COMUNE DI PIEVE DI CENTO Provincia di Bologna. Linee programmatiche

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI PIEVE DI CENTO Provincia di Bologna. Linee programmatiche 2009-2014"

Transcript

1 COMUNE DI PIEVE DI CENTO Provincia di Bologna Linee programmatiche

2 INTRODUZIONE 4 PIEVE DI CENTO OGGI 4 La società 4 L economia 4 Il Comune e i servizi 4 IL METODO SEGUITO 7 Strategia 7 Intersettorialità 7 Rendicontazione sociale 7 PARTE ASSE STRATEGICO: IL BENESSERE DELLA CITTA POLITICHE SOCIALI E PER LA SALUTE Investire in prevenzione e sull efficienza dei servizi sanitari Rafforzare l informazione e l orientamento sui servizi Promuovere interventi a favore della popolazione anziana Potenziare i servizi per le persone con disabilità POLITICHE EDUCATIVE Sostenere la scuola pubblica e la qualità dell offerta formativa Incrementare e qualificare l edilizia scolastica POLITICHE DI CONTRASTO ALLA CRISI ECONOMICA Aiutare le imprese e il mercato del lavoro Sostenere le famiglie e l autonomia POLITICHE PER L INTEGRAZIONE Favorire l accesso ai servizi e la partecipazione Promuovere azioni in favore dei diritti di cittadinanza POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITÀ Definire un piano di azioni per la parità di genere 14 2 ASSE STRATEGICO: LA CRESCITA EQUILIBRATA POLITICHE PER LA CITTA Favorire le riqualificazioni e incentivare le manutenzioni Innalzare i requisiti per i nuovi interventi edilizi Coinvolgere i cittadini nelle grandi trasformazioni urbane POLITICHE PER LA MOBILITA Sostenere l uso del trasporto pubblico locale Elaborare un Piano della mobilità comunale Promuovere l uso della bicicletta POLITICHE PER L AMBIENTE Elaborare il Piano Energetico Comunale Promuovere comportamenti ecologicamente virtuosi Elevare la percentuale di raccolta differenziata 20 2

3 3 ASSE STRATEGICO: L IDENTITA POLITICHE PER IL CENTRO STORICO E PER IL PAESAGGIO Valorizzare il patrimonio e gli spazi museali Qualificare il centro storico e il Parco del Reno Valorizzare l economia e la cultura rurale di Pieve di Cento Promuovere Pieve di Cento come destinazione turistica POLITICHE CULTURALI Razionalizzare e promuovere l offerta culturale Ottimizzare e rinnovare il sistema degli eventi POLITICHE PER LA COMPETITIVITA Rafforzare le attività produttive e il commercio locale Incentivare l insediamento di attività terziarie avanzate 24 PARTE LE GIOVANI GENERAZIONI POLITICHE PER LA PARTECIPAZIONE Attivare dispositivi per la rappresentanza nelle Istituzioni Supportare l associazionismo e la pratica sportiva POLITICHE PER LA CREATIVITA Promozione delle iniziative culturali e sociali Valorizzazione delle competenze e delle professionalità 27 5 IL GOVERNO DEL COMUNE QUALITÀ DEI SERVIZI AL CITTADINO Promuovere l ascolto e l accesso alle informazioni Investire sulle professionalità interne COORDINAMENTO INTERISTITUZIONALE Promuovere il coordinamento fra le diverse forze dell ordine Sviluppare funzioni e competenze dell Unione e il coordinamento metropolitano INTENSIFICARE LE RELAZIONI CON I SOGGETTI PRIVATI 29 3

4 INTRODUZIONE PIEVE DI CENTO OGGI La società Con un estensione di appena 15,85 kmq, il Comune di Pieve di Cento è il più piccolo tra i comuni della Provincia di Bologna. Al 31/12/08 i residenti erano di poco superiori alle unità (7.013, per nuclei familiari), numero che cresce ininterrottamente di poche decine ogni anno dal Pieve di Cento è cresciuta in misura minore dei comuni circostanti, per le precise scelte politiche operate nel corso dei decenni: si pensi che nel 1995 la popolazione era inferiore a quella odierna di appena 400 unità. Tra i residenti, quasi il 30% (28,2) ha più di 60 anni, facendo di Pieve di Cento il comune più vecchio dell Unione Reno-Galliera: si pensi che più di persone hanno più di 70 anni. A contribuire al saldo demografico positivo del Comune è l immigrazione, fenomeno sempre meno episodico e sempre più strutturale. Oggi l 8,1% dei residenti (dato sostanzialmente in linea con il dato medio provinciale) è costituito da stranieri, che tendono ad aumentare in modo estremamente contenuto rispetto al resto della provincia, dove si continuano a registrare tassi di crescita a due cifre (a fronte di una crescita del 17,7% nel Distretto Pianura Est, tra il 2006 e 2007 il Comune di Pieve ha visto crescere il numero degli stranieri presenti di appena il 9%; nel Comune di Granarolo del 36%). Il fenomeno si è sostanzialmente assestato, adeguandosi a un contesto che ha saputo accogliere favorevolmente i nuovi cittadini. L economia Su 651 imprese (unità locali) insediate a Pieve di Cento, il 39,4% opera nel settore industriale, il 26,8% nel commercio e nei pubblici esercizi, il 19,5% nei servizi, il 14,3% nell agricoltura. Gli addetti impiegati sono (fonte: ISTAT) La connotazione del tessuto produttivo è pertanto aspecifica, e per questo meno soggetta alle crisi congiunturali dell ultimo periodo. Laddove infatti i territori si sono strutturati su un offerta monosettoriale, più forti sono state le ripercussioni sui comparti e sugli indotti interessati dalle crisi. La crisi economica sta comunque facendo sentire i suoi effetti anche sul nostro territorio (e in modo decisamente più preoccupante sui territori immediatamente contermini), con un ricorso crescente allo strumento della cassa integrazione guadagni. Il Comune e i servizi Il Comune dispone di un organico effettivo di indeterminato, compreso il segretario comunale. 52 dipendenti assunti a tempo I settori nei quali tutta l attività del Comune è distribuita, sono 4: - Bilancio e programmazione budget gestito: ,19 * - Comunicazione Cultura Sviluppo locale budget gestito: ,59 - Persona budget gestito: ,44 - Territorio e patrimonio budget gestito: ,33 4

5 *(al netto di servizi per conto terzi e rimborsi per anticipazioni di cassa) Alcune attività sono gestite in forma sovracomunale dall Unione Reno Galliera: - la polizia locale che impiega 46 dipendenti e gestisce un budget di ,94 ; - lo sportello unico delle attività produttive che impiega 7 dipendenti e gestisce un budget di ,08 ; - il servizio personale che impiega 9 dipendenti e gestisce un budget di ,94 ; - il servizio informatico che impiega 2 dipendenti e gestisce un budget di 657,097,85 ; - l ufficio di piano che gestisce un budget di ,00 ; Di seguito viene presentata una breve panoramica sui servizi presenti a Pieve di Cento. Scuole/Istruzione: - Asilo nido comunale: 47 iscritti (dati anno scolastico 2008/2009) - Scuola materna statale: 182 (dati anno scolastico 2008/2009) - Scuola elementare statale: 331(dati anno scolastico 2008/2009) - Scuola media statale: 205 (dati anno scolastico 2008/2009) - Sede dell Istituto comprensivo. - Sede di corso di laurea in scienze infermieristiche Università di Ferrara e campus per studenti. Principali servizi pubblici: - Stazione Carabinieri - Ufficio postale - Polo sanitario Azienda Usl Bologna - ASP (dalla trasformazione dell Istituto per anziani Opera Pia Galuppi Ipab) su Pieve di Cento: 66 posti oltre a 20 nel centro diurno. Principali servizi comunali in gestione diretta: - Asilo nido, mensa, Stazione Ecologica Attrezzata). - Mensa scolastica comunale centralizzata (540 utenti pasti prodotti dati 31/12/2008). - Trasporto scolastico comunale (50 utenti km percorsi dati 31/12/2008). - Biblioteca Pinacoteca - Archivi storici- Musei. - Teatro. - Punto internet pubblico. - Verde pubblico** (giardini e parchi attrezzati, più area di riequilibrio ecologico la Bisana di circa mq). - Servizi scolastici, culturali e sociali. - Cimitero**, viabilità, illuminazione pubblica. - Gestione edifici comunali. - Assegnazione alloggi ERP *** Principali servizi gestiti da società di capitali con il Comune in veste di socio: - Distribuzione gas e acqua; fognature; depuratore; - Raccolta, trasporto, smaltimento rifiuti, spazzamento strade. 5

6 **attività parzialmente esternalizzate *** la manutenzione degli alloggi ERP è gestita da ACER in base a convenzione con il Comune 6

7 IL METODO SEGUITO Per la redazione delle presenti linee programmatiche la Giunta Comunale si è attenuta allo schema già elaborato in fase di campagna elettorale. Tale struttura, infatti, voleva costituire l intelaiatura dell azione di governo, un azione concepita come sistema nel quale le varie componenti rispondono prima di tutto a un criterio di coerenza e metodo. Strategia L organizzazione delle azioni è strutturata secondo 1) assi strategici, 2) politiche 3) programmi d azione 4) azioni. A supporto degli assi strategici (Parte 1), che per l Amministrazione costituiscono le grandi direttrici dell azione di governo, gli obiettivi che intendiamo raggiungere (il benessere, l equilibrio, l identità), abbiamo indicato due pilastri fondativi della nostra politica (Parte 2): le giovani generazioni e il governo della cosa pubblica. Ai giovani guardiamo con attenzione e fiducia, riponendo sulla loro capacità di essere protagonisti le nostre speranze nel futuro. Alla qualità dell Amministrazione guardiamo invece come al motore, che necessita in primo luogo di essere rodato e ben oliato, in grado di far muovere tutto il resto e di dare concretezza agli obiettivi prefissati., Intersettorialità Il documento non è strutturato per settori: intendiamo il governo come esito non riducibile e non sovrapponibile all organizzazione del Comune. Con questo intendiamo rivolgerci direttamente al cittadino, al quale non importa chi deve fare cosa, ma solo come e quando. Attraverso l attività di controllo strategico che intendiamo introdurre all interno dell Amministrazione, con un attento riscontro sulle responsabilità attuative e sull effettivo raggiungimento degli obiettivi, sarà possibile individuare criticità in corso d opera e aggiustare il tiro se necessario. Rendicontazione sociale La struttura del documento intende infine costituire la base per l attività di rendicontazione sociale dell azione di governo che saremo in grado di promuovere nel corso del mandato. A cadenze temporali prefissate, saranno pubblicati stati di avanzamento delle linee programmatiche, opportunamente tradotte in strumenti che ne rendano immediatamente riscontrabile il grado di attuazione. Il tutto andrà a supportare la comunicazione del bilancio, documento di per sé arido e ai più incomprensibile, ma che racchiude tutte le informazioni necessarie a capire (per condividerle o contestarle) i perché delle scelte dell Amministrazione. 7

8 PARTE 1 1 ASSE STRATEGICO: IL BENESSERE DELLA CITTA 1.1 POLITICHE SOCIALI E PER LA SALUTE Pieve di Cento è il Comune all interno dell Unione Reno-Galliera in cui più alto è l indice di vecchiaia. Questo dato, accompagnato agli scenari che prevedono per i prossimi vent anni un ulteriore crescita della speranza di vita, con un aumento degli ultraottantenni, un aumento dell immigrazione, una crescita della fascia 0-14 anni, accompagnata da un calo della fascia 30-44, richiede la capacità di elaborare politiche specifiche e mirate. Investire sulla prevenzione, sulla promozione di stili di vita sani, contrastare l abuso di sostanze stupefacenti e di alcool soprattutto tra i giovani, saranno gli assi portanti della nostra politica sociale e sanitaria Investire in prevenzione e sull efficienza dei servizi sanitari L investimento in prevenzione richiede lo sforzo e la responsabilità di tutta la comunità. A tal fine, ci impegniamo a promuovere azioni e progetti volti alla prevenzione e a sostenere stili di vita più salutari. Occorre favorire la pratica dello sport, informare i cittadini sull educazione alla salute, sugli effetti dannosi del fumo e dell alcol e favorire un alimentazione più sana. Infine è nostro compito prevenire le prime cause di morte in Italia, gli incidenti stradali, quelli domestici e quelli sul lavoro promozione dell attività motoria avvio di campagne comunicative sull alimentazione sana e sull utilizzo del casco, delle cinture di sicurezza e dei seggiolini; intensificazione dei progetti di contrasto all uso e all abuso di alcolici e droghe soprattutto da parte di minori; creazione, insieme ai Comuni del Distretto, di un fondo per l infanzia e l adolescenza; sensibilizzazione e informazione degli esercizi commerciali ad esporre nei bar il divieto a vendere alcolici ai minori di 16 anni come previsto dalla legge; facilitare l accesso ai servizi e migliorarne la qualità; attivazione di un percorso in accordo con ASL per qualificare l attuale polo ambulatoriale di Pieve di Cento; miglioramento del servizio dello sportello CUP rendendone più agevole l accesso e promuovendo le prenotazioni on line delle visite tramite il CUP 2000; miglioramento del servizio di medicina generale; potenziamento dell attività di primo soccorso presso il polo ambulatoriale. 8

9 1.1.2 Rafforzare l informazione e l orientamento sui servizi Per usare i servizi bisogna sapere che ci sono, quali sono, dove sono, e quali sono le condizioni per accedervi. Per questo, è necessario fornire ai cittadini un informazione e un orientamento semplice, chiaro e trasparente sui diritti, sulle opportunità, sui servizi e sugli interventi disponibili sul territorio rilancio dello Sportello Sociale (l ufficio del Comune che offre ai cittadini le informazioni sui servizi presenti sul territorio), integrandolo con le attività e i servizi erogati dall Ufficio Relazioni con il Pubblico; informazione ai cittadini sui servizi e sulle opportunità offerte a livello provinciale e regionale; creazione di una banca dati dei cittadini che hanno bisogno di assistenza, al fine di poter programmare politiche e interventi più efficaci, di consentire controllo e verifica delle azioni e dei progetti attivati; collaborazione con le principali realtà che sul territorio si occupano di assistenza sociale Promuovere interventi a favore della popolazione anziana Gli anziani sono una risorsa per tutta la popolazione. Il loro contributo è fondamentale per non disperdere la memoria storica della comunità e per rafforzare il tessuto di relazioni, di cultura e di solidarietà: la vera ricchezza di Pieve di Cento. Occorre promuovere la partecipazione attiva degli anziani e delle Associazioni che li rappresentano alla vita sociale della comunità, nello stesso tempo migliorando con un supporto deciso alle famiglie che se ne prendono cura la qualità dell assistenza alle persone non più autosufficienti sostegno ai luoghi e alle iniziative che aiutano i cittadini più anziani a stare insieme, a promuovere le realtà locali che rappresentano centri di aggregazione e di socializzazione per gli anziani; promozione del reclutamento di nuovi volontari all interno delle Associazioni facendole conoscere tra loro, per condividere problematiche, esigenze, progetti comuni; attivazione, cogliendo le opportunità offerte dalla Regione, del progetto di assistenza elettronica (e-care) che si rivolge alle persone ultrasettantacinquenni sole e che consente agli utenti, restando a casa propria, di parlare attraverso il telefono con una voce amica, chiedere e ricevere consigli ed indicazioni sanitarie, essere messi in collegamento con le risorse socio-sanitarie, sociali e ricreative del territorio; dotazione di un dispositivo salvavita a tutti gli anziani ultraottantenni soli, potenziando e rafforzando l assistenza domiciliare sanitaria, per garantire alcuni servizi direttamente a casa; 9

10 potenziamento dei servizi e delle attività svolte dall Azienda di Servizi alla persona (ex IPAB-Opera Pia) Galuppi-Ramponi di Pieve di Cento, continuando l attività di assistenza domiciliare, migliorando le azioni volte ad affrontare l emergenza caldo, prevedendo un ampliamento dei posti permanenti e dei posti in ricovero temporaneo per sostenere i bisogni e le esigenze delle famiglie, supportando e qualificando parallelamente l attività delle assistenti famigliari (badanti) presenti, con attività formative al fine di qualificarne la professionalità mantenimento del servizio di trasporto di persone anziane e con disabilità verso i luoghi di cura, attraverso la collaborazione dell associazione di volontariato Auser Potenziare i servizi per le persone con disabilità Il Comune di Pieve di Cento intende rafforzare forme di aiuto e sostegno verso le persone disabili e le loro famiglie. Vogliamo contrastare ogni forma di esclusione umana e sociale, educando all integrazione e all accoglienza di chi è diverso e di chi è più debole, con l obiettivo di andare oltre al mero concetto di assistenzialismo mantenimento del Punto d Ascolto per Persone con Disabilità, che si propone di raccogliere le esigenze dei cittadini disabili e dei loro famigliari; accesso dei disabili alle strutture pubbliche al chiuso e all aperto, abbattendo tutte le barriere architettoniche ancora presenti; sostegno e coordinamento di tutte le associazioni e gruppi presenti sul territorio che svolgono in varie forme un servizio verso le persone con disabilità; promozione delle iniziative e attività che favoriscano la costruzione di percorsi di educazione all integrazione e all accoglienza della diversità ; accesso al mondo lavorativo delle persone con disabilità, valorizzando e intensificando il rapporto con quelle imprese, come le cooperative sociali, che perseguono questa missione. 1.2 POLITICHE EDUCATIVE Grazie al ruolo e al contributo di molti insegnanti preparati e motivati la scuola ha permesso la crescita di una società unita e in grado di valorizzare il merito. Oggi, che tipo di scuola vogliamo? Le riforme promosse dal Governo avranno conseguenze importanti anche a Pieve di Cento: l Istituto Comprensivo faticherà a garantire le supplenze, gli insegnanti di sostegno, il personale congruo per le uscite delle classi dalle scuole e la compresenza durante l orario di mensa. Siamo convinti che la scuola debba continuare ad essere il luogo di formazione dei bambini, della loro crescita personale e civile. 10

11 1.2.1 Sostenere la scuola pubblica e la qualità dell offerta formativa Vogliamo continuare a riconoscere e a sostenere il valore della scuola pubblica. Una scuola aperta all intercultura e allo scambio, una scuola più forte e più riconosciuta in grado di affrontare l emergenza educativa del Paese, il disagio, la violenza, la tossicodipendenza. Una scuola moderna, capace di fronteggiare le trasformazioni economiche e culturali, aperta alle lingue, alle culture ed alle nuove tecnologie. Vogliamo assicurare il diritto alla formazione quale diritto fondamentale, quale valore imprescindibile per la crescita e lo sviluppo culturale dei bambini, il nostro futuro mantenimento dei livelli e della qualità dei servizi scolastici oggi erogati, contenimento delle tariffe, impegno a destinare il 5x1000 che i cittadini verseranno ogni anno al Comune per attività didattiche presso le scuole; mettere a disposizione della scuola mediatori linguistici e culturali, esperti di glotto-didattica, per affiancare i docenti interni alla scuola nei corsi di apprendimento dell italiano come seconda lingua; collaborazione con la dirigenza scolastica per assicurare le aperture anche nel periodo da giugno a settembre, nonché nei pomeriggi da ottobre a maggio per attività intensive di accoglienza, alfabetizzazione, supporto allo studio; garanzia di tempi distesi dell apprendimento, (tempi scuola lunghi), utili per far vivere ai ragazzi reali esperienze di inclusione; attivazione, in accordo con i genitori, insegnanti, bambini e Associazioni locali, di nuovi laboratori pomeridiani sui temi della creatività, delle nuove tecnologie, delle arti e dei mestieri manuali, delle lingue straniere, dell ambiente e del risparmio energetico; sviluppo dell esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi; percorso di condivisione con le famiglie per il progressivo aumento della % di prodotti biologici nei menu predisposti dalla mensa scolastica; attivazione di campagne di sensibilizzazione sul commercio equo solidale, prevedendo l introduzione nelle scuole di distributori automatici con prodotti equo solidali; supporto all Istituto Comprensivo nell attività di controllo della salute e della sicurezza (condizioni di lavoro) all interno dei plessi scolastici Incrementare e qualificare l edilizia scolastica L aumento della popolazione previsto per i prossimi anni renderà necessario il potenziamento della capacità delle strutture scolastiche. Queste andranno ripensate, in collaborazione con l Istituto comprensivo, con il personale scolastico, gli insegnati e i genitori Asilo Nido. Oggi la struttura accoglie 47 bambini. Al fine di fronteggiare una possibile richiesta di oltre 123 bambini si prevede di ampliare l edificio Scuola materna. Dopo i recenti lavori di ampliamento della struttura che hanno permesso la realizzazione di due nuove sezioni, si prevede la sistemazione delle aree cortilive adiacenti e l installazione di giochi e postazioni per i bambini. 11

12 Scuola elementare. Considerata la previsione di un aumento di bambini dagli attuali 308 a 350, intendiamo creare uno spazio adeguato per la mensa e qualificare gli spazi dedicati all attività sportiva all interno della stessa struttura Scuola media. E l edificio che necessita di una riqualificazione più intensa. Riteniamo prioritario riqualificare i laboratori per le attività didattiche. Ci impegniamo a rimodernare l esterno dell edificio, a riqualificare gli spazi interni e a sostituire tutti gli impianti di riscaldamento. 1.3 POLITICHE DI CONTRASTO ALLA CRISI ECONOMICA Ridurre le disuguaglianze e mantenere la coesione sociale sono 2 obiettivi che riteniamo fondamentali. Oggi, la crisi economica sta mettendo in crisi questi valori, colpendo molte famiglie del territorio, anche di Pieve di Cento. Il sostegno alle famiglie richiede politiche concertate e armonizzate su diversi ambiti di vita quali l area abitativa, lavorativa, fiscale, dei servizi. Crediamo sia indispensabile porre l attenzione all aumento di situazioni di difficoltà economica e di precarietà delle famiglie e realizzare interventi di sollievo e di affiancamento in particolari momenti di debolezza economica Aiutare le imprese e il mercato del lavoro L accesso al credito rappresenta il blocco principale alla ripresa. La stretta, determinata da una crisi che è prima di tutto una crisi di fiducia, sta determinando pesanti ripercussioni in termini di disponibilità di liquidi per molte aziende. Nondimeno sono i lavoratori che perdono il lavoro con o senza ammortizzatori sociali ad esserne vittime. Verso un rilancio del tessuto produttivo, anche mediante gli attori del privato sociale, occorre puntare con decisione attivazione di borse lavoro, tirocini formativi, corsi di riqualificazione per i lavoratori colpiti dalla crisi; concessione di prestiti d emergenza e azioni per favorire l accesso al microcredito; informare le aziende sulle opportunità e sulle risorse messe in campo dalla Regione e dalla Provincia, impegnandoci ad attivare accordi con gli altri Comuni e con le Banche per garantire un accesso facilitato al credito Sostenere le famiglie e l autonomia Sempre più famiglie subiscono gli effetti della crisi economica: il numero crescente di lavoratori in cassa integrazione danno la misura di come i redditi e la capacità di acquisto stanno subendo una progressiva flessione, per molti difficile da sostenere. Il Comune possiede alcune leve per mitigare questi effetti, sostenendo quelle famiglie fragili che a livello locale incassano i colpi della crisi globale. 12

13 ampliare l offerta di alloggi di edilizia sociale, riqualificando il patrimonio ERP già disponibile e prevedendo la realizzazione di nuovi alloggi da vendere a prezzi convenzionati; attivazione di progetti sociali attraverso il consolidamento e la formalizzazione di tavoli della solidarietà formati dal volontariato, dalle Associazioni, dalle Fondazioni e dalle Cooperative che, a vario titolo, si occupano del sociale ; concessione di agevolazioni tariffarie e/o riconoscimento di contributi sul pagamento dei servizi alla persona; sostegno del fondo creato dai Comuni del Distretto Bologna Pianura Est (fra cui Pieve di Cento) per intervenire a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi economica e dalla precarietà; 1.4 POLITICHE PER L INTEGRAZIONE L immigrazione a Pieve di Cento non deve essere trattata come un emergenza, ma come un fenomeno strutturale col quale dobbiamo misurarci giorno per giorno. La popolazione di origine straniera è composta da 568 persone (8,1%). Si tratta di un immigrazione prevalentemente familiare con il 26% dei bambini nati in Italia, quindi tendenzialmente stabile (non di passaggio) e radicata. Vogliamo che l attenzione ai diritti e ai doveri delle persone straniere sia trasversale a tutti gli ambiti delle politiche affrontate dall amministrazione. Un attenzione che favorisca l acquisizione di competenze e l eliminazione delle disuguaglianze economiche e sociali Favorire l accesso ai servizi e la partecipazione L integrazione non è un passaggio facile: richiede uno sforzo da parte di tutti. Occorre mettersi d accordo, condividendo valori e priorità, valorizzandosi reciprocamente senza perdere le proprie specificità. Va quindi costruito un senso condiviso di rispetto delle regole e di appartenenza territoriale come condizione fondamentale per convivere organizzare incontri volti ad illustrare il sistema politico, amministrativo e dei servizi nazionale e locale, in un ottica di educazione civica per una piena partecipazione alla vita democratica locale e nazionale e di rilevamento di bisogni e proposte; Individuazione di interlocutori certi e rappresentativi delle comunità straniere presenti sul territorio e azioni dirette a promuovere la partecipazione di cittadini stranieri all interno delle consulte comunali; mantenimento di rapporti costanti con la Consulta Distrettuale dei migranti del distretto di Pianura Est, istituita nel 2007; sostegno e valorizzazione dello Sportello informativo per stranieri ; rafforzandolo attraverso una maggiore pubblicizzazione; realizzazione di strumenti informativi sui servizi e le risorse del territorio (per esempio opuscoli nelle diverse lingue d origine della popolazione migrante, contenenti i servizi presenti a Pieve, da consegnare alla richiesta della residenza); promozione di occasioni di incontro tra italiani e stranieri (feste,laboratori); sostegno all associazionismo promosso da cittadini stranieri, con particolare attenzione al protagonismo dei giovani e delle donne straniere; 13

14 promozione di occasioni di incontro tra italiani e stranieri (feste, laboratori, ecc.) anche stimolando le circa 75 associazioni che si occupano di volontariato, sport, cultura a Pieve ad operare in modo inclusivo rispetto ai residenti di origine straniera; promozione di esperienze sperimentate altrove, specie nel territorio regionale, come, ad esempio, la biblioteca vivente - dove i libri sono rappresentati da persone in carne ed ossa Promuovere azioni in favore dei diritti di cittadinanza I Democratici per Pieve di Cento pensano all integrazione anche come acquisizione di competenze e di doveri da parte dei nuovi residenti realizzazione di corsi, aperti a tutti, di alfabetizzazione della lingua italiana, di corsi di educazione civica e di diritto, di corsi in materia di sicurezza del lavoro; adesione alla Rete regionale contro le discriminazioni, nata per prevenire situazioni di disparità e sostenere progetti volti ad eliminare le situazioni di svantaggio ai danni in particolare di persone straniere mantenimento di un dialogo costante tra amministrazione comunale e Istituzioni scolastiche nell elaborazione di pratiche efficaci di accoglienza di studenti di origine straniera e di soluzioni ai problemi. 1.5 POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITÀ Tutti gli studi concordano nel riconoscere che gravi disparità persistono e che si avvertono segnali di peggioramento, oltre alla retorica della parità. Le donne guadagnano meno degli uomini a parità di incarico; siamo lontani dall avere modificato assurde specializzazioni di genere che non rispecchiano affatto attitudini personali ma i pregiudizi secondo cui le donne sarebbero meno adatte ad occuparsi di relazioni industriali, sviluppo economico, sviluppo di nuove tecnologie, ecc., relegando le donne, peraltro, a settori meno remunerativi; il carico del lavoro di cura dei figli e degli anziani grava ancora nella quasi totalità sulle spalle delle donne che devono così sacrificare la propria attività lavorativa e il tempo per il recupero; nei racconti di cronaca e negli studi, non accennano a decrescere gli episodi di violenza sulle donne, spesso accompagnati da violenze anche sui minori. Il Comune di Pieve vuole metter in campo delle azioni che possano contribuire a modificare questo stato di cose, nei limiti del proprio territorio e delle proprie attribuzioni Definire un piano di azioni per la parità di genere programmazione di incontri, occasioni di dibattito ed eventi che abbiano al centro le donne e le pari opportunità e che conducano alla elaborazione di un Piano d Azione, e sottoscritta dal Comune di Pieve di Cento, in base alla quale si propongono obiettivi e si procede nel tempo alla loro verifica nell ambito istituzionale e con le forze sociali e associative del territorio; 14

15 promozione dell educazione degli adulti di domani, donne e uomini, alla non violenza e al rispetto dell altro genere; attenuazione di una parte dei compiti delegati alle donne di cura degli anziani e dei figli consentendo una migliore conciliazione tra carichi di lavorativi e familiari e migliorando in senso ampio la qualità della vita di una comunità, attraverso il rafforzamento dei servizi di assistenza degli anziani e di cura dell infanzia, a partire dall asilo nido; mantenimento di una costante e attiva relazione con le Consigliere di parità regionale e provinciale per promuovere azioni positive, diffondere la conoscenza e lo scambio di buone prassi e attività di informazione e formazione culturale sui problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni; 15

16 2 ASSE STRATEGICO: LA CRESCITA EQUILIBRATA La gestione di una città deve riuscire a mantenere il delicato equilibrio su cui si fonda la sua sopravvivenza. In un generale contesto di crisi economica, gli enti locali devono fronteggiare il progressivo venire meno dei trasferimenti statali e la diminuzione della propria capacità impositiva attrezzandosi per far quadrare i bilanci. Riuscire a farlo mantenendo una crescita edilizia equilibrata e migliorando la qualità complessiva dell ambiente è la sfida più difficile. 2.1 POLITICHE PER LA CITTA Termini come crescita e sviluppo non possono più essere sinonimi di consumo! Questo vale già per l economia: allo stesso modo deve valere anche per il territorio. Solo se i nuovi interventi urbanistici risponderanno ad una reale esigenza e solo se a tutti gli abitanti potrà essere garantita un alta qualità della vita e dell ambiente, potremo dire che Pieve di Cento cresce. L incremento della popolazione dal 1998 al 2008 (6,06%) testimonia che il modello di sviluppo scelto dalle amministrazioni precedenti ha considerato il territorio una risorsa da preservare e non da deturpare, anche nell ottica di mantenere forte l identità e la coesione sociale: anche il territorio è una risorsa non rinnovabile. Riteniamo indispensabile continuare a prevedere uno sviluppo contenuto, che tenga conto della reale domanda di nuove abitazioni. Vogliamo concentrare l attenzione sulle riqualificazioni di alcune aree. Non vogliamo una città dormitorio Favorire le riqualificazioni e incentivare le manutenzioni Attraverso i nuovi strumenti urbanistici che definiscono il piano di sviluppo e le regole di ogni intervento (sul nuovo e sull esistente) è prioritario concentrarsi sulle riqualificazioni, sulle manutenzioni degli edifici e sulla qualità architettonica per continuare a preservare la qualità urbana e la vivibilità di Pieve di Cento approvazione nel breve periodo dei nuovi strumenti urbanistici che sostituiranno il Piano regolatore e il regolamento edilizio (Piano strutturale comunale, Piano operativo comunale, Regolamento urbanistico edilizio); attivazione di sinergie con i privati proprietari dei 3 ambiti suscettibili di essere riqualificati (Slum Campanini, Ex Ova di via Carbonara, attività artigianale presso il Ponte Vecchio) al fine di trovare gli strumenti e le soluzioni migliori per la riqualificazione; misure volte ad incentivare i privati ad intensificare la manutenzione, la ristrutturazione e la messa in sicurezza degli immobili datati al fine di migliorare la qualità architettonica complessiva e la sicurezza del tessuto urbano; sensibilizzazione dei privati che realizzeranno gli interventi su importanti superfici del nostro Comune a promuovere concorsi di idee rendendo partecipe la popolazione locale e bandi per la progettazione architettonica volta a garantire agli interventi la massima qualità architettonica ed energetico-ambientale; 16

17 riqualificazione e valorizzazione dei parchi pubblici presenti (Parco di Porta Cento, Parco Isola che non C è) a Pieve di Cento, favorendone l uso per le famiglie e i bambini in particolare durante il periodo estivo; riqualificazione del cimitero, attraverso interventi sull arredo Innalzare i requisiti per i nuovi interventi edilizi Realizzare nuovi interventi su terreni che oggi sono agricoli significa indurre un aumento del numero di cittadini. Ciò comporta la necessità di garantire più servizi, e quindi il bisogno di finanziare questi servizi con altri interventi urbanistici (che oggi rappresentano una delle principali entrate per il bilancio comunale). Occorre cercare di invertire lentamente questo circolo vizioso. Inoltre, per garantire la qualità della vita è necessario prestare attenzione alle quote di aree pubbliche (verde, parchi, piste ciclopedonali) e alla realizzazione di edilizia residenziale pubblica e di edilizia convenzionata, per favorire l accesso alla casa ai giovani e per rispondere alle nuove emergenze delle famiglie attraversate dalla crisi economica realizzazione di una quota di alloggi di edilizia sociale sul totale delle nuove edificazioni realizzabili dal piano di sviluppo; mantenimento della quota di 35 mq di servizi pubblici (scuole, verde, aree comuni) per abitante, quota più alta rispetto alle normative regionali (32 mq/abitante); Coinvolgere i cittadini nelle grandi trasformazioni urbane Intendiamo favorire il coinvolgimento di tutta la cittadinanza per ogni intervento di trasformazione urbana di Pieve di Cento (riqualificazioni e nuovi interventi) e per ogni opera pubblica che sarà oggetto di manutenzione e riqualificazione sensibilizzazione dei privati che realizzeranno gli interventi a prevedere percorsi partecipati e informativi sulle trasformazioni urbanistiche; attivazione di percorsi partecipati per ogni intervento di manutenzione, di riqualificazione e di nuova realizzazione riguardante il patrimonio pubblico. 2.2 POLITICHE PER LA MOBILITA La mobilità è senza dubbio uno dei problemi più sentiti a Pieve di Cento. Per quanto riguarda la grande viabilità da anni il nostro territorio soffre. L aumento urbanistico che ha contrassegnato negli ultimi 10 anni lo sviluppo dei comuni limitrofi al nostro, accompagnato al fenomeno del pendolarismo lavorativo verso Bologna, ha creato un aumento del traffico automobilistico su Pieve di Cento divenuto ormai insostenibile. Lavoreremo quindi per risolvere il tema della grande mobilità sovra-comunale su gomma, migliorando e promuovendo allo stesso tempo l utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. Per quanto riguarda la mobilità interna a Pieve di Cento, è necessario potenziare i percorsi protetti verso le aree dove sono localizzati i servizi pubblici. 17

18 realizzazione, in accordo con le istituzioni sovra locali, con la Provincia di Bologna e di Ferrara della Variante alla Provinciale Centese che alleggerirà il traffico su Pieve di Cento lungo la Provinciale Bologna e Centese. Nei prossimi anni occorre attivare l iter progettuale necessario alla sua realizzazione Sostenere l uso del trasporto pubblico locale Per quanto riguarda gli spostamenti di lungo raggio verso le grandi città riteniamo opportuno sensibilizzare i cittadini all utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico cercando di migliorare i servizi e risolvere le criticità esistenti con le Società di gestione dei mezzi di trasporto pubblico su ferro e su gomma (rispettivamente ATC e Ferrovie dello Stato) riqualificazione, anche in collaborazione con i privati, delle fermate degli autobus presenti a Pieve di Cento, per rendere la permanenza dei pendolari più sicura, comoda e protetta, prevedendo anche spazi-deposito delle biciclette; attivazione, in collaborazione con i Comuni limitrofi, con le aziende del territorio e all interno dell Unione Reno Galliera, di un progetto di mobility management (navette collettive verso i luoghi di lavoro, incentivi per l utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici); rinegoziazione delle tratte e dei servizi di trasporto pubblico con i vari operatori (ATC e FS), valutando la possibilità di ottenere condizioni economiche più vantaggiose per i cittadini del nostro territorio così come l incremento della copertura dei mezzi di trasporto in alcune fasce orarie, come quelle notturne durante i fine settimana Elaborare un Piano della mobilità comunale Per quanto riguarda la viabilità di Pieve di Cento, riteniamo sia giunto il momento, dopo anni di sperimentazioni, di realizzare un Piano della mobilità che possa definire i percorsi automobilistici meno impattanti e più sicuri in particolare all interno del centrostorico, e soprattutto possa prevedere un modello di viabilità a misura di bambino realizzazione di percorsi protetti verso le strutture pubbliche di servizio (scuole), verso i parchi e i giardini e in quelle strade (Circonvallazione, via Cremona, le strade Provinciali) che non consentono oggi un attraversamento sicuro e protetto per i pedoni; creazione di attraversamenti pedonali nei punti critici, tali da obbligare il rallentamento delle automobili, e ultimazione del collegamento ciclopedonale fra gli impianti sportivi di via Cremona e il Ponte Vecchio; messa in sicurezza di alcuni incroci come quelli di Porta Cento, di Porta Asia, di Porta Bologna, e riqualificazione dei marciapiedi della circonvallazione esterna, oltre al completemaneto di quelli della circonvallazione interna; 18

19 predisposizione di indicazioni più precise e chiare che inducano chi viene a Pieve di Cento da fuori a parcheggiare nei grandi parcheggi pubblici localizzati alle porte del centro storico (Isola che non c è, Museo Bargellini, Conad) Promuovere l uso della bicicletta La bicicletta è l unico mezzo su ruote che non inquina. È un mezzo utile oltre che per ridurre l inquinamento, anche per migliorare la salute e il benessere delle persone. Oltre agli interventi di carattere infrastrutturale descritti, intendiamo promuoverne l utilizzo a Pieve di Cento attraverso azioni in grado di sensibilizzare i cittadini sulla sua importanza ed utilità organizzazione di passeggiate periodiche in bicicletta, in collaborazione con le Associazioni e di mostre ed eventi sull utilizzo della bicicletta; sottoscrizione di accordi con i privati per incentivare l acquisto di biciclette; realizzazione di spazi per il deposito delle biciclette. 2.3 POLITICHE PER L AMBIENTE L ambiente è il nostro futuro, la nostra casa. Curarlo, creare una consapevolezza collettiva e una coscienza comune sull ambiente, è oggi fondamentale per rispondere a due obiettivi: garantire la salute alle giovani generazioni future, riducendo i rischi e gli effetti contaminanti per il nostro organismo e per il territorio in cui viviamo, e promuovere un nuovo modello di sviluppo Elaborare il Piano Energetico Comunale La Legge prevede l obbligo di redigere un Piano energetico solo per i comuni sopra i abitanti. Intendiamo dotare anche il nostro Comune di questo strumento, che consente di comprendere quali interventi attuare sul patrimonio comunale per dare un significativo contributo all abbattimento delle emissioni nocive realizzazione del Piano Energetico Comunale; sostituire tutti gli impianti obsoleti presenti in alcuni edifici pubblici (uffici comunali e scuole) con impianti moderni, in grado di ridurre le emissioni di CO2 nell atmosfera, di garantire un consumo più efficiente e dunque un risparmio per la collettività; sostituzione e la messa a norma, nelle zone periferiche, degli impianti d illuminazione pubblica con lampade a risparmio energetico, con conseguente riduzione della spesa; di favorire la certificazione di sostenibilità ambientale di classe B nelle nuove realizzazioni, incentivando il raggiungimento della classe A; realizzazione di interventi pubblici e incentivo ai privati relativi per la realizzazione di impianti a energie rinnovabili. 19

20 2.3.2 Promuovere comportamenti ecologicamente virtuosi È necessario diventare tutti più consapevoli dell ambiente in cui viviamo. Dobbiamo capire l importanza del conoscere l ambiente e la sua fragilità, promuovendo cambiamenti delle azioni quotidiane: risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili, minore produzione di rifiuti e raccolta differenziata attivazione di uno sportello energia in grado di fornire informazioni e guidare il cittadino negli interventi di risparmio energetico sia da un punto di vista normativo (detrazioni, vantaggi fiscali) che da quello pratico (le imprese del territorio che realizzano interventi volti al risparmio energetico, l accesso al credito e ai finanziamenti, la costituzione di gruppi di acquisto); promozione di un ciclo di progetti culturali che a partire dalla scuole possano coinvolgere attivamente i bambini su queste tematiche; adesione ai progetti e alle campagne nazionali di sensibilizzazione (come ad esempio La giornata mi illumino di meno ) sui temi del risparmio energetico e della valorizzazione dell ambiente Elevare la percentuale di raccolta differenziata Entro il 2012 occorre avvicinarsi il più possibile al 65% di raccolta differenziata previsto dal Piano dei Rifiuti della Provincia di Bologna. Questo traguardo è da raggiungere insieme a tutti i pievesi, facendo nostri gli obiettivi contenuti nel Piano. Va valorizzata una cultura dei diritti e dei doveri verso ciò che è di tutti (l ambiente) e in grado di garantire la vivibilità e la sostenibilità delle future generazioni incentivazione, anche attraverso un sistema di tariffazione premiante, del conferimento dei rifiuti ingombranti nella Nuova Stazione Ecologica attrezzata di via Zallone, garantendo alla cittadinanza una corretta informazione sugli aspetti della gestione e dello smaltimento dei rifiuti sensibilizzazione dei cittadini all acquisto di prodotti sfusi, al recupero di merce invenduta (last minute market) e all utilizzo di prodotti riutilizzabili; attivazione di iniziative promozionali e di sensibilizzazione, a partire dalle scuole, verso l importanza di un consumo consapevole e di un corretto smaltimento; avvio, nel breve periodo, della raccolta differenziata porta a porta limitatamente alla zona industriale-artigianale; attivazione di un percorso partecipato con i cittadini per discutere insieme le modalità di porta-porta da attivare nel nostro Comune. 20

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

contratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo

contratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo città di venaria reale contratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo obiettivo generale promuovere l integrazione del quartiere con il resto del tessuto urbano attraverso la riqualificazione

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

La mappa delle esigenze del territorio

La mappa delle esigenze del territorio La mappa delle esigenze del territorio Settembre - Ottobre 2014 Luoghi di aggregazione Valorizzando strutture già esistenti, serve la creazione di nuovi luoghi di socializzazione e integrazione, per favorire

Dettagli

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Tavoli TemaTiCi 2015 Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Comunità solidale, welfare di tutti: costruiamo insieme il piano dei servizi alla persona

Dettagli

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA Consegnate alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 26 aprile 2012 1. Il Forum per una legge nazionale Il Forum

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale

RENA. Rete per l Eccellenza Nazionale RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

C o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O

C o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O C o m u n e d i C o s t a d e N o b i l i P r o v i n c i a d i P a v i a P I A N O D I G O V E R N O D E L T E R R I T O R I O Q U E S T I O N A R I O C O N O S C I T I V O P A R T E C I P A Z I O N E

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come:

AREA MINORI. Gli interventi espletati comprendono attività come: AREA MINORI PREMESSA Nel Piano Regionale Socio Assistenziale l area dei minori viene definita anche Area dell età evolutiva e del disadattamento, dove l obiettivo primario è quello di fornire elementi

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola

Dettagli

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LECCE CONSULTAZIONE PUBBLICA Pianificazione Urbanistica Partecipata La Città non è fatta di soli edifici e piazze, ma è fatta di memoria, di segni, di linguaggi, di desideri, che sono a loro volta l espressione

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

AGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO

AGGREGAZIONE COMUNI PROVINCIA DI AVELLINO CAPOFILA COMUNE DI FRIGENTO Stradale. Procedura concorsuale per l'assegnazione di contributi finanziari ai Regione Campania Decreto Dirigenziale 54 del 25/03/2013 COMUNI AZIONI PER LA SICUREZZA STRADALE PREMESSA...3 SETTORE A...3

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia

Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015)

SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015) SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione

Dettagli

L economia solidale. L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale" Riconoscere un equa ripartizione delle risorse"

L economia solidale. L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale Riconoscere un equa ripartizione delle risorse Pesaro L economia solidale L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale" Riconoscere un equa ripartizione delle risorse" Garantire il rispetto dell ambiente e dell ecosistema

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA Allegato A PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei servizi e la solidarietà, ha predisposto

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE

CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo

Dettagli

Proposta di regolamento generale

Proposta di regolamento generale Analisi delle priorità e degli obiettivi della in relazione alla proposta di regolamento generale dei Fondi del QSC Fondi del Quadro Strategico Comune (QSC) Obiettivi Una crescita intelligente: sviluppare

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

Un patto territoriale per il Welfare Locale

Un patto territoriale per il Welfare Locale Un patto territoriale per il Welfare Locale Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona 2012-2014 Lecco, 24 gennaio 2013 Agenda L area comune dei PdZ: verso

Dettagli

Programma Amministrativo Alla gente di Ranica chiederemo sempre di partecipare e di esprimere le opinioni e le proposte di ciascuno sui vari problemi: sarà per noi il punto di partenza per risolverli.

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA

IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA PROGETTO IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA Anno 2010 1 Progetto In-Contro Nuovi spazi di comunicazione. Percorsi di partecipazione giovanile

Dettagli

IL FUTURO COME VIAGGIO

IL FUTURO COME VIAGGIO IL FUTURO COME VIAGGIO Anno di realizzazione 2011 Finanziamento Cariverona Rete di progetto Coop. Kantara; Coop. Progetto Integrazione; Fondazione ISMU, Settore Formazione; Studio Res Corso di formazione

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare

Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare A cura di Dr.ssa BOVE Daniela Laura Cooperativa Sociale AMANI Comune di Brindisi Roma, 18 Gennaio 2010 cambiamenti

Dettagli

UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO

UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO IL PIANO STRATEGICO/INDUSTRIALE 2012-2014 UNA COOPERATIVA CHE INVESTE NEL PROPRIO FUTURO L elaborazione del primo Piano Strategico/Industriale di Tecnicoop si inserisce in un progetto complessivo di rinnovamento

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

COOPERATIVA SOCIALE STILE LIBERO (tipo A)

COOPERATIVA SOCIALE STILE LIBERO (tipo A) COOPERATIVA SOCIALE STILE LIBERO (tipo A) Nasce nel 2000 a Pray (BI), paese di circa 2400 abitanti della Comunità Montana Valsessera La fondano 10 soci, tutti di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Oggi

Dettagli

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare

Dettagli

Educando nella Provincia di Varese 2012

Educando nella Provincia di Varese 2012 Scheda progetto Educando nella Provincia di Varese 2012 ANCI Lombardia coordina e organizza le azioni degli enti associati in materia di servizio civile definendo una precisa strategia metodologica comune

Dettagli

UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma

UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma Anno 2015 CHI SIAMO - SOS Villaggi dei Bambini SOS Villaggi

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto

Dettagli

Gruppo di Lavoro. Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO. Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, 20-02-2008 SCHEDE PROGETTO

Gruppo di Lavoro. Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO. Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, 20-02-2008 SCHEDE PROGETTO Introduzione Gruppo di Lavoro Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, 20-02-2008 SCHEDE PROGETTO Il terzo incontro, a cui erano presenti 12 partecipanti,

Dettagli

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

Responsabile del Progetto: Segr. Leg. Gaia Lucilla Danese, Console a Montevideo. Referente per successivi contatti con l Amministrazione:

Responsabile del Progetto: Segr. Leg. Gaia Lucilla Danese, Console a Montevideo. Referente per successivi contatti con l Amministrazione: Montevideo Re-ingegnerizzazione dei servizi Responsabile del Progetto: Segr. Leg. Gaia Lucilla Danese, Console a Montevideo Referente per successivi contatti con l Amministrazione: Dottoressa Gaia Lucilla

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLEGATA AL PROGRAMMA ANNUALE ANNO FINANZIARIO 2015

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLEGATA AL PROGRAMMA ANNUALE ANNO FINANZIARIO 2015 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLEGATA AL PROGRAMMA ANNUALE ANNO FINANZIARIO 2015 Il programma annuale è direttamente raccordato al Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.) e traduce, in

Dettagli

Comune di Trieste. Montebello

Comune di Trieste. Montebello Montebello Il nuovo insediamento ATER è inserito in un rione fortemente urbanizzato ma povero di servizi e luoghi di aggregazione. Comprende 10 condomini-180 alloggi- 480 persone. Presenza significativa

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento

Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

Linee di intervento, azioni e stato di attuazione

Linee di intervento, azioni e stato di attuazione Newsletter n.70 Dicembre 2009 Approfondimento_10 FESR PUGLIA 2007-2013 ASSE III - INCLUSIONE SOCIALE E SERVIZI PER LA QUALITÀ DELLA VITA E L'ATTRATTIVITÀ TERRITORIALE Linee di intervento, azioni e stato

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

BANDO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

BANDO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE CITTA DI OMEGNA BANDO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Scheda di sintesi dei progetti e dei posti disponibili TITOLO PROGETTO : UN PARCO EUROPEO SEDE DI SERVIZIO ENTE PARCO NAZIONALE VAL GRANDE Vogogna 2 Parchi

Dettagli

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 10 2. TITOLO AZIONE VINCERE LE DIPENDENZE SI PUO 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013 COMITATO DI SORVEGLIANZA 11 GIUGNO 2015 Presentazione del RAE al 31 dicembre 2014 ASPETTI PRINCIPALI DEL RAE

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia per la Mobilità EDUCAZIONE STRADALE TRA SCUOLA E FAMIGLIA L educazione

Dettagli

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio

Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21 come processo partecipato e condiviso del nostro territorio CoMoDo. Comunicare Moltiplica Doveri (art direction, grafica, fotografia Marco Tortoioli Ricci) Provincia di Terni in collaborazione con i Comuni della provincia Sviluppo sostenibile locale: Agenda 21

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO

OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012 Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso

Dettagli

Centro Servizi Stranieri

Centro Servizi Stranieri Centro Servizi Stranieri Cittadini stranieri e italiani Servizi, enti, istituzioni, associazioni, gruppi che operano nell ambito dell immigrazione Informazione sulla normativa in tema di immigrazione Supporto

Dettagli

Le politiche abitative Quali politiche per quali contesti? Giulia Cordella Corso politica sociale 2014-2015 giulia.cordella@gmail.com Cosa sono Interventi che si muovono per assicurare agli individui e

Dettagli

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE Scuola: Istituto comprensivo Fratelli Cervi - Scuola secondaria di I grado Dante Alighieri di Nonantola (Modena) MUSEO:

Dettagli

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);

Raccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università); Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli