IL CAMPIONAMENTO NELLA REVISIONE CONTABILE

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1 IL CAMPIONAMENTO NELLA REVISIONE CONTABILE ANNO DOCENTE MARCELLO POLLIO Principi di Auditing - Concetti, modelli, metodologie, applicazioni Materiale didattico Le presenti slides non sostituiscono il libro di testo consigliato per l apprendimento del programma didattico. Le slides sono tratte dal testo consigliato ai corsisti: R.D Alessio, V. Antonelli, E. Bozza, R. Marcello La revisione legale negli ISA Italia Maggioli Editore,

2 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 2 IL CAMPIONAMENTO ISA ITALIA 530 Il revisore opera fissando obiettivi, acquisendo elementi probativi sufficienti, definendo procedure di revisione e selezionando voci da esaminare per poter trarre conclusioni su cui appoggiare, con ragionevole certezza, il giudizio sul bilancio. PERCHE IL CAMPIONAMENTO? - Il numero delle transazioni è normalmente molto elevato; - Le verifiche a campione sono più rapide e meno costose e consentono di ottenere sufficienti elementi probativi ai giudizi di attendibilità del bilancio; - Il giudizio che il revisore deve formulare è un giudizio di attendibilità sostanziale e non un giudizio sulla verità (ragionevole sicurezza/certezza). 3 2

3 IL CAMPIONAMENTO PER LA PIANIFICAZIONE campionamento Il Il revisore, già già in in fase di di pianificazione, più più precisamente nella nellafase di di risposta ai ai rischi, dovrà dovrà : : -determinare la la significatività operativa nella sua quantità che nella nellaprassi èèilillivello di di errore accettabile; - -stabilire se se sia sia appropriato o meno utilizzare elementi probativi sull efficacia operativa dei controlli interni eseguendo appositi test test diretti di di conformità ; ; -predisporre un un piano di revisione dettagliato; -individuare le le voci di bilancio e le le correlate verifiche nelle quali utilizzerà il campionamento. il campionamento; 4 RISCHIO DI CAMPIONAMENTO Il rischio per il revisore nella pratica campionaria è giungere a conclusioni diverse da quelle che si sarebbero raggiunte se l intera popolazione fosse stata sottoposta alla stessa procedura di revisione. 7 3

4 IL PIANO DI CAMPIONAMENTO ISA Italia Pianificazione del campione Selezione del campione Esecuzione delle verifiche Sintesi delle verifiche In questa fase vengono stabiliti i criteri di definizione, dimensionamento del campione. Scelta delle unità che compongono il campione, considerando: - Il rischio di campionamento; - L errore tollerabile; - L errore atteso. a) Svolgimento delle procedure di revisione; b) Analisi della natura e delle cause di deviazione ed errori. a) Proiezioni degli errori; b) Valutazione dei risultati. 8 TIPOLOGIE DI CAMPIONAMENTO CAMPIONAMENTO STATISTICO CAMPIONAMENTO NON STATISTICO Si riferisce all utilizzo di tecniche di campionamento statistiche per determinare: - Quanto grande dovrà essere il campione; - Se ritenere o meno la popolazione affidabile in base ai risultati ottenuti dalle unità campionarie. Si basa sul giudizio professionale del revisore per decidere: - Quanto grande dovrà essere il campione; - Quali elementi della popolazione dovranno essere selezionati; - Se accettare o meno la popolazione come affidabile, in base ai risultati delle unità campione esaminate. 9 4

5 METODI DI CAMPIONAMENTO CAMIONAMENTO STATISTICO CAMPIONAMENTO NON STATISTICO - Campionamento casuale senza stratificazione; - Campionamento casuale stratificato; - Campionamento a blocchi; - Campionamento per unità monetarie. -Campionamento a scelta ragionata; - Campionamento a caso. 10 REGOLE PER DEFINIRE IL CAMPIONE Nel Procedere nell individuazione del campione il revisore dovrò rispe5are la prima regola indicata dall ISA 530 che è quella di considerare: SCOPO DELLA PROCEDURA DI REVISIONE Il revisore, nel pianificare le verifiche su base campionaria, deve sempre interrogarsi sull appropriatezza del campionamento rispetto allo scopo della verifica. CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE DA CUI ESTRARRE IL CAMPIONE Il revisore deve tener conto delle caratteristiche della popolazione da cui estrarre il campione (es. stratificazione dei valori in base alla dimensione, stratificazione dei crediti per anzianità). 11 5

6 ESTENSIONE CAMPIONARIA RISCHIO ACCETTABILE DIMENSIONE DEL CAMIONE 12 SELEZIONE DEGLI ELEMENTI DA VERIFICARE SELEZIONE DI TUTTI GLI ELEMENTI E applicabile quando le poste da esaminare sono poche o quando il rischio valutato di errori significativi sia talmente elevato da far propendere il revisore per non lasciare spazio ad alcun rischio residuo. SELEZIONE DI SPECIFICI ELEMENTI Di solito, viene posta in essere allo scopo di verificare: specifici elementi chiave di un processo; elementi di valore elevato che potrebbero contenere un errore significativo; tutti gli elementi di una popolazione che superino un determinato importo; elementi anomali o inusuali; l informativa di nota integrativa. SELEZIONE DI UN CAMPIONE Tale tipologia di verifica viene, nella prassi, applicata ai casi di popolazioni costituite da un numero elevato di elementi. 13 6

7 DIMENSIONE DEL CAMPIONE La dimensione campionaria è in influenzata:: livello di fiducia o di affidabilità ; tasso di deviazione tollerabile; tasso di deviazione atteso dalla popolazione. 14 DIMENSIONE DEL CAMPIONE Livello di fiducia o di affidabilità Rappresenta la probabilità che un dato intervallo includa la misura reale, ma non conosciuta, della caratteristica di interesse. Nel definire il livello di fiducia desiderato e il livello di rischio accettabile, il revisore considera la significatività del conto e l importanza dell asserzione su cui il controllo fornisce la garanzia, nonché il grado di affidamento da sottoporre al controllo 7

8 DIMENSIONE DEL CAMPIONE Tasso di deviazione tollerabile Costituisce il tasso di deviazione massimo che può avere un determinato controllo e che il revisore è disposto ad accettare per continuare a ritenere e efficace quel controllo. 16 DIMENSIONE DEL CAMPIONE Tasso di deviazione atteso dalla popolazione E il tasso di deviazione che il revisore si attende nella popolazione. Il revisore si attende un certo livello di deviazione perché i controlli manuali, poggiando sullo svolgimento di un compito, prevedono il coinvolgimento di un essere umano (ad esempio, approvazione del credito commerciale, riconciliazione bancaria ecc.).il revisore può sviluppare questa attese in base ai risultati degli anni precedenti o su un campione pilota. Se il revisore ritiene che il tasso di deviazione previsto della popolazione superi il tasso di deviazione tollerabile, non dovrebbe effettuare verifiche campionarie perché in una tale situazione nessuna dimensione campionaria può portare il tasso di deviazione della popolazione al di sotto del tasso tollerabile. Invece, il revisore dovrebbe eseguire 17 ulteriori procedure sostanziali piuttosto che fare affidamento sul controllo 8

9 DIMENSIONE DEL CAMPIONE NELLE AZIENDE DI MINORI DIMENSIONI IFAC Guide presenta un metodo di determinazione semplificato per le aziende di minori dimensioni: 18 DIMENSIONE DEL CAMPIONE NELLE AZIENDE DI MINORI DIMENSIONI FATTORE DI CONFIDENZA La tabella fornisce un elenco parziale di fattori di confidenza per diversi livelli di confidenza. Per esempio, se fosse necessario un livello di confidenza del 90%, il fattore di confidenza da utilizzare sarebbe 2,

10 DIMENSIONE DEL CAMPIONE NELLE AZIENDE DI MINORI DIMENSIONI Quanto fattore tanto più di elevato è il confidenza, elevati dimensione pi sono la del ùcampione ed il livello di riduzione del rischio ottenuto. La tabella seguente indica i livelli di confidenza tipici per conseguire una riduzione del rischio alta, media o bassa. 20 SELEZIONE DEL CAMPIONE 21 10

11 DIMENSIONE DEL CAMPIONE NELLE AZIENDE DI MINORI DIMENSIONI I risultati del campione possono essere valutati confrontando il massimo grado di deviazione accettabile con quello che viene chiamato limite di deviazione superiore. Il calcolo approssimativo del limite di deviazione superiore è dato dalla formula che segue. FATTORE DI CONFIFENZA RETTIFICATO: 22 L USO DELLA TECNICA MUS NEI TEST DI DETTAGLI I test di sostanza o di dettaglio hanno ad oggetto la verifica dei saldi di bilancio, di classi di operazioni e delle relative asserzioni. In questi casi, la procedura di campionamento deve tener conto del fatto che gli elementi da selezionare con riferimento ad una data popolazione sono di tipo monetario. La differenza rispetto a quanto visto con riferimento ai test di conformità è che nel caso dei test di sostanza entrano in gioco due valori monetari: a) il saldo della voce di bilancio o delle transazioni; b) la significatività operativa. Quanto più basso è il livello dell errore accettabile determinato, più elevata è la dimensione del campione

12 L USO DELLA TECNICA MUS NEI TEST DI DETTAGLI FATTORE DI CONFIDENZA RETTIFICATO In questa versione della tecnica MUS, a ogni livello di a affidabilità bisogna associare un coefficiente di aggiustamento che deve essere utilizzato per trasformare il limite di precisione o significatività in un intervallo di selezione; ovvero quel parametro tale per cui tutti gli elementi a esso uguali o superiori saranno automaticamente selezionati dalla tecnica. Tale coefficiente prende il nome di Reliability Factor o anche R- Factor secondo la terminologia anglosassone. 24 L USO DELLA TECNICA MUS NEI TEST DI DETTAGLIO Seguendo tale metodologia il revisore selezionerà un costituito da un numero di elementi che è in funzione campione non solo della significatività operativa determinatama anche del rischio valutato. In questo modo si dà una risposta coerente alla correlazione richiesta dai principi di revisione tra significatività dell errore, rischio valutato ed estensione del lavoro. La formula è la seguente: 25 12

13 VALUTAZIONE DEI RISULTATI Con la valutazione dei risultati, il revisore considera i risultati del campione e prende posizione in merito alla ragionevolezza di una conclusione estensibile a tutta la popolazione campionata. Gli esiti della valutazione dei risultati possono svelare situazioni differenti tra il campionamento applicato alle procedure di conformità o alle verifiche di dettaglio. Nel caso delle procedure di conformità, il grado di deviazione del campione inaspettatamente elevato può indurre il revisore a rivalutare il rischio di controllo (CR) inizialmente stimato. 26 ESEMPIO PROCEDURE DI REVISIONE - CICLO INCASSI E PAGAMENTI 27 13

14 PROIEZIONI DEGLI ERRORI La proiezione degli errori consiste nel calcolo con il quale si passa dal dato rilevato a quello sull universo. La proiezione degli errori avviene diversamente nel caso di campionamento statistico o non statistico: CAMPIONAMENTO STATISTICO CAMPIONAMENTO NON STATISTRICO Il procedimento inferenziale consente immediatamente di determinare la media e la varianza dell universo sulla base degli omologhi parametri del campione. Nel caso del campionamento non statistico, invece, non si dà un metodo quantitativo ma, di solito, si fa ricorso a espedienti. 28 PROIEZIONI DEGLI ERRORI NEL CAMPIONAMENTO STATISTICO Per comprendere la proiezione degli errori nel campionamento statistico è necessario far riferimento ai concetti statistici della variabilità della popolazione e dell intervallo di confidenza. [EE SE; EE + SE] dove: EE: l errore proiettato o estrapolato e corrisponde anche all errore più probabile (MLE); SE: precisione (errore di campionamento)

15 PROIEZIONI DELL ERRORE PER IL CAMPIONAMENTO NON STATISTICO I principali espedienti sui quali si fonda la proiezione non statistica sono : La regola della proporzione: estende all universo (per valore o per numero) la proporzione con la quale l errore si manifesta nel campione. L estensione per valore è data da: (Errore del campione / Valore del campione) Valore dell universo Il giudizio professionale del revisore. 30 PROIEZIONI DEGLI ERRORI In sintesi: proiettare gli errori monetari riscontrati nel campione sull intera popolazione. L errore è accettabile se: L IMPORTO è SIGNIFICATIVITA PRELIMINARE Utilizzata dal revisore per i singoli saldi o classi di bilancio 31 15

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