Commissione Area Continuità e Orientamento Riferimenti normativi Finalità del progetto... 4

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1 Commissione Area Continuità e Orientamento... 2 Riferimenti normativi... 3 Finalità del progetto... 4 Reti e Percorsi di Orientamento nel territorio dell'alto Polesine... 6 Strutturazione del progetto... 7 Descrizione delle azioni... 8 ICC Scuole secondarie: Manuale delle buone pratiche Provincia di Rovigo - Sportello Ascolto Amministrazioni locali - Informagiovani

2 COMMISSIONE AREA CONTINUITA E ORIENTAMENTO: Scuola sec. di Melara... Ferri Corrado Scuola sec. di Bergantino... Agazzani Sara Scuola sec. di Castelnovo... Quaiotti Daniela Scuola sec. di Castelmassa... Ferri Paola Scuola primaria di Castelmassa... Cavicchioli Alessia Scuola primaria di Castelnovo... Maragna Barbara Scuola primaria di Bergantino.. Calabrese Paola Scuola primaria di Ceneselli... Paganelli Anita Scuola primaria di Melara... Bolognesi Laura Scuola infanzia di Castelmassa.... Zaramella Chiara Scuola infanzia di San Pietro... Gallani Patrizia Scuola infanzia di Bergantino... Barbanti Maria Scuola infanzia di Melara... Oltramari Mara Figura strumentale:... Ilenia Pirani Figura strumentale:... Federica Simili 2

3 RIFERIMENTI NORMATIVI Si richiamano brevemente i principali riferimenti normativi per l orientamento: Direttiva 6 agosto 1997, n. 487: Art. 1 L'orientamento - quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado - costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell'infanzia Art. 2 nell'esercizio della loro autonomia, le scuole di ogni ordine e grado prevedono nel programma di istituto attività di orientamento che i consigli di classe inseriscono organicamente nei curricoli di studio, valorizzando il ruolo della didattica orientativa e della continuità educativa... D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275: Art.1 c.4 Nell esercizio dell autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli enti locali in materia di interventi integrati a norma dell art. 139, comma 2, lett. b) del decreto legislativo 31 m1rzo 1998, n. 112 Art. 7 c. 6 Nell ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti laboratori finalizzati tra l altro a. l orientamento scolastico e professionale. Art.8 c. 4 La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Progetto di Risoluzione U.E. approvata nella seduta del18 maggio 2004: L orientamento, alla luce dei cambiamenti in atto e di quelli futuri, può e deve contribuire, attraverso una serie di attività, a mettere in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita, di identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, di prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione, nonché di gestire i propri percorsi personali di vita nelle attività di formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui si acquisiscono e/o si sfruttano tali capacità e competenze. 3

4 FINALITA' DEL PROGETTO Il progetto Orientamento interessa tutte le classi e tutte le discipline. Per un azione veramente efficace sono indispensabili due tipi di attività interdipendenti: -ORIENTAMENTO FORMATIVO lungo tutto l arco della scuola di base, all interno delle discipline, promuovendo un focus su di sé, per formare consapevolezza e autonomia dell alunno; -ORIENTAMENTO INFORMATIVO limitato all ultimo anno della scuola media, per dare informazioni sulle scuole superiori ed attivare discussioni tra gli alunni e le famiglie al fine di facilitare una consapevole scelta. Gli interventi previsti vogliono perseguire le seguenti finalita : Sviluppare e migliorare le azioni orientative nei momenti cruciali del passaggio dalla scuola primaria alla secondaria, da questa alla scuola superiore (sistema dell istruzione e della formazione); Affiancare gli alunni di ogni ordine scolastico nel loro percorso scolastico, considerando adeguatamente le specificità personali, ambientali e territoriali; Sviluppare nelle famiglie sensibilità e cultura per l orientamento dei figli; Consentire agli alunni e alle loro famiglie di avere un informazione corretta e completa sulle possibilità di scelta degli indirizzi di studio e del mercato del lavoro locale; Assicurare particolari interventi in favore dei soggetti fragili o a rischio di dispersione scolastica e/o di esclusione sociale. Attivare le azioni indicate nel Manuale delle Buone Pratiche 4

5 IL PROGETTO DI ORIENTAMENTO ATTUATO NEL NOSTRO ISTITUTO SI AVVALE DI : 1. Accordi di rete tra Istituti Progetto Regionale e collaborazioni con gli Istituti Superiori delle province limitrofe; 2. Progetti di Istituto; 3. Azioni concordate con le operatrici dello Sportello ascolto provinciale; 4. Collaborazioni con le Amministrazioni locali Informagiovani N.1 Regione veneto Istituti sec. di 1 e 2 grado ORIENTAMENTO N.2 I. C. di Castelmassa Scuole sec. di 1 grado Progetti di Istituto N.3 Provincia di Rovigo: Sportello ascolto Rivolto agli alunni con disagio scolastico N.4 Amministrazioni locali Informagiovani (solo classi terze) 5

6 N.1 Regione Veneto RETI E PERCORSI DI ORIENTAMENTO NEL TERRITORIO DELL ALTO POLESINE Approvato e finanziato dalla regione Veneto n.3218 del 16 ottobre 2007 Il Progetto orientamento dal titolo " Reti e Percorsi di orientamento nel territorio dell'alto Polesine", finanziato dalla Regione Veneto ha preso il via nella riunione del 12 marzo 2008 a Badia Pol. alla presenza dei firmatari dell'accordo di rete. 6

7 STRUTTURAZIONE DEL PROGETTO (azioni riguardanti la scuola sec. di 1 grado) AZIONE AZIONI PREVISTE DESTINATARI 0 Guide-lines Tavolo di coordinamento Incontri A Badia Polesine Docenti incaricati dagli Istituti scolastici in rete 1 Incontri e attività con le famiglie Genitori degli alunni 1 sec. di 1 grado 2 Orientamento per agevolare il passaggio tra primo e secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione Attività di mini-stage presso gli Istituti Superiori in rete Alunni e genitori di seconda e terza media Alunni e genitori classi terze 4 Attività per il sostegno e promozione percorsi personali diritto-dovere all istruzione e formazione (Test OTIS) Alunni classi prime scuola sec. di 1 grado 7 Azioni di coordinamento e monitoraggio tra le reti a livello provinciale, comprendenti momenti di confronto dei vari gruppi di lavoro inter-istituzionali dei diversi progetti Partners del progetto e associati 7

8 DESCRIZIONE DELLE AZIONI Azione 0: *************************************************************** GUIDE-LINES TAVOLO DI COORDINAMENTO DI BADIA POLESINE (Il Progetto viene gestito dall Istituto Superiore E.Balzan ) Azione 1: *************************************************************** Incontri e attività con le famiglie L azione prevede lo svolgimento di un incontro rivolto ai genitori delle classi prime della scuola sec. di primo grado Obiettivi specifici: Sviluppare nei genitori sensibilità e capacità relative all orientamento inteso come possibilità di discutere, dialogare e condividere con i figli progetti di vita. Le tematiche affrontate negli incontri riguarderanno soprattutto gli stili di comunicazione e i comportamenti da assumere nella relazione genitore/figlio preadolescente e adolescente. Argomento: Verso la scuola media: come accompagnare i ragazzi. Apporto dei genitori rispetto a impegno, disciplina e orientamento affinchè il passaggio sia positivo. Azione 2: ********************************************************** 1 Orientamento per agevolare il passaggio tra primo e secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione ( alunni e genitori insieme) Per le scuole sec. di 1 grado si è riconfermata l'azione 2, rivolta ai genitori e agli alunni del secondo anno (1 incontro) e del terzo anno ( 2 incontro entro dicembre 08); l'azione 2, rivolta agli alunni delle classi terze, prevede anche l attività di mini-stage presso gli Istituti superiori in rete. Fase prima Obiettivi specifici: "Orientamento per agevolare il passaggio tra primo e secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione". Argomento: " La gamma delle scelte possibili in riferimento all'offerta formativa territoriale". 8

9 Fase seconda Obiettivi specifici: "Presentazione del quadro complessivo degli Istituti Superiori in rete (polo di Badia polesine Presentazione degli Istituti Superiori dell Alto Polesine 2 Attività di mini-stage presso gli Istituti Superiori in rete (mattina in classe) L azione, coordinata dalla figura strumentale e dai docenti della Commissione, si svolge, secondo il calendario concordato, presso gli Istituti superiori di Badia Polesine e di Trecenta Gli alunni, suddivisi in gruppi secondo criteri stabiliti dai docenti del C.di classe, hanno frequentato in classe le lezioni svolte e partecipato alla quotidiana vita scolastica delle scuole superiori Obiettivi specifici: Sviluppare negli alunni la consapevolezza delle scelte possibili, con primo riferimento all offerta territoriale, sia in termini formativi, sia per le potenzialità di sviluppo di competenze da impiegare in prospettiva nella realizzazione professionale desiderata. Azione 4: ********************************************************** Attività per il sostegno e promozione percorsi personali diritto-dovere all istruzione e formazione (TEST OTIS) Agli alunni di prima media è rivolto uno specifico test (TEST OTIS) di valutazione delle competenze e di orientamento. Il questionario è atto a misurare le abilità che si riferiscono alle capacità di imparare e che quindi sono fondamentali per l apprendimento scolastico. Sono valutate anche le abilità di ragionamento, evidenziando le resistenze e le fragilità, ma anche le potenzialità di ognuno. Obiettivi specifici: "Mediante il test si fornisce agli insegnanti un quadro preciso dei più rilevanti aspetti (competenze e atteggiamenti) dei ragazzi in riferimento allo studio, alla scuola, alle scelte di vita.". 9

10 Azione 7: *************************************************************** Azioni di coordinamento e monitoraggio tra le reti a livello provinciale, comprendenti momenti di confronto dei vari gruppi di lavoro interistituzionali dei diversi progetti All attività parteciperanno i rappresentanti delle diverse reti in modo da permettere le fasi di impostazione, monitoraggio e valutazione dell esperienza. Tale azione mirerà a costruire dialoghi istituzionali volti a favorire una raccolta sistematica di dati relativi alle azioni di orientamento messe in atto dalle reti per l individuazione di standard qualitativi minimi per valutare l efficacia delle azioni erogate. Obiettivi specifici : Costruire un tavolo di confronto tra le reti; Concordare modelli per favorire il confronto di azioni e risultati del monitoraggio delle azioni compiute dalle singole reti; Promuovere e sostenere buone pratiche di orientamento, realizzate da istituti scolastici e da agenzie formative in rete. Tale azione si raccorderà a quanto svolto dalla Provincia nell ambito delle azioni di cui alla Dgr 3197/2005 ed alle attività promosse dall Ufficio scolastico provinciale Monitoraggio provinciale riguardante le classi terze: La F.S. dell I.C. di Castelmassa trasferirà alla Provincia (entro Maggio 2008) la scheda di rilevamento dati per ciascun alunno, nella quale indicherà: le attività di stage attuate negli Istituti Superiori della rete il Consiglio Orientativo formulato dal C.di C. a gennaio 2009 l iscrizione alla Scuola Sup. a gennaio

11 N.2 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELMASSA Scuole secondarie di 1 grado Progetti di Istituto MANUALE DELLE BUONE PRATICHE AZIONI RIVOLTE AGLI ALUNNI ONI RIVOLTE AGLI ALUNNIN CLA Colloqui individuali o all interno del gruppo-classe per la conoscenza di sé, delle proprie capacità e delle proprie attitudini o campi di interesse; Svolgimento unità sull orientamento (percorso scelto e costruito dai docenti finalizzato all autovalutazione e alla scoperta delle proprie positività); Divulgazione del materiale informativo-illustrativo fornito dai vari Istituti superiori; Progettazione di attività di Continuità- Orientamento (lezioni di Economia in classe (Einaudi) e frequenza ai laboratori orientativi-esperienziali pomeridiani attivati in rete con l I.S.A.); Settimana dedicata all orientamento scolastico: le scuole medie dei vari plessi ospiteranno in orario scolastico i docenti degli Istituti superiori; Partecipazione alla Passeggiata ecologica (da Palazzo Pepoli attraverso i Gorghi di Trecenta (I.S.A); ZIONI RIVOLTE AGLI ALUNNIIN ISTITUTI SUPERIOR Mattina a scuola Stage presso gli Istituti partners del Progetto (L.Einaudi- E.Balzan- I.S.A.) ; Scuola in diretta esperienza proposta da alcuni Istituti delle province limitrofe, ma gestita autonomamente dalle famiglie; Censer Salone Orientamento di Rovigo; Visita alla Cerestar o ad altre Aziende del territorio. 11

12 AZIONI RIVOLTE AI GENITORI Partecipazione agli incontri informativi-illustrativi degli Istituti superiori Informagiovani - incontri serali organizzati dalle Amministrazioni locali durante i quali gli operatori degli Istituti sup., della nostra provincia e di quelle limitrofe, illustreranno ai genitori e ai ragazzi la loro offerta formativa; Colloquio scuola-famiglia: il Consiglio Orientativo formulato dal C.di Classe viene comunicato ai genitori nel consueto incontro di Gennaio. AZIONE DI MONITORAGGIO DI ISTITUTO DEGLI ALUNNI IN USCITA DALLA TERZA MEDIA Obiettivo specifico: Monitorare il successo o l insuccesso scolastico degli alunni usciti nell anno scolastico 2007/08, attraverso un rilevamento delle valutazioni da loro ottenute alla fine del I quadrimestre presso gli Istituti superiori, relativamente alle discipline: Italiano, Matematica, Inglese. 12

13 N.3 PROVINCIA DI ROVIGO SPORTELLO ASCOLTO Azione di prevenzione rivolta agli alunni con disagio scolastico e/o con incertezze nella scelta solo classi terze Nell ambito del progetto Orientamento finalizzato alla prevenzione della dispersione scolastica, le Operatrici dello Sportello ascolto provinciale supportano i docenti nell azione orientativa attraverso colloqui individuali e/o questionari attitudinali.. N.4 AMMINISTRAZIONI LOCALI INFORMAGIOVANI Informagiovani solo classi terze Incontri serali organizzati dalle Amministrazioni locali durante i quali gli operatori degli Istituti sup., della nostra provincia e di quelle limitrofe, illustrano ai genitori e ai ragazzi la loro offerta formativa. 13

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