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1 Invecchiare in salute e cronicità START WELL, LIVE WELL, AGE WELL: LA SALUTE NELL ARCO DELLA VITA 16 giugno 2016, Firenze Enrico Desideri

2 Conoscere il profilo di salute

3 Dinamiche demografiche Indice di invecchiamento (percentuale di ultra65enni sul totale della popolazione). Piramide per età Azienda USL Toscana sudest Trend anno Femmine Maschi Percentuale REGIONE TOSCANA SUD-EST Arezzo Siena Grosseto

4 Contesto socio economico Reddito imponibile medio. Ammontare complessivo dei redditi imponibili sul numero di contribuenti. Fonte, Irpet 2013 REGIONE TOSCA NA SUD-EST 19372, ,87 Senese Aretina Valdarno Alta val d'elsa Gro ssetana Casentino Val tiberina Co lline metallifere Val di chiana senese Co lline dell'albegna Amiata senese e Val d'orcia Val di Chiana aretina A miata gro ssetana 21799, , , , , , , , , , , , ,78

5 Speranza di vita alla nascita per zona di Residenza MASCHI FEMMINE REGIONE TOSCANA SUD-EST 80,31 80,52 REGIONE TOSCANA SUD-EST Casentino 81,29 Alta val d'elsa 86,05 Aretina 81,22 Val tiberina 85,92 Senese 81,15 Aretina 85,82 Alta val d'elsa 81,14 Valdarno 85,41 Val tiberina 80,83 Senese 85,36 Valdarno 80,6 Val di Chiana aretina 85,13 Val di Chiana aretina 80 80,2 80,47 Val di chiana senese 85,13 Val di chiana senese Grossetana 85,04 Grossetana Amiata senese e Val d'orcia 84,87 Amiata grossetana 79,82 Casentino 84,52 Amiata senese e Val d'orcia 79,66 Amiata grossetana 84,51 Colline metallifere 79,16 Colline metallifere 83,52 Colline dell'albegna 79,09 Colline dell'albegna 83,42 85,03 85,14

6 Evidenze epidemiologiche Nella USL Sud Est gli indicatori di salute sono generalmente allineati ai valori medi regionali Ampia variabilità all interno della ASL Malattie dell apparato cardiocircolatorio eccessi significativi nelle zone Grossetane (soprattutto nelle Colline Metallifere e dell Albegna) Malattie cerebrovascolari eccessi nelle zone aretine(soprattutto nella Valdichiana aretina Valtiberina a Valdarno) e nella Valdichiana senese Tumori eccessi rispetto alla media regionale e di ASL nelle zone grossetane Malattie dell apparato respiratorio, in eccesso nelle Colline Metallifere, nell Amiata Grossetana, nell Amiata senese e Val d Orcia

7 Prevalenza di alcune malattie croniche Font: ARS Banca dati Macro Diabete BPCO TOSCANA ASL SUD-EST 71,3 71,5 TOSCANA ASL SUD-EST 59,2 58,1 Valdarno Grossetana Alta val d'elsa Colline metallifere Val di Chiana aretina Amiata grossetana Aretina Val tiberina Val di chiana senese Casentino Colline dell'albegna Senese Amiata senese e Val d'orcia 82,5* 77* 75* 74, ,7 69,8 68,1 68,1* 66,7* 66,6* 65,7* 64,4* Colline metallifere Grossetana Amiata grossetana Val di chiana senese Amiata senese e Val d'orcia Val di Chiana aretina Colline dell'albegna Aretina Valdarno Val tiberina Senese Casentino Alta val d'elsa Prevalenti stimati nella USL Sud Est: ,4* 62,5* 59,7 59,6 59,2 57,9 56,6 55,2* 51,8* 51,8* 50,9* 50,4* 86,9* Scompenso Ictus Demenza Sclerosi Multipla TOSCANA ASL SUD-EST 20 21,2 TOSCANA ASL SUD-EST 12,2 13,5 TOSCANA ASL SUD-EST 12,5 13,4 TOSCANA ASL SUD-EST 2,3 2,4 Colline metallifere Val di Chiana Amiata grossetana Valdarno Colline dell'albegna Alta val d'elsa Senese Casentino Grossetana Val di chiana Val tiberina Amiata senese e Aretina 22,8 22,6* 22,3 21,4 20,8 19,9 19,7* 19,6* 19* 18,8* 18,7* 30,2* 25,2* Val di chiana senese Val tiberina Aretina Casentino Val di Chiana aretina Amiata grossetana Valdarno Grossetana Senese Alta val d'elsa Colline metallifere Colline dell'albegna Amiata senese e Val d'orcia 18,1* 16,4* 15,4* 15,4* 15,1* 13,4 13,2 12,8 11,8* 11,7* 11,5* 10,6* 10,6* Val di Chiana aretina Amiata grossetana Val tiberina Aretina Casentino Colline metallifere Valdarno Amiata senese e Val d'orcia Grossetana Alta val d'elsa Val di chiana senese Senese Colline dell'albegna 18,1* 16,1* 15,7* 15,3* 14,4 14,2 13,7 13,7 12,8 12,8 12,6 11,3* 9,2* Senese Valdarno Aretina Val di Chiana Val tiberina Alta val d'elsa Casentino Amiata senese e Grossetana Val di chiana Colline metallifere Amiata Colline dell'albegna ,9* 2,6 2,6 2,6 2,5 2,4 2,3 2,3 2,2 2,2 2 1,9 1,5* * Significativamente superiori o inferiori ai valori medi regionali

8 1 Sviluppo reti cliniche integrate e strutturate: Presa in carico proattiva in relazione al rischio individuale Forte raccordo fra le cure primarie (di prossimità) e l assistenza multi specialistica (centralizzata)nel P.O di riferimento Territoriale Sviluppo delle Comunità di Pratica antidoto formidabile alla medicina difensiva e al ping pong del malato nel Sistema Sanitario

9 PER OGNI DISTRETTO/ZONA ( abitanti) HOSPITAL Specialisti di riferimento per patologie/percorsi Neurologici INTERNISTA TERRITORIO Cardiologici Diabete Respiratori Aft Oncologici Palliativi altri utili come Salute Mentale, Insufficienza renale

10 2 La rete orizzontale fra gli Ospedali Assicura con minori costi stessa Qualità e Sicurezza Evita l'iper afflusso ai centri Hub Garantisce la centralizzazione necessaria

11 3 Sistema informativo La reti professionali ed organizzative devono essere co-progettate con un Sistema Informativo abilitante che permetta lo scambio di immagini e documenti socio-sanitari strutturati(in formati predefiniti)

12 4 La Rete dell Emergenza La rete dell'emergenza-urgenza annulla le differenze nel Soccorso dovute alla distanza dai centri ospedalieri, grazie ad una (buona) organizzazione multiprofessionale e al contributo del volontariato. Dev essere fortemente perseguita la tempestività dell'intervento.

13 5 L'appropriatezzaclinica (ed organizzativa) è il mezzo che consente: Equità di accesso: per livello di priorità, attraverso la prescrizione motivata da quesito clinico differenziazione dei tempi di attesa Estensione delle cure: nuovi bisogni e nuovi LEA Introduzione delle innovazioni tecnologiche (farmaci- D.M.) oggi disponibili

14 6 Rete Hta Mantenere e sviluppare una rete H.T.A. nazionale, fra le Regioni e le Aziende Sanitarie è scelta irrinunciabile, se vogliamo poter valutare l'impatto delle nostre decisioni.

15 7 Piani di Comunicazione Occorre aumentare l'impegno tecnico nelle Aziende Sanitarie e nelle Regioni in raccordo fra loro, per la realizzazione di Piani di Comunicazione finalizzati alla prevenzione e promozione della Salute, alla riduzione del rischio clinico, così come alla tutela dell'ambiente di vita e di lavoro Investimento ad elevato rendimento, anche economico!

16 8 Trasparenza e partecipazione Le iniziative di Open Governmenttese alla trasparenza e alla partecipazioneattiva di cittadini e professionisti aumentano l'intelligenza collettivadell organizzazione e la responsabilità verso i nuovi doveri e i nuovi diritti che il futuro impone

17 9 Protezione sociale La spesa socio-sanitaria privata(out of pocket), ulteriormente accresciutanel2014(+14%),inunannoèdi33mld. Colpisce in gran parte le singole famiglie sempre più coinvolte dalla non autosufficenza, della disabilità, delle fragilità! Inassenzadi unruolodigovernancedelleistituzioniin gradodi attivare e coordinare fondi integrativi attraverso il privato, il modello del nostro servizio pubblico rischia di trasformarsi tacitamente in un sistema misto.

18 10 Precisionmedicine Al fine di assicurare l aderenza alla terapia high value e di evitare effetti avversi da sovra trattamento (legato alla alta prevalenza di co-morbilità) occorre un nuovo (importante) approccio che personalizzi, anche in relazione al Rischio Individuale, le cure detta precision medicine

19 Infine, affinché la sfida di accrescere Qualità percepita, esiti delle cure e ridurre i costi (triple aim) sia vinta, occorrono alcune pre condizioni

20 A Un'opportuna filiera gestionalepuò facilitare la (fondamentale) interlocuzione interistituzionale(con la Conferenza dei Sindaci) e all'interno del Sistema(con professioni, volontariato, associazioni dei Cittadini..). È quindi ancora più necessario ripensare il ruolo del Distretto e del suo Responsabile come: garante dei Cittadini attuatore dei principi di sussidiarietà verticale nella gestione sociosanitaria gestore e facilitatore(provider), dei percorsi e dei processi fra Ospedale e Territorio responsabile del monitoraggio/controllo per la qualità e la sostenibilità delle cure

21 B Una corretta analisi del rapportotra l offertaresa in un area omogenea, e lo stato di salutedella stessa comunità deve guidare la pianificazione e la programmazione operativa.

22 C La gestione dei percorsi assistenziali negli Ospedali e nel Territorio è sempre più multiprofessionalee interdisciplinare. Le macrostrutture gestionali(dipartimenti Distretti) garantiscono lo svolgimento dei percorsi, interagendo con i Dipartimenti Tecnico/Scientifici, la cui missione è l appropriata qualità delle cure e l adeguata formazione dei nostri professionisti e, nel caso dei Dipartimenti Tecnico Scientifici interaziendali, il contributo di innovazione e didattica che può venire anche dal mondo universitario (approccio matriciale).

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