LINEA FERROVIARIA AC/AV MILANO VERONA TRATTA TREVIGLIO BRESCIA OVEST DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO

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1 LINEA FERROVIARIA AC/AV MILANO VERONA TRATTA TREVIGLIO BRESCIA OVEST DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO 1

2 LINEA FERROVIARIA AC/AV MILANO VERONA TRATTA TREVIGLIO BRESCIA OVEST. CONFERENZA DI SERVIZI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO La Provincia di Bergamo e i Comuni di Casirate d Adda, Treviglio, Calvenzano, Caravaggio, Pagazzano, Fornovo S. Giovanni, Bariano, Morengo, Fara Olivana con Sola, Isso, Covo, Romano di Lombardia, Barbata, Antegnate, Calcio. VISTI gli elaborati progettuali trasmessi dalla società Italferr con nota n. ANE.GO U del 18/12/2007, e pervenuti agli Enti a partire dal 20/12/2007, INVITATI ad esprimersi nella Conferenza dei Servizi convocata ai sensi del comma 3, art 166 del D. Lgs 163/2006 in ordine al progetto definitivo della linea ferroviaria AC/AV, tratta Treviglio- Brescia, ( Nel termine perentorio di novanta giorni dal ricevimento del progetto le Pubbliche Amministrazioni competenti e i gestori di opere interferenti possono presentare motivate proposte di adeguamento o richieste di prescrizioni per il progetto definitivo ) INDICANO LE SEGUENTI PROPOSTE E RICHIESTE DI PRESCRIZIONE PER IL PROGETTO DEFINITIVO 1. Qualità progettuale 1/1 Integrazioni dei progetti ferroviario e autostradale La criticità principale, da cui discendono buona parte dei problemi riscontrati, è la mancata integrazione tra il progetto ferroviario AV/AC e il progetto autostradale BreBeMi. Si segnala peraltro che rispetto al progetto ferroviario complessivo della tratta Treviglio Brescia di 40 Km, ben 27 pari al 70%, sono sul territorio bergamasco e tutta la tratta è in affiancamento con l autostrada. Al centro dei contenuti della progettazione di infrastrutture ci devono essere la loro ambientazione, il loro rapportarsi e il loro fare paesaggio. In particolare in questa circostanza è evidente la relazione che si instaura con il paesaggio agricolo della pianura, con i fiumi ed i centri abitati. Si ritiene che la semplice rappresentazione planimetrica dell autostrada sulle tavole di progetto non sia sufficiente a riconoscere l integrazione dei progetti. In altre sedi e in più occasioni, pur riconoscendo le difficoltà connesse alla procedure e alla dualità dei proponenti, è stato chiesto da questi Enti che il corridoio infrastrutturale venisse pensato come unicum e che si affrontassero i temi dell integrazione progettuale nel loro complesso per le ricadute ambientali e territoriali in senso lato. 2

3 In sostanza non si ritiene sufficiente il confronto e l armonizzazione dei puri elementi geometrici delle linee principali per definire un progetto integrato. Questo fondamentale aspetto, già da noi evidenziato in sede di Conferenza dei Servizi sul Progetto preliminare è peraltro contenuto nella citata delibera CIPE n. 120/2003. A tale proposito si sottolinea che in alcuni punti la distanza tra gli assi delle due infrastrutture assume dimensioni ragguardevoli, in particolare in corrispondenza dei comuni di Treviglio, Caravaggio, Calcio e in corrispondenza degli attraversamenti sui fiumi Serio e Oglio. Si chiede di ottimizzare ulteriormente la giacitura delle infrastrutture al fine di ridurne le distanze alla minima dimensione possibile 1/2 L infrastruttura ed il suo intorno La raccomandazione sull attenzione alla qualità progettuale e realizzativa della infrastruttura e delle opere d arte che la caratterizzano non è stata presa in considerazione. Le tipologie adottate per gli attraversamenti fluviali in ambiti perimetrati come Parchi Regionali, non sono evidentemente pensate con uno sforzo di contestualizzazione e inserimento ambientale, ma rimandano a standard noti di scarsa qualità architettonica. Si segnala in particolare il nodo di Treviglio-Caravaggio nel quale il tracciato ferroviario si interseca con quello autostradale e la ex SS 11 li sovrappassa ad una quota di +14 m rispetto al piano campagna. Siamo in prossimità del polo scolastico, dell ospedale e dei due centri abitati più popolosi della pianura bergamasca e nel progetto non risultano assolutamente affrontati e risolti i vari aspetti ambientali e paesistici generati dalle due infrastrutture Deve essere ulteriormente sviluppato e definito il rapporto con il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) in relazione con le pianificazioni comunali. Deve essere definita la sistemazione delle aree d intorno e, d intesa con Brebemi, delle aree intercluse anche con la destinazione di parte di queste per la produzione di energia (impianti fotovoltaici, coltivazioni di biomasse) e con previsione di rimodellazione del terreno, formazione di quinte scenografiche, piantumazioni e forestazione (per le quali sarebbe opportuna la messa a dimora del sistema verde contestualmente all avvio dei lavori). 1/3 Le opere d arte ed i manufatti: Ponti, viadotti sovrappassi, sottopassi, barriere fonoassorbenti. L affiancamento planimetrico delle due infrastrutture ed il diverso profilo altimetrico determina opere di attraversamento di notevole dimensione e percezione visiva. Si chiede una effettiva e accurata progettazione e realizzazione dei manufatti. Le opere di scavalco o sottopasso, sia viarie che idrauliche, vanno coordinate con il progetto autostradale per consentire una soluzione corretta dei problemi di collegamento o interclusione che si pongono lungo il percorso. Gli enti locali si sono già espressi sulla idoneità e sulla corretta localizzazione di dette opere, sia in sede di definizione dell Accordo di Programma per la realizzazione del collegamento autostradale (allegato 2 all AdP), sia in occasione dei confronti intervenuti con la struttura tecnica Italferr nel corso della redazione del progetto definitivo della linea AC/AV. Si prescrive, per quanto di competenza, che vengano accolte tutte le indicazioni fornite dai Comuni nelle suddette sedi e riportate in dettaglio in allegato al presente documento di valutazione. Per quanto riguarda le barriere fonoassorbenti si segnala l assoluta necessità di prevedere interventi di rimodellazione del terreno (dune con eventuali barriere di 3

4 limitata altezza e vegetazione) in sostituzione alle barriere (4-10 m. di altezza) anche in considerazione delle valutazioni delle precedenti esperienze (autostrada A4 e linea AV/AC Mi-To). 2. Sistema Infrastrutturale 2/1 Raccordo ferroviario tra la linea attuale e AV/AC a Treviglio Il progetto definitivo dell infrastruttura ferroviaria si caratterizza rispetto al progetto preliminare per l assenza del collegamento con la rete storica MI-VE in stazione centrale di Treviglio e del raccordo tra le linee storiche Treviglio Brescia e Treviglio Cremona nella direzione Cremona Brescia. Tali mancate previsioni nel progetto definitivo, escludendo di fatto la possibilità di collegare Treviglio alla linea Av/Ac, penalizzano fortemente la realtà economica gravitante attorno allo snodo ferroviario della città, oltre ai bacini del Cremasco e dell alto Lodigiano. E bene precisare, inoltre, che Treviglio rappresenta la porta di accesso alla linea AC/AV anche per Bergamo, a cui è collegata da una linea ferroviaria raddoppiata recentemente sull ammodernamento della quale sono state investite risorse importanti anche in considerazione della connessione con la linea internazionale. Si chiede pertanto il reinserimento nel progetto definitivo delle tratte stralciate, ripristinando quanto previsto nel progetto preliminare. 2/2 Viabilità opere connesse e complementari - a cura della Provincia Per quanto riguarda le varianti stradali poste finanziariamente a carico di RFI, con progettazione e realizzazione a cura della Provincia di Bergamo, si chiede l anticipazione delle risorse concordate ai fini dell avvio delle procedure di appalto. A tal fine si allegano copie dei seguenti progetti con le relative delibere di approvazione da parte della Giunta Provinciale. - Ex S.S. 472 Bergamina Variante agli abitati di Arzago d Adda e Casirate d Adda; - Riqualificazione della Ex S.S. 11 Padana Superiore nel tratto compreso tra l intersezione con la S.P: 185 Rivoltana e intersezione con la Ex S.S. 591 Cremasca in comune di Mozzanica; - Tangenziale ovest di Caravaggio; - Ex S.S. 498 e Ex S.S. 11 riqualificazione in sede in comune di Antegnate 2/3 Viabilità opere connesse e complementari a carico di RFI Varianti alla ex SS 11 nei Comuni di Calcio e Urago d Oglio: I Comuni e le Province interessate hanno condiviso la proposta di modificare le previste varianti parziali unificandole in un arco che superi entrambi gli abitati: ciò presupporrebbe la realizzazione di un nuovo ponte sull Oglio. La ragione di tale scelta ricade nella considerazione che gli effetti di fluidificazione del traffico prodotti dai tratti in variante, in realtà verrebbero in parte vanificati dalla confluenza sull attuale ponte che presente una sezione inadeguata. Pur riconoscendo che la proposta implica anche risvolti economico/finanziari, si chiede che la stessa venga esaminata nell ambito dei tavoli tecnici che stanno affrontando lo sviluppo del progetto definitivo delle opere principali sia ferroviarie che autostradali. 4

5 Variante alla ex SS 11 di Isso Sola Castel Gabbiano (CR): non si condivide il tracciato predisposto da R.F.I. in quanto difforme da quanto concordato e indicato negli allegati prescrittivi della Delibera di Giunta Regionale che esprimeva parere sul progetto preliminare della linea ferroviaria. Si ripropone il tracciato di progetto concertato con i Comuni e la Provincia di Cremona così come descritto nelle allegate planimetrie. Si chiede inoltre di confermare la rotatoria n. 3 come parte integrante dell opera da realizzare a cura di RFI; la stessa andrà traslata più a nord per essere meno eccentrica rispetto alla ex SS 11. Variante alla ex SS 591 in Comune di Morengo. L ubicazione di progetto della nuova rotatoria sulla SP 129 non coincide con quanto progettato da Bre.Be.Mi. per il tratto terminale della variante. Si chiede di uniformare e condividere il tracciato dell opera. Variante alla ex SS 11 in Comune di Calcio Si dovrà provvedere ad unificare gli accessi ai fondi agricoli, tra la sezione 49 e la sezione 53, nonché tra la sezione 61 e la sezione 65. La rotatoria n 2 dovrà essere completamente rivista, in quanto troppo eccentrica rispetto alla ex SS 11. Variante alla ex SS 498 di Romano di Lombardia Si segnala che la rotatoria sulla SS 498, posta al confine tra i comuni di Covo e Romano, è già stata realizzata dalla Provincia ed è in corso il collaudo. Si chiede la garanzia del collegamento tra la strada in progetto e la circonvallazione Ovest di Romano (Ring), per il quale si dovrà concordare idonea soluzione tecnica con la Provincia. 2/4 Viabilità prescrizioni sulle opere stradali che verranno trasferite alla Provincia Si riportano di seguito le osservazioni generali sui progetti stradali che attengono sia le nuove varianti che gli interventi di adeguamento del reticolo esistente (sottopassi/sovrappassi/deviazioni): Si ravvisa la necessità che il progetto definitivo sia completo di tutti gli elaborati inerenti gli impianti (illuminazione, segnaletica, barriere di sicurezza, irrigazione rotatorie, fossi di guardia, ecc.); Si dovrà garantire l accesso ai fondi agricoli posti a margine delle nuove opere e si dovranno eliminare gli incroci a raso realizzando idonei sottopassi per collegare i fondi agricoli e dare continuità alle strade locali interferite. le opere viarie e gli impianti ad esse correlate dovranno essere realizzati con le caratteristiche tecniche e le modalità previsti dall Amm.ne Provinciale. Tutti gli elaborati attinenti opere e impianti quali certificazioni di conformità e di collaudo, schemi d impianto ecc. dovranno essere trasferiti alla Provincia al fine della corretta gestione e manutenzione delle opere realizzate; per ogni manufatto di scavalco o di sottopasso alla ferrovia, si dovrà provvedere alla stipula di un apposita convenzione dove si stabilisca che la Provincia prenderà in carico la manutenzione del piano bitumato, mentre per quanto attiene le opere strutturali e le barriere di sicurezza, la manutenzione dovrà essere posta a carico di R.F.I. 5

6 2/5 Viabilità individuazione del soggetto realizzatore sul tratto di ex SS 472 Si chiede l individuazione del soggetto che dovrà realizzare il tratto compreso tra le due linee infrastrutturali a seguito della prescrizione CIPE sul progetto Bre.Be.Mi. che ha spostato il casello autostradale a Sud dell autostrada. 2/6 Cantierizzazione. La cantierizzazione dell infrastruttura deve avvenire con la preventiva realizzazione di tutti gli interventi necessari a garantire che il transito delle macchine e dei mezzi d opera non interessi le strade attraversanti i centri abitati, anticipando quindi, sia la viabilità extralinea in variante alle strade provinciali di cui all allegato A punto 4.1 nn. 4/5/6/9 della delibera CIPE 120/03, che le strade provvisorie di cantiere. In relazione al progetto di cantierizzazione si chiede che l individuazione dell area su cui localizzare il villaggio delle maestranze, prevista in territorio di Fara Olivana con Sola, vada ripensata in considerazione dell impatto sociale ed ambientale che detto insediamento può avere su una comunità i cui servizi sono dimensionati per una popolazione di poco più di 1000 abitanti. Si rimanda peraltro all osservazione comunale in proposito. 3. Aree Agricole, espropriazioni, acquisizioni. 3/1 Individuazione delle aree da espropriare. Il progetto depositato contiene un piano particellare d esproprio relativo alla sola impronta della ferrovia e delle opere accessorie e connesse, ignorando completamente che a breve, con l arrivo del autostrada, si creerà un corridoio intercluso che inciderà sulle stesse aziende che oggi sono espropriate da RFI e che chiedono chiarezza sul loro futuro e sui criteri che la stessa RFI e BreBeMi spa intendono adottare per affrontare la partita. Si rimanda alle osservazioni dei privati espropriandi per le segnalazioni degli errori materiali riscontrati nella compilazione del Piano particellare. Si segnala però che all interno del progetto si sono trovate contraddizioni tra le tavole riferite ad espropri ed asservimenti e le corrispondenti tavole di progetto (planimetrie). 3/2 Determinazione valore aree agricole E necessario garantire agli espropriandi e in particolare agli imprenditori agricoli (circa 200 aziende di diverse dimensioni e tipologie per totali due milioni e mezzo di metri quadrati) un giusto indennizzo che tenga conto dei danni diretti e indiretti, della effettiva differenza tra il valore dell azienda prima e dopo la realizzazione delle opere infrastrutturali, della diffusa presenza di titolari di contratti di affittanza agraria nonchè di garantire certezze sui tempi di pagamento. Si ritiene necessario definire un accordo tra RFI, BreBeMi, Regione e Provincia per uniformare le procedure di esproprio e acquisizione degli immobili nonché i criteri per la valutazione degli stessi e dei danni conseguenti alla riduzione e/o riorganizzazione delle aziende agricole. A tale scopo segnaliamo la necessità di prevedere nel quadro finanziario un importo adeguato per soddisfare quanto sopra evidenziato. 3/3 Le salvaguardie urbanistiche Con l approvazione del progetto preliminare da parte del CIPE è stata imposta la fascia di salvaguardia urbanistica in ottemperanza al comma 7 dell art 165 del D.Lgs 163/2006. Le fasce indicate dal proponente nelle tavole successivamente 6

7 trasmesse ai Comuni ai fini dell apposizione della salvaguardia prescritta, riguardavano solo la linea ferroviaria e non le opere connesse e accessorie (strade extralinea e scavalchi o sottopassi con deviazioni della viabilità locale). Tale carenza venne risolta con la successiva approvazione CIPE del collegamento autostradale, senza peraltro che fosse verificata la totale congruenza delle opere viarie di scavalco o sottopasso. Il progetto definitivo in esame ed in particolare le tavole relative alle aree da assoggettare ad occupazione ed esproprio contenute nella parte n.23 (Espropri e Asservimenti), riportano con linea verde un ingombro che in legenda viene indicato come fascia di vincolo urbanistico. Tali fasce non coincidono con quelle indicate sulle tavole espressamente redatte a seguito dell approvazione del progetto da parte del CIPE e trasmesse ai Comuni poiché si estendono anche alle opere extralinea con ingombri che, tra l altro, non trovano riscontro nel DPR 495/92 (Regolamento di attuazione del Codice della strada) art.26, né tantomeno, in quanto indicato nel progetto autostradale per le stesse interferenze. Al fine di consentire ai Comuni di procedere secondo le proprie competenze urbanistiche in maniera corretta e coerente, si chiede che il progetto definitivo venga approvato con l indicazioni delle reali dimensioni delle fasce di rispetto, sia per l infrastruttura ferroviaria che per le opere stradali connesse (opere integrate e viabilità extralinea) che non possono, evidentemente essere assimilate. 4. Aspetti Ambientali 4/1 Il sistema delle mitigazioni e delle compensazioni ambientali La parte di progetto che riguarda le mitigazioni e le compensazioni ambientali appare insufficiente e indefinito se pensato per la sola ferrovia, del tutto carente se pensato per le due infrastrutture. Il tema della destinazione e conseguentemente dell accessibilità e della gestione delle aree comprese tra le due linee non è affrontato. Non si può esprimere un parere sull intero progetto in mancanza di soluzioni condivise per queste aree che si estendono, nel territorio di questa Provincia, per 27 Km con ampiezze che vanno dai 50 ai 150 m. In ogni caso si chiede: che nella previsione di un progetto di ricomposizione paesaggistica delle zone intercluse tra le due infrastrutture vengano contemplate adeguate e continue fasce di rimboschimento che si raccordino con le opere di mitigazione e rinverdimento delle scarpate dei rilevati. (Non si esclude la possibilità di inserire impianti tecnologici compatibili quali pannelli fotovoltaici). la coerenza tra le opere di sistemazione delle scarpate di entrambe le linee la continuità delle percorrenze agricole, soprattutto in direzione Nord-Sud; il potenziamento della vegetazione (siepi/filari/aree boscate) lungo un consistente tratto dei percorsi all'esterno del corridoio infrastrutturale al fine della ricostruzione della rete ecologica locale; la creazione di piccole zone umide all'interno del corridoio infrastrutturale, laddove gli spazi lo consentano e non vi siano interferenze con l'agricoltura (non dovranno in ogni caso essere modificati le teste e le aste dei fontanili siano essi con o privi d'acqua); l installazione di recinzioni per mammiferi di media taglia; la realizzazione di sottopassi faunistici e di ecodotto; l attenzione alla fauna ittica attraverso l applicazione di idonee metodologie di lavoro e opere provvisionali finalizzate alla sopravvivenza delle biocenosi. 7

8 4/2 Approvigionamento di inerti Pur non essendo esplicitato il dato quantitativo necessario, si chiede di privilegiare in assoluto l utilizzo di materiale proveniente dai diversi impianti ubicati sul territorio provinciale che svolgono attività di recupero di rifiuti inerti oltre che materiali di scavo provenienti da cantieri stradali di prossima apertura. L ulteriore eventuale fabbisogno dovrà essere reperito all interno degli ambiti estrattivi del Piano Cave provinciale tenuto conto che il suo dimensionamento complessivo tiene conto anche del fabbisogno per la realizzazione delle grandi infrastrutture. 4/3 Inquinamenti (acustico, luminoso, elettromagnetico), rifiuti, materiali di risulta. In ordine alle tematiche citate nel titolo si richiama all aggiornamento della normativa di riferimento che in taluni casi è citata in maniera erronea o incompleta e in altri è stata superata dall introduzione di norme successive all approvazione del progetto preliminare. Si chiede di: aggiornare lo studio sugli effetti acustici considerando l esercizio della linea a regime, cioè con i transiti previsti al completamento del lotto Milano Verona e di considerare la possibilità di ricorrere anche a dispositivi naturali con la rimodellazione del terreno e impianti vegetazionali; estendere la tipologia dei rifiuti considerati anche a olii, batterie, imballaggi, residui delle pulizie dei serbatoi di trasporto ecc.; stipulare appositi accordi con i Comuni per il conferimento dei rifiuti urbani al gestore locale; sviluppare, in analogia con quanto avvenuto per le tratte MI-TO e MI-BO, un Accordo Procedimentale fra Ministeri competenti, RFI, Regione Lombardia per definire un progetto di monitoraggio ambientale ed un conseguente Osservatorio che dovrà seguire tutto l andamento dei lavori e nel quale sia riconosciuto alla Provincia un ruolo importante quale collettore delle esigenze dei Comuni in riferimento a particolari criticità; aggiornare l elenco dei siti inquinati con riferimento all elenco che sarà fornito dalla Provincia; CONCLUSIONI Alla luce di quanto esposto e preso atto che il progetto così come elaborato e presentato in apertura della Conferenza dei Servizi non è accettabile in quanto non accoglie le osservazioni e prescrizioni avanzate in sede di approvazione del progetto preliminare dalla Provincia e dai Comuni bergamaschi, confermate dal parere della Regione Lombardia e recepite tra le prescrizioni contenute nella deliberazione CIPE n. 120/2003 SI CHIEDE il recepimento nel progetto definitivo in argomento di quanto contenuto nel presente documento e nei suoi allegati quale valutazione, richiesta di integrazione e prescrizioni di questo Ente, elaborate d intesa con i Comuni interessati. Ci si riserva di esprimere parere definitivo nel corso della Conferenza di Servizi in relazione all accoglimento delle richieste avanzate. 8

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