Vito Vitelli Agronomo libero professionista Policoro (MT) La produzione del kaki: una valida alternativa alle coltivazioni tradizionali

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1 Vito Vitelli Agronomo libero professionista Policoro (MT) La produzione del kaki: una valida alternativa alle coltivazioni tradizionali

2 CONSORZIO VIVAISTI LUCANI attività di qualificazione e valorizzazione del materiale vivaistico in Basilicata dal 1999

3 ORGANIGRAMMA DEL COVIL E UBICAZIONE DEI VIVAI Presidente Lucio Iocoli General Manager Vito Vitelli VIVAI DI MARIO M. VIVAI F.lli IOCOLI MARCONIA VIVAI GUGLIELMI G. VIVAI DI NATALE F. VIVAI LA MALFA S.

4 Potenziare la filiera di produzione del kaki in Italia può rappresentare una opportunità per la frutticoltura?? SI MA OCCORRE DOTARSI DEGLI STRUMENTI GIUSTI

5 ..INIZIAMO INSIEME QUESTO VIAGGIO DI ESPLORAZIONE NELLA TERRA DEL KAKI

6 ORIGINE E DIFFUSIONE DEL KAKI Primi ritrovamenti di forme selvatiche risalgono a 2000 anni fa in Cina prime coltivazioni a partire dal V-VI secolo Corea, in Giappone e in altri Paesi dell Estremo Oriente in altre parti del mondo fine 800 inizio 900 Europa e America solo negli ultimi decenni nei principali Paesi frutticoli di tutti i continenti

7 DIFFUSIONE IN ITALIA DEL KAKI i primi impianti specializzati a partire dal 1916 in Campania nel salernitano altre regioni di diffusione Emilia Romagna e Sicilia

8 ALCUNI CENNI DI BOTANICA SISTEMATICA Diospyros kaki L.f., comunemente chiamato cachi, kaki, diospero o diospiro appartenente alla famiglia Ebenacee

9 CARATTERISTICHE DEL FRUTTO DEL KAKI tipologia grossa bacca forma sferoidale allungata appiattita colore dall arancio al giallo

10 PROPRIETA NUTRIZIONALI DEL FRUTTO DEL KAKI apporta 272 kj (65 kcal) per 100 g composizione 78,20% di acqua 16 e 18% zuccheri fibre 2,5% - 0,80% di proteine 0,40% di grassi vitamina C - beta-carotene - potassio proprietà lassative e diuretiche benefici fegato e apparato nervoso

11 caratteristiche del frutto del kaki PRESENZA DI TANNINI se mangiato ancora in stato acerbo il frutto risulta allappante cioè provoca la classica sensazione di "bocca legata" è una sensazione gustativa di astringenza e ruvidità che si avverte principalmente sul dorso della lingua la saliva perde il potere lubrificante

12 CLASSIFICAZIONE DELLE CULTIVAR DI KAKI sulla base della tipologia dei fiori o sulla base della astringenza dei frutti (4 gruppi secondo Bellini, 1982a; Sungiura, 1983)

13 classificazione delle cultivar di kaki sulla base della TIPOLOGIA FIORALE possono essere esclusivamente pistillifere con soli fiori femminili monoiche se una singola pianta porta sia i fiori unisessuali maschili che femminili. poligamo-monoiche con fiori ermafroditi assieme a fiori pistilliferi e stamiferi esclusivamente stamifere con soli fiori maschili, di scarsa importanza dal punto di vista agronomico

14 sulla base della tipologia fiorale la maggior parte degli IMPIANTI DI KAKI sono realizzati con cultivar pistillifere talvolta intercalate con un certo numero di piante monoiche non si ricorre a tale pratica quando si desidera avere frutti partenocarpici

15 classificazione delle cultivar di kaki sulla base della ASTRINGENZA DEI FRUTTI 4 gruppi secondo Bellini, 1982a; Sungiura, 1983) possono essere Gruppo CFNA Costanti alla Fecondazione Non Astringenti. KAKI DOLCE frutti non astringenti alla raccolta indipendentemente dalla presenza del seme. Gruppo VFNA Variabili alla Fecondazione Non Astringenti frutti non astringenti se fecondati. La polpa è scura e cosparsa di numerose punteggiature marroni, con uno o più semi Gruppo VFA Variabili alla Fecondazione Astringenti cultivar con frutti astringenti anche se fecondati Gruppo CFA Costanti alla Fecondazione Astringenti cultivar con frutti astringenti indipendentemente dalla presenza di semi

16 GRUPPO CFNA Costanti alla Fecondazione Non Astringenti. KAKI DOLCE alla raccolta indipendentemente dalla presenza del seme frutti sodi, non astringenti ed eduli presentano la polpa chiara normalmente risulta cosparsa di piccolissime punteggiature marroni

17 VARIETA GRUPPO CFNA Costanti alla Fecondazione Non Astringenti KAKI DOLCE FUJU HANA FUJU Punti di debolezza: minore produttività e adattabilità climatica nel nostro ambiente minore produttività non solo per via partenocarpica suscettibilità alle spaccature dell apice del frutto e al distacco del calice i limiti vegeto-produttivi indicati per tali cultivar si manifestano anche nei paesi orientali perché sono di origine genetica

18 GRUPPO VFNA Variabili alla Fecondazione Non Astringenti frutti se fecondati non astringenti e a polpa scura e soda cosparsa di numerose punteggiature marroni KAKI TIPO VAINIGLIA CIOCCOLATINO

19 GRUPPO VFNA Variabili alla Fecondazione Non Astringenti frutti se non fecondati astringenti necessitano di ammezzimento rimozione dell astringenza in cella, per 48 ore, con etilene (D.M. n. 80 del 15 febbraio 1984) alla dose massima del 2% (etilene pura al 98%) ponendo in cella un numero di casse di mele in misura del 10-15% rispetto alle casse del kaki. KAKI TIPO partenocarpico KAKI TIPO dopo ammezzimento

20 GRUPPO VFA Variabili alla Fecondazione Astringenti cultivar con frutti astringenti e sodi anche se fecondati. Non astringenti solo intorno ai semi dove si formano punteggiature marroni. Il numero di semi, anche se elevato, non determina mai la completa edulità della polpa. Necessitano della rimozione artificiale dell astringenza con anidride carbonica - CO2 La tipologia di kaki più coltivata in Israele i cui frutti dopo rimozione dell astringenza, vengo commercializzati come Sharon Fruit. TRIUMPH

21 GRUPPO CFA Costanti alla Fecondazione Astringenti KAKI DURO cultivar con frutti astringenti e sodi indipendentemente dalla presenza di semi polpa aranciata che non risulta cosparsa di punteggiature marroni. Necessitano della rimozione artificiale dell astringenza con anidride carbonica - CO2 La tipologia di kaki attualmente più coltivata in Spagna i cui frutti dopo rimozione dell astringenza, vengo commercializzati come Persimon Fruit ROJO BRILLANTE

22 RIMOZIONE ARTIFICIALE DELL ASTRINGENZA necessaria per i frutti astringenti anche se fecondati (gruppi CFA - VFA) trattamento con Anidride Carbonica - CO2 alla concentrazione del 98%, in cella per ore in relazione alla temperatura esterna e al grado di maturazione del frutto. Dopo il trattamento il prodotto deve essere lasciato sgasare per circa 24 ore prima di essere avviato alle linee di lavorazione

23 PERCHE IL GRANDE SUCCESSO IN SPAGNA DEL ROJO BRILLANTE?? negli ultimi 15 anni nelle principali zone di coltivazione Valencia e Helva si è verificato un incremento di 200 volte della superficie investita e di 350 volte della produzione alcune recenti stime parlano di oltre 3000 ha investiti e di oltre ton di produzione

24 ITALIA TRADIZIONE SECOLARE Stime sulla produzione di kaki ton di cui Campania ton Emilia Romagna ton Sicilia ton varietà prevalente tipologia Kaki Tipo per una superficie investita di oltre 3000 ha

25 ORIGINE del ROJO BRILLANTE probabile mutazione gemmaria di una varietà locale Cristallino selezionata nell area di Ribera del Xùquer in provincia di Valencia (Spagna) intorno al 1940

26 PIANTA di ROJO BRILLANTE elevata vigoria, habitus semi-assurgente, differenzia esclusivamente fiori femminili, la fioritura è di entità elevata avviene in periodo intermedio (inizio di maggio). L allegagione è elevata con cascola medio scarsa. elevata e costante produttività esclusivamente per partenocarpia.

27 FRUTTO DI ROJO BRILLANTE peso medio g, molto grosso, diametro medio di 78 mm. Buccia di colore rosso brillante molto attraente. Polpa di consistenza compatta, di colore giallo arancio, a maturazione di raccolta, e arancio rossastro alla maturazione fisiologica. Alla raccolta grado zuccherino o Brix e acidità 1,34g/l di acido malico. sapore eccellente

28 APIRENIA DEL ROJO BRILLANTE il frutto è privo di semi solo se le piante sono coltivate in ambienti non contaminati da polline di varietà su cui sono presenti fiori maschili e/o ermafroditi frutti di Rojo Brillante impollinati

29 PERIODO DI RACCOLTA ROJO BRILLANTE può variare da ottobre a dicembre può essere regolato con prodotti ritardanti a base di acido Gibberellico

30 SUCCESSO DOVUTO AL MARKETING hanno costruito l immagine del kaki spagnolo in tutta Europa, non solo una nuova varietà, ma tutta una filiera realizzata su un prodotto tipico, di buona qualità, e adatto a soddisfare le esigenze del consumatore

31 LA COLTIVAZIONE DEL KAKI ROJO BRILLANTE

32 SCELTA DEL MATERIALE VIVAISTICO

33 PORTINNESTI DEL KAKI Il più consigliato è il LOTO (Diospyros lotus L.) Ottima affinità di innesto buona adattabilità a diverse tipologie di terreno segue il VIRGINIANA (D. virginiana L.)

34 PREPARAZIONE DEL LETTO DI COLTIVAZIONE La Baula crea un franco di coltivazione e protegge l apparato radicale da una serie di insidie trapianti primaverili-estivi trapianti invernali

35

36 La baula ANCHE PER I TERRENI BEN DRENATI E DECLIVI

37 SESTI DI IMPIANTO per file singole attualmente più diffuse 4,5-5,0 m x 3,0-3,5 m per una densità di impianto di piante/ha

38 SESTI DI IMPIANTO per file binate sempre meno praticate 1,5 2,0 m x 1,5-2,0 m tra bine e 4,5-5,0 m interbine per una densità di impianto di piante/ha

39 FORMAZONE DELLA CHIOMA NEI PRIMI DUE ANNI Cimatura dei germogli vegetanti Per effetto delle cimature si avrà l emissione di molti leaders che entreranno in competizione, quelli più esterni tenderanno ad inclinarsi.

40 ASPETTO CESPUGLIFORME DELLA PIANTA

41 RACCORCIAMENTO DEI GERMOGLI VIGOROSI A FINE CICLO VEGETATIVO AGOSTO-SETTEMBRE

42 CAPITOZZATURA DEI LEADERS A FINE INVERNO GENNAIO-FEBBRAIO

43 EMISSIONE DEI PRIMI RAMI A FRUTTO

44 EMISSIONE DI GERMOGLI VIGOROSI

45 LA PIANTA PRIME FASI ENTRA DI IN GESTIONE PRODUZIONE DOPO DUE DELL IMPIANTO CICLI DI VEGETAZIONE

46 POTATURA DI PRODUZIONE

47 SOPPRESSIONE DI QUALCHE BRANCA IN SOVRANNUMERO

48 CAPITOZZATURA DEI LEADERS

49 PULITURA INTERNA DELLA CHIOMA

50 PRIMA POTATURA DELLA POTATURA DI PRODUZIONE INVERNALE

51 DOPO POTATURA LA POTATURA DI PRODUZIONE INVERNALE

52 RAMI DEBOLI A FRUTTO GERMOGLI VIGOROSI TAGLIATI A CM

53 RAMI DEBOLI A FRUTTO

54 DALLE CAPITOZZATURE INVERNALI DEI LEADERS FUORIUSCIRANNO ALTRI LEADERS CHE SARANNO SELEZIONATI IN ESTATE

55 ALLA BASE DELLA PIANTA SI RIGENERERANNO I RAMI DEBOLI A FRUTT0

56 NEL CORSO DELL ESTATE LA PARTE INTERNA DELLA CHIOMA SARA SVUOTATA DEI RAMI VIGOROSI

57 NEL CORSO DELL ESTATE I RAMI VIGOROSI ESTERNI SARANNO MONCONATI A CM

58 PIANTA IN EQUILIBRIO VEGETO-PRODUTTIVO

59 PIANTE IN EQUILIBRIO VEGETO-PRODUTTIVO

60 CONSOCIAZIONE KAKI - AGRUMI

61 AUTODIRADAMENTO DEI FRUTTI

62 COLTIVAZIONE SOTTO COPERTURA

63 GESTIONE DELL IRRIGAZIONE l acqua viene fornita con impianti a goccia, occorrono m 3 /ha punti goccia localizzati

64 ESIGENZE NUTRIZIONALI (UNITA /HA) Per 40 ton/ha di produzione, N P 2 O K 2 O. Punti goccia localizzati Non meno importanti le microcarenze. carenza di zinco potrebbe causare la cascola dei giovani frutti.

65 FENOMENO DELLA SBRANCATURA

66 RIMEDI PER LA SBRANCATURA forme di allevamento compatte e assurgenti

67 RIMEDI PER LA SBRANCATURA le continue capitozzature dei leader generano forme più assurgenti e determinano irrigidimento delle branche si può ricorrere alle legature

68 RIMEDI PER LA SBRANCATURA una pratica non più in uso Puntellatura dei rami

69 AVVERSITA DEL KAKI è considerata una specie rustica poiché danneggiata da poche avversità tra i fattori abiotici le basse temperature invernali e soprattutto primaverili, la grandine, le elevate intensità danni da vento luminose e il vento possono rappresentare problemi in alcune aree di coltivazione. danni da elevate intensità luminose

70 ORGANISMI NOCIVI DANNI ALLA PIANTA Mycosphaerella nawae Agrobacterium tumefaciens, Armillaria mellea Phomopsis mali e disopyri DANNI AL FRUTTO Botritis cinerea Penicilium spp Rhizopus nigricans Mycosphaerella nawae - Cercospora del kaki INSETTI NOCIVI Ceratitis capitata (Mosca mediterranea della frutta) Ceroplaste (Ceroplaste del fico) Dialeurodes citri (auleurodidi) Metcalfa pruinosa Heliothrips haemorrhoidalis Cydia pomonella La gran parte di questi parassiti è controllata chimicamente con fitofarmaci registrati Ceratitis capitata Mosca mediterranea della frutta

71 CONTROLLO DELLA MOSCA MEDITERRANEA DELLA FRUTTA Ceratitis capitata Mosca mediterranea della frutta

72 RIMOZIONE ARTIFICIALE DELL ASTRINGENZA necessaria per i frutti astringenti anche se fecondati (gruppi CFA - VFA) trattamento con Anidride Carbonica - CO2 alla concentrazione del 98%, in cella per ore in relazione alla temperatura esterna e al grado di maturazione del frutto. Dopo il trattamento il prodotto deve essere lasciato sgasare per circa 24 ore prima di essere avviato alle linee di lavorazione

73 LAVORAZIONE

74 LAVORAZIONE

75 CONFEZIONAMENTO

76 PACKAGING

77 PACKAGING

78 PACKAGING

79 FRIGOCONSERVAZIONE per 15 gg a temperatura intorno a 8-10 C per 60 gg a temperatura intorno a 0,1-1,0 C ultimamente si ricorre anche all impiego in cella frigo di OZONO

80 ORGANIZZATE DAL CO.VI.L. IN SPAGNA

81 ..FINE DEL VIAGGIO DI ESPLORAZIONE NELLA TERRA DEL KAKI..SI RITORNA IN ITALIA

82 COLTIVAZIONE DEL KAKI IN CAMPANIA

83 COLTIVAZIONE DEL KAKI IN EMILIA ROMAGNA

84 DUE CONTI ECONOMICI COSTI E RICAVI Costo medio della coltura /ha (influisce molto il costo dipende dal costo manodopera) Produzione media di Kaki Tipo con metodi tradizionali di produzione kg/ha x 0,30-0,35 euro/kg= /ha Produzione media Rojo Brillante con tecniche di produzione innovative kg/ha x 0,40-0,60 euro/kg= /ha

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