Tante diversità. Uguali diritti
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- Cornelio Bernasconi
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1 Tante diversità. Uguali diritti B U L L I S M O Interventi di contrasto al bullismo e al cyberbullismo nelle scuole MIUR MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITà Istituto Comprensivo Statale AMerigo Vespucci
2 Bullismo e cyberbullismo AGISCE CON L AIUTO DI ALTRE PERSONE AGISCE DA SOLO Spesso il bullismo viene invocato come etichetta o spiegazione di fenomeni di aggressività che rientrano nelle dinamiche adolescenziali, creando inutili allarmismi. L effetto è duplice: da una parte si vedono prepotenze dappertutto, tanto da essere tentati dalla resa; dall altra si minimizza e si stenta a riconoscere il fenomeno in realtà scolastiche apparentemente tranquille. L azione del Miur è tesa per fornire strumenti di conoscenza del fenomeno e predisporne interventi e prevenzione, in ottica educativa. Le singole scuole hanno risposto positivamente e tempestivamente alla crescente attenzione sul bullismo e alla recrudescenza del fenomeno: il 22,6% delle famiglie dichiara che nella classe del proprio figlio/a negli ultimi tre anni sono stati realizzati dei progetti su questo tema specifico, con punte del 25,8% al Nord ovest e del 25,1% al Nord est, laddove il fenomeno è comparso prima. A questi interventi andrebbero aggiunti quelli- sempre più numerosi- rivolti al personale della scuola, e in particolare ai docenti, per fornire loro le competenze più idonee a gestire il rapporto con il bullo e con il gruppo di cui fa parte. Particolarmente elevata, (il 27,0% del totale), risulta essere la quota di classi della scuola media inferiore coinvolte in iniziative specifiche sul bullismo, a conferma di un fenomeno che ha la sua massima manifestazione nell età preadolescenziale. COME COMBATTERE IL BULLISMO Sondaggio tra gli studenti (Fonte: European Bullyng Research - Dicembre 2012) + DIALOGO 28,8% Parlare con un insegnante e chiedere aiuto Gruppi studenteschi di mediazione 2,5% 5,3% 6,3% Parlare con un amico Chiedere al dirigente scolastico di punirli 21,9% Parlare con un genitore e chiedere aiuto Cambiare scuola 0,9% 6,0% Altro 6,4% Chiedere l intervento di fratelli più grandi GLI ATTI DEL BULLISMO Dati in percentuale (Fonte: Eurispes e Telefono Azzurro Indagine conoscitiva sulla Condizione dell'infanzia e dell Adolescenza) ,6 25,6 3,0 11,5 22,8 26,6 3,1 4,7 5,2 11,1 10,4 17,6 7,6 13,5 20,0 22,5 4,7 4,1 4,3 8,5 Offese immotivate Botte, pugni, calci Provocazioni e prese in giro ripetute Furto di denaro Minacce Esclusione e isolamento Furti di oggetti o cibo Maldicenza su Internet o cellulare Esclusione da gruppi on-line Invio di messaggi offensivi o minacciosi 0,9% Nessuna opinione, il bullismo non è un problema così grave Soffrire 0,6% senza reagire Cercare di evitare i bulli 1,7% 17,9% Reagire + AZIONE
3 bullismo online: il cyberbullismo Il cyberbullismo è una forma di disagio relazionale, di prevaricazione e di sopruso perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione come l , gli sms, i blog, i telefoni cellulari e il web in generale. Non comporta dunque violenza o altre forme di coercizione fisica. Nelle comunità virtuali il cyberbullismo può essere anche di gruppo e di solito le ragazze sono vittime più frequentemente dei ragazzi, spesso con messaggi contenenti allusioni sessuali. Dalle ricerche emerge che il cyberbullismo è in costante e preoccupante aumento, di pari passo con lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie. Al contrario che in Inghilterra, dove lo scenario è prevalentemente il cortile, in Italia è la classe il luogo dove agiscono i bulli. Dunque, l intervento degli adulti diventa la via privilegiata di contrasto al fenomeno. TIPOLOGIE DI CYBERBULLISMO: Cosa subiscono le vittime ,3% 3,6% 6,6% 5,1% 4,9% 4,9% 4,6% 8,6% 8,6% FLAMING SOSTITUZIONE DENIGRAZIONE RIVELAZIONE ESCLUSIONE Come agiscono i cyberbulli 9,6% FLAMING SOSTITUZIONE DENIGRAZIONE RIVELAZIONE ESCLUSIONE FLAMING: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum. SOSTITUZIONE (impersonation): farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili. RIVELAZIONI (exposure): pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un'altra persona. DENIGRAZIONE: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via , messaggistica istantanea, gruppi su social network ecc. ESCLUSIONE: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione. L IDENTIKIT DEL BULLO Sondaggio tra gli studenti (Fonte: European Bullyng Research - Dicembre 2012) 17,9% femmina 21,9% sia maschi che femmine 46,9% più di una persona 60,2% maschio 38,1% una sola persona DI CHE SESSO ERA? QUANTI BULLI C ERANO? 15% entrambe le situazioni 13% sia più giovani che più grandi DI CHE ETÀ ERA? CHI HA AGITO DA BULLO? 3,4% più giovane 48,6% compagno di classe 36,4% più grande 47,2% coetaneo 24,2% altri 4,0% famigliari coetanei 23,2% studente di un altra classe
4 Che cosa ha fatto il MIUR Il Miur assicura da tempo un presidio costante di attenzione, prevenzione e promozione di iniziative di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole. Questi tipi di comportamento si manifestano in forme diverse, spesso difficili da prevedere, ma soprattutto legate in molti casi a una coincidenza di forme di disagio sociale non ascrivibili solo al contesto educativo scolastico. Per queste ragioni il Ministero ha attivato, sin dal 2007, programmi di prevenzione e intervento per affrontare i delicati fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Le azioni del Miur si collocano in un ottica di prevenzione sia primaria, in quanto mirano ad accrescere la consapevolezza sui fattori di rischio attraverso la consulenza e l informazione, sia secondaria e terziaria, permettendo l attivazione di interventi mirati a limitare la diffusione e ridurre le conseguenze negative del fenomeno. Il modello di intervento prevede una serie di strumenti costantemente a disposizione di scuole, genitori e vittime stesse: 1. Costituzione di un apposita Commissione Bullismo 2. Attivazione del sito 3. Attivazione di un numero verde nazionale e di una casella 4. Costituzione di 20 osservatori regionali permanenti sul bullismo 5. Progetti pilota sul cyberbullismo 6. Attività seminariali 7. Campagna di comunicazione la commissione bullismo Il MIUR, per comprendere meglio la dimensione e le caratteristiche del fenomeno, ha deciso di operare costituendo un apposita Commissione Bullismo all interno della Commissione Legalità ed emanando, il 5 febbraio 2008, la Direttiva Linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo. Con la Direttiva, oltre a dare conto di quanto stava avvenendo all interno delle scuole si invitavano i singoli istituti a intervenire inserendo adeguati stru- menti sanzionatori all interno dei propri regolamenti. sito web Il sito all interno del portale offre una descrizione del fenomeno, dei suoi protagonisti e di come sviluppare un possibile intervento di prevenzione e di contrasto alla violenza nella scuola. Nella sezione Contattaci, le scuole, i ragazzi e le famiglie trovano la lista degli Osservatori a cui rivolgersi. Oppure si può consultare una ricca bibliografia e filmografia sull argomento da consigliare ai ragazzi. numero verde e casella Presso la sede del MIUR è stato attivato il numero verde nazionale Sono a disposizione postazioni di ascolto seguite da una task force di esperti (psicologi, insegnanti, genitori e personale del Ministero) attive dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. A questo numero si possono segnalare casi, chiedere informazioni generali sul fenomeno e su come comportarsi in situazioni critiche. Verrà messo a punto un database centralizzato per: garantire l archiviazione e la riservatezza delle informazioni classificate; consentire l elaborazione di statistiche tramite le quali migliorare le azioni in corso; effettuare interventi mirati e tempestivi. Come il numero verde, anche l indirizzo bullismo@istruzione.it, accoglie segnalazioni di casi e richieste di informazioni e consigli.
5 Corsi di formazione per i docenti Convegni e conferenze Attività didattiche BULLISMO Incontri con i genitori Cineforum e laboratori teatrali Incontri con i docenti Sportelli Incontri con esperti COSTITUZIONE DI OSSERVATORI REGIONALI PERMANENTI Gli Osservatori permanenti sul bullismo, istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale, rappresentano uno snodo tra centro e periferia, un centro polifunzionale al servizio delle istituzioni scolastiche che operano anche in rete, sul territorio. Lavorano in collaborazione con le diverse agenzie educative nel territorio per la realizzazione di attività, ricercando e valorizzando tutto il patrimonio di buone pratiche, materiali e competenze sviluppati localmente grazie all impegno delle scuole e delle istituzioni locali. LE ATTIVITÀ Ricerca Formazione Intervento Valutazione NUMERO VERDE Gli accessi dal 09/12 al 06/13 (70% studenti, 20% genitori, 10% insegnanti) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE Accoglie segnalazioni di casi ma anche richieste di informazioni e consigli Dal 2007 è attivo dal lunedì al venerdì ( e ) per segnalare casi, chiedere informazioni e ricevere sostegno Il portale è il luogo di raccordo di tutti i soggetti coinvolti. Si occupa di inquadrare il fenomeno da un punto di vista psico-sociologico e culturale, fornendo utili strumenti e suggerimenti per fronteggiarlo CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO SITO WEB Gli accessi dal 09/12 al 06/13. La casella è usata prevalentemente da alunni e genitori) 693 I casi di bullismo seguiti nell intera gestione CASELLA MAIL bullismo@istruzione.it
6 CYBERBULLISMO È una forma di disagio relazionale, di prevaricazione e di sopruso perpetrata tramite i nuovi mezzi di comunicazione come l , gli sms, i blog, i telefoni cellulari ed il web in generale CONVEGNO 2012 Il 27 Dicembre 2012 è stato organizzato un Convegno Internazionale dal titolo Cyberbullismo e rischio di devianza. Strategie di promozione e interventi mirati dove sono state presentate le best practice elaborate nell ambito del progetto europeo Tabby in Internet. OSSERVATORI regionali sul bullismo Gli Osservatori Regionali Permanenti sul Bullismo, istituiti con il D.M. n.16 del 5 Febbraio 2007 e attivi presso gli Uffici Scolastici Regionali, rappresentano un importante riferimento a livello territoriale. Hanno il compito di lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni locali per la realizzazione di attività e la valorizzazione del patrimonio di buone pratiche e di competenze che si sono sviluppate nel territorio. E soprattutto garantiscono un monitoraggio costante del fenomeno, il raccordo con le istituzioni che si occupano di educazione alla legalità e la verifica delle attività svolte dai vari soggetti. Favoriscono la promozione dei percorsi di informazione e aggiornamento destinati alle diverse componenti della comunità scolastica. OPEN EYES (2010) NAUSICAA (2012) Open Eyes: safenet use e Nausicaa sono due osservatori nati nell ambito delle iniziative di Più scuola meno mafia. Il primo, si occupa di informare e formare studenti, famiglie e scuole sull uso lecito e illecito della rete web e sui possibili rischi ad esso associati; ha uno sportello a Milano per la gestione dei casi di stalking, cyberstalking, cyberbullismo e per il sostegno alle vittime di comportamenti persecutori. Il secondo, a Caserta, offre un aiuto alle vittime di reati di bullismo e cyberbullismo oltre che a quelle della criminalità organizzata studenti coinvolti Il progetto Generazioni Connesse, per la sicurezza dei minori su Internet e sui nuovi media, fa parte del programma Safer Internet e promuove interventi di sensibilizzazione e formazione in oltre 200 scuole, attività di peer-education con gli studenti, seminari interattivi con insegnanti e genitori. Riesce a raggiungere circa persone tra docenti e alunni. 15,6 anni l età media GENERAZIONI CONNESSE (2012) 95% nato in Italia 53% SUD 45,5% NORD 1,2% CENTRO 15 anni l età media 36% scuola media 64% scuola superiore TABBY 905 studenti coinvolti Il MIUR ha aderito a Tabby attraverso il Piano nazionale Più scuola meno mafia. Il progetto, che mira ad accrescere la conoscenza delle minacce derivanti dall uso di Internet, ha realizzato diversi materiali didattici e il sito web dove è possibile compilare un questionario on-line. Ad oggi sono stati raccolti circa questionari Tabby.
7 Progetti pilota sul cyberbullismo l Progetto Open Eyes: safenet use. Avviato dal Piano Nazionale Più scuola meno mafia nel 2010 a Milano, in un immobile confiscato alla criminalità organizzata, ha portato alla realizzazione di un Osservatorio sull uso lecito e illecito del web e di uno Sportello per la gestione dei casi di stalking, cyberstalking, cyberbullismo e in generale per il sostegno alle vittime di comportamenti persecutori. l Progetto Nausicaa. Partito nel 2012 a Caserta, attraverso Più scuola meno mafia, sempre in un immobile confiscato, è divenuto sede di un Osservatorio di ricerca, formazione, intervento e sostegno psicologico per le vittime e per casi di disagio giovanile legati al fenomeno del bullismo oltre che alla criminalità organizzata. l Sempre attraverso Più scuola meno mafia, il MIUR ha aderito al Progetto T.A.B.B.Y., Threat Assessment of Bullying Behavior (ovvero valutazione della minaccia di cyberbullismo nei giovani), approvato nel quadro del programma Daphne III ( ). Il progetto mira a promuovere una cultura sana della rete, ad accrescere la conoscenza delle minacce derivanti dall uso di Internet e/o di altri mezzi di comunicazione informatizzata e ad attivare strategie e interventi mirati alla prevenzione di comportamenti devianti. Sono stati prodotti diversi materiali didattici tra i quali un toolkit per gli insegnanti con un manuale e un dvd da utilizzare e diffondere tra gli studenti e la realizzazione di un sito web dedicato dove è possibile compilare un questionario on-line. Ad oggi sono stati raccolti circa questionari Tabby. l Il Progetto Safer Internet - Generazioni Connesse, avviato nel febbraio 2013 in occasione del Safer Internet Day, l appuntamento indetto dalla Commissione Europea per sensibilizzare i più giovani su un utilizzo responsabile e corretto dei nuovi media, sotto il coordinamento del MIUR, racchiude alcune delle principali realtà che si occupano di sensibilizzare i minori ad un utilizzo consapevole di internet, quali l Autorità Garante per l Infanzia e l Adolescenza, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la Cooperativa E.D.I. e il Movimento Difesa del Cittadino. Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea nell ambito del programma Safer Internet, promuove interventi in oltre 200 scuole (tra primarie e secondarie di primo grado) su tutto il territorio nazionale, insieme ad attività di peer-education con gli studenti, seminari interattivi con insegnanti e genitori, raggiungendo circa persone tra docenti e alunni. Attività seminariali sul cyberbullismo Presso la sede del MIUR, lo scorso dicembre, si è tenuto il convegno internazionale Cyberbullismo e rischio di devianza. Strategie di promozione e interventi mirati dove sono state presentate le best practice elaborate nell ambito del progetto europeo Tabby in Internet. Il MIUR ha organizzato il seminario IrRETIti impigliati nella rete su cyberbullismo e cyberstalking. campagna di comunicazione È in atto una campagna di comunicazione rivolta agli studenti, ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale ATA e alle famiglie. La campagna attua azioni mirate per ogni ordine e grado di scuola, e coinvolge stampa, radio e televisione. USO E ABUSO DEI SOCIAL NETWORK (La ricerca di Open eyes effettuata su ragazzi) 99,1% 89,3% 30% 12,5% 10% 13,6% 8,1% usa regolarmente internet ha un profilo su un social network è a conoscenza o è stato testimone diretto della diffusione di messaggi di minaccia da parte di altri studenti ha usato i social network per diffondere messaggi offensivi o minacciosi è stato vittima di diffusione di informazioni e immagini 13,6% dei maschi 8,1% delle femmine ha umiliato altre persone con la diffusione di materiali offensivi (Fonte: MIUR/ Open Eyes: Safenet use) 16% 12% 16% delle femmine 12% dei maschi è stato vittima di insulti, aggressioni verbali e minacce
8 Finito di stampare ottobre 2013 Stampa a cura di: Grafica 080 Via dei Gladioli, 6 Modugno Bari Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione dello Studente Istituto Comprensivo Statale A. Vespucci Via Stazione snc, Vibo Valentia Marina Comunicazione e design: ab&c Roma
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