L approccio INNOVance alla definizione di oggetti BIM per l industria edilizia italiana 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L approccio INNOVance alla definizione di oggetti BIM per l industria edilizia italiana 1"

Transcript

1 L approccio INNOVance alla definizione di oggetti BIM per l industria edilizia italiana 1 La definizione di una libreria standard di oggetti interoperabili per la modellazione BIM è una parte importante del progetto INNOVANCE. Figura 1 Oggetti BIM INNOVance: catalogo di muri secondo il repertorio di soluzioni tecniche Assimpredil L obiettivo di INNOVance di costituire una banca dati nazionale per l industria edilizia, di supporto a tutti gli operatori del processo edilizio, non può prescindere dalla produzione di librerie di oggetti BIM che permettano di utilizzare il BIM quale supporto per l innovazione di processo Ruolo fondamentale per la effettiva condivisione dell informazione e della conoscenza lungo il processo, anche secondo la concezione di INNOVance, hanno infatti gli strumenti per il Building Information Modeling and Management BIMM. Affinché l informazione resa disponibile da tali strumenti sia davvero coerente con l informazione del database INNOVance, le primitive BIM i componenti edilizi o, nel linguaggio INNOVance, i sistemi assemblati devono essere rigorosamente associate ai prodotti e ai componenti registrati nel database. Per questo motivo una parte importante del lavoro è la definizione di librerie di oggetti BIM, che siano coerenti con il database dei prodotti e che siano in grado di mantenere la relazione tra gli oggetti e l informazione a essi associata, contenuta nel database, a prescindere dal software utilizzato per la modellazione, per la manipolazione o per l interrogazione del modello. La direzione di ricerca intrapresa colloca INNOVance a fianco delle altre iniziative internazionali che si occupano della definizione di standard per il BIM. 1. Il gruppo di lavoro Il gruppo di lavoro che si occupa dello sviluppo degli oggetti BIM vede coinvolti, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e One Team, distributore e sviluppatore di software. One Team si è occupata di sviluppare il software per il collegamento tra il database INNOVance e la soluzione BIM utilizzata per modellare, nonché dei relativi test insieme al Politecnico di Torino. Nella fase di sviluppo e di test del sistema BIM è stata coinvolta anche la società Consorzio TRE.

2 Il Politecnico di Milano, oltre a produrre una serie di oggetti BIM, si è dedicato al coordinamento delle attività. La verifica di interoperabilità delle librerie è stata per ora presa in carico dall unità operativa del Politecnico di Milano, in collaborazione con il Politecnico di Torino e con One Team. Questa fase del lavoro vede anche il coinvolgimento di buildingsmart Italia, riferimento istituzionale italiano per le tematiche dell interoperabilità secondo i protocolli collaborativi di buildingsmart International, che sono a oggi lo standard di riferimento mondiale. 2. Metodologia La procedura di elaborazione degli oggetti BIM sviluppata dalla ricerca si articola in quattro fasi: 1. analisi e definizione del modello oggettuale della soluzione tecnica: in questa fase si identificano le soluzione tecniche da modellare e le loro caratteristiche significative, nonché i dati, o attributi connotanti, che devono essere contenuti nel modello BIM, e quelli che invece possono risiedere all esterno del modello, nel database INNOVance; 2. codifica secondo lo standard INNOVance: questa fase fa riferimento alla norma UNI 11337, sulla codifica di opere, attività e risorse; 3. modellazione in ambiente BIM e associazione del codice INNOVance agli oggetti della libreria; 4. predisposizione degli oggetti per le opportune verifiche di interoperabilità secondo gli standard buildingsmart. Figura 2 Il flusso di lavoro per la preparazione di librerie BIM 3. Analisi e definizione delle soluzioni tecniche da modellare Per quanto riguarda il punto 1. la realizzazione della prima serie di oggetti BIM INNOVance è stata condotta a partire dalla definizione di un primo modello di riferimento elementare, utile per dimostrare la funzionalità degli elementi tecnici sviluppati in formato BIM con gli strumenti definiti da INNOVance. Il modello, rappresentato in Figura 3, è un edificio costituito da un piano interrato e da due piani fuori terra, articolato in maniera tale che siano presenti diverse casistiche di soluzioni

3 tecniche: chiusure contro terra, su spazi aperti, chiusure orizzontali e inclinate, strutture e altri elementi tecnici. Figura 3 Modello di riferimento elementare I primi oggetti modellati sono stati tratti dal repertorio Assimpredil ANCE, contenuto nel volume Efficienza energetica e requisiti acustici passivi degli edifici del In figura 4 è presentato un esempio. Figura 4 Modello di riferimento elementare Oltre al modello elementare sono stati utilizzati anche casi studio reali: il Politecnico di Torino si è occupato di modellare i componenti di un edificio del campus universitario, e un gruppo del Politecnico di Milano si sta tuttora dedicando alla modellazione delle strutture delle residenze Libeskind nell ambito dell intervento CityLife a Milano.

4 Gli oggetti BIM che sono stati realizzati per questa fase del lavoro sono riconducibili alle seguenti categorie di sub-sistemi: chiusure orizzontali e verticali a. pareti b. coperture i. orizzontali ii. inclinate c. solai i. controterra ii. su spazi aperti d. serramenti esterni partizioni verticali e orizzontali a. pareti b. solai interni c. ringhiere d. serramenti interni elementi di collegamento a. scale b. strutture i. di fondazione ii. di elevazione Si sono inoltre definiti i requisiti energetici minimi delle soluzioni tecniche da scegliere. Con riferimento al DPR 59/2009 si sono stabiliti i seguenti vincoli: strutture opache verticali: U< 0,62 W/m2K; coperture: U< 0,38 W/m 2 K; pavimenti verso ambienti non riscaldati o verso esterno: U<0,65 W/m 2 K. serramenti: U<4,6 W/m 2 K. In questa fase non si sono considerati gli impianti, che saranno oggetto di una seconda parte della ricerca. 4. Codifica e modellazione L assegnazione del codice univoco INNOVance a ciascuno degli oggetti da modellare, è stata eseguita con il codificatore SAP, che è il software su cui si basa il database INNOVance. Non si entra qui nel merito di SAP e della procedura di codifica, poiché non riguarda strettamente la modellazione. Si richiama tuttavia il fatto che il codice INNOVance generato da SAP è composto da sette campi che corrispondono ad altrettante caratteristiche principali di famiglie di elementi tecnici, e che sono state individuate nella precedente fase della ricerca dedicata alla codifica univoca dei prodotti e componenti edilizi. La tabella 1 riporta un esempio di codifica. SAP genera inoltre un identificativo univoco per ciascun oggetto, il cosiddetto ID SAP, nonché una descrizione breve delle caratteristiche principali dell oggetto, definita anche Nome INNOVance.

5 Tabella 1 Sistema di codifica INNOVance: i sette campi La tabella 2 riporta alcuni esempi di codifica; il codice riportato nell ultima riga, relativa all elemento con riferimento S5, corrisponde all oggetto di figura 4. Tabella 2 Elenco di elementi standard dal repertorio ANCE - Assimpredil La procedura di codifica in ambiente SAP permette l associazione, a ciascun componente edilizio da modellare, della distinta base BOM - dei materiali e componenti che costituiscono l oggetto, a loro volta codificati e registrati nel database INNOVance. In questo modo ciascun oggetto è identificabile in tutte le sue caratteristiche, grazie al codice INNOVance e all ID SAP. Questo garantisce che tutti gli attributi di un componente registrati nel database, accessibile in chiaro poiché in formato testo, siano disponibili all utente. La modellazione degli oggetti BIM è stata eseguita in ambiente Revit 2013 di Autodesk che, attraverso il proprio distributore One Team, è partner tecnico del progetto INNOVance. In questa fase della ricerca non si sono considerati altri software BIM, per due motivi fondamentali. In primo luogo, soluzioni BIM diverse utilizzano strategie di definizione delle librerie diverse; si veda in proposito la tabella 3. Inoltre, non tutti gli attributi degli oggetti contenuti nel database INNOVance possono o devono essere incorporati negli oggetti modellati con un BIM. Per questo motivo si è preferito sviluppare la questione dell interfaccia tra il database INNOVance e un solo software BIM, con un approccio che possa essere ripetibile anche con altri software, nonostante siano essi software proprietari.

6 Tabella 3 Raffronto tra gli strumenti BIM più diffusi Il codice INNOVance associato ai prodotti del database, deve essere associato a ciascun oggetto BIM: il codice infatti garantisce l accesso alle proprietà contenute nel database. L esportazione dell oggetto, con il codice a esso associato, nel formato interoperabile IFC di buildingsmart International, garantisce l interoperabilità della libreria INNOVance con qualsiasi altro software certificato secondo gli standard di buildingsmart. Il partner One Team si è occupato di sviluppare l interfaccia tra il modellatore BIM e il database, con le procedure per associare gli oggetti al codice INNOVance e per verificare la congruenza tra i modelli e i corrispondenti attributi del database. La figura 5 riporta lo schema dei sottosistemi BIM INNOVance, come elaborato da One Team per il rapporto SAL4 sullo stato di avanzamento del lavoro di Luglio Ci si sofferma qui brevemente sulle caratteristiche del componente definito Add-in INNOVance, che è la parte del sistema che permette di associare il codice INNOVance agli oggetti e di eseguire le necessarie verifiche. Figura 5 Articolazione del sistema BIM + database INNOVance L Add-in permette di gestire le codifiche del sistema centrale, nonché la loro associazione a tutti gli oggetti di progetto: file di progetto; oggetti che identificano le aree e le destinazioni funzionali; oggetti architettonici; oggetti strutturali; oggetti impiantistici; altri.

7 Come detto sopra, gli oggetti modellati in questa fase appartengono alle categorie degli elementi architettonici e strutturali. L interfaccia resa disponibile da One Team (figura 6) consiste in un menu che rende disponibili alcune funzioni aggiuntive in ambiente Revit. Figura 6 Il menu dell Add in INNOVance per Revit Le funzioni aggiuntive principali utili per la modellazione degli oggetti BIM sono quelle di associazione e di gestione del codice INNOVance, operazione che può essere eseguita rispetto a elementi in opera per esempio gli strati di una parete o rispetto ai sistemi assemblati, gli oggetti BIM veri e propri dell ambiente di modellazione. Le funzioni di verifica, per completezza e coerenza, permettono di controllare che tutti gli oggetti in un modello siano associati a un codice INNOVance e la congruenza del modello di un oggetto con gli attributi contenuti nel database, corrispondenti al codice a esso assegnato. È inoltre possibile, con la funzione Distinta materiali, interrogare il database in merito alla distinta base dei materiali e delle lavorazioni necessari per la realizzazione delle opere modellate (figura 6). Figura 7 Distinta base di un oggetto INNOVance La figura 8 riporta l esempio un oggetto BIM, una chiusura verticale, modellato secondo le specifiche del repertorio Assimpredil. Gli oggetti con i materiali e le parti che li costituiscono, sono stati dapprima codificati e registrati nel database e successivamente modellati e associati al codice utilizzando l Add-inn INNOVance.

8 Figura 8 Esempio di oggetto BIM: paret a cappotto, soluzione Assimpredil M11

9 5. Prime verifiche di interoperabilità La fase successiva alla modellazione è quella della predisposizione per le verifiche di interoperabilità in formato IFC di buildingsmart. L operazione da eseguire in prima istanza, è di per sé elementare, poiché consiste in una semplice esportazione da Revit nel formato buildingsmart IFC 2X3. È poi necessario verificare che l oggetto esito dell esportazione contenga le stesse informazioni e relazioni del modello BIM di partenza. Con il software Solibri Model Viewer v7.1, si è verificata la congruenza dei file in formato IFC 2X3 con quelli originali. Si è rilevato che gli attributi del formato RVT2013 sono leggibili anche in formato IFC (figura 9). Figura 9 Oggetto BIM INNOVance visualizzato in Solibri In particolare, il codice univoco e l ID che permette di associare ciascun oggetto al database INNOVance, sono conservati allorché si passa da Revit a IFC. Questo, in linea teorica, permette a qualsiasi applicativo interoperabile su base IFC di recuperare l informazione del database INNOVance grade al codice univoco associato agli oggetti. Obiettivo dei successivi controlli da eseguirsi nel prosieguo dei lavori, è quello di verificare con altre applicazioni la effettiva interoperabilità sulla base della procedura finora seguita. 6. Criticità e conclusioni L originalità dell approccio INNOVance alla modellazione delle primitive BIM, sta nel riconoscere l impossibilità di associare agli oggetti BIM, nel software di modellazione, tutti gli attributi e le caratteristiche degli oggetti reali classificati nel database e necessari lungo il processo. La soluzione adottata è quella di associare un codice univoco alle primitive BIM, che rimanda a una scheda tecnica esterna, aperta e interoperabile, poiché in formato testo. La scheda tecnica, associata alla primitiva BIM con un codice, rende in questo modo disponibili tutte le informazioni necessarie, in qualsiasi fase del processo edilizio si operi. Inoltre, qualora la scheda di un prodotto o di un componente debba essere aggiornata o modificata per aggiungere ulteriori caratteristiche eventualmente non ancora prese in considerazione, questo comporta solo un intervento sulla scheda e sui record del database,

10 senza la necessità di dovere ridefinire gli oggetti BIM relativi, che restano comunque vincolati alla scheda grazie al codice univoco, e che recepiscono quindi come ovvia conseguenza ogni aggiornamento dei dati contenuti nella scheda. In questo modo gli oggetti BIM non necessitano di essere rimodellati e la manutenzione della libreria BIM è molto più agevole. Nel processo di sviluppo delle librerie BIM, si sono individuate criticità che costituiscono altrettante possibilità per lo sviluppo della ricerca, e sono comunque fattori di cui bisogna tenere conto per la preparazione degli oggetti BIM. In primo luogo va evidenziato che le caratteristiche tecniche del software utilizzato per modellare condizionano il metodo di costruzione degli oggetti. Nel caso delle stratigrafie dei muri, per esempio, Revit dispone di alcune categorie di strati tra le quali scegliere, con denominazioni specifiche che non sono modificabili dall utente, e presenta dei limiti per quanto riguarda gli spessori di strati inferiori a 1,6 mm, che devono essere rappresentati come strati virtuali (strati membrana, nella terminologia di Revit) con spessore uguale a zero. Se, per le tolleranze dell edilizia tradizionale, questo può non essere di rilievo, è comunque un fattore di cui si deve tenere conto qualora si voglia mantenere una corrispondenza diretta tra modello oggettuale e virtuale, soprattutto da un punto di vista prestazionale dell oggetto modellato. Inoltre la soluzione di modellazione adottata per risolvere questo problema, deve essere mantenuta tra oggetti diversi, per motivi di coerenza generale. Come già visto, l Add-inn sviluppato da One Team permette di associare correttamente i modelli BIM ai codici SAP e, per gli oggetti stratificati, per esempio muri e solai, permette di automatizzare la definizione degli strati a partire dalla lettura del database SAP. L Add-inn presenta inoltre funzionalità che permettono di verificare la coerenza tra un oggetto BIM associato a uno specifico codice INNOVance, e le caratteristiche reali contenute nel database: per esempio, se si associa il codice di una finestra a un oggetto muro, il sistema è in grado di rilevare l errore. L esempio qui proposto si riferisce evidentemente a un errore grossolano, ma il sistema è comunque in grado di eseguire verifiche a livelli più raffinati, come quelli della stratigrafia di un muro. Ciò nonostante, l Add-inn non permette ancora la mappatura automatica dei materiali INNOVance con i materiali Revit: ne segue che in fase di computo le BOM (bill of materials, o distinte materiali) devono essere comunque definite con l appoggio di SAP, a meno di eseguire una mappatura manuale con il database materiali di Revit. Dal lato SAP, il codificatore INNOVance è in grado di associare a una medesima tipologia di elemento tecnico, diverse distinte materiali (per esempio per differenziare tra produttori diversi). L Add-inn INNOVance per Revit invece non è ancora in grado di recepire diverse distinte materiali associate a un medesimo codice. Per questo motivo, la soluzione che si preferisce a questo stato di avanzamento è di rendere univoca la corrispondenza tra codice e distinta materiali nel database. Un ulteriore criticità dell Add-inn INNOVance è costituita dal fatto che è direttamente legato alla specifica release Revit. Quest ultimo è uno strumento in costante evoluzione e aggiornamento: attualmente Autodesk rilascia per lo meno una nuova versione ogni anno.

11 Ciò comporta l impossibilità di utilizzare l Add-inn su nuove versioni del software di modellazione, a meno di una sua completa ridefinizione per la nuova release di Revit. Allo stato attuale il flusso di lavoro, come indicato all inizio, comincia con la codifica e definizione degli oggetti nel database, con le caratteristiche e gli attributi a essi associati. La fase di modellazione in ambiente BIM e di associazione del codice avviene in un secondo tempo. Il processo opposto, a partire dalla modellazione in ambiente BIM, è uno dei potenziali sviluppi della ricerca: gli oggetti BIM, che sono comunque dotati di una serie di attributi indispensabili per la modellazione, potrebbero essere utilizzati come sorgente per la generazione di una prima codifica. Certamente gli attributi previsti nel database dovrebbero comunque essere completati, poiché gli attributi specifici del software BIM non sono esaustivi della complessità di un oggetto reale, tuttavia questo percorso potrebbe essere una strategia alternativa per popolare il database INNOVance. Nel corso dell attività di produzione degli oggetti BIM è inoltre emersa la necessità di definire standard comuni per la modellazione. In primo luogo devono essere resi disponibili in un medesimo formato i template per la modellazione, che contengano formati grafici standard e impostino la struttura generale dell ambiente di modellazione. Devono poi essere definiti i criteri con cui le primitive possono o devono essere utilizzate: si tratta di definire linee guida per la modellazione, che aiutino gli operatori a realizzare modelli BIM secondo procedure semplici e versatili, utili per diversi tipi di output senza la necessità di dovere ricorrere a modellazioni multiple. Un altra importante questione è poi quella del livello di dettaglio LOD della modellazione, per le esigenze di rappresentazione nelle diverse fasi e scale di progettazione. Bibliografia AEC3 Ltd. (2006) Design Object Library Study, Monaco di Baviera Borghi R. (2008) Efficienza energetica e requisiti acustici passivi degli edifici, Assimpredil ANCE, Milano Caffi, V., (2010) CAD, BIM, Interoperabilità: tecnologie informatiche per il progetto e la sua rappresentazione, in Progetto di Architettura e Interoperabilità,, Edizioni Capitolo Italiano I.A.I., Milano. Pavan, A., (2009) Gestione integrata delle informazioni tecnico/economiche per l ottimizzazione del processo edilizio, Convegno ISTeA 2009, Isola d Elba. Tobin, J. (2008, Maggio). Proto-Building: To BIM is to Build. Fleming K., Long N., Swindler A., (2012) The Building Component Library: An Online Repository to Facilitate Building Energy Model Creation., National Renewable Energy Laboratory, ISO/PAS 16739:2005 Industry Foundation Classes, Release 2x, Platform Specification (IFC2x Platform). UNI 11337:2009, Edilizia e opere di ingegneria Criteri di codificazione di opere, attività e risorse Identificazione, descrizione e interoperabilità. 1 Di Alberto Pavan, Fulvio Re Cecconi, Sebastiano Maltese, Vittorio Caffi Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (ABC), Politecnico di Milano, Via G. Ponzio, 31 I Milano (MI)

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET

Download. Informazioni F.A.Q. Link. 1 di 5 27/12/2014 21.13. Lo strumento DOCET 1 di 5 27/12/2014 21.13 Sito aggiornato il 30/10/2014 IVA: 02118311006 Download Lo strumento DOCET DOCET è uno strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO

IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Project Management, Gestione OO.PP e Cantiere - C IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO

Dettagli

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Questa presentazione intende illustrare brevemente la nuova funzionalità (Notifiche multiple di DM simili) predisposta

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 25/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO

SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO SISTEMA INFORMATIVO INPDAP SERVIZI E PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEL SISTEMA STANDARD DI PRODOTTO PIANO DI QUALITA' DI PROGETTO Pag. I INDICE pag. 1. INTRODUZIONE...1 1.1 PREMESSA...1 1.2 SCOPO DEL DOCUMENTO...1

Dettagli

Accessibilità come investimento di comunità per il diritto alla partecipazione sociale

Accessibilità come investimento di comunità per il diritto alla partecipazione sociale Accessibilità come investimento di comunità per il diritto alla partecipazione sociale gli strumenti informatici per la valutazione automatica Udine, 26 maggio 2015 Matteo Ortis BIM come ICT Senza BIM

Dettagli

Software Servizi Web UOGA

Software Servizi Web UOGA Manuale Operativo Utente Software Servizi Web UOGA S.p.A. Informatica e Servizi Interbancari Sammarinesi Strada Caiese, 3 47891 Dogana Tel. 0549 979611 Fax 0549 979699 e-mail: info@isis.sm Identificatore

Dettagli

Fare Efficienza Energetica attraverso l automazione degli edifici

Fare Efficienza Energetica attraverso l automazione degli edifici Fare Efficienza Energetica attraverso l automazione degli edifici Grazie alla rapida diffusione di tecnologie intelligenti a buon mercato la gestione efficiente degli edifici è ormai diventata uno standard

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

PROGETTAZIONE B.I.M.

PROGETTAZIONE B.I.M. PROGETTAZIONE B.I.M. Building Information Modeling INTRODUZIONE: Negli ultimi anni, in architettura, ingegneria e nel mondo delle costruzioni è avvenuto un radicale cambiamento negli strumenti e nei metodi

Dettagli

L apposizione di firme e informazioni su documenti firmati

L apposizione di firme e informazioni su documenti firmati L apposizione di firme e informazioni su documenti firmati Il presente documento si pone l obiettivo di chiarire alcuni aspetti generali dei formati di firma CAdES (file con estensione p7m) e PAdES (file

Dettagli

Database 1 biblioteca universitaria. Testo del quesito

Database 1 biblioteca universitaria. Testo del quesito Database 1 biblioteca universitaria Testo del quesito Una biblioteca universitaria acquista testi didattici su indicazione dei professori e cura il prestito dei testi agli studenti. La biblioteca vuole

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

Esercizio data base "Biblioteca"

Esercizio data base Biblioteca Rocco Sergi Esercizio data base "Biblioteca" Database 2: Biblioteca Testo dell esercizio Si vuole realizzare una base dati per la gestione di una biblioteca. La base dati conterrà tutte le informazioni

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare.

Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. Gestione delle informazioni necessarie all attività di validazione degli studi di settore. Trasmissione degli esempi da valutare. E stato previsto l utilizzo di uno specifico prodotto informatico (denominato

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Lezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale

Lezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale Lezione 1 Introduzione e Modellazione Concettuale 1 Tipi di Database ed Applicazioni Database Numerici e Testuali Database Multimediali Geographic Information Systems (GIS) Data Warehouses Real-time and

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario Inserimento semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli

Dettagli

7. Layer e proprietà degli oggetti

7. Layer e proprietà degli oggetti 7. Layer e proprietà degli oggetti LAYER 09/01/13 ing. P. Rordorf arch. D. Bruni arch. A. Chiesa ing. A. Ballarini 38(52) Le proprietà dei layer: - Nome: ogni layer ha un nome proprio che ne permette una

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 1

IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 1 Ernesto Cappelletti (ErnestoCappelletti) IL SOFTWARE SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 13849-1:2008 (IIA PARTE) 6 April 2012 1. Requisiti per la scrittura del software secondo la norma UNI EN ISO 13849-1:2008

Dettagli

Accordo di Programma EXPO 2015

Accordo di Programma EXPO 2015 Accordo di Programma EXPO 2015 Tavolo di coordinamento L integrazione dei dati territoriali per il coordinamento degli interventi Nuovo spazio Guicciardini, 13 gennaio 2011 a cura del Settore Pianificazione

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML

EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML Introduzione L applicazione EXPLOit gestisce i contenuti dei documenti strutturati in SGML o XML, utilizzando il prodotto Adobe FrameMaker per

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

Dopo il successo di SoundPLAN 7.0, Spectra è lieta di annunciare la pubblicazione della nuova versione di SoundPLAN 7.1.

Dopo il successo di SoundPLAN 7.0, Spectra è lieta di annunciare la pubblicazione della nuova versione di SoundPLAN 7.1. Dopo il successo di SoundPLAN 7.0, Spectra è lieta di annunciare la pubblicazione della nuova versione di SoundPLAN 7.1. Ecco alcune delle novità in anteprima: SoundPLAN 7.1 è gratuito per coloro che hanno

Dettagli

Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre

Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre Guida operativa per il versamento in conservazione dei documenti informatici gestiti nel sistema P.I.Tre A cura dell Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i

Dettagli

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio

Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio Pillola operativa Integrazione Generazione Dettagli Contabili INFORMAZIONI

Dettagli

Progettazione di Basi di Dati

Progettazione di Basi di Dati Progettazione di Basi di Dati Prof. Nicoletta D Alpaos & Prof. Andrea Borghesan Entità-Relazione Progettazione Logica 2 E il modo attraverso il quale i dati sono rappresentati : fa riferimento al modello

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Newsletter. Notiziario settimanale 3-9 marzo 2003. Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati

Newsletter. Notiziario settimanale 3-9 marzo 2003. Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati Newsletter Notiziario settimanale Versione ottimizzata per la stampa Finanziarie. La ÒsofferenzaÓ sanata va cancellata dalla banca dati Sindacati. Finalitˆ pubblica o niente nomi allõassessore comunale

Dettagli

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità

Dettagli

Scuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia

Scuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia Scuola Digitale Manuale utente Copyright 2014, Axios Italia 1 SOMMARIO SOMMARIO... 2 Accesso al pannello di controllo di Scuola Digitale... 3 Amministrazione trasparente... 4 Premessa... 4 Codice HTML

Dettagli

Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica

Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica CONTROLLI INTERNI I CONTROLLI INTERNI sono un obbligo a carico del gestore e hanno

Dettagli

APPALTIPA PRESENTAZIONE SOFTWARE

APPALTIPA PRESENTAZIONE SOFTWARE APPALTIPA PRESENTAZIONE SOFTWARE Data ultimo aggiornamento 23/04/2015 Pag. 1 Sommario 1. ACCESSO AL SISTEMA... 3 2. L INTERFACCIA GRAFICA... 3 3. IL MENÙ OPERE PUBBLICHE... 4 3.1. ANAGRAFICHE DI BASE...

Dettagli

Raggruppamenti Conti Movimenti

Raggruppamenti Conti Movimenti ESERCITAZIONE PIANO DEI CONTI Vogliamo creare un programma che ci permetta di gestire, in un DB, il Piano dei conti di un azienda. Nel corso della gestione d esercizio, si potranno registrare gli articoli

Dettagli

CONTENT MANAGEMENT SYSTEM

CONTENT MANAGEMENT SYSTEM CONTENT MANAGEMENT SYSTEM P-2 PARLARE IN MULTICANALE Creare un portale complesso e ricco di informazioni continuamente aggiornate, disponibile su più canali (web, mobile, iphone, ipad) richiede competenze

Dettagli

Gestione Risorse Umane Web

Gestione Risorse Umane Web La gestione delle risorse umane Gestione Risorse Umane Web Generazione attestati di partecipazione ai corsi di formazione (Versione V03) Premessa... 2 Configurazione del sistema... 3 Estrattore dati...

Dettagli

Interoperabilità dei software per l industria delle costruzioni: IAI e IFC

Interoperabilità dei software per l industria delle costruzioni: IAI e IFC Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell Ambiente Costruito Building Environment Science & Technology BEST Comitato Promotore del Capitolo Italiano IAI Interoperabilità dei software per l industria delle

Dettagli

ref building AREA ASSET AREA PROPERTY AREA FACILITY AREA AGENCY SCHEDA DI PRODOTTO CONSISTENZA CATASTO FISCALITA GESTIONE DOCUMENTALE CAD GIS

ref building AREA ASSET AREA PROPERTY AREA FACILITY AREA AGENCY SCHEDA DI PRODOTTO CONSISTENZA CATASTO FISCALITA GESTIONE DOCUMENTALE CAD GIS ref building SCHEDA DI PRODOTTO CONSISTENZA CATASTO AREA ASSET FISCALITA GESTIONE DOCUMENTALE CAD GIS LOCAZIONI ATTIVE LOCAZIONI PASSIVE AREA PROPERTY INCASSI MOROSITA SERVIZI AL FABBRICATO CONDOMINI FORESTERIE

Dettagli

9 - Illuminazione 266

9 - Illuminazione 266 9 - Illuminazione 266 Sommario 9.1 Illuminazione naturale... 269 9.1.1 Inserisci ambiente... 269 9.1.2 Nuovo ambiente... 271 9.1.2.1 Inserisci proprietà luminose... 274 9.1.2.2 Elimina proprietà luminosa...

Dettagli

WG-TRANSLATE Manuale Utente WG TRANSLATE. Pagina 1 di 15

WG-TRANSLATE Manuale Utente WG TRANSLATE. Pagina 1 di 15 WG TRANSLATE Pagina 1 di 15 Sommario WG TRANSLATE... 1 1.1 INTRODUZIONE... 3 1 TRADUZIONE DISPLAY FILE... 3 1.1 Traduzione singolo display file... 4 1.2 Traduzione stringhe da display file... 5 1.3 Traduzione

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Ubicazione Proprietà Tipologia edilizia Riferimenti catastali Codice attestato San Casciano Val Di Pesa, via Decimo 14, 50026 San Casciano

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

ƒ Gli standard e la gestione documentale

ƒ Gli standard e la gestione documentale 81267$1'$5' 3(5/$*(67,21('280(17$/( Giovanni Michetti SC11 Gestione dei documenti d archivio giovanni.michetti@uniroma1.it Strumenti per l informazione e la documentazione: le norme UNI (Roma, 18 giugno

Dettagli

WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione Civile

WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione Civile "S@ve - Protezione dell'ambiente per la gestione ed il controllo del territorio, valutazione e gestione emergenze per il comprensorio del Vallo di Diano" I PRODOTTI: WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione

Dettagli

AUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012.

AUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012. AUDITOR D.Lgs 231/01 Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP Milano 28 Settembre 2012 Rosso Claudio 0 INDICE 01. D.Lgs. 231/01: Implicazioni Penali e strumenti Organizzativi

Dettagli

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità

L accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità L accessibilità in Piemonte Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità COSA SI INTENDE PER ACCESSIBILITA L accessibilità è la possibilità, anche per persone

Dettagli

Piano di gestione della qualità

Piano di gestione della qualità Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.

Dettagli

SOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE

SOFTWARE A SUPPORTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA DELLO SPORTELLO UNICO SPECIFICA DEI REQUISITI UTENTE Pag. 1 di 16 SOFTWARE A SUPPORTO DELLA (VERS. 3.1) Specifica dei Requisiti Utente Funzionalità di associazione di più Richiedenti ad un procedimento Codice Identificativo VERIFICHE ED APPROVAZIONI CONTROLLO

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

DATA BASE ON LINE (BANCA DATI MODULI SPERIMENTALI)

DATA BASE ON LINE (BANCA DATI MODULI SPERIMENTALI) Progetto regionale antidispersione per favorire l adempimento dell obbligo d istruzione 2 a annualità DATA BASE ON LINE (BANCA DATI MODULI SPERIMENTALI) MANUALE DI UTILIZZO Indice Premessa 3 Ingresso nel

Dettagli

Norme in materia di dimensionamento energetico

Norme in materia di dimensionamento energetico Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la

Dettagli

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema Pagina: 1 e-travel ING SW Progetto di Ingegneria del Software e-travel Requisiti Utente Specifiche Funzionali del Sistema e Pagina: 2 di 9 Indice dei contenuti 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO...

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

Allegato A Tenuta e redazione delle carte di lavoro

Allegato A Tenuta e redazione delle carte di lavoro Indice 1 Finalità del documento... 2 2 Definizione... 2 3 Obiettivi... 2 4 Requisiti delle carte di lavoro... 2 5 Forma, contenuto ed ampiezza delle carte di lavoro... 3 6 Modalità e principi di compilazione...

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute MATTONE PATIENT FILE Anagrafe delle Persone Fisiche Gianni Maglione Regione Friuli Venezia Giulia Roma 19 giugno 2007 2005 Anagrafe delle Persone Fisiche: il mandato Fornire Linee

Dettagli

Business Process Management

Business Process Management Business Process Management Comprendere, gestire, organizzare e migliorare i processi di business Caso di studio a cura della dott. Danzi Francesca e della prof. Cecilia Rossignoli 1 Business process Un

Dettagli

PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG

PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG SISTEMA DI GESTIONE DOCUMENTALE DMS24 PIATTAFORMA DOCUMENTALE CRG APPLICAZIONE PER LE PROCEDURE DI GARE D AMBITO 1 AGENDA 1. Introduzione 2. I Livelli di accesso 3. Architettura di configurazione 4. Accesso

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi I Sistemi di gestione Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi Jim Kearns Relatore: Sandro Vanin Qualita, Sicurezza, Ambiente Schemi di certificazione. ISO 9001, OHSAS 18001,

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

ARCHIVIO GRAFICO ESTESO

ARCHIVIO GRAFICO ESTESO Grazie all introduzione del configuratore grafico 3D la soluzione GIOTTO MobilCAD Furniture Solution SILVER consente di progettare in maniera parametrica qualunque tipo di mobile e di elemento di arredo,

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD )

DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) Anno Scolastico 2014/15 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: DESIGN ARREDAMENTO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA A: DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) SECONDO BIENNIO CLASSI : TERZE E QUARTE

Dettagli

Stefania Marrara - Esercitazioni di Tecnologie dei Sistemi Informativi. Integrazione di dati di sorgenti diverse

Stefania Marrara - Esercitazioni di Tecnologie dei Sistemi Informativi. Integrazione di dati di sorgenti diverse Politecnico di Milano View integration 1 Integrazione di dati di sorgenti diverse Al giorno d oggi d la mole di informazioni che viene gestita in molti contesti applicativi è enorme. In alcuni casi le

Dettagli

Lezione V. Aula Multimediale - sabato 29/03/2008

Lezione V. Aula Multimediale - sabato 29/03/2008 Lezione V Aula Multimediale - sabato 29/03/2008 LAB utilizzo di MS Access Definire gli archivi utilizzando le regole di derivazione e descrivere le caratteristiche di ciascun archivio ASSOCIAZIONE (1:1)

Dettagli

BASI DI DATI per la gestione dell informazione. Angelo Chianese Vincenzo Moscato Antonio Picariello Lucio Sansone

BASI DI DATI per la gestione dell informazione. Angelo Chianese Vincenzo Moscato Antonio Picariello Lucio Sansone BASI DI DATI per la gestione dell informazione Angelo Chianese Vincenzo Moscato Antonio Picariello Lucio Sansone Libro di Testo 22 Chianese, Moscato, Picariello e Sansone BASI DI DATI per la Gestione dell

Dettagli

Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo

Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo Prerequisiti Mon Ami 3000 Conto Lavoro Gestione del C/Lavoro attivo e passivo L opzione Conto lavoro è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione L opzione Conto lavoro permette

Dettagli

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013 Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità

Dettagli

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai

Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai danni da eventi atmosferici Ronchi Romina Milano, 1 Giugno 2011 CONTENUTI Lo studio

Dettagli

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di

Dettagli

Il documento informatico nel Comune di Cuneo. Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo

Il documento informatico nel Comune di Cuneo. Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo Il documento informatico nel Comune di Cuneo Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo 1 Firma digitale e documento informatico L acquisizione della firma digitale

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Vittorio CAFFI, Massimiliano LO TURCO INNOVANCE Il processo edilizio supportato dal BIM

Vittorio CAFFI, Massimiliano LO TURCO INNOVANCE Il processo edilizio supportato dal BIM Vittorio CAFFI, Massimiliano LO TURCO INNOVANCE Il processo edilizio supportato dal BIM Milano, 8 marzo 2017 In collaborazione con IL PROCESSO EDILIZIO SUPPORTATO DAL BIM V. Caffi, A. Pavan, M. Lo Turco,

Dettagli

Gestione delle formazione

Gestione delle formazione IL SOFTWARE PER LA SICUREZZA E L AMBIENTE STRUMENTO Individuazione delle esigenze e programmazione della formazione Gestione delle formazione Il metodo di Risolvo per gestire un piano formativo dinamico

Dettagli

Ciclo di vita dimensionale

Ciclo di vita dimensionale aprile 2012 1 Il ciclo di vita dimensionale Business Dimensional Lifecycle, chiamato anche Kimball Lifecycle descrive il framework complessivo che lega le diverse attività dello sviluppo di un sistema

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

NOVITA VERSIONE 2011. La soluzione CAD/CAM per il cablaggio elettrico

NOVITA VERSIONE 2011. La soluzione CAD/CAM per il cablaggio elettrico NOVITA VERSIONE 2011 La soluzione CAD/CAM per il cablaggio elettrico Edizione 12 novembre 2010 Definizione Cavi Con Cabling 4D 2011 è possibile definire un cavo multipolare all interno della finestra di

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli