LA COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA. ERSILIA FUSI -U.O.N.P.I.A. - Osp. S.Anna -Como

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1 LA COSTRUZIONE DELLA LINGUA SCRITTA

2 Abilità strumentali e apprendimento Lettura scrittura e calcolo sono definite abilità strumentali perché costituiscono la porta di ingresso per gli apprendimenti concettuali La progressione di apprendimento di queste abilità segue un andamento lineare Ad esse può essere applicato il principio dell allenamento

3 Caratteristiche per acquisire un abilità 1. Predisposizione di partenza; 2. Esposizione ripetuta agli stimoli; 3. Semplicità e stabilità della sequenza degli atti da apprendere; 4. A parità di condizioni, più frequente è l esercizio, più rapida è l acquisizione dell abilità.

4 Nella lingua italiana la scrittura è considerata un abilità facile perche si acquisisce in tempi brevi (2 anni di scuola) possono imparare anche i soggetti con deficit cognitivi lievi o medio lievi una volta imparata non si dimentica anche se viene poco utilizzata

5 Mancanza di alcuni prerequisti Rende inefficace la ripetizione come fattore di apprendimento Non determina l effetto classico di veder comparire una competenza a seguito di un esercizio specifico

6 La lettura e la scrittura dopo una prima fase di apprendimento,diventano atti automatici, non e piu necessario concentrarsi sulle singole procedure e coordinarle. Si compiono tutti i passaggi senza pensarci. Diventa automatico ad es:che quella lettera dritta con la gobba in alto e una P,quella fatta a capanna indiana e una A.

7 La capacita di scrivere e leggere in modo automatico e sciolto non riguarda tutti i bambini. Ci sono bambini che pur non avendo deficit intellettivi,ne psicologici,neurologici,sensoriali,ne problemi ambientali hanno difficolta a leggere e scrivere in modo adeguato.

8 Il disturbo specifico dell apprendimento E di origine costituzionale cioè fa parte del corredo genetico del soggetto.

9 Perché specifico: isolato rispetto alle prestazioni cognitive, non ci sono deficit grossolani, condizioni socio- economiche e relazionali non adeguate; supposta origine organica/costituzionale; comprende disturbi di lettura, scrittura (disgrafia/disortografia) e calcolo.

10 LA DISLESSIA La DISLESSA EVOLUTIVA e un disordine neurologico di origine genetica. Permane nel tempo e puo manifestarsi associato ad altre disabilita :DISORTOGRAFIA DISGRAFIA,DISCALCULIA.

11 Disortografia Ci si riferisce alla difficoltà di tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici

12 DISGRAFIA Un disordine delle componenti esecutive motorie, indipendentemente dalle variabili linguistiche come il lessico, la morfo-sintassi, l ortografia. La scrittura appare faticosa e deformata, irregolare nella forma e nella grandezza, tremolante e lenta. Il disturbo la coordinazione delle abilità fini oppure deriva da difficoltà di coordinazione visuo-motoria

13 La DISLESSIA non puo essere curata ma interventi di stimolazione precoce POSSONO DIMINUIRE L ENTITA del disturbo o consentire di compensarlo..

14 L apprendimento della letto-scrttura (Frith,1985) lettura Fase logografica scrittura Fase logografica Fase alfabetica Fase ortografica Fase lessicale Fase alfabetica Fase ortografica Fase lessicale

15 I processi di lettura e scrittura non procedono di pari passo, in quanto hanno funzione alternativamente trainante l una per l altra. Fase logografica:riconosce visivamente le parole ma non in grado di scriverle. Quando la fase logografica è padroneggiata nella lettura essa viene adottata anche nella scrittura. A questo punto la scrittura passa alla fase alfabetica, e solo quando questa strategia viene padroneggiata bene, essa è adottata anche nella lettura. La fase ortografica compare prima nella lettura e successivamente nella scrittura.

16 Fase logografica (lettura) Il bambino riconosce le parole come configurazioni visive, cosi come riconosce un volto o la figura di un oggetto. Legge o scrive parole in modo globale. Non c e nessuna attenzione ai suoni della parola, per cui il bambino non sara in grado di rispondere a parole non familiari presentate isolatamente ma usera indizi contestuali per individuare parole non familiari.

17 In questa fase i bambini posseggono un piccolo vocabolario visivo, cioè sono in grado di riconoscere alcune parole sulla base delle loro caratteristiche visive, ad esempio riconoscere la parola mamma perché ha molte gambette. Di questo vocabolario visivo entra a far parte solo un ristretto numero di parole: parole ad alta frequenza o il proprio nome.

18 Non si ha generalizzazione dell apprendimento: il bambino riconosce le parole esclusivamente dalla loro forma globale. Ha difficoltà a riconoscere parole formate con le stesse lettere di una parola conosciuta, o perfino le stesse parole se sono scritte in caratteri inusuali.

19 Fase logografica (scrittura) Imitazione del gesto di scrivere Comparsa dei segni dell ortografia (lettere o pseudo lettere) Scrittura di alcune parole ad alta frequenza d uso (es. mamma,nome)

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21 Plurale Diminutivi

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23 Fase alfabetica (lettura) Il bambino legge applicando le regole di conversione grafema- fonema e utilizza la sequenza di suoni cosi individuata per costruire la parola. Possono comparire errori di transcodifica, la lettura non e fluente. Si osservano effetti della complessita e della sensibilita alla lunghezza delle stringhe fonologiche.

24 Fase alfabetica (scrittura) Scoperta del valore fonemico delle lettere Apprendimento delle coppie fonema-grafema con corrispondenza biunivoca Riproduzione delle sillabe regolari con struttura CVCV e con struttura complessa Errori legati alla complessità e lunghezza della parola.

25 Eccezioni alla corrispondenza biunivoca La c e la g sono sprovviste di valore fonemico proprio perche lo cambiano a secondo della lettera che segue. La lettera H non ha valore sonoro muta ma solo visivo: chi-che-ha-hanno,ecc.

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27 Fase ortografica (lettura) L associazione suono segno diventa piu complessa. Suoni piu complessi vengono associati non piu a singole lettere ma ad un insieme discreto di lettere (morfema). Questo passaggio e fondamentale per aumentare la rapidita di lettura.

28 Il bambino adesso riconosce visivamente delle stringhe di lettere e le compone tra loro. La lettura non è più lettera per lettera ma sillaba per sillaba. A questo punto il processo è più fluente, ma non ancora automatizzato.

29 Fase ortografica (scrittura) Acquisizione delle regole ortografiche. Viene a mancare la corrispondenza biunivoca suono - segno.

30 1. un fonema due grafemi (digrammi gl, gn, sc ); 2. grafema appropriato condizionato dal fonema successivo (es c e g seguite o meno dalla h a seconda della vocale che segue; 3. grafemi diversi stesso fonema (cuore e quota); 4. parole omofone ma non omografe (lago e l ago).

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32 Fase lessicale Stadio in cui lettore riconosce intere parole senza bisogno di trasformazioni parziali tra grafemi e fonemi.

33 Ambiguità di trascrizione nell italiano una stessa stringa fonologica presenta più di una soluzione ortografica es. : QU /CU/ CQU; oppure l aggiunta della i nei gruppi /SCE/ /SCIE (scena-scienza); CE/CIE (cena/cielo); GE/GIE (gelato/igiene).

34 Cosa fare nella scuola Familiarizzazione: Tracce, simboli dell infanzia Lettura dell adulto, scrittura dell adulto Attività Metafonologiche: Rime, assonanze, giochi linguistici, filastrocche da imparare, filastrocche da inventare, trasformazioni di parole

35 Consapevolezza metafonologica globale: riconoscimento e produzione di rime,segmentazione e fusione di sillabe, riconoscimento di sillaba iniziale in parole diverse. Consapevolezza fonologica analitica: riconoscimento fonema iniziale, segmentazione e fusione fonemica, delezione sillaba e fonema iniziale.

36 Potenziare la fase alfabetica Dare lettere al bambino che dovrà alzare tutte le volte che l insegnante pronuncia una parole in cui è contenuto il suono corrispondente ad una lettera da lui posseduta (suono in parte iniziale, finale e intermedio) Trovare parole che abbiano come sillaba /fonema quello rappresentato dalla lettera ricevuta anche con supporto iconico Tombola (lettere, sillabe e parola) Memory Formare parole con lettere magnetiche

37 Come cambia la parola Esercizi di segmentazione in sillabe o fonemi Confrontare parola scritta dal bambino e insegnante Parole crociate (cloze di parola) Lettura veloce di lettere o sillabe Cerchiare la lettere o la sillaba corrispondente alla figura (suono iniziale, intermedio finale) Striscia alfabeto sul banco

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42 Associare il suono al supporto visivo e inserirlo in parola significativa per il bambino (confronto tra le parole) Elenco di parole in cui è contenuto il suono target che il bambino potrà consultare ogni volta che ha un dubbio sulla scrittura parola

43 Se il problema è di discriminazione. Allenare il bambino a percepire la differenza tra i suoni simili (f-v;b-d,g-c). Coppie minime (es. pollo bollo) Il suono target è contenuto nella parola? Trova delle parole in cui è contenuto il suono target

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46 Anche la perfetta conoscenza e applicazione della fase alfabetica non consente di leggere e di scrivere correttamente. Per leggere e scrivere in maniera fluente occorre acquisire una regolarita di ordine superiore,la COMPETENZA ORTOGRAFICA, che non e desumibile dalla attivazione esclusiva di informazioni fonologiche.

47 LUOMO LUVA LIN CHIOSTRO SQUOLA

48 SONOANDATOACOMO O FAME QUORE

49 Queste parole sono sbagliate, ma fonologicamente compatibili; la scorrettezza deriva da una ricognizione visiva dello stimolo e non dalla loro ricodifica fonologica. L errore e dovuto al fatto che e stata applicata solo una strategia di analisi fonologica. E necessario attivare anche informazioni visive.

50 Es: RAGNO Per la sua corretta decodifica non e piu sufficiente applicare le regole di conversione Segno dopo segno ma e necessario decodificare il digramma GN come avente Un valore fonologico diverso dalla semplice Somma dei fonemi g e n. Lo stesso vale per i gruppi CH,GH,GL,ecc.

51 La competenza ortografica presuppone che il bambino passi da un lavoro in serie (decodifica lettera per lettera) ad un lavoro in parallelo (decodifica contestuale di gruppi di lettere ). Lavoro che assumera il suo massimo sviluppo con il perfezionarsi delle abilita di lettura quando il bambino diventera capace di decodificare,come una globalita intere parole.

52 Lavoro in parallelo significa poter assumere un numero elevato di informazioni per unita di tempo. Questo processo e proprio quello che stenta ad avvenire nei bambini disortografici che tendono a perseverare in una procedura seriale,basata sulla analisi fonologica, con scarsa attivazione delle procedure di controllo visivo ortografico e di correzione.

53 Cio porta anche ad una lentezza di lettura perche sono vincolati ad una procedura di ricostruzione della parola senza mai poter passare a quella,ben piu rapida,di ricono- scimento. Essi non riescono a immagazzinare quella immagine ortografica delle parole che renderebbe fattibile questo fondamentale viraggio operativo( grazie alla possibilita di confrontare in tempo reale, stimolo esterno e immagine Interiorizzata).

54 La priorita del metodo fonico-analitico della fase alfabetica deve lasciare il posto, nella fase ortografica alla stimolazione della globalita visiva di gruppi di lettere (digrammi e trigrammi) e delle singole parole. Questo porta il bambino a sganciarsi, per quanto possibile, dalla ricerca costante del valore fonologico di ogni lettera.

55 IL BAMBINO DISORTOGRAFICO E TALE PERCHE PERSEVERA NELLA APPLICAZIONE DI UNA RIGIDA STRATEGIA ALFABETICA E NON LA INTEGRA CON NUOVI PROCESSI OPERATIVI ADATTI ALLA SOLUZIONE DI NUOVI COMPITI.

56 L ORTOGRAFIA della LINGUA ITALIANA ha un ordine gerarchico e di intervento.

57 TIPI DI ORTOGRAFIA 1. L ortografia di tipo fonologico 2. L ortografia delle regole 3. L ortografia fonetica

58 1. L ortografia fonologica -E il rapporto tra fonemi grafemi. -La forma ortografica corretta corrisponde alla forma fonologica della parola. -E una informazione sostenuta in parte dal grafema singolo,in parte dalla sillaba.

59 -Si scrive cio che si dice. -L intervento didattico e da realizzare con la mediazione del linguaggio parlato. -Strumenti : dettato/autodettato di parole. -E l ortografia delle PAROLE. -Errori fonologici: sono tutti gli errori in cui non e rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi.

60 2. L ortografia delle regole o non-fonologica. -Ci sono delle regole da mettere in atto. -Ha a che fare con il comparto cognitivo. -La forma di scrittura corretta dipende dalla individuazione di componenti metalingustiche e meta-cognitive (semantico-lessicale,grammaticale,convenzionale)

61 -Le regole sono relative al posto che le parole occupano nelle frasi e non nelle singole parole. -L intervento didattico e da realizzare con l esplicitazione delle regole. -Strumenti:dettati e autodettati di frasi. -Errori non-fonologici: sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole,senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi.

62 In questa fase e importante inserire la PRODUZIONE DI FRASI (fine 2 inizio 3 classe). Fare un enunciato di frasi autonomo definisce l uso lessicale e morfosintattico del linguaggio. Permette al bambino di esplorare autonomamente l espressione linguistica,di modificare gli enunciati, di lavorare su modelli: i pensierini. Permette di pensare alle parole nelle frasi,correggendo le difficolta di fusione e separazione illegale. Anche in forma verbale. (Utile per i bambini stranieri)

63 Dettati e autodettati apprendimento strumentale Produzione di frasi uso funzionale della competenza appresa

64 3. L ortografia fonetica. -La forma ortografica corrisponde alla fonetica della parola; e un informazione sostenuta dalle modalita di pronuncia ( durata,intensita,accento tonico). - Si scrive come si pronuncia. -E necessario spostare l attenzione dal cosa si dice al come si dice.

65 -L intervento didattico e da realizzare con la mediazione del linguaggio parlato. -Strumenti:dettato/autodettato sillabico di parole per i raddoppiamenti e controllo metacognitivo con lavoro sulle regole per gli accenti. -Errori fonetici (doppie e accenti): sono dipendenti da una scorretta analisi uditiva delle differenze fonetiche.

66 ERRORI Errori fonologici Errori non fonologici Errori fonetici Laboratorio di parole Laboratorio di frasi Laboratorio di frasi Laboratorio di parole

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68 ERRORI NELLA LETTURA 1. Errori di suoni : Scambi di vocali es. sole x sale Scambi di consonanti : - omologhe es. fento x vento - fonologicamente simili es. chilurgo x chirurgo - visivamente simili es. dando x bando

69 Errori di suoni : Omissione di suoni es. deuncia x denuncia Aggiunta di suoni es. sfrogo x sfogo Riduzione di gruppi es. potta x porta Errori di linea ( inversioni migrazioni) es. rase x resa

70 2) Errori di tipo visivo: scambio di lettere che hanno tratti visivi simili o speculari ( e con a, r con e, m con n, b con d, p con q etc). 3) Errori di tipo fonologico: scambio di lettere che hanno la stessa radice ( f con v, c con g ) etc.

71 Errori di recupero errato dei di/trigrammi es magnone x maglione Errori di omissione/ aggiunta di doppie es. cerro x cero, distaco x distacco. Errori di recupero del lessico ortografico es. pesce x pace Errori di accentazione es. margìne x màrgine Omissioni di parola Salti di righe

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73 L ATTO DI SCRITTURA Condivide con la lettura il nucleo essenziale del processo. Richiede un abilità grafica aggiuntiva.

74 Gli errori si distinguono in: 1) Errori fonologici omissioni o aggiunte di lettere o sillabe Scambio grafemi (b-p, b-d, f-v, r-l, p-q, a- e) inversioni (il-li) grafema inesatto (sh,sch, ghi,gn,chi ecc.)

75 2) Errori non fonologici - Separazioni illegali (in-sieme) - Fusioni illegali ( lacqua, nonèvero ) - Scambio grafema omofono ( quore, quaderno, squola) - Omissione o aggiunta di h 3) Errori fonetici - Accenti - Doppie

76 Fine II

77 Fine II

78 Fine II

79 Fine II

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83 DISGRAFIA Un disordine delle componenti esecutive motorie, indipendentemente dalle variabili linguistiche come il lessico, la morfo-sintassi, l ortografia. La scrittura appare faticosa e deformata, irregolare nella forma e nella grandezza, tremolante e lenta. Vi sono difficolta di coordinazione visuo-motoria.

84 Esiste disgrafia se la scrittura è: Eccessivamente lenta e affaticante Se la leggibilità è insufficiente Se il suo livello non è adeguato all età e alle possibilità strumentali del soggetto che scrive.

85 Si deve quindi osservare: Velocità di scrittura Pressione esercitata sul foglio Tendenza alla macro/ micro calligrafia ( scrittura irregolare per forma e/o dimensione) Discontinuità del gesto ( presenza di interruzioni). Ritoccatura del segno già tracciato Direzionalità Andamento del tracciato ( scrittura in senso orario invece che antiorario) Inesatta legatura dei segni Distanza fra le parole.

86 Classificazione degli errori di scrittura Errori disgrafici Instabilità del carattere es. BamBIno Irregolarità nelle legature delle lettere Inversione delle lettere/ specularità della scrittura Errori nella punteggiatura

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90 Cause degli errori Incapacità ad operare una corretta analisi fonologica Difficoltà a mantenere in memoria la sequenza fonologica per il tempo sufficiente alla sua traduzione in veste grafica Difetto nel sistema di conversione fonema grafema e/o fonema piu grafemi Mancato apprendimento delle regole ortografiche

91 TAPPE DI INTERVENTO Operare una rilevazione Classificare gli errori Predisporre un intervento mirato Stimolazione intensiva

92 Tempi e modalita d intervento: Gli errori fonologici (scambio di grafemi F/V,T/D ecc.) sono i più importanti e vanno corretti per primi perche poi si automatizzano. Gli errori non fonologici si possono correggere sempre perche si acquisiscono con competenza cognitiva. Con la metacognizione si possono recuperare.

93 I soggetti scolarizzati automatizzano,di norma, l ortografia fonologica entro la classe 2 elementare. E possibile ottenere buoni risultati con un intervento di recupero specifico entro la terza. L ortografia non-fonologica (delle regole) ha tempi di apprendimento e automatizzazione più lunghi, e possibile a tutte le eta ed e guidata dalle capacita cognitive e dalla metacognizione.

94 Potenziare la fase ortografica (scrittura) Riflessione metacognitiva sull errore sia in lettura che scrittura (come cambia il significato) Esercizi di decisione lessicale Tabelle riassuntive delle regole ortografiche e delle parole contenenti le regole stesse che il bambino può consultare in caso di dubbio

95 DIGRAMMI E TRIGRAMMI Un lavoro molto specifico va fatto su tutti quei gruppi di lettere che devono essere letti e scritti come una globalita indivisibile (sci-gn-gli-chi,ecc.) attraverso proposte pedagogiche opportunamente corredate sul piano iconografico.

96 Decisione lessicale Obiettivo Migliorare la rappresentazione ortografica delle parole Svolgimento Il bambino deve leggere le parole proposte e trovare la parola scritta correttamente

97 Billancia biancia bilancia bilanca fornaggio formaggio formaccio canpagna campania campagnia campagna pulcini pulgini puccini ranio ragnio ragno ranno cinque cincue ginque olio oglio ollio gielato ghelato gelato accua acqua aqqua ochiali occhiali occhiai scimmia schimmia simmia cesto ciesto chiesto pugnale bugnale punale divano difano bivano ghiacciolo giacciolo gaccolo

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99 Le doppie Dipende età Allenare discriminazione (uguali-diversi; salti,gettoni) Creare rappresentazione (es.liste di parole) Indurre il bambino a controllare errore Indurre il bambino a riflettere sul significato

100 Cosa diventa la parola? Svolgimento Per ogni parola scritta sulla sinistra il bambino deve elencare sulla destra la parola corrispondente senza la doppia e farne i disegni Palla Tappetto Canne Cassa Cassetta Rossa Panni Cappelli Notte Torri

101 Potenziare la fase ortografica (lettura) Facilitare il riconoscimento di parti di parole (gruppi consonantici e morfemi) presentati anche in forma tachistoscopica o inseriti in giochi come memory, tombole. La parti verranno poi inserite in parole e poi in frasi e racconti.

102 Per velocizzare la lettura Allenare i processi di anticipazione lessicale mediante es. di cloze. Migliorare le competenze lessicale e linguistiche generali del bambino.

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104 Quali i predittori delle abilità di letto-scrittura? Sulla base dei dati raccolti negli screening sembra che: la velocità di lettura a fine prima elementare appare un buon predittore della successiva evoluzione dell abilità di velocità e correttezza di lettura.

105 uno sviluppo regolare del vocabolario sviluppo regolare del vocabolario sembra influenzare le abilità di lettura e di scrittura. Un buon lessico costituisce un fattore di protezione rispetto alle difficoltà di apprendimento, permettendo l attivazione precoce di meccanismi lessicali di compenso utilizzati nel corso della lettura.

106 TESTI CONSIGLIATI 1à classe Giocare con le parole (1 e 2 vol.) Un mare di parole Giochiamo (vol ) ed.erickson I fonemi (Angiporti E.) ed.omega

107 2à classe Divertirsi con l ortografia Recupero in ortografia Recupero in difficolta ortografiche ed. Erickson

108 La costruzione della lingua scritta nel bambino. (E.Ferreiro,A.Teberosky )ed. Giunti Inoltre E importante mettere a disposizione dei bambini un VOCABOLARIO della lingua italiana per facilitare il recupero della scrittura di parole dubbie.

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