Contratto di rete: i vantaggi per le imprese

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1 Contratto di rete: i vantaggi per le imprese Il contratto di rete definisce una nuova forma di aggregazione tra imprese caratterizzata dall ampio spazio lasciato all autonomia negoziale nella definizione delle modalità di collaborazione e dalla semplificazione delle forme istitutive. Il Programma Nazionale di Riforma per il 2015, approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 aprile 2015, prevede nuove agevolazioni fiscali, incentivi e altre novità per le reti di imprese. Tra i principali vantaggi che le aziende possono ottenere con la stipula di un contratto di rete: maggior potere contrattuale verso l esterno, realizzazione di investimenti con ripartizione dei costi, organizzazione di azioni di promozione collettiva di prodotti e servizi anche in eventi fieristici, adattabilità e mobilità dell uso delle risorse umane. L istituto del contratto di rete di imprese è stato introdotto nell Ordinamento dal Legislatore nel 2009 (D.L. 5 del 10 febbraio 2009 convertito in L. n.33 del 9 aprile 2009) e successivamente modificato con vari interventi che ne hanno dato la fisionomia attuale: con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano sulla base di un programma comune di rete a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell oggetto della propria impresa.

2 Vantaggi del contratto di rete Dalla definizione sopra indicata emergono le affinità con altre figure di collaborazione di imprese volte a perseguire vantaggi simili (ATI, consorzi), tuttavia solo tale innovativo strumento giuridico permette alle imprese di: - instaurare tra loro una collaborazione stabile e duratura per la realizzazione di obiettivi strategici (innovazione e competitività) e non limitati a singole fasi delle imprese come i consorzi o a singole operazioni economiche, come le ATI; - disporre di una amplissima autonomia negoziale per definire l oggetto del contratto di rete plasmandolo in base alle finalità del progetto dei partecipanti e potendo far coesistere in un unicum elementi sia dei contratti associativi sia di scambio; - introdurre regole vincolanti per la collaborazione tra i partecipanti senza la necessità di costituire una nuova società o un nuovo ente, con il risultato di poter mantenere la propria individualità, la propria autonomia e identità imprenditoriale. Leggi anche: - Contratto di rete opportunità produttive e flessibilità del personale Elementi essenziali del contratto di rete Veniamo ad alcuni elementi essenziali del contratto di rete. Possono partecipare al contratto di rete solo i soggetti che rivestono la qualifica di imprenditori ai sensi dell art c.c. includendo in tal modo qualsiasi tipo di impresa (individuale, societaria, artigiana o agricola) operanti anche in settori, aree geografiche e livello della filiera completamente diversi. Il contratto di rete si presta così a governare forme di collaborazione tra le

3 imprese destinate a svilupparsi sia in senso orizzontale (tra fornitori di parti o contiguo livello, oppure tra produttori finali o tra imprese di distribuzione) sia in senso verticale finalizzate al governo più efficiente di una parte della filiera. Programma di rete Vero elemento caratterizzante il contratto di rete è però il programma di rete, che dovrà contenere l enunciazione dei diritti ed obblighi assunti da ciascun partecipante e le modalità di realizzazione dello scopo comune. E proprio il programma comune che riassume, quindi, il progetto condiviso tra le imprese partecipanti attorno al quale deve essere disegnato il contratto di rete e che esplode gli obiettivi strategici della aggregazione. I vantaggi tipici perseguibili con il contratto di rete sono a titolo esemplificativo i seguenti: maggior potere contrattuale verso l esterno con la conseguente capacità di ottenere prezzi più bassi rispetto a quelli ottenibili dalle singole imprese, possibilità di organizzare azioni di promozione collettiva di un certo prodotto o servizio, ad esempio tramite la partecipazione ad eventi fieristici o tramite la predisposizione di un catalogo comune, capacità di realizzare investimenti ingenti ripartendone i costi, per esempio di ricerca o di acquisizione delle attrezzature necessarie, ed una maggiore adattabilità e mobilità dell uso delle risorse umane. Governance della rete Per quanto riguarda la conformazione di governance della rete, la norma delinea una fattispecie articolata e composita dove, ad elementi costitutivi caratterizzanti ed essenziali a tale contratto, si accompagnano elementi di natura facoltativa: per cui può essere previsto o meno un fondo patrimoniale, inteso quale dotazione patrimoniale destinata all esecuzione del programma di rete, ed un organo comune, vale a dire il soggetto incaricato di gestire, in nome e/o per conto dei partecipanti, l esecuzione del contratto o di singole parti o fasi dello stesso. Anche tale libertà dei contraenti di plasmarne dotazione economica e

4 soggetto gestore conferisce al contratto di rete la necessaria e fisiologica flessibilità già evidenziata. Nondimeno, il contratto che pur contempli «l organo comune e il fondo patrimoniale non è dotato di soggettività giuridica». Questa infatti si consegue «ai sensi del comma 4-quater ultima parte», il quale dispone che, «se è prevista la costituzione del fondo comune, la rete può iscriversi nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede», con il risultato che, mediante tale iscrizione, «la rete acquista soggettività giuridica». A riprova della suindicata flessibilità di tale figura contrattuale, l attribuzione della soggettività giuridica si configura quindi come una scelta rimessa alle imprese contraenti, che dovranno a tal fine prevedere il fondo patrimoniale e provvedere all apposita iscrizione nel registro delle imprese. E prevista una particolare disciplina concernente il profilo della responsabilità patrimoniale nel contratto di rete, quando in esso vi sia la costituzione del fondo patrimoniale comune e l istituzione dell organo comune. Al fondo patrimoniale si applicano, in quanto compatibili, gli artt e 2615, comma 2 c.c., dettati in materia di consorzi con attività esterna. Tali norme prevedono che i partecipanti non possono dividere il patrimonio comune finché dura l ente; che i creditori dei partecipanti non possono aggredire il patrimonio dell ente; che per le obbligazioni assunte per conto dei singoli partecipanti rispondono solidalmente il patrimonio dell ente e quello del partecipante interessato. La norma sulle reti prevede inoltre in ogni caso, per le obbligazioni contratte dell organo comune in relazione al programma di rete, i terzi possono far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo medesimo. Due sono quindi le situazioni previste dalla norma, da un lato la responsabilità solidale del fondo patrimoniale con le singole imprese (con il richiamo all art comma 2 c.c.), dall altro un regime di

5 responsabilità limitata al fondo per le obbligazioni assunte dall organo comune in relazione al programma. Nel cercare di interpretare i confini di tale limitazione di responsabilità si incontrano alcune perplessità, che la dottrina si sta sforzando di chiarire e sulla quale la giurisprudenza deve ancora esprimersi. Agevolazioni e incentivi per il contratto di rete Con riferimento agli incentivi fiscali previsti per la diffusione di tale istituto, la legge n. 122/2010, aveva previsto che, per il periodo di imposta , gli utili conseguiti dalle singole aziende e destinati alla realizzazione di investimenti previsti dal programma comune della rete, mediante versamento nel fondo patrimoniale, fossero esclusi dal calcolo del reddito imponibile per un importo massimo di un milione di euro per ciascun partecipante alla rete. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 10 aprile 2015 il Documento di economia e finanza per il 2015 (DEF), ovvero il documento di programmazione che indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Il DEF comprende il Programma Nazionale di Riforma (PNR), documento che indica lo stato di avanzamento delle riforme avviate, degli squilibri macroeconomici nazionali e dei fattori di natura macroeconomica che incidono sulla competitività, le priorità del Paese e le principali riforme da attuare. Fra le principali novità da realizzare entro il 2015 vi è il sostegno alla crescita e alla diffusione delle reti di impresa anche attraverso l estensione delle agevolazioni fiscali per le reti d impresa ma anche attraverso altre forme di grande interesse, quali la semplificazione della normativa in relazione all aspetto della mobilità dei lavoratori interni alle imprese partecipanti (istituto della co-datorialità) o la promozione del modello italiano di contratto di rete in Europa con l impostazione di un contratto europeo al fine di favorire l internazionalizzazione delle reti.

6 Powered by TCPDF ( Le altre previsioni sulle reti contenute nel DPR sono le seguenti: - incentivi per le iniziative di reti promosse da un soggetto catalizzatore oppure guidate da imprese di medio-grandi dimensione in grado di gestire alcuni elementi di complessità finanziaria, logistico-distributiva, legale e di marketing - eventuale costituzione di un Fondo nazionale che integri il singolo finanziamento regionale per supportare le imprese appartenenti al contratto di rete interregionale non beneficiarie. Anche queste iniziative programmate non fanno che confermare la grande fiducia del Legislatore nelle potenzialità di questo istituto, anche in considerazione dello sviluppo, più o meno prevedibile, che ha avuto l utilizzo del contratto di rete nel nostro paese, a cui si è fatto ricorso ormai trasversalmente nei vari settori produttivi e commerciali, raggiungendo il traguardo di più di contratti di rete sottoscritti ed il coinvolgimento di circa imprese.