Unità 2. Prossemica, pragmatica e i paradossi della comunicazione
|
|
- Battista Renzo Casali
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Unità 2 Prossemica, pragmatica e i paradossi della comunicazione Contenuti Comportamento relazionale e «ascolto attivo» La pragmatica della comunicazione I paradossi comunicativi di Paul Watzlawick La teoria del doppio legame di Gregory Bateson 1. Comportamento relazionale e ascolto attivo In ogni forma d interazione si ha uno scambio comunicativo; la comunicazione interpersonale è, perciò, vista come un fenomeno sociale e intrinsecamente legato agli esseri umani. L uomo nasce come soggetto che ha bisogno di comunicare, e proprio per questa sua caratteristica si è sviluppato socialmente. Pur possedendo lo strumento della comunicazione connaturato alla sua stessa essenza, egli non è, però, sempre all altezza di comprendere gli elementi che regolano le modalità comunicative. Il linguaggio è il mezzo più efficiente per comunicare. Molteplici risultano anche gli elementi extralinguistici che sono indispensabili per l interazione degli uomini e per la reciproca comprensione. La comunicazione linguistica e quella extralinguistica s integrano reciprocamente e sono simultaneamente attive nell interazione. Nello scambio comunicativo si è soliti, tuttavia, attribuire maggior valore al linguaggio e alle regole che lo governano, prestando minore attenzione allo sviluppo della comunicazione non verbale. Le abilità non verbali sono, di regola, apprese e impiegate senza che vi sia necessariamente consapevolezza di come operano nella relazione. L analisi e l applicazione delle regole che controllano la comunicazione possono arricchire la conoscenza delle dinamiche che s interpongono nell interazione e, nello stesso tempo, favorire le relazioni interpersonali. Uno schema molto diffuso distingue i comportamenti che le persone assumono nell interazione sociale in quattro categorie: 1. Comportamento remissivo: è il comportamento di chi fugge davanti alle difficoltà e attribuisce agli altri le proprie responsabilità. Viene messo in pratica dalle persone che hanno una bassa autostima e un alta considerazione della capacità degli altri. È il comportamento meno adatto da tenere quando si vuole raggiungere un obiettivo. 2. Comportamento autoritario: è caratterizzato dall irascibilità e viene messo in atto dalle persone che non tengono in considerazione i pareri degli altri; sono pregiudizialmente ostili e hanno la tendenza ad umiliare e a disprezzare. Un comportamento del genere porta facilmente a generalizzazioni e ad una scarsa obiet- 1
2 Modulo Comunicazione e mass media tività nell esprimere pareri ed opinioni. Tale comportamento, che è scarsamente produttivo, viene tenuto solitamente da persone con un elevatissima considerazione di sé e con una bassa reputazione degli altri. 3. Comportamento autoritario mascherato o manipolatorio: consiste nell utilizzare le altre persone per i propri fini, in modo da non assumersi la responsabilità di ciò che si vuol fare. Il comportamento autoritario non è, in tal caso, palese, ma mascherato; può essere introdotto attraverso affermazioni quali: «Mi dispiace dirti questo, sai, se dipendesse da me ne farei volentieri a meno ma». Se il comportamento manipolatorio viene scoperto, genera negli interlocutori stati d animo che vanno dal rancore al disagio, e innalza barriere comunicazionali fondate sulla diffidenza e sulla sfiducia. È messo in atto dalle persone che hanno una bassa considerazione di sé e degli altri. 4. Comportamento relazionale positivo: è messo in atto dalle persone che hanno un alta considerazione sia delle proprie capacità sia di quelle degli altri. per approfondire Il comportamento relazionale positivo Diamo evidenza ai fatti e non alle opinioni. Questo è tra le cose più importanti nelle relazioni interumane. Dare evidenza ai fatti ci aiuta ad essere più obiettivi, meno suggestionabili e più imparziali nelle decisioni. Si descrive e si motiva in modo esplicito, fornendo particolari, ogni volta che si formula un opinione o una proposta, e questo fa di noi persone realistiche che sanno pianificare la loro vita. Mettere in atto il comportamento relazionale positivo vuol dire verificare sempre i messaggi di ritorno della comunicazione. Altra caratteristica del comportamento relazionale positivo è saper delegare e favorire la crescita di chi lavora con noi. In quest ottica le critiche che gli altri ci muovono non ci offendono, ma sono importanti punti di vista che ci danno modo di vedere aspetti della realtà che non avevamo considerato. La connotazione positiva della critica diventa naturale conseguenza. Con il comportamento relazionale positivo otteniamo ciò che desideriamo senza urtare o ferire gli altri, difendendo le nostre opinioni e rispettando quelle degli altri. Si applica l ascolto attivo raccogliendo informazioni sugli interlocutori. A volte si pensa che non parlare e non esprimere sempre e in ogni modo le proprie opinioni sia segno di debolezza e di mancanza di carattere. Ma un conto è la mancanza d eloquio perché non si ha nulla da dire o non si riesce a dire, e un conto è ascoltare per valutare ciò che ci viene detto. Nell ascolto attivo è importante evitare la valutazione prematura del contenuto dei messaggi che ci vengono inviati e arrivare a conclusioni azzardate. È molto importante, anche se può sembrare banale ricordarlo, lasciare sempre finire di parlare chi sta comunicando con noi, così com è importante concentrarci su quanto ci viene detto sgombrando la nostra mente da pensieri non attinenti all argomento trattato. Nel comportamento relazionale positivo, è importante ribadirlo, si dà evidenza ai fatti e non alle opinioni. È utile, per una buona relazione, evitare di lasciarsi suggestionare dalle opinioni ed essere centrato ai fatti. Nel comportamento relazionale positivo quando si muove una critica non si mette in discussione la persona, ma ciò che dice. Maurizio D Ambra, Tecniche di comunicazione, De Vecchi, Milano 2003 Esistono, secondo lo studioso D Ambra, alcune regole auree per favorire il comportamento relazionale positivo: a. Argomentare in modo esplicito le opinioni. b. Esprimere, dopo aver riconosciuto agli interlocutori la pertinenza delle proprie opinioni, i desideri, i sentimenti, le richieste e i dissensi. 2
3 Unità 2 Prossemica, pragmatica e i paradossi della comunicazione c. Esprimere sempre le proprie opinioni, rispettando quelle degli altri. d. Gestire, in maniera corretta, le situazioni e orientarle verso un obiettivo. e. Assumere sempre comportamenti volti a risolvere i problemi. f. Criticare solo ciò che può essere modificato. La critica di ciò che non è modificabile crea soltanto frustrazione e non serve a nulla. 1/1 La prossemica e il modello di Johari Prossemica: disciplina antropologica che stabilisce le distanze che intercorrono tra i soggetti che stanno comunicando tra loro. La prossemica studia la distanza interpersonale durante il processo comunicativo La prossemica è una disciplina antropologica. Il termine è stato coniato dall antropologo americano Edward T. Hall ( ). La prossemica individua e rappresenta la distanza interpersonale che intercorre nel processo d interazione ed è la posizione che ognuno occupa nello spazio rispetto agli altri. Essa è una scienza che s interessa delle relazioni umane realizzatesi nello spazio, e delle distanze interpersonali che gli uomini praticano nell ambiente in cui vivono. Le relazioni umane sono soggette a cambiamento sia in base alle diverse fasi della vita sia in base alla diversità tra una cultura e l altra. La cultura anglosassone, al contrario di quella latina, è, ad esempio, intollerante nei confronti di chi cerca di invadere il proprio spazio soggettivo. Nella relazione tra individui che interagiscono, la prossemica ha suggerito quattro tipi di distanza: 1. Intima, spazio che intercorre tra gli interlocutori con una distanza variabile da 0 (contatto fisico) a 45 cm (forte relazione di confidenza). 2. Personale, spazio che intercorre tra gli interlocutori con una distanza variabile da 45 a 120 centimetri (incontri con amici e rapporti familiari). 3. Sociale, distanza che gli interlocutori, in maniera naturale, assumono nelle relazioni e nei rapporti impersonali. Essa va da 120 a 360 centimetri e si stabilisce negli incontri di lavoro o tra soggetti che si conoscono appena. 4. Pubblica, distanza che si ha nelle pubbliche relazioni. Essa va oltre i 360 centimetri e si stabilisce tra soggetti operanti nel campo della politica, della cultura e dello spettacolo e il pubblico. La prossemica, come scienza antropologica, non solo riesce a stabilire la diversità tra i comportamenti degli uomini, ma mette anche in evidenza i diversi ambienti socioculturali. Il modello per analizzare la psiche e il processo di relazione è la finestra johari. Il termine «johari» è l acronimo dei nomi Joe e Harry (Joe Luft e Harry Ingham), psicologi americani e ideatori del modello. Il modello è graficamente rappresentato da un quadrato, suddiviso in quattro quadrati minori, di uguale grandezza, ma flessibili (un quadrato potrebbe, ad esempio, dilatarsi e occupare lo spazio degli altri tre); esso interpreta, in modo consapevole, il comportamento e tiene conto di una varietà di elementi (crescita, bisogni psico-sessuali, sicurezza psicologica, bisogni sociali). 3
4 Modulo Comunicazione e mass media Il quadrante aperto rappresenta l area pubblica ed è la parte della personalità nota a sé e agli altri. Il quadrante cieco è la parte della personalità ignota all interessato, ma nota agli altri. Il quadrante nascosto rappresenta l area della personalità nota all interessato ed ignota agli altri. Il quadrante ignoto è l area della personalità inconscia, che è sconosciuta all interessato e agli altri. Quadrante aperto Quadrante cieco Quadrante nascosto Quadrante ignoto Modello della consapevolezza di Johari 2. La pragmatica della comunicazione La pragmatica della comunicazione è una teoria che ha avuto una vasta influenza negli studi sulla comunicazione interpersonale; essa è stata proposta dai ricercatori del gruppo di Palo Alto, il cui esponente più famoso è Paul Watzlawick, coautore con Janet Helmick Beavin e con Don D. Jackson del famoso libro Pragmatica della comunicazione umana (1967). La pragmatica è la disciplina che studia ogni azione che l uomo svolge attraverso il linguaggio e analizza le influenze che le modalità comunicative hanno sui comportamenti. Il termine è stato coniato dal filosofo del linguaggio Charles Morris, il quale nel libro Lineamenti di una teoria dei segni (1938) suddivide la semiotica in tre ambiti: 1. Sintassi, che affronta la combinazione dei segni linguistici. 2. Semantica, che si occupa del significato dei segni linguistici. 3. Pragmatica, che tratta l origine, l impiego e le conseguenze dei segni linguistici. Il principio su cui si basa lo studio di Watzlawick è che la comunicazione è messa in azione dalle relazioni da cui si origina, individuandole e trasformandole. 2/1 La pragmatica della comunicazione umana e gli assiomi La comunicazione non è valutata solo come un semplice passaggio di informazioni, ma diventa un evento o un processo. Essa viene definita tenendo conto, da un lato, di coloro che comunicano con tutto il loro bagaglio emotivo, culturale e sociale e, dall altro, dell ambiente in cui si realizza. Il risultato più importante di questi studi è stato la definizione della comunicazione attraverso l enunciazione delle sue proprietà che, secondo Watzalawick, possiedono naturali assiomi (verità evidenti) e definiscono lo scambio comunicativo degli esseri umani. Gli assiomi sono dai teorici della Scuola di Palo Alto così classificati: 1. Il primo assioma afferma che è impossibile non comunicare. «Tutto il comportamento ha valore di messaggio e, quindi, è comunicazione». Chiunque si trovi inserito in una situazione di relazione diventa, perciò, portatore, con il suo comportamento, di messaggi e di informazioni. In ogni interazione si attiva, non essendoci per Watzalawick qualcosa che non sia un comportamento, uno scambio comunicativo: «Non si può non comunicare». Per il primo assioma comunicativo, 4
5 Unità 2 Prossemica, pragmatica e i paradossi della comunicazione all interno del sistema relazionale anche il silenzio e l inattività hanno, pertanto, valore di messaggio. 2. Il secondo assioma sostiene che in ogni messaggio si può distinguere un livello di contenuto e uno di relazione, di modo che il secondo classifica il primo ed è, quindi, metacomunicazione; questa è, perciò, una «comunicazione sulla comunicazione». Senza porre l accento sulla metacomunicazione diventa, in verità, laborioso cogliere la ricchezza e la difficoltà del comunicare. «La capacità di metacomunicare in modo adeguato hanno scritto Watzlawick, Beavin e Jackson in Pragmatica della comunicazione umana non solo è la conditio sine qua non della comunicazione efficace, ma è anche strettamente collegata con il grosso problema della consapevolezza di sé e degli altri». Il secondo assioma afferma, dunque, che ogni messaggio possiede, da un lato, un contenuto e, dall altro, le indicazioni sulle modalità con cui tale contenuto dovrebbe essere codificato dall interlocutore. Esso si riferisce al carattere della notizia che viene espressa; spesso non è, però, sufficiente per trasmettere il reale messaggio di ciò che si vuole comunicare. È necessario, affinché ciò avvenga, che il mittente dichiari il modo in cui valuta la relazione con il ricevente. Ad esempio, la frase: «Fai attenzione!» può voler dire cose diverse, a seconda della relazione in cui è inserita. Se l espressione venisse pronunciata da un genitore ad un figlio potrebbe essere intesa come una raccomandazione; se, invece, fosse pronunciata da un insegnante ad un alunno potrebbe significare una richiesta o un ordine; se venisse esternata da un boss della malavita ad un suo rivale, si tratterebbe, probabilmente, di una minaccia. Secondo gli studiosi della Scuola di Palo Alto, quando s intrecciano comunicazione e metacomunicazione nascono i cosiddetti paradossi pragmatici, ovvero un tipo di messaggio in cui l aspetto del contenuto del comunicare contraddice quello relazionale. 3. Il terzo assioma afferma che la natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti. Esso, ribadendo che la comunicazione è sempre bidirezionale, nega lo scambio comunicativo unidirezionale di Shannon e di Weaver. Per punteggiatura bisogna intendere la percezione, che è soggettiva; emerge, pertanto, come conseguenza che l interpretazione del rapporto causa-effetto degli scambi comunicativi ha un punto di partenza soggettivo. Watzlawick chiarisce questo aspetto delle interazioni comunicative con il seguente esempio: in una lite tra marito e moglie, il primo punteggia (percepisce) il proprio comportamento come risposta a quello della seconda. Il marito afferma: «Io mi chiudo in me stesso perché tu brontoli»; la moglie, a sua volta, percependo ( punteggiando ) il comportamento del marito come causa del proprio, sostiene: «Io brontolo perché tu ti chiudi in te stesso». In sostanza, nella sequenza comunicativa, secondo la punteggiatura arbitraria e soggettiva, cambia l interpretazione del comportamento dell altro e, quindi, del proprio come risposta ad esso. Ciò Il modo soggettivo di percepire i fatti che uno considera come causa viene, invece, fissato come effetto viene definito punteggiatura dall altro. I modi diversi di punteggiare (percepire) una sequenza possono, perciò, essere differenti e, in tal modo, generare conflitti. 4. Il quarto assioma asserisce che gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico che con quello analogico. Il modulo numerico/digitale corrisponde alla comunicazione verbale, mentre la comunicazione analogica si esprime attraverso 5
6 Modulo Comunicazione e mass media i gesti, la mimica, la postura, il tono della voce, le pause e così via. Gli elementi della comunicazione digitale sono le parole, ovvero dei segni arbitrari la cui relazione con ciò che rappresentano è definita per convenzione, mentre nella comunicazione analogica il segno rappresenta direttamente il significato, come avviene nel momento in cui chiediamo a qualcuno di avvicinarsi con un semplice gesto della mano. Nell interazione umana, la comunicazione non verbale (analogica) accompagna quella verbale (digitale/numerica) e consente di esprimere in maniera più diretta gli umori, le emozioni e le reazioni del comunicare dell altro. 5. Il quinto ed ultimo assioma afferma che gli scambi comunicativi possono essere simmetrici o complementari, a seconda che siano basati su uguaglianze o su differenze. Lo scambio simmetrico avviene in una comunicazione in cui i partecipanti si considerano orizzontalmente sullo stesso piano. La comunicazione è invece complementare quando uno dei partecipanti occupa una posizione che è considerata da entrambi superiore o inferiore, in funzione, ad esempio, del ruolo o della competenza (insegnante-allievo). La simmetria e la complementarità non sono posizioni rigide e la relazione si può modificare, nel tempo, verso l una o verso l altra direzione. Ad esempio, il rapporto tra genitore e figlio, inizialmente complementare, può diventare simmetrico quando il figlio diventa un adulto. La relazione diventa, infatti, bilanciata quando simmetria e complementarità si alternano. Tra insegnante e allievo lo scambio comunicativo è di tipo complementare Secondo i cinque assiomi della pragmatica, la comunicazione è da considerarsi un evento complesso, che è messo in azione dall interazione. Resta ferma la convinzione che tutti i soggetti che si trovano in un contesto comunicano. 3. I paradossi comunicativi di Paul Watzlawick Il paradosso è ha scritto Watzlawick «una contraddizione che deriva da una definizione corretta di premesse coerenti». Nel ragionamento paradossale non c è, dunque, errore di comprensione, né è presente una premessa sbagliata. Il termine paradosso deriva dal greco e significa etimologicamente contro (para) opinione (doxa). Esso segnala un affermazione che viene pronunciata in evidente contrasto con l esperienza comune e in contraddizione con principi della logica. Tale affermazione, sottoposta però a dura critica, si mostra valida. I principali paradossi per Watzlawick sono tre (logico-matematici, semantici e pragmatici); essi rappresentano una contraddizione che è resa concreta da un ragionamento, il quale, immesso in un circolo vizioso, non riesce a trovare una soluzione. 1. Storicamente i paradossi logico-matematici più noti sono quelli di Zenone di Elea, vissuto nel V secolo a.c., di cui uno in particolare, ovvero quello di Achille e la tartaruga, è famoso. Il Pié Veloce Achille procede ad una velocità superiore a quella della tartaruga. Questa, però, ha, in partenza, un vantaggio di 100 metri. Quando Achille giunge al punto di partenza della tartaruga (T 0 ), questa già si è 6
7 Unità 2 Prossemica, pragmatica e i paradossi della comunicazione spostata più avanti (punto T 1 ). Achille cerca, allora, velocemente di raggiungere il punto T 1, ma, arrivato al punto T 1, la tartaruga si è ulteriormente spostata in T 2, e così via all infinito. La conclusione è che Achille non riuscirà mai a raggiungere la tartaruga. Il paradosso è chiaro, giacché si sa che è vero il contrario; anzi anche in matematica, con un equazione di primo grado si può stabilire il momento in cui avviene il sorpasso. Ma il problema sta nel pareggiare i conti impiegando lo stesso procedimento di Zenone. Si trova, così, una somma infinita: ,1 + 0,01 + 0,001 + = 111, In seguito, nel secolo XVII, con l introduzione del calcolo infinitesimale, si sono risolti in maniera definitiva i problemi posti dalla somma di infiniti termini. A tal proposito Bertrand Russell scrive: «Si dimostra che, se Achille raggiungerà mai la tartaruga, questo dovrà accadere dopo che sia trascorso un numero infinito di istanti dal momento della sua partenza. E questo, di fatto, è vero; ma non è vero che un numero infinito di istanti dia origine ad un tempo infinitamente lungo, e, quindi, non si può per niente concludere che Achille non raggiungerà mai la tartaruga». 2. I paradossi semantici sono quelli, ad esempio, del mentitore. Un soggetto che si esprime con la frase «Sto mentendo», è un classico esempio di paradosso semantico. Un individuo, infatti, se ammette di mentire, allora non sta mentendo; se, invece, dice la verità, sta mentendo. In tutti i casi sta mentendo e insieme non sta mentendo. Un altro paradosso semantico è l esempio del barbiere di Bertrand Russell. Su di un isola c è un solo barbiere, ben rasato, che fa la barba a tutti quelli che non se la fanno da soli. Lui se la fa da solo oppure no? Se si fa la barba da solo, allora non è vero che la fa solo a chi non se la fa da solo. Se non se la fa da solo, allora dovrebbe essere rasato dal barbiere, che però è lui stesso. Il problema è collocare il barbiere in uno dei due insiemi, poiché la sua inclusione in entrambi gli insiemi creerebbe una contraddizione con la definizione stessa. 3. I paradossi pragmatici consistono in messaggi contenenti delle ingiunzioni che, nell imporre di compiere un azione, di fatto la negano. La forma più frequente in cui il paradosso entra nella pragmatica della comunicazione umana è un imposizione che pretende un comportamento specifico che, per sua natura, non può essere che spontaneo. Con l ingiunzione paradossale, dunque, si richiede ad un soggetto il comportamento che s intende estinguere, facendogli perdere in questo modo la sua spontaneità. Il prototipo di tale tipo di comportamento è la frase «Sii spontaneo». L essere spontaneo è, per sua definizione, un comportamento personale e volontario. Non può, pertanto, essere imposto o richiesto. 4. La teoria del doppio legame di Gregory Bateson La teoria del doppio legame è stata impiegata dall antropologo Gregory Bateson e dal gruppo di Palo Alto per spiegare in parte l eziologia delle sofferenze psicologiche e soprattutto della schizofrenia. Essa studia i paradossi dell astrazione nella comunicazione. In altri termini, piuttosto che dare eccessiva rilevanza al presunto trauma, nel 1956 Bateson ha ipotizzato e, in seguito, esaminato il contesto comunicativo e gli schemi d interazione, replicati molte volte, all interno del nucleo familiare. Le sofferenze psicologiche e la schizofrenia potrebbero essere causate dall effetto della continua esposizione a doppi legami sin dalla tenera età e, quindi, dalla conseguente inadeguatezza di discriminazione fra tipi logici. Questa abitudine mentale sarebbe il risultato dei contesti d apprendimento nei primi anni della vita del bambi- 7
8 Modulo Comunicazione e mass media no. Il comportamento schizofrenico e delle sofferenze psicologiche ha, dunque, secondo questa teoria, origine da forme prolungate e gravi di comunicazione disfunzionale, che si realizzano in contesti comunicativi rilevanti per il benessere psicologico del soggetto. Un esempio potrebbe essere una madre che comunica a parole il proprio amore per il figlio ma che, a livello di comunicazione analogica (non-verbale) trasmette segnali di rifiuto, d ansia o di paura. Il bambino, in tal caso, potrebbe rendersi conto del messaggio di rifiuto. Una tale interpretazione lo porterebbe a considerare qualcosa di profondamente triste, vale a dire mia madre è cattiva oppure mia madre non mi vuole bene. Egli, giacché dipende, per la propria sopravvivenza, dal sostegno fisico e psicologico degli adulti, non può, però, fare a meno di ammettere ciò che la madre afferma e di considerarsi lui il cattivo per aver percepito l incongruenza della genitrice e per avere sospettato che non l amasse. Il bambino, anche se avesse preso per buone le manifestazioni d affetto della madre, l avrebbe in ogni modo, persa. Se egli si fosse poi posto a sua volta in una situazione di ritiro nel rispettare la risposta della madre, avrebbe ottenuto una punizione del tipo: «Ma come, non mi vuoi più bene?». Se avesse, al contrario, tentato di chiarire la situazione sarebbe stato rimproverato con risposte del tipo: «Non è assolutamente vero...», oppure «Come puoi pensare cose così brutte sulla tua mamma». Nel doppio legame patogeno, in qualsiasi modo si dia la risposta, si è, perciò, sempre perdenti. 8
9 Unità 2 Prossemica, pragmatica e i paradossi della comunicazione Fissiamo i concetti La comunicazione è connaturata all essere umano. Tradizionalmente, si suole distinguere i comportamenti sociali in quattro tipologie: remissivo; autoritario; autoritario mascherato o manipolatorio; relazionale positivo. La prossemica individua le distanze che intercorrono tra gli individui nel momento in cui comunicano tra loro. Si tratta dunque di una disciplina, di area antropologica, centrata sugli spazi che contraddistinguono le relazioni interpersonali. Tali spazi possono connotare rapporti di tipo: intimo, personale, sociale, pubblico. La pragmatica della comunicazione è una teoria proposta dai ricercatori del gruppo americano di Palo Alto, il cui esponente più noto è Paul Watzlawick. L evento comunicativo, secondo i sociologi del gruppo di Palo Alto, si manifesta in base a cinque assiomi: è impossibile non comunicare; in ogni messaggio si può sempre distinguere un livello di contenuto e uno di relazione; la natura della relazione dipende dalla punteggiatura ovvero dalla percezione soggettiva dell interlocutore delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti; gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico che con quello analogico; gli scambi comunicativi possono essere simmetrici o complementari. Watzlawick enuncia anche tre paradossi che riguarderebbero al comunicazione: logico-matematici; semantici; pragmatici. L antropologo Gregory Bateson ha formulato la teoria del doppio legame per tentare di dar spiegazione ai fenomeni di sofferenza psicologica e, in particolare, alla schizofrenia. Egli attribuisce tali patologie a contesti comunicativi e schemi d interazione disfunzionali che, ripetuti innumerevoli volte nell infanzia, darebbero origine a sofferenze psicologiche in età adulta. Il doppio legame si riferisce a una relazione a due (ad esempio quella tipica tra madre e bambino), in cui l elemento dominante manifesta incongruenza tra comportamento esplicito e comunicazione implicita. Prove di verifica 1. Rispondi alle seguenti domande utilizzando lo spazio a disposizione: a) Cosa distingue un comportamento autoritario da uno improntato alla remissione? b) Come si manifesta il comportamento autoritario mascherato? 9
10 Modulo Comunicazione e mass media Prove di verifica c) Di cosa si occupa la prossemica? d) Come viene divisa la semiotica da Charles Morris? e) In cosa consiste un paradosso, e quali sono, secondo Paul Watzlawick, quelli riguardanti la comunicazione? f) Perché il doppio legame viene considerato da Gregory Bateson disfunzionale e fonte di patologie psicologiche per chi lo vive? 2. Descrivi le quattro tipologie di distanza che, per la prossemica, connotano le relazioni interpersonali
11 Prove di verifica Unità 2 Prossemica, pragmatica e i paradossi della comunicazione 3. Sintetizza i contenuti degli assiomi della comunicazione postulati da Paul Watzlawick e dagli studiosi di Palo Alto Leggi il brano seguente e rispondi alle domande: Interazioni simmetriche e complementari Applicai il termine simmetrico a tutte quelle forme d interazione che potevano essere descritte in termini di competizione, rivalità, emulazione reciproca e così via (cioè quelle in cui determinate azioni A spingevano B ad azioni dello stesso genere, le quali a loro volta spingevano A a nuove azioni simili, e così via. Se A cominciava a vantarsi, questo stimolava B a vantarsi ancora di più, e viceversa). Applicai, invece, il termine complementare alle sequenze interattive in cui le azioni di A e di B erano diverse ma si combinavano l uno con l altra (ad esempio: autorità-sottomissione, esibizionismo-ammirazione, dipendenza-assistenza). Notai che queste coppie di relazioni potevano anch esse risultare schismogeniche (ad esempio, la dipendenza poteva stimolare l assistenza e viceversa). A questo punto possedevo una classificazione o tipologia non delle persone ma dei processi, e mi fu facile e naturale passare da questa classificazione a pormi il problema di che cosa sarebbe potuto scaturire dall interazione fra i processi suddetti. Che simmetria (che di per sé dava luogo ad una schismogenesi simmetrica da eccessiva competizione) si fosse mescolata con la dipendenza-assistenza complementare? E difatti tra i processi così definiti vi erano interazioni interessantissime. Risultò che i temi d intenzione simmetrici e complementari si negano a vicenda (cioè hanno effetti opposti sulla relazione), sicché quando la schismogenesi complementare (ad esempio autoritàsottomissione) diventa troppo sgradevole, un po di competizione allenta la tensione; viceversa, quando la competizione va troppo in là, un po di dipendenza risulta gradita. Gregory Bateson, Mente e natura, Adelphi, Milano 1984 Quale tipologia di relazione implica competizione, rivalità o emulazione reciproca? Le combinazioni autorità-sottomissione ed esibizionismo-ammirazione come possono essere classificate? In che rapporto sono i temi d intenzione simmetrici e quelli complementari?
Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliComunicazione = Comportamento (P. Watzlawick)
Livello pragmatico Secondo la pragmatica in ogni scambio comunicativo si crea una relazione sociale tra i comunicanti che va oltre la semplice trasmissione del messaggio Comunicazione = Comportamento (P.
DettagliIntroduzione alla Cultura della Comunicazione
Introduzione alla Cultura della Comunicazione Gli Assiomi della Comunicazione 1. Non si può non comunicare 2. Gli esseri umani comunicano sia in modo digitale che in modo analogico 3. Ogni comunicazione
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliLO2.3 SESSIONE 3 UN PO DI TEORIA: I CINQUE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
LO2.3 SESSIONE 3 UN PO DI TEORIA: I CINQUE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE BREVE DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ Introduzione al tema Presentazione e discussione dei 5 assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick
DettagliLA COMUNICAZIONE E GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
LA COMUNICAZIONE E GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE UMANA Proprietà semplici della comunicazione Un essere umano è coinvolto fin dall inizio della sua esistenza in un complesso
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliSante Perazzolo Trainer PNL e coach PNL new code
Sante Perazzolo Trainer PNL e coach PNL new code e-cons s.r.l. Via del Lavoro, 4 35040 Boara Pisani (PD) La comunicazione è una relazione fra due o più persone che si regge sullo scambio di informazioni
DettagliLa famiglia come contesto la circolarità come metodo. Alcune idee dal counselling sistemico per lavorare sulle risorse attraverso la consapevolezza
La famiglia come contesto la circolarità come metodo Alcune idee dal counselling sistemico per lavorare sulle risorse attraverso la consapevolezza Il lavoro dell'assistente sociale spesso è rivolto a famiglie,
DettagliImpara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung
La Comunicazione una premessa. Impara tutto quello che puoi sulla teoria, ma quando sei di fronte all altro dimentica il manuale. C.G. Jung La Teoria (Dalla scuola di Palo Alto Watzlawic) Lo studio della
DettagliCOMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA
COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliFARE O ESSERE VOLONTARI?
Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
DettagliGVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016
GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di
DettagliComunicazione. Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione
Comunicazione Comunicazione Verbale, non verbale e paraverbale: limiti e risorsa nella comunicazione Non si può non comunicare, afferma uno degli assiomi della comunicazione. Non esiste infatti la non
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliGestione del conflitto o della negoziazione
1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere
DettagliDOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA
DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA ASSERTIVITA ETIMOLOGIA: Assertività deriva dal latino assèrere. Il significato
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliStudio o faccio i compiti?
Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliCORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI
CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi
DettagliO P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m
O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE w w w. o s m v a l u e. c o m COMPRENSIONE (RELAZIONI) Qualità generale delle relazioni. Capacità della persona di costruirsi relazioni
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliRaccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri
COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri
DettagliI.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE
I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad
DettagliIT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliIMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE
Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliAssertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé
Assertività Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi Presenza di Affinate Abilità interpersonali Assenza Di paure o Inibizioni sociali Buona immagine di sé Privata e professionale ESSERE
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliI 12 principi della. Leadership Efficace in salone
I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare
DettagliL adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
DettagliCOME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.
COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,
DettagliIl Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa!
Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa! Impara con me le tecniche di vendita più efficaci e i segreti della comunicazione verbale e non-verbale per
DettagliSalvatore Salamone. Manuale d istruzione per. Coppie che. Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE! ... tutto sommato un libro d amore
Salvatore Salamone Manuale d istruzione per Coppie che Scoppiano QUALCOSA SI PUÒ FARE!... tutto sommato un libro d amore CAPITOLO 18 Voler avere ragione Spesso le coppie incontrano delle barriere insormontabili
DettagliIstruzioni per leggere bene. Istruzioni per leggere bene
Istruzioni per leggere bene A cura di Silvana Loiero 1 La lettura orientativa La prima: farsi un idea generale La seconda: identificare le parti La terza: scorrere indici e sintesi La quarta: leggere rapidamente
DettagliLINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliCOMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE è LA MODALITA ATTRAVERSO la quale GLI ESSERI UMANI ENTRANO IN RELAZIONE E SI
COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE è LA MODALITA ATTRAVERSO la quale GLI ESSERI UMANI ENTRANO IN RELAZIONE E SI INFLUENZANO La comunicazione è una abilità fondamentale nella
DettagliTesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità
Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PRIMA DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA - CLASSE PRIMA L alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
DettagliChe cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.
Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è
Dettaglinel paziente anziano
nel paziente anziano Verbale Non verbale Paraverbale 38% 7% 55% Fonte: Mehrabian L invecchiamento è un evento esistenziale che abbraccia tutte le esperienze della vita è necessario un approccio multidisciplinare
DettagliLa Comunicazione Formativa a Scuola
Università degli Studi di Firenze Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Scienze dell'educazione e dei Processi Culturali e Formativi La Comunicazione Formativa a Scuola Vanna Boffo Aspetti
DettagliSCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 il
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliAttività per la scuola secondaria di II grado
Attività per la scuola secondaria di II grado Il punto di esplosione Gli adolescenti sperimentano ed esprimono la rabbia in diversi modi. Alcuni esplodono da un momento all altro, apparentemente senza
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliApertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella
Apertura dello Sportello C.I.C. Referente scolastica-counselor prof.ssa Gerardina Gonnella In una scuola che ormai è concepita come luogo non solo deputato alla trasmissione del sapere, ma anche connesso
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliDISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI
GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE
DettagliMASTER IN LIFE COACHING
MASTER IN LIFE COACHING Master in life coaching abilities ABILITIES 2016 Brain Fitness SRL Via Abbagnano 2 Senigallia, AN +39 392 33 22 000 www.progettocrescere.it/coaching www.brain.fitness coaching@brain.fitness
DettagliPsicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria
Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it
DettagliImparare a comunicare efficacemente
Imparare a comunicare efficacemente Comunicare efficacemente Per diventare un parlante e un ascoltatore competente è necessario padroneggiare: - le relazioni semantiche - le regole sintattiche Ma anche
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliSCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA GEOGRAFIA Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori Classe 5 1.1.1
DettagliLa comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta
La comunicazione interpersonale Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta Comunicazione interpersonale Quella che avviene tra due persone o all interno di un gruppo definito. E immediata e prevede la
DettagliCOME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.
COMECOMPORTARSIERAPPORTARSICONALLIEVIEGIOCATORI DURANTELELEZIONIEGLIALLENAMENTI. CONSIGLIESUGGERIMENTI Siribadisce,comedettoinaltreoccasioniquandosièparlatodimetodologia,il concettodifondamentaleimportanzacheè:nondilungarsitroppodurantele
DettagliPRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente
DettagliGIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe
GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli
DettagliPRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA
PRESENTAZIONE Mostra VIOLENZA ASSISTITA La nostra Associazione Mariposa si pone come obiettivo quello di approfondire la percezione ed il grado di conoscenza del tema della violenza assistita dai minori
DettagliAutostima Amica-Nemica
Autostima Amica-Nemica come influenza le nostre scelte Dott.ssa Gioia Negri Psicologa, Psicoterapeuta Dottore di Ricerca in Neuroscienze Cognitive cos è l Autostima? Definizione «psicologica» «il processo
DettagliElaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI
SERVIZIO DI MEDIAZIONE SCOLASTICA PLUS SARCIDANO E BARBAGIA DI SEULO Elaborazione questionari somministrati nel Liceo Pitagora di ISILI Classe 2 A Area supporto sociale e familismo Comprende gli item da
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliLa pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante
Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliALL. A Competenze chiave di cittadinanza
ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza
DettagliL USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE
L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica
DettagliAdulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme
Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile
DettagliA.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA D ISTITUTO COMPETENZA CHIAVE EUROPEA DISCIPLINA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1 grado San Giovanni Teatino (CH) CURRICOLO A.S. 2012-1013 CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI Sviluppa
DettagliIL TOCCO E LA RELAZIONE
IL TOCCO E LA RELAZIONE DR.SSA CHIARA PAGANI PSICOTERAPEUTA, PSICOLOGA CLINICA E CERTIFIED INFANT MASSAGE INSTRUCTOR PROGRAMMA: Accoglienza e rompighiaccio; Esercizi d ascolto e di contatto; Assiomi della
DettagliMetodi per valutare la User Experience nei servizi web
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Metodi per valutare la User Experience nei servizi web Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance PA
DettagliSpinoza e il Male. Saitta Francesco
Spinoza e il Male di Saitta Francesco La genealogia del male è sempre stato uno dei problemi più discussi nella storia della filosofia. Trovare le origini del male è sempre stato l oggetto principale di
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliDott.ssa Federica Pricci Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Federica Pricci Psicologa Psicoterapeuta La Comunicazione Cosa significa Comunicare? Trasmettere informazioni,conoscenze,pensieri tra due o piú soggetti. La comunicazione contiene elementi non
DettagliIDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA
IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA A cura del 1 LA MATEMATICA: perché studiarla??? La matematica non è una disciplina fine a se stessa poichè fornisce strumenti importanti e utili in molti settori della
DettagliPROGETTARE PER COMPETENZE
Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento
DettagliLa lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro)
La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) Abdelkrim Boussetta Ispettorato Regionale - Rabat 1 Corso di formazione Accademia di Rabat, giovedi 21 ottobre 2010 Docente Studente Materia 2 Insegnamento
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliFallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker
Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
Dettagli