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1 nforma.fito. Strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari IL CORRETTO IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI (documento aggiornato al 31/12/2013) Alessandra Barani- Andrea Franchi PRIMA PARTE

2 Indice Prodotti fitosanitari: che cosa sono e come sono composti Coadiuvanti autorizzati come prodotti a sé stanti Corroboranti P.f., coadiuvanti e corroboranti: dove e da chi possono essere utilizzati Classificazione dei prodotti fitosanitari in base all impiego Spettro d azione Selettività Modalità d azione ed epoca di intervento Resistenza Meccanismi d azione Fitotossicità Aspetti collaterali PRIMA PARTE

3 Prodotti fitosanitari Prodotti fitosanitari Che cosa sono? Sono le sostanze attive ed i preparati, contenenti una o più sostanze attive, destinati ad essere impiegati per il controllo degli organismi nocivi delle colture e delle derrate alimentari, per il controllo delle piante infestanti nelle coltivazioni e per favorire o regolare le produzioni vegetali. (ex presidi fitosanitari)

4 Prodotti fitosanitari Sono inclusi nei prodotti fitosanitari: Sostanze e prodotti volti a proteggere le piante ornamentali, i fiori da balcone, da appartamento e da giardino domestico chiamati «PPO» (ex PMC). Sostanze o preparati, chiamati «antidoti agronomici», aggiunti ad un prodotto fitosanitario (es. diserbante) per eliminare o ridurre gli effetti fitotossici su certi vegetali. Sostanze o preparati, chiamati: «sinergizzanti», che possono potenziare l attività della sostanza attiva o delle sostanze attive contenute prodotto fitosanitario.

5 Prodotti fitosanitari A che cosa servono? A proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o prevenirne gli effetti (insetticidi, acaricidi, fungicidi, ecc..) esclusi utilizzi per motivi di igiene piuttosto che per la protezione. influire sui processi vitali dei vegetali con esclusione dei fertilizzanti; (fitoregolatori).

6 Prodotti fitosanitari. Ache cosa servono? A conservare i prodotti vegetali con esclusione dei conservanti; (fisiofarmaci) distruggere vegetali o parti di vegetali indesiderati eccetto le alghe, a meno che non siano adoperati sul suolo o in acqua per proteggere i vegetali; (erbicidi o diserbanti) controllare o evitare una crescita indesiderata dei vegetali, eccetto le alghe, a meno che non siano adoperati sul suolo o in acqua per proteggere i vegetali;

7 Prodotti fitosanitari IMPORTANTE!! Possono essere impiegati solo per la cura delle piante e comunque solo in funzione degli usi riportati sull etichetta. NON POSSONO ESSERE UTILIZZATI PER ALTRI SCOPI (es. per trattare i parassiti degli animali) NO!!

8 Prodotti fitosanitari: il formulato Il Formulato o Prodotto commerciale È il preparato, nella forma in cui viene fornito all utilizzatore, composto da: a)una o più b)uno o più sostanze coformulanti attive c)uno o più coadiuvanti

9 Prodotti fitosanitari: il formulato a) sostanze attive: sono sia elementi chimici o loro composti (allo stato naturale o sotto forma di prodotti industriali), sia i microrganismi, compresi i virus, che possiedono un attività nei confronti dell avversità da combattere o sulle piante.

10 Prodotti fitosanitari: il formulato a) sostanze attive: esempi di sostanze attive: dodina, rame, deltametrina, virus della granulosi, Bacillus thuringiensis, acido gibberellico, ecc. La conoscenza della sostanza attiva indirizza l utilizzatore nella scelta del prodotto in relazione all avversità da combattere.

11 Prodotti fitosanitari: il formulato b) Coformulanti: servono a ridurre la concentrazione della sostanza attiva (es. sostanze inerti e diluenti).

12 Prodotti fitosanitari: il formulato b) Coformulanti Coformulanti: la quantità di sostanza attiva utile sarebbe così esigua da determinare difficoltà nella manipolazione e nella pesatura ed occorrerebbe aumentarne la quantità. Grazie ai coformulanti viene invece dispersa, in bassa concentrazione, all interno di una massa più voluminosa e tale da rendere gestibili le operazioni di manipolazione e di distribuzione.

13 Prodotti fitosanitari: il formulato c) Coadiuvanti: hanno lo scopo di aumentare l efficacia delle sostanze attive o di favorirne la distribuzione (solventi, sospensivanti, emulsionanti, bagnanti, adesivanti, antideriva, antievaporanti e antischiuma).

14 Prodotti fitosanitari: il formulato c) Coadiuvanti: possono essere contenuti all interno dei preparati commerciali e quindi essere autorizzati insieme alla sostanza attiva e agli altri componenti, oppure possono essere autorizzati come prodotti a sé stanti.

15 I coadiuvanti autorizzati come prodotti a sés stanti Coadiuvanti autorizzati come prodotti a sés stanti Che cosa sono? A che cosa servono? Sono sostanze o preparati contenenti anche dei cofurmulanti, nella forma in cui vengono immessi sul mercato, che l'utilizzatore può miscelare ad un prodotto fitosanitario per rafforzarne l'efficacia o le altre proprietà fitosanitarie.

16 I coadiuvanti autorizzati come prodotti a sés stanti Coadiuvanti autorizzati come prodotti a sés stanti: le modalità di registrazione e di classificazione dei prodotti coadiuvanti sono sostanzialmente analoghe a quelle relative ai prodotti fitosanitari.

17 I coadiuvanti autorizzati come prodotti a sés stanti Esempi di coadiuvanti autorizzati come prodotti a sè stanti: bagnanti-adesivanti: riducono la tensione superficiale delle goccioline acquose della miscela per favorire la copertura della vegetazione e la resistenza al dilavamento; antischiuma: impediscono la formazione di schiuma durante la preparazione della miscela; coadiuvanti per erbicidi: facilitano l assorbimento delle sostanze attive attraverso la cuticola fogliare delle infestanti.

18 Corroboranti Corroboranti Che cosa sono? Sostanze di origine naturale, diverse dai fertilizzanti, che potenziano le difese delle piante e che vengono usate principalmente in agricoltura biologica. Il DPR n. 55/2012 ha aggiornato le disposizioni che riguardano i corroboranti.

19 Corroboranti Corroboranti A che cosa servono? 1) migliorare la resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi; 2) proteggere le piante da danni non provocati da parassiti. Quando non sono venduti con denominazione di fantasia (o in miscela tra di essi), non sono soggetti ad autorizzazione per l immissione in commercio.

20 Corroboranti Corroboranti: Possono essere immessi sul mercato soltanto se: a) il loro uso non provoca effetti nocivi né immediati né ritardati, sulla salute umana o degli animali né sull ambiente; b) sono iscritti in una lista di corroboranti redatta e periodicamente aggiornata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;

21 Corroboranti.Corroboranti: c) nell etichetta sono riportate le indicazioni della composizione quali-quantitativa, le modalità e le precauzioni d uso, l identificazione del Responsabile legale dell immissione in commercio, lo stabilimento di produzione e confezionamento, nonché la destinazione d uso che non dovrà essere riconducibile in nessun caso alla definizione di prodotto fitosanitario.

22 Corroboranti Prodotti attualmente individuati in Italia come corroboranti 1. Propolis 2. Polvere di pietra o di roccia 3. Bicarbonato di sodio 4. Gel di silice 5. Preparati biodinamici 6. Oli Vegetali Alimentari (Arachide, Cartamo, Cotone, Girasole, Lino, Mais, Olivo, Palma Di Cocco, Senape, Sesamo, Soia, Vinacciolo) 7. Lecitina 8. Aceto 9. Sapone Molle e/o di Marsiglia 10. Calce viva

23 Prodotti fitosanitari, coadiuvanti e corroboranti: ambiti d impiegod Prodotti fitosanitari Coadiuvanti Corroboranti: Dove possono essere utilizzati? in agricoltura in aree extra-agricole non soggette a coltivazione in orti e giardini famigliari In ambiti domestici per le piante da balcone, da appartamento e da giardino

24 Prodotti fitosanitari: chi usa cosa? Chi usa cosa? PRODOTTI DEDICATI AGLI UTILIZZATORI PROFESSIONALI PRODOTTI DEDICATI AGLI UTILIZZATORI NON PROFESSIONALI

25 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali: ambiti a d impiegod In frutticoltura, viticoltura In orticoltura In floricoltura, ecc. In colture protette Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali Uso In agricoltura

26 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali: ambiti a d impiegod Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali Uso in aree extra agricole Si tratta di aree non soggette a coltivazione, prevalentemente di interesse civile (es. ferrovie, scali merce, porti, parchi, bordi stradali ecc..) oppure fossi e scoline non pertinenti ad aree agricole. Solo se tale impiego èriportato in etichetta.

27 Prodotti fitosanitari: ambiti d impiegod Esempi di campi d impiego d (in arree extragricole sempre in funzione dell etichetta): etichetta): Diserbante in aree non coltivate In aree di svago (es. parchi pubblici..)

28 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali: ambiti a d impiegod Uso dei diserbanti in aree extra agricole L uso dei diserbanti in aree extra agricole è regolamentato in Emilia- Romagna dalla delibera della Giunta regionale n del 1998.

29 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali: ambiti a d impiegod..delibera n del 1998 prevede: preventiva comunicazione ad UU.SS.LL., ARPA e comuni; diserbanti autorizzati per questo impiego; delimitazione delle zone da trattare e trattamenti in orari con minore transito; uso di idonei mezzi di protezione individuale; revisione almeno una volta all anno delle attrezzature impiegate. l utilizzo di sistemi che consentono il trattamento localizzato per la distribuzione di diserbanti.

30 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali: ambiti d impiegod I prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali A partire dal 26 novembre 2015 coloro che non sono in possesso del patentino possono acquistare esclusivamente prodotti destinati ad utilizzatori non professionali. Le tipologie di prodotti ad uso non professionale sono due

31 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali: ambiti d impiegod I prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali 1) Prodotti per l impiego su piante ornamentali e da fiore, in appartamento, balcone e giardino domestico, giàidentificati come Prodotti fitosanitari per piante ornamentali ovvero PPO;

32 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali: ambiti d impiegod Caratteristiche dei PPO: venduti da esercizi non specificamente abilitati (garden, supermercati ecc..) e acquistati liberamente da chiunque. Utilizzo per le piante ornamentali solo in ambito domestico. Non possono essere utilizzati per trattamenti antiparassitari nei parchi pubblici, nelle alberate stradali e in tutti gli ambiti non domestici. In questi casi si devono impiegare prodotti fitosanitari specificamente registrati.

33 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali: ambiti d impiegod I prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali 2) prodotti per l impiego su piante edibili (la pianta o i suoi frutti) coltivate in forma amatoriale, il cui raccolto sia destinato al consumo familiare e su tappeti erbosi ed aree incolte

34 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali: ambiti d impiegod.i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali I prodotti per uso amatoriale rappresentano un ulteriore categoria di prodotti acquistabile senza il patentino. In questo caso però possono essere acquistabili solo presso le rivendite autorizzate che commercializzano anche i prodotti destinati agli utilizzatori professionali.

35 Prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali: ambiti d impiegod.i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori NON professionali Coloro che pur non essendo professionisti vogliono utilizzare nel proprio orto o giardino familiare anche i prodotti destinati solo ad utilizzatori professionali devono ottenere il patentino.

36 Prodotti fitosanitari: classificazione in base all impiego Classificazione dei prodotti fitosanitari in base all impiego da un punto di vista pratico i prodotti fitosanitari possono essere suddivisi in 6 gruppi.

37 Prodotti fitosanitari: classificazione in base all impiego 1) ANTIPARASSITARI: prodotti per la difesa delle piante dagli organismi viventi (parassiti): Anticrittogamici o fungicidi Battericidi Insetticidi Acaricidi Molluschicidi Nematocidi Rodenticidi

38 Prodotti fitosanitari: classificazione in base all impiego 2) DISERBANTI O ERBICIDI per il contenimento delle erbe infestanti. 3) FITOREGOLATORI promuovono o inibiscono o modificano processi naturali delle piante (nanizzanti, alleganti, diradanti, anticascola, ecc..). 4) FISIOFARMACI sono in grado di prevenire o curare le fisiopatie (es. ferite e variazioni climatiche).

39 Prodotti fitosanitari: classificazione in base all impiego 5) REPELLENTI tengono lontani i nemici animali dalle piante. 6) MODIFICATORI DEL COMPORTAMENTO (trappole sessuali, confusione, disorientamento, ecc.).

40 Prodotti fitosanitari: spettro d azioned Spettro d azione: d è l insieme delle avversità controllate da un prodotto fitosanitario. Ampio spettro d azione es. il prodotto sarà efficace nei confronti di numerosi insetti. Limitato spettro d azione il prodotto sarà in grado di controllare solamente una o poche avversità.

41 Spettro d azione: Prodotti fitosanitari: spettro d azioned I principi attivi ad ampio spettro di azione risultano positivi quando è necessario contenere, più avversità utilizzando un solo prodotto in un solo intervento. Nel caso di insetticidi e di acaricidi l impiego di prodotti ad ampio spettro può causare effetti collaterali negativi sugli organismi utili. Aiuto!

42 Prodotti fitosanitari: selettività Selettività di insetticidi e acaricidi E la capacità di agire nei confronti dell avversità da combattere rispettando il più possibile gli organismi utili (parassitoidi, predatori e pronubi) naturalmente presenti nei campi coltivati.

43 Prodotti fitosanitari: organismi utili Organismi utili: parassitoidi,, predatori e pronubi Insetti e acari utili che devono essere preservati ed incrementati numericamente. Tali specie (entomofauna ed acarofauna utile) possono essere classificate in predatori e in parassitoidi.

44 Prodotti fitosanitari: Organismi utili Predatori: si nutrono di insetti o acari dannosi alle colture agrarie.

45 Stethorus punctillum preda gli acari in generale. Esempi di predatori: Coccinella (Adalia bipunctata) nello stadio di larva e di adulto si nutre di afidi. Prodotti fitosanitari: Organismi utili Chrisoperla carnea predatore allo stadio di larva e di adulto. Contro afidi, cocciniglie, acari, tisanotteri, coleotteri,

46 Orius spp. Rincoti, antocoride Anthocoris nemorum Rincoti, antocoridi Chrysoperla carnea Neurotteri, crisopidi Zonabris variabilis Coleottero meloidi Calosoma sycophanta Coleottero carabide Lista di alcuni insetti predatori Stethorus punctillum Coleottero coccinellide Adalia bipunctata Coleottero coccinellide Rodolia cardinalis Coleottero coccinellide Neanide e adulto Adulto e neanide Larva Larva Larva e adulto Tripidi, psille, lepidotteri, acari Acari, afidi e psillidi Afidi, tisanotteri,, larve e uovadi lepidotteri, coleotteri, acari Cavallette Lepidotteri defogliatori Larva e adulto Acari (ragnetto( rosso della vite) Larva e adulto Larva e adulto Prodotti fitosanitari: Organismi utili Afidi Cocciniglia cotonosa Cryptoleamus montruzieri Larva e adulto cocciniglie

47 Prodotti fitosanitari: Organismi utili Parassitoidi: si sviluppano a spese di insetti dannosi (ovvero di fitofagi) deponendo, ad esempio, le loro uova all interno delle larve degli insetti nocivi.

48 Esempi di parassitoidi Prodotti fitosanitari: Organismi utili Imenottero Aphelinus mali che depone le sue uova all interno del corpo dell afide lanigero determinandone la morte.

49 Prodotti fitosanitari: Organismi utili Lista di alcuni insetti parassitoidi Aphidius matricariae imenottero Leskia aurea dittero Aphelinus mali imenottero afidi larve di lepidotteri afidi Prospaltella berlesei imenottero cocciniglia bianca del gelso Chalcidoidea (superfamiglia) Polineama striaticorne imenottero Tutti gli insetti e aracnidi cicadella bufalo

50 Prodotti fitosanitari: Organismi utili Pronubi (api, bombi, ecc) che intervengono nei processi di impollinazione delle colture.

51 Prodotti fitosanitari: selettività Selettività di insetticidi e acaricidi Fisiologica: per caratteristiche del prodotto fitosanitario. Es.Bacillus thuringiensis. Per epoca di intervento (ecologica): dipende dall uso strategico del prodotto. Per modalità d azione (vedi capitolo specifico): dipende dall azione per asfissia, contatto o ingestione. L ingestione è la modalità d azione maggiormente selettiva.

52 Prodotti fitosanitari: selettività..selettivit..selettività di insetticidi e acaricidi Non è invece strettamente legata alla classificazione ed alla etichettatura di pericolo del prodotto. Preparati irritanti o non classificati possono essere più dannosi sulla fauna utile rispetto a quelli nocivi o tossici.

53 Prodotti fitosanitari: selettività Selettività fungicidi Anche i prodotti fungicidi possono determinare effetti negativi nei confronti della fauna utile. Es. alcuni formulati a base di Dodina, riportano in etichetta la dicitura: Rischi di nocività: il prodotto è tossico per insetti utili. Tossico per le api.

54 Prodotti fitosanitari: selettività Selettività diserbanti In base alla capacità di un prodotto di rispettare o meno la coltura, gli erbicidi possono essere ad effetto selettivo o totale.

55 Prodotti fitosanitari: selettività Selettivit Selettività diserbanti Per effetto selettivo di un erbicida si intende la capacità del prodotto di rispettare la coltura agendo invece sulle erbe infestanti da controllare.

56 Prodotti fitosanitari: selettività La selettività dei diserbanti può essere: fisiologica. Dipende dalle caratteristiche intrinseche del prodotto (proprietà chimiche, formulazione, ecc..) e/o dal dosaggio utilizzato; morfologica o di contatto. Dipende dagli aspetti morfologici o strutturali delle piante (struttura fogliare, protezione cerosa, peluria, ecc..) che impediscono l assorbimento dell erbicida;

57 Prodotti fitosanitari: selettività La selettivitàdei diserbanti può essere: per epoca di intervento. Dipende dai tempi di applicazione (es. alcuni diserbanti utilizzati in pre semina agiscono sulle infestanti già emerse ma non sulla coltivazione non ancora seminata); con applicazione di antidoti. Quando all interno del prodotto commerciale, oltre alla sostanza attiva è presente un antidoto che preserva la coltivazione dall attività del diserbante.

58 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Modalità d azione ed epoca d intervento dei prodotti fitosanitari

59 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Modalitàd azione azione insetticidi e acaricidi in funzione della modalità di assorbimento e diffusione nel corpo di insetti ed acari: azione per contatto azione per ingestione (è la più selettiva) azione per asfissia

60 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Modalit Modalitàd azione azione insetticidi e acaricidi Ulteriore classificazione in base alla capacità di essere assorbiti dai tessuti vegetali (copertura o endoterapici).

61 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Epoca d intervento d insetticidi e acaricidi E legata all attività del prodotto sugli stadi di sviluppo degli insetti e degli acari. Insetticidi e acaricidi possono quindi essere suddivisi in base alla loro epoca di intervento: su uova -prodotto ad azione ovicida su larve - prodotto ad azione larvicida su adulti - prodotto ad azione adulticida

62 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Epoca Epocad intervento insetticidi e acaricidi Alcuni prodotti possono agire su più stadi contemporaneamente (es. larve e adulti oppure uova e giovani larve).

63 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Epoca Epocad intervento insetticidi e acaricidi Per definire l epoca di intervento in relazione al prodotto impiegato è molto importante conoscere gli stadi di sviluppo degli insetti.

64 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Modalitàd azione azione fungicidi e battericidi È in funzione della capacità di essere assorbiti o meno dai tessuti vegetali.

65 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod. Modalità d azione fungicidi e battericidi azione di copertura: non sono assorbiti dai tessuti vegetali e sono attivi solo sulle superfici esterne interessate dall intervento; azione endoterapica: vengono assorbiti dai tessuti vegetali (citotropici; citotropici/traslaminari; sistemici); (affinità con le cere azione di copertura o endoterapica); attivazione delle difese naturali della pianta.

66 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Epoca d intervento d fungicidi e battericidi E legata all attività del prodotto in funzione del ciclo infettivo dei funghi e dei batteri: preventiva: il prodotto deve essere applicato prima di un evento infettante (es. pioggia). I prodotti di copertura hanno unicamente azione preventiva; anche i prodotti endoterapici, se applicati in questa fase del ciclo, hanno attività preventiva.

67 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod..epoca d intervento d fungicidi e battericidi curativa: il prodotto viene applicato subito dopo l evento infettante. Rientrano in questa categoria i prodotti endoterapici. eradicante: il prodotto viene quindi applicato quando i sintomi sono già visibili.

68 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Suggerimento!! Dal punto di vista tecnico sono assolutamente da limitare gli interventi con finalità curative e soprattutto eradicanti che, oltre a risultare poco efficaci, possono dar luogo all insorgenza di fenomeni di resistenza cioè diminuzione della sensibilità del patogeno ad alcuni prodotti. (vedi capitolo specifico)

69 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Modalitàd azione azione dei diserbanti In funzione della capacità di essere assorbiti o meno da parti e/o organi della pianta.

70 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod.. Modalit Modalità d azione dei diserbanti contatto: disseccano le parti verdi delle piante infestanti irrorate; assorbimento fogliare sistemico: applicati all'apparato fogliare, entrano in circolo nella pianta infestante. Alcuni possono devitalizzare gli organi sotterranei di propagazione (rizomi, bulbi, ecc...); antigerminello (residuali): distribuiti sul terreno, vengono assorbiti dai semi o dalla radice e dal fusticino dell infestante. Per l "effetto residuale" possono determinare danni sulle colture in successione, se non si rispettano i tempi consigliati in etichetta.

71 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod Epoca d intervento d dei diserbanti pre-semina o pre-trapianto: eseguiti prima del trapianto o della semina della coltura. Sono prodotti sia ad azione residuale, sia ad azione fogliare, per il contenimento della flora infestante già presente; pre-emergenza della coltura: utilizzati dalla semina all emergenza della coltura. Sono prodotti sia ad azione di contatto, sia antigerminello, spesso miscelati fra di loro. Se la coltura è poliennale e l intervento si effettua durante il riposo vegetativo si parla di prericaccio.

72 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod....epoca..epoca d intervento d dei diserbanti post-emergenza o post-trapianto della coltura: vengono applicati quando le coltivazioni sono già in atto e per questo devono risultare perfettamente selettivi. Sono erbicidi sia ad azione antigerminello, che colpiscono le essenze non ancora nate, sia ad azione di contatto rivolti alle malerbe già emerse.

73 Prodotti fitosanitari: modalità d azione ed epoca d interventod..epoca d intervento d dei diserbanti L epoca di intervento riportata in etichetta deve essere attentamente valutata soprattutto nel caso di prodotti diserbanti poiché, se non rispettata, potrebbe procurare danni consistenti alla coltura o addirittura la sua distruzione.

74 Prodotti fitosanitari: resistenza Resistenza ai fungicidi cos è è? Modificazione stabile ed ereditabile della sensibilitàdel patogeno ad un fungicida. I fattori di rischio sono legati al prodotto, al tipo di patogeno e alle strategie di difesa.

75 Resistenza ai fungicidi le sostanze che abbiano già manifestato fenomeni di resistenza (anche per famiglie e meccanismi d azione); la possibile resistenza incrociata (intra famiglia o per meccanismo d azione); il meccanismo di azione specifico (monosito); l elevata persistenza del preparato. Prodotti fitosanitari: resistenza Relativamente al prodotto o alla famiglia chimica o al meccanismo d azione sono più a rischio:

76 Prodotti fitosanitari: resistenza Resistenza ai fungicidi Relativamente al patogeno aumenta il rischio: col maggior numero e la maggior frequenza dei cicli di infezione.

77 Prodotti fitosanitari: resistenza Resistenza ai fungicidi Relativamente alle strategie di difesa aumenta il rischio con: il numero e frequenza dei trattamenti effettuati; l utilizzo improprio dei dosaggi (riduzione); l utilizzo del prodotto con finalità curativeeradicanti; l utilizzo del prodotto senza partner a differente meccanismo di azione (e comunque multisito).

78 Prodotti fitosanitari: resistenza Resistenza ad insetticidi ed acaricidi cos è è? Nel corso di alcune generazioni dell insettoacaro, si opera una selezione naturale degli individui più resistenti agli insetticidi-acaricidi, ovvero che presentano geni resistenti a determinate sostanze attive. L intervento ha attività soltanto su una parte della popolazione che soccombe; gli individui che presentano resistenza sopravvivono e perpetuano le generazioni. In questo modo, in tempi più o meno lunghi, diventano numericamente superiori e quindi predominanti.

79 Prodotti fitosanitari: resistenza Come ridurre il rischio di resistenza ad insetticidi e acaricidi? Ricorrere a mezzi alternativi (esempio confusione o disorientamento sessuale); intervenire chimicamente solo al superamento delle soglie di intervento; posizionare nel momento ottimale il prodotto; impiegare prodotti a basso impatto ambientale sugli organismi utili; attenersi sempre al dosaggio indicato in etichetta.

80 Prodotti fitosanitari: resistenza Resistenza ai diserbanti cos è è? Fenomeno per cui alcune infestanti possono risultare solo parzialmente sensibili, o addirittura insensibili, ad alcune sostanze attive. Si origina da una mutazione genetica che viene trasmessa ai discendenti originando così intere popolazioni dotate di questa caratteristica.

81 Prodotti fitosanitari: resistenza Come ridurre il rischio di resistenza ai diserbanti? Non abusare di erbicidi che manifestano sospetti cali di efficacia, e alternare tra loro molecole con differenti meccanismi di azione. Non utilizzare frequentemente lo stesso diserbante poiché l uso ripetuto può dar luogo a malerbe resistenti che si diffondono progressivamente nelle zone di coltivazione. Effettuare la rotazione colturale; alternando negli anni diverse coltivazioni, alterniamo anche la presenza di malerbe differenti e l impiego di prodotti diversi.

82 Prodotti fitosanitari: resistenza Nuovi indirizzi operativi Indirizzi operativi in materia di rietichettatura dei prodotti fitosanitari Validi a partire dal 4 maggio Strategie antiresistenza per diserbanti Nei casi in cui debba essere adottata una strategia antiresistenza occorrerà indicare: Per prevenire la comparsa di infestanti resistenti é necessario miscelare o alternare il prodotto con erbicidi caratterizzati da diverso meccanismo di azione.

83 Prodotti fitosanitari: resistenza Nuovi indirizzi operativi Strategie antiresistenza per tutti i prodotti dedicati alla difesa Nei casi in cui debba essere adottata una strategia antiresistenza occorrerà indicare: il numero massimo di trattamenti per ciclo colturale ed eventualmente per anno, anche in relazione ad altre sostanze attive caratterizzate dal medesimo meccanismo d azione.

84 Prodotti fitosanitari: resistenza Nuovi indirizzi operativi Strategie antiresistenza per tutti i prodotti dedicati alla difesa Occorrerà inoltre inserire indicazioni, quali: Per evitare l'insorgenza di resistenza non applicare questo o altri prodotti contenenti (indicare la sostanza attiva o la classe di sostanze, a seconda del caso) più di (numero di applicazioni o durata da precisare). Si consiglia comunque l'impiego alternato con prodotti caratterizzati da diverso meccanismo di azione.

85 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione dei prodotti fitosanitari fungicidi Classificazione MOA (MODE OF ACTION = MODO DIAZIONE): raggruppa i fungicidi in relazione alle MODALITÀCON CUI AGISCONO SULLA CELLULA FUNGINA INTERFERENDO SUL SUO METABOLISMO E SUI VARI PROCESSI DIBIOSINTESI. A cura del FRAC

86 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione dei fungicidi Sostanze attive con meccanismo monositoo unisito. Agiscono con un meccanismo estremamente specifico, cioè su un particolare processo metabolico o di biosintesi. Possono indurre (a lungo o a breve termine) resistenza nella specie fungina trattata anche quando appartengono a famiglie chimiche differenti ma possiedono lo stesso meccanismo d azione biochimico (resistenza incrociata).

87 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione dei fungicidi Le sostanze unisito, con basso, medio e alto rischio di resistenza a seconda dei casi, sono ripartite in vari GRUPPI MOA:: (A) SINTESI DEGLI ACIDI NUCLEICI (es. metalaxil, benalaxil, ecc.) (B) MITOSI E DIVISIONE CELLULARE (es. tiofanate-metile, zoxamide, fluopicolide, ecc.); (C) RESPIRAZIONE (es. boscalid, azoxistrobin, piraclostrobin, ecc.); (D) SINTESI DEGLI AMINOACIDI E DELLE PROTEINE (es. pirimetanil, ciprodinil, mepanipirim); (E) COMUNICAZIONE PATOGENO/PIANTA (es. quinoxifen, fludioxonil, iprodione, ecc.); (F) SINTESI DEI LIPIDI E DELLE MEMBRANE CELLULARI (es. propamocarb, dimetomorf, iprovalicarb, ecc.); (G) BIOSINTESI DEGLI STEROLI NELLA FORMAZIONE DELLE MEMBRANE CELLULARI (es. procloraz, ciproconazolo, difenoconazolo, ecc.).

88 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione dei fungicidi Per le sostanze unisito ciascun GRUPPO MOA è a sua volta suddiviso in sottogruppi che descrivono specificamente ilsito d azione, ovvero il modo in cui quel particolare processo vitale viene bloccato. La resistenza si può manifestare all interno di un intero gruppo o nell ambito di uno o più sottogruppi, a seconda dei casi.

89 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione dei fungicidi Sostanze attive ad azione multisito con meccanismo d azione aspecifico; intervengono su molteplici processi biologici;. Generalmente hanno azione di tipo preventivo e non sono significativamente a rischio di restenza. La classificazione MOA accorpa le sostanze con azione multisito, a rischio di resistenza e di resistenza incrociata irrilevanti nel gruppo MULTISITO CON ATTIVITÀDICONTATTO. (es. mancozeb, metiram, propineb, rame, zolfo, captano, folpet, ditianon e altre.

90 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione dei prodotti fitosanitari insetticidi SONO IN BASE AL TIPO DIORGANO O DI FUNZIONE VITALE CHE VIENE COLPITA (TARGET), e allamodalitàcon CUI VIENE COLPITA (MOA). A cura di IRAC

91 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione degli insetticidi Target d azione (tipo di organo o di funzione vitale colpita): nervi e muscoli (es. pirimicarb, clorpirifos, ecc.); crescita e sviluppo (es. diflubenzuron, metossifenozide, ecc.); respirazione (es. rotenone e acaricidi quali fenazaquin, fenpiroximate, ecc.); intestino (es. Bacillus thuringiensis); target non specifico (es. clorpicrina); target sconosciuto o incerto (es. azadiractina e l acaricida bifenazate).

92 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione degli insetticidi Ogni TARGET è sddiviso in vari GRUPPI MOA in funzione del modo in cui quel particolare organo viene danneggiato o quel particolare processo vitale viene bloccato. Ad ogni GRUPPO MOA, fanno poi capo diversi sottogruppi chimici comprendenti una o più famiglie chimiche di prodotti che possiedono simili caratteristiche.

93 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione degli insetticidi La resistenza agli insetticidi/acaricidi si può manifestare: Nell ambito di un intera famiglia chimica. Tra più famiglie chimiche appartenenti allo stesso sottogruppo MOA. Tra più sottogruppi appartenenti ad uno stesso gruppo MoA. Tra gruppi MoA diversi (in casi meno frequenti)

94 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned I meccanismi d azione dei prodotti fitosanitari diserbanti Gruppi in base al meccanismo d'azione, ossia in funzione delle alterazioni dei processi biochimici o biofisici (inibizione della fotosintesi, della divisione cellulare, ecc.) provocate sulla flora infestante. A cura del HRAC-GIRE

95 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned.i meccanismi d azione dei i diserbanti HRAC ha individuato diversi GRUPPI PER MECCANISMI D AZIONE ai quali ricondurre SOTTOGRUPPI BASATI SUI SITI D AZIONE. A gruppi e sottogruppi fanno poi capo una o più famiglie chimiche con le relative sostanze attive. Più nello specifico i gruppi/sottogruppi individuati sono assoggettati a 20 meccanismi d azione sulle cellule delle malerbe.

96 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned.i meccanismi d azione dei i diserbanti A. Inibizione dell enzima Acetil-CoA Carbosillasi(ACCasi) (es. i FOPs come clodinafop-propargyl e cyhalofop-butyl. B. Inibizione dell enzima acetato sintetasi(asl) (es. le solfoniluree come amidosulfurun e azimsulfuron) C1. Inibizione della fotosintesi a livello del fotosistema II (es. terbutilazina, metamitron, lenacil, ecc.); C2. Inibizione della fotosintesi a livello del fotosistemaii (es. clortoluron, isoproturon, ecc.); C3. Inibizione della fotosintesi a livello del fotosistema II (es. bromoxinil, ioxinil, bentazone, ecc.). D. Deviazione degli elettroni del fotosistema I (es. diquat); E. Inibizione dell enzima protoporfirinogenoossidasi (PPO) (es. oxifluorfen, oxadiazon, carfentrazone, ecc.);

97 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned.i meccanismi d azione dei i diserbanti F1.Sbiancanti: inibizione della biosintesi dei carotenoidi a livello della fitoenedesaturasi(pds) (es. diflufenican); F2. Sbiancanti: inibizione del 4-idrossifenil-piruvatodiossigenasi (4-HPPD) (es. mesotrone, sulcotrione, isoxaflutole, ecc.); F3. Sbiancanti: inibizione della biosintesi dei carotenoidi(target sconosciuto) (es. amitrole, clomazone ecc.); G. Inibizione dell enzima EPSP sintasi (es. glifosate); H. Inibizione dell enzima glutaminasintetasi (es. glufosinate ammonium); I. Inibizione del (DHP) diidropteroatosintetasi (es. asulam);

98 Prodotti fitosanitari: meccanismi d azioned.i meccanismi d azione dei i diserbanti K1. Inibizione dell assemblaggio dei microtubuli (es. benfluralin, pendimetalin, propizamide, ecc.); K2. Inibizione della mitosi/organizzazione dei microtubuli (es. clorprofam); K3. Inibizione della divisione cellulare (es. acetoclor, flufenacet, ecc.); L. Inibizione della sintesi della parete cellulare (cellulosa) (es. isoxaben); N. Inibizione della sintesi dei lipidi non a livello di inibizione dell ACCasi (es. etofumesate); O. Azione simile all acido indolacetico (auxine sintetiche) (es. 2,4D, 2,4 DB, MCPA, ecc.); Z. Meccanismo sconosciuto (es. dazomet).

99 Prodotti fitosanitari: fitotossicità I prodotti fitosanitari possono risultare tossici per la pianta (= fitotossici) determinando alterazioni fisiologiche e/o morfologiche a carico degli organi vegetali delle colture (riduzione dello sviluppo, caduta dei fiori o dei frutti, deformazioni fogliari, ustioni, rugginosità, ecc.). Fitotossicità

100 Prodotti fitosanitari: fitotossicità La fitotossicità può dipendere da: sensibilità della varietà; sensibilità della specie; fase fenologica (per diserbanti attenzione alle risemine; effetto per deriva; tipo di miscela; valori di temperatura; errata dose d impiego (aumento della dose rispetto all etichetta).

101 Prodotti fitosanitari: fitotossicità Esempio di etichetta Per limitare il rischio di fitotossicità occorre leggere attentamente le etichette dei prodotti fitosanitari, soprattutto le seguenti voci: campo, dosi ed epoche d impiego, sensibilità di specie e varietà, nonché compatibilità con altri formulati. COMPATIBILITÀ: il prodotto può avere dei problemi di compatibilità in miscela con formulati contenenti rame, alcuni fitostimolatori e concimi fogliari contenenti azoto (nitrico e ammoniacale). Per queste associazioni risulta opportuno effettuare saggi preliminari, per verificarne la compatibilità.

102 Aspetti collaterali Persistenza d'azione Resistenza al dilavamento Miscibilitàcon altri prodotti fitosanitari

103 Aspetti collaterali Persistenza d'azione E il tempo, normalmente espresso in giorni, entro il quale il prodotto fitosanitario si mantiene efficace nei confronti del parassita da combattere.

104 Aspetti collaterali Persistenza d'azione Dipende da: condizioni meteorologiche (piogge, luce solare, temperatura e umidità): crescita della nuova vegetazione tipo di prodotto In linea di massima, più è lunga la durata d'azione, minore è il numero dei trattamenti che si rendono necessari per combattere un determinato parassita.

105 Aspetti collaterali Resistenza al dilavamento E la capacità di un prodotto fitosanitario distribuito sulla vegetazione di opporsi alla rimozione da parte della pioggia o dell irrigazione. Questa caratteristica determina in buona parte la persistenza d'azione dei formulati, specialmente di quelli di copertura.

106 Aspetti collaterali Resistenza al dilavamento Dipende da: coformulanti e coadiuvanti del prodotto fitosanitario (bagnanti, adesivanti, disperdenti) tipo di sostanza attiva intensità e durata della pioggia (maggiormente dilavante se violenta)

107 Aspetti collaterali Miscibilità Spesso il trattamento viene eseguito utilizzando contemporaneamente più prodotti fitosanitari, perché attraverso l'esecuzione di un unico intervento si possono combattere più parassiti risparmiando sui costi di distribuzione. Inoltre può accadere che si debba combattere uno stesso parassita utilizzando più prodotti dotati di caratteristiche d'azione diverse. In altri casi l abbinamento di prodotti a diverso meccanismo d azione limita il rischio di resistenza.

108 Aspetti collaterali Miscibilit Miscibilità Miscelando i p.f. si possono verificare: sinergismo (esaltazione dell'azione dei singoli prodotti; antagonismo (diminuzione dell'efficacia o incompatibilità fra i diversi prodotti miscelati); fitotossicità per le piante; insolubilizzazione e precipitazione dei componenti che possono causare l intasamento di pompe, filtri e ugelli delle irroratrici.

109 Aspetti collaterali Miscibilità Come comportarsi? Verificare la voce compatibilità in etichetta e consultare le tabelle di compatibilità reperibili presso i rivenditori di p.f.; utilizzare pochi prodotti in miscela e distribuirli subito dopo la preparazione. Tra i formulati più recenti in genere la miscibilità è buona; conoscere l intervallo di sicurezza dei prodotti che si vogliono miscelare; quello che si deve considerare è sempre il più lungo.

110 Aspetti collaterali Intervallo di sicurezza (vedi MODULO 2. UD1) Intervallo di sicurezza o tempo di carenza: è il numero minimo di giorni che deve intercorrere tra la data in cui è stato eseguito il trattamento e quella della raccolta delle derrate per la loro immissione al consumo. Se il trattamento viene eseguito nella fase di post-raccolta su derrate immagazzinate, tale intervallo deve intercorrere tra la data in cui è stato eseguito il trattamento e quella della commercializzazione delle derrate stesse.

111 Aspetti collaterali Cosa ricordare sull intervallo di sicurezza Deve essere riportato in etichetta quando le colture o le derrate trattate hanno destinazione alimentare. Può essere non riportato in etichetta, per alcuni prodotti, se l impiego avviene molto lontano dalla raccolta.

112 Aspetti collaterali Esempio di prodotto che non riporta l intervallo di sicurezza sul melo, poiché l impiego previsto per questa coltura è molto distante dall epoca di raccolta.

113 Aspetti collaterali..cosa ricordare sull intervallo di sicurezza Non cambia abbassando la dose o la concentrazione d impiego. Non cambia se le derrate trattate vengono lavate e/o conservate dopo la raccolta. Non cambia se le derrate sono destinate alla trasformazione o alla surgelazione. È indipendente dalla classificazione e dalla etichettatura di pericolo. Deve sempre essere rispettato anche nelle colture a raccolta scalare. In caso di miscela tra più prodotti si deve considerare sempre quello più lungo.

114 Aspetti collaterali..cosa ricordare sull intervallo di sicurezza Se si rende necessario eseguire un trattamento in prossimità della raccolta, occorre impiegare un prodotto fitosanitario che possieda un tempo di carenza inferiore a quello fra il trattamento e la presumibile data di raccolta.

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