Imprese, Regolamentazione e Antistust Gruppo di Studio e Attenzione Accademia Italiana di Economia Aziendale
|
|
- Letizia Vinci
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gruppo di Studio e Attenzione Imprese, Regolamentazione e Antitrust Laboratorio di Ricerca in Governance e Controlli Interni Imprese, Regolamentazione e Antistust Gruppo di Studio e Attenzione Accademia Italiana di Economia Aziendale Paola Schwizer Università di Parma Roma, 18 Gennaio 2011
2 Gli obiettivi del GSA il Gruppo ha voluto aprire un dibattito all interno dell Accademia sugli attuali assetti della normativa antitrust e dei controlli delle imprese soggette a regolamentazione, quali le imprese di pubblica utilità, le banche e gli intermediari finanziari, e sui rapporti controllori controllati l obiettivo finale è stato quello definire il punto di vista degli economisti aziendali in merito all evoluzione, recente e prospettica, dei rapporti fra banche, imprese e organi di regolamentazione e di controllo della concorrenza la prospettiva di analisi ha tenuto conto degli approcci e degli strumenti di indagine propri dell economia aziendale, ponendosi quindi come complementare a quella degli ambiti disciplinari nei quali i temi proposti sono tradizionalmente trattati 2
3 Il metodo di lavoro raccolta di adesioni costituzione di sottogruppi coinvolti in progetti di ricerca più specifici due filoni principali caratterizzati da focus settoriali: banche e PA due tematiche di fondo: 1. l evoluzione del rapporto tra controllori e controllati e la cultural compliance nel sistema finanziario 2. l antitrust e il sistema di business government relation in Italia. Gli acquisti delle PA produzione di paper e relativa presentazione a convegni 3
4 Filone banche : i principali output del GSA 2008 Schwizer P., Concentrazioni e ristrutturazioni bancarie: benefici ricercati e risultati ottenuti. Le colpe dei manager, in Change management e post merger integration. Un analisi della creazione di valore nel governo dei processi di fusione e acquisizione nel sistema finanziario, in A.Carretta e P.Schwizer (a cura di), Bancaria Editrice, Roma Gandolfi G., Le concentrazioni bancarie e gli effetti generati sulla struttura del sistema bancario italiano, in Change management e post merger integration. Un analisi della creazione di valore nel governo dei processi di fusione e acquisizione nel sistema finanziario, A.Carretta e P.Schwizer (a cura di), Bancaria Editrice, Roma Carretta, A., Farina, V., Schwizer, P., Coordination & cooperation in financial regulation: Do regulators comply with banking culture?, in New drivers of performance in a changing financial world. The contribution of regulation, structural changes and new financial products to markets and intermediaries performances, editors A. Carretta, F. Fiordelisi, G. Mattarocci, Palgrave Publisher 4
5 Filone banche : i principali output del GSA 2009 Carretta a., Farina V., Schwizer P., Chi ha paura della sana e prudente gestione? Un confronto dell atteggiamento della vigilanza e delle banche verso il rischio, in Bracchi G., Masciandaro D., Dopo la crisi. L industria finanziaria italianja tra stabilità e sviluppo, XIV Rapporto della Fondazione Rosselli, Edibank, Milano. Carretta A., Farina V., Schwizer P., La cultura aziendale nelle banche: misurazione ed implicazioni per la gestione e la regolamentazione dell attività bancaria, XXXII Convegno AIDEA, Le risorse immateriali nell'economia delle aziende, Ancona, Settembre
6 Filone banche : i principali output del GSA 2010 Carretta, A., Farina, V., Schwizer, P. The day after Basel 2: Do regulators comply with banking culture?, in Journal of Financial Regulation and Compliance, november, volume 18 issue 4 (pp ) Carretta, A., Cucinelli D., Farina, V., Schwizer, P., Il cambiamento nel central banking: riorganizzarsi per controllare meglio, XXXIII Convegno AIDEA, Pubblico & non profit per un mercato responsabile e solidale, Milano, ottobre. 6
7 Il percorso principale di ricerca L evoluzione dei modelli di vigilanza e del ruolo delle Autorità e le soluzioni organizzative per lo sviluppo di competenze comuni 1. Modalità di creazione, consolidamento e scambio di conoscenze comuni tra intermediari ed Autorità di controllo (mappe delle conoscenze, analisi del linguaggio, ecc.) 2. Ruolo delle conoscenze nelle relazioni tra assetto della vigilanza e performance dell attività di supervisione 3. Adeguatezza dell assetto organizzativo interno delle Autorità di controllo 4. Sintonia di conoscenze e grado di integrazione tra organi e attività di vigilanza L analisi della cultura delle banche e della Banca d Italia 7
8 Il percorso principale di ricerca L evoluzione dei modelli di vigilanza e del ruolo delle Autorità e le soluzioni organizzative per lo sviluppo di competenze comuni 1. Modalità di creazione, consolidamento e scambio di conoscenze comuni tra intermediari ed Autorità di controllo (mappe delle conoscenze, analisi del linguaggio, ecc.) 2. Ruolo delle conoscenze nelle relazioni tra assetto della vigilanza e performance dell attività di supervisione 3. Adeguatezza dell assetto organizzativo interno delle Autorità di controllo 4. Sintonia di conoscenze e grado di integrazione tra organi e attività di vigilanza L analisi della cultura delle banche e della Banca d Italia 8
9 La trasformazione della regolamentazione porta ad uno stile di controllo sempre più indiretto. Tale impostazione presuppone l effettiva capacità degli organi di controllo di conoscere e addirittura guidare i comportamenti gestionali degli intermediari vigilati, tenendo conto delle differenze di assetti proprietari, dimensioni, specificità delle attività svolte microprudential view macroprudential view 9
10 Tipologia di regolamentazione Controlli interni Verso un nuovo ruolo delle Autorità di Controllo Vigilanza prudenziale Vigilanza strutturale Regista Arbitro Certificatore Ruolo 10
11 e nuovi modelli di comportamento FUNZIONE RUOLO TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ Regolamentatore Regista Arbitro Definisce regole anche su base individuale e modalità di applicazione; forte discrezionalità Definisceregoleoggettiveeneverificailrispetto Consulente Certificatore Valida i modelli interni di controllo; definisce sound principles e best practices e controlla l esecuzione dei controlli (enforcement) Coach Mentor Verifica la manutenzione dei modelli; segue l innovazione; stimola e supporta l adozione di best practices E a disposizione dei soggetti vigilati per suggerimenti e indicazioni operative in merito alla manutenzione e all evoluzione dei sistemi di controllo 11
12 Il percorso principale di ricerca L evoluzione dei modelli di vigilanza e del ruolo delle Autorità e le soluzioni organizzative per lo sviluppo di competenze comuni 1. Modalità di creazione, consolidamento e scambio di conoscenze comuni tra intermediari ed Autorità di controllo (mappe delle conoscenze, analisi del linguaggio, ecc.) 2. Ruolo delle conoscenze nelle relazioni tra assetto della vigilanza e performance dell attività di supervisione 3. Adeguatezza dell assetto organizzativo interno delle Autorità di controllo 4. Sintonia di conoscenze e grado di integrazione tra organi e attività di vigilanza L analisi della cultura delle banche e della Banca d Italia 12
13 L analisi della cultura delle banche e della Banca d Italia La cultura aziendale costituisce un importante risorsa immateriale nell economia delle banche, influenza i comportamenti degli operatori dell industria finanziaria e le relazioni con gli organi di controllo, assume rilievo nel processo di creazione di valore e nel soddisfacimento delle attese degli stakeholder I lavori sviluppati sul tema mirano a fare il punto sulla letteratura specializzata e a presentare un nuovo approccio di analisi empirica della cultura aziendale nelle banche, basato sul linguaggio La metodologia della text analysis è stata applicata allo studio della cultura delle banche italiane e a quella della Banca d Italia, rispetto a temi quali: il cambiamento, la clientela, l innovazione, il rischio, la disclosure 13
14 L analisi della cultura delle banche e della Banca d Italia In tempi più recenti, i lavori si sono concentrati sull area del risk management, che negli ultimi anni ha vissuto i più profondi mutamenti a causa dello scenario economico finanziario sempre più complesso e che gradualmente ha visto assumere una rilevanza crescente di varie tipologie di rischio, accanto al rischio di credito 14
15 L analisi della cultura delle banche e della Banca d Italia Obiettivo dell indagine è stato lo studio della cultura del rischio nelle autorità di controllo e nelle banche al fine di evidenziare l esistenza di gap culturali, la cui interpretazione può, fra l altro, risultare utile per meglio comprendere l evoluzione dell attuale crisi finanziaria. L indagine è stata effettuata con riferimento al contesto confrontando, da un lato, la cultura del rischio della Banca d Italia e, dell altro, quella di un campione omogeneo e rappresentativo dei principali gruppi bancari italiani quotati (il 78,4% del totale, sulla base della capitalizzazione di mercato nel 2007) I risultati dell analisi condotta evidenziano un differente approccio al rischio che trae origine da differenti ruoli ed impostazioni culturali delle istituzioni indagate e che può spiegare il disallineamento tra le attese della regolamentazione ed i comportamenti degli operatori. In particolare deve essere sottolineata la scarsa attenzione dedicata, nei documenti prodotti sino al 2007, al rischio di liquidità nel caso sia della Banca d Italia che in quello delle Banche 15
16 Dalla cultura. all organizzazione del central banking La capacità di ogni istituzione, pubblica o privata, di raggiungere i propri obiettivi dipende spesso da come le soluzioni organizzative, i meccanismi operativi ed i comportamenti si mostrano coerenti rispetto all ambiente di riferimento ed alle strategie perseguite (Porter 1980; Chandler 1962). Una formulazione alternativa di questo principio è che i cambiamenti che avvengono a livello ambientale devono trovare un necessario riscontro nelle strategie e nelle variabili organizzative (hard e soft) dei soggetti che vi operano Nel caso specifico del central banking, la definizione di politiche monetarie comuni (almeno nell ambito dell Eurosistema), la realizzazione di nuovi schemi di vigilanza a livello sovranazionale e lo sviluppo tecnologico determinano per molte banche centrali la necessità di innovare la propria azione e, di conseguenza, di ridisegnare le soluzioni organizzative e le pratiche gestionali 16
17 Dalla cultura. all organizzazione del central banking L ultimo contributo ha voluto identificare i tratti comuni e le peculiarità dei processi di change management nelle banche centrali alla luce delle loro specificità A tal fine si sono utilizzate due prospettive di analisi Da un lato si sono prese in considerazione le scelte riguardanti le variabili hard dell organizzazione attraverso l esame approfondito di oltre 200 organigrammi di altrettante banche centrali. La mappatura delle caratteristiche di tale strumento organizzativo è stata condotta secondo alcune dimensioni tipiche, tra le quali l estensione verticale e orizzontale, i criteri di divisione del lavoro e di coordinamento, le tipologie di responsabilità affidate alle prime linee, le modalità di presidio delle interdipendenze tecniche. La presenza di modelli di struttura eterogenei indicherebbe una volontà di valorizzare competenze distintive, pur in presenza di uno scenario comune. Al contrario, la convergenza verso un modello simile di organizzazione rappresenterebbe un indicatore di un approccio razionale alla pianificazione strategica e alle conseguenti scelte di cambiamento strutturale 17
18 Dalla cultura. all organizzazione del central banking Dall altro lato, attraverso la metodologia dei case study, l attenzione si è spostata sulle variabili soft ed in particolare sull efficacia delle scelte in termini di comunicazione interna ed esterna e di condivisione dei comportamenti organizzativi e di valori e culture aziendali necessari per il corretto funzionamento delle nuove strutture organizzative 18
19 Dalla cultura. all organizzazione del central banking Dall analisi degli organigrammi sono emerse alcune caratteristiche organizzative comuni o particolarmente ricorrenti nelle banche centrali il modello prevalentemente adottato per la gestione dell attività è di tipo funzionale e riflette un elevata specializzazione delle mansioni e una scelta di forte accentramento del processo decisionale e di controllo da parte del vertice la presenza di competenze diversificate nei singoli ambiti determina una frammentazione dei compiti e delle attività e può comportare difficoltà nei collegamenti trasversali e nella gestione di problematiche di natura complessa la concentrazione del potere decisionale è più forte nelle istituzioni cui è affidata la vigilanza sul sistema bancario e in quelle che presidiano una gamma diversificata di attività 19
20 Dalla cultura. all organizzazione del central banking Dalla successiva analisi del caso relativo alla la riforma delle filiali della Banca d Italia emerge che nella realizzazione della strategia di cambiamento è stato seguito sia un approccio top down, nella definizione degli obiettivi e delle linee guida del cambiamento, che un approccio bottom up, nella condivisione/validazione delle linee guida e nella definizione dei comportamenti coerenti con gli obiettivi del cambiamento Tali approcci sono poi stati legati fra loro attraverso alcuni momenti fondamentali, quali la i) la definizione dei principi guida del cambiamento ii) l analisi del grado di condivisione dei principi guida iii) il sostegno alla motivazione dei responsabili delle unità di base in fase di cessazione iv) lo sviluppo del ruolo di change agent dei responsabili delle unità di base delle nuove filiali 20
21 Dalla cultura. all organizzazione del central banking Cultura manageriale/stile di leadership dei responsabili delle direzioni (punteggi: min 1 max 6) Consenso Flessibilità Imprenditorialità 3,9 3,2 Focus Esterno 3,2 4,1 Gerarchia Controllo Razionalità 21
22 Terza sessione Tavola Rotonda sul tema La corporate governance migliora davvero la concorrenza? Il caso delle imprese e delle istituzioni finanziarie Prof. Alessandro Carretta, Università di Roma Tor Vergata e Presidente AIDEA (Moderatore) Dott.ssa Rosalba Casiraghi, Presidente Nedcommunity Prof. Fabio Fortuna, Università Niccolò Cusano, Roma Dott. Pietro Gugliotta, Funzionario dell'ispettorato Vigilanza Banca d Italia Dott. Francesco Taranto, Consigliere di amministrazione, ENI S.p.A. 22
Introduzione 11 Alessandro Carretta, Paola Schwizer
Introduzione 11 Alessandro Carretta, Paola Schwizer PARTE PRIMA - Regolamentazione La vigilanza bancaria dopo i controlli interni: verso la consulenza regolamentare e il knowledge management 21 Alessandro
DettagliProf. Giuliana Birindelli Docente presso la Facoltà di Economia dell Università degli Studi del Molise
Prof. Giuliana Birindelli Docente presso la Facoltà di Economia dell Università degli Studi del Molise Volumi: Pubblicazioni - G. Birindelli, P. Ferretti (2006), Evoluzione del rischio operativo nelle
DettagliPresentazione dell attività del Laboratorio
Gruppo di Studio e Attenzione Imprese, Regolamentazione e Antitrust Università degli Studi di Roma TOR VERGATA Laboratorio di Ricerca in Governance e Controlli Interni Presentazione dell attività del Laboratorio
DettagliLABORATORIO DI RICERCA SU GOVERNANCE E CONTROLLI INTERNI
1 LABORATORIO DI RICERCA SU GOVERNANCE E CONTROLLI INTERNI Presentazione dell attività del Laboratorio Paola Schwizer - Università di Parma Università di Roma Tor Vergata, 16 Gennaio 2013 2 AGENDA Gli
DettagliL assetto proprietario degli intermediari
L assetto proprietario degli intermediari L armonizzazione comunitaria delle regole e dei controlli Giuseppe Boccuzzi Agenda 1. Corporate governance e assetti proprietari 2. Specialità della disciplina
DettagliIndice. Presentazione. xiii
Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Le funzioni e le differenziazioni
DettagliIl rischio di concentrazione: regole, implicazioni gestionali e questioni aperte
Il rischio di concentrazione: regole, implicazioni gestionali e questioni aperte Lucia Gibilaro Facoltà di Economia Università di Bergamo Indice Introduzione Le regole Le implicazioni gestionali Le questioni
DettagliCurriculum Vitae. VINCENZO FARINA Data di nascita: 27/03/1978
Curriculum Vitae VINCENZO FARINA Data di nascita: 27/03/1978 Email: vincenzo.farina@uniroma2.it Telefono: 0039 06 7674236 Cellulare: 0039 347 0893644 Educazione 2007 Dottorato di ricerca in Banca e Finanza,
DettagliL organizzazione. disposizione ed alla combinazione delle risorse da. necessarie per l ordinato svolgimento della gestione.
L organizzazione Prospettiva allargata aspetti connessi alla disposizione ed alla combinazione delle risorse da impiegare nella gestione d impresa Prospettiva ristretta definire compiti, individuare responsabilità
Dettaglii compliance formale o sostanziale?
PROGETTO DI RICERCA Gli intermediari finanziari italiani e l adesione al Codice di Autodisciplina: i compliance formale o sostanziale? Valeria Stefanelli Università Niccolò Cusano di Roma LABORATORIO DI
DettagliFull Professor of The economics of financial intermediaries at Parma University, Italy
Paola Schwizer Banking and Insurance Department Curriculum Vitae SDA Professor Degree in Economics, Bocconi University, Milan, 1989 Best Innovative Custom Program - Executive Education Custom Programs
DettagliVariabili organizzative e patrimoniali come elementi sinergici nella disciplina prudenziale
La Corporate Governance delle imprese finanziarie: fattore strategico di competitività e di sana e prudente gestione Variabili organizzative e patrimoniali come elementi sinergici nella disciplina prudenziale
DettagliIntraday Liquidity Management verso Europa 2020: T2S, Repo Market e Blockchain
ATTIVITA DI RICERCA 2016 Intraday Liquidity Management verso Europa 2020: T2S, Repo Market e Blockchain PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI Lo scenario di mercato degli ultimi anni è stato caratterizzato
DettagliIL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING - LINK AUDITOR
2017 IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING - LINK AUDITOR SP Consulting Srl www.spconsulting.name Chi siamo SP CONSULTING e IUS CONSULTING SP Consulting e IUS Consulting offrono consulenza
DettagliIl governo dell impresa bancaria tra autonomia e regolamentazione
Fondazione Gabriele Berionne La corporate governance delle imprese finanziarie: fattore strategico di competitività e sana e prudente gestione Il governo dell impresa bancaria tra autonomia e regolamentazione
DettagliMASTER di 1 livello in CORPORATE BANKING
MASTER di 1 livello in CORPORATE BANKING edizione a.a. 017-018 Gli obiettivi del Master Il Master in Corporate Banking istituito dall Università degli Studi di Firenze: offre una formazione altamente qualificata
DettagliIl governo del Rischio informatico alla luce delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale
ATTIVITA DI RICERCA 2014 Il governo del Rischio informatico alla luce delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale Metodologie, processi e strumenti PROPOSTA DI PARTECIPAZIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI
DettagliPaola Schwizer. Curriculum Vitae. Banking and Insurance. Home Page > Faculty
Home Page > Faculty Paola Schwizer Banking and Insurance PAOLA.SCHWIZER@SDABOCCONI.IT Via Bocconi 8, room 224 Tel.+39 02 5836.5967-6886 Fax.02-5836.6893 Curriculum Vitae Paola Schwizer è Affiliate Professor
DettagliAccreditamento VALORE P.A. Avviso di selezione e ricerca di CORSI DI FORMAZIONE 2017 di SECONDO LIVELLO TIPO A
Accreditamento VALORE P.A. Avviso di selezione e ricerca di CORSI DI FORMAZIONE 2017 di SECONDO LIVELLO TIPO A Tematica - Personale, organizzazione e riforma della Pubblica Amministrazione Titolo - LA
Dettagli1991 Laurea in Economia e Commercio conseguita presso la Facoltà di Economia dell'università degli Studi di Roma "Tor Vergata"
Curriculum vitae Informazioni anagrafiche e posizione accademica attuale Lucia Leonelli Nata a Roma il 17 giugno 1967 Residente in Roma Via Cimone 113, cap 00141, tel 06/86800437 1991 Laurea in Economia
DettagliIl Sistema dei Controlli Interni e il Governo Societario nella prospettiva della nuova Vigilanza Bancaria Europea. Valerio Pesic
Il Sistema dei Controlli Interni e il Governo Societario nella prospettiva della nuova Vigilanza Bancaria Europea Valerio Pesic Una visione di sintesi Il Sistema dei Controlli Interni di Il Governo Societario
DettagliDIPARTIMENTO DI ECONOMIA. Economia e Finanza Laurea Magistrale
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA Economia e Finanza Laurea Magistrale Corporate finance (finanza aziendale) Financial markets/asset pricing (mercati finanziari e prezzi dei prodotti finanziari) Investment (investimenti
DettagliEconomia e direzione delle imprese
Economia e direzione delle imprese Le condizioni organizzative per l implementazione delle strategie CONTENUTI Sistemi organizzativi aziendali e vantaggio competitivo La progettazione organizzativa Le
DettagliRegolamentazione, vigilanza e politiche di controllo sul sistema finanziario
Regolamentazione, vigilanza e politiche di controllo sul sistema finanziario Sommario 1. Il sistema dei controlli 2. Le autorità di controllo 3. La regolamentazione e la vigilanza 1. Il sistema dei controlli:
DettagliConvegno. I Confidi al bivio: tra decadenza (annunciata) e rinascimento (ancora possibile
Convegno I Confidi al bivio: tra decadenza (annunciata) e rinascimento (ancora possibile Scuola di Economia e Management dell Università degli Studi di Firenze Firenze 26 febbraio 2015 La disciplina dei
DettagliLe funzioni del sistema finanziario
Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 1.3 Quali funzioni svolge il sistema finanziario 1.3.1 L offerta
DettagliPercorso professionalizzante Risk management in banca
www.abiformazione.it Percorso professionalizzante Risk management in banca Risk management / Percorso professionalizzante La capacità di individuare, valutare e gestire i rischi sottesi al business bancario
DettagliPresentazione del nuovo assetto organizzativo della Capogruppo
Direzione Generale Presentazione di: Enrico Grazzini Presentazione del nuovo assetto organizzativo della Capogruppo Incontro con le Organizzazioni Sindacali Procedura Sindacale Progetti di Piano Industriale
DettagliSeminario: La Banca Digitale e le Reti Distributive Bancarie. Dipartimento di Management. Roma, 18 aprile 2016
Seminario: La Banca Digitale e le Reti Distributive Bancarie Dipartimento di Management Roma, 18 aprile 2016 I parte Inquadramento Metodologico del Retail Banking: - Modelli Organizzativi ed Assetti Istituzionali
DettagliIndice. 2 La struttura finanziaria dell economia 15. xiii. Presentazione
Indice Presentazione xiii 1 Le funzioni del sistema finanziario 1 1.1 Che cos è il sistema finanziario 2 1.2 La natura e le caratteristiche degli strumenti finanziari 2 1.3 Quali funzioni svolge il sistema
DettagliLa supervisione sugli intermediari finanziari: principi, criticità, evoluzioni
La supervisione sugli intermediari finanziari: principi, criticità, evoluzioni Workshop CeTIF AICOM Gli intermediari specializzati: modelli di business e nuove regole di funzionamento Milano, 11 aprile
DettagliLa riforma del Titolo V TUB e l evoluzione della disciplina di Vigilanza
La riforma del Titolo V TUB e l evoluzione della disciplina di Vigilanza Convention annuale FEDART Fidi Palermo, 11 ottobre 2012 I confidi nella riforma del Titolo V TUB Confidi Elenco ex art. 112 Albo
DettagliDimensione, modelli operativi e organizzativi dei ConFidi
Dimensione, modelli operativi e organizzativi dei ConFidi Milano, 13 giugno 2012 Prof. Rossella Locatelli Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari Dipartimento di Economia Università dell Insubria
DettagliUNIONE BANCARIA E BASILEA 3 RISK & SUPERVISION 2016
Convegno UNIONE BANCARIA E BASILEA 3 RISK & SUPERVISION 2016 Roma, Palazzo dei Congressi 21/22 giugno Draft 1 26 e 27 giugno SCHEMA DI SINTESI MARTEDÌ 21 MATTINA (9.30-13.15) SESSIONE PLENARIA DI APERTURA
DettagliFigure professionali dei percorsi alternanza scuola lavoro
Figure professionali dei percorsi alternanza scuola lavoro ANNO SCOLASTICO 2018-2019 Introduzione La Banca d Italia è la banca centrale della Repubblica italiana; è un istituto di diritto pubblico, regolato
DettagliL evoluzione del modello di business nelle aziende di servizi: impatti organizzativi e sui ruoli
L evoluzione del modello di business nelle aziende di servizi: impatti organizzativi e sui ruoli Roma, 20 maggio 2016 Alessandro Carretta Università degli Studi di Roma Tor Vergata SDA Bocconi School of
DettagliIl sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance
ATTIVITA DI RICERCA 2015 Il sistema di reporting per gli organi di vertice delle compagnie assicurative: gli effetti di Solvency 2 e Regolamento 20 sulla governance PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E OBIETTIVI
DettagliORGANIZZAZIONE E MANAGEMENT DELLE IMPRESE COOPERATIVE «Modulo Configurazioni Organizzative» A cura di: Alessandro Hinna
ORGANIZZAZIONE E MANAGEMENT DELLE IMPRESE COOPERATIVE «Modulo Configurazioni Organizzative» A cura di: Alessandro Hinna H. Mintzberg Schema logico di esposizione 1. Ipotesi di partenza 2. L idea di configurazione
DettagliVINCENZO FARINA
VINCENZO FARINA Email: vincenzo.farina@uniroma2.it Dipartimento di Management e Diritto Università di Roma Tor Vergata Via Columbia 2, 00133 Roma Ultimo aggiornamento: Settembre 2016 POSIZIONE ATTUALE
DettagliCOMPLIANCE MANAGEMENT
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - AREA AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO
DettagliLe relazioni tra CdA, Comitato Rischi e Funzioni di Controllo. Elisabetta Gualandri
Sessione I: Governance e controlli Le relazioni tra CdA, Comitato Rischi e Funzioni di Controllo Elisabetta Gualandri BPER: Banca Università di Modena e Reggio Emilia Roma, 24 giugno 2015 1 Governance
DettagliCorso di Organizzazione Aziendale
Corso di Organizzazione Aziendale Alberto Francesconi a.a. 2010-2011 1 UN MODELLO DI PROGETTAZIONE DELL ASSETTO ORGANIZZATIVO D IMPRESA Ambiente Cultura Obiettivi e strategia Macro Struttura 1. Formalizzazione
DettagliIl Framework del Risk Appetite in UniCredit Coinvolgimento del Top Management e Sfide operative
Il Framework del Risk Appetite in UniCredit Coinvolgimento del Top Management e Sfide operative Giovanni Albanese UniCredit Group, Head of Group Credit Risk ABI, Convegno Basilea 3 2013 Roma, 28 Giugno
DettagliPercorso professionalizzante Risk management in banca
www.abiformazione.it Percorso professionalizzante Risk management in banca Risk management / Corsi Professionalizzanti La capacità di individuare, valutare e gestire i rischi sottesi al business bancario
DettagliCorso di Rivalidazione manageriale
Organizzazione come sistema Corso di Rivalidazione manageriale Le organizzazioni sanitarie alla Luce della riforma Mario Faini 1 Progea Un organizzazione può essere letta come un sistema, comunicante con
DettagliSEDE DI TORINO DELLA BANCA D'ITALIA VIA ARSENALE, TORINO
Prende avvio il 26 settembre 2018, presso la Sede di Torino della Banca d Italia, Incontri con la Banca d Italia, un'iniziativa dedicata ai cittadini per conoscere meglio i compiti e le funzioni della
DettagliPERCORSO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA 2014
Ruolo ambiti e metodologie dei rischi SP Consulting Srl www.spconsulting.name PARTNERSHIP SP CONSULTING e IUS CONSULTING Sp Consulting e IUS Consulting offrono consulenza all industria finanziaria sostenendola
DettagliEnterprise Risk Management: la via del futuro consapevole. Ravenna, 10 Novembre 2017
Enterprise Risk Management: la via del futuro consapevole Ravenna, 10 Novembre 2017 Negli ultimi anni la crescita di portatori d interesse (stakeholder) sempre più attenti e propositivi e un costante
DettagliRUOLO E PROFESSIONALITA DELLE FIGURE UTILIZZATE
RUOLO E PROFESSIONALITA DELLE FIGURE UTILIZZATE Approvato dal C.d.A. in data 16 Gennaio 2018 1 Sommario 1. Introduzione... 3 1.1 Profili di Consulenza... 3 1.2 Profili Tecnico-Applicativi... 3 1.3 Profili
DettagliPROFILO QUALI QUANTITATIVO OTTIMALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA PROFILO SPA
PROFILO QUALI QUANTITATIVO OTTIMALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA PROFILO SPA VERSIONE: MARZO 2012 TITOLO Indice dei temi trattati 1. PREMESSA... 3 1.1. Contesto Normativo... 3 1.2. Processo
DettagliManagement sistemico vitale
Management sistemico vitale Scelte e decisioni in ambito complesso Corso di Management Prof. Mario Calabrese 30/03/2017 Lezione numero 6 1 La strategia e il successo delle organizzazioni I successi non
DettagliDalle attività ispettive alla creazione di valore: l internal audit. Dott. Gianfranco Ruggiero Resp. Internal Audit MPS Capital Services
Dalle attività ispettive alla creazione di valore: l internal audit Dott. Gianfranco Ruggiero Resp. Internal Audit MPS Capital Services Dal rischio al sistema dei controlli Internal controls are designed,
DettagliLA REGOLAMENTAZIONE DELL ATTIVITA BANCARIA
LA REGOLAMENTAZIONE DELL ATTIVITA BANCARIA IL QUADRO REGOLAMENTARE DI VIGILANZA L ordinamento (insieme organico delle regole che disciplinano le attività e le istituzioni del sistema finanziario) ricomprende
DettagliLa strategia organizzativa. La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo
La strategia organizzativa La visione interna della ricerca del vantaggio competitivo Strategie di assetto strutturale (rivolte all interno) strategia risorse risorse distintive strategia operations assetto
DettagliPaola Schwizer. Curriculum Vitae. Banking and Insurance. Home Page > Faculty
Home Page > Faculty Paola Schwizer Banking and Insurance PAOLA.SCHWIZER@SDABOCCONI.IT Via Bocconi 8, room 224 Tel.+39 02 5836.5967-6886 Fax.02-5836.6893 Curriculum Vitae Paola Schwizer is Affiliate Professor
DettagliLa gestione efficace di una struttura organizzativa complessa
PROGETTO VALORE P.A. La gestione efficace di una struttura organizzativa complessa Corso di 2 livello - 40 ore Area tematica: Leadership e Management Presentazione Le organizzazioni sono sistemi complessi
DettagliWORKSHOP IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING LINK AUDITOR. SP Consulting Srl
A T I V O N IL REFERENTE INTERNO PER LA FUNZIONE INTERNAL AUDITING LINK AUDITOR 23 Ottobre 2014 SP Consulting Srl www.spconsulting.name Chi siamo SP CONSULTING e IUS CONSULTING SP Consulting e IUS Consulting
Dettaglidalla consapevolezza all azione?
Amministratori e sindaci: dalla consapevolezza all azione? Ricerca promossa dal Reflection Group: Nuovi Modelli di Leadership per Consiglieri di Amministrazione Nedcommunity Milano, 19 Giugno 2018 Prof.ssa
DettagliCAPITOLO 2. Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia
CAPITOLO 2 Strategia, Progettazione Organizzativa ed Efficacia Agenda Il Management Strategico Il progetto strategico Gli obiettivi operativi Strategia e struttura Fattori contingenti Misurare l efficacia
DettagliCorso di Economia e Gestione delle Imprese. Anno accademico
1 Corso di Economia e Gestione delle Imprese Anno accademico 2017-2018 2 LEZIONE del 29.11 3 4 Processi di natura organizzativa Capitolo 9 (parte prima) 5 A cura di Maria Chiara di Guardo Obiettivi di
DettagliCurriculum vitae. Avv. Maddalena Marchesi
Curriculum vitae Avv. Maddalena Marchesi DATI ANAGRAFICI Luogo e data di nascita: Roma 3.12.1976, CF MRCMDL76T43H501I Residenza: Via A. Fulvio 10, 00162, Roma Studio: Via Catanzaro, n. 15, 00161, Roma
DettagliCredit Risk Management
Executive Master in Credit Risk Management Sida Group Alta Formazione dal 1985 Strategia Consulenza Formazione Sedi: Roma Napoli Bologna Parma Chieti Perugia Ancona www.mastersida.com OBIETTIVI Il Credit
DettagliXIX CONVEGNO NAZIONALE DI INFORMATION SYSTEMS AUDITING
XIX CONVEGNO NAZIONALE DI INFORMATION SYSTEMS AUDITING Firenze 19, 20 maggio 2005 I QUATTRO SCENARI DELL IT AUDITING Ruolo dell Auditor e del Compliance Officer Claudio Cola RISCHIO OPERATIVO E il rischio
DettagliINDICE. Capitolo 2 LA RACCOLTA DEL RISPARMIO
INDICE Capitolo 1 DIRITTO SOCIETARIO E DISCIPLINA DEL SETTORE BANCARIO E FINANZIARIO di Vittorio Tusini Cottafavi e Diana Capone 1 1. Diritto societario e disciplina del settore bancario e finanziario
DettagliCapitolo tredici. L organizzazione dell impresa internazionale. Caso di apertura: la Unilever
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo tredici L organizzazione dell impresa internazionale Caso di apertura: la Unilever 13-3 Una delle prime imprese multinazionali al mondo Organizzata in modo decentralizzato
DettagliIl disegno e la valutazione del Sistema di controllo interno
Direzione Sistemi di Controllo Interno Il disegno e la valutazione del Sistema di controllo interno Verona, 17 dicembre 2009 Gian Michele Mirabelli Direttore Sistemi di controllo interno Edison Spa Il
DettagliIl marketing nell economia e nella gestione d impresa
Il marketing nell economia e nella gestione d impresa Obiettivi conoscitivi Definire il concetto di marketing nell insieme dei rapporti tra impresa e mercato Definire gli obiettivi di marketing partendo
DettagliMisurare e valutare le performance: i processi di riforma e gli strumenti gestionali PROGRAMMA DETTAGLIATO
Programma INPS Valore PA Personale, organizzazione e riforma della Pubblica Amministrazione Corso di formazione di II livello, a.a. 2018-19 Misurare e valutare le performance: i processi di riforma e gli
DettagliIndice. pag. xiii. Presentazione della terza edizione, di Roberto Ruozi » 1» 1» 4
Indice Presentazione della terza edizione, di Roberto Ruozi 1 L attività bancaria 1.1 Una definizione di banca 1.2 Le origini del sistema bancario moderno 1.3 L evoluzione del sistema creditizio nel quadro
DettagliFIDITALIA S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2
FIDITALIA S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2 Informativa al pubblico sui requisiti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2011 1 INTRODUZIONE La normativa prudenziale per gli Intermediari Finanziari è disciplinata
DettagliFIDITALIA S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2. Informativa al pubblico sui requisiti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2012
FIDITALIA S.p.A. III PILASTRO DI BASILEA 2 Informativa al pubblico sui requisiti patrimoniali individuali al 31 dicembre 2012 INTRODUZIONE La normativa prudenziale per gli Intermediari Finanziari è disciplinata
Dettagli10 - INDICE DELLA MATERIA MANAGEMENT
10 - INDICE DELLA MATERIA MANAGEMENT B532 La delega come strumento di coordinamento e di leadership...pag. 2 B536 Smart working nella P.A.: bussole e attrezzature per lavorare in modo positivo...pag. 3
DettagliLe prospettive della misurazione statistica delle istituzioni non profit
Censimento permanente Istituzioni non profit Le prospettive della misurazione statistica delle istituzioni non profit ROMA 20 DICEMBRE 2017 Stefano Menghinello Istat Direzione Centrale per le Statistiche
DettagliData Governance: linee guide operative e tecniche per il governo della qualità dei dati
ATTIVITA DI RICERCA 2015 Data Governance: linee guide operative e tecniche per il governo della qualità dei dati PROPOSTA DI ADESIONE 1 TEMI E MOTIVAZIONI I temi introdotti dalla Circolare 263 in tema
DettagliLA FUNZIONE COMPLIANCE DI UNICREDIT
LA FUNZIONE COMPLIANCE DI UNICREDIT Evoluzione e nuove sfide Graziella Capellini, Head of Italy Roma, 11 Novembre 2010 La in UniCredit è A il frutto di una evoluzione B che continua nel tempo C Business
DettagliBenchmarking e Comparazione per contesti
Benchmarking e Comparazione per contesti Patrizia Messina (Università di Padova) Udine, 11 Ottobre 2013 1 La comparazione per contesti A differenza della semplice comparazione di dati statistici, parte
Dettagli2.6. I rapporti tra proprietà e management nel governo delle imprese [35]
Indice Prefazione [XI] di Pietro Genco 1. Strategia e creazione di valore [1] 1.1. La creazione di valore come obiettivo delle scelte strategiche di impresa [1] 1.2. Strategia e ripartizione del valore
DettagliMisurazione dei Rischi e Valutazione della Performance in Banca. Prof. Franco Fiordelisi. a.a
Misurazione dei Rischi e Valutazione della Performance in Banca Prof. Franco Fiordelisi a.a. 2008-09 Indice Obiettivi del corso 3 Descrizione del corso 3 Learining outcomes 4 Modalità di svolgimento del
DettagliProgettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima)
Progettazione della mesostruttura: la specializzazione orizzontale (parte prima) Paolo Depaoli Supporti alle lezioni basate sul capitolo 5 del testo «La progettazione organizzativa» (a cura di Franco Isotta)
DettagliSCHEMA DI SINTESI GIOVEDÌ 14 MATTINA ( ) GIOVEDÌ 14 POMERIGGIO ( ) RISK MEASUREMENT & REPORTING
SCHEMA DI SINTESI GIOVEDÌ 14 MATTINA (9.15-13.15) SESSIONE PLENARIA DI APERTURA ASPETTI REGOLAMENTARI E GESTIONALI PER UNA CRESCITA SANA DELL ECONOMIA E DEL CREDITO Giovanni Sabatini, ABI GIOVEDÌ 14 POMERIGGIO
DettagliLa progettazione organizzativa. Tecnica Industriale e Commerciale 08/09
La progettazione organizzativa Prospettiva Ritorniamo a occuparci di piccole, medie e grandi imprese Il tema trattato attiene alle scelte di organizzazione del lavoro del vertice (imprenditore e/o management)
DettagliBUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION
BUONE PRATICHE DI CUSTOMER SATISFACTION FORUM PA 2011 10 maggio Dott.ssa Maria Antonia Vertaldi Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Sassari L AMMINISTRAZIONE 3 Uffici Giudiziari 5 Istituti Penitenziari
DettagliUNIVERSITA degli STUDI di FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA (DEPARTMENT OF ECONOMICS)
UNIVERSITA degli STUDI di FOGGIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA (DEPARTMENT OF ECONOMICS) CORSO DI LAUREA in ECONOMIA AZIENDALE Bachelor Degree Programme: BUSINESS ECONOMICS a.a. 2016/2017 (academic year 2016/2017)
DettagliLe Intranet nelle banche italiane: obiettivi centrati e opportunità da cogliere. Bianca Cammino
Le Intranet nelle banche italiane: obiettivi centrati e opportunità da cogliere Bianca Cammino b.cammino@abi.it Roma, 5 ottobre 2004 Agenda Stato dell arte delle Intranet nelle banche italiane Metodologia
DettagliComposizione quali-quantitativa ottimale dell Organo amministrativo Comunicazione ai Soci in vista del rinnovo parziale del Consiglio di
Composizione quali-quantitativa ottimale dell Organo amministrativo Comunicazione ai Soci in vista del rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione Modena, febbraio 2014 Sommario 1 PREMESSA...3 2
DettagliComposizione quali quantitativa ottimale dell Organo amministrativo Comunicazione ai Soci in vista del rinnovo parziale del Consiglio di
Composizione quali quantitativa ottimale dell Organo amministrativo Comunicazione ai Soci in vista del rinnovo parziale del Consiglio di Amministrazione Sassari, 28 febbraio 2014 1 Sommario 1 PREMESSA...
DettagliLA REGOLAMENTAZIONE E I CONTROLLI DI VIGILANZA
LA REGOLAMENTAZIONE E I CONTROLLI DI VIGILANZA IL PERCHÉ DELLA REGOLAMENTAZIONE FINANZIARIA La ragione fondante della regolamentazione risiede nella circostanza di prevenire, ed eventualmente gestire situazioni
DettagliL impatto della Direttiva «Non financial and diversity information»sui bilanci delle societàquotate
L impatto della Direttiva «Non financial and diversity information»sui bilanci delle societàquotate Roma, 24 marzo 2017 Andrea Venturelli Associato di Economia Aziendale Dipartimento di Scienze dell Economia
DettagliGian Marco Chiesi. Curriculum vitae
Gian Marco Chiesi Curriculum vitae CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM - Dottore di Ricerca in Mercati e intermediari Finanziari (MEIF), XVIII ciclo, titolo conseguito nel 2007 presso l Università Cattolica
DettagliI LE ISTITUZIONI PUBBLICHE: FINALITÀ E CARATTERISTICHE
Prefazione XI I LE ISTITUZIONI PUBBLICHE: FINALITÀ E CARATTERISTICHE 1 Le istituzioni pubbliche: sistemi e funzioni di Giovanni Fattore 3 1.1 Le istituzioni pubbliche 3 1.2 Il sistema politico 4 1.3 Il
DettagliE.G.I. Executive summary. Economia e Gestione delle Imprese Marco Pironti - Università di Torino
Executive summary L impresa Corporate governance Le strategie d impresa Le politiche di pianificazione e controllo Le politiche organizzative Le politiche finanziarie La valutazione della performance 1
DettagliGOVERNANCE DEI CONTROLLI: LA FUNZIONE COMPLIANCE
LE IMPRESE DI ASSICURAZIONI OLTRE SOLVENCY II PRESIDIO DEI RISCHI, ORGANIZZAZIONE, SISTEMI DI CONTROLLO GOVERNANCE DEI CONTROLLI: LA FUNZIONE COMPLIANCE Avv. Claudio Cola, Roma 15 marzo 2016 0 Qualità
DettagliCTP&C Programma attività Gustavo Troisi
CTP&C Programma attività 2018-2020 Gustavo Troisi Le finalità Il Comitato tecnico Pianificazione e Controllo ha le seguenti finalità: Diffondere la conoscenza delle metodologie, degli strumenti e dei processi
DettagliLa Prospettiva della Soft law
La Prospettiva della Soft law 5.3.2013 Valerio Lemma vlemma@luiss.it Obiettivo Approfondire il ruolo della soft law nell ordinamento bancario e finanziario 2 Preview La teoria della regolazione Il concetto
DettagliCorso di II livello tipo A
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Dipartimento di Management e Diritto Proposta formativa per l Avviso di ricerca e selezione Valore P.A. 2017 Tematica: La spending review e la valutazione delle
Dettagli