Documentazione Biomateriali Alos
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- Annabella Bernarda Carlini
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1 Documentazione Biomateriali Alos Via Nobel, Lissone MB tel fax
2 Lavori Clinici su Alos, idrossiapatite, acido poliglicolico e polilattico Analisi istologica di Biopsia Ossea - Dr. Francesco Saverio Martelli - Italia - Luglio 2008 Analisi istologica Caso 2 - Dr. Fabio Goncalves Brasile - Marzo 2007 Analisi istologica Caso 1 - Dr Francesco Saverio Martelli e Dr. Fabio Goncalves Brasile - Novembre 2006 Caso Clinico Dr. Walter Ghinzani - Italia - Febbraio 2006 Analisi istologica e in microscopia elettronica a scansione di biopsia ossea - Laboratorio dei Biomateriali Febbraio 2007 Caso Clinico Dr. Fabio Goncalves Brasile - Ottobre 2006 Mini rialzo del seno mascellare con biomateriali Alos associato ad espansione crestale Dr. C. Lotta, Dr. Guariento - Luglio 2005 Studio sperimentale su coniglio di osteointegrazione di impianti dentali e rigenerazione ossea con biomateriale Laboratorio dei Biomateriali - Giugno 2005 Rapporto sulle analisi eseguite per valutazione di materiale per innesti ossei Allmed s.r.l. Nobil Bio Ricerche - Novembre 2004 Uso di un composto di idrossiapatite/polimero nell incremento facciale dell osso. Uno studio sperimentale. Finlandia Le tecniche di fabbricazione di farmaci che vengono veicolati con dispositivi riassorbili come il poly(lactide-co-glycolide) (PLGA). USA Valutazione clinica di un materiale riassorbibile per rigenerazione nella terapia di formazione di II classe. Francia Il trattamento di deiscenze e fenestrazione di impianti dentali con membrane riassorbibili e non riassorbibili in associazione con osso autologo: uno studio clinico comparativo. Italia L osso midollare induce osteogenesi nell idrossiapatite poroso e nel fosfato tricalcico: uno studio istomorfometrico comparativo su formazione ectopico dell osso. Giappone Processo di formazione dell osso nel carbonato di calcio e nell idrossiapatite porosa. Giappone Potenziamento dell attività delle proteine-2 morfogenetiche dell osso nella rigenerazione dell osso con un composto di PLA-PEG/idrossiapatite. Giappone Derivato di cellule di osso midollare umano coltivato in ceramica porosa. Giappone 11 Novembre 2008
3 Laboratorio dei Biomateriali Dip. ad Attività Integrata di Chirurgie Specialistiche Testa-Collo Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 1 di 8 RAPPORTO DI PROVA N 1 /2008 Titolo: ANALISI ISTOLOGICA DI BIOPSIA OSSEA Committente : Materiale in esame : Ditta Allmed s.r.l. Via Nobel, Lissone (MI) biopsia ossea Responsabile Laboratorio Biomateriali: Dott. Antonietta M. Gatti Firma Data 29/07/08 : I risultati sono da riferirsi solo al materiale esaminato e per il tipo di applicazione richiesta. Il Committente si impegna a riprodurre integralmente il presente rapporto di prova. La riproduzione parziale deve essere autorizzata dal Laboratorio Biomateriali.
4 Laboratorio dei Biomateriali Dip. ad Attività Integrata di Chirurgie Specialistiche Testa-Collo Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 2 di 8 INDEX 1 INTRODUZIONEÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ 2 MATERIALI E METODIÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ 2.1 CAMPIONI DA ESAMINARE: ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ 2.2 PREPARAZIONE DEL CAMPIONE PER LANALISI ISTOLOGICA ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ 3 RISULTATI ANALISI ISTOLOGICAÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÏ 4 DISCUSSIONE E CONCLUSIONIÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚË 5 PARTECIPANTI ALLA PROVA E LORO FUNZIONI ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚË
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6 Laboratorio dei Biomateriali Dip. ad Attività Integrata di Chirurgie Specialistiche Testa-Collo Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 4 di 8 spessore (6 µm, 3 µm, 1 µm) per ottenere uno spessore finale di 60 µm. La sezione ottenuta veniva lavata con acqua bidistillata, colorata per 20 minuti in una soluzione di 1% di Blu di Toluidina (Fluka) in stufa a 60 C, lavata con acqua bidistillata, controcolorata mediante immersione in picro-fucsina di Van Gieson a temperatura ambiente per 4 minuti. Al termine della colorazione la sezione è stata lavata con etanolo assoluto e asciugata allaria e coperta con vetrino coprioggetto mediante montante acquoso (Eukitt). 3 RISULTATI ANALISI ISTOLOGICA Lanalisi istologica ha messo in evidenza che la biopsia conteneva osso neoformato, come è possibile vedere dalle immagini in fig. 1, 2 e 3, a diversi ingrandimenti ottenute da osservazioni con microscopio ottico a trasmissione. Osso Alos Blocco Fig.1: Limmagine a sx (ingrandimento 2,5 X) mostra la sezione di biopsia ossea dove è ben evidente la zona ossea e il biomateriale, come dimostra anche limmagine a dx effettuata con microscopio elettronico a scansione.(sem). Tessuto osseo neoformato
7 Laboratorio dei Biomateriali Dip. ad Attività Integrata di Chirurgie Specialistiche Testa-Collo Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 5 di 8 Fig.2: Particolare dellimmagine fig.1 che mostra larea di contatto tra losso e il biomateriale colonizzato da osteociti (Ingrandimento 16X).
8 Laboratorio dei Biomateriali Dip. ad Attività Integrata di Chirurgie Specialistiche Testa-Collo Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 6 di 8 Osteociti interfaccia Osso biomateriale Fig.3 : Immagine che mette in evidenza il biomateriale con linfiltrato osteocitario, larea di contatto e losso. (Ingrandimento 25X).
9 Laboratorio dei Biomateriali Dip. ad Attività Integrata di Chirurgie Specialistiche Testa-Collo Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 7 di 8 Fig.4 : Nel riquadro dellimmagine di sx si evidenzia una area di osso neoformato (2,5X), Lacune ossee Osso neoformato Fig.5 : limmagine mostra il tessuto preesistente con le lacune ossee e osso neoformato. (Ingrandimento 20X),
10 Laboratorio dei Biomateriali Dip. ad Attività Integrata di Chirurgie Specialistiche Testa-Collo Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 8 di 8 4 Discussione e conclusioni Lanalisi istologica della biopsia colorata con picro-fucsina, mostra chiaramente che nella tasca ossea vi è osso neoformato, ben strutturato. Le strutture osteoniche contenenti osteociti sono ben evidenti in fig. 2 e 3, questi hanno colonizzato lo spazio che era stato riempito con Alos pasta/blocco. Il processo osteogenico ha portato alla neoformazione ossea partendo e dal muro osseo alveolare e dalla superficie del biomateriale. Un residuo del materiale è ancora visibile in alcune zone. La Fig.3 mostra infatti una zona ove è ancora visibile l interfaccia osso-biomateriale. In queste piccole zone che il graduale riassorbimento osseo ha lasciato spazio alla mineralizzazione dell osso con conseguente graduale sostituzione del biomateriale. In conclusione si può affermare che linserimento di Alos Blocco nel difetto alveolare, stimola la rigenerazione ossea in breve tempo con conseguente formazione di nuovo tessuto mineralizzato che col tempo è in grado di colmare completamente il difetto. 5 Partecipanti alla prova e loro funzioni 1. Dott. Antonietta M. Gatti Qualifica professionale: Bioingegnere, Responsabile del Laboratorio e coordinatore delle attività di ricerca, stesura rapporto. 2. Dott. Roberta Salvatori Qualifica professionale: Tecnico di laboratorio biomedico, Funzione: preparatore dei campioni per lanalisi 3. Dott. Andrea Gambarelli: Qualifica professionale: Biologo. Funzione: analisi SEM. Modena, 29/07/08 Il responsabile Dott.ssa Antonietta M Gatti
11 Biomateriali - Alos Pasta & Blocco Analisi istologica: San Paolo - Brasile (01/03/2007) Caso 2 11/06/07 femmina di 44 anni del Centro Studi di Implanti Osteointegrati dellunicid (Universidade Cidade de Sao Paolo). Dr Fabio Goncalves Dr Fabio Goncalves Biopsia di osso mandibolare che ha ricevuto Alos Pasta (acido polilattico, poliglicolico e idrossiapatite porosa) dopo unestrazione dellelemento 21 il giorno 04/07/06. La biopsia è stata ottenuta perciò, prima dellinserimento di un impianto nella posizione dellinnesto. nella biopsia, effettuata con una fresa trephine, non sono stati evidenziati granuli residui di prodotto. 04/07/06 Campione conservato in Formalina 10% 01/03/07 (8 mesi dopo). la biopsia era composta da un unico frammento cilindrico di 3 mm di diametro e 3 mm di lunghezza di consistenza rigida e colore giallo. mostra lassenza di biomateriale e una grande quantità di tessuto osseo lamellarele in cui gli spazi interni delle trabecole ossee sono riempiti in alcune regioni da tessuto riccamente cellularizzato e vascolarizzato, contenente alcune cellule mononucleate (linfociti e macrofagi) e altro tessuto midollare.
12 Istologia Figura 1 - Tagli longitudinali della biopsia: a) La vista panoramica mostra la formazione di tessuto osseo (TO) e gli spazi nelle trabecole ossee riempiti di tessuto connettivo (TC); b) b-c) dettagli degli spazi nelle trabecole ossee (TO) riempiti di tessuto connettivo (TC) riccamente cellularizzato e vascolarizzato (frecce). Figura 2 - Tagli longitudinali della biopsia: a) La vista panoramica mostra la formazione di tessuto osseo (TO) e gli spazi nelle trabecole ossee riempiti di tessuto connettivo (TC); b) b-c) dettagli del tessuto osseo (TO) mostra una formazione lamellare (frecce) contenente i caratteristici canali nutritivi (frecce). Allmed Via Nobel, Lissone (Mi) Italy tel
13 Biomateriali - Alos Pasta & Blocco Analisi Istologica: San Paolo - Brasile (06/11/2006) : 48 anni, maschio. : Dr Francesco Saverio Martelli. : Dr Fabio Goncalves : 17/01/07 : E stata effettuta una estrazione dell elemento 36, la cavità riempita con PRP (plasma ricco di piastrine) e con Alos (acido polilattico, poliglicolico e idrossiapatite porosa) nel Febbraio del Trascorsi 9 mesi viene effettuata una biopsia con una fresa trephine nel punto dellestrazione e contemporaneamente posizionato un impianto diametro 4x12mm. : 14/02/06 :14/02/07 Campione conservato in Formalina 10% : la biopsia era composta da un singolo frammento di 2 mm di diametro e 5 mm di lunghezza di consistenza dura e colore giallo. : mostra assenza di cellule infiammatorie e di materiale innestato, grande quantità di osso lamellare i cui spazi, nella porzione media e apicale, sono riempiti da tessuto elastico midollare, mentre nella porzione cervicale da tessuto connettivo molle riccamente cellularizzato e vascolarizzato.
14 Istologia Figura 1 - I tagli longitudinali della biopsia: a) vista panoramica mostra tessuto osseo (TO) e tessuto midollare (TM) nella porzione media; b) b) e c) i dettagli della porzione media mostrano tessuto osseo lamellare e tessuto midollare (TM). Figura 2. I tagli longitudinali della biopsia: a) vista panoramica mostra tessuto osseo (TO) e tessuto midollare (TM) nella porzione apicale; b) b) e c) i dettagli della porzione apicale mostrano tessuto osseo (TO) lamellare e tessuto midollare (TM). Allmed Via Nobel, Lissone (Mi) Italy tel
15 Biomateriali - Alos Pasta & Blocco Caso Clinico: intervento eseguito dal dr W. Ghinzani Lissone (Mi); Analisi Istologiche e SEM eseguite dalluniversità di Modena, dr.ssa A.Gatti. 1. Particolare della OPT prima dellintervento. 2. Vengono effettuate le estrazioni degli elementi parodontopatici. Si decide di mantenere il 44 a sostegno di un provvisorio fisso. 3. Immagine clinica durante il posizionamento di 4 impianti Evolution Posizionamento del provvisorio con carico immediato.
16 4 impianti post estrattivi a carico immediato con provvisorio e rigenerazione ossea Apr mesi dopo, si presenta una vasta lesione causata dallelemento dentale utilizzato come supporto per il provvisorio. 6. Dopo estrazione, currettaggio della lesione, riempimento con biomateriale Alos Blocco e a chiusura della deiscenza con Alos Pasta, viene posizionato un mini impianto per sostenere un provvisorio. 7. A c.a. 5 mesi (2 Ott. 06) dopo linnesto di biomateriale Alos Pasta e Alos Blocco, radiologicamente si nota la rigenerazione ossea con formazione di corticale Si procede all intervento di prelievo con carotatura del tessuto osseo neoformato e contemporaneo posizionamento dellimpianto definitivo. 10. OPT dopo carotaggio e posizionamento di un impianto diam. 3, Caso finito e protesizzato.
17 4 impianti post estrattivi a carico immediato con provvisorio e rigenerazione ossea. Durante il carotaggio la sensazione al taglio è stata quella di un osso maturo e di buona qualità così come il posizionamento dellimpianto Ø 3,25, impressione che viene confermata dallanalisi Istologica e al SEM eseguita presso luniversità di Modena e di cui riportiamo alcune immagini e risultati: Laboratorio di Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Responsabile dr.ssa A. M. Gatti. Università di Modena e Reggio Emilia Allmed Via Nobel,33 Lissone (Mi) Italy Tel / fax info@allmed.it
18 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 1 di 17 RAPPORTO DI PROVA N 1 /2007 Titolo: ANALISI ISTOLOGICA E IN MICROSCOPIA ELETTRONICA A SCANSIONE DI BIOPSIA OSSEA Committente : Materiale in esame : Ditta Allmed s.r.l. Via Nobel, Lissone (MI) biopsia ossea Responsabile Laboratorio Biomateriali: Dott. Antonietta M. Gatti Firma Data 07/02/07 : I risultati sono da riferirsi solo al materiale esaminato e per il tipo di applicazione richiesta. Il Committente si impegna a riprodurre integralmente il presente rapporto di prova. La riproduzione parziale deve essere autorizzata dal Laboratorio Biomateriali.
19 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 2 di 17 INDEX 1 INTRODUZIONEÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ 2 MATERIALI E METODIÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ 2.1 CAMPIONI DA ESAMINARE: ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ 2.2 PREPARAZIONE DEL CAMPIONE PER LANALISI ISTOLOGICA E SEMÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÌ ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÏ ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÏ 3 RISULTATI ANALISI ISTOLOGICAÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÎ 4 RISULTATI ANALISI IN MICROSCOPIA ELETTRONICA A SCANSIONE (SEM)ÚÚÚÚÚÚÚÚË 5 DISCUSSIONE E CONCLUSIONIÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÔÈ 6 PARTECIPANTI ALLA PROVA E LORO FUNZIONI ÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÚÔÈ
20 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 3 di 17 1 INTRODUZIONE Nel presente rapporto, effettuato mediante analisi istologica e di microscopia elettronica a scansione, si è voluto verificare se una grossa lacuna ossea causata da una infezione con successiva perdita di 2 impianti dentali poteva essere rigenerata a scopo implantare, quindi con buona qualità ossea, inserendo dei biomateriali chiamati: Alos pasta e Alos blocco.. 2 MATERIALI E METODI 2.1 CAMPIONI DA ESAMINARE: Campione : Dimensione del campione: Numero di campioni forniti: Provenienza: Data di ricevimento: 2.2 PREPARAZIONE DEL CAMPIONE PER L ANALISI ISTOLOGICA E SEM La biopsia ossea è giunta presso il nostro Laboratorio in una provetta da 15 ml immersa in liquido fissativo. Si è quindi proceduto alla processazione del campione mediante ulteriore fissazione in formalina tamponata, disidratazione per mezzo delle seguenti soluzioni di etanolo 60%, 70%, 80%, 95% e etanolo assoluto. Dopo la disidratazione, la biopsia veniva trattata per 10 ore con una miscela (1:1) di alcool assoluto/metacrilato di metile (MMA) e per una notte col solo MMA. La biopsia è stata poi trattata per 24 ore con la soluzione infiltrante (3 cambi consecutivi), è stata poi posta in un contenitore in polietilene a fondo piatto contenente la soluzione polimerizzante, chiuso ermeticamente e lasciato polimerizzare in un bagno di acqua, a 4 C per 36 ore. Il blocco di metacrilato è stato poi sezionato con un microtomo a lama circolare diamantata (Mod.Accutom-2, Struers) in modo da ottenere sezioni longitudinali della biopsia. Le sezioni ottenute sono state trattate separatamente per le seguenti analisi: osservazione istologica e con microscopio elettronico a scansione.
21 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 4 di Analisi istologica La sezione è stata incollata con resina (Technovit 3100) su vetrino e dopo polimerizzazione della resina levigata con carte abrasive a grana con dimensione decrescente mediante lappatura con strumento (LS-1, Remet) e impiegando spray di pasta diamantate con la stessa scala di spessore (6 µm, 3 µm, 1 µm) per ottenere uno spessore finale di 60 µm. La sezione ottenuta veniva lavata con acqua bidistillata, colorata per 20 minuti in una soluzione di 1% di Blu di Toluidina (Fluka) in stufa a 60 C, lavata con acqua bidistillata, controcolorata mediante immersione in picro-fucsina di Van Gieson a temperatura ambiente per 4 minuti. Al termine della colorazione la sezione è stata lavata con etanolo assoluto e asciugata allaria e coperta con vetrino coprioggetto mediante montante acquoso (Eukitt) Analisi in microscopia elettronica a scansione Una sezione di 60 µm di spessore è stata lucidata mediante lappatura con strumento (LS-1, Remet, Italy) e con uso di spray di pasta diamantate con scala di spessore (6 µm, 3 µm, 1 µm), controllando la lucidatura mediante microscopio metallografico (Union, Japan). La sezione lucidata è stata poi fatta aderire ad un disco di carbone adesivo e posta su supporto di alluminio (stub) per lanalisi SEM (ESEM-Qanta, Fei Company, Netherlands).
22 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 5 di 17 3 RISULTATI ANALISI ISTOLOGICA Lanalisi istologica ha messo in evidenza che la biopsia conteneva osso neoformato, come è possibile vedere dalle immagini in fig. 1, 2 e 3, a diversi ingrandimenti ottenute da osservazioni con microscopio ottico a trasmissione. Tessuto osseo neoformato osteone biomateriale Fig.1: Limmagine mostra la parte centrale della biopsia ossea. Sono riconoscibili gli osteoni, con gli osteociti nellarea vicino al biomateriale, ed unarea con il tessuto osseo neoformato (ingrandimento 20 X).
23 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 6 di 17 Fig.2: Particolare dellimmagine fig.1 che mostra larea comprendente osteone ed il biomateriale (Ingrandimento 40X). osteociti Fig.3 : Immagine che mette in evidenza la struttura concentrica dellosso neoformato, vicino allarea del tessuto preesistente (Ingrandimento 60X).
24 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 7 di 17 Fig.4 : Limmagine mostra dettagli della biopsia; allinterno delle lamelle ossee si notano gli osteociti. Ingrandimento (20X), Fig.5 : Nella figura si vedono gli osteociti allinterno delle lamelle ossee, la presenza di numerosi osteociti indica una elevata proliferazione cellulare segno che le cellule sono a contatto con biomateriali che le stimolano positivamente e non le stanno danneggiando(ingrandimento 60X),
25 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 8 di 17 4 RISULTATI ANALISI IN MICROSCOPIA ELETTRONICA A SCANSIONE (SEM) Le immagini successive mostrano dettagli delle biopsie ossee osservata in microscopia elettronica a scansione. Ô Ô ø ª ø Ì Ì 44 Ó Ó Fig. 6,7 : limmagine mostra baffi di tessuto osseo neoformato in strutture concentriche con orientamento diverso dalle lamelle ossee preesistenti. Si nota che la biopsia contiene essenzialmente osso neoformato tranne che in qualche lacuna (1,2,3,4). Losso è ben strutturato e presenta la classica forma lamellare con lacune istiocitarie.
26 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 9 di 17 Le figure successive mostrano particolare di zone con piccoli residui di biomateriali biomateriale Fig. 8-9: Si osserva larea contenente il biomateriale vicino al tessuto osseo. (ingrandimento 40X)
27 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 10 di 17 Fig. 10:Immagine della zona adiacente losso (Ingrandimento 40X) Fig.11: L immagine mostra il particolare interfaccia osso-biomateriale.si può notare che losso e il materiale hanno densità atomiche simili e che esiste una netta linea di demarcazione fra le due zone.(ingrandimento 60 X)
28 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 11 di 17 La seguente immagine mostra la composizione chimica dellosso neoformato. Fig.12: Spettro EDS del tessuto osseo.
29 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 12 di 17 Fig.13: La figura mostra un altro particolare del materiale racchiuso dentro una lacuna ossea.
30 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 13 di 17 biomateriale Fig.14 : Immagine che mostra linterfaccia osso biomateriale, ad alto ingrandimento è visibile il materiale a stretto contatto con losso. Il materiale non si presenta omogeneo, forse a causa della sua degradazione, allinterno si osserva nuove strutture ossee.
31 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 14 di 17 Tessuto neoformato Fig.15 : In questa immagine si nota il tessuto neoformato che si evidenzia con una zona più scura. Limmagine mostra osso neoformato e una certa quantità di materiale che si sta degradando.
32 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 15 di 17 Fig.16: Spettro EDS del tessuto osseo neoformato.
33 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 16 di 17 Fig.17: Limmagine mostra unarea in cui il biomateriale si trova fuori dalla nicchia ossea e che si sta degradando
34 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 1/ Modena Pagina 17 di 17 5 Discussione e conclusioni Lanalisi istologica mostra chiaramente che la biopsia, colorata con picro-fucsina, presenta strutture osteoniche contenenti osteociti (fig. 2 e 3), si tratta di osso neoformato e ben strutturato. Lanalisi in microscopia elettronica a scansione conferma che la tasca ossea, che era stata riempita con Alos pasta/blocco, è stata completamente riempita da tessuto osseo neoformato dopo 5 mesi dimpianto. E ancora visibile in alcune zone l interfaccia osso-biomateriale. Allinterno di alcune piccole zone è ancora visibile parte del materiale che comunque si sta degradando, lasciando spazio allosso neoformato. Lanalisi EDS dimostra che la composizione chimica del tessuto osseo neoformato ha un rapporto Ca/ P tipico dellapatite. In conclusione si può affermare che linserimento di Alos pasta ed Alos Blocco in chirurgia implantare, stimola la rigenerazione ossea in breve tempo con conseguente formazione di nuovo tessuto mineralizzato che è in grado di colmare la lacuna. 6 Partecipanti alla prova e loro funzioni 1. Dott. Antonietta M. Gatti Qualifica professionale: Bioingegnere, Responsabile del Laboratorio e coordinatore delle attività di ricerca, stesura rapporto. 2. Dott. Roberta Salvatori Qualifica professionale: Tecnico di laboratorio biomedico, Funzione: preparatore dei campioni per lanalisi 3. Dott. Andrea Gambarelli: Qualifica professionale: Biologo. Funzione: analisi SEM. Modena, 07/02/07 Il responsabile Dott.ssa Antonietta M Gatti
35 Biomateriali - Alos Pasta & Blocco Caso Clinico: Intervento eseguito dal Dr. Fabio Goncalves (San Paolo - Brasile) 1. Visione clinica prima del posizionamento di un impianto, anche prima dell apertura si nota un evidente riassorbimento sia orizzontale che verticale. 2. Apertura del lembo prima del posizionamento dell impianto. 3. Dopo il posizionamento dell impianto si nota l evidente fenestrazione con esposizione delle spire.
36 Rigenerazione ossea 4. La modellazione di Alos Pasta ha consentito la copertura delle spire esposte fino al collo dell impianto. La vite chirurgica è stata posizionata a chiusura dell impianto. 5. Sopra la vite chirurgica viene posizionata una membrana di collagene riassorbibile (Gen Derm). 6. Chiusura del sito con sutura. 7. Alla riapertura del caso, a soli 4 mesi, si evidenzia il successo clinico della rigenerazione ossea, sia verticale che orizzontale.
37 Mini rialzo del seno mascellare con biomateriale Alos associato ad espansione crestale ( dr C. Lotta - dr D. Guariento - Luglio 05) Introduzione. Paziente di anni 28, sesso maschile. Non fumatore. Nulla da segnalare allanamnesi medica. Il 28 Luglio 2004 estrazione del 26 per lesione cariosa distruente distale. Recupero endodontico e ricostruzione postendodontica con composito e perni in fibra di carbonio del 27 per lesione cariosa mesiale con invasione dellampiezza biologica. Intervento chirurgico. Fig 1. Endorale prima dellintervento. (10 dicembre 04) Il 10 Dicembre 2004 intervento per il posizionamento dellimpianto; il paziente perviene con copertura antibiotica (Clavulin cps 1 gr., 1 per 2 al dì). La radiografia endorale pre-operatoria (Fig. 1) rileva una breccia edentula con una altezza ossea di 7-8mm. Ad unattenta osservazione è anche possibile valutare la presenza di una parete ossea di unaltezza di circa mm. Lintervento prevede linserimento di una protesi radicolare con un contemporaneo rialzo del seno e lo spostamento della parete vestibolare ossea più vestibolare al fine di poter recuperare un profilo più adeguato alla sede (Fig. 2-3). Per il sollevamento della membrana schneideriana si prevede una tecnica mista con frese e boneexpander e lutilizzo di un materiale ideale non particolato, fluido ma con una certa densità, radiopaco quanto basta per la valutazione radiografica della riuscita dellintervento che abbia anche una sufficiente documentazione di base per poter valutare le caratteristiche biologiche. Per tale motivo abbiamo scelto ALOS, un biomateriale totalmente sintetico e riassorbibile. Fig 2. Prima dellintervento Fig 3. Visione vestibolo-linguale del sito di intervento. (10 dicembre 04)
38 Descrizione dellintervento Si mette in evidenza la morfologia crestale con un lembo eseguito tutto a spessore parziale con unincisione di tipo pseudo-trapeziodale e una incisione crestale leggermente lingualizzata (Fig 4). Si identifica il punto di drillaggio e con una fresa sonda da 1.8 mm si crea un invito per circa 5mm. Identificato il futuro sito, essendo carente la parete vestibolare in spessore e in altezza, si è provveduto ad una incisione della cresta ossea per una altezza di 6 mm con una lama ad ultrasuoni, passante per il centro del foro precedentemente eseguito. A questo punto si è provveduto con scalpelli a dilatare il sito prima e poi, con lintroduzione di strumenti manuali cilindro-conici Bone expander sequenziali per diametro (aventi la caratteristica di preparatori di sito), si è provveduto ad un modesto ma importate spostamento della parete ossea vestibolare in senso vestibolare nella sola parte coronale (6mm). Tale modus operandi ha consentito un recupero del profilo vestibolare non solo osseo ma anche mucoso, così come la possibilità di inserire un impianto di diametro adeguato al dente da sostituire (Ø 5,2mm). Lingresso dei bone-expander in primis è avvenuto con uninclinazione di per i primi diametri (3.3-3,7-4,2), fino a sentire la corticale a circa 10-11mm. A tal punto abbiamo provveduto, prima con i numeri più piccoli, alla frattura della corticale in sequenza 3,3-3,7-4,2, e poi, con i numeri più grossi, abbiamo provveduto a raddrizzare langolazione di ingresso, spostando quindi con delicatezza la parete vestibolare della parete ossea palatina ottenendo una lateralizzazione del seno mascellare. A questo punto abbiamo inserito il materiale di riempimento ALOS con la siringa in dotazione (fig 5) prima, e poi lo abbiamo compattato con una pressione continua lenta e delicata fino allultimo bone expander (5,2 mm), che ci ha permesso di inserire un impianto 5,2 mm x 13 mm. Linserimento dellimpianto ci ha consentito di compattare il biomateriale e di ottenere un rialzo medio di 3-4 mm e di circa 6 mm nella sua componente vestibolare per la lateralizzazione del seno. Si è provveduto, avendo una stabilità primaria ottima, ad inserire una vite di guarigione di 3 mm e a suturare i lembi attorno ad essa: ciò ha consentito di guadagnare immediatamente 3 mm di gengiva aderente e di evitare il secondo intervento di rientro. La radiografia endorale (Fig 6) conferma il corretto inserimento dellimpianto e del rialzo della membrana schneideriana. Fig 4. Posizionamento dellimpianto e della vite di guarigione da 3 mm. (10 dicembre 04) Fig 5. Biomateriale utilizzato per il mini rialzo del seno. Fig 6. Endorale dopo lintervento. Ô º ª ææª è Ï
39 A tal riguardo è utile segnalare non solo le caratteristiche del materiale, ideali per la tecnica di rialzo, ma anche le caratteristiche di radiopacità che rilevano lo spostamento reale senza dubbi del pavimento del seno. Il paziente viene dimesso con le istruzione del caso: a- Ghiaccio per 15min, min. senza, a cicli si-no per 3/4 volte. b- Fans per i primi due dì. c- Continuare la copertura antibiotica per altri 5 gg. e- Evitare di soffiare il naso per i primi 6 gg, se necessario farlo con delicatezza f- Controlli: a 7 gg rimozione suture e pulizia del sito, a 15 gg istruzioni di igiene per il mantenimento del sito, a 50 gg controllo dellimpianto. A 90 giorni sono state eseguite le impronte per lesecuzione di un provvisorio non in occlusione per modellare il profilo di emergenza del tragitto trans-mucoso, per mantenere lo spazio mesio-distale della breccia edentula. Il provvisorio é stato costruito totalmente in resina con foro centrale per una vite passante: ciò ha permesso di evitare la cementazione della corona e il rischio di un possibile distacco del provvisorio con eventuali complicazioni (fig 7). Il 27 marzo abbiamo inserito il provvisorio in situ. A guarigione avvenuta (fig 8), il 15 luglio, nella seduta in cui si è provveduto alla protesizzazione definitiva del 27, viene eseguita la radiografia di controllo finale (Fig 9) e inserita la corona definitiva in ceramica (Fig 10). Questa evidenzia la buona trama ossea ottenuta con lutilizzazione del biomateriale ALOS con osso neoformato, e rileva come i tempi clinici siano stati coerenti con i tempi dettati dalle conoscenze della biologia ossea. Fig 7. Provvisorio avvitato in resina. Fig 8. Guarigione dei tessuti dopo il condizionamento con provvisorio. Fig 9. Rx di controllo con protesi definitiva a 7 mesi dallintervento. (15 luglio 05) Fig 10. Corona definitiva in metalloceramica.
40 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 2/ Modena Pagina 1 di28 Œfl ŒÃ Œ fl p Ó ÒÓ Î Ã ± ±Ê Õ º ± ªÆ ª ø ª ± ± º ± ª± ª Æø ± ª º ø ºª ø ª Æ ª ªÆø ± ª ± ªø ± æ ± ø ªÆ ø Ú ± ª ª Ê ø fl ªº ÚÆÚ Ú ø ±æª Ù ÌÌ Ó ÌÎ ± ª ø ªÆ ø ª ª ø ª Ê Æª ±Æª ºª ª Æ±Ê ø ± ºª ø ª ª æ ± ø ªÆ ø ªÆ Æ ª ªÆø ± ª ± ªø ± Ú fl ± ª ø Ú Ÿø Æ ø ø ø ÍÒ ÍÒÓ Î ± øê Æ ø ± ± ºø Æ ªÆ Æ ± ± ø ø ªÆ ø ª ª ø ø ± ª ªÆ ± º ø ø ± ª Æ ª øú ± ª ª ª ø ø Æ Æ±º Æƪ ª Æø ª ª ƪ ª ª Æø ±Æ ± º Ʊ øú ø Æ Æ±º ± ª øæ ø ª ºª ª ª ªÆª ø ±Æ ø ø ºø øæ±æø ±Æ ± fi ± ø ªÆ ø Ú
41 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 2/ Modena Pagina 2 di28 ÔÚ Æ±º ± ª ø Ú Ì ÓÚ ÌÚ ø ªÆ ø ª ª ±º ÓÚÔ ø ªÆ ø Ʊ ø ø Ú Ì ÓÚÓ ±ºª ± ø ø ª ø Ú Ï ÓÚÌ Æ± ªº Æø ºé ø ± ª Æø ø ª ± ø ± ø Ú Ï Œ ø ÌÚÔ ± ± Ô Û Í ±Æ ºé ø ± ø Ú Î ÌÚÓ ± ± Ó Û Á ±Æ ºé ø ± ø Ú ÔÏ ÌÚÌ ± ± Ì Û ÔÓ ±Æ ºé ø ± ø Ú ÓÓ ÏÚ ± ª ª ± ± ø Ú ÓË ÎÚ øæ ª ø ø ø Ʊ ø ª ±Æ± ± ø Ú ÓË
42 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 2/ Modena Pagina 3 di28 ÔÚ Æ±º ± ª ª ƪ ª ª Æø ±Æ ± 8 ø ø ± ø æ ± ± ø ª éø ƪ ª ± ± ª± º± ± ø ± ± ± º æ ± ø ªÆ ø ø ø Ê fl ± ø ø ª fl ± æ ± ± ª Æøº± º ± ª± ª Æø ± ª º ø ± ºª ø ª ªº ø ª ª ø º Ʊ ± ø ª ª Ʊ ø ø ø ± ªÚ ÓÚ ÓÚ ÔÚ ø ªÆ ø ª ª ±º ø ªÆ ø Ʊ øê ø ªÆ ø ª Ô ø ± ºª ø ª ± ± Ó ± ± ± ª à ø ± Æøº± ÎÛflÕà ÔÌÍ ª ± ºª ø ªÆ ø ª ±Æ ±Ê ÌÙÓÎ ÚÔ ªÆ± º ø ± ±Æ Ê Ï Æ±º ±ÆªÊ fl ªº Æ Ù ± ª ø ± ± ± º Ʊº ± ªÊ Ó ÏÍÌÁ ø ø º Æ ª ª ±Ê ÔÔÒ ÁÒÓ Ï ø ªÆ ø ª Ó fl ± ø ø ± ± ± ª ª ± ÍÏ º Ÿ ± ª ª ± ª Ù ÓÔ º ± ± ªÆ± ø º± ± ø ±Û ± ± ±  ÔÎ º ºÆ± ø ø ªÂ ª ± ºª ø ªÆ ø ª ±Æ ±Ê Æ ø ºø ÙÍ ªÆ± º ø ± ±Æ Ê Ó Æ±º ±ÆªÊ fl ªº Æ Ù ± ª ø ± ± ± º Ʊº ± ªÊ ÓÒ Ï ø ø º Æ ª ª ±Ê ÔÔÒ ÁÒÓ Ï ø ªÆ ø ª Ì fl ± æ ± ± ± ± ± ª ª ± ÏÈÙÓ ºª ø ±Ù ÓËÙÎ ± ± ªÆ± ø º± ± ø ±Û ± ± ±Â ÓÏÙÌ ºÆ± ø ø ªÂ ª ± ºª ø ªÆ ø ª ±Æ ±Ê æ ± ª ± º ÓÍ Ò ± ª ÙÈË ªÆ± º ø ± ±Æ Ê Ì Æ±º ±ÆªÊ fl ªº Æ Ù ± ª ø ± ± ± º Ʊº ± ªÊ ÓÒ Ï ø ø º Æ ª ª ±Ê ÔÔÒ ÁÒÓ Ï
43 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 2/ Modena Pagina 4 di28 ÓÚ ÓÚ ±ºª ± ø ø ª ªÆ ª ± ± ø ø Ì ± ø æ ª ªø ø º ºª ª ± º Æ ø Ì ±Æ ºø ø º ø øæ ª Œ ªÆ øæ±æø ±Æ ª ª ± Ú fl éøææ ± ƪ ± ª Ʊ ªÆº øæ ª ø ª º Õ øæ ø ± ª ºª éà º ±ºª ø ª Œª ± ø ø ø ± ± ø ø ºø ª ªÆ øæ ± ± ª ª ª ª ª ø ªÆ ø ± ± ø ± º ø ªÚ ± ± ø ªÆ ø ± ± ø ± ± ±Æ ª øææ ª ª ø ª ± æ± ªº ø Ø ø øº æ ªÆ ø ª ± ø ª ø ø Æ ø ºª é ªÆ ª ±Ú ø ø ªÆø ƪ ªºª ª é ªÆ ª ± ± ø ø ª 8 ø ± ª ± ø º ± ªÆ ª ªÆª Ʊ ± ªÆ éø ª ª ø ± ø ª. ÓÚ ÌÚ Æ± ªº Æø ºé ø ± ª Æø ø ª ± ø ± ø ªÆ ø ªÆ ±Æ ºø ø º ø ± ± ø ø ø ª ø º ø ª ±Æø ª ºª ƪ ± Ú ø ª ª ø ª ªÆø ªÙ ± ± ø ª ø ±Æ ª ª øæ ªº ø ª Ʊ ± ±Æª ± ª º ÍÎ Æ Ò ± é± ±Æ ± Æ ª øæ ± ±Æ ± ºø ø fl ªºÚ ª ø º ø Æø º ± ø ø ª ± ± Æø ø º ª ±Æ ºª º ø ª Ʊ º Ï Ù ± Æ ª ± fl ± ø ø ±Æ± Ʊ ø ª ø éøæ ± ø ± ª Ù ª fl ± æ ± ± ªÆ Ø ª ± º ø ª Ú Ô Ú ª ø º ø ª ±Æø ª ºª Æø º ± ø ø ª 8 ø ø ø ø ø é ø ± ø ± ± ± Ó ª ± ª ±Æø ªø ª ª 8 ø ± ƪø ± ª ø ± ø øº ø ª ª º ª ± ª ø ±Æ ø ªÙ ± ø ± ª ± ø ª ª øù º Æ ø Ì ± ø ± ± fl ± æ ± ± Ú Ó Ú fl ªÆ ª ºª é ªÆ ª ± Æ Æ ± ø ªÆ ø 8 ø ø Ʊ ª ø ± ø æ ± ± Æøß fl Æ º øù ø Ʊ Ú Æ± ª ± ª Æ ª ø ªÆ Î ±Æ ª Ú ± ª ±Æø ªø ª ª ø ø ± ± ø ± ± ± ø ªÆø ø ø æ ± ø ± ± Æø ± ª º ÙÔ Òµ º fifl«ãœ Ʊ ± ø Ù fiøߪæ Ʊ º ªÚ ± ± Æ ª ø ª ª Í ª Á ª ÔÓ ±Æ 8 Ʊ ªº ± ø éª ø ± ºª ø ø ª ± º± ª ±Æ ª ª Ú Æª ªÆ ± ± ø ± ªÆ ø Ʊ ± ø ª ª ª ± ± Æø ø  ± º± ± ƪ ø ø ± ª øæø ±Æ ø ºª ºª ø Ï ø ± ª ± ø ± ø ø ª ªÆø Æø º Ïp ªÆ ÓÏ ± ± ø ± ± ± øº ø ø Æøº ± Æø øú ± ± ø ø ± ªÙ 8 Ʊ ªº ± ø ø º ºÆø ø ± ª ø ±± ª ± ªº ± ª ± ª ª ø Æ ø ±Ú ªÆ ª ± º ø Ʊ ø Æ ª ± ø ø Æ ± øæª º ø ø ø ø fl ± Ù Õ Æ ªÆ 8 Ʊ ªº ± ø ª ± øæª Æø ªÆ ø ª ª ± ª ±ÆªÙ ± ª ª º± ª ± ª ª Æ ø Ï Ú œ ª ª ± ± ± ø ª ƱÆøº ± Æø ø ª ªÆ ø øæª ø Ø ºé± ± ƪ ª ª ª ºé ø ± ªÆ ºª øæª ª ø檪 ' ø ªÚ ª ª ± ± 4 ª ª ± ø ª ± ± ø ª ºø ª çø ª ±å ± ø ª º ø ø ø ª ªº ± ªÆ ø ª ø Ø ø ± Ʊ ± ± ª Ʊ ± ø Õ ø ± ª Õ œ ø øù ª ± ø ßÙ ø ºø Ú Ú Ô ä ± ± ø é ø ± ºª ª ±Æª Õ» Ú Ó ä ± ± ø é ø ± ºª ª ±Æª»
44 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 2/ Modena Pagina 5 di28 ÌÚ ÌÚÔÚ Œ ø ± ± Ú Ô Û Í ±Æ ºé ø ± Ú Ì ª Ï ± ± Æ ±Æ ø ª ª ± ªÆ ø ± ø Ʊ ± ª ª ª Æøº ± Æø ª ºª ª ±Æ ± º ª ±Æª ± ª ª ø ªÆ ø º± ± Í ±Æ ºé ø ±Ú ƪ ª ø ºª ø ªÆ ø Ù ø ø ºª Æø ª ø ÆøÙ ª ºª ø ø ƪ ª ø º ø ƪø ± ª ª ø ±Æ ø ± ø ø ±Æ ø ± ª º ªÆ± ± ª Ú ± ± ø ø ƪ ª ø º ø ø ƪø ± ª ø ø ±Æ ø ªÒ± Æ ø ±Ææ ª ± ± ª±Ú Ú Ì ä ø Ʊ ± ± Æø ø ºª ª ±Æ ª ø ø º± ± Í ±Æ Ú Ï ä ø ª Æøº ± Æø ø ºª ª ±Æ ª ø ø º± ± Í ±Æ Ú Õ ± ø æª ª é ø ± ºª øæ ±Ú ø Æø Î ± Æø ø ªÆ ª º ƱÆøº ± Æø ª ºª ª ª ± ± ª ª ºø ø ± ºª ª ±Æª Æ±Ú Õ 8 ºª ± º ø ø øæª ø ª ± ª Ú È ª Ú Á ª Æø ƪ ª ø ± Æ ª ø ª ª ø ± ø ºé ø ± º fl ± fi ± ± ª fl ± ø øú ª ± ªÆ ø ± ºª ª ª ± ºª ƪ ª ª Æø ±Æ ± ± ± ø ª ª ª ø ª ± ± Ʊ ± ± ª ª Ʊ ± ø ø ± ª æø µ ø ªÆø Ú œ ª ø ±Æ ª ±Æ ø ± ø ºª ø ªÆ ø ª ª ø ± ªÆ ø º± ª ªÆ ª ª º ø øæª Æøº± º ø ø ± ª ºª ª Ê ª ± ª ' æ ø ª ± ± Ø ª ª ± ø ±Æª ªÆø ø ± ªÚ ÚÎä ƱÆøº ± Æø ª ºª ª ª ± ± ª ª ºø ª ±Æª Ʊ Û ± ±Í ±Æ Ú
45 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 2/ Modena Pagina 6 di28 Ú Í ä ± ± Í ª ±Æª Û ø ª Õ º fl ± æ ± ± º± ± Í ºé ø ± ± ± Í ±Æ ºé ø ± ƪ º ºª é fl ± æ ± ± ± ± ø ±Æø ƪ ª ª ± ºé ø ±Ú ± ª± ±Æ ø ± 8 ø ƪ ± ø é ªÆ ± ºª ø ªÆ ø ª ª ± ª 8 Æ ± ø ø øæª ª ±Æ ø ª ª ø ± º ª ± ± ª± ÚÍ Ú fl ø ±Æª Æø º ª ± È ª ºª ø ± ª é± ± ø ƪ ± ø é ªÆ ± ºª ª ºª ø ªÆ ø ª ø ºø º± ± ª ± ø ƪøƪ ± ø ± ±Ú Õ ø ± ø ºé ø ± 8 ±Æ ø ± Ʊ ± ªÆ± ª ± ª±Ù ±Æ ª ± ª ƪø ± ª ø ø ±Æ ø º fl ± ø øê Æ ±Æºø ø ª ª ± Ʊ ±ºª ± ªÆ ª ø ª 8 ª ± º ± ª øæª ª ææø ª ªÆ ± ª ªÆª ø ªÆ ø ª ª ± ºé ø ± ª ±Ú ø Ø ª ± ªÆ± ªÙ Æø éø Ʊ ± ± ª ª ±Ù Æ Æ± ø ø ª ª ø ± ø ºé ø ± º fl ± ø ø Ú Ë Ú Ø ª ø ± ø ± 8 ± æ ª Æ ± Æøƪ ø ƪ ª ø º ø ªÆ ø ªÊ º ª ± 8 ø ± ± ø ± ºø ± ± ª± ±Æ ø ± ª ø øæª ª ±Æ ø ª 8 ± ª ø ª ª Æ øæ øú ª ø Ú Á øù æù Ù 8 ± Æø ø ºª ø ± ø ±Æ ± ± ø ºª ± ªÆ± ª ± ª± ª± ±Æ ø ±Ê Æø ø º ± ± ø ææª Æª ø ª ± ø ±Æø æª ø ø ±Ú
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56 Laboratorio dei Biomateriali - Dipartimento di Neuroscienze, Testa e Collo Riabilitazione Rapporto di prova n 2/ Modena Pagina 17 di28 ø æ Ú ÔÁ øù æä ± ± Á ª ±Æª ä fl ± æ ± ±Ê ± ªÆ ø ± ƪ º ºª ø ªÆ ø ª ± ø ±Æø ªÆø ª ª ºª Æøºø ± ø ± ø ± ± Æøæª ± ª ± ªª ª± ±Æ ø ªÚ
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