La pezzatura e la forma costituiscono
|
|
- Cornelio Mele
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RACCOLTA E DISTRIBUZIONE DEL POLLINE Conviene impollinare l actinidia, ma occorre farlo bene Integrare l impollinazione naturale con quella di supporto risulta un operazione tecnicamente realizzabile ed economicamente conveniente, pur non potendo surrogare deficienze negli impianti e risultando economicamente remunerativa solo in annate con buone fioriture. Per ridurre i costi risulta conveniente la raccolta del polline in azienda di A. Galliano, D. Demaria, F. Vittone, A. Bevilacqua, G. Vittone, G. Costa La pezzatura e la forma costituiscono i parametri chiave per la valutazione della qualità commerciale e sono prerequisiti essenziali per la valorizzazione economica dei frutti di actinidia (Hopping, 1982; Hopping e Simpson, 1982; Galimberti, 22). Trattandosi di una specie dioica, le caratteristiche morfologiche del frutto sono in gran parte dipendenti, oltre che dalle tecniche colturali convenzionali (potatura, diradamento dei fiori e dei frutti, ecc.), dall andamento dell impollinazione naturale, anemofila ed entomofila oltre che dalle condizioni ambientali nel periodo della fioritura: l umidità relativa, la temperatura e le precipitazioni possono infatti essere favorevoli o sfavorevoli all impollinazione naturale (D Ambrosio et al. 1986, Intoppa, 1986; Goodwin, 1987; Craig e Stewart, 1988; Piazza e Intoppa, 1988 e 1989; Testolin et al., 199; Donovan e Read, 1991; Barbattini et al., 199; Succi et al., 1996; Costa, 23; Goodwin e Steven, 1993; Pietropoli, 2, Famiani et al., 25). Pertanto, in annate con condizioni climatiche avverse, la pezzatura dei frutti può risultare insoddisfacente anche negli impianti dove il rapporto tra piante staminifere e pistillifere è adeguato e le tecni- che colturali sono state gestite in modo corretto (Biasi e Costa, 198); Costa e Succi, 1988; Succi et al., 1996). L intervento surrogatorio con l impollinazione manuale, praticato da anni su superfici limitate, è risultato funzionale al miglioramento della pezzatura dei frutti, oltre che compatibile con l immagine salutistica di cui gode il frutto, ma non è praticabile su superfici significative da operatori professionali per i costi e i tempi di esecuzione elevati (Intoppa e Piazza, 199; Cordioli, 1999; AA.VV., 2; Costa, 23; Kulczewski, 2; Morten e Michelotti, 2). Dal 21 sono state effettuate, nel comprensorio frutticolo del Sud Piemonte, attività sperimentali per mettere a punto macchine distributrici e metodologie di applicazione del Foto 1 - Impollinatrice a secco con pre-umidificatore Dall Agata (modello Spider) polline sia a secco sia in acqua. Sono state altresì acquisite le metodologie per la raccolta del polline in azienda al fine di contenere i costi e aumentare la convenienza delle operazioni di impollinazione di supporto. I risultati ottenuti, di seguito riassunti, forniscono precise indicazioni per le modalità di effettuazione di impollinazione integrata e raccolta del polline. Se correttamente applicate, tali indicazioni consentono di ridurre in modo significativo i costi dell impollinazione di supporto e offrono altresì la possibilità di aumentare la superficie trattata. Impollinazione di supporto Manuale Esistono diverse modalità manuali di distribuzione del polline. Le tecniche nel tempo si sono evolute, anche se le applicazioni sono rimaste confinate a piccole superfici considerato il notevole impegno di manodopera richiesto. La distribuzione manuale a secco è stata gradualmente sostituita dall impiego di macchine a spalla di vario genere che consentono di distribuire il polline in acqua anche nelle ore in cui l umidità ambientale in campo non è molto elevata. I limiti di queste applicazioni manuali, oltre all impiego notevole di manodopera, restano i quantitativi elevati di polline distribuito (9-1.2 g/ha, 2 L/ha) e la irregolarità di distribuzione in campo, con conseguenze sui costi complessivi dell operazione e sull omogeneità di pezzatura dei frutti. Meccanica a secco Prove di impollinazione a secco sono state effettuate con le impollinatici delle ditte Dall Agata di Faenza (modello Spider) (foto 1), dotata di umidificatore, e Bovo di Verona (foto 2), senza umidifi- L Informatore Agrario 16/28
2 catore, utilizzando la miscela di polline (5%) e licopodio (55%) e una velocità di avanzamento di 3- km/ora. Preliminarmente sono state condotte prove per definire la dose ottimale della miscela che consenta di bilanciare efficacia e costi del polline. Le dosi e 8 g/ha di miscela sono risultate le più funzionali, la prima nel caso di scarsa fioritura, la seconda nel caso di fioriture superiori alla norma. A titolo esemplificativo citiamo qui i risultati ottenuti in diverse aziende nel 23. In tabella 1 sono riportati i risultati in termini economici: le prove 1, 2 e sono state trattate nella fase fenologica del 95% di fiori femminili aperti confrontando le due impollinatrici (con e senza umidificatore); nella prova 3 sono state messe a confronto l applicazione nella fase fenologica standard (95% fiori aperti) con un applicazione ritardata di 8 ore. Si evidenzia che l efficacia dell impollinazione integrata dipende da una serie di condizioni. Innanzitutto l entità della fioritura è fondamentale: quando la fioritura è superiore alla norma il risultato economico è estremamente positivo, soprattutto con la modalità di distribuzione con umidificazione. Nelle condizioni di fioritura normale o inferiore alla norma non compaiono invece grosse differenze né in relazione al tipo di distribuzione adottato (con o senza umidificazione) né in relazione all esecuzione o meno del diradamento dei frutti (tabella 1). L intensità di fioritura è quindi una variabile agronomica che da sola può giustificare la convenienza economica a effettuare o meno l impollinazione di supporto. Foto 2 - Impollinatrice a secco Bovo Inoltre risulta fondamentale il momento di esecuzione dell impollinazione di supporto. I migliori risultati sotto il profilo economico sono stati ottenuti con l impollinazione effettuata non prima del 95% dei fiori femminili aperti. Precedenti esperienze avevano dimostrato come interventi con meno dell 8% di fiori aperti non portavano a miglioramenti sensibili ed economicamente apprezzabili della pezzatura dei frutti. Quando l applicazione del polline è ritardata di sole 2 ore i risultati diventano negativi sia in termini economici (tabella 1, prova 3) che in termini di distribuzione dei frutti nelle classi di calibro commerciale più interessanti (grafico 1). Entrambe le macchine impiegate sono risultate funzionali e di facile manovrabilità. In particolare il modello Dall Agata ha mostrato un ottima adattabilità alla pergoletta doppia. Gli svantaggi della distribuzione meccanica a secco del polline riguardano lo stretto margine di tempo all interno del quale è possibile effettuare l intervento (prime ore del giorno) e la dipendenza dalle condizioni ambientali (umidità soprattutto). Questi fattori limitano l applicazione della metodologia a realtà aziendali con superfici ridotte. La tecnica della pre-umidificazione degli organi fiorali, realizzata con il modello Dall Agata, offre la possibilità di dilatare in qualche misura i tempi di impiego e di conseguenza aumentare relativamente la superficie trattata. Meccanica in acqua La possibilità di distribuire il polline in acqua consente di incrementare in modo significativo le superfici trattabili, in quanto ci si rende indipendenti dalle condizioni ambientali, con particolare riferimento all umidità relativa. Questa operazione richiede tuttavia conoscenze e professionalità specifiche sia nella fase di preparazione della sospensione che nella taratura della macchina. Si deve infatti considerare il rischio di perdita di vitalità del polline se sospeso in acqua per tempi superiori alle 2-3 ore e le difficoltà di ottenere una sospensione omogenea adatta alla distribuzione meccanica. Per questi motivi le verifiche in campo sono state effettuate utilizzando un volume d acqua (5 L/ha) che consentisse l applicazione della miscela entro le due ore dalla preparazione. Inoltre, si deve tener conto che la miscela da distribuire, composta da polline, attivatore e marcante biologico, deve essere preventivamente preparata mediante apposito miscelatore. Il momento di intervento ottimale è, come per la distribuzione a secco, al raggiungimento del 95% di fioritura. S TABELLA 1 - Risultati delle applicazioni a secco con unico passaggio effettuate nel 23 Prove Intensità di fioritura superiore 1 alla norma 2 normale 3 normale inferiore alla norma Modalità di impollinazione (diradato o non diradato) Dosi miscela (g/ha) Incrementi di plv sul controllo senza umidificatore (n.d.) con umidificatore (n.d.) senza umidificatore (d.) con umidificatore (d.) con umidificatore (d.) con umidificatore (d. + 8 ore) ,51 senza umidificatore (n.d.) 6 87, con umidificatore (n.d.) ,72 I risultati economici ottenuti sono evidenziati indicando l incremento di plv unitaria del trattato, al netto dei costi di impollinazione, rispetto al controllo. Le variazioni di dosi applicate dipendono dalle difficoltà operative di avanzamento delle macchine in campo. Foto 3 - Impollinatrice per la distribuzione del polline in acqua Gerbaudo (compressore da 8 L, serbatoio in pressione 2 L, 5 ugelli regolabili) 16/28 L Informatore Agrario 5
3 Per quanto attiene alle dosi, risultati economicamente non soddisfacenti sono stati ottenuti con dosi di polline di circa 25 g/ha, in quanto l incremento del 1% di prodotto commerciabile ottenuto non copriva i costi complessivi delle operazioni di impollinazione. Successive verifiche hanno individuato nella dose di 6 g/ha la dose ottimale; dosi inferiori ( g/ha) e superiori (8 g/ha) sono risultate entrambe non economicamente convenienti. Il modello di impollinatrice meccanica impiegato (foto 3) ha mostrato una buona funzionalità sia per la movimentazione lungo i filari sia per la distribuzione omogenea del polline sui fiori portati sotto la volta della pergoletta doppia. Le prime prove, gestite con modalità operative e protocolli considerati definitivi per questo tipo di applicazione, fanno riferimento a due impianti aventi caratteristiche agronomiche differenti (impianto 1 del 1985, 5 piante/ha, rapporto maschi/femmine 1:, diradato; impianto 2 del 23, 52 piante/ha, rapporto maschi/femmine 1:5, non diradato) e soprattutto livelli diversi di intensità di fioritura. Come per le esperienze di impollinazione a secco, i risultati economici del 26 sono stati evidenziati indicando l incremento di plv unitaria del trattato, al netto dei costi di impollinazione, rispetto al controllo. A parità di dose di polline impiegato (6 g/ha), nell impianto 1, caratterizzato da un intensità di fioritura valutata nella norma, l incremento di plv sul controllo non trattato è stato di 52 euro/ha, mentre nell impianto 2, dove l intensità di fioritura è stata giudicata superiore alla norma, l incremento ha raggiunto 1.6 euro/ha. Si conferma ancora che l intensità della fioritura è fondamentale: infatti, a parità di quantità di polline impiegata, il risultato è decisamente migliore in corrispondenza di elevate fioriture, anche quando vengono sostenute le spese di esecuzione del diradamento dei frutti. Occorre considerare che il dosaggio di polline impiegato per unità di superficie è elevato rispetto a quanto impiegato normalmente nella distribuzione a secco. Ciò spiega la caduta di redditività quando l incremento qualitativo e produttivo ottenuto nel trattato deve sostenere le spese di approvvigionamento del polline all esterno dell azienda. Produzione media (kg/pianta) Produzione media (kg/pianta) , 67, 61, Distribuire il polline in acqua rende indipendenti dall umidità relativa dell aria A C 53, Polline distribuito 8 ore dopo il 95% di fiori aperti D Produzione media per classe di calibro (kg/pianta) < 55 g g Dove è stato fatto diradamento manuale dei frutti e dove la macchina impollinatrice era dotata di umidificatore il posizionamento posticipato di 8 ore non funziona. Mentre i risultati del 26 sono stati giudicati del tutto soddisfacenti, i risultati del 27 hanno evidenziato come la qualità ottenibile con la distribuzione meccanica in acqua possa non Polline distribuito al 95% di fiori aperti B Produzione media per classe di calibro (kg/pianta) 65-7 g 7-75 g 75-8 g Classi di pezzatura Impollinato Controllo GRAFICO 1 - Risultati della prova 3 del g g g g g g essere costante pur in presenza di condizioni agronomiche e ambientali favorevoli. Allo stato attuale non è possibile interpretare correttamente questa mancata costanza nei risultati; si sottolinea solamente il fatto che questa metodologia, se pur molto promettente, presenta ancora degli interrogativi e dei rischi d insuccesso. È senz altro da notare come, anche volendo utilizzare gli stessi dosaggi di polline dell impollinazione manuale che ha fornito con costanza risultati positivi nella distribuzione meccanica, vi sia da considerare una maggiore dispersione di polline, in quanto esso non è diretto solamente sui fiori ma è distribuito su tutta la superficie inferiore della pergoletta. Questo fatto potrebbe in parte spiegare gli incostanti risultati ottenuti e indicare le linee di lavoro per il futuro. Sarà infatti necessario lavorare sulla possibilità d incremento della concentrazione di polline nei limiti della convenienza economica e/o a una distribuzione maggiormente mirata sui fiori. Raccolta del polline aziendale > 135 g L acquisto del polline rappresenta la voce che più incide sul costo complessivo della tecnica di impollinazione (mediamente l 8%). Di conseguenza, con l obiettivo di ridurre i costi e aumentare i margini di convenienza economica, 6 L Informatore Agrario 16/28
4 alcuni operatori che effettuano da anni l impollinazione di supporto hanno per primi sviluppato tecnologie artigianali per estrarre il polline dai soggetti maschili presenti negli impianti aziendali. L operazione ha un evidente convenienza sia per la distribuzione a secco (tabella 2) sia in acqua (tabella 3). A partire dal 2 imprese professionali, con esperienza nel settore, hanno iniziato a mettere a punto aspiratori meccanici. Le macchine raccoglitrici TABELLA 2 - Costi del trattamento a secco Voce di costo Costo polline commerciale I costi per l impollinazione a secco sono stati definiti comprendendo l acquisto della miscela polline-licopodio e la sua distribuzione. Evidente risulta il risparmio utilizzando polline aziendale. I primi tentativi di estrazione del polline dagli impianti aziendali sono stati condotti da intraprendenti agricoltori che hanno utilizzato aspiratori elettrici di uso domestico adattati estemporaneamente. Trascurate queste apparecchiature per i limiti imposti dal tipo di alimentazione e per le insufficienti condizioni di sicurezza garantite, nel corso delle sperimentazioni è stata valutata la funzionalità di tre aspiratori professionali, che nel tempo si sono resi disponibili in Piemonte a partire dal 2, in grado di raccogliere polline di elevata qualità con tecnologie sicure per gli operatori: una macchina allestita con l adattamento di aspiratori elettrici per uso industriale (ditta Rattalino, con 2 postazioni di raccolta) e due estrattori a turbina (ditte Dall Agata e Rattalino, con postazioni di raccolta ciascuna) (foto e 5). La prima fra queste, pur rappresentando un buon punto di partenza con rese di 55-6 g/ora per ettaro, non raggiunge la funzionalità dei modelli successivi anche per la qualità del polline valutata in termini di germinabilità (inferiore al 7-75%). Entrambe le macchine a turbina superano invece i 7-8 g di polline raccolti per ora e per operatore con operazioni affidabili sotto l aspetto della sicurezza, manualmente poco faticose e in grado di non danneggiare irreparabilmente gli organi fiorali alla prima raccolta. Il polline estratto con le macchine a turbina evidenzia nelle prove di laboratorio una germinabilità media dell 8% e comunque mai inferiore al 75% e quindi confrontabile con il polline di origine neozelandese reperibile sul mercato (germinabilità dell 8-9%). Tenuto conto del rapporto tra costi e prestazioni si può ipotizzare l impiego degli aspiratori a turbina per aziende singole o associate con superfici significative dedicate all impollinazione di supporto. I tradizionali aspiratori elettrici, resi sicuri nelle più recenti rielaborazioni, possono essere convenientemente utilizzati dalle aziende che effettuano l impollinazione di supporto su superfici limitate. La tecnica di raccolta polline aziendale Miscela standard (polline 2 g + (8%) 12 (58%) licopodio 25 g) Liquido per la preumifidicazione (1,5 L/ha) Costi per la trazione (1,5 ore/ha) 2 2 Costi della macchina impollinatrice (1,5 ore/ha) Costo totale Le indagini in campo hanno evidenziato come la raccolta del polline possa essere effettuata a partire dal 5% di fiori aperti sino a completa caduta petali senza che si evidenzino significative differenze nella qualità del materiale raccolto, valutata in termini di capacità germinativa dei Foto - Aspiratore a turbina Dall Agata granuli pollinici. Si consigliano passaggi successivi di raccolta distanziati di almeno 2 ore al fine di consentire la maturazione dei granuli pollinici tra una raccolta e la successiva. Si ricorda che, onde evitare l incidenza di possibili variabili legate alle condizioni ambientali (temperatura e umidità relativa), le verifiche sperimentali sono sempre state effettuate nelle ore del mattino comprese tra le 9 e le 11. Si segnala come particolarmente vantaggioso l allestimento di impianti di sole piante maschili, come già sperimentato con successo da alcuni operatori, per ottimizzare le operazioni di raccolta. Questa scelta, attuabile da chi intende fare dell impollinazione di supporto una base per l incremento della qualità, consente di impiegare le nuove cultivar selezionate in virtù delle performance in termini di qualità dei frutti (regolarità di forma e pezzatura). La manipolazione del polline Le modalità di gestione del polline durante e dopo la raccolta risultano essenziali per garantire la vitalità dello stesso. Sono state condotte verifiche per definire le modalità di conservazione del materiale tal quale a breve e a lungo periodo a partire dalla raccolta. Innanzitutto durante le operazioni di raccolta con aspiratori a turbina, e quindi a temperatura ambiente, la vitalità del polline tende a diminuire in modo statisticamente significativo dopo 2 ore (germinabilità 87,5% a 1 ora dalla raccolta, 88,% dopo 2 ore, 75,3% dopo 3 ore e 68,7% dopo ore). Sempre con riferimento alla germinabilità, la conservazione in frigorifero (+ C circa) sino a 15 ore dalla raccolta non pregiudica la vitalità del polline (86,8% alla raccolta, 87,2% dopo 5 ore, 85,3% dopo 1 ore, 82,6% dopo 15 ore in frigorifero). Allo stesso modo, con procedure corrette di stoccaggio e conservazione, la vitalità del polline può essere conservata sino a 12 mesi dalla raccolta se il materiale viene conservato in comuni freezer a 2 C. Il polline, raccolto a giugno 2 con una germinabilità dell 89,5%, a giugno 25 dimostrava di mantenere una percentuale dell 85,2%. È quindi possibile, qualora le condizioni ambientali dell annata o lo stato vegetativo della coltura non ne richiedano l immediato S 16/28 L Informatore Agrario 7
5 TABELLA 3 - Costi del trattamento in acqua Voce di costo Polline commerciale prezzo unitario (euro) costo Polline aziendale prezzo unitario (euro) costo Polline (dose 6 g/ha) 3,3/g 1.98,,5/g 3 Liquido per la sospensione (acqua demineralizzata 5 L/ha),37/L 18,5,37/L 18,5 Attivatore e marcante (1,5 L/ha) /L 6 /L 6 Costi per la trazione (1,75 ore/ha) 28,2/ora 9,35 28,2/ora 9,35 Costi della impollinatrice (1,75 ore/ha) 39/ora 68,25 39/ora 68,25 Costo totale 2.176, 96 Il divario tra il costo di impollinazione usando polline prodotto in azienda e polline commerciale, ferma restando l importanza di una corretta tecnica di raccolta, conservazione e somministrazione, è decisamente a favore del polline aziendale. Foto 5 - Aspiratore a turbina Rattalino utilizzo, conservare integro il materiale per l anno successivo. I tempi di sospensione del polline in acqua sono stati correlati con i presumibili tempi d impiego in campo sino a ore, limite considerato accettabile nelle esperienze operative effettuate. Le prove svolte hanno evidenziato una perdita di vitalità del 18% tra 2 e ore di sospensione in acqua. Risulta pertanto consigliabile effettuarne la distribuzione entro 2-3 ore dalla preparazione. Per definire l eventuale influenza del tipo di acqua utilizzato per la sospensione sono stati messi a confronto diversi tipi di acqua, valutabili per la loro attitudine a favorire la germinazione del polline in vitro. L acqua con caratteristiche tali da favorire l osmosi [ph 5,7, conducibilità elettrica 9,8 μs/cm, durezza f (gradi francesi), cloruri mg/l] è risultata essere significativamente meno adeguata, mentre l acqua demineralizzata (ph 7,8, conducibilità elettrica 6,7 μs/cm, durezza f, cloruri mg/l) e l acqua potabile (ph 7,8 e altri parametri a norma di legge) hanno fornito una germinabilità soddisfacente, sebbene l acqua potabile sia risultata la migliore in termini numerici. Integrare l impollinazione conviene La raccolta di polline aziendale consente un notevole risparmio nei costi della impollinazione di supporto Al fine di migliorare la qualità e l immagine salutistica delle produzioni, l integrazione all impollinazione naturale effettuata con macchine distributrici del polline risulta un operazione tecnicamente realizzabile ed economicamente conveniente se effettuata nel rispetto delle modalità applicative indicate. Occorre tuttavia ricordare che questa operazione non può porre rimedio a deficienze strutturali degli impianti o surrogare carenze nella effettuazione di operazioni colturali quali la potatura, il diradamento, ecc. L attività sperimentale ha infatti evidenziato come i risultati economicamente più vantaggiosi vengano ottenuti in impianti con forme di allevamento razionali, condotti con tecniche colturali corrette. Le prove hanno altresì evidenziato che, indipendentemente dalla strumentazione impiegata, l intervento di impollinazione integrativa fornisce risultati più marcati con fioriture superiori alla norma; infatt, produzioni scarse legate a fioriture insufficienti non sono risultate in grado di compensare i costi dell operazione. In generale è importate ricordare che i risultati più costanti si ottengono con l impollinazione meccanica a secco, tecnica di agevole applicazione sotto l aspetto operativo e probabilmente più definita rispetto all impollinazione in acqua. Questa tecnica, pur se interessante e promettente per il futuro per la possibilità offerte in merito alle condizioni di operatività e alle dimensioni delle superfici trattate, all evidenza dei fatti si presenta al momento meno versatile e con variabili al momento ancora da indagare e definire. La raccolta del polline risulta conveniente e agevole grazie all evoluzione tecnologica raggiunta dalle macchine. Il materiale ricavato dagli impianti aziendali risulta altresì di qualità adeguata alle operazioni di impollinazione. Le diverse prove sulla germinabilità del polline, raccolto con macchine differenti e con modalità e tempistiche indicate, hanno infatti evidenziato una vitalità del polline del tutto paragonabile al materiale di qualità certificata reperibile sul mercato. Con l estrazione e l impiego del polline raccolto dagli impianti aziendali è quindi possibile abbattere in modo significativo i costi dell impollinazione meccanica di supporto. Aldo Galliano Daniele Demaria Fabrizio Vittone Alessandro Bevilacqua Graziano Vittone Creso - Consorzio di ricerca e sperimentazione per l ortofrutticoltura piemontese (Cuneo) daniele.demaria@cresoricerca.it Guglielmo Costa Dipartimento di colture arboree Alma Mater Studiorum Università di Bologna Per la disponibilità allo svolgimento delle prove in campo si ringraziano le aziende agricole Barra (Costigliole, CN), Maero A. (Lagnasco, CN), Diale L. (Manta, CN), Odasso A. (Manta, CN) e Vittone F.lli (Manta, CN). Per la messa a disposizione delle macchine si ringraziano la ditta Dall Agata (Faenza, RA), l azienda agricola F.lli Bovo (Verona), la ditta Rattalino (Villafaletto, CN) e l officina meccanica Gerbaudo (Villafalletto, CN). Per la collaborazione tecnica si ringrazia la società AgrivalleBronda di Capitini e C. (Pagno, CN). Per la disponibilità degli impianti per il condizionamento del prodotto si ringraziano le Coop. Sanifrutta (Costigliole, CN), LagnascoFrutta (Lagnasco, CN) e Pav (Verzuolo, CN), la società TuttoFrutta Quaranta (Costigliole Saluzzo, CN) e l Istituto agrario di Verzuolo (CN). Per consultare la bibliografia e gli approfondimenti: 8ia16_3362_web 8 L Informatore Agrario 16/28
IMPOLLINAZIONE MECCANICA DEL KIWI
IMPOLLINAZIONE MECCANICA DEL KIWI INTRODUZIONE L actinidia è una specie dioica, in quanto presenta fiori unisessuali femminili e maschili su piante diverse. La pezzatura del frutto e e quindi il valore
DettagliIndagine sugli ipotetici effetti collaterali dell impiego di miscele di gibberelline
Indagine sugli ipotetici effetti collaterali dell impiego di miscele di gibberelline Daniele Demaria 1, Giuseppe Monge 1, Alessandro Bevilacqua 1, Graziano Vittone 1, Guglielmo Costa 2 1 CReSO Consorzio
DettagliGUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING
WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL CONTROLLO DI GESTIONE: IL SISTEMA DI REPORTING A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 S OMMAR IO LA FUNZIONE DEI REPORT... 3 TIPOLOGIA DEI REPORT... 3 CRITERI
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto
DettagliENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY
ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLE CARTE DI CONTROLLO (4)
LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
Dettagli4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI
Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliOgni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il
Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento
DettagliROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato
Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa
DettagliIl servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili
Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliBANCA ALETTI & C. S.p.A.
BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di Emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o quotazione dei certificates BORSA PROTETTA e BORSA PROTETTA con CAP e BORSA PROTETTA
DettagliSEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni
SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli
DettagliInnanzitutto la tipologia merceologica : packaging piccolo o molto piccolo.
1 Sommario INTRODUZIONE... 3 PERCHE IL VOICE E ADATTO AL SETTORE FARMACEUTICO... 3 AMBITI IN CUI IL VOICE RISULTA PARTICOLARMENTE UTILE... 5 PARAMETRIZZAZIONE... 6 2 INTRODUZIONE La soluzione Voice InFarma
DettagliCapitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale
Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET
ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliGAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO
GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO La nostra idea Partendo da un nucleo ridotto di aderenti al Gas, abbiamo pensato di cambiare ruolo: da semplici consumatori solidali a imprenditori
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliIn questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc.
Le Rimanenze In questa lezione verranno trattate le rimanenze di magazzino «propriamente dette» : materie prime, semilavorati, prodotti finiti, etc.; in un apposita lezione verranno trattate le rimanenze
DettagliMANUALE QUALITÀ - PROCEDURE
1 10/10/2010 1 5 INDICE.1 SCOPO.2 GENERALITÀ.3 MODALITÀ OPERATIVE.4 RESPONSABILITÀ.5 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO.6 DISTRIBUZIONE Preparato da Sergio Pischiottin Approvato da Direzione Alessandro Infanti
DettagliCALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR)
Pag. 1 di 6 CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR) DESCRIZIONE DEL LABORATORIO: PROVE EFFETTUATE ED SOMMARIO 1. LABORATORIO CALCESTRUZZI ED INERTI 3 2. PROVE EFFETTUATE 4 2.1.
DettagliLA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO
LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,
DettagliLa norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in
La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliISC. L indicatore sintetico di costo del conto corrente
ISC L indicatore sintetico di costo del conto corrente Indice Cos è l ISC, l Indicatore Sintetico di Costo del conto corrente I 7 profili tipo di utilizzo Ma in definitiva, perché controllare l ISC? Dove
DettagliLa gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico
La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano
DettagliUfficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it
Edison Spa Ufficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it Comunicato stampa EDISON LANCIA ENERGY CONTROL : IL NUOVO DISPOSITIVO CHE
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliCopertura invernale di due campi tennis della SCM: Studio di Fattibilità
Copertura invernale di due campi tennis della SCM: Studio di Fattibilità Nel presente studio si sono esaminate varie soluzioni finalizzate alla copertura di due campi da tennis della Società Canottieri
DettagliSettori di attività economica
ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO
INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei
DettagliQuadri elettrici e norme di riferimento
Quadri elettrici e norme di riferimento Nella realizzazione di un impianto di sicurezza, un attenzione particolare va posta al quadro elettrico, al quale fa capo l alimentazione dell impianto stesso. Innanzitutto,
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliNote per la lettura dei report
Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero
DettagliPadova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni
Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano
DettagliRiforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al
Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi
DettagliDario Savarino Cuneo 16 dicembre 2009 RISPARMIO ENERGETICO E TUTELA DELL AMBIENTE
Dario Savarino Cuneo 16 dicembre 2009 RISPARMIO ENERGETICO E TUTELA DELL AMBIENTE Ripartizione consumi di energia elettrica nelle PMI artigiane e industriali Dai risultati dei check-up effettuati l 80%
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliDall esperienza maturata con SoffiaPolline nasce la versione da trattoreper una impollinazione localizzata e precisa su pergoletta o tendone.
Dall esperienza maturata con SoffiaPolline nasce la versione da trattoreper una impollinazione localizzata e precisa su pergoletta o tendone. La struttura telescopica permette di adattarsi a tutte le esigenze.
DettagliANNO Superficie (ha) 1929 2.832 1955 4.839 1960 5.206 1965 4.992 1975 6.652 2000 7.800 2006 12.057 2014 16.624
Il nocciolo è coltivato in Piemonte fin dalla fine del XIX secolo. La varietà utilizzata era conosciuta come Tonda Gentile del Piemonte o Ronde du Piémont. Il prodotto veniva esportato nei paesi esteri,
DettagliParimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi.
Metodo per la stima del ROE e del ROI in un azienda operante nel settore tessile abbigliamento in funzione delle propria struttura di incasso e pagamento e della gestione delle rimanenze di magazzino.
DettagliLA LOGISTICA INTEGRATA
dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono
DettagliIL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione
FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliI vantaggi del nuovo sistema: qualità dell output e burden sulle imprese
Workshop Nuove informazioni statistiche per misurare la struttura e la performance delle imprese italiane I vantaggi del nuovo sistema: qualità dell output e burden sulle imprese Giampiero Siesto Viviana
DettagliIn uno scenario di aumento dei costi
analisi dei costi di esercizio Come scegliere il rotolone più adatto alle proprie esigenze di Giuseppe Taglioli, Giulia Villani, Matteo Boscarato In uno scenario di aumento dei costi di beni e servizi
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4
1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato
DettagliFormazione Tecnica TM
Formazione Tecnica TM Migliorare le competenze e la professionalità delle persone Mappatura competenze auspicate Formazione Formazione continua Test competenze possedute Corsi e seminari di formazione
DettagliL ergonomia dei sistemi informativi
Strumenti non convenzionali per l evoluzione d Impresa: L ergonomia dei sistemi informativi di Pier Alberto Guidotti 1 L ergonomia dei sistemi informativi CHI SONO Pier Alberto Guidotti Fondatore e direttore
DettagliProposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA
Proposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA 1. PREMESSA Con il presente documento, la Cassa Conguaglio per il Settore
DettagliLe votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 123
7. Le votazioni I fattori che incidono sulla probabilità di ottenere buoni risultati sono gli stessi che agivano nel precedente ordinamento universitario: genere (femminile), elevato grado di istruzione
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliIAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari
IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere
DettagliL ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI
L ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA NELLE REALTA DELLE COOPERATIVE SOCIALI 1 INDICE Agenzia Formativa Certificata DAS UK 1. Premesse pag. 3 2. Obiettivi dell indagine pag. 4 3. Metodologia pag. 5 4. Alcuni
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliPrevenzione e protezione incendi nelle attività industriali
Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:
DettagliPensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla
Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliFisco & Contabilità La guida pratica contabile
Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliRegolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliRISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO PRESSO I LABORATORI E I SERVIZI DELL UNIVERSITÀ DI TRENTO
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO PRESSO I LABORATORI E I SERVIZI DELL UNIVERSITÀ DI TRENTO - ANALISI PRELIMINARE SULLA PRESENZA DI AGENTI CHIMICI - 1. PRESENZA E AGGIORNAMENTO
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliANALISI DEL PRODOTTO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano alcuni
DettagliLA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità aziendale Novembre 2013 Indice 1. Introduzione 2. La responsabilità della Direzione 3. La responsabilità del revisore 4. Gli indicatori per valutare la continuità
DettagliPRESTAZIONI efficienti Linde ECO Mode. Linde Material Handling
PRESTAZIONI efficienti Linde ECO Mode Linde Material Handling Una delle maggiori aziende di veicoli al mondo: L unica domanda quale versione Vi Linde PERFORMANCE Mode. Garantisce al carrello la piena
DettagliENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI
ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI CHI E ASSOEGE? (..E CHI SONO GLI EGE) Associazione degli
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliLA SOLUZIONE. EVOLUTION, con la E LA TECNOLOGIA TRASPARENTE IL SOFTWARE INVISIBILE INVISIBILE ANCHE NEL PREZZO R.O.I. IMMEDIATO OFFERTA IN PROVA
LE NUOVE ESIGENZE PROLIFERAZIONE DI DOCUMENTI ELETTRONICI / PRATICHE / FASCICOLI ELETTR. DAL WEB DOCUMENTI ATTIVI DOCUMENTI PASSIVI DOCUMENTI OFFICE,FAX,E-MAIL DOCUMENTI PESANTI PROCESSI PESANTI LE NUOVE
Dettagliwww.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15
www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle
DettagliBANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA
BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o di quotazione di investment certificates denominati PER DUE CERTIFICATE e PER DUE
DettagliRICERCA AZIONE STRUMENTI
RICERCA AZIONE STRUMENTI STRUMENTI INTROSPETTIVI Permettono di scoprire gli aspetti più nascosti, le sfaccettature più profonde. Sono privati perché di norma vengono usati dall individuo da solo. Non sono
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliUso delle attrezzature di lavoro
COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III
Dettagli