C. INDICATORI DI CAPACITA DI RISPOSTA A SITUAZIONI DI PRESUNTA NORMALITA, DISAGIO, MARGINALITA, DEVIANZA E DI QUALITA DELLA RISPOSTA
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- Felice Costantini
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1 C. INDICATORI DI CAPACITA DI RISPOSTA A SITUAZIONI DI PRESUNTA NORMALITA, DISAGIO, MARGINALITA, DEVIANZA E DI QUALITA DELLA RISPOSTA In questa famiglia di indicatori sono presentati, in primo luogo, indicatori costruiti rapportando le risposte esistenti (in termini di numero di servizi o di numero di posti disponibili) alla popolazione che potrebbe o dovrebbe usufruirne. Sono state considerate le risposteà fornite dal privato sociale (per cui esistono informazioni quantitative): in ogni comunita esistono soggetti che sono in grado di cogliere sintomi di difficolta e di sofferenza e di rispondervi istintivamenteà, prima che lo Stato sia in grado di identificare i problemi e strutturare risposte accessibili a tutti. 1 I dati riguardanti i servizi possono essere considerati indicatori indiretti dellèesistenza e della diffusione di problemi relativamente ai quali non sono ancora disponibili (o e praticamente impossibile rilevare) informazioni, oltre che indicatori dellèattenzione del tessuto sociale verso tali problemi e della capacita di rispondervi. In questa famiglia di indicatori sono presentati, in secondo luogo, indicatori costruiti rapportando tra loro i dati relativi ai servizi, ad esempio, utenti e personale, in modo da ricavare unèinformazione sul carico di lavoro degli operatori che puo essere considerata una prima (approssimativa) informazione sulla qualita della risposta. Si tratta di un iniziale lavoro di analisi e valutazione della qualita del servizio offerto per rispondere a situazioni di disagio o marginalita, che non puo comunque prescindere dagli indicatori relativi alla quantita dei servizi in rapporto alla popolazione. 1. Nella popolazione A livello generale, le organizzazioni di volontariato costituiscono tradizionalmente, in Italia, una risposta ai bisogni piu immediata e flessibile (nonch capillare) di quella fornita dallo Stato. Si configurano come soggetti piu vicini ai problemi e ai bisogni, piu sensibili a cogliere problemi e a lavorare per rimuoverli, piu capaci di fornire risposte individualizzate e non standardizzate 2. La costituzione del Registro delle organizzazioni di volontariato ha dato loro maggiore visibilita ; il fatto che le organizzazioni possano decidere di iscriversi o meno rende il Registro stesso una fonte certa ma incompleta. 1 Le risposte pubbliche vengono create sulla base dell èesistenza di parametri formali (ad es. dimensione dei comuni) piu che sulla base della rilevazione specifica, su scala locale, dei bisogni. 2 Inoltre, non bisogna dimenticare che esse costituiscono per chi vi partecipa un luogo educativo di altissimo significato e, pertanto, possono essere intesi come luogo di prevenzione di disagio. 102
2 Le cooperative sociali con gestione di attivita di assistenza per persone in condizione di grave difficolta e di emarginazione (handicappati, minori, anziani, malati mentali, adulti, tossicodipendenti) costituiscono uno dei soggetti piu attivi nellèofferta di risposte a problemi specifici del territorio (anche se non e detto che esse si occupino solo di persone residenti nel territorio). La loro presenza testimonia, immediatamente, della diffusione di una cultura imprenditoriale del privato sociale e solo indirettamente della diffusione di problemi e necessita di assistenza e della capacita di rispondervi. Dentro tali cooperative, infatti, vengono occupati soci lavoratori, personale dipendente con specifica formazione professionale, persone in situazioni di bisogno (che necessitano di assistenza, ma che, diventando produttive, possono uscire dalla situazione di emarginazione). La presenza sul territorio di servizi di comunita in grado di dare ospitalita temporanea a soggetti in difficolta 3 rivela, ancora una volta, lèapertura e la disponibilita della societa civile a farsi carico dei bisogni piu disparati. Infine, lèesistenza di strutture di prima accoglienzaà, ovvero di strutture che hanno lèobiettivo di rispondere a urgenze diversificate (di soggetti in condizione problematica) con un carattere di residenzialita e temporaneita, e un altro indicatore di capacita di risposta 4. Esempi di strutture di prima accoglienza sono i Centri di pronto intervento per i Minori (allontanati dalla famiglia con decreto del Tribunale per i Minorenni), per donne per prostitute, per immigrati clandestinamente arrivati in Italia (in attesa della definizione del loro status). 2. Nella vita dei minori La disponibilita di posti nei servizi socio-educativi per minori in eta prescolare (asili nido e scuole materne) rapportata al numero di minori appartenenti alla fascia dèeta dice se il bisogno che le famiglie hanno di appoggiarsi ad altri per svolgere il compito di cura e che i minori hanno di vivere esperienze di socializzazione con i pari allèesterno della propria famiglia trova o non trova risposta; sarebbe evidentemente necessario, in un secondo momento, andare a verificare la qualita della risposta data, tenendo conto delle aspettative degli utenti. E, inoltre, significativo considerare lèofferta di occasioni e servizi per il tempo libero (o extrascolastico) proposti per i soggetti che devono adempiere allèobbligo o per i soggetti in eta adolescenziale; lèofferta di occasioni o servizi per il tempo libero favorisce o limita le possibilita di sviluppo psicologico, relazionale, sociale dei minori e consente o meno alla famiglia di avvalersi di aiuti nello svolgimento della funzione di cura e socializzazione. I dati sono difficilmente rilevabili e molto disomogenei: costruiremo indicatori (approssimativi) rapportando il numero dei servizi socio-educativi (e di alcuni di essi) al totale dei minori appartenenti a diverse fasce dèeta. 3 E necessario, pero, ricordare che questi servizi non sono a disposizione solo dei residenti. 4 La gestione di strutture di questo genere pu o essere affidata agli Enti Locali (soprattutto Comuni) e/o privati. 103
3 Considereremo, in particolare, i Centri di Aggregazione Giovanile (C.A.G.) e i Centri di Informazione e Consulenza (C.I.C.). I C.A.G., citati per la prima volta nella L.R. 1 del , sono centri (diurni) presso i quali vengono svolte o coordinate attivita sociali, educative, culturali, ricreative o sportive con funzione preventiva della devianza e del disadattamento giovanile; destinatari di tale servizio sono preadolescenti, adolescenti, giovani, ovvero soggetti in eta comprese tra i 10 e i 21 anni 5. I C.I.C., previsti allèinterno delle scuole superiori nellèambito delle attivita di educazione alla salute (regolate da Circolari del Ministero della Pubblica Istruzione dallèinizio degli anni Novanta) sono spazi polifunzionalià di informazione sulle problematiche inerenti al disagio giovanile e alla droga. Sono (o avrebbero dovuto essere) occasioni di incontro degli adolescenti con esperti esterni alla scuola (in particolare, psicologi o medici), in cui poter esprimere i propri stati dèanimo, i propri problemi, le proprie domande ì e in cui trovare un sostegno e una risposta. 3. Nella vita degli adulti Abbiamo considerato lèalcolismo come uno dei problemi piu insidiosi per le famiglie, che sono spesso combattute tra il desiderio di negare lèesistenza del problema e la necessita di far uscire il soggetto alcoldipendente dalla sua situazione, destabilizzante per lèintera famiglia. Per questo utilizzeremo indicatori costruiti rapportando il numero di servizi specialistici alla popolazione e il numero di utenti al personale impiegato nei Servizi. Utilizzeremo, inoltre, un indicatore relativo alla tossicodipendenza prevalentemente tradizionaleà, che e in carico ai Ser.T., rapportando il numero di utenti al personale impiegato. 4. Nella vita degli anziani Lèallungamento della vita e la diffusione di patologie che conducono alla grave non autosufficienza degli anziani chiedono nuovamente di costruire risposte totalià: le Residenze Sanitario Assistenziali (RSA), che si fanno carico dellèassistenza sanitaria, sono la risposta piu significativa sia per gli anziani (non necessariamente soli o malati) sia per le famiglie dei figli degli anziani, che non sono in grado di fronteggiare le complesse e continue richieste. Costruiremo indicatori di capacita di risposta rapportando il numero di posti letto offerti rispetto al totale della popolazione anziana. Cercheremo, inoltre, di valutare la qualita del sevizio offerto rapportando il numero di utenti (rappresentato dai posti letto) al personale e considerando, inoltre, la dotazione di strutture di servizio. 5 Nella realta si rivolgono, soprattutto agli adolescenti, in et a compresa tra i 14 e i 18 anni. 104
4 5. Nella vita dei portatori di disabilita La presenza di una disabilita fisica o psichica sconvolge la vita di ogni famiglia, da tutti i punti di vista: psicologico, relazionale, economico. E richiede ad ogni famiglia un carico di lavoro che spesso essa da sola non e in grado di sostenere. I servizi residenziali e non che si occupano di offrire occasioni di socializzazione, di formazione professionale, di inserimento lavorativo, in breve di aiutare il portatore di handicap (soprattutto se minore) ad acquisire una autonomia personale e sociale svolgono una funzione preziosa anche per i familiari. 105
5 LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO PER IL DISAGIO SOCIALE C1a - organizzazioni di volontariato per il disagio sociale per residenti Sono state conteggiate, per la costruzione dellèindicatore, tutte le associazioni iscritte al Registro delle organizzazioni di volontariato che hanno dichiarato una finalita assistenziale e sociale e si e rapportato tale numero al totale della popolazione. Quanto piu e elevato lèindice che se ne ricava, tanto piu e possibile dire (con una certa cautela) che esiste una sensibilita diffusa della societa civile che porta a costruire risposte organizzate ai bisogni e al disagio sociale (e a prevenirli), prima ancora dellèintervento dei poteri pubblici (o a fianco di essi). Organizz. volontariato Popolaz. totale Indice Province ,9 Bergamo 12, ,5 Brescia 14, ,0 Como 10, ,6 Cremona 20, ,0 Lecco 21, ,6 Lodi 21,9 Mantova 20,6 Milano 13,6 Fonti Statistiche: Pavia 9,6 Regione Lombardia, Sezioni Provinciale Registro Sondrio 14,6 Organizzazioni di volontariato Varese 12,5 LOMBARDIA 14,2 106
6 LA DIFFUSIONE DELLA COOPERAZIONE SOCIALE C1b - cooperative sociali con gestione di attivita di assistenza per residenti Le cooperative sociali costituiscono una delle modalita di risposta ai bisogni di assistenza di categorie di soggetti in condizione di grave difficolta e di emarginazione: handicappati, minori, anziani, malati mentali, adulti, tossicodipendenti. La loro presenza testimonia della diffusione di una cultura imprenditorialeà del privato sociale piu che direttamente della diffusione di problemi e necessita di assistenza. Quanto piu alto e il valore risultante dal rapporto tra numero di cooperative e popolazione, tanto piu e possibile pensare che i bisogni del territorio trovino risposta. Cooperative sociali Popolaz. totale Indice Province ,9 Bergamo 8, ,8 Brescia 13, ,8 Como 9, ,8 Cremona 9, ,0 Lecco 8, ,0 Lodi 7,7 Mantova 8,6 Milano 7,1 Fonti Statistiche: Pavia 5,4 Provincia di Sondrio, Settore Cultura, Formazione e Sondrio 11,8 Interventi Sociali Varese 6,8 Regione Lombardia, DG Artigianato e Cooperazione LOMBARDIA 8,3 107
7 L,OCCUPAZIONE NELLA COOPERAZIONE SOCIALE C1c - persone occupate nelle cooperative sociali con gestione di attivita di assistenza per residenti Il numero di occupati nelle cooperative sociali che gestiscono attivita di assistenza per soggetti in condizione di grave difficolta e di emarginazione indica, in valore assoluto, la consistenza di un fenomeno che va progressivamente diffondendosi nei diversi sistemi territoriali e che interessa sia dal punto di vista socio-assistenziale sia dal punto di vista economico. Il rapporto fra tale numero e la popolazione permette di cogliere il livello di penetrazione della cooperativa sociale con finalita assistenziale nel territorio: penetrazione che ha significato economico (e un settore di mercato vivace) ma anche sociale (produce risposta ai bisogni di persone emarginate). Occupati nelle coop. sociali Popolaz. totale Indice Province Bergamo 2, ,5 Brescia 3, ,6 Como 3, ,7 Cremona 1, ,2 Lecco 1, ,6 Lodi 1,0 Mantova 2,5 Milano 1,7 Fonti Statistiche: Pavia 2,2 Provincia di Sondrio, Settore Cultura, Formazione e Sondrio 2,7 Interventi Sociali Varese 2,1 Regione Lombardia, DG Artigianato e Cooperazione LOMBARDIA 2,1 108
8 LA DIMENSIONE MEDIA DELLE COOPERATIVE SOCIALI C1d - numero medio di occupati nelle cooperative sociali con gestione di attivita di assistenza La dimensione media, in termini di occupati, delle cooperative sociali che gestiscono attivita di assistenza, supporto e coinvolgimento di soggetti in condizione di grave difficolta e di emarginazione rappresenta un indicatore del loro consolidamento. Cooperative sociali Occupati coop. soc. Indice Province Bergamo 31, ,3 Brescia 24, ,9 Como 34, ,8 Cremona 17, ,6 Lecco 21, ,0 Lodi 12,7 Mantova 28,6 Milano 24,0 Fonti Statistiche: Pavia 40,6 Provincia di Sondrio, Settore Cultura, Formazione e Sondrio 22,8 Interventi Sociali Varese 31,2 Regione Lombardia, DG Artigianato e Cooperazione LOMBARDIA 25,1 109
9 LA DIFFUSIONE DEI SERVIZI DI COMUNITA C1e - numero di servizi di comunita per residenti Sono stati considerati i servizi di comunita che si rivolgono, anche se non in modo esclusivo, alle seguenti tipologie di soggetti in stato di bisogno: minori, handicappati, adulti, madri, extracomunitari, tossicodipendenti. Quanto piu alto e il valore che risulta dal rapporto tra servizi e popolazione, tanto piu e possibile sostenere che la risposta e capillarmente diffusa. Servizi Popolaz. totale Indice Province Bergamo 4, Brescia 3, Como 4, ,13 Cremona 7, ,13 Lecco 5, ,13 Lodi 5,6 Mantova 2,4 Milano 4,1 Fonti Statistiche: Pavia 6,2 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 1,1 Sociale Varese 5,6 LOMBARDIA 4,4 110
10 LE STRUTTURE DI PRIMA ACCOGLIENZA C1f - presenza di ospiti italiani e stranieri nelle strutture di prima accoglienza per residenti Lèindicatore, costruito rapportando il numero di presenti nelle strutture di prima accoglienza (ovvero soggetti in stato di necessita che vi hanno fatto ricorso) al totale della popolazione, esprime la capacita di assorbire e rispondere a situazioni di grave disagio. Quanto piu basso e il valore che lo esprime, tanto meno diffuso e il bisogno grave e il ricorso a soluzioni temporanee. Presenze Popolaz. totale Indice Province Bergamo n.d Brescia n.d ,70 Como n.d ,78 Cremona n.d ,74 Lecco n.d ,96 Lodi n.d. Mantova n.d. Milano n.d. Fonti Statistiche: Pavia n.d. Caritas di Sondrio Sondrio n.d. Varese n.d. LOMBARDIA n.d. 111
11 IL TASSO DI SATURAZIONE NEGLI ASILI NIDO C2a - rapporto fra iscritti e posti disponibili negli asili nido Il tasso di saturazione negli asili nido indica se questo tipo di servizio offerto e piu o meno utilizzato. Permette di ipotizzare, quando la saturazione e massima, che esistano cittadini che non possono usufruirne e che quindi sarebbe opportuno ampliare lèofferta, anche se non esistono elementi per dire che gli asili nido debbano essere lèunica struttura o lèunico servizio capace di rispondere alle esigenze di accudimento di bambini in cosıtenera eta. Iscritti Posti disponibili Indice Province 2000/ / ,98 Bergamo n.d. 1996/ ,96 Brescia n.d. 1997/ ,98 Como n.d. 1998/ ,97 Cremona n.d. 1999/ ,97 Lecco n.d. 2000/ ,01 Lodi n.d. Mantova n.d. Milano n.d. Fonti Statistiche: Pavia n.d. Provincia di Sondrio, Settore Cultura, Formazione e Sondrio n.d. Interventi Sociali Varese n.d. LOMBARDIA n.d. 112
12 IL TASSO DI SATURAZIONE NELLA SCUOLA MATERNA C2b - rapporto fra iscritti e posti disponibili nelle scuole materne Il tasso di saturazione nella scuola materna, come negli asili nido, indica se il servizio offerto e piu o meno utilizzato. Si tratta di un dato sporcoà in quanto tiene conto degli iscritti e non di coloro che realmente frequentano: e ben si sa che nella scuola materna un buon numero di bambini dopo un primo periodo, per svariati motivi (organizzativi, di salute, di gradimento, ecc.) non frequenta. Permette di ipotizzare, quando la saturazione e massima, che esistano cittadini che non possono usufruirne (e che quindi sarebbe opportuno ampliare lèofferta); peraltro, la massima saturazione potrebbe comportare una diminuzione in termini di qualita del servizio offerto. Iscritti Posti disponibili (*) Indice Province 2000/ / ,43 Bergamo n.d. 1996/ ,74 Brescia n.d. 1997/ ,37 Como n.d. 1998/ ,97 Cremona n.d. 1999/ ,18 Lecco n.d. 2000/ ,97 Lodi n.d. (*) base di 20 posti per sezione Mantova n.d. Milano n.d. Fonti Statistiche: Pavia n.d. Ministero Pubblica Istruzione Sondrio n.d. Provv.to Studi di Sondrio Varese n.d. LOMBARDIA n.d. 113
13 LA DIFFUSIONE DI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI C2c - numero di servizi socio-educativi per 100 minori con 6-14 anni Lèindice e stato calcolato rapportando il numero di servizi socio-educativi (biblioteche con sezione ragazzi, biblioteche scolastiche, associazioni sportive con scuole per ragazzi, oratori, Centri di Aggregazione Giovanile) a 100 minori di eta compresa tra 6 e 14 anni. Quanto piu alto e il valore che lo esprime, tanto piu e possibile pensare che il bisogno di servizi trovi risposta. Numero di servizi Popolaz anni Indice Province ,61 Bergamo n.d ,70 Brescia n.d ,70 Como n.d ,74 Cremona n.d ,80 Lecco n.d ,86 Lodi n.d. Mantova n.d. Milano n.d. Fonti Statistiche: Pavia n.d. Regione Lombardia, DG Cultura Sondrio n.d. Provv.to Studi di Sondrio Varese n.d. CONI Diocesi di Como LOMBARDIA n.d. 114
14 LA DIFFUSIONE DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE - CAG C2d - numero di Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) per 100 minori con anni I CAG sono luoghi in cui i minori/giovani possono trascorrere il tempo extrascolastico (in diverse occupazioni) insieme a coetanei e a figure adulte disponibili ad aiutare nel percorso di crescita. Quanto piu capillare e la presenza di tali centri, tanto piu si puo pensare che i minori/giovani e le loro famiglie siano aiutati nel compito evolutivo. CAG Popolaz anni Indice Province Bergamo 0, Brescia 1, Como 1, ,5 Cremona 1, (*) ,5 Lecco 1, (*) ,5 Lodi 0,5 (*) dato provvisori e/o stimati Mantova 1,0 Milano 0,7 Fonti Statistiche: Pavia 0,5 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 0,5 Sociale Varese 0,6 LOMBARDIA 0,7 115
15 I SERVIZI DI INFORMAZIONE NELLE SCUOLE SUPERIORI C2e - Centri di Informazione e Consulenza (CIC) per alunni nelle scuole superiori I Centri di Informazione e Consulenza aperti nelle scuole superiori dallèinizio degli anni novanta intendono offrire agli adolescenti spazi di incontro con adulti professionalmente preparati ad accogliere le loro richieste di sostegno nel compito evolutivo. Quanto piu elevato e il valore che si esprime, tanto piu capillare e la diffusione dei servizi e tanto piu e possibile che gli alunni di scuola superiore (adolescenti) abbiano occasioni di raccontarsi, di confrontarsi con adulti sulle normali occasioni di vita e di esprimere le loro difficolta. Numero CIC Iscritti scuole superiori Indice Province /96 Bergamo n.d. 1996/97 Brescia n.d. 1997/98 Como n.d. 1998/ ,87 Cremona n.d. 1999/ ,00 Lecco n.d. 2000/ ,99 Lodi n.d. Mantova n.d. Milano n.d. Fonti Statistiche: Pavia n.d. Provincia di Sondrio, Settore Cultura, Formazione e Sondrio n.d. Interventi Sociali Varese n.d. LOMBARDIA n.d. 116
16 I SERVIZI PER LE ALCOLDIPENDENZE C3a - Servizi Territoriali per le Alcoldipendenze per residenti Le alcoldipendenze sono oggi considerate come malattie sociali, che esprimono un profondo disagio esistenziale (in tutte le fasce dèeta ) e che possono essere curate. Lèofferta di servizi indica la capacita della societa di farsi carico del bisogno; e importante considerare anche che tali servizi svolgono attivita di prevenzione. Lèindice, costruito rapportando il numero di servizi alla popolazione residente (che potrebbe essere raffinato considerando la sola popolazione in eta superiore ai 18 anni), permette di vedere quanto e capillare la risposta (istituzionale e pubblica) ai bisogni di cura e prevenzione. Quindi, quanto piu alto e il numero di servizi, tanto piu e possibile (oltre che curare gli alcolisti) sperare di contrastare lèemergere del problema alcoldipendenza e quanto piu alto e lèindice tanto piu si puo parlare di capillarita della risposta. Servizi territoriali Popolaz. totale Indice Province Bergamo 0, Brescia 0, ,82 Como 0, ,81 Cremona 1, ,82 Lecco 0, ,81 Lodi 1,5 Mantova 1,6 Milano 0,4 Fonti Statistiche: Pavia 0,8 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 2,8 Sociale Varese 1,3 LOMBARDIA 0,7 117
17 L,OFFERTA DI PERSONALE PER GLI UTENTI ALCOLDIPENDENTI C3b - alcoldipendenti a carico dei Ser.T슏 per una unita di personale a tempo pieno equivalente e, in particolare, di qualita della risposta Lèindicatore e il risultato del rapporto tra unita di personale a tempo pieno presente nel Ser.T. e alcoldipendenti in carico. Esprime quanti alcoldipendenti ha in carico (mediamente) una unita di personale a tempo pieno: quanto piu elevato e il numero, tanto maggiore sara il numero di utenti in carico al singolo operatore (e, conseguentemente, minore il tempo dedicato ad ogni utente). Alcoldipendenti in carico Unita di personale a tempo pieno equivalente Indice Province Bergamo 54,0 54, Brescia 64,3 61, ,70 23,93 Como 24,1 25, ,95 25,27 Cremona 41,0 57, ,88 33,00 Lecco 53,7 37, Lodi 157,1 303,1 Mantova 38,3 42,4 Milano 42,4 38,1 Fonti Statistiche: Pavia 45,0 56,7 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 25,3 33,0 Sociale, SER.T Varese 60,4 60,8 LOMBARDIA 44,7 48,6 118
18 L,OFFERTA DI PERSONALE PER GLI UTENTI TOSSICODIPENDENTI C3c - tossicodipendenti a carico dei Ser.T슏 per una unita di personale a tempo pieno equivalente e, in particolare, di qualita della risposta Si tratta di un indicatore del carico di lavoro degli operatori: quanto piu alto e il valore, tanto maggiore sara il numero di utenti in carico al singolo operatore (e, conseguentemente, minore il tempo dedicato ad ogni utente). Tossicodipendenti in carico Unita di personale a tempo pieno equivalente Indice Province Bergamo 22,7 27, Brescia 18,9 20, Como 20,7 21, ,84 15,31 Cremona 19,9 27, ,09 15,88 Lecco 18,4 19, Lodi 26,4 30,6 Mantova 16,4 20,1 Milano 24,4 22,5 Fonti Statistiche: Pavia 38,4 40,1 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 15,3 15,9 Sociale, SER.T Varese 24,4 32,0 LOMBARDIA 23,2 24,5 119
19 L,OFFERTA DI SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER GLI ANZIANI C4a - % di anziani (oltre 65 anni) che beneficiano dei servizi SAD e ADI sulla popolazione anziana Il Servizio Anziani si e costituito allèinterno dellèasl di Sondrio solo nel giugno Precedentemente veniva svolta, in modo disomogeneo, unèattivita U.V.G. con la collaborazione del Reparto di Geriatria. Informazioni certe e complete sono quindi disponibili solo per lèanno 2000; nella fattispecie si riferiscono allèattivita SAD (Servizi Assistenza Domiciliare) e ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). Il SAD e attualmente esteso alla grande maggioranza dei comuni, nonostante i costi elevati. LèADI fa capo al Servizio Anziani del Dipartimento ASSI ed e organizzato a livello distrettuale, con un segmento di utenti anche di eta inferiore ai 65 anni. Assistiti SAD-ADI Popolaz anni Indice Province Bergamo n.d Brescia n.d Como n.d Cremona n.d Lecco n.d ,8 Lodi n.d. Mantova n.d. Milano n.d. Fonti Statistiche: Pavia n.d. ASL di Sondrio Sondrio n.d. Varese n.d. LOMBARDIA n.d. 120
20 L,OFFERTA DI POSTI PER ANZIANI NELLE RSA C4b - posti letto in complesso nelle Residenze Sanitario Assistenziali (RSA) per residenti oltre i 65 anni Lèallungamento della vita e la maggiore probabilita di rimanere soli in tarda eta in condizioni fisiche e psicologiche che non consentono lèautonomia abitativa fa crescere la domanda di posti in strutture residenziali (Case di riposo e Residenze Sanitario Assistenziali). In particolare, la domanda di posti nelle RSA e legata allèincremento della diffusione di patologie cronico-degenerative tra gli anziani. La disponibilita di posti letto in tali strutture indica la capacita della societa di costruire risposte a tali bisogni: quanto piu elevato e il numero di posti letto per abitanti anziani, tanto piu si puo affermare che il bisogno ha trovato risposta. Posti letto RSA Popolaz anni Indice Province (*) ,5 Bergamo 31,6 31, ,2 Brescia 32,5 35, ,9 Como 26,7 34, ,5 Cremona 36,9 55, (*) 47,0 Lecco 31,9 34, (*) 46,4 Lodi 29,2 29,8 (*) dati provvisori e/o stimati Mantova 40,7 29,9 Milano 13,2 14,9 Fonti Statistiche: Pavia 29,4 35,2 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 49,9 46,4 Sociale Varese 22,6 28,4 LOMBARDIA 23,9 26,3 (*) dati provvisori e/o stimati 121
21 L,OFFERTA DI POSTI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI NELLE RSA C4c - posti letto per NAT e ALZ nelle Residenze Sanitario Assistenziali (RSA) per residenti oltre i 65 anni La diffusione tra gli anziani di particolari patologie cronico-degenerative (come il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza) che li rendono totalmente non autosufficienti e richiedono assistenza specifica fa aumentare la richiesta di posti letto in strutture residenziali. La disponibilita di posti letto in tali strutture indica la capacita della societa di costruire risposte a tali bisogni: quanto piu elevato e il numero di posti letto per abitanti anziani, tanto piu si puo affermare che il bisogno ha trovato risposta. Posti letto NAT+Alz Popolaz anni Indice Province (*) ,6 Bergamo 19,7 21, ,2 Brescia 24,2 27, ,1 Como 20,4 29, ,7 Cremona 32,6 42, (*) 34,8 Lecco 21,8 25, (*) 35,0 Lodi 19,3 22,6 (*) dati provvisori e/o stimati Mantova 24,4 23,4 Milano 10,5 12,3 Fonti Statistiche: Pavia 17,6 25,0 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 33,1 35,0 Sociale Varese 16,9 23,2 LOMBARDIA 17,2 20,5 (*) dati provvisori e/o stimati 122
22 L,OFFERTA DI PERSONALE PER GLI ASSISTITI NELLE RSA C4d - unita di personale a tempo pieno equivalente nelle RSA per 100 assistiti e, in particolare, di qualita della risposta Si tratta di un indicatore (approssimato) della qualita della prestazione assistenziale offerta agli anziani ospitati nelle RSA, che presentano generalmente un basso livello di autosufficienza: quanto piu alto e il valore, tanto maggiore sara il numero di utenti in carico al singolo operatore. Assistiti Unita di personale a tempo pieno equivalente Indice Province ,7 Bergamo 65, ,6 Brescia 69, ,9 Como 77, ,3 Cremona 72, ,6 Lecco 69, ,1 Lodi 77,0 Mantova 64,0 Milano 76,2 Fonti Statistiche: Pavia 59,0 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 61,3 Sociale Varese 76,0 LOMBARDIA 70,4 123
23 INDICE DI DOTAZIONE DI STRUTTURE DI SERVIZIO NELLE RSA C4e - % strutture di servizio presenti nelle RSA e, in particolare, di qualita della risposta Il valore dellèindice e determinato dalla media dei valori relativi alla percentuale di presenza di alcune strutture/servizi nelle RSA. Sono state considerate le seguenti strutture/servizi: ascensore, montalettighe, impianto aria condizionata, impianto ossigeno centralizzato, impianto citofonico, locali per attivita occupazionali, spazi verdi. Piu elevata e la percentuale di RSA che e dotata delle strutture/servizi indicati, migliore e (mediamente) la qualita delle RSA. Indice Province ,4 Bergamo 67, ,9 Brescia 69, ,2 Como 72, ,7 Cremona 66, ,4 Lecco 61, ,4 Lodi 65,5 Mantova 66,0 Milano 74,5 Fonti Statistiche: Pavia 60,8 Regione Lombardia, DG Sanita Sondrio 70,7 Varese 72,2 LOMBARDIA 68,6 124
24 LA DIFFUSIONE DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI PER DISABILI C5a - servizi per disabili per residenti La presenza di una rete di servizi (pubblici e privati) permette alla famiglia di condividere il compito di cura, educazione/socializzazione, assistenza di persone disabili. Lèindice e stato costruito rapportando il numero di servizi socio-assistenziali (centri di riabilitazione, centri socio-educativi, centri residenziali, coop. inserimento lavorativo, servizio di formazione allèautonomia, gruppi di coordinamento integrazione lavorativa, centri formazione professionale, enti di volontariato iscritti nel Registro ex Legge RL 22/93, altri enti con interventi rilevanti) alla popolazione residente. Quanto piu basso e il suo valore, tanto piu si puo pensare che le famiglie al cui interno sono presenti i soggetti disabili siano in grado di gestire positivamente la loro vita (e il loro futuro) o debbano farlo in quanto non esiste una rete di servizi di supporto. Servizi socio-ass. Popolaz. totale Indice Province Bergamo 14, Brescia 18, ,2 Como 14, ,7 Cremona 14, ,9 Lecco 19, ,8 Lodi 17,3 Mantova 15,0 Milano 11,1 Fonti Statistiche: Pavia 14,1 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 20,8 Sociale Varese 14,7 LOMBARDIA 14,0 125
25 L,OFFERTA DI POSTI NEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PER I PORTATORI DI HANDICAP C5b - posti per residenti nei servizi socio sanitari per handicappati Lèindice e stato costruito rapportando il numero di posti nei servizi socio sanitari per handicappati (istituti educativi assistenziali hand.; centri residenziali hand.; centri socio educativi) a residenti. La disponibilita di posti in servizi che integrano le competenze sociali e quelle sanitarie rivela la capacita di risposta al bisogno di rieducazione e assistenza (anche in sostituzione della famiglia) per le persone disabili. Quanto piu e alto il valore che esprime tale indice, tanto piu e capillare la risposta al bisogno (anche se non e possibile sapere se lo soddisfa totalmente, in quanto non e nota lèampiezza della popolazione che effettivamente avrebbe necessita di farvi ricorso). Posti (IEAH, CRH e CSE) Popolaz. totale Indice Province ,10 Bergamo 0,6 0, ,16 Brescia 0,7 0, ,27 Como 0,4 0, ,41 Cremona 2,0 2, ,45 Lecco 0,7 0, ,49 Lodi 0,7 0,8 Mantova 0,5 0,5 Milano 0,6 0,6 Fonti Statistiche: Pavia 0,4 0,4 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 1,3 1,5 Sociale Varese 0,6 0,6 LOMBARDIA 0,6 0,7 126
26 L,OFFERTA DI POSTI LETTO NEGLI SPDC PER PAZIENTI CON DISTURBI PSICHICI C5c - posti letto nei Servizi Psichiatrici Diagnosi e Cura (SPDC) per residenti I servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura costituiscono il luogo in cui avviene la valutazione della situazione del soggetto che vi accede (spontaneamente o no) e lèimpostazione della terapia. La residenzialita e limitata: il paziente rimane ricoverato fino a che non termina la fase acuta e non sia possibile definire il percorso terapeutico. La disponibilita di posti letto nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura rapportata a residenti rivela la capacita di risposta al bisogno di ricovero dei malati in fase acuta. Posti letto SPDC Popolaz. totale Indice Province Bergamo 7, ,3 Brescia 9, ,3 Como 7, ,3 Cremona 6, ,3 Lecco 8, Lodi 7,7 Mantova 8,3 Milano 9,3 Fonti Statistiche: Pavia 3,0 Regione Lombardia, DG Famiglia e Solidariet a Sondrio 11,3 Sociale Varese 9,2 LOMBARDIA 8,5 127
27 L,OFFERTA DI PERSONALE NELLE UOP C5d - utenti delle Unita Operative di Psichiatria (UOP) per una unita di personale medico-psicosociale-sanitario e, in particolare, di qualita della risposta Si tratta di un indicatore del carico di lavoro degli operatori che hanno a che fare con la valutazione e il trattamento dei malati psichici: quanto piu alto sara il valore, tanto maggiore sara il numero di utenti in carico al singolo operatore. Utenti delle UOP) Unita di personale Indice Province ,1 Bergamo 23, ,2 Brescia 25, ,8 Como 16, ,7 Cremona 20, ,2 Lecco 23, Lodi 25,5 Mantova 12,8 Milano 20,4 Fonti Statistiche: Pavia 13,7 Regione Lombardia, DG Sanita Sondrio 14,2 Varese 22,7 LOMBARDIA 19,9 128
28 L,INSERIMENTO DEI LAVORATORI DISABILI C5e - % avviamenti su iscritti disponibili nelle liste di collocamento obbligatorio La legge 68/99 (e precedentemente la legge 482/68) prevede una specifica procedura finalizzata a promuovere lèinserimento lavorativo dei disabili. Presso gli uffici di collocamento, ora Centri per lèimpiego, sono definite particolari liste di collocamento alle quali si fa riferimento per gli avviamenti di lavoratori (cc.dd. liste di collocamento obbligatorio). Il rapporto fra avviamenti e iscritti disponibili (non tutti gli iscritti sono effettivamente disponibili per un lavoro, alcuni lo sono solo per ottenere benefici riservati a soggetti disabili e/o con un elevato grado di invalidita ) indica il flusso di assunzioni nelle imprese e nelle istituzioni (o quantomeno la disponibilita delle stesse a offrire lavoro) rispetto alla consistenza dei lavoratori che desiderano ottenere un impiego. Avviamenti Iscritti disponibili Indice Province ,0 Bergamo n.d ,9 Brescia n.d ,1 Como n.d ,8 Cremona n.d ,7 Lecco n.d (*) ,6 Lodi n.d. (*) proiezione sulla base degli avviamenti al Mantova n.d Milano n.d. Pavia n.d. Fonti Statistiche Sondrio n.d. Provincia di Sondrio, Centri per lèimpiego Varese n.d. LOMBARDIA n.d. 129
29 CONSIDERAZIONI DI SINTESI RELATIVE AGLI INDICATORI DI CAPACITA DI RISPOSTA A SITUAZIONI DI PRESUNTA NORMALITA, DISAGIO, MARGINALITA, DEVIANZA In provincia di Sondrio sembra essere diffusa una capacita della societa civile di approntare risposte ai bisogni emergenti, prima dellèazione dello Stato o accanto ad essa. Lo testimoniano la diffusione delle organizzazioni di volontariato per il disagio sociale, delle cooperative sociali che gestiscono attivita di assistenza 6, dei servizi di comunita. Gli asili nido e le scuole materne sono saturi: tutti i posti disponibili sono coperti ed e quindi possibile pensare che una certa quota di soggetti che intenderebbero usufruirne 7 non lo possa fare e si trovi, pertanto, in situazione di difficolta. Se consideriamo lèofferta di servizi extrascolastici con finalita prettamente educativa e preventiva del disagio (in particolare, Centri di Aggregazione Giovanile e Centri di informazione e consulenza nelle scuole superiori), sembra che in provincia di Sondrio non ci sia una particolare attenzione a presidiareà il tempo extrascolastico, a riempirlo di occasioni educative che prevedano il rapporto tra generazioni. Per quanto riguarda la risposta a problemi quali lèalcolismo e la tossicodipendenza (che emergono in condizioni di disagio relazionale e che creano difficolta, oltre che al singolo, alla sua famiglia e allèintera societa ) sembra che i servizi pubblici nella provincia di Sondrio siano in condizione di far fronte alle esigenze: ogni operatore ha un carico di utenti inferiore al valore medio lombardo. La provincia di Sondrio sembra decisamente meglio attrezzata delle altre province lombarde per quanto concerne lèofferta di posti per anziani nelle RSA, anche se il numero di posti disponibili sta lentamente diminuendo, per effetto dellèallungamento della vita e della permanenza degli ospiti nelle RSA. Da notare che anche lèofferta di posti letto per anziani non autosufficienti o colpiti dal morbo di Alzheimer e piu elevata di quella di quasi tutte le province lombarde. Il servizio offerto dalle RSA sembra essere complessivamente di buon livello qualitativo. Sembra, inoltre, che in Provincia di Sondrio si riesca a rispondere in modo capillare ai bisogni di assistenza per i portatori di disabilita. 6 E che impiegano un numero sempre crescente di persone, anche in situazioni di disagio (per le quali assumono funzione riabilitativa). 7 Il riferimento e, ovviamente, alla famiglia, che si trova nella necessit a di ricorrere ad altri tipi di aiuto, magari piu flessibili o piu qualificati, ma, spesso, piu costosi o piu precari. 130
30 Complessivamente, le risposte ai diversi bisogni espressi dalla popolazione sembrano essere sufficienti (quantitativamente) e di buon livello qualitativo. La mobilitazione di fronte alle emergenze e forte e diffusa. Resta da comprendere, pero, se le risposte sono adeguate allèesistenza effettiva dei problemi, che faticano ad essere riconosciuti e dichiarati o, in altri termini, faticano ad emergere. La provincia di Sondrio sembra decisamente meglio attrezzata delle altre province lombarde per quanto concerne lèofferta di posti per anziani nelle RSA, anche se il numero di posti disponibili sta lentamente diminuendo, per effetto dellèallungamento della vita e della permanenza degli ospiti nelle RSA. Da notare che anche lèofferta di posti letto per anziani non autosufficienti o colpiti dal morbo di Alzheimer e piu elevata di quella di quasi tutte le province lombarde. 131
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