IL PROTOCOLLO ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI. Valeria Veglia - Provincia di Torino Marco Glisoni Arpa Piemonte

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1 IL PROTOCOLLO ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI Valeria Veglia - Provincia di Torino Marco Glisoni Arpa Piemonte Biennale dell Ecoefficienza di Torino, 8 giugno 2007

2 PERCHE IL GPP IN GENERALE PERCHE Il settore degli approvvigionamenti pubblici rappresenta mediamente il 16% del PIL dell'ue Le amministrazioni pubbliche quindi con le loro spese, possono contribuire in modo sostanziale ad uno sviluppo sostenibile, svolgendo una funzione di esempio e di stimolo particolarmente significativo: sia nei confronti dei loro utenti, i cittadini, sia nel rapporto con le imprese, riuscendo ad orientare il mercato verso la produzione di beni a minor impatto ambientale. 2

3 PERCHE IL GPP IN QUESTO MODO LA PA Minimizza i propri impatti ambientali Favorisce l apertura e la stabilizzazione di un mercato di prodotti verdi E coerente con gli impegni presi in termini di sostenibilità Ha una funzione di esempio 3

4 COME ADEMPIERE A TALE FUNZIONE? Effettuando una gestione ecologica degli acquisti pubblici (il cosiddetto Green Public Procurement ) inserendo criteri di qualificazione ambientale nelle ordinarie procedure di acquisto di beni e servizi 4

5 POLITICA, PRINCIPI E OBIETTIVI FAVORIRE LA MINIMIZZAZIONE DEI RIFIUTI E IL RISPARMIO ENERGETICO FAVORIRE LE TECNOLOGIE PULITE, L ECOLABEL ED I SISTEMI EMAS RIDURRE LA PERICOLOSITA DEI PRODOTTI TENERE CONTO DEL LIFE-COSTING Acquistare prodotti e servizi che hanno un ridotto effetto sulla salute umana e sull'ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo 5

6 Principali riferimenti al GPP nei documenti UE VI Programma d Azione Ambientale Libro Verde sulla politica integrata dei prodotti Buying green! A handbook on environmental public procurement: manuale utile all interpretazione della normativa comunitaria per l introduzione di criteri ambientali negli appalti 6

7 EUROPA: Alcuni riferimenti normativi del GPP La versione consolidata del Trattato che istituisce la Comunità Europea (G.U.C.E. C 325 del 24/12/02), art. 6. La Comunicazione della Commissione Europea "Sul diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale " COM (2001) 274 del La Corte di Giustizia Europea, nella causa C513/99, sentenza del Direttiva Europea n.18 del 31 marzo 2004 sul coordinamento delle procedure di appalti pubblici di lavori, fornitura e servizi. 7

8 Alcuni riferimenti normativi del GPP ITALIA: Deliberazione del CIPE n. 57/2002 su Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia. Il D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 Norme in materia ambientale Il decreto interministeriale sulla Mobilità sostenibile del 27/03/98. Il decreto ministeriale 203/2003, sull obbligo da parte di enti pubblici (e società a prevalente capitale pubblico) di coprire con almeno il 30% di prodotti riciclati il proprio fabbisogno annuale di beni, e relative circolari. Il Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163) 8

9 PERCHE IL GPP LA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO D AZIONE PER LA SOSTENIBILITA DELLA PROVINCIA DI TORINO ASSE 1 - Lavorare, produrre e consumare: la sostenibilità dei processi produttivi e di consumo OBIETTIVO GENERALE 5 Promuovere consumi più sostenibili, valorizzando i prodotti locali, tipici e ad alta efficienza ambientale, favorendo lo sviluppo di mercati locali equi e sostenibili, ampliando le attività economiche legate a prodotti e servizi ad alto contenuto di innovazione ambientale OBIETTIVO SPECIFICO 2 Diffusione di prodotti e servizi ambientalmente più sostenibili SCHEDA AF5 Acquisti Pubblici Ecologici 9

10 IL PROGETTO DI AGENDA21: ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI L azione è stata progettata, in collaborazione con ARPA Piemonte, al fine di: ottenere un miglioramento della qualità consumi pubblici ambientale dei sostenere il mercato dei prodotti ecologici attraverso l introduzione di criteri di preferibilità ambientale all interno delle procedure di acquisto di beni e servizi. 10

11 I promotori del progetto APE coordinamento delle attività del progetto finanziamento del progetto individuazione degli Enti invitati a partecipare e costituzione del gruppo di lavoro supporto tecnico per la realizzazione del progetto coinvolgimento dei propri servizi acquisti collegamento con le altre iniziative di gpp nazionali e internazionali Promozione di APE sul territorio provinciale organizzazione delle riunioni e predisposizione del materiale informativo coinvolgimento dei propri servizi acquisti 11

12 A.P.E.: GLI EFFETTI INDOTTI 1. Segnale concreto di coerenza interna degli enti pubblici con gli obiettivi di politica ambientale 2. Sensibilizzazione dei consumatori 3. Indicazione ai fornitori di un percorso di miglioramento ambientale 4. Incremento della domanda di prodotti con basso impatto ambientale 5. Promozione della certificazione ambientale dei prodotti e dei sistemi produttivi 6. Agevolazione delle imprese eco-efficienti 12

13 A.P.E.: IL METODO ANALISI DI PRODOTTO (1) ASPETTI ECONOMICI PREZZI ANALISI DI MERCATO (FORNITORI/PRODUTTORI) ASPETTI LEGALI PARITA DI TRATTAMENTO NON DISCRIMINAZIONE TRASPARENZA ASPETTI AMBIENTALI 13

14 A.P.E.: IL METODO ANALISI DI PRODOTTO (2) 1. ESAME NORMATIVA DI RIFERIMENTO SUL SETTORE 2. ANALISI DEGLI IMPATTI AMBIENTALI NEL CICLO DI VITA 3. CONFRONTO DEI CRITERI DI PREFERIBILITA TRA I MARCHI ECOLOGICI EUROPEI 4. VALUTAZIONE DEL MERCATO DEI PRODOTTI ECO- ETICHETTATI 5. PROPOSTE OPERATIVE DI REQUISITI AMBIENTALI NEGLI ACQUISTI PUBBLICI 6. SUGGERIMENTI PRATICI E SENSIBILIZZAZIONE 14

15 A.P.E.: IL METODO Costituzione di un gruppo di lavoro fra tutti i partner di progetto Definizione di una politica di acquisto comune che tenga conto di criteri di preferibilità ambientale La politica confluisce all'interno di un protocollo d'intesa che impegna i partecipanti al rispetto dei target definiti nel gruppo di lavoro 15

16 Protocollo d Intesa per la promozione degli acquisti pubblici ecologici La presa in considerazione degli aspetti ambientali legati agli acquisti viene integrata tra le attività di routine che conducono all acquisto Le priorità ambientali dell Ente sono definite chiaramente sia a livello di politica generale che a livello operativo L impegno del vertice politico fornisce un supporto che permette di dissipare le incertezze degli uffici acquisti, che sono maggiormente tutelati nella sperimentazione Con l istituzione di un Comitato di Monitoraggio l azione di GPP è resa trasparente e verificabile Il Protocollo APE è sempre aperto a nuove sottoscrizioni 16

17 I PARTNER DI A.P.E. Comuni di Avigliana ( ab.) Bardonecchia (3 038 ab.) Cesana Torinese (928 ab.) Chiomonte (1 016 ab.) Poirino (8 787 ab.) Chieri ( ab.) Grugliasco ( ab.) Collegno ( ab.) Moncalieri ( ab.) Torino ( ab.) Comunità Montana Bassa Val di Susa Ente Parco La Mandria Parco Nazionale del Gran Paradiso Associazione Torino Internazionale Consorzio Pracatinat di educazione ambientale Consorzio Socio Assistenziale del Chierese Camera di Commercio di Torino EnvironmentPark Spa Cinemambiente Agenzia Energia e Ambiente di Torino ITC G.Galilei di Avigliana ACEA Pinerolese Industriale S.p.A. CIDIU S.p.A. 17

18 GLI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO D INTESA (1) 1. Limitare, sostituire o ridurre l'acquisto di prodotti tossici, pericolosi, difficilmente smaltibili o comunque a significativo impatto ambientale; 2. Preferire prodotti/servizi a più lunga durata, facilmente smontabili e riparabili, ad alta efficienza energetica, ottenuti con materiali riciclati/riciclabili, recuperati o da materie prime rinnovabili, e che minimizzano la produzione di rifiuti; 18

19 GLI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO D INTESA (2) 3. Promuovere nelle proprie scelte di acquisto la diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili, tecniche di bio-edilizia, sistemi di produzione a ridotto impatto ambientale e sistemi pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti (es. Regolamento CE 1980/2000) che tengono conto dell'intero ciclo di vita dei prodotti/servizi che si intende acquistare; 4. Inserire nei criteri di aggiudicazione elementi ambientali che comportino un vantaggio economico all'amministrazione, valutato tenendo conto dei costi sostenuti lungo l'intero ciclo di utilizzo del prodotto/servizio. 19

20 GLI IMPEGNI NEL PROTOCOLLO D INTESA (1) a.inserire nelle procedure di acquisto di beni e servizi almeno i criteri ambientali di minima contenuti negli allegati; b.sperimentare l inserimento degli ulteriori criteri previsti nel MANUALE prodotto nell ambito del progetto A.P.E.; c.continuare la ricerca di criteri di preferibilità ambientale da inserire nelle procedure di acquisto (anche relativamente a nuove tipologie di prodotti e servizi) e mettere a disposizione degli altri enti le esperienze acquisite; d.tenere conto dell impatto ambientale nell organizzazione di eventi e convegni in linea con le Linee Guida Green Meeting; e.verificare, di volta in volta, la possibilità di inserire la certificazione ambientale EMAS (Regolamento CE 761/01) o ISO come mezzo di prova per valutare la capacità tecnica di un impresa a realizzare l'appalto con requisiti ambientali; 20

21 GLI IMPEGNI NEL PROTOCOLLO D INTESA (2) f. verificare la possibilità di predisporre procedure interne di qualificazione anche ambientale dei propri fornitori; g. prevedere momenti di sensibilizzazione del proprio personale in particolare degli uffici acquisti sugli impatti ambientali dei prodotti maggiormente utilizzati; h. condividere e promuovere forme centralizzate di acquisto che tengano conto dei criteri ambientali; i. promuovere le buone prassi di acquisti pubblici ecologici sul territorio di competenza; j. Adottare titoli verdi per appalti che integrano i criteri k. richiedere di recepire i criteri anche ai beneficiari dei trasferimenti/contributi elargiti dagli enti sottoscrittori. 21

22 LE TIPOLOGIE DI PRODOTTO INDAGATE Prodotti in carta Apparecchiature elettroniche per ufficio Arredi per ufficio Autoveicoli Servizi di pulizia Edifici Alimenti e servizi di ristorazione CRITERI (allegati al protocollo) Per ogni categoria di prodotto sono disponibili le linee guida per l integrazione dei requisiti ambientali negli acquisti Organizzazione di eventi e seminari LINEE GUIDA 22

23 FUTURI PRODOTTI/SERVIZI ESAMINATI Prodotti tessili Prodotti stampati Ammendanti compostati Energia elettrica 23

24 ALLEGATO TECNICO AL PROTOCOLLO: alcune specifiche di minima PRODOTTO CARTA PER COPIE E CARTA PER PUBBLICAZIONI SPECIFICHE TECNICHE di MINIMA 75% fibre riciclate di cui almeno il 65% da post consumo; imballaggi riciclabili MOBILI PER UFFICO ATTREZZATURE INFORMATICHE AUTOVEICOLI ORGANIZZAZIONE SEMINARI Possibile sostituzione di ogni pezzo, emissioni minime di formaldeide, lampade predisposte per lampadine a basso consumo Rispetto dei criteri Energy Star e TCO 03, compatibilità con uso di carta riciclata Motori Euro IV o ibridi (elettrico, gpl, metano) Criteri di minimizzazione rifiuti, consumo energia, riduzione traffico e promozione produzioni ecosostenibili 24

25 ALLEGATI TECNICI AL PROTOCOLLO: alcune specifiche di minima PRODOTTO SERVIZI DI PULIZIA SPECIFICHE TECNICHE di MINIMA Esclusione di prodotti e ingredienti pericolosi (Tossici, Corrosivi, Nocivi, ); Tensioattivi rapidamente biodegradabili EDIFICI ALIMENTI E SERVIZI DI RISTORAZIONE Limiti sui consumi massimi energetici o sui valori di trasmittanza dei componenti edilizi; Illuminazione naturale; Divieto uso sostanze pericolose; Corpi illuminanti e generatori di calore ad elevata efficienza; Uso di fonti energetiche rinnovabili; Risparmio idrico Prodotti biologici; Menù vegetariano; Stoviglie e vasellame pluriuso; Distribuzione agli indigenti delle eccedenze alimentari; Acqua di rete 25

26 ALLEGATO TECNICO AL PROTOCOLLO: alcuni criteri offerta economic. più vantaggiosa PRODOTTO CARTA PER COPIE E CARTA PER PUBBLICAZIONI MOBILI PER UFFICO CRITERI OFFERTA ECON. PIU VANTAGGIOSA Possesso marchio pubblico di certificazione ambientale (es. Ecolabel europeo, Nordic Swan ) Prodotti che utilizzano legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile (es. FSC) ATTREZZATURE INFORMATICHE AUTOVEICOLI ORGANIZZAZIONE SEMINARI Possesso marchio pubblico di certificazione ambientale (es. Ecolabel europeo, Nordic Swan ) Prodotti che utilizzano come materia prima materiali riciclati Criteri di informazione e sensibilizzazione 26

27 ALLEGATI TECNICI AL PROTOCOLLO: alcuni criteri offerta economic. più vantaggiosa PRODOTTO SERVIZI DI PULIZIA EDIFICI CRITERI OFFERTA ECON. PIU VANTAGGIOSA Possesso marchio pubblico di certificazione ambientale (es. Ecolabel europeo, Nordic Swan ), contenitori riutilizzabili, materiali e attrezzi non usa e getta regolazione del flusso luminoso e sensori di presenza; risparmio idrico, recupero e riutilizzo della acque piovane e grigie; legno coltivato in maniera sostenibile; prodotti con etichetta ambientale; materiali della Sezione Bioedilizia del Prezziario regionale; ALIMENTI E SERVIZI DI RISTORAZIONE Maggiore quota di prodotti biologici; Soluzioni per la riduzione dei rifiuti; Prodotti con etichetta ambientale (es. detersivi, carta tessuto, ); Trasporto su mezzi a basso impatto ambientale; Prodotti del commercio equo e solidale; 27

28 IL COMITATO DI MONITORAGGIO per la verifica dell attività svolta e degli obiettivi conseguiti per la condivisione di nuovi criteri di preferibilità ambientale da inserire nelle procedure di acquisto, o relativi a nuove tipologie di prodotti e servizi pubblica un rapporto periodico in cui sono evidenziati i risultati concreti raggiunti da ciascun sottoscrittore in merito agli impegni presi 28

29 IL MONITORAGGIO APE Su base annuale gli Enti sottoscrittori trasmettono i dati relativi a: spesa complessiva nelle categorie di prodotti del Protocollo APE spesa secondo criteri APE fornitori APE e prodotti forniti benefici e criticità riscontrati 29

30 MONITORAGGIO APE 2006: circa 4,6 M di spesa per prodotti conformi ai criteri APE su un totale di 6,9 M di spesa per i prodotti considerati (quota APE pari al 66%) 2005: 6,8 milioni di euro spesi per prodotti APE nel 2005 su un totale di 10 milioni di euro (quota APE pari al 68%) 2004: circa 4,5 milioni di euro di spesa per prodotti conformi ai criteri del Protocollo d Intesa APE su un totale di 9 milioni di spesa per i prodotti considerati (quindi circa il 50%) nel 2004 Inserimento degli APE all interno degli strumenti di programmazione della Provincia di Torino (Relazione Previsionale e Programmatica - RPP e Piano Esecutivo di Gestione PEG) Inserimento degli APE tra gli obiettivi aziendali Arpa Piemonte 30

31 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% MONITORAGGIO APE Percentuale acquisti APE su totale acquisti CSSAC 31 CHIERI TO INT POIRINO GRUGLIASCO COLLEGNO PRACATINAT CMBVS LA MANDRIA ENVIPARK CCIAA CHIOMONTE CINEMAMBIENTE AVIGLIANA PNGP AGENZIA ENERGIA ARPA PROV TO COM TO

32 100% 80% 60% 40% 20% 0% MONITORAGGIO APE Percentuali di integrazione dei criteri APE per categoria di prodotto Stampati Computer e monitor Stampanti Fotocopiatrici e MFD Mobili per ufficio Autoveicoli Eventi e seminari Carta per copie

33 MONITORAGGIO APE TO INT 1% COLLEGNO 2% Contributo percentuale al totale della spesa APE (2006) ENVIPARK 1% CCIAA 5% AVIGLIANA 1% CSSAC 1% CHIERI 5% ARPA 11% COM TO 56% PROV TO 17% 33

34 MONITORAGGIO APE Percentuale di acquisti con criteri APE per categoria di prodotto (2006) AUTOVEICOLI 46% EVENTI E SEMINARI 0% MOBILI PER UFFICIO 19% CARTA PER COPIE 4% FOTOCOPIATR ICI E MFD 1% STAMPATI 6% COMPUTER E MONITOR 21% STAMPANTI 3% 34

35 Sviluppi futuri e approfondimenti degli APE Valutazione e quantificazione degli effetti ambientali ed economici Oltre l eco-efficienza: l eco-sufficienza e la riduzione dei consumi Acquisti centralizzati a livello locale (es. regionale) Maggiore coinvolgimento del settore produttivo e collaborazione con i fornitori Maggiore integrazione all interno delle normali attività svolte dall ente (es. tra gli strumenti per il controllo di gestione) Elaborazione di criteri di preferibilità ambientale per nuovi prodotti/servizi e di ulteriori criteri per i prodotti già indagati 35

36 Aspetti rilevanti per il successo degli APE Materia interdisciplinare: è necessaria la stretta collaborazione tra esperti in campi diversi (es. ambiente e appalti pubblici) Formazione e sensibilizzazione Comunicazione con i fornitori Preparare per tempo ogni acquisto Criteri ambientali omogenei e condivisi tra più Enti permettono di raggiungere una massa critica d acquisto e fornire indicazioni univoche al mercato 36

37 Provincia di Torino Servizio di pulizia Durata quinquennale Base d asta: 3,8 M (aggiudicazione con ribasso del 12,7 %) Le specifiche obbligatorie riguardano le caratteristiche dei prodotti di pulizia: non sono ammessi detergenti classificati con determinate classi di pericolosità (es. corrosivi, nocivi, irritanti, ecc.) e/o contenenti determinati ingredienti (es. alchilfenoletossilati - APEO, etilendiamminatetracetato EDTA, ecc.). La valutazione dell offerta economicamente più vantaggiosa ha previsto un punteggio (massimo 5 punti) per l offerta con la più elevata percentuale di utilizzo di prodotti certificati secondo un sistema di certificazione ambientale di tipo I (es. Ecolabel europeo, Blauer Engel, Nordic Swan o equivalenti). Il 57% dei detergenti è certificato Ecolabel europeo 37

38 Provincia di Torino Servizio Energia Durata quinquennale Base d asta: ,00 (aggiudicazione con ribasso del 20,3 %) Interventi di Ottimizzazione energetica progettati dall Amministrazione Interventi di Riqualificazione energetica proposti dall Appaltatore Rapporti di diagnosi energetica Contabilizzazione del calore Possibilità per l Appaltatore di metanizzazioni e utilizzo di fonti rinnovabili Da valutazioni non ancora definitive: 5-8% di risparmio 38

39 Comune di Avigliana Energia elettrica da fonte rinnovabile Prezzo a base d asta: Consumi annui: kwh Risparmio rispetto alla fornitura precedente: 6,5% La fornitura comprende tutti gli edifici pubblici e l illuminazione pubblica Inoltre - volantino a tutte le famiglie con scheda di autovalutazione dei consumi energetici per il riscaldamento - offerta di un servizio gratuito di diagnosi energetica light Progetto per l affissione di cartellonistica negli edifici pubblici con indicazione delle emissioni 39

40 Arpa Piemonte nuova sede di Cuneo Ristrutturazione con sopraelevazione di un piano Impianto solare termico da 20 m 2 per la produzione di acqua calda pavimentazione esterna in cemento fotocatalitico o a prato costituita da elementi drenanti in plastica riciclata Muro perimetrale realizzato in blocchi di argilla naturale con fibra di legno naturale con interposto materassino in fibra di cocco Tamponamenti interni costituiti in lastre a base di gesso e cellulosa Isolanti in fibra di cellulosa e lana di legno di abete Rivestimenti in ceramica certificati con il marchio ecologico Ecolabel Europeo Pitture interne tutte naturali Vista lato sud in cui sono visibili i collettori solari Installazione di dispositivi per la riduzione del consumo idrico Lampade a basso consumo energetico 40

41 Noleggio di apparecchiature informatiche Arpa Piemonte Rispetto dei criteri di risparmio energetico dell Energy Star per i computer Monitor 17 : Rispondenza alle specifiche del marchio Energy Star e TCO 03 Consumo energetico massimo: 35W in modalità On (acceso) 3W in modalità Sleep (veglia a basso consumo) 1W in modalità Off (deep sleep) Monitor 19 : Richieste ambientali a capitolato Rispondenza alle specifiche del marchio Energy Star e TCO 03 Consumo energetico massimo: 40W in modalità On (acceso) 3W in modalità Sleep (veglia a basso consumo) 1W in modalità Off (deep sleep) 41

42 LA CAMPAGNA EUROPEA Procuro+ 42

43 Gruppo di lavoro nazionale All'interno del Coordinamento Nazionale delle Agende 21 locali italiane è stato istituito ufficialmente il gruppo di lavoro sugli acquisti verdi aperto ad enti locali membri del Coordinamento e non che mira a creare un nuovo luogo di discussione e confronto sulle tematiche del GPP 43

44 PER SAPERNE DI PIU 44

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