LA VALUTAZIONE NELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA
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- Saverio Ferrero
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1 LA VALUTAZIONE NELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA IL PROCESSO DI VALUTAZIONE OBIETTIVO FORMATIVO: APPRENDERE IL SAPERE E SAPER FARE DELLA VALUTAZIONE a cura di Nicola Titta corso di formazione per Educatori Professionali
2 Se, riunendosi nel tempio ancestrale prima della battaglia, si giunge a prevedere una vittoria, ciò è dovuto ai molti calcoli compiuti; se si prevede di non vincere, ciò è dovuto a calcoli insufficienti. L abbondanza dei calcoli assicura la vittoria, e una loro scarsità la impedisce. Che dire di chi nulla avrà calcolato? E ponendomi in quest ottica che posso prevedere il successo o la sconfitta. Sun Tzu
3 PREMESSA Siamo chiamati in ogni momento della giornata, ad interrogarci sulle ragioni che sottostanno al nostro operato e sui possibili esiti che potranno ottenere. Il percorso di valutazione, spesso arduo e faticoso, può condurre ad una maggiore consapevolezza del proprio agire professionale. Nelle occasioni in cui si discute sul funzionamento della propria organizzazione, si ragiona sul senso e l opportunità di una iniziativa o di un intervento e si parla dei possibili risultati ottenuti. La valutazione è un processo di lavoro finalizzato al pronunciamento di un giudizio di valore, sul proprio e altrui operato. Questa attività viene comunemente svolta nelle organizzazioni, nonostante non risulti una sistematicità con carattere di scientificità..
4 LA VALUTAZIONE NEI SERVIZI SOCIOSANITARI Si caratterizza una nuova stagione dopo l emanazione della 328/2000 sancisce: il paradigma degli IQS; INDICE DI QUALITA SOCIALE promozione dei sistemi di qualità per l accreditamento istituzionale contribuendo a creare le condizioni per un ripensamento dei servizi all interno di una nuova concezione dell intervento sociale; prevede la valutazione come costante processuale.
5 NASCITA DELL ESIGENZA DI VALUTAZIONE La valutazione come metodo in Italia nasce come esigenza del sistema della P.A. Nella P.A. l agire veniva considerato all interno di una successione di singoli atti collegati tra loro e inseriti in una prassi, senza però dedicare particolare attenzione per i risultati che tali azioni producevano. Negli USA già dal 1970 il sistema medico sanitario avevo un proprio sistema integrato di valutazione. Grazie alle pratiche di assessment, ai sistemi di qualità e più in generale a strumenti specifici di valutazione, questa situazione sembra giunta al capolinea per diverse ragioni legate alla necessità di non implodere. In particolare gli effetti del cambiamento si vedono a livello micro in un movimento che definiremmo Top-down ridefinendo: a) l assetto dei servizi; b) la qualità del lavoro e della singola prestazione; c) la ridefinizione delle architetture organizzative; d) ridefinizione delle competenze; e) ridefinizione della piramide decisionale-operativa; f) delega delle funzioni di responsabilità top-down; g) affidamento di servizi a terzi.
6 Quale valutazione? A LIVELLO MICRO ( SU PROGETTI DI INTERVENTO O DI ATTIVITA ) La valutazione si rivela prassi efficace solo quando è inserita all interno di una serie di concatenazioni sistemiche quale per esempio la progettazione di interventi educativi. Generalmente sono individuati quattro livelli di valutazione valutazione della gestione di singoli casi; valutazione a livello di programma; valutazione a grappolo ; valutazione della programmazione politica. il processo prevede che siano gli operatori a strutturare il modello di valutazione, ad essere loro quindi a stabilire il piano di valutazione interno. A raccogliere le informazioni a giudicare i risultati ottenuti: la logica sottostante è che si possano individuare alcuni comportamenti o definire alcuni indicatori (ad esempio il numero di episodi depressivi) del soggetto (caso) sul quale si sta implementando un programma, usandoli come indicatori di risultato.
7 Tipologia di valutazione Gli approcci tradizionalmente riconosciuti sono di tre tipi: 1. valutazione di processo; 2. valutazione deirisultati; 3. valutazione delcontesto. VdP valuta l implementazione permettendo di evidenziare e di valorizzare un programma di successo offrendo indicazioni sullo svolgimento delle azioni e sulle regioni dell eventuale efficacia. Il monitoraggio è una delle attività essenziali in quanto, vigilando sulle implementazioni dei programmi, rende più probabile una corretta realizzazione degli stessi utilizzando la documentazione professionale: cartelle cliniche, progetto individualizzati, protocolli operativi, relazione sul caso
8 Scopo della valutazione: Assegnare senso e un giudizio di merito ll azione quotidiana, e di processo del lavoro educativo. Verificare se il programma ha raggiunto o raggiunge gli obiettivi identificati. Quindi le attività di valutazione dovrebbero essere considerate una parte essenziale del programma/progetto, accompagna il progetto. La valutazione, come risorsa consente: Miglioramento del compito e del mandato della struttura e permette di delineare con chiarezza i risultati ottenuti; implica l utilizzo di metodologie e strumenti di valutazione che implementino dnell idea degli operatori, l acquisizione di una risorsa che restituisca senso all intervento e rimanga come bagaglio professionale (aumento delle capacità e abilità= competenze); costringe a lavorare di équipe ; aumenta la consapevolezza e l autostima fornendo indicazioni precise sul successo del proprio operato.
9 ATTORI SIGNIFICATIVI DELLA VALUTAZIONE MICRO Attori significativi dei processi di valutazione LA RETE DEI SERVIZI AMMINISTRATORI VALUTAZIONE MICRO CONSULENTI RICERCATORI SUPERVISORI UTENZA INDIRETTA UTENZA DIRETTA
10 APPROCCIO ALLA VALUTAZIONE RAPPRESENTA UNA OCCASIONE DI FEED-BACK - LE EQUIPE HANNO NECESSITA DI UNA VERIFICA CONDIVISA - RENDERE VISIBILI I RISULTATI - PREVENIRE FALSE ASPETTATIVE - MODIFICARE L APPROCCIO MOTIVAZIONALE; - L APPROCCIO COSTRUTTIVISTA E PIU VICINO ALL APPROCCIO CONCERTATIVO: LA COSTRUZIONE DI PROCESSI, L AVVIO DI PROCESSI AUTOGENERATIVI TRA LORO E LA CONDIZIONE DI BASE LEGATA ALL INTERAZIONE E ALLA RELAZIONE EDUCATIVA. SOLO CHI E ALL INTERNO PUO AVVIARE, CONTROLLARE, DESCRIVERE PROCESSI. E ESSO STESSO ATTORE PATECIPANTE DEL SISTEMA/CONTESTO. - Motivazione della scelta: NON SUSSISTONO LE CONDIZIONI PER ASSOLUTE DI OGGETTIVITA. TIPOLOGIA D APPROCCIO DEFINIZIONE DI VARIABILE FUNZIONE DELLA VALUTAZIONE RUOLO DELL OSSERVATORE RUOLO DELLA VALUTAZIONE REALISTA OGGETTIVA PER SE STRUMENTO DI MISURAZIONE DELLE VARIAZIONI OGGETTIVE RISPETTANDO CRITERI STILE DI CONTOLLO NON COSTITUTIVO DELLA PROGETTAZIONE COSTRUTTIVISTA ATTRIBUZIONE DI RILEVANZA MISURA I RISULTATI SULLA BASE DI UN ACCORDO STIPULATO TRA ATTORI DEFINITORE DEGLI OBIETTIVI, DEL PROGETTO E DEI CRITERI DI VALUTAZIONE FATTORE COSTITUTIVO DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE
11 TAPPE DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE Processo permanente diviso in momenti QUANDO PRIMA DURANTE DOPO SI VALUTA EX-ANTE (IN ITINERE) EX-POST FASE IMPLEMENTAZIONE TAPPE DEL PROGETTO FASE IDEAZ. FASE ATTIV. PROGETTAZI ONE PRATICA EDUCATIVA AVVI O CONTATT O ATTIVITA PRIMARI E Valutazion e esiti TIPO DI VAL. Rilevanza Contatti Fattibilita Rilevanza Logico formale sforzo Monitoraggio processo Esiti Risultati
12 Il metodo della valutazione micro: il P.E.I Il piano di valutazione di un PEI può voler significare l attivazione di procedure per snellire processi lunghi e compicati: inserire i dati in una tabella o in un grafico per semplificarne la comprensione. Creare un grafico PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL P.E.I. Il processo di valutazione di un P.E.I. deve necessariamente coinvolgere i due aspetti centrali del progetto: obiettivi, azioni, risultati attesi.con Microsoft Excel e importarlo. Assicurarsi di assegnare un'etichetta chiara a tutti i dati. Piano di valutazione Data Obiettivi Indicatori Criterio di successo Risultati Valutazione
13 Composizione di un piano di valutazione Nella prima colonna si riporta la cadenza temporale prevista dal programma: è buona prassi non utilizzare scadenze troppo ampie e vaghe per evitare che la valutazione venga rimandata. Nella seconda colonna vengono riportati gli obiettivi da raggiungere entro la data stabilita. Nella terza l indicatore di riferimento. Nella quarta il criterio di successo stabilito in sede di progettazione, quindi in sede di processo. Nella quinta il grado o il giudizio specifico assegnato. La verifica di processo potrebbe essere utilizzata anche a posteriori attraverso la raccolta delle informazioni, approfondita analisi dei dati di archivio
14 Valutare i risultati Va ricordato che vi sono diverse tipologie di risultato e ciò implica inevitabilmente il confronto tra i desiderata (analisi ed ideazione e stesura del progetto) e ciò che si è ottenuto (efficacia) quello che si è speso (efficienza). Per efficacia si intende la capacità del programma di conseguire gli obiettivi che si è prefisso. La valutazione dell efficacia consiste quindi nel confronto dei risultati ottenuti con quelli attesi. Per efficienza si intende la capacità del progetto o di colui/loro che gestiscono lo stesso di conseguire il maggior numero di risultati o esiti al minor costo possibile Utilizzare le metacompetenze: - quali parti del progetto sta facilitando e/o complicando il raggiungimento degli obiettivi? - quali strategie, metodi o azioni sono state implementate e quali no? Perché? - come potrebbero essere modificate le attività che non si sono potute implementare o sono state poco efficaci? - il progetto ha coinvolto/sta coinvolgendo tutti i gruppi target del progetto? Perché? - i cambiamenti apportati in itinere riflettono i bisogni e le esigenze espresse dalla valutazione di processo oppure sono legate ad altri fattori? Sono solo alcune delle domande che la fase di monitoraggio che accompagna le verifiche di processo potrebbero aiutare nella fase di riconduzione a coerenza dello stesso progetto.
15 Strumenti per la valutazione Possono essere diretti o Indiretti: Indiretti: osservazione e/o griglie di osservazione strumenti di conoscenza focus group(lavoro sul caso o referenza sul caso); Diagnosi differenziale/funzionale Diretti: colloqui; interviste; questionari; test e scale di misura
16 Problemi aperti: La valutazione non deve essere considerata un nemico da evitare ma semplicemente un processo utile di soluzione dei problemi che garantisce, attraverso la raccolta di informazioni, l interpretazione e analisi dei dati, di migliorare la qualità dei programmi e dei servizi e di promozione del proprio lavoro. 1. soggettività e oggettività; 2. qualitativo e quantitativo.
17 FONTI M.PALUMBO- IL PROCESSO DI VALUTAZIONE.DECIDERE,PROGRAMMARE, VALUTARE FRANCO ANGELI EDITORE L.DALLAGO, M.SANTINELLO, A.VIENO VALUTARE GLI INTERVENTI PSICOSOCIALI CAROCCI EDITORE L.LEONE M. PREZZA COSTRUIRE E VALUTARE I PROGETTI NEL SOCIALE FRANCO ANGELI EDITORE WEB
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