Associazione Italo Somala Comunità Internazionale e Africana. Progetti Somalia. Dott. Marian Mohamed Hassan
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1 Associazione Italo Somala Comunità Internazionale e Africana Progetti Somalia Dott. Marian Mohamed Hassan L'Associazione AISCIA) intende realizzare progetti in campo sanitario, dell'adozione a distanza, della giustizia, della agricoltura e del sociale in Somalia, in collaborazione con il Governo Federale Somalo e... 1) SANITÀ E POLITICHE SOCIALI il progetto riguarda assistenza sanitaria, alta formazione e- learning per il personale sanitario, consulto medico e seconda opinione specialistica, attraverso servizio di telemedicina, opera educazionale per la popolazione, ricerca medica e farmaceutica in collaborazione con il Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma, ecc. 1.1) Attività assistenziale 1) Fornitura costante di farmaci omologati a standard europei per qualità e dosaggio importati in Somalia attraverso da prescrivere da parte del personale sanitario del gruppo e pagati dai pazienti a prezzi calmierati ed eticamente sostenibili 2) Attività ambulatoriale con prestazioni mediche/chirurgiche di alta professionalità e specializzazione a prezzi eticamente sostenibili nei seguenti campi a) medicina interna (in particolare terapia dell ipertensione arteriosa, del diabete e altre patologie dismetaboliche, insufficienza renale cronica, malattie infettive) b) ginecologia e neonatologia per l assistenza durante la gravidanza,preparazione al parto e nel periodo dell allattamento c) Assistenza al neonato ed attivazione campagna vaccinazioni d) Consultorio per l assistenza ginecologica a donne in età fertile Inoltre è in programma in un secondo momento, sulla base di valutazioni comuni tra il Gruppo ed il Ministero della Difesa del Governo Federale Somalo, l attivazione di un reparto di chirurgia generale ed ortopedica, in particolare per lesioni post traumatiche, anche con specialisti italiani dell Azienda Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma, mirato, oltre che prestare assistenza, a formare chirurghi somali nel campo specifico. 1.2) Attività di Formazione a) Formazione e learning e telemedicina di medici, infermieri, ostetriche somali sui seguenti temi b) medicina interna c) ginecologia d) malattie infettive e) chirurgia generale f) ortopedia g) Invio periodico (una volta /mese) di Team di medici/infermieri/ostetriche italiani presso l IMI a Mogadiscio specializzati in Medicina interna (malattie dismetaboliche) Chirurgia generale ed ortopedica - Oculisti- Malattie Infettive- - Urologi 1.3 Attività Educazionale con formazione igienica sanitaria alla popolazione somala, iniziando dalla Capitale del Paese, Mogadiscio,e successivamente su tutto il territorio somalo, attraverso la rete SWA (Somali Women Agend) erogata anche on line con video conferenza da Roma, sui seguenti temi:
2 Informazione di igiene personale e di comunità alla popolazione somala Importanza delle vaccinazioni Linee guida sulla alimentazione corretta Prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili Implementazione Agenzia Somala del Farmaco (in Collaborazione con... ) 1.4) Progetto sanitario per le donne del corno d Africa indirizzato alle donne portatrici di mutilazioni genitali (MGF) a) Fornire Assistenza medico ginecologica sulle problematiche legate alla tutela della salute ed all assistenza alla maternità nelle donne con MGF In particolare assiste queste donne prima e durante la gravidanza ed il parto, facilitando il parto naturale o cesareo nel modo più indolore possibile in relazione alle mutilazioni di cui sono portatrici. L attività assistenziale è già attiva presso il Policlinico Umberto I, in collaborazione con Associazione Italo Somala Comunità Internazionale e Africana, Presidente Marian Mohamed Hassan, Socio Fondatore dell Opera Karol Wojtyla 1.5 Organizzazione Ospedale senza dolore nei paese africani del Corno d Africa :in collaborazione con il Governo Federale Somalo Fornire una terapia valida nel controllo del dolore (in particolare neuropatie carenziali e piaghe da decubito, dolore post- chirurgico) Centro Dialisi. Creare un centro dialisi a pagamento atto a coprire il fabbisogno della popolazione in quanto tutta la Somalia ne è sprovvisto. il Governo Somalo è disposto a rilasciare terreno per realizzarne la struttura, (di questo ne ho già parlato con il Ministro della Sanità del Governo somalo che si trova d accordo ed è disponibile rilasciare permessi e concessioni). 2) ADOZIONE A DISTANZA SCOPO Questo programma è indirizzato ai bambini somali, orfani di guerra, bambini soldato disarmati ed educati e che riversano tutt'ora in condizioni di povertà assoluta. Quelli che hanno ancora qualche genitore, garantire ai piccoli almeno tre pasti al giorno, la salute e la formazione per loro è un'utopia. L'adozione a distanza servirà a dare un sostegno a quei piccoli di oggi a diventare i grandi di domani. L'Associazione AISCIA fa parte del gruppo FORUMSAD che si occupa delle adozioni a distanza. Dal 2008 AISCIA ha rapporti di collaborazione con una ONG locale gestita da una donna che opera all'interno della Somalia denominata Fatxa Organizzation. Fatxa in una struttura sita a Mogadiscio assiste 600 bambini dall'età di 3 anni fino a quella adolescenziale mantenendoli ed istruendoli tramite aiuti esterni e/o donazioni. Per tale ragione ed anche per il fatto che i civili in Somalia riversano ancora in condizioni di povertà assoluta, A.I.S.C.I.A. nell'anno 2014 è intenzionata ad attivare le adozioni a distanza iniziamente per 50 bambini (ma possono essere molto di più), molti orfani di guerra della struttura Fatxa ed altri i cui genitori non sono in grado di assicurargli nulla. Con 20 Euro al mese ad ogni bambino, in Somalia può essere garantito i pasti, una frequentazione scolastica e assistenza sanitaria. 3) GIUSTIZIA Tematiche: Corsi di Formazione con Stages in Italia per Magistrati e Forze d Ordine Somali, in particolare sulla prevenzione dei reati di corruzione nella Pubblica Amministrazione e reati collegati
3 alla tratta delle persone umane 4) AGRICOLTURA Tematiche Cooperativa solidale per sviluppare la produzione in Somalia di coltivazione di riso destinato sia al mercato interno che alla sua esportazione in Italia. Il riso rappresenta una delle principali fonti alimentari del Paese. Anche se con quantitativi molto contenuti, la produzione di riso in Somalia è di lunga tradizione. Attualmente, però, la produzione somala sconta una arretratezza in termini di progresso tecnologico, in termini sia di tecniche colturali, di disponibilità di sementi di elevata qualità e resa ad ettaro e di infrastrutture (centri di stoccaggio del risone e delle attrezzature per le fasi successive di pulitura della granella). Data l attuale situazione socio-politica della Somalia, è necessario prospettare un azione progettuale che preveda una risposta di medio periodo (5 anni) nei termini di aumento della produzione e quindi della disponibilità del prodotto per il consumo interno. Fermo restando gli accordi istituzionali ancora in divenire, tra Governo Somalo, Ministero degli Esteri italiano, Ministero dell Agricoltura italiano e la Ue è possibile sintetizzare i seguenti aspetti: - Individuare gli areali di produzione è necessaria la coltivazione nelle zone pianeggianti, fertili e con grande disponibilità di acqua. E prospettabile la coltivazione del riso nella vallata dello Jowhar costeggiata dal fiume Uebi Scebeli (che insieme al fiume Giuba sono i più grandi fiumi del Paese) o in zone con analoghe caratteristiche pedoclimatiche e adeguate disponibilità idriche. - Sistemazione dei campi con riferimento alle sistemazioni idrauliche in prossimità di bacini e dei corsi d acqua attraverso il rifacimento e/o costruzione ex-novo dei canali di adduzione ai campi e alle arginature degli stessi, allo scopo di controllare e/o ridurre al minimo il rischio di inondazioni dei fiumi che avendo in alcuni periodi dell anno uno spiccato andamento torrenziale potrebbero distruggere le risaie. - Scelta delle sementi In prima battuta, è necessario ricorrere a semente di provenienza estera poiché quelle autoctone sono obsolete e di scarsa qualità genetica, e le rese ad ettaro risultano estremamente basse. E necessario acquisire sementi delle varietà aromatiche del gruppo INDICA (risi lunghi) che ben si adattano alle condizioni pedoclimatiche di quei territori. Queste varietà, che sono conosciute dalle popolazioni locali e apprezzate anche nei paesi esteri tra cui l Italia, consentono, inoltre, il raggiungimento di livelli prodottivi decisamente soddisfacenti. I paesi da cui importare tale semente possono essere quelli asiatici (principali produttori di riso al mondo risi lunghi) come Filippine e Thailandia. Non è da considerare l Italia come fornitore di sementi poiché la produzione è specializzata per le varietà del gruppo IAPONICA a chicchi tondi e medio-lunghi che non si adatterebbero alle condizioni pedoclimatiche della Somalia. E verosimile prospettare in 2-3 annate la sperimentazione in campo con dette sementi prima di individuare quella che meglio si adatti in termini quali-quantitativi al territorio somalo. - Formazione professionale costituzione di un gruppo di agronomi italiani che periodicamente seguano direttamente le attività di preparazione dei campi e di coltivazione del risone e, quindi, trasferiscano alle popolazioni locali le conoscenze tecniche (know-how) in loro possesso. Successivamente all individuazione delle varietà più adatte alla loro coltivazione nei territori somali è fondamentale individuare la tecnica colturale più adatta per tali ambienti e gli input di cui tale coltura necessita (ad esempio le tipologie e le dosi di fertilizzanti). - Infrastrutture è necessario riattivare e/o costruire ex-novo dei centri di stoccaggio per la corretta conservazione del risone. È necessario, inoltre, acquisire macchinari per la pulitura della granella dai tegumenti esterni e renderlo commestibile e conservabile più a lungo. Dopo aver implementato nell arco dei 3-5 anni le attività di cui sopra, aventi lo scopo preminente di
4 soddisfare la domanda interna di riso, è possibile prospettare alcune attività di lungo periodo (10 anni) che prevedano: - attività di miglioramento genetico che consentano la valorizzazione delle varietà autoctone. - interventi strutturali e logistici degli impianti di conservazione e trasformazione del riso. - esportazione del riso lavorato nei paesi limitrofi ed anche in Italia. A tal proposito è verosimile ammettere un interessamento della produzione somala da parte delle industrie risiere italiane in ragione del fatto che esse importano dall estero considerevoli quantitativi di riso semigreggio delle varietà del gruppo INDICA (risi lunghi). 5) POLITICHE ENERGETICHE SCOPO Questo programma/piano energetico è di elaborare, definire, sviluppare e realizzare le azioni, i compiti e le attività necessarie a concretizzare gli sforzi necessari alla realizzazione del programma/piano di inziative reali per l'aggiornamento della erogazione di energia in Somalia basandosi prima di tutto sulle reali risorse locali e sulle potenziali risorse innovative che possano pervenire dalla cooperazione con l'italia e con eventuali altri Paesi ben disposti e ben pensanti. APPLICABILITÀ Questo documento si applica alla realizzazione del programma e quindi del piano energetico in Somalia. Il programma è lo sviluppo dell'insieme o rete delle azioni, attività e compiti da svolgere per il raggiungimento degli obiettivi. Il Piano è lo sviluppo del programma nel tempo. PROGRAMMA Generalità L'approccio al programma energetico si basa sulle risorse energetiche esistenti in Somalia: 1. Energia idraulica preesistete e da sviluppare. 2. Energia Solare (rinnovabile secondo Natura ma potrebbe essere pure a tecnologia apparentemente elevata). 3. Energia eolica (rinnovabile secondo Natura a livello di tecologia accettabile). 4. Boschi, legna e biomassa (rinnovabile secondo Natura ma in quantità molto ridotte a causa del perseverare delle guerra anche se a tecnologia accettabile). 5. Energia del mare (rinnovabile secondo Natura). 6. Centrali a combustibili fossili (petrolio, carbone e gas). 7. Centrali nucleari a uranio e derivati (a tecnologia forse troppo elevata). 8. Geotermia (possile ma poco probabile). 9. Elaborazione rifiuti urbani (tutto da scoprire). 10. Altro e varie. Per potere sviluppare al meglio il programma energetico bisogna conoscere bene la attuale situazione delle risorse naturali interne che, a causa della prolungata guerra, sarà certamente catastrofica. In ogni caso, bisogna tenere in debita considerazione anche le attuali forze economiche locali che detengono il potere energetico della erogazione. Ovviamente a seconda della Regione interna specifica esaminata si potrà consigliare, dopo attenta analisi specifica e locale, l'una e l'altra delle alternative su definite. Di primo acchitto, si possono analizzare le varie soluzioni caso per caso: 1. L'energia idraulica, che è certamente presente, deve essere potenziata al massimo. 2. Anche la soluzione solare con pannelli solari a tetto e in parte a terra con campi solari distribuiti su tutto il territorio andrebbe sfruttata e potenziata al massimo e quindi va bene a
5 patto che:il territorio non sia sahariano e desertico e quindi assoggettato a venti forti che insabbierebbero le superficie dei pannelli rendendoli inefficienti ed inutili. I pannelli solari riichiedono continua manutenzione per la pulizia e la garanzia di funzionemanto ed hanno il frande svantaggio di fusionere bene solo per parte del giorno quando c'e' veramente sole e non fuzionare di notte. Questo inconveniente grave implica una produzione di energia aleatoria e a caso che impone che il sistema energetico somalo nazionale venga supportato da qualche grande sorgente o centrale classica capace di erogare energia elettrica in modo continuo sopattutto quando manca la energia prodotta con i pannelli solari e le torre eoliche. Inoltre, la rete elettrica di distribuzione della energia su tutto il territorio deve essere progettata per funzionare con energia prodotta da campi solari e eolici oltre con energia prodotta da centrali elettriche classiche a carbone, petrolio e/o gas. Ci vorrebbe una specie di smart grid ossia di una rete di distribuzione abbastanza difficile da progettare, realizzare e operare. 3. Considerazioni analoghe sono valide per la soluzione eolica, ammesso che ci siano zone e aree ventose nel territorio somalo. Questa asserzione richiede che venga eseguita una analisi con misure sistematiche di ventosità in tutto il territotrio somalo. 4. Lo sfruttamento dei boschi, dela legna e relativo materiale (cipapto ecc.) è sicuramente una delle soluzioni possibili che sono tra le più probabili e certamente più dirrrettamente applciabile in un territorio del tipo somalo. Purtroppo risulta che in questi due ultimi decenni sia stata impiegata molta legna da ardere per riscaldamento senza provvedere contempraneamente al rimboschimento. Questa soluzione di impiego ottimale della soluzione biomassa è certamente prioritaria e fondamentale per la Somalia. 5. Lo sfruttamento delle energia marina non è stata ancora realizzata in tutto il mondo e quindi non sembra afffatto reale considerarla fattibile. 6. La progettazone, realizzazione e operazione di centrali a conbustibile fossile (petrolio, carbone e gas) dipende dalla esistene in loco di risorse naturali di petrolio, gas e carbone. Risulta che dovrebbe esserci abbondanza di petrolio per cui diviene naturale consigliare la costruzione di centrali elettriche a petrolio con livello di priorità paragonabile all'impiego della legna. Ovviamente questo sistema di produzione di energia elettrica a petrolio è di tecnologia, forse, abbastanza più elevata della tecnologia a legna del tipo biomassa ecc. 7. L'energia prodotta da centrali nucleari di terza generazione avanzata e successivamente di quarta generazione potrebbe essere consigliata poichê la Somalia é ricca di uranio ma questa tecnologia é troppo avanzata per un popolo non ancora pronto a tali forme di tecnologie. 8. La applicazione della geotermia prevede possibili difficoltà tecnologiche che sconsigliano di impiegarla sistematicamente: appare prematuro pensarci adesso. 9. I sistemi di elaborazione di rifiuti urbani per la produzione di energia elettrica sono molto interessanti e se ne raccomanda, laddove possibile, la realizzazione e l'impiego. 10. Varie ed altri.
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