Rapporto Cave I numeri, il quadro normativo, il punto sull impatto economico e ambientale dell attività estrattiva nel territorio italiano.
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- Emma Motta
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1 Rapporto Cave 2014 I numeri, il quadro normativo, il punto sull impatto economico e ambientale dell attività estrattiva nel territorio italiano.
2 La fotografia della situazione Sono le cave attive in Italia ed oltre quelle abbandonate o dismesse. Lombardia, Sicilia e Veneto le prime tre Regioni per numero di cave attive.
3 Sono i Comuni con almeno una cava attiva presente sul proprio territorio (il 27,6% dei Comuni italiani) e ben Comuni quelli con almeno 2 cave, addirittura il 13,3% del totale! E un attività che riguarda tutte le Regioni.
4 Sono invece i Comuni con almeno una cava dismessa presente sul proprio territorio e ben Comuni quelli con almeno 2 siti abbandonati, addirittura il 14,3% del totale!
5 Le cave per gruppi di materiali estratti Sabbia e ghiaia, materiali fondamentali per le costruzioni, rappresentano il 62% del totale dei materiali estratti in Italia. Cava a Maddaloni (CE)
6 Quantità estratte di inerti Regione Metri cubi estratti nel 2012 Lazio Lombardia Piemonte Puglia Emilia Romagna Veneto Sardegna Toscana Calabria ITALIA Si assiste ad un calo consistente, rispetto al 2009, arrivando nel 2012 a superare i 79 milioni di metri cubi cavati (contro i 142 milioni di 5 anni fa) generato dalla crisi del settore edilizio e da quella economica. Rimangono impressionanti i numeri relativi alle estrazioni in Lombardia e Lazio che insieme arrivano al 36% del totale estratto in Italia.
7 Nel 2010 diventiamo il primo Paese in Europa per consumo pro capite di cemento Paesi Produzione 2012 (in migliaia di tonnellate) Consumo pro-capite 2012 (in kg per abitante) Italia Germania Spagna Francia Regno Unito Rapporto annuale 2012 AITEC Attività estrattiva in Puglia
8 Il quadro normativo nazionale e regionale La normativa nazionale è ancora ferma al Regio Decreto del 1927, nato con un approccio chiaramente sviluppista che non tiene in alcun modo conto degli impatti provocati sul territorio. Regioni e Province Quantità estratte di sabbia e ghiaia mc Piano Cave Sardegna NO Basilicata NO Friuli Venezia Giulia NO Lazio NO Piemonte NO Veneto NO
9 Regioni Friuli Venezia Giulia Calabria Campania Puglia Liguria Le sanzioni Sanzioni Coltivazione illegale: da a E Inosservanza delle prescrizioni: da a E Omessa o errata comunicazione dei dati statistici: da a E Coltivazione illegale: tra il doppio e il triplo del valore del materiale cavato, oltre ad una somma da stabilire per il danno ambientale arrecato Coltivazione illegale: da a E Inosservanza delle prescrizioni: da 500 a Omessa o errata comunicazione dei dati statistici: da 500 a E Coltivazione illegale: da a Errata o mancata comunicazione dei dati statistici: 100 a E Mancata cessazione dell'attività con autorizzazione scaduta: da a E Coltivazione illegale: da a E Inosservanza delle prescrizioni: da a E Istallazione di impianti non autorizzati: da a E Errata comunicazione dei dati: da a E n cave dismesse Piani di recupero ambientale cave dismesse - No - Si 691 No No 380 No
10 Area estrattiva nel comune di Apricena (Fg)
11 Cava abbandonata nel comune di Caserta
12 Gli irrisori canoni di concessione L aspetto più negativo riguarda la condizione di 2 Regioni del Sud (Basilicata e Sardegna) che permettono il prelievo di qualsiasi tipo di roccia senza incassare un solo Euro. Una condizione simile è quella di Lazio, Valle d Aosta e Umbria, dove cavare costa solamente pochi centesimi di euro al metro cubo. Sabbia e ghiaia, i materiali più estratti, vedono richieste irrisorie in tutta la penisola. Regione Canoni per sabbia e ghiaia ( /m 3 ) Abruzzo Sabbia 1,47 Ghiaia 1,17 Lombardia 0,70 Emilia-Romagna 0,70 Toscana 0,48 Veneto 0,62 Umbria 0,375 Lazio e Valle d Aosta 0,3 Basilicata e Sardegna Gratuita
13 I guadagni sulle pietre ornamentali Comune Quantità estratta 2012 (m3) Canoni richiesti (euro/m3) % entrate derivanti dai canoni rispetto al volume d affari Guadagni con prezzi di vendita (euro) Bagnolo Piemonte ,81 0, Carrara ,09 8, Apricena ,13 0,
14 Le proposte di Legambiente 1) È necessaria una Legge Quadro Nazionale capace di rafforzare la tutela del territorio e il controllo dell attività attraverso: Norme chiare sull individuazione di aree non idonee all estrazione, sulle metodologie di coltivazione dei siti di cava, funzionali al contesto ambientalepaesaggistico e al suo ripristino contestuale. L estensione della VIA per tutte le richieste di cava, senza limiti di dimensione, e termini per delle compensazione ambientali Completare il quadro delle regole in tutte le Regioni, con Leggi adeguate a garantire tutela e trasparenza, giuste sanzioni, Piani per l attività estrattiva capaci di salvaguardare i paesaggi e l ambiente.
15 2) Aumentare i canoni di concessione Per uscire finalmente da una situazione di grandi guadagni privati e di rilevanti impatti nel paesaggio, a fronte di canoni irrisori, occorre introdurre in ogni Regione canoni di concessione pari al 20% del prezzo di vendita dei materiali Per l estrazione di sabbia e ghiaia con le tariffe in vigore nelle Regioni risultano introiti per soli 34 milioni di Euro
16 Regione I mancati guadagni di Regioni ed Enti Locali Entrate annue derivanti dai canoni (in Euro) Ipotesi con canone Gran Bretagna (in Euro) Lombardia Lazio Piemonte Emilia-Romagna Puglia Veneto Sardegna Toscana ITALIA
17 3) Riciclare è possibile! Occorre spingere con forza una moderna filiera in cui siano le stesse imprese edili a gestire il processo di demolizione selettiva degli inerti provenienti dalle costruzioni. Secondo i dati raccolti sono 45 milioni di tonnellate i rifiuti da costruzione e demolizione, il 90% dei quali vengono collocati in discarica. Attraverso l aumento dei canoni d estrazione e dei prezzi per il conferimento in discarica è possibile invertire la rotta e andare nella direzione tracciata dalle direttive europee che stabiliscono al 2020 il recupero del 70% dei materiali inerti
18 Le buone pratiche La Danimarca grazie alla normativa introdotta nel 1987, ha stabilito che ogni tonnellata di rifiuti da C&D portati in discarica o inceneriti doveva essere tassata per 5,3. Nel 1993 la tassazione è stata aumentata e si è arrivati a 45 per tonnellata, per terminare questo processo nel 1998 quando il canone è arrivato a 50. Grazie a questa attenta politica le stime sul riciclaggio di aggregati mostrano per la Danimarca i migliori risultati continentali con oltre il 90% di inerti riciclati. Il Regno Unito ha introdotto, nel 2002, un 'imposta sull estrazione di sabbia e ghiaia equivalente al 20% del prezzo medio di mercato, andando a formare un fondo unico nazionale per tutti gli interventi di ripristino e manutenzione ambientale. Si è raggiunto e superato in pochi anni il 65% del riciclo dei materiali da Costruzione e Demolizione (C&D), quota che in Italia è ferma da tempo al 10%.
19 L utilizzo di ex aree estrattive trasformate in parchi fotovoltaici. Come quello di Premariacco (UD) da 2 MW di potenza e m 2 di superficie. Il recupero di aree dismesse per usi ricreativi, turistici e naturalistici come il rifugio di montagna nella ex-cava di marmo nel Comune di Erto e Casso in Provincia di Pordenone ed il Parco delle Cave a Milano.
20 Il Rapporto Cave è scaricabile dal sito
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