Il Teleriscaldamento di Brescia. Dichiarazione Ambientale 2010

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1 Il Teleriscaldamento di Brescia Dichiarazione Ambientale

2 Il Teleriscaldamento di Brescia Dichiarazione Ambientale

3 Dichiarazione Ambientale 2010 Lettera del Rappresentante della Direzione La rete di teleriscaldamento di Brescia, integrata nel Sistema di Gestione ambientale di A2A Calore e Servizi S.r.l. è caratterizzata dal fatto che non è limitata ad un sito di proprietà del gestore, ma si estende sull intero territorio pubblico della città. Conseguentemente, la crescente preoccupazione dell opinione pubblica sui temi ambientali è sempre stata motivo di stimolo ed incoraggiamento per rafforzare le nostre performance ambientali e migliorare il nostro lavoro e la nostra immagine. A tal fine, si è optato per adottare, nella produzione di energia, la tecnologia della cogenerazione (ovvero la produzione combinata di energia elettrica e termica) a testimonianza dell'acquisizione di una costante consapevolezza dell'importanza delle scelte e del ruolo svolto in ambito locale come contributo per raggiungere traguardi ambientali su scala globale. Il rinnovo della presente Dichiarazione Ambientale vuole comunicare a tutte le parti interessate: istituzioni, cittadini e clienti, l impegno profuso per garantire un servizio di assoluta qualità ed utilità e contemporaneamente mantenere un sistema virtuoso, certificato a livello europeo, volto a ridurre, al tempo stesso, le emissioni di inquinanti in atmosfera ed ogni altro aspetto connesso con la protezione e salvaguardia dell ambiente. L obiettivo del rinnovo della registrazione EMAS, in conformità alla recente revisione (1221/2009) del Regolamento CE, è da interpretare come riconoscimento pubblico del forte e concreto impegno di tutte le persone che in questa società lavorano, per il miglioramento continuo della protezione ambientale. Il Rappresentante della Direzione Ing. Francesco Giffoni 3

4 Il Teleriscaldamento di Brescia La Dichiarazione Ambientale del Teleriscaldamento di Brescia Al fine di ottimizzare e migliorare progressivamente i processi aziendali in termini di efficacia ed efficienza ambientale, il Gruppo A2A ha attivato dei Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) individuando, come strumenti guida per la loro implementazione, alcune norme e regolamenti la cui adesione è di carattere volontario: la norma UNI EN ISO ed il Regolamento Emas. Ciò che differenzia questi strumenti fra loro riguarda la tipologia di ente che ne è promotore e garante. Infatti, le norme UNI EN ISO nascono a livello internazionale mentre il Regolamento EMAS è emanato dal Parlamento e dal Consiglio europeo: il sistema di rilascio del riconoscimento di conformità del SGA nel primo caso (certificazione ISO 14001) è gestito da un organo sviluppato in ambito privatistico, nel secondo caso (registrazione EMAS) si svolge in ambito pubblico. Il Regolamento EMAS sull adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit è nato nel 1993 ed è soggetto a periodiche revisioni, di cui l ultima con l emissione del reg. (CE) N.1221/2009. Nel Regolamento sono delineate le caratteristiche di un Sistema di Gestione Ambientale che, introdotto all interno dell organizzazione oggetto di registrazione, conduce ad un miglioramento delle prestazioni ambientali della stessa. Gli obiettivi che il Regolamento EMAS propone ad una organizzazione che intende ottenerne la registrazione sono molteplici: oltre all introduzione ed attuazione di un sistema di gestione delle problematiche ambientali, l organizzazione è chiamata ad impegnarsi nella valutazione sistemica, obiettiva e periodica dell efficacia di tali sistemi e nel garantire l informazione ed il dialogo aperto con il pubblico e le parti interessate. Il presente documento, che costituisce lo strumento pubblico attraverso il quale la Direzione si impegna al mantenimento e miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale implementato, presenta un valore aggiunto rispetto ad altri strumenti di comunicazione ambientale, in quanto le informazioni contenute sono convalidate da un verificatore esterno accreditato dall Autorità Competente: il Comitato per l Ecolabel e l Ecoaudit (Sezione EMAS Italia), composto da rappresentanti dei Ministeri dell'ambiente, dello Sviluppo Economico, della Salute e dell'economia e delle Finanze. L autorizzazione alla pubblicazione della Dichiarazione Ambientale è inoltre rilasciata dal Comitato per l Ecolabel e l Ecoaudit a seguito di: Verifica, da parte del Verificatore Ambientale Accreditato, del sistema di gestione ambientale, che deve risultare conforme a quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009 Verifica, da parte del Verificatore Ambientale Accreditato, della correttezza dei dati e delle informazioni ambientali contenute nel documento di Dichiarazione Ambientale e sua successiva convalida Acquisizione delle informazioni relative al rispetto della pertinente legislazione ambientale. Il Teleriscaldamento di Brescia aderisce volontariamente al Sistema di Gestione della Qualità e dell Ambiente, ed ha ottenuto i seguenti riconoscimenti: Certificazione UNI EN ISO 9001 nel 2003 Certificazione UNI EN ISO nel

5 Dichiarazione Ambientale Registrazione EMAS secondo il Regolamento CE nel Il presente documento costituisce la nuova versione integrale della Dichiarazione Ambientale. Il presente documento è valido sino al 2013 Le principali informazioni saranno revisionate annualmente, tramite aggiornamenti pubblicati sul sito Internet di A2A spa. Per chiarimenti in merito alla presente Dichiarazione Ambientale contattare: Per informazioni di dettaglio sui processi e sul Teleriscaldamento di Brescia di A2A Calore & Servizi S.r.l. (ACS) ing. Francesco Giffoni Via Lamarmora, Brescia Tel Fax francesco.giffoni@a2a.eu Per informazioni di dettaglio sul sistema di gestione ambientale: A2A spa Unità ATO/QAS/AMBIENTE ambiente@a2a.eu Via Lamarmora 230, Brescia Tel Fax oppure Piazza Trento, Milano Tel Fax

6 Il Teleriscaldamento di Brescia Indice 0.1 Il Gruppo A2A... 8 L organizzazione del Gruppo e il Management della Capogruppo 9 Il territorio servito e le aree di attività 10 Politica Qualità, Ambiente e Sicurezza e Sistemi di gestione Il Teleriscaldamento di Brescia...14 Il Servizio 14 La Storia 19 Il Processo La Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale del Teleriscaldamento di Brescia 26 La Politica Ambientale del Sistema Teleriscaldamento di Brescia mediante Cogenerazione 27 L organizzazione per il sistema di gestione ambientale 28 La Formazione ed il coinvolgimento del personale I Rapporti con la Comunità La Conformità Legislativa Gli aspetti ambientali e la loro gestione L Identificazione e la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali 36 Attività di cantiere 37 Manutenzione della rete 40 Esercizio della Rete 43 Attività di ricerca perdite e risposta alla segnalazione utenti 47 Attività di raccolta, rielaborazione e commento dei dati di manutenzione della rete 49 Progettazione ed Approvvigionamento 52 Manovre 52 Interventi di Isolamento a distanza per emergenza 54 Approvvigionamento di calore 55 Gestione Sottocentrali IL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO BILANCIO AMBIENTALE Convalida della dichiarazione ambientale. 73 VALUTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE

7 Il Gruppo A2A 7

8 Il Teleriscaldamento di Brescia 0.1 Il Gruppo A2A A2A è un Gruppo industriale leader in Italia nel settore delle local utilities e sta sempre più assumendo un ruolo di grande rilevanza anche a livello europeo. Il Gruppo è presente sul mercato francese con A2A Coriance, società che opera nel settore del teleriscaldamento e della produzione di energia elettrica da centrali di cogenerazione e in Gran Bretagna, Spagna e Creta con Ecodeco, che opera nel settore ambientale. A2A è inoltre presente sui mercati dell Est europeo, attraverso una rilevante società energetica montenegrina EPCG. quota azionaria della Aggiornato all 8 Gennaio

9 Dichiarazione Ambientale 2010 L organizzazione del Gruppo e il Management della Capogruppo L Organizzazione del Gruppo A2A è articolata in tre aree distinte, Area Corporate, Area Mercato e Area Tecnico Operativa. Le Aree sono affidate a due Direttori Generali che riportano direttamente al Presidente del Consiglio di Gestione; riportano inoltre direttamente al Presidente del Consiglio di Gestione le seguenti Strutture organizzative di Staff: Presidenza Consiglio di Gestione Assistente al Presidente Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne Direzione Rapporti Istituzionali Internal Audit Segreteria Generale del Consiglio di Sorveglianza Segreteria Societaria Direzione Generale Area Corporate e Mercato Direzione Generale Area Tecnico-Operativa L Area Corporate ha la responsabilità delle Strutture Organizzative che svolgono attività centralizzate a beneficio di A2A e delle Società del Gruppo. In particolare, l Area ha la responsabilità diretta dei seguenti processi e attività: pianificazione, controllo e valutazione investimenti e gare; politiche regolatorie e rapporti con le Autorità di Settore; finanza, tesoreria e gestione rischi; rapporti con gli investitori; amministrazione, contabilità, bilancio e fiscalità; approvvigionamenti; personale e organizzazione; servizi generali; legale; acquisizioni, fusioni e dismissioni; sistemi informativi. L Area Mercato ha la responsabilità di massimizzare il valore del portafoglio energetico del Gruppo e di gestire i seguenti processi e attività: approvvigionamento combustibili; pianificazione, programmazione e dispacciamento impianti; ottimizzazione portafoglio e trading sui mercati nazionali, esteri e dell ambiente; marketing, pianificazione commerciale e vendita di tutti i vettori energetici; relazione con il cliente e gestione canali commerciali, fatturazione e back-office commerciale. L Area Tecnico-Operativa ha l obiettivo di: ottimizzare la gestione operativa degli impianti di generazione del Gruppo A2A perseguendo standard sempre più elevati di efficienza, disponibilità e rispetto dei programmi di produzione, in coordinamento con l Area Mercato; sviluppare e gestire i business della distribuzione dell energia elettrica e del gas, dei servizi ambientali, della cogenerazione, del teleriscaldamento, del facility management e del ciclo idrico integrato, razionalizzandone le attività e perseguendo miglioramenti sia di efficacia sia di efficienza; presidiare le attività di ingegneria, project management e realizzazione di impianti e infrastrutture; definire le politiche di gruppo in materia di qualità, sicurezza e ambiente, verificandone l implementazione ed il rispetto; assicurare che il Gruppo A2A sviluppi ed implementi competenze nelle tecnologie che possono rappresentare un fattore critico di successo per il settore. 9

10 Il Teleriscaldamento di Brescia Il territorio servito e le aree di attività A2A affonda le sue radici storiche in Lombardia, un passato importante che oggi è uno dei punti di forza che ha portato il Gruppo ad essere una realtà di primaria importanza a livello nazionale ed europeo. Sintesi delle aree geografiche di attività del Gruppo A2A Il Gruppo A2A opera principalmente nei settori della produzione, della vendita e della distribuzione di gas e di energia elettrica, del teleriscaldamento, dell ambiente e del ciclo idrico integrato. Tali settori sono a loro volta riconducibili alle seguenti filiere a cui vanno aggiunti i servizi di Corporate e Altri servizi. LE FILIERE DEL GRUPPO A2A Filiera Energia Filiera Calore & Servizi Filiera Ambiente Filiera Reti Altri Servizi e Corporate Impianti termoelettrici e idroelettrici Impianti cogenerazione di Raccolta spazzamento e Reti elettriche Altri servizi Energy Management Reti teleriscaldamento Trattamento Reti gas Servizi corporate Vendita energia elettrica e gas Vendita calore servizi e altri Smaltimento recupero energetico e Ciclo idrico integrato 10

11 Dichiarazione Ambientale 2010 Politica Qualità, Ambiente e Sicurezza e Sistemi di gestione La Politica per la Qualità, l Ambiente e la Sicurezza è strumento di indirizzo per tutte le Società del Gruppo e gode della massima diffusione sia interna che esterna all azienda. 11

12 Il Teleriscaldamento di Brescia Il Sistema di Gestione è lo strumento che supporta, attraverso una serie di elementi tra essi correlati e integrati, l organizzazione nel raggiungimento dell obiettivo di aumentare costantemente la soddisfazione di tutte le parti coinvolte nelle attività dell azienda, siano esse interne o esterne all azienda stessa. Con questa visione il Gruppo A2A, ha avviato un percorso di definizione, razionalizzazione e unificazione di tutti quei processi gestionali che erano pre-esistenti nelle società che hanno dato vita al Gruppo. Questo percorso porterà, le società del Gruppo, ad avere un unico modello di Sistema di Gestione Integrato implementato per qualità ambiente e sicurezza secondo le relative norme ISO 9001, ISO e BS OHSAS ed il Regolamento EMAS. I SITI DEL GRUPPO REGISTRATI SECONDO IL REGOLAMENTO EMAS SITI Centrale Termoelettrica di Cassano d'adda Centrale Termoelettrica del Mincio Centrale di Cogenerazione Lamarmora Rete di Teleriscaldamento di Brescia Termoutilizzatore di Brescia (in fase di riconoscimento) Discarica di Montichiari Settore Impianti Bergamo Termovalorizzatore Silla2 Centro Polifunzionale di Giussago (PV) Centro Polifunzionale di Corteolona (PV) Centrale Termoelettrica di Monfalcone Nucleo Idroelettrico della Calabria SOCIETA A2A SpA A2A SpA - AGSM Verona A2A Calore & Servizi A2A Calore & Servizi APRICA SpA APRICA SpA APRICA SpA AMSA Ecodeco Ecodeco A2A Produzione A2A Produzione 12

13 Il Teleriscaldamento di Brescia 13

14 Il Teleriscaldamento di Brescia 0.2Il Teleriscaldamento di Brescia Il Servizio Il sito Il sito di riferimento, ovvero secondo quanto recita il Regolamento EMAS tutto il terreno sotto il controllo gestionale dell organizzazione che comprende attività, prodotti e servizi, includendo qualsiasi infrastruttura e impianto, è stato individuato nelle strutture fisiche della rete posta sul territorio bresciano fino ai limiti della proprietà di A2A Calore e Servizi. Volumetria servita: 40,1 milioni di mc Utenze (n. edifici allacciati): Sviluppo tubazioni (km di doppio tubo): 619,9 Calore immesso in rete: 1.367,3 GWht Calore fornito all utenza: 1.160,6 GWht Codice NACE:

15 Dichiarazione Ambientale 2010 Sono escluse dal sito: le centrali di produzione del calore, di cui le due principali sono oggetto di altri sistemi di gestione ambientale certificati ed i cui impatti vengono considerati indiretti e gestiti come tali nell ambito del sistema di gestione applicato alla rete; le parti di rete e le infrastrutture di proprietà dell utente, in genere corrispondenti a quelle site in proprietà privata. le attività di gestione e conduzione degli impianti termici degli edifici in carico alla Società. 15

16 Il Teleriscaldamento di Brescia Come raggiungerci 16

17 Dichiarazione Ambientale 2010 Il raggiungimento della Sede di A2A Calore e Servizi Srl, che si trova in Via Lamarmora 230, è molto agevole, sia per coloro che sopraggiungono dall Autostrada A4 Serenissima o dalla Tangenziale Sud di Brescia, arterie che lambiscono poco più a sud l area di A2A Calore & Servizi a soli 3 km di distanza. Per raggiungere la sede di A2A Calore & Servizi dal casello autostradale di Brescia Centro, è sufficiente prendere la tangenziale SUD direzione Milano e uscire al secondo svincolo in direzione Brescia Centro. Ai piedi dello svincolo si volti a destra e alla prima rotonda che si incontra si prenda la strada a sinistra in Via Lamarmora. Al numero civico 230 di Via Lamarmora si trova l ingresso di A2A Calore e Servizi Srl. La Società A2A Calore & Servizi s.r.l., appartenente al gruppo A2A, opera nelle aree di attività relative a: gestione calore, gestione edifici, fornitura calore per teleriscaldamento, operation and maintenance centrali di cogenerazione e relative reti, posa delle reti per teleriscaldamento e realizzazione allacciamenti. L organizzazione L Organizzazione comprende, oltre al personale strettamente impiegato presso l unità operativa del teleriscaldamento di Brescia, anche quei settori di Staff di A2A e di altre società del Gruppo, le cui attività sono direttamente e indirettamente connesse con la gestione degli aspetti ambientali individuati. Si segnala che per il coordinamento degli aspetti ambientali il servizio del teleriscaldamento di Brescia è supportato dalla Direzione QAS (qualità ambiente e sicurezza) centrale di A2A. 17

18 Il Teleriscaldamento di Brescia Di seguito si riporta l organigramma di A2A Calore & Servizi delle principali aree direttamente coinvolte nel SGA AL 31/03/2009: AMMINISTRATORE UNICO UNITA OPERATIVA TELERISCALDAMENTO PROGETTAZIONE TELERISCALDAMENTO RETE TELERISCALDAMENTO COMMERCIALE IMPIANTI E INSTALLAZIONI SOTTOCENTRALI TELERISCALDAMENTO 18 COMMERCIALE E MARKETING

19 Dichiarazione Ambientale 2010 La Storia Il teleriscaldamento viene definito come un sistema di riscaldamento, costituito da una o più centrali di produzione di energia termica ed una rete di distribuzione calore, quest ultima diffusa sul territorio servito e capace di trasportare il calore generato dalla/e centrali di produzione fino alle abitazioni degli utenti, utilizzando come fluido vettore acqua surriscaldata. La rete di teleriscaldamento di Brescia è nata nel 1971, a seguito della stipula di una convenzione tra l ASM (ex Azienda Servizi Municipalizzati di Brescia) ed una società immobiliare per la costruzione di alcuni condomini nel quartiere di Brescia2, cui sarebbe stato fornito il calore per usi igienico-sanitario e di riscaldamento. Il primo salto di qualità avvenne nel 1978 con l entrata in servizio, presso la sede di Lamarmora, del primo turbogruppo combinato1, cui ne seguì un secondo nel Nel 1983 entrò in servizio la Centrale Nord (poi soggetta ad ulteriori sviluppi), nel 1987 la caldaia Policombustibile (sempre presso la centrale Lamarmora) ed infine, nel 1998, il Termoutilizzatore. Ad oggi il sistema di teleriscaldamento di Brescia, che copre i fabbisogni di più del 70% della volumetria edificata riscaldabile, è costituito da: una rete di trasporto e distribuzione calore che ha un'estensione complessiva di 620 km di doppia tubazione sotterranea (620 km di tubazione di mandata e 620 km di tubazione di ritorno). Tre impianti principali di produzione, ovvero la Centrale Lamarmora, il Termoutilizzatore e la Centrale Nord (quest ultima attualmente di riserva). I principali impianti di produzione (*) La Centrale Termoelettrica Policombustibile di Cogenerazione Lamarmora, sorta agli inizi degli anni '70, è stata il primo polo di produzione del sistema di teleriscaldamento. Il ciclo termodinamico della centrale di cogenerazione è caratterizzato da rendimenti complessivamente più elevati rispetto ad una centrale tradizionale, dalla quale si differenzia perché l'acqua utilizzata per condensare il vapore di scarico dalle turbine è immessa nella rete del teleriscaldamento, recuperando così il calore altrimenti disperso. Il controllo dei parametri di rete (temperatura, pressioni, stato degli organi di manovra motorizzati) viene eseguito dalla sala controllo della C.le Lamarmora. Il capoturno della Sala Controllo, tra le altre mansioni, ha anche quella della verifica e mantenimento dei parametri sopra elencati. Il Termoutilizzatore è il più recente tra gli impianti di produzione del calore destinati al sistema del teleriscaldamento bresciano. Si tratta di un impianto altamente innovativo e tecnologicamente avanzato, che dal 1998 abbina ai vantaggi del recupero dell energia residua contenuta nei rifiuti non pericolosi, utilizzati come combustibile, quello della cogenerazione. L impianto permette infatti di non disperdere risorse e di sfruttare l energia presente nei rifiuti: più dell 80% dell energia in essi contenuta viene recuperata; La Centrale Diesel Nord viene attivata nei mesi invernali quale riserva o integrazione delle punte di richiesta di calore del sistema di teleriscaldamento. (*) Si precisa che tali impianti non fanno parte dell oggetto della registrazione EMAS. Sono descritti per completezza di informazione. Si segnala che la Centrale Lamarmora e il Termoutilizzatore hanno adottato un SGA certificato ISO Inoltre la Centrale Lamarmora ha ottenuto la registrazione EMAS nel 2001, mentre per il Termoutilizzatore è in corso l iter di registrazione. 1 Turbogruppo combinato: gruppo costituito da generatore elettrico accoppiato a turbina a vapore con produzione combinata di energia elettrica e calore. 19

20 Il Teleriscaldamento di Brescia Il Processo Il teleriscaldamento viene definito come un sistema centralizzato di riscaldamento, costituito da una o più centrali di produzione di energia termica ed una rete di distribuzione calore, quest ultima diffusa sul territorio servito e capace di trasportare il calore generato dalla/e centrali di produzione fino alle abitazioni degli utenti, utilizzando come fluido vettore acqua surriscaldata. Il sistema può essere descritto nelle seguenti fasi: Fase 1 - Approvvigionamento di calore L energia termica distribuita dalla rete viene prodotta in impianti, tutti gestiti dal Gruppo A2A, le cui performance ambientali sono garantite grazie alla adozione delle migliori tecnologie disponibili, alla scelta di processi produttivi col minor impatto ambientale ed all effettuazione di interventi mirati alla limitazione e riduzione degli impatti ambientali. Fase 2 - Trasporto e distribuzione del calore Il fluido vettore, alla temperatura compresa tra 70 e 120 C circa, viene convogliato nella rete di tubazioni interrate, che costituiscono la rete di trasporto e distribuzione calore. Il fluido vettore, trasportato dalle tubazioni della rete fino alla proprietà dell utente (recinzione del cortile o muro dell'edificio), passa attraverso gli impianti scambiatori di calore (sottocentrali termiche di utenza), dove cede calore al circuito di riscaldamento dell utente, per poi fare ritorno, sempre attraverso la rete, alle centrali di produzione e scaldarsi nuovamente. Fase 3 - Utilizzo da parte dell utente L utente utilizza il calore erogato per il riscaldamento delle abitazioni e per uso igienico sanitario. Il servizio di Distribuzione Calore della rete di riscaldamento Il calore prodotto nelle centrali di cogenerazione viene ceduto al fluido vettore, circolante nella rete di distribuzione, attraverso scambiatori di calore installati presso gli impianti di produzione e successivamente distribuito ai clienti tramite una rete di tubazioni interrate. L estensione della rete è andata ampliandosi nel tempo in concomitanza con l acquisizione dell utenza. Come funziona L impianto è a circuito chiuso: il fluido vettore viene spinto sul tubo di mandata dalla centrale di produzione alle SCTU2 (sottocentrali termiche di utenza) e, dopo aver ceduto il calore all utenza, ritorna in centrale tramite la tubazione di ritorno. Le tubazioni di mandata e di ritorno, che scorrono affiancate nel sottosuolo ad una profondità di circa 1,5 m, sono dotate di un efficace sistema di coibentazione, che minimizza le perdite di calore. Dalle dorsali, ovvero le tubazioni di diametro maggiore, si diramano gli allacciamenti alle diverse utenze, industriali o domestiche. Il fluido vettore è sostanzialmente acqua surriscaldata, che viene fatta circolare verso le utenze ad una temperatura tra i 70 C e i 120 C, nella condotta di mandata, ed al di sotto dei 60 C in quella di ritorno. Il calore trasportato dalle tubazioni viene ceduto all utente per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda ad uso igienico e sanitario. Il trasferimento di calore avviene per via indiretta, poiché il fluido primario (l acqua circolante nella rete) non entra direttamente nel circuito dell utente, ma la cessione di calore avviene attraverso 2 SCTU: apparato che serve a trasferire e regolare l energia termica dalla rete di distribuzione all edificio. 20

21 Dichiarazione Ambientale 2010 scambiatori acqua-acqua senza miscelazione tra l acqua della rete di teleriscaldamento e l acqua dell impianto dell utente. Anche la trasmissione di calore dalle centrali di produzione alla rete, avviene per via indiretta, in quanto ogni impianto di produzione è dotato di un suo circuito interno, separato idraulicamente dalla rete di distribuzione. Sottocentrale Termica di Utenza (SCTU) monofamiliare Sottocentrale Termica di Utenza (SCTU) condominiale La richiesta di calore da parte dell impianto installato presso l utente viene segnalata da sonde di temperatura al sistema di regolazione delle valvole delle sottocentrali termiche di utenza. Le uniche apparecchiature poste all'interno della proprietà dell utente che rimangono di proprietà di ACS sono il contatore di calore e la valvola imitatrice di portata e temperatura. Le tubazioni posate all interno della proprietà e le sottocentrali installate da ACS sono di proprietà del cliente e sono garantite per un periodo rispettivamente di cinque e tre anni dall installazione nel caso di sottocentrali con potenza inferiore a 34kW e 2 anni dall installazione nel caso di sottocentrali con potenza superiore a 34kW. Le utenze Il numero di utenze allacciate è cresciuto esponenzialmente negli anni, soprattutto grazie alla disponibilità di nuove fonti di produzione di calore, ossia il Termoutilizzatore. Le utenze del teleriscaldamento comprendono edifici prevalentemente adibiti ad uso abitativo, con riscaldamento individuale o centralizzato, e grandi utenze artigianali ed industriali, ospedali e scuole. Negli ultimi anni, avendo coperto la grandissima parte delle zone densamente abitate della città, ci si è rivolti anche alle utenze più distribuite (monofamiliari). 21

22 Il Teleriscaldamento di Brescia Scambiatore vapore-acqua nel quale il calore del vapore del circuito interno viene ceduto all acqua che circola nelle tubazioni della rete del teleriscaldamento Circuito interno degli impianti: l acqua viene scaldata fino a diventare vapore per alimentare le turbine per la produzione di energia elettrica e viene poi condensato per la cessione di calore nello scambiatore vapore-acqua Energia elettrica prodotta LAMARMORA TERMOUTILIZZATORE Circuito del riscaldamento dell edificio UTENTE Sottocentrali di scambio termico presso l utenza NORD Circuito dell utenza alimentato dall acqua potabile per acqua igienico sanitaria Dall acquedotto 22 Alla fognatura

23 Dichiarazione Ambientale 2010 Attività svolte da ACS per la gestione della rete di distribuzione La gestione della rete di teleriscaldamento ha l'obiettivo di: controllare che il servizio di distribuzione calore sia in grado di coprire la domanda delle utenze; garantire il funzionamento della rete attraverso interventi a carattere preventivo e di emergenza quali: manutenzione programmata ricerca perdite interventi su segnalazione di emergenza/perdite incrementare il numero delle utenze servite, mediante l'estendimento della rete e/o la realizzazione di nuovi allacciamenti. La progettazione della rete Nel corso degli anni la rete è stata progettata con una costante attenzione all utilizzo di tecnologie innovative, che minimizzino l impatto ambientale della rete e dei cantieri: tipologia dei materiali, tempi di posa, dimensione degli scavi, ecc.. L attività di progettazione è mirata a soddisfare la crescente domanda del servizio da parte dei clienti, sviluppando la struttura della rete stessa per migliorarne la capacità di trasporto e l affidabilità. Le fasi della progettazione prevedono: individuazione dei percorsi, verifiche dei sottoservizi (l insieme delle reti tecnologiche, quali linee telefoniche, cavi a media ed alta tensione, fognature, acquedotti, reti del gas, costituite da tubazioni e condutture posate al disotto delle sedi stradali), scelta dei diametri, stesura del progetti meccanici, predisposizione delle pratiche per le richieste di autorizzazione agli enti competenti Le attività di cantiere Le attività di estendimento della rete o di allacciamento nuove utenze e molti degli interventi su segnalazione di emergenza/perdite comportano attività di cantiere, il cui flusso può essere riassunto come segue. Viene segnalata l esigenza di procedere ad un estendimento ovvero ad un allacciamento o ad un intervento a seguito di emergenza o di una perdita. Nel caso ve ne sia la necessità, i reparti aziendali competenti predispongono il progetto e provvedono all ottenimento delle autorizzazioni agli scavi. Il progetto viene trasmesso ai reparti operativi aziendali che attivano le ditte esterne per eseguire i lavori. L ufficio acquisti mantiene infatti ordini aperti con varie ditte di esecuzione lavori e le imprese possono essere contattate direttamente alle condizioni preventivate. L esecuzione dei lavori viene supervisionata da un delegato per conto della committenza, individuato all interno della struttura aziendale, che ha il compito di verificare che i lavori siano svolti correttamente, in conformità a quanto stabilito nel capitolato. I grandi interventi di manutenzione vengono considerati alla stregua degli estendimenti e degli allacciamenti, perciò seguono lo stesso iter descritto precedentemente per queste attività. 23

24 Il Teleriscaldamento di Brescia Gli interventi in situazioni di emergenza L attività di intervento a seguito di emergenza viene segnalata dalla sala controllo della centrale Lamarmora, da parte del personale aziendale e anche da parte degli utenti. Una volta individuata la causa dell anomalia, si procede all isolamento della porzione di rete interessata, tramite chiusura manuale, se la zona è circoscritta, ovvero tramite isolamento dalla sala controllo se invece la zona da isolare è estesa. Si procede, quindi, all intervento. Le attività di ricerca perdite Interventi analoghi a quelli sopra descritti possono avere origine anche dalle attività di monitoraggio perdite e monitoraggio dei parametri chimici dell acqua del circuito primario. Teleriscaldamento ed ambiente Il valore aggiunto di un sistema di riscaldamento alimentato da impianti centralizzati di cogenerazione coinvolge diversi aspetti: il risparmio energetico: l uso di caldaie ad alto rendimento consente di utilizzare un minor quantitativo di combustibile a parità di energia prodotta, permettendo un risparmio economico e di risorse; la maggiore efficienza e la minore quantità di combustibili utilizzati per la produzione combinata di elettricità e calore consentono una riduzione delle emissioni oltre ad un ulteriore risparmio energetico; la riduzione dell effetto serra : la cogenerazione permette un significativo contenimento delle emissioni specifiche di CO2, uno dei principali gas ad effetto serra ; la flessibilità dei combustibili: la produzione di energia in impianti centralizzati permette l impiego di combustibili diversificati, fornendo la possibilità di scegliere la fonte energetica con un duplice beneficio: una maggiore indipendenza rispetto alle condizioni mutevoli del mercato energetico nazionale ed internazionale e la possibilità di ricorso a combustibili meno nobili, tra cui i rifiuti, preservando il metano per altri usi; il ricorso alle migliore tecnologie disponibili ed il controllo in continuo: la presenza di pochi punti di emissione consente l adozione di adeguati impianti di trattamento dei fumi e conseguentemente diminuzione delle emissioni ed il monitoraggio dei parametri; la dispersione dei fumi: l altezza dei camini permette una migliore dispersione dei fumi ad alta quota; la semplificazione delle attività a carico dell utente: gli impianti termici degli utenti allacciati alla rete richiedono una minore manutenzione rispetto all utilizzo delle centrali tradizionali. la sicurezza per il cliente: il teleriscaldamento consente l eliminazione presso l utente di caldaie e cisterne, con conseguente assenza di combustione, di fiamme libere, dei connessi rischi di scoppio o incendio, fughe di gas e monossido di carbonio. 24

25 La Gestione Ambientale 25

26 Il Teleriscaldamento di Brescia 0.3La Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale del Teleriscaldamento di Brescia Al fine di una corretta gestione ambientale e per una precisa applicazione di quanto richiesto dal Regolamento EMAS, presso Il Teleriscaldamento di Brescia è stato definito ed attuato un Sistema di Gestione Ambientale. Esso costituisce la parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali. Gli obiettivi del sistema di gestione ambientale sono principalmente tre: il rispetto della normativa applicabile la prevenzione dell inquinamento e il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali il progressivo miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale, anche attraverso la definizione di specifici obiettivi da conseguire attraverso la pianificazione di un programma ambientale Il raggiungimento di tali scopi contempla quindi un controllo gestionale efficace ed efficiente, anche in considerazione degli altri progetti di natura non ambientale dell Organizzazione. Per fare ciò, il Regolamento EMAS prevede che un sistema di gestione ambientale sia impostato su un percorso di lavoro preciso, schematizzato nella seguente immagine. definire la Politica Ambientale PLAN - valutare le problematiche ambientali per individuare aspetti ed impatti significativi - identificare e applicare la normativa ambientale cogente - definire il programma di miglioramento ambientale (obiettivi e traguardi ambientali) DO - definire risorse, ruoli e responsabilità - attuare attività di formazione, sensibilizzazione e comunicazione - assicurare una corretta gestione della documentazione e delle registrazioni - definire ed attuare le opportune modalità di lavoro e di risposta alle emergenze ACT - effettuare il riesame della direzione, ovvero la valutazione dell operatività e dell adeguatezza del SGA CHECK - definire ed attuare le attività di sorveglianza delle prestazioni ambientali - attuare le azioni correttive e preventive ove opportuno - organizzare attività di audit interno 26

27 Dichiarazione Ambientale 2010 La Politica Ambientale del Sistema Teleriscaldamento di Brescia mediante Cogenerazione 27

28 Il Teleriscaldamento di Brescia L organizzazione per il sistema di gestione ambientale Per assicurare il funzionamento del SGA, è stato necessario adeguare l assetto organizzativo individuando con modalità chiare e documentate ruoli, responsabilità chiave ed autorità. La Direzione ha provveduto a definire una struttura organizzativa funzionale dedicata alla conduzione del Sistema di Gestione Ambientale. Tale struttura, costituita per ogni sistema di gestione ambientale implementato, è rappresentata nello schema seguente. PRESIDENTE di A2A, società capogruppo definisce e sottoscrive la Politica Integrata qualità ambiente sicurezza del Gruppo A2A SpA DIREZIONE dell Organizzazione nomina il Rappresentante della Direzione definisce e sottoscrive la Politica Ambientale del Sito garantisce in merito alla conformità normativa delle attività svolte approva gli obiettivi ed i programmi di miglioramento atti a mitigare e/o eliminare gli impatti ambientali effettua con il Rappresentante della Direzione il Riesame della Direzione di secondo livello COMITATO QAS formula e propone alla Direzione. la Politica Ambientale del Sito individua e valuta gli aspetti e gli impatti ambientali stabilisce e propone alla Direzione gli obiettivi ed i programmi di miglioramento e ne coordina il programma attuativo decide in relazione alle attività da intraprendere per una corretta gestione ambientale definisce i dettagli operativi, e di monitoraggio delle attività Rappresentante della Direzione costituisce e presiede il Comitato QAS trasmette alla Direzione le decisioni prese dal Comitato QAS attraverso la sua autorità funge da tramite con la Direzione e sostiene quanto deliberato dal Comitato QAS Responsabili di funzione coinvolti nell attività di gestione del sistema Qualità A2A 28 Ambiente A2A

29 Dichiarazione Ambientale 2010 La Direzione ha rilevanti responsabilità di indirizzo strategico e di decisione nel contesto della gestione ambientale. Definisce infatti i principi della politica, fissa gli obiettivi e decide i programmi, garantendo la conformità normativa e le risorse adeguate. Per quanto riguarda il Teleriscaldamento di Brescia, la Direzione ha sottoscritto i principi ambientali di riferimento per tutte le attività svolte nel documento di Politica Ambientale del Sistema Teleriscaldamento di Brescia mediante Cogenerazione. Ha inoltre nominato, nella persona del dirigente responsabile del Teleriscaldamento di Brescia, il Rappresentante della Direzione (RDD) ed effettua periodicamente il riesame di secondo livello del sistema di gestione ambientale al fine di verificarne l efficacia o di deliberarne le modalità di miglioramento. Per gestire in modo efficiente ed efficace il SGA del Teleriscaldamento di Brescia, è stato nominato uno specifico Comitato QAS, il quale, con la competenza dei partecipanti e grazie all autorità del RDD, definisce le tematiche ambientali che devono essere tenute in considerazione, ne individua i dettagli operativi e ne monitora le attività. Fanno parte del Comitato QAS il RDD, i Responsabili delle funzioni coinvolte nelle attività connesse al SGA, i Rappresentanti dell Unità Qualità e dell Unità Ambiente di A2A, con funzione di coordinamento per gli aspetti gestionali e tecnici del SGA. La Formazione ed il coinvolgimento del personale L Organizzazione assicura che qualsiasi persona che esegua, per l organizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono causare uno o più impatti ambientali significativi, abbia acquisito la competenza necessaria attraverso specifiche attività di formazione, addestramento e sensibilizzazione. Tali necessità formative sono identificate coerentemente con gli aspetti ambientali considerati significativi e con gli obiettivi del proprio SGA. Il personale è inoltre sollecitato a riferire in merito alle problematiche riscontrate nel corso della sua attività ed a suggerire proposte al fine del miglioramento ambientale. 29

30 I Rapporti con la Comunità 30

31 Dichiarazione Ambientale I Rapporti con la Comunità In linea con i principi ispiratori del Regolamento EMAS, i rapporti con le comunità locali hanno sempre rivestito una grande importanza per l organizzazione. Condividere con i propri interlocutori l impegno verso il miglioramento ambientale e le modalità adottate per gestire le attività che hanno un impatto sull ambiente è sinonimo di integrazione tra il servizio come quello del teleriscaldamento e la comunità locale. Rapporti con i Cittadini Sono fornite diverse tipologie di informazioni di interesse pubblico, tra cui anche quelle di carattere ambientale, ai potenziali interessati (scuole, istituzioni, associazioni, utenti ) ed a chiunque ne faccia richiesta, mettendo a disposizione una diversificata gamma di strumenti, al fine di raggiungere tutte le parti interessate. STRUMENTI DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE Periodici: pubblicazioni specifiche di carattere ambientale quali il Rapporto di Sostenibilità annuale e la Dichiarazione Ambientale EMAS ; sito Internet aziendale: visite guidate agli impianti. Occasionali: pubblicazioni che promuovono ed informano sui servizi e le attività aziendali, rese disponibili con diverse modalità, a seconda dell argomento e delle finalità; mass-media quali quotidiani, radio e televisioni locali; convegni, conferenze, incontri, seminari pubblici su argomenti specifici; interventi di esperti aziendali nelle scuole; partecipazione a fiere e mostre con stand divulgativi; newsletter. Per informazioni contattare infoa2acaloreservizi@a2a.eu In relazione agli interventi di comunicazione attuati dal Servizio verso l esterno attinenti il SGA attivo presso di essa, si segnala in particolare che sarà messa a disposizione sui siti internet la Dichiarazione Ambientale

32 Il Teleriscaldamento di Brescia Accordi con gli enti Il teleriscaldamento è tra i servizi erogati alla collettività e ha un forte legame con il territorio e con le istituzione ivi presenti. Di seguito si riportano i principali accordi con gli enti locali: Contratto di Programma tra ASM (ora Gruppo A2A) e il Comune di Brescia stipulato in data 16/12/2002: i rapporti tra il Comune di Brescia e il Gruppo A2A sono sottoscritti tramite un Contratto di Programma che regola i servizi erogati alla collettività e stabilisce inoltre i principi a cui il servizio di distribuzione calore deve sottostare, le modalità di erogazione e le modalità di espletamento del servizio e gli standard di qualità. Viene anche sancito che la Società svolgerà anche attività di costruzione e gestione degli impianti e delle reti e delle attività funzionalmente connesse. Contratto di servizio tra ASM (ora Gruppo A2A) e il comune di Bovezzo stipulato il 27 giugno 2007, nel quale il comune di Bovezzo rilascia l autorizzazione ad esercitare il Servizio di teleriscaldamento nell area del territorio del comune autorizzando anche l attività di realizzazione, estendimento, manutenzione e gestione di reti ed impianti e delle attività funzionalmente connesse al servizio. In data 10/12/2001 fra il Comune di Concesio e ASM (ora Gruppo A2A) è stato sottoscritto, ad oggetto Estensione della convenzione in essere con ASM (ora Gruppo A2A) per la gestione del servizio pubblico di gas metano alla realizzazione e gestione del sistema dei teleriscaldamento, il protocollo aggiuntivo alla convenzione per la gestione del servizio pubblico per la realizzazione e gestione del sistema dei teleriscaldamento. Gestione dei Reclami Per rispondere in modo soddisfacente alle sollecitazioni provenienti dalle comunità locali o da altri soggetti esterni, incluse le autorità di controllo, sono stati creati canali di comunicazione per la raccolta delle segnalazioni esterne. Eventuali reclami verranno in seguito discussi e valutati nei Comitati di Coordinamento periodici. Si informa che nel 2009 non sono pervenuti reclami di carattere ambientale presso il Servizio del Teleriscaldamento. 32

33 La Conformità Legislativa 33

34 Il Teleriscaldamento di Brescia 0.5La Conformità Legislativa Il rispetto della normativa ambientale applicabile e delle prescrizioni contenute negli atti autorizzativi, oltre ad essere un prerequisito indispensabile richiesto dal Regolamento EMAS, costituisce il più importante principio sancito nel documento della Politica Ambientale ed il primo obiettivo che l Organizzazione del Teleriscaldamento si pone. Al fine di garantire il rispetto di tutte le prescrizioni normative ed autorizzative ambientali applicabili, sono stati predisposti opportuni strumenti e modalità atti ad assicurare l aggiornamento normativo ed il controllo delle prescrizioni applicabili. In particolare, è stato fatto un importante lavoro di individuazione ed analisi delle modalità gestionali adottate, prima della fusione, dalle precedenti realtà del Gruppo A2A ai fini della conformità legislativa, a seguito del quale è stato tracciato, per A2A, un modello del processo di gestione degli aspetti cogenti che mantenesse validi i punti di forza dei precedenti sistemi che si erano consolidati nelle precedenti realtà. A partire dal 2009 sono stati attivati gli interventi per la approvazione e progressiva adozione, su tutte le realtà del Gruppo, del nuovo modello. Questo processo di allineamento impegnerà l intera organizzazione a tutti i livelli sia di Corporate che operativi. 34

35 Gli aspetti ambientali e la loro gestione 35

36 Il Teleriscaldamento di Brescia 0.6Gli aspetti ambientali e la loro gestione L Identificazione e la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali In base a quanto previsto dalla norma ISO e dal Regolamento EMAS, sono state definite le modalità operative da seguire per l individuazione degli aspetti ambientali e per la valutazione della loro significatività. In particolare il processo di analisi è stato articolato in diverse fasi: inquadramento territoriale ed ambientale identificazione dei processi identificazione degli aspetti ambientali, suddivisi tra: aspetti diretti, su cui si ha un controllo gestionale totale aspetti indiretti su cui non si ha un controllo gestionale totale identificazione degli impatti ambientali connessi agli aspetti valutazione della significatività dell impatto o degli impatti ambientali relativi ad ogni aspetto ambientale. Gli aspetti ambientali identificati per il Teleriscaldamento di Brescia sono sia di tipo diretto che di tipo indiretto, quest ultimi legati alle attività di trasporto di rifiuti e materiali verso e dal sito, ad eventuali impatti in sito derivanti dall affidamento a ditte esterne di attività di cantiere e agli impatti derivanti dalla produzione di calore. Nella tabella che segue sono identificati gli aspetti ambientali diretti e indiretti valutati, in correlazione con gli indicatori chiave proposti dal Regolamento EMAS, oltre che la loro pertinenza e significatività riscontrata presso il sito. INDICATORI CHIAVE ex EMAS REG. efficienza energetica ASPETTI AMBIENTALI VALUTATI CORRELATI PERTINENZA SIGNIFICATIVITA consumo di risorse utilizzo di combustibili significativo consumo di risorse consumi energetici significativo consumo di risorse utilizzo di materie prime significativo presenza di PCB Non pertinente acqua consumo di risorse utilizzo di acqua significativo rifiuti rifiuti significativo biodiversità impatto visivo Non significativo efficienza materiali dei 36 E

37 Dichiarazione Ambientale 2010 emissioni emissioni in atmosfera significativo traffico Non significativo rumore significativo odore Non pertinente amianto significativo rischio di incidenti rilevanti campi elettromagnetici Non pertinente di bassa Non pertinente frequenza Per il teleriscaldamento di Brescia gli aspetti ambientali sopraelencati sono stati valutati per le attività descritte in seguito: Attività di cantiere Le Attività di cantiere rappresentano aspetti principalmente indiretti in quanto le attività sono svolte per lo più da imprese esterne su impianti di proprietà ACS e su progetto e controllo diretto di ACS. Fanno parte di queste attività i lavori di: estendimenti o grandi rifacimenti della rete, manutenzione dei tratti di rete posata in caso di perdite, usura e danneggiamenti, allacciamenti di nuovi utenti che non sono stati effettuati durante gli estendimenti. Le attività di cantiere vengono gestite attraverso tre strumenti: le CGA (Condizioni Generali d Appalto)e le CSA, (Condizioni Speciali d Appalto); l azione di coordinamento tra rappresentanti della Committenza, appaltatori ed enti; l attività di controllo sul fornitore, esercitata dal Delegato della Committenza tramite un apposita check list per verificare i principali aspetti ambientali connessi alle attività di cantiere. Gli impatti ambientali, inevitabili ed connessi alle attività di cantiere, sono i seguenti: emissioni di fumi e polveri, produzione di rifiuti, consumo di materie prime, utilizzo di risorse energetiche, emissioni di rumore, impatti connessi a situazioni accidentali o anomale. EMISSIONI DI FUMI E POLVERI - Le Condizioni Generali d'appalto prevedono che l Appaltatore limiti, nell'ambito di ogni intervento, la produzione di polvere e fumi, in modo di minimizzare rischi per i lavoratori, l'ambiente e la comunità. 37

38 Il Teleriscaldamento di Brescia PRODUZIONE DI RIFIUTI La gestione dei rifiuti da attività di cantiere rappresenta un aspetto principalmente indiretto, in quanto il produttore del rifiuto risulta essere prevalentemente l impresa appaltatrice. Non sono pertanto disponibili dati sulla produzione di rifiuti dalle attività di cantiere, relativi all impresa. I rifiuti di pertinenza di ACS derivanti dal cantiere sono: Le terre di risulta da un area all interno del Comune di Brescia contaminata da PCB. In quest area vige un ordinanza sindacale di divieto di attività che comportino la movimentazione o l asportazione del terreno. ACS è titolare di una deroga a tale divieto per lavori urgenti e inderogabili tra i quali sono compresi gli allacciamenti ai clienti per i servizi essenziali e per la riparazione delle dispersioni sulle reti interrate; tale deroga prescrive di reinterrare il materiale escavato nell ambito dello stesso cantiere e di assicurare la corretta gestione del rifiuto costituito dal materiale che non è stato possibile rinterrare. Al fine di ottemperare alla prescrizione, si è ritenuto di individuare come produttore del rifiuto il titolare della deroga e pertanto ACS. Sono inoltre disponibili i dati che riguardano il rifiuto costituito dalle tubazioni rimosse non più utilizzabili: infatti le parti di rete rimosse durante i cantieri vengono consegnate dall impresa esecutrice dei lavori ad ACS per la valutazione della possibilità di reimpiego. I materiali scartati vengono gestiti come rifiuti prodotti da ACS, con codice CER Nel 2005 è stato prodotto il rifiuto costituito da schiume poliuretaniche classificate con codice CER * costituito da materiale a scorta a magazzino che è stato smaltito a causa della scadenza del prodotto. Si fa notare che dal 2006 il quantitativo di schiume poliuretaniche scartate risulta essere nullo grazie ad un miglioramento della gestione delle scorte a magazzino. Entrambe le tipologie di rifiuto sono avviate a smaltimento, non essendo state individuate possibilità di avvio a recupero. Produzione di rifuti t 103,6 30,8 0, ,8 0, ,4 0, ,4 5,80, ,4 0, Tubazioni rimosse (CER ) Terre e rocce di scavo da area contaminata da PCB (CER ) Schiume poliuretaniche (CER ) Si segnala che il dato riferito alle terre provenienti dall area contaminata da PCB suddetta è comprensivo dei dati derivanti dalla manutenzione delle reti e dalla posa di prese su rete esistente; le terre risultanti da realizzazione di estendimento rete e opere di prese su rete nuova non sono disponibili, poiché lo scavo può essere anche utilizzato per la realizzazione di altri servizi, pertanto non si ha il dato imputabile unicamente al teleriscaldamento di Brescia. Il dato è disponibile dal 2008 anno in cui il ramo d azienda del teleriscaldamento di Brescia è stato ceduto da A2A S.p.A. ad ACS. Nel 2009 si assiste ad un aumento della produzione delle terre provenienti dall area contaminata da PCB, in quanto sono aumentati il numero di interventi di manutenzione e la loro dimensione. CONSUMO DI MATERIE PRIME - Per esigenze strutturali le norme tecniche delle Condizioni Speciali d Appalto richiedono che il materiale da reinterro dei sottosuoli stradali abbia una determinata granulometria, in grado di garantire la resistenza strutturale del manto stradale sottoposto a 38

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