Il Report contiene la descrizione dei seguenti programmi, attività e progetti:
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- Casimiro Paolini
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1 PRESENTAZIONE Il Documento contiene la descrizione del Sistema di offerta di Servizi ed interventi rivolti all Infanzia, all Adolescenza e alle Famiglie, realizzati nei vari territori cittadini. Contiene programmi, attività e progetti di particolare rilevanza dal punto di vista sociale, educativo e sociosanitario con azioni volte a prevenire il disagio e l emarginazione e a favorire l inclusione sociale e i processi di empowerment. La promozione di una cultura orientata alla creazione di un sistema locale integrato di interventi e di servizi sociali ha previsto, in questi anni, la collaborazione di Enti pubblici e di Organizzazioni del Privato Sociale e ha reso evidente la necessità di un maggiore coinvolgimento delle famiglie. Le famiglie, infatti, assumono un ruolo fondamentale nel sostenere una reale trasformazione del sistema sociale come ampiamente richiamato dalla legge 328/00 del settore. Il Report contiene la descrizione dei seguenti programmi, attività e progetti: 1. Affido Familiare; 2. Tutoraggio; 3. Programma Triennale di sostegno alle Famiglie (Adozione Sociale); 4. Spazi Neutri e Mediazione Familiare; 5. Gruppo Programma Adolescenti; 6. Programma Sperimentale di intervento per l Inclusione Sociale ed il sostegno alle famiglie e ai minori in condizioni di disagio educativo-relazionale; 7. Agenzia Socio-Educativa; 8. I Care; 9. Mediazione Sociale; 10. Educativa Territoriale; 11. Centri Diurni Socio-Educativi; 12. Prevenzione e contrasto degli abusi e dei maltrattamenti all Infanzia; 13. Contrasto alla violenza familiare il Centro Girasole ; 14. Accoglienza Residenziale.
2 1. Affido Familiare L Affido Familiare, istituito dalla legge n. 184/83 successivamente modificata e integrata dalla legge n. 149/01, è un intervento di protezione e tutela nei confronti dei minori, in età compresa tra 0 e 18 anni, privi di idoneo ambiente familiare. L'attività prevede un costante raccordo tra l Ufficio Centrale dell Affido Familiare ed i Centri di Servizio Sociale Territoriali, le famiglie affidatarie, l'asl, il Tribunale per i Minorenni, la Scuola e le altre agenzie del territorio. L Ufficio Affido Familiare è stato istituito in ottemperanza alla l. 184/83 che all articolo 1 dispone che: il minore ha diritto di essere educato nell ambito della propria famiglia e qualora sia temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo può essere affidato ad un altra famiglia, possibilmente con figli, o a persona singola, o a comunità di tipo familiare, al fine di assicurargli il mantenimento, l educazione e l istruzione. Il Servizio di Affido Familiare è volto, pertanto, a garantire al minore le condizioni migliori per il suo sviluppo psico-fisico laddove la famiglia di origine si trovi nell impossibilità di assicurargli, sia pure temporaneamente, educazione, istruzione e mantenimento. Tale Servizio costituisce un importante strumento di prevenzione e soprattutto una valida alternativa all istituzionalizzazione. Inoltre, allo scopo di dare continuità e consentire un raccordo dei possibili interventi che riguardano l affidamento familiare, l Amministrazione Comunale ha istituito, con Decreto Sindacale n.553 del 2 Febbraio 2009, un Gruppo Integrato per il coordinamento dell Affidamento Familiare denominato Cabina di Regia al fine di: promuovere una maggiore cultura dell accoglienza e della solidarietà familiare; attivare un sostegno professionale agli operatori coinvolti nella gestione dei progetti affido; favorire la presa in carico della famiglia d origine del minore con tutte le sue problematiche. L affido è disposto dall Amministrazione Comunale su proposta del Servizio Sociale Territoriale con il consenso dei genitori e/o del Tutore, sentito il minore nel caso abbia compiuto 12 anni (o anche di età inferiore, in relazione alla capacità di discernimento) e viene reso esecutivo dal Giudice Tutelare (affido consensuale), per la durata massima di 24 mesi. Una eventuale proroga può essere disposta dal Tribunale per i Minorenni. Altresì, a prescindere dal consenso degli esercenti la potestà, l affido può essere disposto dal Tribunale per i Minorenni, che si avvale del Servizio Sociale territorialmente competente dell Ente Locale per indicazioni progettuali, attuazione e vigilanza (affido giudiziario).
3 2. Tutoraggio L Ufficio Affido Familiare ha attivato attraverso il Progetto di Tutoraggio un ulteriore iniziativa di sostegno alle famiglie in temporanea difficoltà. La finalità principale dell intervento è la prevenzione ed il sostegno, al fine di evitare l allontanamento del minore dal suo nucleo familiare e dal suo territorio. L obiettivo di fondo del progetto è sostenere la genitorialità, favorendo la conoscenza approfondita delle dinamiche familiari e delle risorse interne attivabili, individuando percorsi personalizzati di socializzazione utilizzando e, quando possibile, ampliando la rete di servizi esistente sul territorio. L intervento proposto al nucleo familiare ed al minore è finalizzato a prevenire l esclusione di bambini e ragazzi dal sistema di relazioni significative a contrastare il disagio sociale e relazionale, fornendo, attraverso il tutor, un opportunità di crescita che va a rafforzare le capacità genitoriali ed i legami significativi. Il tutor è un operatore che lavora sulla relazione, è un operatore che opera in modo flessibile e modula il suo intervento a seconda delle esigenze che via via emergono. È un buon lettore di risorse, un facilitatore ed un mediatore, una valida figura di riferimento ed un attivatore della rete. Il Progetto Tutoraggio si è da subito caratterizzato in modo fortemente innovativo come intervento domiciliare di sostegno al minore in un ottica di prevenzione delle situazioni di crisi e di rischio psicosociale, di miglioramento delle potenzialità dei minori in difficoltà relazionale e, contemporaneamente, di sostegno alla relazione genitoriale. Dal suo avvio, ha previsto assistenza domiciliare, accompagnamento, supporto per la partecipazione alle attività ludico-ricreative, sportive e culturali, sostegno scolastico. In molti casi il tutor ha svolto un ruolo di facilitatore nella relazione scuola-minori-famiglia e nella relazione tra la famiglia e le agenzie del territorio (Parrocchie, Associazioni, Enti). Il progetto è destinato a minori, fra i 3 e i 18 anni, appartenenti a famiglie in difficoltà, in condizione di svantaggio e rischio sociale. Tab. Distribuzione Enti Progetto Tutoraggio per Municipalità Municipalità ENTI PROGETTO TUTORAGGIO 1 Coop. Sociale Assistenza e Territorio 2 Coop. Sociale Obiettivo Napoli 3 Istituto Salesiano Menichini Ass. Terra Mia 4 Ass. Pioppo onlus Coop. Sociale La Locomotiva Coop. Sociale Assistence Point 5 Ass. Culturale il Bosco 6 Ass. Figli in Famiglia onlus 7 Coop. Sociale il Millepiedi 10 Coop. Sociale Il Quadrifoglio Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
4 3. Adozione Sociale Adozione Sociale è un Programma di sostegno precoce alle famiglie di nuova formazione dopo la nascita del primo figlio. Si inserisce in un Programma triennale realizzato dal Comune di Napoli in collaborazione con il Dipartimento sociosanitario e il Dipartimento Materno-Infantile dell ASL Na1 Centro, in partenariato con enti istituzionali e organismi del privato sociale e del volontariato. Il Programma di Sostegno precoce alla Genitorialità, realizzato in ambito cittadino con l obiettivo prioritario della presa in carico precoce del neonato e della sua famiglia, sposa in pieno le esperienze attuate in Europa e negli Stai Uniti che hanno dimostrato l efficacia di programmi di sostegno alla genitorialità strettamente legati alla precocità di un intervento multidisciplinare e alla formazione degli operatori. Avere la famiglia e non i bisogni dei singoli al centro di un sistema assistenziale e di promozione dei diritti di cittadinanza, può contribuire infatti a realizzare interventi non più parcellari ma modulabili, integrati in funzione dei bisogni e dei fattori protettivi della famiglia e della comunità. Il programma di sostegno alle famiglie punta a rafforzare e promuovere l integrazione delle politiche sociali con quelle sanitarie, scolastiche, formative, dello sviluppo locale, delle pari opportunità. Ad integrare in modo organico e condiviso le procedure sanitarie e quelle sociali, con l obiettivo fondamentale dell inclusione e della prevenzione del disagio nelle famiglie di nuova formazione, povere e/o in difficoltà, considerando come emergenza quella delle madri, delle bambine e dei bambini a rischio sociale. Il sostegno è quanto più tempestivo e precoce possibile, da prima delle nascita per le madri contattate nei corsi di preparazione al parto e negli ospedali e nelle cliniche al momento della nascita e per i neonati; tuttavia, il programma si rivolge anche alle famiglie con minori da 0 a 3 anni segnalati come a rischio socio-sanitario dai servizi sociali-sanitari-educativi, dai pediatri di famiglia, dai pronto soccorso e dai reparti ospedalieri di pediatria. I destinatari del Programma sono i nuclei familiari di nuova formazione e/o in condizione di difficoltà e disagio. Tab. Distribuzione Enti/gestori gestori per Municipalità Municipalità Enti gestori Municipalità 1 Coop. Sociale Assistenza e Territorio Municipalità 2 Ass. Quartieri spagnoli Municipalità 3 A.T.S. Associazione Promozione Sociale Terra Mia/ Istituto Salesiani E.Menechini Municipalità 4 Ass. il Pioppo Municipalità 5 A.T.I. Coop. Sociale la Locomotiva/ Cooperativa Assistance Point Municipalità 6 A.T.S. Consorzio Icaro/Opera Pia Famiglia di Maria Municipalità 7 A.T.I. Consorzio Gesco/ Cooperativa il Grillo Parlante Municipalità 8 R.T.I. Coop. Sociale L Uomo e il Legno/Associazione Porte Invisibili Municipalità 9 R.T.I. Coop. Sociale L Orsa Maggiore/Cooperativa Progetto Uomo/Cooperativa Solidee Municipalità 10 Cooperativa il Quadrifoglio Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
5 4. Spazi Neutri e Mediazione Familiare La gestione degli Spazi neutri e della Mediazione Familiare si colloca in continuità con gli interventi già in atto in ambito socio-sanitario a favore delle famiglie e dei minori in situazione di disagio personale, familiare e sociale e sono realizzate in rete con tutti i Servizi dell area socio-sanitaria e con le Autorità Giudiziarie competenti in materia familiare. I Poli di Mediazione e gli Spazi Neutri nello spirito dell integrazione socio-sanitaria sono attivati nel Progetto Prevenzione del rischio psico-sociale delle famiglie promosso dal Comune di Napoli e ASL Na 1 Centro Dipartimento Socio Sanitario ai sensi della Legge 285/97, le equipe sono attivate in collaborazione strutturata tra Centri di Servizio Sociale Territoriali (CSST) ed Unità Operative Materno Infantili (UOMI) distrettuali dell ASL. I Poli, il cui accesso avviene attraverso decreto del Tribunale o in modo spontaneo, hanno competenze in materia di separazione e divorzio, propongono un percorso per la risoluzione dei conflitti familiari, facilitando il processo decisionale ed evolutivo degli individui e consentendo alle parti di raggiungere autonomamente le basi di un accordo condiviso. A fine anno 2010, a seguito del trasferimento di competenza dal Servizio Contrasto alle Nuove Povertà al Servizio Politiche per i Minori l Infanzia e l Adolescenza l attività di supporto al coordinamento tecnico dei Poli di Mediazione Familiare è stata assegnata all Ufficio Relazioni con l Autorità Giudiziaria Minorile del Comune di Napoli. Di seguito sono riportate le Sedi dei Poli: Municipalità C.S.S.T. Sedi I-II III-IV CSST Chiaia Servizio Politiche per i Minori, L Infanzia, L Adolescenza P.zza S.Maria degli Angeli a Pizzofalcone Vico S.Margherita a Fonseca, 19 V CSST Vomero Via Morghen, 84 VI CSST Ponticelli Piazza De Iorio 22 VII-VIII CSST Piscinola Villa Nestore - Via Emilio Scaglione, 464 IX-X CSST Fuorigrotta Via Diocleziano, 330 Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
6 5. Gruppo Programma Adolescenti In applicazione delle Linee Guida verso gli Adolescenti in ogni Municipalità è stato individuato un Gruppo Tecnico Integrato Territoriale denominato Gruppo Programma Adolescenti (G.P.A.) dedicato alle problematiche dell adolescenza, con compiti di elaborazione, realizzazione e valutazione. Il Programma è promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con l Asl Na 1 Centro Dipartimento Socio Sanitario, l Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e il Centro per la Giustizia Minorile. Il Programma prevede i seguenti organismi: Il Coordinamento Inter-Istituzionale con ruolo e funzioni di programmazione strategica, pianificazione, rapporti con l Ufficio di Piano, con le altre istituzioni, formazione e affiancamento; Il Coordinamento dei GPA territoriali del Programma Verso gli Adolescenti con ruolo e funzioni di assicurare un supporto tecnico-organizzativo ai 10 GPA e al coordinamento Progettuale; Il Coordinamento Progettuale con ruolo e funzioni di coordinare l Area Progettuale Monitoraggio ; I Gruppi Programmi Adolescenti delle X Municipalità; La Segreteria Tecnica. Aree Tematiche Monitoraggio Gruppo di lavoro finalizzato alla definizione e alla condivisone di strumenti di osservazione e monitoraggio delle attività dei singoli GPA. Contatto Ascolto Garantisce livelli essenziali di ascolto negli Istituti Scolastici di II grado della città. Dispersione scolastica Gli Istituti Scolastici segnalano ai Servizi Sociali territoriali i minori ritenuti a rischio di dispersione, che contattano poi la famiglia. Il Gruppo di Intervento Integrato del GPA, nomina l équipe integrata per la definizione del PINT a cui dovrà aderire la famiglia. L inadempienza si segnala alla Procura per i Minori. La Procura convoca la famiglia e la invita ad aderire al PINT e la scheda di sintesi viene restituita al GPA. Il Gruppo di Intervento Integrato e la mini-équipe assicurano il monitoraggio periodico del progetto individualizzato. Spazio Protagonismo Adolescenti Obiettivo di attivare 10 centri destinati a tutti gli adolescenti. Presa in carico integrata dei casi complessi Elaborazione progetti personalizzati d intervento per ragazzi e famiglie multiproblematiche. Formalizzazione procedure omogenee per la presa in carico integrata per specifici progetti. Prevenzione/Promozione della salute Programmazione di interventi mirati a dare risposte ai bisogni emergenti intesi sia come urgenze contingenti, sia come problematiche legate alle specificità del territorio, alla fascia d età ecc..
7 ORGANIGRAMMA SEGRETERIE GPA DELLE 10 MUNICIPALITA' MUN Referente Telefono Fax Mail Luogo Quando Ora 1 Bianca Bava; Rosaria Rettura giadega@libero.it I Municipalità 1 e 3 mercoledi Clara Ceprano; Ciro Toriello gpamun2@alice.it Palazzetto Urban 1 e 3 venerdi Dott.sa Ricciardiello; Dott.sa De Matteo gpautb49@libero.it casadelloscugnizzo@lib ero.it Materdei (casa dello scugnizzo) 1 e 4 mercoledi 9.00 / Prof.sa Di Paolo; Prof. Petrazzuolo radip@libero.it Scuola A.Volta 1 e 4 giovedi Roberto Formicola ritamattacerso@virgilio.it V Mun (Via Morghen 84) 2 e 4 martedi Dott.sa Rubino; Eleonora Cartini (27) (32) rosalbacosta@comune.napoli.it Sede Distretto Sanitario 2 e 4 martedi Wanda de Meis pertini.sandro@tiscali.it Centro Pertini 1 giovedi / 8 Felice Morra f.morra@libero.it ; gpautb49@libero.it Villa Nestore 1 e ultimo martedi Dott.sa Patrizia Sorrentino robokuop@libero.it S. Comunale P.za Giovanni XXIII 1 e 3 giovedi Giorgio Sorrentino giosorrento@virgilio.it Ufficio sociosanitario (via Degni) 2 e 4 mercoledi 10.00
8 6. Programma Sperimentale di intervento per l Inclusione Sociale ed il sostegno alle famiglie e ai minori in condizioni di disagio educativo-relazionale MI PERDO MA NON MI DISP-PERDO Il Programma è promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con la Prefettura di Napoli Ufficio Territoriale di Governo, Procura per i Minorenni c/o il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, ASL NA1- Centro, Agenzia socio-educativa. Il Programma ha l obiettivo di contrastare l abbandono scolastico rafforzando già nella scuola primaria la prassi della prevenzione della dispersione scolastica, prendendo in esame anche le altre manifestazioni correlate: ripetenza, bocciatura, frequenza saltuaria, insuccesso scolastico, basso rendimento, etc. Il Programma intende, infine rafforzare il rapporto scuola/famiglia individuando in maniera precoce, massimo entro 60gg dall inizio dell anno scolastico, i casi di minori ritenuti a rischio di dispersione scolastica. Il percorso prevede nella prima fase il coinvolgimento iniziale dei docenti che, congiuntamente alle assistenti sociali delle Municipalità interessate e agli operatori socio-sanitari dei Distretti sanitari, individuano i minori a rischio da segnalare alla Procura. Nella seconda fase la Procura convoca le famiglie proponendo l adesione al patto sociale (PINT) per sostenere il minore attraverso un progetto individualizzato. Tutto il percorso viene monitorato dal Gruppo di Coordinamento composto dai referenti dei vari Enti. Tab. Distribuzione Istituti Scolastici per municipalità MUN DENOMINAZIONE ISTITUTI SCOLASTICI 1 IC V. Emanuele II IC Della Valle 3 CD De Amicis 2 IC Campo del Moricino - plesso Caduti via Fani IC Confalonieri IC 7 CD Fontanelle - plesso Petrarca IC Borsellino 3 17 CD Angiulli 19 CD Russo IC 81 CD Ammaturo - plesso S. Francesco 4 IC Bovio-Colletta IC 45 CD Bonghi - plesso 4giornate IC 44 Lombardo Radice 5 36 CD Vanvitelli 84 CD E.A.Mario 6 48 CD Maria Claudia Russo 83 CD Don Milani 62 CD V. Da Feltre 7 42 CD Carafa 51 CD Oriani 8 10 CD Alpi 28 CD Giovanni XXIII IC 43 CD S. Gaetano 9 8 CD Russolillo IC Bracco CD Leopardi Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
9 7. Agenzia Socio-Educativa L Agenzia Socio-Educativa è promossa dal Comune di Napoli e dalla Fondazione A.Vo.G. in collaborazione con l Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. L Agenzia Socio-Educativa ha come obiettivi prioritari: Individuazione degli interventi precoci per la lotta alla dispersione scolastica; Analisi Studio e Conoscenza precoce del fenomeno; Ottimizzazione delle risorse territoriali e sostegno ai percorsi di crescita rivolti ai genitori; Informazione e Comunicazione attraverso il Portale Socio-educativo. Per quanto concerne il piano operativo l Agenzia Socio-Educativa ha previsto l attivazione del Programma di Rete per l inclusione sociale dell infanzia e dell adolescenza e di contrasto alla dispersione scolastica mediante la sottoscrizione di Accordi di Partenariato con i Centri di Servizio Sociale Territoriali Municipali e gli Istituti Scolastici aderenti alla Rete. Tale Programma ha previsto la progettazione di un sistema informatico centralizzato, ubicato nell Agenzia Socio-Educativa e collegato con le sedi scolastiche per la conoscenza, in tempo reale, della condizione dell alunno per quanto concerne le assenze e il percorso formativo. Per l anno scolastico il Programma è stato esteso, su richiesta del Servizio Programmazione Educativa del Comune di Napoli, a 24 Istituti Scolastici per una platea di studenti pari a La conoscenza tempestiva del fenomeno, resa possibile dall utilizzo di tecnologie interattive, ha consentito nel tempo di allargare la rete di protezione del minore, tutelandolo non solo dai rischi di abbandono/dispersione scolastica, ma anche da quelli di rischio sociale. Infatti viene informata la famiglia o gli eventuali tutori, e coinvolti attivamente la Scuola e i Servizi Sociali Territoriali. Inoltre, attraverso questo sistema, i genitori possono ricevere un servizio particolarmente utile trovando una finestra loro dedicata che permette di accedere alle informazioni riguardanti il proprio figlio.
10 TAB. Banca dati Platea Scolastica inserita nel Programma di Rete per l inclusione sociale dell infanzia e dell adolescenza e di contrasto alla dispersione scolastica MUNICIPALITÀ DENOMINAZIONE ISTITUTO N. TOTALE ALUNNI 1 I.C.G. FIORELLI 538 I.C.I C.D. BARACCA 210 CONVITTO NAZIONALE V.EMANUELE I.C.PAISIELLO-SCURA 54 I.C.CUOCO-SCHIPA 228 I.C. NICOLINI I.C. NOVARO 188 I.C. CROCE VOLINO S.M.S. SOGLIANO 513 I.C.VITTORINO DA FELTRE S.M.S. BORDIGA 740 I.C. D ACQUISTO 279 I.C. MOSCATI I.C. A.AMMATURO 85 S.M.S. PASCOLI I 374 I.C. PASCOLI II M.RUSSO 255 I.C. BERLINGUERRE 197 S.M.S. PERTINI S.S.1^GRADO G.MARCONI 389 S.S. 1^GRADO C.LEVI 453 S.M.S. VIRGILIO I 299 I.C. RUSSO II 97 9 SS.1^GRADO G.FALCONE S.M.S. GIGANTE 489 TOTALE 8765 Fonte: Agenzia Socio Educativa anno scolastico 2010/2011.
11 8. I CARE Il Progetto I CARE è finalizzato alla prevenzione e lotta alla dispersione scolastica ai sensi della Legge 285/97 che promuove i diritti e le opportunità per l infanzia e l adolescenza. Tale Progetto è stato promosso dall Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli - Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza, dall Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e dalla Fondazione di Volontariato Guanelliano (A.Vo.G.), in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale al fine di favorire l inclusione sociale, l inserimento nei percorsi scolastici, il sostegno alle famiglie, mediante l attivazione di risorse di rete esistenti sul territorio. I Care è un progetto di prevenzione della dispersione scolastica, che si avvale di una progettazione mirata su ogni specifica realtà scolastica, incentrata su azioni di tutoraggio per quei bambini e ragazzi frequentanti la scuola elementare e media inferiore, che vivono una condizione di disagio derivante da svantaggio socio culturale, cognitivo o da difficoltà linguistiche. Il progetto I Care è rivolto a minori di età compresa tra gli 11 e i 18 anni ed ha come obiettivi prioritari: 1. la lotta e la prevenzione della dispersione scolastica attraverso la proposta di percorsi educativi propositivi in grado di fornire modelli positivi facilmente interiorizzabili dal minore; 2. l attivazione di una rete multifunzionale in grado di collegare e mirare gli interventi tra i vari soggetti coinvolti nel percorso formativo ed educativo del minore; 3. il sostegno alla famiglia che, per quanto disagiata, disaggregata e generalmente multiproblematica, costituisce il punto di riferimento principale del minore. I Care nel prendersi cura dei minori utilizza tre chiavi di accesso: la Metodologia di lavoro che privilegia l accoglienza e l ascolto dei bisogni delle persone e individua, con l aiuto di una èquipe di lavoro percorsi educativi personalizzati; la Costruzione della rete multifunzionale, capace di collegare gli interventi tra i soggetti coinvolti nel percorso formativo ed educativo del minore; il Sostegno al ruolo genitoriale per rafforzare l azione educativa e migliorare la situazione psicosociale del nucleo familiare.
12 9. Mediazione Sociale Il Progetto impegna l Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e il Servizio Politiche per i Minori, l infanzia e l adolescenza, d intesa con il Centro per la Giustizia minorile per la Campania e la Fondazione A.Vo.G, in una sperimentazione di forte rilievo sociale per la prevenzione dei rischi e la sicurezza della città. L obiettivo del progetto è attivare un percorso di legalità per promuovere i diritti dell infanzia e dell adolescenza. Per Mediazione si intende un processo con cui un soggetto terzo esterno al conflitto crea un contesto che facilita la comunicazione fra le persone, permettendo loro di gestire e trasformare positivamente la condizione di rottura e favorire un accordo possibile. L inserimento a scuola della mediazione offre un alternativa al modello disciplinare e, soprattutto, può prevenire atteggiamenti e comportamenti conflittuali, che dalla scuola, possono migrare nel contesto urbano. Attività Segretariato sociale (informazione, orientamento-filtro); Spazio mediazione: incontri con l utenza del Centro per la risoluzione dei conflitti; Mediazione scolastica: laboratori didattici rivolti ai ragazzi a rischio segnalati dai C.S.S.T. e dagli Istituti Scolastici; laboratori ambientali; corso di formazione rivolto ai docenti degli istituti scolastici Sportelli di Mediazione Sociale: Nell a.s. 2009/2010 è stato attivato in via sperimentale uno Sportello di Mediazione Sociale presso l I.C. Fiorelli (Municipalità 1) e nell a.s. 2010/2011 l attivazione dello stesso è stata prevista anche in altri istituti scolastici nelle Municipalità 2, 3, 4, 7, 8, 10. La sperimentazione attivata nella Municipalità 4 (Quartiere S. Lorenzo) dal 2009 è stata estesa anche alle scuole di altri territori. Nell a. sc. 2010/11 si intende ampliare ulteriormente l attività affinché il Centro diventi un polo cittadino. Tab. Sedi del Progetto di Mediazione Sociale e ubicazione Sportelli Sedi Progetto Centro Mediazione Tel Sportelli di Mediazione Scoiale: IC Fiorelli S.S.1 gr. S.M. Costantinopoli IC Volino-Croce S.S.1 gr A.Sogliano S.S.1 gr. G.Gigante IC Cuoco Schipa S.S.1 gr. C. Levi IPSCT Caracciolo Fondazione A.Vo.G. Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
13 10. Educativa Territoriale Il Servizio di Educativa Territoriale è una risorsa territoriale per rispondere alle esigenze di ragazze/i che necessitano di un forte sostegno educativo e viene realizzato dal Comune di Napoli, Assessorato alle Politiche Sociali- Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza- in collaborazione con Enti e Organizzazioni del Privato Sociale accreditate. I Centri diurni di Educativa Territoriale sono finalizzati ad offrire ai ragazzi tra gli 8 e 16 anni un forte sostegno educativo. Sono caratterizzati da una pluralità di interventi che prevedono lo svolgimento di funzioni quali l ascolto, il sostegno alla crescita, la socializzazione, l orientamento, il supporto alle attività scolastiche. L aggregazione è finalizzata alla prevenzione primaria e secondaria attraverso l utilizzo di proposte di socializzazione tra minori e di identificazione con figure adulte significative. Si offre sostegno e supporto alle famiglie. Il Centro di Educativa Territoriale utilizza il Piano Educativo Individualizzato con l indicazione degli obiettivi, delle strategie per raggiungerli, dei tempi di attuazione, delle fasi e dei criteri di verifica (che consentono di modificare e ridefinire il progetto durante il suo percorso attuativo), dei compiti delle diverse figure professionali, delle collaborazioni e degli apporti interistituzionali. Le funzioni essenziali del Centro di Educativa Territoriale possono riassumersi schematicamente nel modo seguente: sostenere il minore nei momenti di difficoltà aiutandolo quindi a scoprire le proprie potenzialità, riconoscere i propri bisogni, acquisire capacità di agire in autonomia; valorizzare e potenziare le dinamiche relazionali del minore all interno della famiglia, della scuola e del tempo libero, con l appoggio delle agenzie del territorio e con le risorse della comunità; sostenere la famiglia in difficoltà educativa anche attraverso percorsi di educazione alla genitorialità attiva; costruire una rete di legami tra nucleo familiare e agenzie educative e reti sociali esterne (quartiere, parrocchia, scuola ed altri servizi); promuovere le capacità progettuali del minore e della famiglia.
14 Tab. Distribuzione Enti gestori per Municipalità Municipalità Quartieri Enti gestori Municipalità 1 Chiaia Coop. Assistenza e Territorio Avvocata Fondazione Fabozzi Onlus Sede Montecalvario Ass. Quartieri Spagnoli Municipalità 2 Ass. Obiettivo Napoli Mercato Coop. L'Uomo e il Legno Pendino Istituto Suore di Carità dell'assunzione Stella Ass.Centro Diurno Progetto Oasi Onlus Municipalità 3 Istituto Salesiano Menechini S. Carlo all'arena Ass. Arci Eventi Vicaria Ass. Kodokan club Napoli S. Lorenzo Ass. Il Pioppo Onlus Municipalità 4 Coop. Il Millepiedi Poggioreale Istituto Casa Generalizia Pia Società Torinese Municipalità 5 Arenella/Vomero Coop. La Locomotiva Barra Ente Morale Centro Ester Onlus Municipalità 6 Ponticelli Ass. Arci Movie San Giovanni Ass. Figli in famiglia Municipalità 7 Miano Secondigliano San Pietro Coop. Il Quadrifoglio Consorzio Cooperative Gesco Coop. Il Grillo Parlante Coop. Il Millepiedi Fiumadea srl Piscinola/Chiaiano Coop. La Gioiosa Municipalità 8 Coop. Obiettivo Uomo Scampia Coop. L'Uomo e il Legno Soccavo Coop. L'Orsa Maggiore Municipalità 9 Ass. Volontari Flegrei per l'ambiente Pianura Coop. Xenia Municipalità 10 Fuorigrotta/ Bagnoli Coop. Il Quadrifoglio Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
15 11. Centri Diurni Socio-Educativi I centri diurni socio-educativi forniscono un sostegno complesso e articolato a minori dai 3 ai 18 anni tramite l invio dei Servizi Sociali Territoriali. Tale ambito di intervento coordinato dall Ufficio Interventi Integrativi del Comune di Napoli si realizza in collaborazione con l UNEBA (Unione degli Enti di Assistenza e Beneficenza) che da più di 30 anni opera d Intesa con l Amministrazione Comunale. A tale riguardo, nel quadro della più ampia utilizzazione delle risorse esistenti nel territorio, l Amministrazione Comunale si avvale della collaborazione dei Centri socio-educativi diurni appositamente convenzionati per l accoglienza diurna dei minori in età prescolare e scolare. Tali centri offrono un insieme di opportunità educative e di aggregazione all interno di un contesto organizzato, che propone una serie di attività e di relazioni significative nel rapporto tra coetanei e con gli adulti di riferimento. Tali interventi sviluppano due funzioni di notevole importanza: animativa ed educativa. Da un lato agiscono come centro promozionale, orientato all aggregazione tra coetanei, alla socializzazione culturale, e al protagonismo sociale degli adolescenti, dall altro contribuiscono al loro processo formativo, di acculturazione e di apprendimento di competenze e di abilità. I Centri diurni operano nell ambito socio-educativo con attività connesse allo studio e alla socializzazione secondo modalità che prevedono il coordinamento delle azioni di conoscenza, relazione, formazione, aggregazione e supporto. Costituiscono una risorsa territoriale per rispondere alle esigenze dei minori in età della scuola di base, che necessitano di forte sostegno educativo finalizzato alla prevenzione secondaria del disagio. Le modalità di intervento prevedono l accoglienza diurna dei bambini, ragazzi e adolescenti anche durante i periodi di vacanza scolastica, secondo la relazione programmatica che l Ente convenzionato trasmette al Servizio Politiche peri Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli prima dell inizio dell anno scolastico.
16 Tab. Distribuzione Enti per Municipalità, Ubicazione e numero Minori per ente ENTE INDIRIZ Z O Municipalità n minori 1 C.E.I.M. Via Marigliano 140 -Somma Somma Vesuviana 20 2 Caterina Volpicelli -Ponticelli Vesuviana Via Principe di Napoli Napoli/Ponticelli 3 Caterina Volpicelli -S.Giovanni a Corso S.Giovanni a Teduccio 6 50 Teduccio 681 _Napoli 4 CEDIS s.r.l. Via Botticelli, 83 - Napoli Congregazione Suore Apostoliche Via Nuova S. Rocco 12 - Napoli del Sacro Cuore Ed. Ass. Sacro Cuore Piazza Amodio, 1 - Pollena Pollena Trocchia 55 Trocchia 7 Figlie della Carità Preziosissimo Via Paladino, 35 - Portici Portici 30 8 Sangue Fiumadea s.r.l. Via Arpino, 15 - Casoria Casoria Fondazione istituto Mons. Salita Tarsia, 62 - Napoli Napoli E.A.Fabozzi Franc. S.Antonio - Secondigliano Via Duca degli Abruzzi I.M.M. Istituto Montessoriano -Napoli Via Marigliano Somma Somma Vesuviana Il Verde Giardino Vesuviana Via Vittorio Veneto, 20 - Napoli Istituto Cristo Re -Napoli Via Vecchia Capodimonte, 146/ 3 50 H - Napoli 14 Istituto Educativo SS.Pietro e Paolo Salita Pontecorvo 39 - Napoli Istituto Mater Dei delle Figlie della Piazzetta Mater Dei 10 - Napoli Carità Istituto Montecalvario Via Portacarrese, 69 -Napoli Istituto Paritario Chopin Via P. Uccello 20 - Napoli Istituto Piccole Ancelle di Cristo Re - Corso Garibaldi, Portici Portici 120 Portici 19 Istituto Piccole Missionarie Via Ilioneo, 96 - Napoli Eucaristiche
17 ENTE INDIRIZ Z O Municipalità n minori 20 Istituto S.Antonio Ardia Via Diocleziano Napoli Istituto S.Eligio delle Suore Piazzetta S. Eligio 7 - Napoli 2 50 Angeliche di S. Paolo 22 Istituto Sacri Cuori Via Cumana, 48 - Napoli Istituto Salesiano E. Menichini Via Don Bosco, 8 - Napoli Istituto Suore Teatine Via Bernardo Quaranta, Napoli 25 Istituto Maria SS. Addolorata Vico Forno alla Solitaria 5/bis Napoli 26 La Perla s.a.s. Via Padula Napoli Nostra Signora di Lourdes Via Farina 3 - Portici Portici Opera Don Guanella Via Don Guanella 20 - Napoli Opera per la Salute del Fanciullo Via Bellaria 4 (Parco Capodimonte) - Napoli 30 Fondazione Famiglia di Maria Via Salvatore Aprea 52 - Napoli Progetto Oasi - Onlus Via Cagnazzi, 14 - Napoli S. Rita alla Salute Via M. Renato Imbriani, Napoli 33 S.Antonio a Miradois Via Miradois 39 - Napoli S.Antonio la Palma Salita Mauro 14/21 - Napoli S.Giuseppe Bige Elisab. Tondo di Capodimonte, Napoli 36 S.Giuseppe Suore Vocazioniste Via Marano Pianura 1 - Marano Marano S.Maria del Pozzo Via G. Battista Vela Napoli S.Patrizia p.tta S. Gregorio Armeno, Napoli 39 Sacro Cuore Pontillo Via Sannicandro 15 - Napoli Scuola Don Giustino Russsolillo Via Sequino Castaldo Napoli 41 Scuola Materna Amabile Via Rocco Scotellaro, Napoli 42 Scuola materna F.lli Grimm Via Beniamino Segre Centro attività semiresidenziali F.lli Via Marc'Aurelio 101- Napoli 9 70 Grimm 44 Semiconvitto Bimbopoli Via Padula 121 -Napoli Semiconvitto Card. ENTE C.Ursi Via Annunziata INDIRIZ 45 Z - Napoli O Municipalità 2 n minori Suore Compassioniste - Pollena Via Cappelli, 91 -Pollena Pollena Trocchia Suore Compassioniste - S.G.Ted. Trocchia Piazza Pacichelli, 9 - Napoli A.Vo.G Via Buonomo 39/41 - Napoli Istituto L'Oasi del Fanciullo Via Vicinale Pignatiello Istituto Parificato IL CIGNO Napoli/Pianura Via P.Picasso Fondazione istituto Pennese Napoli/Pianura Via Vittorio Emanuele 1 - Bellavista di Portici Portici --- Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
18 12. Prevenzione e contrasto degli abusi e dei maltrattamenti all Infanzia Il Progetto di rete per la prevenzione ed il trattamento del maltrattamento e dell abuso all infanzia è promosso dal Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza dell Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli in collaborazione con il Consultorio Familiare dell Istituto G. Toniolo di Studi Superiori. La gravità della traumatizzazione sviluppata dall'abuso, sul piano reale, pone come necessità di cura la progettazione di un intervento complesso che, mettendo in rete risorse e competenze, possa favorire una migliore presa in carico globale del minore e della sua famiglia, necessaria precondizione alla progressione del trattamento psicoterapeutico. Il Progetto rivolto ai minori di età compresa tra 0 e i 18 anni che beneficiano degli interventi della struttura tramite l invio dei Servizi Sociali Territoriali, del tribunale per i Minorenni o tramite iniziativa spontanea del minore e/o dei suoi familiari, ha previsto l'attivazione nella rete territoriale di Servizi e risorse definendo nel dettaglio la specificità e la disponibilità dei diversi contributi di ogni singola agenzia, in un progetto più ampio di intervento a favore del minore e della sua famiglia. Per realizzare tali obiettivi si è lavorato in modo specifico sulla costruzione dei nessi tra Sociale e Socio-sanitario, coinvolgendo responsabili istituzionali, diverse agenzie e, a livello operativo ( nel trattamento dei singoli casi ), operatori dei servizi. Tra le funzioni sulle quali il progetto ha maggiormente investito, sono segnalate: a) La regia e il sostegno alla rete Centrati sulla costruzione di una rete attenta alla tutela dei bambini: la premessa di questo lavoro è che la complessità dell'intervento sul minore, vittima di abuso richiede sempre l'intreccio complesso tra percorsi terapeutici, percorsi di protezione e percorsi giudiziari. b) La presa in carico Dal 1997 al 2010 mediamente il Progetto è entrato in contatto con 100 situazioni ogni anno, per le quali vi era una preoccupazione relativamente alla cattiva cura o al cattivo trattamento ricevuto dai bambini in ambito familiare. c) La protezione Rispetto alla funzione di protezione, negli anni, si sono sviluppati diversi percorsi trasversali al processo di intervento che si mette in atto. Si ritiene infatti che faccia parte della protezione: il lavoro sulle preoccupazioni che permette di accogliere i segnali di sofferenza di bambini e di collocarli in un contenitore in cui pensare ipotesi e interventi; la segnalazione tempestiva all Autorità giudiziaria minorile e/o penale quando l ascolto dei fatti fa intravedere un ipotesi di pregiudizio per i minore e/o di reato, lavorando quindi sulle resistenze ad attivare tali percorsi; la progettazione di interventi che creino un interposizione tra i bambini e coloro che li maltrattano attraverso la collocazione in strutture residenziali e/o l attivazione di visite protette; la realizzazione di gruppi di auto aiuto in cui le persone che condividono esperienze di vittimizzazione possono scoprire in sè stesse le risorse per riprendere in mano la propria vita e potenziare la resilienza personale.
19 13. Contrasto alla violenza familiare il Centro Girasole Il Centro Girasole offre sostegno, protezione alle vittime di violenza familiare (fisica, psicologica, sessuale, economica e stalking) e di violenza assistita (bambini ed adolescenti che hanno assistito a scene di violenza), indipendentemente dalla loro condizione economica, sociale e culturale. Prinicpalmente il Centro offre un Servizio di Front Office. Il front office è un luogo dove l utente entra in contatto con i servizi del Centro ed è lo spazio in cui l utente diventa protagonista e la struttura lo sostiene in un percorso di aiuto orientandolo ai servizi presenti sul territorio Le attività offerte all utenza sono costituite principalmente da: 1. Ascolto psicologico, legale e di orientamento al lavoro. 2. Consulenza legale e psicologica. I consulenti non solo orientano l utenza, ma avviano percorsi di supporto e di aiuto al fine di garantire la fuoriuscita dalle situazioni di violenza. 3. Orientamento professionale. I consulenti di orientamento al lavoro forniscono informazioni e guidano l utenza affinché questa venga indirizzata verso la professione più adatta e più consona alle capacità e alle competenze acquisite e possedute. Inoltre, il Centro Girasole, fornisce formazione anche agli operatori che quotidianamente si occupano della violenza nei confronti delle donne e dei minori; nel 2010, nei mesi di febbraio e marzo, si è svolto, infatti, la formazione sulle opportune metodologie da attuare per contrastare e superare la violenza nei confronti di donne e minori. 4. Pronta accoglienza. Gli operatori del Centro Girasole garantiscono un supporto immediato alle donne con figli vittime di violenza, laddove si rende necessario l allontanamento dal contesto violento attraverso la presa in carico integrata con i Servizi Sociali. Il Centro Girasole si avvale di un monitoraggio complessivo dei servizi offerti al fine di poter verificare l efficacia e l efficienza della progettualità. Per garantire questo risultato si è realizzata una vera a propria Scheda di presa in carico e monitoraggio dell utenza del Centro Girasole, realizzata con il contributo del Centro Ricerche Documentazione Infanzia (CRDI) del Servizio Politiche per i Minori l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli.
20 14. Accoglienza Residenziale L accoglienza residenziale è rivolta ai minori in stato di abbandono, semi-abbandono, abuso e maltrattamento, appartenenti a nuclei familiari multiproblematici, in condizioni di deprivazione socio-economica e culturale, con fragilità e/o incapacità di svolgimento delle funzioni genitoriali. Tali minori vengono allontanati dalla famiglia di origine con Decreto emanato dall Autorità Giudiziaria Minorile o dell Amministrazione Comunale e collocati in idonee strutture residenziali. Bisogna considerare i Centri di Accoglienza Residenziale in una prospettiva di apertura verso l esterno, attraverso contatti e relazioni con il territorio (Servizi Sociali, Agenzie educative e di socializzazione), promuovendo un recupero del rapporto con la famiglia di origine nei casi dove non ci sono prescrizioni di divieto da parte dell Autorità Giudiziaria Minorile. La Regione Campania ha ridisegnato le tipologie di strutture residenziali che possono essere autorizzate al funzionamento orientando le scelte di pianificazione territoriale proprio in tal senso. Le strutture sono adibite all accoglienza residenziale di minori con problematiche familiari gravi e, in taluni casi, di nuclei familiari composti da un singolo genitore e uno o più figli minori in condizioni di grave disagio socio-economico e/o sanitario. Le strutture collaborano con i referenti delle risorse territoriali nella realizzazione di un Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I.) in cui vengono individuate le diverse fasi e i diversi interventi rivolti al miglioramento della condizione sociale, familiare e psico-fisica del minore. Le strutture di accoglienza risultano distinte in diverse tipologie: -Centri di transitoria e pronta accoglienza; -Comunità Alloggio -Comunità di tipo familiare -Gruppi appartamento -Comunità accoglienza gestanti e nuclei madre/bambino. La funzione dei Centri di Pronta Accoglienza è quella di offrire strutture protette a minori, sia residenti che non residenti, rintracciati in stato di abbandono sul territorio comunale. Il Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza, del Comune di Napoli si prende carico sia delle situazioni di rischio collegate alle condizioni di vita dei minori ed al temporaneo indebolimento delle risorse della famiglia (momenti di difficoltà anche estremamente critici e complessi), che di quelle correlate all incapacità di certe famiglie di far fronte ai compiti evolutivi che sono chiamate a gestire.
21 Tab. Distribuzione Strutture Residenziali per Municipalità Municipalità Enti gestori Sedi Municipalità 1 Municipalità 2 Municipalità 3 Municipalità 4 Municipalità 5 Municipalità 6 Villa Aurora Comunità di Accoglienza madrebambino Aurora Comunità Alloggio femminile Casa Balena Casa Famiglia Fratello Sole Comunità Educativa di tipo Familiare A' Scalinatella Comunità di Accoglienza madrebambino Carpe diem Comunità Alloggio femminile Volere Volare Gruppo Appartamento C.ED.RO. Comunità Alloggio maschile Il Sogno Comunità Alloggio maschile La Crisalide Comunità Educativa di tipo Familiare Itaca Comunità di Pronta e transitoria Accoglienza Grecale Gruppo Appartamento L'Arpa Comunità Educativa di tipo Familiare La Nuvola Casa Famiglia Porta del sud Comunità Alloggio mashile Imparando a volare Comunità Alloggio femminile Agape Comunità di Accoglienza madrebambino Insieme Comunità Educativa di tipo Familiare Seguimi Comunità di Accoglienza madrebambino Posillipo Avvocata S. Giuseppe Stella S. Carlo all'arena S. Carlo all'arena S. Carlo all'arena S. Carlo all'arena S. Carlo all'arena Vicaria San Lorenzo Poggioreale Poggioreale Poggioreale S. Lorenzo Vomero Arenella Via Pietro Castellino 120 Arenella Barra
22 Municipalità 8 Municipalità 9 Municipalità 10 La Vela Comunità di Accoglienza madrebambino Oikos Comunità Educativa di tipo Familiare Marinella Comunità alloggio femminile Piccoli soli Comunità educativa di tipo familiare L'Aquilotto Comunità educativa di tipo familiare La volpe e la lepre Comunità educativa di tipo familiare 2000 e una favola Casa Famiglia Curva B Comunità di Pronta e transitoria Accoglienza Chiaiano Soccavo Pianura Pianura Pianura Bagnoli Bagnoli Fuorigrotta Fonte: Servizio Politiche per i Minori, l Infanzia e l Adolescenza del Comune di Napoli anno 2011
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