1. IDENTITÀ E MISSION

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1 DOCUMENTO PROGRAMMATICO PLURIENNALE

2 1. IDENTITÀ E MISSION L elaborazione del Documento Programmatico Pluriennale, che individua gli obiettivi generali e le principali linee di intervento dell attività della Fondazione CR Carpi per il prossimo triennio , si colloca in una fase di significativo e delicato passaggio istituzionale relativo alla governance dell Ente. Nella tarda primavera 2014, infatti, si procederà al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e al successivo graduale rinnovo del Consiglio di Indirizzo, che si protrarrà fino alla primavera Nel corso dell ultimo decennio, la Fondazione ha rafforzato il proprio ruolo di Ente privato, dotato di autonomia statutaria e gestionale, che persegue scopi di utilità sociale e di sostegno del territorio, definito nei comuni di Carpi, Novi di Modena e Soliera. Da Ente erogatore di risorse per la realizzazione di progetti e iniziative promosse da terzi, anche in ottica pluriennale, la Fondazione ha sviluppato, nel tempo, una sempre più significativa attività di iniziativa diretta, anche attraverso la realizzazione di progetti propri, la creazione e il sostegno di imprese strumentali e l impiego di mezzi patrimoniali per il perseguimento delle finalità istituzionali, ponendosi con sempre maggiore determinazione quale soggetto attivo e propositivo nel contesto locale. Oggi, le modalità operative di realizzazione dell attività istituzionale della Fondazione possono pertanto essere sintetizzate in quattro tipologie di intervento: Sostegno a progetti e iniziative meritevoli promosse da terzi, attraverso l assegnazione di contributi finanziari a carattere annuale. Individuazione e sostegno di significativi interventi pluriennali con elevata ricaduta, attraverso il confronto con i principali enti e istituzioni del territorio. Realizzazione diretta di progetti e iniziative, anche attraverso l attività delle società strumentali. Utilizzo di risorse patrimoniali per il perseguimento degli scopi istituzionali. La Fondazione ha, inoltre, sviluppato un costante rapporto con le principali Istituzioni locali e con le numerose realtà associative presenti sul territorio. Il presente documento programmatico si pone in un ottica di continuità con la precedente attività dell Ente, confermando la scelta di individuare, per ciascun settore di intervento prescelto, linee d intervento specifiche, ma, al contempo, presenta elementi d innovazione legati al rafforzamento di nuove progettualità e modalità operative. Anche nel prossimo triennio, l attività della Fondazione sarà diretta a sostenere il benessere e la qualità della vita nel territorio di riferimento, rappresentato dai Comuni di Carpi, Novi di Modena e Soliera, con particolare attenzione ai temi dell inclusione sociale, in una fase caratterizzata dal permanere, anche a livello europeo e mondiale, di una profonda crisi economica e sociale che continua a provocare ricadute negative, in particolare tra le fasce più deboli della popolazione, maggiormente esposte a rischi di emarginazione. A livello locale, inoltre, nonostante i significativi interventi sostenuti a favore dei servizi scolastici e sanitari del territorio anche grazie alla raccolta fondi per l emergenza sisma promossa da ACRI e dalle Fondazioni bancarie italiane, sono ancora presenti aree di criticità e problemi generati dal drammatico terremoto del maggio 2012, che ha colpito in particolare l area nord della provincia di Modena e i centri storici, custodi dell identità e del patrimonio storico e artistico locale. Infine, a livello nazionale e di sistema, le Fondazioni bancarie, coordinate da ACRI, hanno elaborato la Carta delle Fondazioni, approvata al XXII Congresso Nazionale di Palermo. Il Documento esplicita e ribadisce l autonomia e la responsabilità degli Enti e propone una visione organica dell attività delle Fondazioni, con l obiettivo di promuovere comportamenti comuni. I principi e i contenuti della Carta, alla quale ogni Fondazione può autonomamente e volontariamente aderire, saranno oggetto di un puntuale approfondimento e di un successivo percorso di modifica dello Statuto dell Ente. 2

3 2. SINTESI DELL ATTIVITÀ L attività svolta dalla Fondazione nel triennio in fase di conclusione è stata orientata prioritariamente a favore dei settori con più elevata ricaduta sociale e, nel corso degli esercizi 2012 e 2013, al sostegno di interventi straordinari, in particolare nei settori Istruzione, Salute pubblica e Famiglia e valori connessi, deliberati per contribuire a far fronte ai danni arrecati dal sisma. Nel settembre 2012, per far fronte alle emergenze emerse a seguito del terremoto, gli Organi della Fondazione hanno infatti modificato le priorità di intervento e le linee guida originariamente previste dai documenti programmatici e hanno rivisto al rialzo le disponibilità economiche per l attività istituzionale, aumentando le risorse per un importo complessivo superiore al milione di euro. Pur in presenza di tali significativi imprevisti e delle conseguenti variazioni, l analisi dell attività svolta dalla Fondazione ha rappresentato un utile elemento di valutazione e di orientamento per la programmazione delle attività per il prossimo triennio Nonostante la difficile congiuntura economica, nel periodo l importo complessivo delle erogazioni deliberate ammonta a oltre 19 milioni di euro, in linea con quanto rilevato nel triennio La suddivisione delle risorse assegnate nei diversi settori di intervento ha fatto registrare la costante crescita delle assegnazioni nel settore Istruzione, Educazione e Formazione, che ha rappresentato il principale ambito di intervento dell Ente, superando il settore Arte, Attività e Beni culturali, nel quale si erano precedentemente concentrati gli investimenti dell Ente. In significativa crescita anche le erogazioni deliberate nel settore Salute pubblica, in particolare per il sostegno offerto all Ospedale Ramazzini a seguito degli eventi sismici. Tra gli altri settori ammessi assumono particolare rilevanza gli investimenti effettuati nel settore Famiglia e valori connessi, che raccoglie gli interventi di sostegno al reddito per le fasce più deboli della popolazione ed i progetti nell ambito delle difficoltà abitative. Risultano sostanzialmente costanti, infine, gli interventi effettuati negli altri settori, come illustrato nella tabella seguente. EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE ESERCIZIO 2011 ESERCIZIO 2012 ESERCIZIO 2013 al 23/10/2013 Totali , , , ,00 ARTE, ATTIVITA' e BENI CULTURALI , , , ,35 SALUTE PUBBLICA MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA , , , , , , , ,00 SVILUPPO LOCALE , , , ,00 FAMIGLIA E VALORI CONNESSI , , , ,00 RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA CRESCITA E FORMAZIONE GIOVANILE ANALISI ATTIVITA' PER SETTORI DI INTERVENTO ESERCIZI , , , , , , , ,00 TOTALI , , , ,80 3

4 L esame dell attività dell Ente in relazione alle tipologie di progetti finanziati fa registrare una crescita degli impegni di natura pluriennale, che raggiunge il 43% delle assegnazioni annuali, ma che limita il proprio orizzonte temporale all esercizio 2014, mentre si riducono, in particolare nel 2013, le erogazioni per progetti annuali di terzi, tra i quali sono state accolte 200 richieste di finanziamento sulle 420 domande presentate e a fronte delle oltre 600 del triennio precedente. Costanti, infine, le risorse destinate all attività diretta della Fondazione in relazione ai progetti di iniziativa propria e all attività delle Società strumentali. ANALISI ATTIVITA' ESERCIZI N Importo Deliberato N. Importo Deliberato N al 23/10/2013 Importo Deliberato Progetti presentati N. Importo Deliberato Progetti annuali di terzi accolti , , , ,50 Progetti pluriennali di terzi (quote esercizio) , , , ,00 Progetti iniziativa diretta Fondazione , , , ,30 Totale progetti deliberati , , , ,80 Progetti di importo inferiore ad , , , ,35 Totale 4

5 3. PRINCIPI E STRATEGIE OPERATIVE Al fine di assicurare una corretta gestione e di perseguire il miglior impiego delle risorse disponibili, nel triennio , la Fondazione orienterà i propri interventi sulla base delle seguenti strategie operative di carattere generale: Vocazione territoriale locale A conferma del proprio rapporto con il territorio di appartenenza e di tradizionale radicamento, la Fondazione sosterrà interventi con ricaduta nei comuni di Carpi, Novi di Modena e Soliera. Entro tale ottica, la Fondazione riconosce la costituzione dell Unione delle Terre d Argine quale soggetto amministrativo di coordinamento sovra-comunale ed è disponibile a collaborazioni su iniziative comuni, in partnership con le altre Fondazioni di origine bancaria della Provincia di Modena. Chiara individuazione delle priorità, al fine di garantire piena e adeguata risposta ai bisogni più significativi La Fondazione dedicherà costante attenzione all individuazione degli ambiti prioritari di intervento attraverso l ascolto e il confronto con le Istituzioni locali e con le realtà associative del territorio, anche attraverso appositi incontri e approfondimenti relativi agli interventi da realizzare. Partecipazione al percorso di elaborazione e definizione degli interventi più rilevanti in un costante rapporto con le principali istituzioni del territorio La Fondazione esprime l orientamento di partecipare, nel rispetto delle specifiche competenze e autonomie, al percorso di elaborazione delle iniziative, in modo da concordarne e condividerne le scelte strategiche, in particolare in presenza di progetti caratterizzati da elevata complessità e con rilevante impegno finanziario. Necessità di non disperdere gli stanziamenti, ricercando la maggior ricaduta degli interventi, anche attraverso modalità di coordinamento, economicità e selezione delle iniziative La Fondazione privilegerà interventi rilevanti di ampio impatto, o strutturati secondo una logica di rete; a tal fine verrà dedicata particolare attenzione alla valutazione delle richieste di contributo e delle iniziative da sostenere, anche attraverso lo sviluppo di specifiche metodologie di analisi e di controllo. Cofinanziamento e sostenibilità L Ente si propone di finanziare prioritariamente quei progetti che, ferma una notevole valenza di impatto sociale ed economico, assicurino un elevato grado di "sostenibilità", ossia che siano in grado di automantenersi e di fornire benefici per il maggior periodo possibile di tempo e che presentino un piano finanziario dal quale risulti una adeguata quota di cofinanziamento. 5

6 Attenzione alla progettualità delle piccole associazioni La Fondazione conferma il proprio impegno per il sostegno dell attività delle piccole associazioni, che costituisce, nel suo insieme, un fondamentale elemento di ricchezza del tessuto sociale locale. A tal fine verrà determinato annualmente un ammontare complessivo di risorse da destinare ad un apposito fondo denominato Programma Territorio. Progetti di carattere pluriennale In linea con la volontà di non impegnare risorse economiche per un orizzonte temporale oltre la data di scadenza dell attuale Consiglio di Amministrazione, la presenza di impegni per progetti pluriennali già deliberati è limitata all esercizio 2014 e ammonta a complessivi Progetti pluriennali deliberati per settore Importo quota 2014 Educazione, istruzione e formazione ,00 Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa ,00 Arte, attività e beni culturali ,00 Volontariato, filantropia e beneficenza ,00 Sviluppo locale ,00 Totale ,00 Nel corso dell esercizio 2014, in considerazione del prossimo rinnovo degli organi dell Ente e delle Amministrazioni locali, la Fondazione conferma la scelta di fare limitato e attento ricorso a progetti pluriennali, per non gravare eccessivamente sulle disponibilità future. Realizzazione e valorizzazione di interventi di utilità sociale, attraverso mezzi patrimoniali La valorizzazione delle strutture acquisite o in corso di realizzazione attraverso mezzi patrimoniali dell Ente rappresenta un tema centrale in un ottica di programmazione pluriennale, che, pur non prevedendo attualmente l assunzione di nuovi impegni, si affianca e completa la progettualità prevista per gli interventi a carattere pluriennale. In considerazione dello stretto collegamento con il perseguimento delle finalità istituzionali, la Fondazione dedicherà particolare attenzione ai seguenti obiettivi: Potenziare la fruizione e sostenere il miglioramento acustico dell Auditorium San Rocco, per una più vasta offerta di attività culturali. Garantire la disponibilità di sedi e spazi associativi presso la Casa del Volontariato di Carpi. Valorizzare l area verde di Traversa San Giorgio, attraverso la realizzazione e la graduale apertura di un Parco a stabile fruizione pubblica. Realizzare, in accordo con l Amministrazione comunale, una Casa della Cultura, aperta alle associazioni del territorio, nel comune di Soliera. Realizzare un nuovo Polo culturale nel comune di Novi di Modena, nel quale saranno ospitate la biblioteca cittadina, la sede della Pro Loco, e un centro giovanile, affidandone la gestione all Amministrazione comunale. 6

7 Tutela del patrimonio dell Ente in una prospettiva di medio-lungo periodo L obbligo di tutela del patrimonio dell Ente e la sua conservazione nel tempo rappresentano un principio fondamentale della gestione delle Fondazioni di origine bancaria e costituiscono il presupposto per la generazione di risorse per sostenere l attività istituzionale nel tempo. La Fondazione pone, pertanto, particolare attenzione al costante monitoraggio del portafoglio dell Ente e all adozione di eventuali ulteriori provvedimenti necessari a salvaguardarne il valore, in una prospettiva di medio-lungo periodo. Attenzione al rapporto tra redditività del patrimonio e quantificazione delle disponibilità per l attività istituzionale, in una logica di sostenibilità A seguito della difficoltà di stabilire con certezza la redditività del patrimonio e l ammontare complessivo delle risorse finanziarie generate annualmente tramite l attività di gestione finanziaria, e in considerazione del perdurante clima di incertezza presente sui mercati a livello nazionale e globale, la Fondazione esprime la volontà di procedere anno per anno alla definizione dell importo complessivo delle risorse da destinare all attività istituzionale. Tale strategia è diretta a garantire un più efficace e costante monitoraggio delle possibilità erogative dell Ente, in un ottica di sostenibilità e di tutela del patrimonio nel tempo. Equilibrato ricorso al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni nella prospettiva del suo mantenimento nel tempo La presenza dell apposito fondo per la stabilizzazione delle erogazioni, che al 31 dicembre 2012 ammonta a oltre 16 milioni di euro, costituisce un fondamentale elemento di garanzia circa la capacità erogativa dell ente. La Fondazione, tuttavia, avrà cura di prevedere un equilibrato utilizzo dei fondi disponibili, in modo da assicurarne la conservazione e la tutela in un ottica di medio periodo, ricorrendo all utilizzo dell accantonamento disponibile nella misura necessaria per far fronte ai bisogni più significativi rilevati sul territorio. 4. DEFINIZIONE DEI SETTORI DI INTERVENTO E MACROAREE: L individuazione dei settori di intervento è stata effettuata in conformità delle prescrizioni statutarie e normative, che prevedono che l attività delle Fondazioni sia indirizzata, in via prevalente, ai settori rilevanti, scelti in un numero massimo di cinque, tra i 21 indicati dal Legislatore. In linea con gli orientamenti espressi negli scorsi esercizi, la Fondazione ha confermato i cinque seguenti settori rilevanti: Educazione, Istruzione e Formazione, che ricomprenderà anche gli interventi riguardanti gli ambiti relativi alla ricerca scientifica e all educazione giovanile; Arte, Attività e Beni culturali; Salute pubblica, Medicina preventiva e riabilitativa; Volontariato, Filantropia e Beneficenza; Famiglia e Valori connessi. 7

8 Per ampliare gli ambiti di operatività dell Ente e in un ottica pluriennale di intervento, la Fondazione ha inoltre individuato i seguenti settori ammessi: Sviluppo locale ed Edilizia popolare locale; Protezione e qualità ambientale; Assistenza agli anziani. La scelta dei settori, che conferma una significativa presenza degli ambiti a più elevato impatto sociale, risponde all esigenza di consentire di operare a favore di un vasto ambito di iniziative e di progettualità. Sulla base di criteri di omogeneità, i settori di intervento sono stati inoltre raggruppati in tre macroaree, al fine di consentire una più chiara esposizione degli obiettivi perseguiti e delle azioni programmate. 1) SALUTE PUBBLICA e ATTIVITÀ SOCIALI Settori di intervento: Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa; Volontariato Filantropia e Beneficenza; Famiglia e valori connessi; Assistenza anziani. 2) ISTRUZIONE, EDUCAZIONE, RICERCA SCIENTIFICA e SVILUPPO LOCALE Settori di intervento: Educazione, istruzione e formazione; Sviluppo locale ed edilizia popolare locale. 3) ARTE, CULTURA e AMBIENTE Settori di intervento: Arte, attività e beni culturali; Protezione e qualità ambientale. 8

9 MACRO AREA SALUTE PUBBLICA E ATTIVITÀ DI RILEVANZA SOCIALE SALUTE PUBBLICA, MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA settore rilevante Come previsto dal Piano attuativo locale pluriennale (PAL) dell Azienda USL di Modena e confermato a seguito degli eventi sismici del maggio 2012, l Ospedale Ramazzini di Carpi rappresenta la principale struttura sanitaria di riferimento per l intera Area nord della provincia di Modena. La Fondazione conferma, pertanto, la propria disponibilità e il proprio impegno a essere un interlocutore affidabile dell Azienda USL, del Distretto sanitario e delle Istituzioni preposte, al fine di garantire la tutela, il mantenimento e, ove possibile, il potenziamento della struttura ospedaliera locale, alla quale i cittadini e la Fondazione sono imprescindibilmente legati. In tale scenario si collocano i numerosi interventi sostenuti dalla Fondazione nel settore Salute pubblica, Medicina preventiva e riabilitativa, sia a livello strutturale ed edilizio, con la ristrutturazione del Pronto Soccorso e con la realizzazione del nuovo Comparto Operatorio, sia a livello tecnologico, attraverso l acquisizione di importanti attrezzature destinate a numerosi reparti ospedalieri. Tali interventi hanno coinciso, inoltre, con la realizzazione delle necessarie opere di miglioramento sismico e con la ripresa delle attività ospedaliere dopo il sisma, contribuendo a qualificare ulteriormente i servizi in un momento di particolare difficoltà. Per quanto riguarda l ambito della medicina territoriale e di base, la Fondazione prende atto e condivide l impostazione di programmazione strategica (PAL), che prevede politiche di potenziamento e qualificazione delle attività e dei servizi del territorio, ribadendo l importanza di tali interventi in un ottica di sviluppo dell intera Area Nord. La Fondazione, pertanto, è disponibile, in prospettiva pluriennale, a partecipare, nell ambito delle rispettive competenze, alla valutazione di nuove soluzioni o di interventi diretti al potenziamento dei servizi territoriali, anche e in particolare per l attuazione di modelli organizzativi innovativi, sia in termini di efficienza che di efficacia. La Fondazione intende, inoltre, sostenere l attività delle associazioni di volontariato che operano in ambito socio-sanitario, privilegiando progetti in rete che coinvolgano più soggetti, per migliorare la qualità dell intervento e per costruire un sistema di welfare maggiormente integrato. Tali attività troveranno spazio nel settore Volontariato, Filantropia e Beneficenza. Linee di intervento Sostenere interventi di adeguamento e potenziamento infrastrutturale e tecnologico delle reti sanitarie locali al fine di migliorare il servizio offerto ai cittadini; Sostenere, d intesa con la Direzione sanitaria e con il Servizio di ingegneria clinica dell azienda USL di Modena e secondo criteri di rotazione, l acquisizione di attrezzature sanitarie dirette a qualificare i servizi erogati dalle Unità Operative dell Ospedale di Carpi; Partecipare, nell ambito delle rispettive competenze, alla valutazione di soluzioni organizzative per l offerta di nuovi servizi sanitari, in risposta ai bisogni emergenti del territorio. 9

10 VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA settore rilevante Nel settore Volontariato, Filantropia e Beneficenza trovano spazio numerosi interventi promossi dalle diverse associazioni del territorio, che, nelle loro diversità e specificità, rappresentano un elemento di ricchezza del tessuto sociale locale e costituiscono una positiva occasione di partecipazione attiva alla vita della comunità. Consapevole dell importanza della presenza e dell opera dei volontari, la Fondazione ha sostenuto, e intende continuare a sostenere, quell insieme di iniziative e progettualità che, al di là della dimensione e dell impatto economico dei singoli eventi realizzati, contribuisce a produrre un significativo rafforzamento della coesione sociale. Grazie al contributo della Fondazione sono state avviate e consolidate significative esperienze quali, a esempio, il progetto Anziani in Rete promosso dai centri sociali e da associazioni di volontariato appositamente costituite, i progetti di assistenza e sollievo per i malati di Alzheimer e le loro famiglie e infine il sostegno all acquisizione delle sedi dei Centri sociali anziani e i contributi erogati a numerose altre realtà associative. Gli ambiti prioritari di intervento per il prossimo triennio saranno diretti migliorare le condizioni di vita delle categorie più fragili: anziani, pazienti affetti da malattie croniche e degenerative, disabili e soggetti a rischio di esclusione sociale e solitudine. Per quanto riguarda l ambito della realizzazione di strutture innovative, anche a carattere residenziale e assistenziale, finalizzate a rispondere ai bisogni di categorie deboli o della popolazione anziana, la Fondazione, analogamente a quanto previsto nel settore Salute pubblica, si rende disponibile a valutare, in ottica pluriennale, eventuali soluzioni che vedano la partecipazione economica, gestionale e organizzativa delle Istituzioni preposte. A tal fine, potrà essere individuato uno specifico settore di intervento denominato Assistenza agli anziani. Attraverso la Fondazione Casa del Volontariato, verrà offerta, anche per il futuro, la possibilità di usufruire di una sede a circa 50 associazioni ed enti del territorio, promuovendo inoltre l elaborazione di progetti in rete e la realizzazione di iniziative comuni. La Fondazione, infine, provvede a destinare annualmente, attraverso apposito accantonamento, le risorse previste dalla Legge 266/91, che consente il finanziamento e il funzionamento dei Centri Servizi per il Volontariato della Regione Emilia Romagna. Linee di intervento Sostenere l attività dell Ente strumentale Fondazione Casa del Volontariato quale soggetto attivo di coordinamento e promozione di progetti comuni fra le associazioni, fornendo sedi e spazi per la realizzazione delle loro attività; Proseguire e sviluppare il progetto di microcredito sociale Avere Credito attraverso l attività della Fondazione Casa del Volontariato; Contribuire allo sviluppo e al rafforzamento di progetti e attività a favore dei disabili, ivi comprese iniziative dirette alla valorizzazione delle autonomie, nell ambito del dopo di noi; Sostenere interventi in rete volti ad alleviare il peso dell assistenza a carico delle famiglie con presenza di pazienti affetti da malattie degenerative croniche (Alzheimer, Parkinson, ecc...); Sostenere progetti che favoriscano la partecipazione a occasioni di socialità e/o la mobilità della persona anziana, sia in termini di mezzi di trasporto che di risorse umane; Sostenere le attività e la disponibilità di spazi a favore delle associazioni di volontariato in ambito sanitario, anche attraverso il potenziamento delle dotazioni e delle attrezzature. 10

11 FAMIGLIA E VALORI CONNESSI settore rilevante La crisi economica in atto dal 2008, che non ha risparmiato il tessuto produttivo locale e che è stata aggravata dal violento sisma del maggio 2012, ha comportato una riduzione del reddito disponibile per i singoli e per le famiglie del territorio e ha aumentato il rischio di esclusione sociale e povertà per le fasce più deboli della popolazione e in particolare per coloro che hanno subito provvedimenti di cassa integrazione, mobilità o perdita del posto di lavoro a seguito della cessazione dell attività imprenditoriale o commerciale. A tali fenomeni, si aggiunge una perdurante difficoltà che si registra sul fronte della disponibilità di alloggi e dell accesso alla casa, cui si sommano le situazioni di difficoltà determinate da inagibilità dell abitazione o danni dovuti al terremoto. Nell attuale contesto sociale, la famiglia costituisce un importante presidio a tutela in particolare dei soggetti più deboli, svolgendo una imprescindibile funzione di sostegno sociale e di intervento educativo. Su tali fronti la Fondazione è intervenuta attraverso l istituzione di Bandi straordinari anti crisi, cui sono stati destinati nel triennio complessivi , attraverso il progetto La casa nella rete-affitto garantito e l adesione al Protocollo sociale antri sfratti della Provincia di Modena. Linee di intervento Ridefinire e attualizzare, attraverso l istituzione di bandi in accordo con gli Enti locali territoriali, l intervento sociale di sostegno al reddito Fondo straordinario anticrisi attivato dalla Fondazione dal 2009, al fine di individuare in maniera mirata le aree prioritarie di bisogno e sostenere le categorie più deboli della popolazione, contrastando fenomeni di esclusione sociale. Proseguire e rendere più efficaci interventi e iniziative finalizzate a facilitare il reperimento di alloggi in affitto per le categorie sociali più deboli e per le giovani coppie, attraverso l operato delle istituzioni preposte. ASSISTENZA AGLI ANZIANI settore ammesso in prospettiva triennale Come già citato nel settore Volontariato, filantropia e beneficenza, il settore Assistenza agli anziani è stato inserito nell ambito dei settori ammessi dal documento programmatico pluriennale, in previsione dell eventuale realizzazione di interventi particolarmente significativi che giustifichino l adozione di un settore specifico. In particolare, si evidenzia la possibilità di sostenere, in futuro, eventuali interventi strutturali innovativi, anche a carattere residenziale ed assistenziale, finalizzati a rispondere ai bisogni della popolazione anziana, che vedano la partecipazione economica, gestionale ed organizzativa delle Istituzioni preposte. Tali interventi, che dovranno essere attentamente valutati, sia nel merito, che con riferimento all impegno finanziario richiesto, potranno essere oggetto di un comune percorso di elaborazione e verifica, in accordo ed in collaborazione con i principali soggetti del territorio. Gli obiettivi specifici relativi al settore potranno essere ulteriormente definiti in sede di elaborazione dei futuri documenti programmatici annuali, attraverso apposite linee di intervento. 11

12 MACRO AREA EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE, RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO LOCALE EDUCAZIONE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE settore rilevante Questo rappresenterà, anche nel prossimo triennio, il principale ambito di intervento della Fondazione. Il mondo della scuola, attraverso il proprio ruolo di agenzia educativa, intercetta molteplici bisogni che spesso superano l aspetto strettamente didattico che genera positive ricadute anche al di là dell ambito strettamente scolastico. Nel precedente triennio , la Fondazione ha sostenuto importanti interventi per la qualificazione dell edilizia scolastica, attraverso la costruzione del nuovo Polo a Cibeno di Carpi e di altre strutture scolastiche. A seguito del sisma del maggio 2012, la Fondazione ha considerato prioritario contribuire alla sollecita realizzazione di interventi di miglioramento sismico e ristrutturazione di strutture scolastiche pubbliche e private, a completamento delle opere finanziate attraverso i fondi per la ricostruzione. Attraverso i fondi messi a disposizione da ACRI e dalle Fondazioni bancarie Emiliano Romagnole, con il coordinamento dell Associazione regionale, verrà inoltre realizzata la palestra scolastica, nell ambito del più vasto progetto di ricostruzione del nuovo Polo di Rovereto sul Secchia. A seguito della ridefinizione dei settori di intervento dell Ente, nell ambito del settore Istruzione, Educazione e Formazione troveranno spazio la progettualità espressa dall Università di Modena e Reggio Emilia nell ambito dell alta formazione, precedentemente classificati nel settore Ricerca scientifica e tecnologica e interventi di carattere extrascolastico, ricreativo o sportivo precedentemente ricompresi nel settore Crescita e Formazione Giovanile. Linee di intervento Contribuire, in un ottica di cofinanziamento, al completamento di interventi di recupero e ristrutturazione resisi necessari a seguito dei danni provocati dal sisma del maggio 2012, con l obiettivo di garantire la miglior funzionalità delle strutture scolastiche ed educative del territorio; Favorire e sostenere la progettualità proposta e coordinata dalle Istituzioni scolastiche aderenti al Patto per la Scuola, diretta a qualificare l integrazione culturale e sociale degli allievi della scuola dell obbligo, contrastando rischi di emarginazione o disagio; Contribuire, secondo un ottica di uniformità, all adeguamento e al potenziamento delle dotazioni informatiche degli Istituti scolastici, in particolare per quanto riguarda l interattività e la multimedialità, al fine di favorire la sperimentazione e l utilizzo di nuovi approcci didattici. Contribuire all acquisizione di attrezzature per il rinnovo e il potenziamento di laboratori didattici, con particolare riferimento alla progettualità degli Istituti superiori e professionali del territorio; Incentivare e favorire esperienze e progetti innovativi e/o pilota in rete tra gli Istituti superiori. Premiare il merito degli studenti del territorio attraverso i tradizionali programmi di premi di studio. Sostenere, in accordo con le Istituzioni preposte, la realizzazione di strutture dedicate alla formazione universitaria e post-universitaria in ambito medico e sanitario, attraverso metodologie didattiche innovative e interattive; Sostenere progetti e iniziative, anche a carattere sportivo, promossi da associazioni ed enti del territorio, direttamente finalizzati all educazione e alla formazione dei giovani, che prevedano il diretto coinvolgimento, anche economico, delle istituzioni preposte e che siano rivolte a un ampio bacino d utenza, secondo logiche di rete. 12

13 SVILUPPO LOCALE ED EDILIZIA POPOLARE LOCALE settore ammesso Il settore Sviluppo locale rappresenta un ambito di intervento particolarmente complesso per l attività delle Fondazioni Bancarie: da un lato occorre infatti tenere presenti i limiti previsti dalla normativa di settore, che non consentono il finanziamento diretto o indiretto di imprese o gruppi di imprese, dall altro occorre considerare che l obiettivo di promuovere lo sviluppo locale viene perseguito dall Ente anche attraverso gli interventi realizzati negli altri settori, sia in termini di ricaduta degli stessi a livello sociale, sia in termini di indotto e di trasferimento di risorse, in particolare nei progetti di più elevato impegno finanziario. Il settore Sviluppo locale, dove trovano spazio le linee guida espressamente collegate ad azioni che possano generare una positiva ricaduta anche economica, deve pertanto essere considerato un ulteriore ambito di intervento che si aggiunge, in modo complementare, all azione della Fondazione negli altri settori. Nell attuale fase di crisi economica, aggravata anche dal recente sisma, e consapevole che un efficace percorso di sviluppo debba necessariamente coinvolgere il più vasto e qualificato numero di soggetti istituzionali, sociali e di imprese locali, la Fondazione si rende disponibile a partecipare attivamente e a sostenere eventuali tavoli di riflessione ed elaborazione di proposte che possano favorire un complessivo rilancio della città e del territorio, contrastando, per quanto possibile, preoccupanti dinamiche di impoverimento economico, culturale e sociale. La Fondazione privilegerà, pertanto, il sostegno di iniziative in grado di generare un effetto volano o moltiplicatore, con l obiettivo di coinvolgere maggiormente altre realtà ed investimenti, favorendo dinamiche di aggregazione e di sistema. Linee di intervento Contribuire, in una logica di cofinanziamento, a interventi di promozione territoriale e sostenere azioni collettive e diffuse, volte a riqualificare l immagine e l identità dei centri storici, in particolare in quelli più colpiti dal sisma; Sostenere azioni collettive per lo sviluppo del settore tessile abbigliamento, con particolare riferimento agli ambiti della formazione e dell internazionalizzazione, valorizzando le risorse del territorio, in un ottica di promozione; Sostenere l acquisizione di beni durevoli e attrezzature da parte di cooperative e imprese sociali, purché direttamente finalizzati a favorire l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati; Promuovere l avvio di nuove attività imprenditoriali, attraverso interventi a sostegno di start-up, in particolare tra i giovani. 13

14 MACRO AREA ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI, TUTELA E QUALITÀ AMBIENTALE ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI settore rilevante Da molti anni gli interventi della Fondazione hanno rappresentato un importante risorsa sia per il restauro e la qualificazione del patrimonio storico artistico locale, sia per il sostegno a numerose iniziative culturali promosse, alcune delle quali hanno ottenuto un significativo successo di valorizzazione, anche economica e sociale, del territorio. L attuale fase di crisi economica, che porta da un lato a una diffusa riduzione delle risorse disponibili (specie di natura pubblica) e, dall altro, a un progressivo aumento dei bisogni, rende necessaria una precisa individuazione delle priorità di intervento, attraverso processi di razionalizzazione della gestione nell ambito delle attività culturali. È quindi necessario un attento impiego delle disponibilità, al fine di non far mancare alla comunità locale una proposta culturale di qualità e una adeguata offerta di strutture e luoghi idonei a ospitare iniziative, servizi culturali e attività associative. Recentemente, in tale ottica, la Fondazione ha sostenuto e accompagnato la costituzione di nuovi soggetti gestionali (Fondazione Campori e Pro Loco di Novi), che affiancano gli Assessorati competenti, nella programmazione e nella gestione delle attività, secondo una logica di progettazione integrata delle iniziative, che coinvolge anche numerose realtà associative. Anche l attività della società strumentale San Rocco Arte e Cultura srl potrà positivamente inserirsi nell ambito delle proposte culturali, attraverso un costante dialogo con le Istituzioni e le associazioni. Per quanto riguarda la selezione dei progetti da finanziare, nel triennio la Fondazione privilegerà le iniziative che potranno garantire una concreta e dimostrabile ricaduta, procedendo eventualmente all approfondimento di tali aspetti in fase di analisi e di rendicontazione delle iniziative realizzate. la Fondazione interverrà inoltre, nei comuni di Novi e Soliera, per la realizzazione di due strutture culturali polifunzionali, attraverso l impiego di mezzi patrimoniali dell Ente, analogamente a quanto fatto sul territorio della Città di Carpi con la realizzazione dell Auditorium San Rocco e dell immobile Casa del Volontariato, che ospita circa 50 sedi associative. Tali opere rappresentano interventi strutturali stabili e continuativi nel tempo, che evidenziano la volontà della Fondazione di ricoprire un ruolo attivo, non limitandosi a essere un mero soggetto erogatore di risorse. Linee di intervento Realizzare e/o mantenere e valorizzare, attraverso i mezzi patrimoniali dell Ente, strutture culturali polifunzionali, assicurandone la stabile fruizione pubblica e partecipando, in accordo con le istituzioni preposte, alla definizione degli indirizzi generali; Sostenere e valorizzare la realizzazione di attività culturali a elevata qualificazione, quali occasioni di crescita culturale e quale elemento di richiamo per centri storici; Favorire il coordinamento e la progettazione in rete delle iniziative culturali, attraverso il sostegno e la partecipazione a enti gestionali e attraverso l attività della società strumentale San Rocco Arte e Cultura srl; Sostenere la realizzazione di iniziative ed eventi promossi da associazioni culturali espressamente e direttamente rivolti alla cittadinanza, al fine di potenziare una più ampia offerta culturale secondo criteri di rotazione, cofinanziamento e verifica della ricaduta; Proseguire e promuovere studi e pubblicazioni sulla storia locale. 14

15 PROTEZIONE E QUALITÀ AMBIENTALE Settore ammesso in prospettiva triennale La valorizzazione di contesti naturalistici di rilevante pregio costituisce un elemento di qualificazione ambientale del territorio e rappresenta un importante ambito di impegno per il miglioramento della qualità della vita a favore della collettività. In particolare, a seguito dell acquisizione, nel 2007, di un vasto terreno in località Santa Croce di Carpi, la Fondazione ha provveduto, nel precedente triennio, alla sua piantumazione, ora in fase di attecchimento, e al successivo recupero, tuttora in corso, di una casa colonica a servizio dell area verde. Si prevede, quindi, di poter procedere, nell arco del triennio , alla graduale apertura di un Parco a stabile fruizione pubblica. L intervento potrà garantire la valorizzazione in chiave ambientale di un area di particolare pregio paesaggistico e doterà la Città di una estesa area verde, di cui è carente, a disposizione dei cittadini e delle famiglie, per lo svolgimento di attività ricreative e per la promozione del benessere. La restante parte dell area verde, attualmente non piantumata, rimane a disposizione della collettività, per interventi di rilevante portata o per l eventuale graduale espansione del Parco. Gli obiettivi specifici relativi al settore potranno essere ulteriormente definiti in sede di elaborazione dei futuri documenti programmatici annuali, attraverso apposite linee di intervento. 15

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