SCHEDA IDEA DI PROGETTO

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1 SCHEDA IDEA DI PROGETTO Requisiti: - respiro temporale di medio-lungo termine - coinvolgimento di più soggetti (possibilmente integrazione pubblico-privato) - intersettorialità / multidisciplinarità (non deve trattarsi di progetti di ordinaria amministrazione, di un singolo assessorato, di una singola associazione, etc.) - coerenza con gli assi strategici individuati nel documento di base - significativi impatti previsti sulla competitività/sostenibilità del sistema territoriale (intesa in senso economico, sociale, ambientale ed istituzionale) - possibilità di valutazione attraverso indicatori - elevato grado di priorità / esemplarità (progetti emblematici della nuova vision di Piacenza 2020). CONTENUTI 1 Identificazione progetto Soggetti proponenti Obiettivi e descrizione sintetica Motivazioni, approccio e risultati attesi...6

2 1 Identificazione progetto Definire il titolo del progetto proposto e l asse strategico all interno del quale l idea progettuale si va ad inserire. 1.1 Titolo LE SCUOLE DI PIACENZA IN RETE il contributo del sistema formativo piacentino alla valorizzazione della nostra provincia per lo sviluppo delle conoscenze e dei rapporti con i territori dell Europa. 1.2 Asse strategico di riferimento La via di sviluppo e di futuro per il nostro territorio passa per la valorizzazione della formazione in chiave europea. Occorre dotarsi di strategie che diano respiro alle aspirazioni dei giovani, capaci quindi di superare il provincialismo e l autoreferenzialità che possono portare alla marginalizzazione di territori di frontiera come la nostra provincia. L identità di frontiera può, al contrario, diventare una carta vincente se e in quanto in grado di proporsi come territorio laboratorio per percorsi innovativi per i giovani. 2 / 7

3 2 Soggetti coinvolti Indicare i soggetti coinvolti, sia pubblici che privati, evidenziando per ciascuno di essi ruoli e responsabilità. 2.1 Soggetto proponente Rino Curtoni, presidente del Collegio dei Dirigenti Scolastici della Provincia di Piacenza 2.2 Altri partecipanti ipotizzati Istituto Superiore di Istruzione Industriale G. Marconi Liceo Artistico Cassinari Liceo Ginnasio M. Gioia Liceo Scientifico Respighi Al nucleo promotore, che comprende le diverse articolazioni di scuola superiore (istruzione professionale, istruzione tecnica, istruzione liceale), si prevede di associare l intero sistema scolastico piacentino con opportune azioni di collaborazione e di sviluppo. 3 / 7

4 3 Obiettivi e descrizione sintetica Descrivere in maniera dettagliata i contenuti del progetto proposto, specificandone gli obiettivi e come si intende raggiungerli. Le scuole piacentine organizzate in rete si propongono come interlocutori alle regioni dell Europa allargata per progetti comuni bi-triennali di scambio, studio, conoscenza e sviluppo sui seguenti temi: - i territori della conoscenza - i territori della cultura - i territori dei diritti e della cittadinanza - i territori del lavoro e delle politiche sociali per i giovani I quattro temi vengono declinati in progetti bi-triennali (fino al 2020 e oltre) individuando di volta in volta un area regionale europea di riferimento, valorizzando in particolare esperienze e contatti con i paesi di recente ingresso nell Unione Europea: area baltica, area mediterranea insulare, Romania e Bulgaria, paesi ex comunisti, ecc. I progetti possono allargarsi, nel tempo, anche alla più vasta area mediterranea, in un confronto dinamico con fenomeni epocali quali l immigrazione e la contaminazione delle culture. Le aree di progetto vengono identificate in azioni che prevedono: - la conoscenza e la valorizzazione delle lingue comunitarie minori - la progettazione comune di percorsi di approfondimento e di studio nel settore delle nuove tecnologie - stages incrociati in collaborazione con le aziende dei territori - la ricerca comune sulle radici culturali dell Europa - la pratica condivisa di progetti didattici innovativi - la sperimentazione di percorsi di collaborazione con le Università - la costruzione di laboratori di orientamento Ogni anno, in primavera, le scuole piacentine organizzano una settimana dell Europa con incontri, seminari, scambi, presentazioni. Nell azione sono coinvolte tutte le istituzioni del territorio, le associazioni economiche, produttive e culturali. Uno spazio importante sarà riservato alla conoscenza e valorizzazione dei prodotti e delle attrattive turistiche e culturali della nostra provincia. Si prevede di sviluppare in particolare gli strumenti di lavoro, scambio e confronto, disponibili con le nuove tecnologie (rete, web, videoconferenze, prodotti multimediali). Le ridotte dimensioni della città e la capacità di trovare intese tra le diverse istituzioni scolastiche possono dunque determinare le condizioni per dar vita a reti nelle quali i singoli soggetti possano vantare un rapporto di complementarietà rispetto agli altri. Tale complementarietà nasce dalla preservazione attenta delle peculiarità che ogni singola istituzione ha elaborato. Una diversa identità delle scuole, la loro autonoma capacità di darsi ordinamenti e stili è garanzia perché il loro contributo alla rete sia originale ed insostituibile. 4 / 7

5 Ogni scuola vanta competenze che si sono storicamente consolidate, dando luogo ad una serie di alvei specifici nei quali ogni istituzione si è impegnata, sia nella costruzione di partnership con soggetti esterni, nazionali e trasnazionali, sia nella specializzazione di un lavoro di ricerca costante. La competenza quindi di ogni singola istituzione è oggi da considerare come un fatto acquisito nel tempo, del quale si conserva memoria relativamente alle singole fasi di sviluppo. Le scuole quindi, oltre ad avere competenze, conservano ancora la memoria di come queste si siano evolute, circostanza che le pone in una dimensione di maggiore affidabilità rispetto a coloro, siano agenzie formative od altro, non hanno affrontato nel tempo un processo di evoluzione fondato sul dibattito critico. 5 / 7

6 4 Motivazioni, approccio e risultati attesi Descrivere le motivazioni che hanno portato alla proposta progettuale, l approccio previsto e gli obiettivi attesi nel medio-lungo periodo, evidenziando la coerenza con il contenuto dell asse strategico di riferimento nel documento Piacenza La dimensione europea della formazione e della conoscenza costituisce una delle sfide e delle opportunità principali individuate dalla Commissione Europea per vincere la sfida della globalizzazione. In tale contesto il sistema formativo dei singoli paesi diventa una risorsa strategica per ogni sistema paese. Anche la nostra provincia, al pari di altri territori, d Italia e di Europa, un tempo marginali, può proporsi come territorio della conoscenza e della innovazione grazie alle scuole di buon livello, alle università, ai laboratori di ricerca che si stanno avviando. Gli obiettivi vanno dunque ricercati nel rafforzamento del posizionamento del nostro territorio, al centro della pianura padana, e quindi in grado di giocare un ruolo logistico anche nei settori innovativi della formazione e nella capacità di produrre progettualità destinata ai giovani valorizzando la dimensione transnazionale. In tale contesto di opportunità le scuole piacentine offrono il loro contributo per un progetto che valorizza le caratteristiche specifiche di ciascuna all interno di una rete di competenze ed esperienze che copre tutti i settori della formazione. E indubbio che ogni presupposta azione si svolge oggi in una dimensione di mondialità. Se la nostra cultura ha vissuto per secoli in una dimensione talvolta nazionale, talvolta regionale e in altri casi in contesti plurinazionali, l ambiente europeo appena inaugurato risulta in una prospettiva quindicennale già troppo ristretto. Si può ben comprendere quanto i confini dell Europa, pur in progressivo ingrandimento, siano già da adesso troppo angusti per dare luogo ad un effettivo scambio. L economia è oggi legata a fenomeni mondiali e la stessa presenza degli stranieri cosiddetti extracomunitari sul nostro territorio testimonia la presenza di scenari che vanno ben oltre quelli della se pur allargata Europa. Le fonti energetiche, i grandi mercati, i luoghi di produzione di beni, la ricerca tecnologica, avvengono oggi in contesti assai più ampi e di tale dato di deve tenere conto, se si vuole che il nostro fare laboratorio acquisisca un ruolo effettivamente riconoscibile. Un laboratorio di progetti condivisi, aperti sugli scenari europei e globali che sia occasione di crescita e di opportunità per i giovani e di convenienza per il territorio, dove la conoscenza si coniuga con l economia, la cultura, lo sviluppo della creatività. 6 / 7

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