarà l interdizione del traffico in centro. Come sempre, sono previste varie deroghe. Ciò che sorprende è il fatto che dalle 12 alle 14 non sia prevista la chiusura. Se in centro i parcheggi sono tutti occupati (altrimenti non si procederebbe a chiudere il centro) perché consentire alle auto di girare a vuoto creando inquinamento? La zona interdetta del centro rientra all interno di un perimetro delimitato da piazza Carpaccio, via Volta, riva Zaccaria Gregori, riva Scaramuzza, via Barbana e via Venezia. Oltre al centro cittadino, la Ztl viene estesa anche all Isola della Schiusa. Per accedere al centro (mezzi autorizzati) sono previsti due varchi, quello principale per le vetture di piazza Carpaccio e quello di via Manzoni per cicli, ciclomotori e motocicli. All interno dell area possono transitare, infatti, unicamente questi mezzi a due ruote (che, ovviamente, possono accedere anche da piazza Carpaccio), oltre ai veicoli autorizzati. Il riferimento è per quelli adibiti a trasporto merci, a trasporto pubblico (bus, taxi e noleggio da rimessa), ai servizi pubblici (servizi comunali, servizi per guasti impianti gas, telefonici, Enel), a quelli dei servizi di emergenza e di soccorso, delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, dello Stato, della Regione, della Provincia, del Comune di Grado, dell' Azienda sanitaria Isontina. E ancora, con autorizzazione «a vista» potranno accedere i veicoli al DIVIETI Il provvedimento rimane in vigore fino al 31 agosto. L interdizione può essere ridotta servizio degli invalidi, muniti di apposito contrassegno, quelli delle testate giornalistiche e radiotelevisive, con targa straniera o muniti di contrassegno Cc o Cd, quelli dei medici in visita domiciliare, degli automobilisti con disponibilità, da accertarsi, di parcheggio privato entro l'area. Vi sono anche altre due categorie previste nel lungo elenco. Si tratta di quanti si troveranno in condizioni di «accertata necessità», compresi gli ospiti degli alberghi e delle altre strutture ricettive situate nell' area interdetta e dei veicoli dei residenti nell'ambito della Ztl, previa esibizione dell'abbonamento o della carta di circolazione del veicolo dalla quale risulti la residenza dell'utente all'interno della zona. La Polizia municipale potrà altresì accordare permessi giornalieri temporanei: potranno essere accordati, sempre per accertate necessità e con formale autorizzazionecontrassegno rilasciata su richiesta degli interessati, permessi alle persone che prestano attività presso gli ambulatori sanitari e l Ospizio Marino, ai medici in visita domiciliare e agli automobilisti con disponibilità, da accertarsi, di parcheggio privato entro l area. Antonio Boemo Apertura

12 29 GIU 2008 Messaggero Veneto Gorizia Citta' pagina 1 gherghetta, provincia di gorizia, del sordi francesco Taglio medio

13 29 GIU 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 Si terrà in novembre, ma già il 2 settembre sarà ospite in castello il poeta di fama mondiale Yang Lian Care_Cassandre, anteprima cinese Partita la macchina organizzativa della terza Festa della cultura In alto, Alberto Princis e, sotto, pubblico all edizione dello scorso anno della manifestazione Si è iniziata l organizzazione della terza edizione della Festa della cultura, realizzata dall associazione Ex border, che avrà luogo a Gorizia dal 20 al 23 novembre con la direzione artistica di Alberto Princis. Dopo Nudo_Cosmo nel 2006 e Dis_Orienti nel 2007, quest anno il titolo dell evento (che con il Comune di GoriziaègiàstatogiàpresentatoinfebbraioallaBitdiMilanoe recentemente a Klagenfurt) sarà Care_Cassandre. Le quattro giornate saranno dedicate al futuro e a temi in qualche modo collegati (i programmi, le previsioni, le promesse, le profezie e i pregiudizi). Diversiappuntamentisarannoospitatiinunadecinadilocation della città: una danza d idee e occasioni d incontro con scrittori, poeti, filosofi, psicologi, antropologi e scienziati, oltre a una rassegna cinematografica e a esposizioni d arti visive. La manifestazione goriziana, che spiega Alberto Princis non è una fiera commerciale del libro, né un festival di poesia e nemmeno un convegno peraddetti ailavori, si propone piuttosto come una Festa della cultura, una sorta di osservatorio sulla realtà contemporanea, per riflettere e divertirsi. L organizzazione ha infatti già dimostrato nelle precedenti edizioni, sempre seguite da un pubblico numeroso, di riuscire a portare a Gorizia autori di grande prestigio della cultura contemporanea, noti a livello nazionale e internazionale, avendo come obiettivo e finalitàcollaterale dell evento insinergia con le istituzioni sia la visibilitàsialeopportunitàturistiche del nostro territorio. Il sostegno istituzionale è infatti tradizionalmente costituito dall intervento della Regione Friuli Venezia Giulia (assessorato alla Cultura), della Provincia di Gorizia, del Comune digorizia (assessorato al Parco culturale) e della Fondazione Carigo. Care_Cassandreprevede comunque un evento importante chesi terràgiàilprossimo2settembre nella suggestiva cornicedelcastellodigorizia:sitratta di un anteprima del Festival internazionaledi letteratura di Vilenica con cui dal 2007 si è iniziata una collaborazione. Per l occasione sarà ospite della città Yang Lian, poeta cinese di fama mondiale, candidato al premio Nobel per la letteratura nel Lian, nato a Berna nel 1955, da funzionari statali cinesi dell ambasciata insvizzeraetrasferitosidueanni dopo con tutta la famiglia a Pechino, dopo aver condannato pubblicamente gli avvenimenti di piazza Tienanmen, ha iniziato un esilio in vari paesi. Alla fine si è stabilito a Londra, dove attualmente vive e lavora. Negli ultimi anni, grazie a un diverso clima ideologico e culturale, è tornato più volte in Cina, dove le sue opere sonostate pubblicate con grande rilievo. Ha pubblicato sei raccolte poetiche, due libri in prosa e diversi saggi in cinese che sono stati o stanno per essere tradotti in varie lingue (compreso l italiano). L autore sarà accompagnato,perl occasione,dallascrittrice cinese Liu Youhong e verrà presentato al pubblico da Ai LingCai,lapoliedricaartistacinese che era già stata ospite di Ex border l anno scorso a Dis_ Orienti. Taglio medio

14 29 GIU 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 7 Nuovo passo per la circonvallazione e l allacciamento alla statale 56 bis MOSSA Lunedì in Regione il progetto preliminare Il nodo Gorizia MOSSA. Con la determinazionedelcomunedimossa,passata all unanimità in consiglio, siè realizzato un passaggio fondamentale per la realizzazione della nuova circonvallazione a sud della zona industriale, in funzione dell allacciamento con la statale 56 bis. Il25 giugno è arrivato dal Comune di Gorizia il progetto del tracciato, su cui è già stata raggiunta l intesa. In Regione il progetto preliminare arriverà dunqueneitempiprevisti,lunedì. Si potranno sbloccare quindi le importanti risorse finanziarie per la realizzazione dell opera, 3 milioni 200 mila euro (un milione 600 mila euro per l intervento a Mossa), anche se parte dei finanziamenti manca ancora all appello. Ilcapogruppodell opposizione,sergiomedeot, hasottolineatochesarànecessarialafirma di un accordo di programma Pierluigi Medeot, sindaco del Comune di Mossa con Provincia e Comune di Gorizia per il rispetto della tempistica dei lavori. Una proposta che il sindaco Pierluigi Medeot ha condiviso. «Finalmente l iter può dirsi concluso e ora proseguiamo su una stradain discesa ha sottolineato. Vorrei ringraziare per la sensibilità dimostrata i cittadini che hanno manifestatolavolontàdiprocedereadaccordi bonari anziché all esproprio dei loro terreni. I cittadini sono consapevoli dell importanzastrategicadell opera».sono state inviate 51 lettere di esproprio; il tracciato insisterà infatti su proprietà private. Il sindaco Medeot non ha nascosto, peraltro, che vi siano malumorienon tuttii cittadini siano favorevoli a sacrificare parte dei loro terreni per la causa comune. Sergio Medeot, invece, ha rilevato che la partita, pur essendo a buon punto, grazie all apporto dell intero consiglio comunale di Mossa, non può dirsi chiusa: «Va garantita la certezzadeitempidirealizzazionedegli interventi, con l accordo di programma ha detto. Il Comune di Gorizia si è impegnato a giorni alterni, a volte con fervore,altrevolteconunvuotoassoluto. Un fatto che non può non destare preoccupazione. L opera, inoltre, nonè una questione di campanile, ma un interventostrategicoperlacrescita industriale dell intera Destra Isonzo. Circa il Piano regolatore comunale siamo ancora a metà strada, ma auspichiamo che sia uno strumento efficace e lungimirante». (ila.p.) Taglio medio

15 29 GIU 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 7 CORMÒNS Leone: quei sovrappassi non vanno demoliti CORMÒNS. «Si ritorni indietro sulla demolizione dei sovrappassi di Cormòns e Fogliano»: lo reclama anche il consigliere comunale di opposizione di Cormòns 2000, Riccardo Leone,intervenendoneldibattito non ancora sopito, dopo l inserimento dell abbattimento dei due manufatti nel programma triennale delle opere pubbliche della Provincia di Gorizia. I sovrappassi insistono sulla celebre incompiuta,latrattaferroviariacormòns-redipuglia. RiccardoLeonehachiestodirecuperare la tratta e i sovrappassi per utilizzare il percorsoferroviarioperiltransito dei treni merci. Il consigliere comunale diminoranzadelcentrocollinarehasollecitatol asses- sore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi, a interessarsi della questione e a contattare il ministero dei Trasporti per verificare se vi siano le possibilità di ritornare indietro sulle decisioni prese. «Prima di spendere milioni di euro per distruggere i sovrappassi bisognerebberiflettere hadichiaratoleone ; nellastazione ferroviariadigoriziasfreccianoquotidianamentetrenimerci,senzafermarsi,diretti dall Italia settentrionale al porto di Trieste e alle autostrade del mare». «Invece di sovraccaricare i due binari della linea Gorizia-Trieste haaggiunto si potrebbe utilizzare la tratta alternativa Cormòns-Redipuglia per il traffico merci e la linea attuale per il traffico passeggeri. Bisogna cercare di convincere Trenitalia dell utilità del progetto. La Provincia ha già stanziato ingenti risorse finanziarie per eliminare i cosiddetti ecomostri, ma ritengo che ci siano ancora gli spazi per poter rivalutare la questione ed esortare, anzi, al completamento della trattaferroviaria.altrimenti tutte le risorse finanziarie che sono statedestinate per realizzare la tratta sarebbero state sprecate». «Credo sia necessario a questo punto ha concluso il consigliere cormonese RiccardoLeone unachiarapresadiposizionedelgoverno centrale». (i.p.) Riccardo Leone, consigliere comunale dell opposizione in Cormòns 2000 Taglio alto

16 29 GIU 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 8 CAPRIVA Un convegno sulla viticoltura di precisione sul Collio CAPRIVA. La promozione agricolo-turistico-culturale del Collio ritorna alla ribalta, domani pomeriggio, a Capriva del Friuli. Nell ambito dei programmi Interreg, l iniziativa Amamo (Attraverso il mare e i monti) propone il convegno sultema Viticolturadiprecisione sul Collio isontino. L appuntamento è per domani, a partire dalle 16.30, nel castello di Spessa. Il programma prevede in apertura il saluto dell assessore alle Politiche comunitariedellaprovincia digorizia, Marco Marincic. Verso le è prevista la presentazione del progettopilota relativo al tema del giorno, la viticoltura di precisione sul nostro Collio. Alle è in calendario il dibattito fra esperti e addetti ai lavori intervenuti al convegno. Seguirà, verso le 17.30, la presentazione da parte dell assessore al Turismo e vicepresidente della Provincia di Gorizia, Roberta Demartin, delle varie attività di valorizzazione del Collio. Si tratta di un argomento che spazia come detto da aspetti squisitamente tecnici alla cultura e al turismo, con particolare interesse anche per quelle infrastrutture che sistannoprogettandoperrendere ancor più appetibile al visitatore il panorama paesaggistico-ricettivodelnostro patrimonio collinare. Unaprospettivaallaquale, naturalmente,sonointeressati in vari modo e titolo anche diversi Comuni del territorio isontino. La discussione, che coinvolgerà, come detto, vari soggetti, sarà aperta attorno alle I lavori si concluderanno versole18.15conunabicchierata. L incontro sarà coordinato e moderato dall agronomo Claudio Fabbro. Spalla destra

17 29 GIU 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 9 Monfalcone. Lo scalo verso cambiamenti epocali. Gherghetta: una scelta che va rispettata Storico: la Compagnia portuale passa a imprenditori triestini MONFALCONE. Cambiamenti storici per Portorosega. Oltreal passaggiodella gestione deldemanioportualeallaregione,lanotiziadelgiornoèl'acquisizionedellacompagniaportuale da parte di una cordata di imprenditori triestini che dovrebbero acquisire, quindi, quote in manoaivecchisoci,trasformatisiinazionisticon ilpassaggioda cooperativa a impresa dovuto per legge alcuni anni fa. Alla base della decisione della Compagnia portuale ci sarebbe una serie di concause. Da un lato,ilcambiamentoimpostoall' inquadramento dei soci dalla Capitaneriadi porto (nata un ottantinadiannifaedicui èpresidentefrancoromano)inbasea quanto previsto dalla normativa, dall'altro, la prospettiva di un possibile ingresso di un altra impresa in banchina. Accanto a ciò anche il passaggiodel demanio alla Regione sancito da un accordo con il Ministero dei trasporti,checreaincertezzesulfuturoelacuiconcretizzazione,attesa per il primo luglio, è stata bloccata dalla Corte dei conti perché privo della sottoscrizione di altri due dicasteri oltre a quello del ministero degli affari regionali. Il valore dell impresa in questo momento è alto, visti gli investimenti effettuati l anno scorso in attrezzature e mezzi a sostegno dell attività in banchina. Inoltre, nel 2010 la Compagnia portuale si troverà ad affrontare il pensionamento di diversi soci storici e quindi l'esigenza di fare fronte a un forte esborso per il pagamento dei trattamenti di fine rapporto. E questoil quadro in cui èmaturataladecisionedivalutarelapossibilità di cedere l'attività a una cordatatriestinachenelfrattempo si è fatta avanti, spinta forse anche dalla situazione creatasi nel porto di Trieste dopo la vertenza sicurezza che ha visto gli operatori portuali scendere in sciopero. Quali saranno le conseguenze del cambiamento di proprietà della Compagnia portuale lo si potrà capire solo in futuro, anche per quel che riguardaaquestopunto ilrapporto con Trieste. "Si chiude di certo un'epoca - afferma il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta -, anche se da quello che so la cosa è ancora in fieri. Credo comunque che questo passaggio comporterà una sempre maggiore apertura del porto di Monfalcone".PerGherghetta,nonandrebbecomunquedimenticatoquanto costruito in questi anni e il ruolofondamentale che la Compagnia portuale ha svolto per Portorosega. "Le scelte industriali operate dalla Compagnia vanno rispettate - afferma -, ma vedremo chi sarà l'imprenditore che la gestirà in futuro. Speriamo che garanzie occupazionali, serietà ed efficienza messe incampodallacompagniaintutti questi anni siano mantenute". La scelta effettuata va rispettata, ribadisce Gherghetta, "e da partedelleforzepolitichecidev' essere la piena consapevolezza cheilportodimonfalconehadavantiunanuovastoriadacostruire". Il presidente della Provincia sottolinea in ogni caso che al centro dell'attenzione ci saranno i lavoratori e la crescita del porto di Monfalcone. Cristina Visintini Taglio medio

18 29 GIU 2008 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 9 Una veduta del porto e dei cantieri navali di Monfalcone Taglio medio