A.S.L. CN1 Servizio Veterinario Area Sanità Animale

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1 A.S.L. CN1 Servizio Veterinario Area Sanità Animale Settore Animali d affezione Relazione di attività anno 2017 PREMESSA... 1 ATTIVITÀ SVOLTA L identificazione elettronica dei cani e la loro registrazione nella banca dati regionale La vigilanza sul randagismo e sui canili La vigilanza sui cani morsicatori Animali da compagnia al seguito di viaggiatori Il censimento delle colonie feline e la promozione di campagne di controllo delle nascite Il sito dello sportello degli animali d affezione sul portale Internet dell ASL CN La collaborazione con il Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria della Provincia di Cuneo (PMPPV) Informazione ed educazione sanitaria Gruppo di lavoro per gli animali d affezione... 6 PREMESSA Le attività svolte dal Servizio Veterinario dell Azienda Sanitaria Locale nel settore degli animali d affezione comprendono la prevenzione e il controllo del randagismo, la tutela del benessere degli animali da compagnia e la promozione di una corretta convivenza tra gli animali e l uomo. I controlli del Servizio Veterinario hanno come obiettivi prioritari la salvaguardia della salute pubblica, attraverso la profilassi delle malattie degli animali trasmissibili all uomo, la prevenzione delle aggressioni e degli incidenti provocati da animali, il controllo della diffusione delle malattie infettive e parassitarie nelle popolazioni animali e la salvaguardia del benessere animale. L attività ha assunto negli ultimi anni un importanza rilevante per la sanità pubblica veterinaria, in ragione dell evoluzione legislativa in materia e del diffondersi di una maggiore sensibilità del cittadino rispetto al diritto al benessere degli animali da compagnia. All animale da compagnia, già parte integrante del nucleo familiare moderno, viene ormai attribuito un ruolo e una valenza sociale, soprattutto nell ambito urbano. Situazioni di disomogeneità culturale e di disagio sociale ostacolano l applicazione di pratiche corrette nella detenzione e gestione degli animali d affezione, generando criticità per la convivenza sociale. 1

2 In particolare si incominciano a registrare situazioni di animal hoarding, ovvero di tendenza all accumulo compulsivo di cani da parte di privati, con detenzione degli stessi nell abitazione del proprietario e le problematiche sociali e igienico sanitarie che ne derivano. In base a questi presupposti e all analisi dei dati sull anagrafe canina e sul controllo del randagismo, il Servizio Veterinario dell ASL CN1 sostiene e realizza progetti di qualificazione sulla detenzione degli animali d affezione, con la collaborazione dei Comuni e degli operatori più sensibili e collaborativi, e, ove venga registrata un oggettiva necessità, effettua interventi specifici che interessano aree marginali, fasce deboli della popolazione (anziani, persone non autosufficienti e/o con problemi di integrazione sociale), situazioni critiche di convivenza uomo-animale. Sono andate aumentando le Iniziative Assistite con Animali (IAA), a dimostrazione del crescente interesse di questo settore in ambito sociosanitario. Il censimento dettagliato di queste attività non è ancora disponibile, tuttavia la registrazione dei progetti in atto e la verifica della formazione ed esperienza delle figure professionali coinvolte rientrano fra i compiti del Servizio Veterinario da portare avanti nei prossimi anni. Parallelamente è in crescita sul territorio cuneese l offerta di servizi per gli animali d affezione come toelettature, pensioni, asili per cani e centri di addestramento. Gli animali da compagnia sono rappresentati soprattutto da cani e gatti, ma si assiste ad un crescente interesse per le specie non convenzionali, detti anche nuovi animali da compagnia (NAC), che comprendono specie quali conigli, furetti, piccoli roditori, uccelli, rettili, anfibi. Nell ultimo periodo la normativa nel settore, sia nazionale che regionale, non ha subito aggiornamenti particolari, a testimonianza di una certa difficoltà legislativa nel dare risposta ai cambiamenti e ai nuovi bisogni nel settore degli animali d affezione. ATTIVITÀ SVOLTA 1. L identificazione elettronica dei cani e la loro registrazione nella banca dati regionale Cani registrati nell'anno % di cani registrati nell'anno inferiori ai 4 mesi di età 68% 65% 67% 64% 61% Totale cani registrati in anagrafe a fine anno Nel corso del 2017 il numero totale di cani identificati tramite applicazione di microchip è stato di 8.976, con una leggera flessione rispetto ai dati registrati nel La percentuale di cani identificati di età inferiore a 4 mesi, pur in aumento percentuale, risulta sostanzialmente invariata rispetto agli anni precedenti; rimane quindi ancora elevato il numero dei soggetti identificati in età adulta, benché i detentori di cani siano tenuti all identificazione del proprio animale entro i 60 giorni di età, come previsto dalla Legge Regionale 18/2004 sull anagrafe canina. Le sedi di identificazione degli animali (21 in totale) fanno capo agli ex distretti socio sanitari, alle sedi periferiche dei Servizi Veterinari e a locali messi a disposizione dai Comuni. In queste sedi vengono effettuate le operazioni di identificazione dei cani previa prenotazione degli utenti, con una cadenza variabile a seconda delle necessità e del bacino di utenza (nel 2017 le sedute di identificazione sono state 215). A fine anno risultano registrati nella banca dati dell anagrafe canina (ARVET) un totale di soggetti identificati con microchip o (la minima parte) con tatuaggio. 2

3 Nella banca dati regionale dell anagrafe canina, presente nell applicativo informatico regionale ARVET, vengono registrati gli eventi relativi ai cani quali iscrizione, cessioni, affidamenti, catture, ritrovamenti, decessi, smarrimenti, morsicature. Nel corso dell anno sono stati registrati complessivamente eventi relativi a cani (identificazioni, cessioni, catture, restituzioni, affidi, decessi, morsicature, vaccinazioni). Il numero elevato delle registrazioni informatiche testimonia l importante impegno di risorse richiesto dall attività di aggiornamento della banca dati regionale dell anagrafe canina. L aggiornamento puntuale della banca dati rappresenta un fattore indispensabile per poter risalire al proprietario dei cani rinvenuti vaganti sul territorio. 2. La vigilanza sul randagismo e sui canili La Convenzione Europea di Strasburgo per la protezione degli animali da compagnia (ratificata con la Legge 201/2010) definisce randagio ogni animale da compagnia senza alloggio domestico, o che si trova all esterno dei limiti dell alloggio domestico del suo proprietario o custode e che non è sotto il controllo o la diretta sorveglianza di alcun proprietario o custode. Questa nuova definizione amplia il concetto di randagismo, facendovi rientrare anche il cosiddetto vagantismo (cani di proprietà liberi di vagare), un fenomeno purtroppo ancora diffuso. Totale cani randagi catturati % di cani catturati non identificati 43% 45% 55% 60% 62% Nel corso del 2017 sono entrati nei canili sanitari dell'asl CN1 560 cani, dato analogo a quello registrato nel 2016 e che conferma il trend in diminuzione; di questi 324 sono stati restituiti al proprietario (57,8% dei catturati). La diminuzione sensibile del numero dei cani randagi e il contestuale aumento del numero dei cani vaganti che alla cattura sono risultati identificati, permettendo così di risalire al proprietario, rappresentano indicatori positivi dell attività di identificazione dei cani. Per contro si conferma, anche se in misura minore, il fenomeno del randagismo; per una valutazione corretta del dato vanno comunque considerati diversi aspetti del problema: va ad esempio rilevato che le catture e gli invii in canile sono dovuti in parte a mancata custodia da parte del proprietario dell animale piuttosto che a vero abbandono. Altrettanto favorevole risulta il dato relativo ai cani che risultano presenti a fine anno nei canili rifugio: 409 cani, con un trend in costante diminuzione. Cani presenti nei canili rifugio al 31/ Per migliorare l efficienza dell anagrafe canina è necessario agire su più fronti: rispetto da parte dei proprietari dei cani dell obbligo di identificazione, maggiore vigilanza da parte degli Amministrazioni Comunali e degli Enti preposti, maggiore collaborazione fra ASL, Comuni e Associazioni zoofile. I cani catturati non identificati e per i quali non risulta possibile risalire al proprietario vengono ricoverati presso i canili convenzionati con i Comuni. Nel territorio di competenza dell ASL CN1 sono presenti cinque canili di prima accoglienza (canile sanitario dove il cane viene ospitato temporaneamente per i 10 giorni di osservazione sanitaria dopo la cattura) e otto canili rifugio. 3

4 Presso queste strutture il Servizio Veterinario effettua ispezioni periodiche in merito alla sussistenza dei requisiti strutturali, igienico sanitari e gestionali, e una vigilanza costante sullo stato sanitario dei cani, sulle loro condizioni di detenzione e sull attività di affido. Nel 2017 il numero dei cani ricoverati in canili rifugio e dati in adozione a privati che ne hanno fatto richiesta è stato pari a 328. Questo dato, di primaria importanza per la gestione dei canili e per la tutela del benessere degli animali, conferma il trend favorevole registrato negli ultimi anni. Risulta quindi confermato il buon andamento degli affidi dei cani randagi ricoverati nei canili rifugio, grazie anche alla collaborazione di alcune Associazioni protezionistiche. A supporto dell attività di affido sul sito pubblico regionale dell anagrafe canina ( è possibile inserire le fotografie e i dati segnaletici dei cani ricoverati nei canili rifugio presenti sul territorio dell ASL, e che possono essere adottati. Sono stati eseguiti oltre controlli concernenti l identificazione degli animali, il benessere e l osservazione dei cani morsicatori. Alcune situazioni di detenzione irregolare da parte di persone con disagio sociale necessiterebbero di un approccio integrato con altri Servizi ASL. 3. La vigilanza sui cani morsicatori Numero di morsicature segnalate % di morsicature cani non identificati 38% 38% 36% 41% 40% Sono state segnalate 340 morsicature di cani, un dato che si mantiene sostanzialmente costante negli anni e che comporta, oltre alla vigilanza sanitaria per la profilassi della rabbia, un attenzione particolare a quelle che sono le cause degli episodi di aggressività, attraverso una valutazione delle modalità di detenzione e delle caratteristiche comportamentali dell animale, cui segue, ove necessario, la prescrizione da parte del Servizio Veterinario di misure di prevenzione. I dati epidemiologici relativi agli episodi di morsicatura vengono inseriti nella banca dati informatizzata (ARVET), in modo da consentire un analisi del fenomeno e la predisposizione di interventi mirati alle problematiche individuate. Si mantiene stabile il numero degli episodi di morsicatura provocati da cani non identificati. Circa il 37% delle morsicature ha riguardato il proprietario del cane o persona conosciuta all animale, e circa il 40% è avvenuto per reazione difensiva da parte dell animale. Questi dati evidenziano che spesso la morsicatura è provocata da cattiva gestione del cane o da errata interazione con l animale da parte della persona morsicata. 4. Animali da compagnia al seguito di viaggiatori Numero di passaporti rilasciati Numero di vaccinazioni antirabbiche Il rilascio di passaporto e la vaccinazione antirabbica in corso di validità sono previsti per cani, gatti e furetti destinati all estero. Il rilascio del passaporto è competenza del Servizio Veterinario, mentre la vaccinazione antirabbica viene effettuata dal veterinario libero professionista di riferimento, con frequenza dipendente dal tipo di vaccino utilizzato (risultano registrate nel corso dell anno vaccinazioni antirabbiche). Il numero dei passaporti rilasciati è in aumento, a testimonianza del numero crescente delle persone che si spostano per turismo portando con sé il proprio cane. 4

5 5. Il censimento delle colonie feline e la promozione di campagne di controllo delle nascite Nel corso del 2017 è stato mantenuto il protocollo per la registrazione delle colonie feline, che prevede un coinvolgimento ufficiale dei Comuni nell'identificazione e nella gestione delle colonie e la loro registrazione nella banca dati regionale (ARVET). Le domande di registrazione delle colonie permangono tuttavia poche. Permane una disomogeneità territoriale delle iniziative di gestione delle colonie feline, imputabile alla molteplicità delle variabili che condizionano la realizzazione di progetti di intervento (contesto ambientale, sensibilità della popolazione e delle istituzioni locali, disponibilità economiche, presenza di Associazioni di volontariato zoofilo). 6. Il sito dello sportello degli animali d affezione sul portale Internet dell ASL CN1 Sul portale internet dell A.S.L. CN1 nel sito dello sportello degli animali d affezione ( sono disponibili informazioni per l utenza e per il personale dei Servizi Veterinari relativi alle principali tematiche che interessano il settore, suddivise nei seguenti argomenti: benessere animale anagrafe canina randagismo animali adottabili animali in viaggio animali in viaggio specie non convenzionali attività con gli animali animali sinantropi zoonosi 7. La collaborazione con il Presidio Multizonale di Profilassi e Polizia Veterinaria della Provincia di Cuneo (PMPPV) Il Presidio Multizonale, struttura sovrazonale competente per il territorio della provincia di Cuneo per le attività di sorveglianza epidemiologica e di gestione delle emergenze sanitarie a supporto del Servizio Veterinario, nel settore degli animali d affezione garantisce la collaborazione per gli interventi di difficile gestione, come la cattura di animali randagi pericolosi o non avvicinabili, e svolge attività di vigilanza sui canili pubblici e privati. 8. Informazione ed educazione sanitaria Per quanto concerne l informazione e la sensibilizzazione della popolazione sulle tematiche relative al fenomeno del randagismo è proseguita l attività di divulgazione del materiale informativo, redatto nel 2016, concernente gli obblighi per i proprietari di cani, in particolare per quanto riguarda l identificazione dei cani con applicazione del microchip e la loro iscrizione nella banca dati regionale dell anagrafe canina. Queste misure rappresentano il principale strumento di prevenzione del randagismo e di tutte le problematiche che ne conseguono (pericoli per la salute pubblica, compromissione del benessere animale, costo per i Comuni per il mantenimento dei cani randagi nel canile convenzionato) 5

6 Sono proseguiti gli interventi negli Istituti scolastici sul tema "Convivenza uomo animale: interazione, comunicazione e prevenzione nella convivenza uomo-cane", in collaborazione con Canili e associazioni cinofile. Il progetto, attivo da diversi anni, si propone di approfondire la conoscenza riguardo le applicazioni di una corretta interazione uomo-animale. Gli interventi di educazione sanitaria nelle scuole hanno interessato 11 complessi scolastici, per un totale di 34 incontri con gli studenti e 8 con i docenti. Su richiesta dei Comuni il Servizio Veterinario ha in passato organizzato corsi per il rilascio del patentino per proprietari di cani, con la finalità di fornire informazioni che portino al miglioramento della relazione uomo-cane. Nel 2017 è inoltre stato programmato e realizzato un corso interno di formazione rivolto al personale medico veterinario e ai tecnici della prevenzione delle Aree del Servizio Veterinario: Il corso si è svolto in due edizioni con la partecipazione complessiva di 88 operatori. 9. Gruppo di lavoro per gli animali d affezione La crescente importanza e la peculiarità delle problematiche del settore hanno determinato l opportunità di individuare un gruppo di medici veterinari ai quali affidare l approfondimento di alcune tematiche e l espletamento di attività di supporto professionale nella gestione di interventi complessi. Il Gruppo di lavoro per gli Animali d'affezione, istituito nel 2013 nell'ambito dell'asl CN1, contribuisce alla definizione di protocolli operativi (es. gestione degli esposti, vigilanza sui canili, controllo delle colonie feline), analisi dei dati di attività nel settore degli animali d affezione, elaborazione di proposte per la soluzione di problematiche specifiche, formazione e educazione sanitaria. 6

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