Dal 5 all 11 aprile 2014

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1 Dal 5 all 11 aprile 2014 da BRESCIA OGGI dal GIORNALE DI BRESCIA da L ARENA da L ADIGE dal TRENTINO dalla GAZZETTA DI MANTOVA dal CORRIERE DELLA SERA da BRESCIA OGGI venerdì 11 aprile 2014 PROVINCIA Pagina 37 GARDONE RIVIERA. Cambia il metodo per l Imposta di soggiorno, che quest anno scatterà dal 5 maggio Tassa sui turisti, «menù» a prezzo fisso Sergio Zanca Stop al calcolo percentuale: si passa a importi definiti secondo la categoria di hotel Un gettito da 200mila euro Il sindaco di Gardone Riviera Andrea Cipani e gli assessori hanno deciso di modificare le modalità di applicazione dell imposta di soggiorno, stabilendo per il 2014 nuove tariffe. I turisti dovranno versare i seguenti contributi a titolo di imposta: 3,30 euro per alberghi cinque stelle, 1,20 per i quattro, 0,50 per i tre, 0,25 per le altre strutture ricettive. La previsione è di incassare complessivamente 200 mila euro, rispetto ai 180 mila del passato. Gettito destinato a finanziare interventi in materia di turismo, di manutenzione, fruizione e recupero di beni culturali e ambientali, nonché dei relativi servizi pubblici. Due le novità: l ampliamento del periodo di tassazione (non più dal 16 maggio al 30 settembre, ma dal 5 maggio al 31 dicembre), e il cambiamento del metodo usato per effettuare il calcolo. A differenza delle altre località a Gardone Riviera si applicava una percentuale commisurata al prezzo medio delle camere: 1,25% per gli hotel a cinque stelle, 1% per quelli a quattro, 0,80% per le tre, 0,50% per gli altri. Massimo: 5

2 euro a notte. In residence, appartamenti, bed e breakfast, eccetere, lo 0,50% veniva applicato tenendo conto della media tra il minimo e il massimo ottenuto dal rapporto tra il prezzo giornaliero delle varie unità abitative e il relativo numero di posti letto. «Dall analisi dei prezzi dichiarati alla Provincia di Brescia per l anno 2014 dalle strutture locali - hanno detto il sindaco Cipani e gli amministratori comunali - sono emerse evidenti anomalie, tanto che in alcuni casi si è arrivati fino all abbattimento dell 80% rispetto agli importi precedentemente dichiarati. Considerato inoltre che è impossibile rincorrere le modifiche dei listini pubblicati su internet dai singoli alberghi, abbiamo deciso di applicare l imposta come fanno le altre località, stabilendo delle tariffe fisse per ogni categoria». Numerose le esenzioni per varie categorie. venerdì 11 aprile 2014 PROVINCIA Pagina 37 TOSCOLANO MADERNO. Domani si inaugura Il Museo della carta riapre la stagione tra musica e bellezza Alle visite alla struttura nella Valle è abbinato un cartellone di concerti il museo della carta di Toscolano Maderno, all interno della valle, riapre i battenti a tempo pieno. Da domani e poi fino l 30 settembre sarà possibile visitarlo ogni giorno, con orfario continuato dalle 10 alle 18. In aggiunta alle visite al museo e alla sua bellissima «location», proprio in occasione della riapertura di domani, l Associazione musicale Meandro, guidata da Marcello Cobelli, ha organizzato per la serata, alle 21, una proposta culturale dal titolo «Un sabato leggendario». È prevista la presentazione del libro «Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda», alla presenza dell autrice, Simona Cremonini, originaria di Montanara (Mantova), che nel 2005 ha vinto il premio Akery, sezione horror. Ingresso libero. Gli intermezzi musicali sono tratti dalla suite «Summer dreams» di Amy Beach, a cura delle pianiste Emanuela Baronio e Emma Trevisani, con la voce recitante di Carlo Pardi Per il prosieguo della stagione, sono già programmati altri appuntamenti: l 8 giugno, alle 18, concerto di arpe («Suoni del Garda»); il 6 luglio, alle 20.30, si esibirà l Ensemble Anthea (flauto, chitarra, viola, violoncello); nelle serate del 31 luglio e del 14 agosto le rievocazioni storiche; il 4 agosto rappresentazione teatrale; il 7 settembre Tango. Per le scolaresche o i gruppi il Museo della carta è sempre aperto, su prenotazione. Per informazioni, telefonare al numero oppure Via internet: info@valledellecartiere.it. Prezzo del biglietto: 6 euro (4, invece, per ragazzi dai 6 ai 18 anni, per over 65, e gruppi). SE.ZA. giovedì 10 aprile 2014 PROVINCIA Pagina 25 INTERNET. Rinnovato il sito lagodigarda.it La Comunità in rete: un portale tutto nuovo La Comunità del Garda ha rinnovato il portale internet unico per l intero bacino, con le principali informazioni per residenti e turisti. L obiettivo: raggiungere entro un anno un milione di presenze on line, e in seguito superare 2 milioni. Da una parte contiene i dati istituzionali: le norme sulla navigazione, i livelli delle acque, gli indirizzi dei vari comuni; dall altra le notizie riguardanti alberghi, ristoranti, attività commerciali, musei, manifestazioni, servizi, eccetera, con una serie di classificazioni trasversali (dove andare coi bambini, in quali luoghi portare gli animali, e così via). In futuro verrà creata anche una sezione e-commerce: le aziende metteranno in mostra i loro prodotti. «Una guida on line moderna, in tre lingue, italiano, tedesco e inglese, utilizzabile da tutti - ha spiegato il presidente della Comunità Giorgio Passionelli -. Non intendiamo andare in contrapposizione coi Consorzi esistenti. Una iniziativa finanziata con fondi privati, e che a noi non è costata nulla e darà introiti». SE.ZA. giovedì 10 aprile 2014 PROVINCIA Pagina 25 NATURA/1. Si concretizza il ritorno nell ecosistema del pregiato pesce: seminati pochi giorni fa altri 40mila avannotti Torna la «vera» trota del Garda La Lacustris riconquista il lago

3 Luciano Scarpetta Era quasi scomparsa per la cementificazione dei torrenti di frega: il suo posto era stato «usurpato» dalle immissioni della specie Fario Una Salmo trutta lacustris: l unica trota autoctona del lago di Garda, ha subito una forte rarefazione nel corso dell ultimo secolo Una Salmo trutta Fario: immessa del Garda da fuori, nel lago assume colori simili alla livrea della «lacustre» per effetto dell alimentazione L originale e unico Cedro di Salò La trota lacustre del Garda, quella vera e originale, sta tentando di riprendersi il «suo» lago dopo anni di declino. Sono infatti cominciate, con numeri più che mai importanti, le semine di avannotti della ormai rara «Salmo trutta lacustris», sostituita negli anni dalle cugine «Salmo trutta fario», diffuse negli allevamenti e immesse nel Benaco in grandi quantità. Tanto da ingenerare l equivoco per molti pescatori, convinti di catturare delle Lacustri che invece, in moltissimi casi, sono Fario. E la padrona di casa? La vera «titolare» dell ecosistema gardesano? Nel secolo scorso, con la realizzazione della Centrale idroelettrica di Brossera a Torbole, l alveo del Sarca fu scavato e cementificato: l acqua iniziò a subire dannosi sbalzi di livello e le trote lacustri smisero di risalire a deporre le uova. La pescaia che tagliava il fiume a un paio di km dalla foce non intercettò più il pesce, e dai circa 200 quintali di trote all anno, il pescato si ridusse drasticamente. ADESSO PERÒ la marea si può invertire grazie alla reintroduzione di migliaia di avanotti di trota lacustre provenienti dall incubatoio dell associazione dei pescatori del Fersina Alto Brenta, oltre che dall incubatotio di Desenzano. Quelli trentini sono esemplari prelevati in precedenza dal vicino lago di Caldonazzo, in un bacino dove non è mai stata introdotta la Fario e dove una sessantina d anni fa furono seminate a migliaia le Lacustri. Col tempo, lungo il torrente Mandola, immissario del bacino, sono state censite 200 freghe naturali di trota lacustre che hanno portato a incrementare l incubatoio fino agli attuali 600mila esemplari. CIRCA 40MILA di questi (delle dimensioni di un centimetro) sono stati seminati nei giorni scorsi in entrambe le sponde del lago: alle foci del fiume Sarca e a sud sulle due sponde. Un ritorno (con la speranza di sostituire totalmente la semina delle «intruse» Fario) che prosegue a piccoli passi anche sulle acque bresciane. «Nell incubatoio di Desenzano - spiega la dottoressa Maria Pia Viglione, dell ufficio Pesca della Provincia di Brescia - sono in questo momento allevate circa 200mila uova di trota lacustre. Le semine sono effettuate nell alto lago nella zona di Limone, a centro lago e a volte anche nel basso lago, a inizio estate e in autunno. L ultima semina da Desenzano, di poche migliaia di esemplari, è stata eseguita in ottobre col supporto di pescatori locali». E IN NATURA? «Per quanto riguarda la riproduzione in ambito naturale - spiega la dottossa Viglione - è in atto un interessante progetto nel torrente Toscolano denominato Recupero sito di riproduzione della trota lacustre del Garda. È promosso dal nostro ufficio pesca provinciale in collaborazione con l associazione tosco madernese e la consulenza scientifica degli ittiologi Antonella Maria Anzani e Alessandro Marieni. Stiamo monitorando le aree di riproduzione e gli esemplari catturati durante la risalita dell alveo, per focalizzare al meglio gli interventi futuri di conservazione». Interventi sacrosanti, perchè la trota lacustre può ben dirlo: il Garda è casa sua. giovedì 10 aprile 2014 PROVINCIA Pagina 25 E Salò ritrova il vero albero della cedrata Si parlerà della riscoperta del Cedro di Salò stasera alle 20.45, nella Sala dei Provveditori. Interverrà in particolare Tiziano Giacomini, il coltivatore che è andato a riscoprire la pianta a Mentone, in Francia, dopo che qui nella sua zona di origine era praticamente sparita, pur essendo storicamente l ingrediente base di famose produzioni tipiche. Leila Losi Bonometti parlerà della storia delle limonaie del Garda e dei suoi agrumi, quindi Joseph Barone spiegherà l uso del cedro in pasticceria. Organizza il Gal Garda-Valsabbia.SE.ZA. giovedì 10 aprile 2014 CRONACA Pagina 8 LA RIFORMA. Mentre da Roma rimbalzano diverse ipotesi su come il Governo guidato da Renzi intenda inserire il sistema camerale in un nuovo quadro di risparmi Camera di commercio, Brescia in attesa Giovanni Armanini

4 Le riforme nazionali si mischiano alle manovre locali per il rinnovo Bettoni: «C è grande confusione di certo una svolta sarebbe utile» Confusione totale. Così il presidente Francesco Bettoni ha definito la situazione attorno al sistema camerale nazionale. Le Camere di commercio sono finite dentro il programma di risparmi del Governo Renzi, ma all orizzonte non si vede un piano chiaro, quanto piuttosto una serie di ipotesi che vanno dal taglio radicale del contributo annuale ad un più ragionato riassetto. E a Brescia l incertezza sul futuro si mescola alle grandi manovre per il rinnovo camerale che avrà luogo in ottobre. Una incertezza tale da aver suggerito ai diversi attori in campo il «silenzio stampa», almeno fino a quando da Roma non arriveranno novità. Va detto, tuttavia, che il piano di austerity che Brescia sembra voler varare per il prossimo quinquennio, va proprio nella direzione di un necessario snellimento dell ente, ma non certo della sua abolizione. PER ORA è il solo Bettoni ad esternare le proprie impressioni ed aspettative, così come già aveva fatto nell ultima seduta del consiglio camerale suggerendo ai colleghi, anche con tono ironico, di «trascorrere una serata di veglia», propiziatoria, per il futuro della Cdc. «Non si capisce niente - commenta Bettoni - nemmeno se ci saremo ancora o meno». Questo perchè chiaramente passare il diritto annuale da obbligatorio a facoltativo (in nome dei minori costi da sostenere per le aziende) genererebbe chiaramente una diserzione diffusa dal pagamento. «Da una parte si suggerisce di sopprimere il diritto camerale - continua quindi Bettoni - dall altra parte del ministero sviluppo economico vuol ridurre le entrate, quindi a tutt oggi nessuno è in grado di dire quello che succederà». Le stime, fatte girare dai sostenitori del sistema camerale, parlano di un costo di meno di 10 euro al mese in media a impresa, le Camere di commercio, solo in termini di interventi economici, generano ogni anno 8 miliardi di Euro di indotto e di ricadute connesse al sostegno reale delle aziende, a partire da internazionalizzazione, innovazione, credito, formazione, tutela del mercato, nascita di nuove imprese. Ma Bettoni, che il sistema lo conosce bene, essendo anche leader regionale, non è un difensore a priori: «Le Cdc vanno ristrutturate - ammette lui - perché così il percorso non va. Due anni fa avevamo deciso una profonda ristrutturazione. Io dico che devono stare in piedi con almeno 100 mila imprese le altre si devono aggregare». Brescia (che ne conta solitamente un numero vicino alle 120 mila) salverebbe quindi il suo ente? «L importante - spiega bettoni - è che si va dallo stallo al rilancio. Ci si metta insieme e si riparta. Chiaro che Brescia sarebbe autonoma nel quadro lombardo, ma anche una fusione con Bergamo, Cremona e Mantova avrebbe senso. Noi siamo una provincia autonoma da questo punto di vista ma dobbiamo capire che i tempi sono cambiati». Ma se il ragionamento di Bettoni sembra guardare ai costi-benefici per il sistema delle imprese, il Governo pare puntare più che altro a concedere un risparmio immediato e misurabile. Le Camere di commercio sono un ente pubblico autonomo dai costi molto contenuti: il costo del personale si attesta al 23% delle entrate (oneri correnti). La metà delle imprese italiane versa all anno alla Camera di commercio meno di 100 Euro. In media si tratta si tratta di 110 Euro annuali a impresa. Le Camere di commercio italiane - enti comunque presenti ovunque in Europa e nel mondo - gestiscono il Registro delle imprese telematico, unica anagrafe telematica delle attività imprenditoriali al mondo, accessibile in tempo reale e strumento di trasparenza, efficienza e tutela del mercato. In qualche modo il ragionamento è simile a quello che vale per il Banco nazionale di Prova delle armi, anch esso pubblico ma sostanzialmente autonomo dal punto di vista operativo (si veda il pezzo qui a fianco). giovedì 10 aprile 2014 CRONACA Pagina 8 FINANZIAMENTO. I progetti della Catullo sono considerati in linea con gli obiettivi della politica europea dei trasporti Aeroporto, dall Ue fondi per 12,7 milioni La somma permetterà allo scalo di investire per dieci anni in nuove infrastrutture di servizio Via libera di Bruxelles allo stanziamento da parte delle autorità italiane di 12,7 milioni di euro all aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca, che gestisce gli scali di Verona e Brescia, poichè conformi alle norme Ue in materia di aiuti di Stato. La misura permetterà alla società beneficiaria di investire in infrastrutture per dieci anni. Secondo la Commissione gli investimenti sono in linea con gli obiettivi della politica Ue dei trasporti, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico. Nel febbraio 2014, le autorità italiane hanno notificato un conferimento di capitale di 12,7 milioni di euro da parte dell azionista pubblico di Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca Spa. La

5 società, la cui maggioranza azionaria è detenuta da enti pubblici locali, gestisce l aeroporto di Verona, da cui transitano circa 3 milioni di passeggeri l anno, e quello di Brescia, un piccolo scalo regionale usato da meno di 1 milione di passeggeri l anno e specializzato nel trasporto di merci. Obiettivo della misura è il rafforzamento della base di capitale della società, per permettere a quest ultima di intraprendere investimenti infrastrutturali presso i due aeroporti nel periodo Tra i progetti rientrano il miglioramento e l ampliamento dei terminal, l estensione della zona di stazionamento degli aerei, la riqualificazione dei servizi lato pista e delle vie di rullaggio a terra, il miglioramento delle rampe, la realizzazione di opere relative alla sicurezza, ed altro. Il conferimento di capitale è stato concesso nel 2012, in violazione dell obbligo, cui sono soggetti gli Stati membri, di notificare alla Commissione europea gli aiuti di Stato prima di concederli. Tuttavia, la Commissione ha valutato la compatibilità degli aiuti agli investimenti alla luce degli orientamenti applicabili in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree allora in vigore (gli orientamenti per il settore dell aviazione del 2005). L indagine ha dimostrato che i progetti contribuiscono al raggiungimento di obiettivi di interesse comune europeo, in quanto migliorano l accessibilità della regione, pongono rimedio alla congestione degli aeroporti vicini e mettono gli aeroporti beneficiari nelle condizioni di soddisfare le esigenze di trasporto di passeggeri e merci in Italia settentrionale. Inoltre, dal piano aziendale risulta che l aiuto pubblico era necessario e proporzionato all obiettivo perseguito. Infine, la Commissione ha concluso che la misura di aiuto non comporta una distorsione significativa della concorrenza. In effetti, la sovrapposizione col bacino di utenza degli aeroporti vicini è solo limitata e gli investimenti programmati contribuiranno a decongestionare gli aeroporti vicini. domenica 06 aprile 2014 PROVINCIA Pagina 26 MAGASA. L unico produttore con marchio Ce non trova l intesa sul rinnovo del canone di locazione La culla del formaggio Tombea ora rischia di finire sotto sfratto Luciano Scarpetta Don Bresciani leader della onlus: «L azione legale è un atto dovuto» Ci sono prodotti che caratterizzano l appartenenza a un territorio per la loro unicità ed eccellenza. E il Tombea, formaggio proveniente dagli alpeggi del comune di Magasa, rientra ovviamente in questo ristretto ed esclusivo elenco. Vero e autentico marchio di fabbrica della Valvestino, è stato addirittura presentato nel 2002 come presidio Slow Food al Salone del Gusto di Torino. I produttori in valle si contano esattamente sulle dita di una mano. Tra questi, l unico autorizzato con il bollino Ce, è Germano Eggiolini. Sul futuro dell attività pesa però il contenzioso aperto con la Cooperativa sociale Nigritella di Magasa, proprietaria della stalla e dei terreni concessi in affitto. Proprio il rinnovo della locazione è al centro del braccio di ferro che, secondo qualche operatore della filiera di eccellenza, starebbe mettendo a rischio una delle sorgenti di produzione del Tombea. Un rischio teorico. Ma il dibattito divampato sul web ha trascinato suo malgrado nella polemica il presidente della cooperativa don Franco Bresciani, parroco a Barghe e Provaglio Valsabbia. «Da quando - spiega il sacerdote a questo proposito - dopo 10 anni di affitto simbolico senza aumenti Istat, è scaduto il contratto, le nostre proposte che prevedevano un ritocco del canone sono state sempre rifiutate. Dal 2012 Eggiolini occupa la struttura abusivamente». Si tratta di un fabbricato di 1056 metri quadri, adibito in parte ad abitazione dell imprenditore e che ospita anche il mini caseificio e la stalla dove trovano ricovero venti mucche. «LA NOSTRA PROPOSTA - continua il parroco - dopo le prime polemiche era scesa a un canone annuale di 4 mila euro per un contratto triennale che prevede anche l utilizzo di 11 ettari di pascolo recintato con acqua, ma è stata rifiutata». Ma la situazione non si è sbloccata. «Siamo stati costretti a inviare una lettera di responsabilità per occupazione abusiva nell eventualità dovesse accadere qualcosa. Noi - continuna don Franco - dobbiamo versare all Istituto di Sostentamento del Clero, proprietario di 5 degli 11 ettari concessi in uso ad Eggiolini, un affitto di 1500 euro annui. E se ai 4 mila euro richiesti per l affitto togliamo oltre a questo anche le spese assicurative e l Imu, la somma che resta alla cooperativa per l affitto è davvero esigua». La Onlus è composta da una ventina di soci, e oltre a compiere servizi di assistenza domiciliare in valle, ha un piccolo laboratorio di pressofusione a Turano nel quale sono occupati a turno 4 soci. In precedenza (una quindicina di anni fa) la stalla al centro della querelle-tombea era occupata da una decina di ragazzi con problemi di tossicodipendenza che coltivavano i terreni a ortaggi e patate. Poi il subentro

6 del casaro. Che ne sarà ora del gustoso formaggio valvestinese fornito ai gruppi di acquisto solidale, al Caseificio Alpe del Garda oltre ai negozi alto gardesani e ai privati? «L auspicio - afferma don Franco - è di arrivare ad una conciliazione pacifica. Dispiace che in questi giorni qualcuno abbia speculato sulla vicenda diffondendo notizie false sulle dimissioni per protesta di alcuni nostri soci». Se non sarà così, l ultima parola spetterà al Tribunale di Rovereto. Nel frattempo Germano Eggiolini preferisce mantenere un profilo basso. «Il 19 aprile sarà il mio avvocato a spiegare tutto qui alla stalla di Denai - annuncia -. Posso solo aggiungere che in questi due anni ho ricevuto quattro proposte di contratto d affitto che ho sempre rifiutato: io chiedevo una durata più lunga, almeno 6 anni, per poter accedere ai contributi, e poi erano comprese anche le manutenzioni straordinarie della stalla e la messa a norma degli impianti che però, secondo me, non mi spettano». Torna all elenco dei quotidiani dal GIORNALE DI BRESCIA vedi allegato Torna all elenco dei quotidiani da L ARENA venerdì 11 aprile 2014 CRONACA Pagina 7 LA FINANZIARIA DELLA REGIONE CITATA. Il presidente Grosso replica ai riferimenti fatti nell'inchiesta televisiva «Veneto Sviluppo fa controlli rigorosi» La società: «Non abbiamo dato soldi all'impresa veronese perché non aveva le caratteristiche» Veneto Sviluppo, la finanziaria della Regione Veneto tirata in ballo durante Report come società che sarebbe su cui avrebbe tentato di agire Massimo Giacobbo amico di quel Sergio Borsato che compare nella trasmissione per far arrivare finanziamenti alla Gei Sof srl dell'imprenditore veronese Gianni Pasquetto, prende la distanze da certi riferimenti. «Allontaniamo con fermezza l'erronea percezione di non essere in grado di saper misurare con la nostra struttura aziendale il merito industriale e creditizio delle piccole e medie imprese che ci richiedono intervento e sostegno», dice il presidente di Veneto Sviluppo, Giorgio Grosso, in una nota. Lo stesso presidente della Regione, Luca Zaia, ha annunciato di voler eseguire dei controlli sulla società. «Stando ai fatti evidenziati da Report, si chiarisce che Gianni Pasquetto, allora titolare e amministratore delegato della società di software gestionali Gei Soft S.r.l., è stato incontrato dal funzionario responsabile dell'area partecipazioni in Veneto Sviluppo durante una giornata-studio della stessa finanziaria regionale organizzata da Confindustria Verona in data 27 settembre 2011, dove la scrivente società si è presentata a 17 aziende complessivamente», dice la società regionale. «A seguito del primo incontro il 9 novembre 2011, come da prassi ne è stato organizzato un secondo, direttamente con l'imprenditore e i suoi consulenti, nella sede aziendale di Villafranca di Verona per approfondire l'operatività dell'azienda, nonché la progettualità di sviluppo programmata. Dall'incontro è emersa una situazione economicopatrimoniale storica e prospettica tale per cui un intervento partecipativo di Veneto Sviluppo era tecnicamente impraticabile». «All'imprenditore Gianni Pasquetto», si aggiunge, «è stata quindi comunicata l'impossibilità a proseguire nell'approfondimento di analisi e lo stesso non ha quindi mai provveduto a formalizzare alcuna richiesta d'intervento. Alla luce di tutto quanto sopra, la richiesta di un intervento per 1,5 milioni era in assoluto per Veneto Sviluppo tecnicamente impraticabile». A Veneto Sviluppo, aggiunge il presidente della società, «interessa in questa sede comunque ricordare il livello di articolazione del proprio sistema di verifica e controllo sia preventivo che ex post che, come intermediario finanziario vigilato da Banca d'italia, attua da sempre su tutte le richieste di finanza agevolata e di intervento partecipativo che provengono dal sistema imprenditoriale veneto». Va ricordato, come risulta da Report e come L'Arena ha scritto, che Pasquetto denunciò per truffa Giacobbo, che aveva chiesto 400mila euro per far ottenere quel milione e mezzo e poi rilevò l'azienda facendola fallire, licenziando numerosi dipendenti. Veneto Sviluppo sottolinea infine la capillare attività di filtraggio delle richieste e l'attenta analisi

7 svolta prima di concedere finanziamenti alle imprese. «Nessun favoreggiamento o intercessione di qualsivoglia millantatore di credito e quindi presunto truffatore è ammessa nel modello operativo di cui è dotata la finanziaria regionale, essendo in materia di finanza agevolata la possibilità di contatto con Veneto Sviluppo mediata unicamente dal sistema bancario e da quello dei Confidi veneti». Grosso conclude dicendo che «qualsiasi candidatura spontanea di un'impresa, oltre a dover rispettare requisiti e parametri disciplinati da apposito regolamento, è sottoposta ad analisi istruttorie interne e successivamente al vaglio del Comitato partecipazioni, la cui valutazione comporta la proposta finale di delibera del cda».e.g. giovedì 10 aprile 2014 PROVINCIA Pagina 39 Presentata la piattaforma Il nuovo portale per il lago di Garda adesso è realtà Passionelli: «Sul web ci saranno informazioni per ogni esigenza» La Comunità del Garda, nella sua sede a Villa Mirabella a Gardone Riviera, ha presentato il suo nuovo portale: «In un momento in cui le informazioni hanno bisogno di raggiungere gli utenti con la massima puntualità, trasparenza e velocità, la Comunità del Garda ha sentito l'esigenza di offrire ai visitatori interessati un nuovo strumento di consultazione e informazione», ha spiegato il presidente della Comunità del Garda Giorgio Passionelli. «Si tratta di una vera e propria porta di accesso alle istituzioni che, unite in un'unica regione, il lago di Garda appunto, si presentano al pubblico internazionale. Lago di Garda: una scelta di cuore è lo slogan scelto per riassumere questo ambizioso progetto di comunicazione, perché il Garda è una scelta di cuore, intrisa dell'amore di chi ci abita e di chi ne vuole far parte anche solo per una vacanza». Il nuovo progetto è promosso dalla Comunità del Garda in collaborazione con Carboni Adv per la conoscenza del territorio gardesano nel suo insieme. «Quello che si vuole creare, anzi, che si è creato, è una piattaforma web corredata di una app" gratuita, che racchiude tutte le informazioni di interesse sia del residente che del visitatore», ha proseguito Passionelli. «Il portale web e l'applicazione sono solo il primo passo di un'azione di promozione che utilizzerà diversi strumenti strategici per la valorizzazione del territorio oltre i confini digitali. Sono già in programma una serie di iniziative rivolte all'expo 2015, che ha subito concesso il proprio patrocinio al portale web lagodigarda.it». Diverse le attività avviate nel progetto, dalla creazione del marchio, ai tre portali web in italiano, inglese e tedesco per fornire in Italia e all'estero tutte le informazioni utili sul Garda. Tra i vari nuovi servizi ci sono un'intera area ecommerce per la vendita di prodotti tipici e l' app" ufficiale del lago di Garda, per le principali piattaforme mobile, che consente di avere a disposizione tutte le informazioni sempre aggiornate e georeferenziate sul proprio smartphone o tablet. «Una piattaforma che intende far rete tra le diverse realtà istituzionali per proporre in modo ordinato e aggiornato quante più informazioni possibili», ha concluso Passionelli, «dai musei, agli itinerari culturali, alla fruizioni delle innumerevoli occasioni di tempo libero che il Garda offre». L.B. giovedì 10 aprile 2014 CRONACA Pagina 15 CATULLO. Notizie positive per la società di gestione che ora può utilizzare i fondi per portare avanti gli investimenti a Verona e Montichiari Aeroporto, l'europa dà il via libera a 13 milioni Si tratta delle risorse versate dai soci pubblici per l'aumento di capitale: non sono aiuti di Stato È arrivato il via libera della Commissione europea a favore della società di gestione Catullo che gestisce gli scali di Vilalfranca e di Montichiari (Brescia) e sblocca l'utilizzo di 12,7 milioni di euro riservati agli investimenti. Si tratta delle risorse che i soci pubblici della Catullo avevano versato tra il 2012 e il 2013 per l'aumento di capitale (che era stato di 15 milioni ma le quote dei privati non sono state prese in considerazione) e sulle quali l'unione Europea vigila con grande attenzione per evitare che si configurino aiuti di Stato. La misura permetterà alla società beneficiaria di effettuare investimenti infrastrutturali per un periodo di dieci anni, cioè nell'orizzonte temporale La Commissione, si legge in una nota della Commissione europea, ha concluso che tali investimenti miglioreranno la mobilità dei cittadini e soddisferanno le esigenze di trasporto dell'italia settentrionale, in linea con gli obiettivi della politica europea dei trasporti e senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico. Nel febbraio 2014, le autorità italiane hanno notificato un conferimento di capitale di 12,7 milioni di euro da parte

8 degli aizonisti pubblici della società aeroportuale la cui maggioranza azionaria è detenuta da enti pubblici locali. L'obiettivo era il rafforzamento della base di capitale della società, per permettere a quest'ultima di intraprendere investimenti infrastrutturali nei due scali. Tra i progetti rientrano il miglioramento e l'ampliamento dei terminal, l'estensione della zona di stazionamento degli aerei, la riqualificazione dei servizi lato pista e delle vie di rullaggio a terra, il miglioramento delle rampe, la realizzazione di opere relative alla sicurezza, ecc. Il conferimento di capitale è stato concesso nel 2012, in violazione dell'obbligo, cui sono soggetti gli Stati membri, di notificare alla Commissione gli aiuti di Stato prima di concederli. Tuttavia, la Commissione ha valutato la compatibilità degli aiuti agli investimenti alla luce degli orientamenti applicabili in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree allora in vigore. E ha ritenuto le risorse adeguate allo scopo. Torna all elenco dei quotidiani da L ADIGE La ciclabile supera la centrale La legislatura inizia a entrare nel vivo delle attività e s'iniziano ad affrontare le questioni nel merito. L'altro ieri si è svolta infatti la terza riunione di giunta dell'esecutivo guidato da Alessandro Betta, con tanti temi importanti e delicati all'ordine del giorno. Su tutti, è stato finalmente deliberato il progetto di completamente della ciclabile a Linfano, nel tratto tra il depuratore e la centrale, sino ad oggi incompiuto. «La ciclabile non presenterà più quel tratto promiscuo dichiara il sindaco Alessandro Betta e verrà "traslato" all'interno. Abbiamo già incassato l'approvazione da parte dei tecnici provinciali e possiamo dire che sulle ciclabili vi è un grande impegno anche da parte della PAT, oltre che dell'amministrazione comunale». Una delle prime delibere che va quindi a risolvere una questione che pareva essere alquanto intricata e dalle molteplici criticità, già oggetto d'interrogazioni nella legislatura precedente, sopralluoghi, progetti accantonati. E ora ecco l'inattesa svolta. «Mi occupo di questa faccenda già dal 2010 afferma Betta e ora siamo molto contenti e soddisfatti del risultato che siamo riusciti a portare a termine». Tuttavia, le opere pubbliche non sono state l'unico tema esaminato nella riunione dell'altro giorno. Oltre agli argomenti legati al metodo di lavoro e a questioni puramente organizzative, si è parlato anche di mercato contadino. «Il vicesindaco Stefano Bresciani, assessore competente in materia, ne ha parlato in generale spiega il sindaco ma non siamo ancora giunti ad una conclusione, è un discorso molto articolato e che affronteremo meglio nelle prossime settimane». La giunta pare invece abbia deciso quale sarà il futuro di Palazzo dei Panni, che quasi sicuramente ospiterà i consigli comunali nei prossimi mesi. «Abbiamo riletto il vecchio regolamento di Palazzo dei Panni, risalente agli anni '80 afferma Betta e abbiamo deciso che d'ora in poi sarà un luogo dove si svolgeranno eventi strettamente culturali e dal profilo istituzionale». Il sindaco ha aggiunto poi al riguardo: «Non si tratta di censura, vogliamo solo organizzare meglio gli spazi, ci sono tante sale belle e capienti ad Arco, Palazzo dei Panni deve essere solamente un luogo istituzionale». Questo perché, secondo il primo cittadino e la sua giunta, in passato si è spesso generata tanta confusione: «Le associazioni che fanno politica hanno a disposizioni altri luoghi per svolgere le loro attività e organizzare le loro serate» conclude Betta. L'amministrazione arcense ha inoltre aderito, per il terzo anno consecutivo, all'importante concorso nazionale dei "Comuni Fioriti", che nel 2013 ha raccolto l'adesione di circa 145 paesi e città su tutto il territorio nazionale. 10/04/2014 TORBOLE - Se doveva essere una riunione straordinaria, si può dire che lo sia stata, almeno dal punto di vista dei contenuti TORBOLE - Se doveva essere una riunione straordinaria, si può dire che lo sia stata, almeno dal punto di vista dei contenuti. Tecnicamente, invece, il consiglio comunale di martedì sera, convocato su richiesta delle minoranze a seguito della polemica fra Circolo Surf e amministrazione, è stato superfluo. La mozione congiunta di "Liberamente" e "Partecipiamo", che costituiva l'unico punto in discussione, mirava infatti allo sblocco del paventato "no" da parte del Comune alla richiesta di spazi per l'organizzazione degli europei di windsurf da parte del Circolo torbolano. I tempi della politica sono stati più celeri, quindi si è giunti in aula con le autorizzazioni per l'evento già accordate. Detto questo, non si può affatto dire che l'affaire "Circolo Surf" sia chiuso. Anzi.

9 Fatti salvi gli Europei, l'occasione è stata buona per far emergere una serie di problematiche sepolte da tempo. Quantomeno, da quel 2008 in cui l'amministrazione precedente concordò tramite convenzione un esborso da parte del Circolo pari a 9900 euro annui fino al 2023, a titolo di concorso sulla quota del mutuo (per il quale il comune paga i restanti 40 mila euro annui). Cifra che, dal punto di vista della maggioranza, risulta essere davvero esigua, per usare un eufemismo. Tutto bene, comunque, se non fosse che il Comune ha investito poi una cifra vicina ai 150 mila euro per ristrutturare e completare la sede, che nel 2009 si presentava ancora come una autentica incompiuta. Va da sé che nessuno in giunta ci sta a passare per quello che non supporta le attività sportive, Luca Civettini in primis. «Non intendiamo considerare chiusa la faccenda. All'articolo 8 della convenzione viene disciplinato il ruolo del Circolo nella partecipazione ai costi delle ristrutturazioni. E' sconcertante ha proseguito il primo cittadino ritrovarsi ad aver praticamente chiuso un accordo (che attesterebbe la cifra integrativa annua a 15 mila euro, ndr) e poi ritrovarsi attaccati sulla stampa senza nessuna comunicazione». Il nodo della vicenda sta un po' tutto qui: molte trattative verbali, tante promesse e "patti fra gentiluomini", come li ha definiti il sindaco, ma poche, troppo poche firme. Da una parte, quindi, troviamo un Circolo che vorrebbe contribuire, ma lamenta scarsità di risorse e sembrerebbe trovarsi in difficoltà a pagare l'iva sui 15 mila euro e a presentare una fideiussione bancaria. Dall'altra c'è il Comune, che ha investito molto su una struttura considerata di estremo pregio, concessa a condizioni più che favorevoli, che vorrebbe rientrare il più possibile delle spese sostenute. «Fra l'altro ha sostenuto Civettini il bilancio 2010 del Circolo pareggia a 209 mila euro. Pare davvero strano che non si trovino poco più di 3000 euro di Iva». La soluzione non appare essere esattamente dietro l'angolo, complici i rapporti fra le parti inficiati anche da qualche "colpo basso", come la vicenda della palestra in uso al Circolo, che sulla carta nei mesi invernali dovrebbe essere messa a disposizione della cittadinanza e che invece, nell'autunno scorso, è stata chiusa con un chiavistello. Episodio che il sindaco ha definito "gravissimo" e per il quale fra l'altro fu presentata una denuncia contro ignoti. 10/04/2014 Torna all elenco dei quotidiani dal TRENTINO La manutenzione delle strade (76,5 chilometri) e delle ciclabili (16,2) rappresenta la spesa più pesante (4,3 milioni) del documento di previsione Viabilità, per ogni rivano si spendono 255 euro RIVA In un auditorium delle Sighele quasi deserto s'è svolta martedì sera la prima delle due presentazioni pubbliche delle linee fondamentali del bilancio di previsione per il 2014 del Comune, da parte dell'intera giunta, col supporto tecnico di Alberto Bonisolli -responsabile di Gestel- e di Paolo Faitelli, responsabile del settore finanze. Il sindaco Mosaner e l'assessore Brunelli, nell'introduzione generale al tema, hanno sottolineato le condizioni di incertezza che continuano ad accompagnare l'attività di programmazione: siccome la normativa è in evoluzione sia a livello nazionale che a quello provinciale, i calcoli delle entrate su cui occorre tarare le uscite, avvengono su provvedimenti che potrebbero essere modificati anche in tempi brevi. Relativamente alle entrate correnti quelle che servono a finanziare i servizi- ogni 1000 euro, 494 provengono da entrate tributarie (acqua e fognatura non sono state toccate, la Tari -che sostituisce la Tares e riguarda lo smaltimento dei rifiuti solidi- resta come nel 2013), 276 da trasferimenti della provincia (il fondo perequativo della provincia prevede euro, quasi un milione in meno rispetto all'anno scorso), 134 da servizi tariffe e rimborsi, 79 da utilizzo del patrimonio, 5 da interessi attivi e 12 da utili dalle società partecipate. Sul fronte delle spese, sempre ogni 1000 euro, 268 vanno all'organizzazione generale (i dipendenti costano 29 euro a ciascun rivano, ma la media provinciale è di 32), 349 ad infrastrutture e territorio, 179 in servizi alla persona, 84 alla cultura, 48 alla polizia locale ed alla protezione civile, 47 a sport, 24 agli organi istituzionali, 1 per il pagamento dei mutui e turismo. Nel dettaglio per la cultura il comune spende 2,075 milioni, 123 euro per ogni abitante fra museo, biblioteca, cinema, manifestazioni organizzate direttamente e contributi ad associazioni ed enti. Al turismo vanno euro, 28 ad abitante: in genere si tratta di compartecipazioni ad iniziative proposte da Ingarda. Per verde, parchi, ambiente la spesa è di 1,309 milioni: il verde pubblico del comune è di 71,3 ettari, di cui 30,8 fruibili della collettività, manutenzione e pulizia delle spiagge assorbono 215 mila euro, 139 mila vanno all'ambiente. Al sociale vanno milioni di euro, 68 per abitante: 561 sono destinati all'inserimento lavorativo, il resto serve a contribuire a rette in strutture residenziali e di ricovero, a contributi ad associazioni e per interventi di solidarietà. Istruzione: ad nidi, asili e scuole elementari e medie vanno euro; i due asili nido costano di cui

10 a carico del Comune (37 euro per ogni abitante); gli asili euro (18 ad abitante) e le 4 elementari più le 3 medie (rispettivamente 846 e 684 alunni) incidono per euro (51 ad abitante). La viabilità (70 chilometri di strade comunali, 6,5 di strade vicinali) e le piste ciclabili (16,2 km) costano euro (255 euro ad abitante). Infine l'illuminazione pubblica: per i punti luce si spendono 450 mila euro di energia e di manutenzione: altri 100 mila euro sono destinati alla progressiva sostituzione dei corpi illuminanti secondo il piano approvato dal consiglio comunale: in tutto 745 mila euro, 44 ad abitante. Resta il capitolo delle opere pubbliche, in conto capitale, cui sono riservati 4 milioni (più 1,6 di manutenzioni straordinarie). Le voci più significative riguardano i 750 mila euro per la strada di Pregasina, i 600 del secondo lotto di viale Roma, il marciapiede San Tomaso Fangolino /04/2014 Serviranno per la riproduzione: l operazione è stata effettuata dagli Amici della Tirlindana Posati nel lago gli abeti per il persico RIVA Alcuni equipaggi degli Amici della Tirlindana sono usciti ieri mattina a depositare sul fondo del lago gli alberelli di natale dismessi e messi a disposizione dal Comune di Arco. La posa delle fascine per aiutare la riproduzione del persico, squisito e ricercato pesce del lago, è stata pratica molto diffusa nel passato specialmente ad opera dei pescatori di professione: oggi ormai in disuso, è stata ripresa dagli Amici della Tirlindana che ad anni alterni depositano sul fondale del lago, cominciando dalla spiaggia Sabbioni e puntando ad est, alla profondità di circa 8 metri anziché le fascine (decisamente sparite con gli allevamenti domestici dei conigli) questi alberelli che si sono dimostrati molto più produttivi e accettati dai persici. Gli alberelli vengono zavorrati con un sacchetto di iuta riempita di ghiaia del lago e sulla punta viene fissato un galleggiante fatto con una tavoletta di sughero, tutti materiali biodegradabili che, terminata la funzione di nursery, si integreranno in modo naturale nell'ambiente lacustre. Da sottolineare anche il fatto che gli alberelli sarebbero andati distrutti in discarica mentre assegnando al materiale di scarto una valenza ecologica molto importante. Quest'anno gli Amici della Tirlindana hanno voluto mettere in via sperimentale una decina di alberi su un fondale di 46 metri recuperando quella che una volta era chiamata "la legnaia invernale", destinata a rifugio per i persici quando nel periodo invernale si spostano in fondali maggiori in condizioni di temperatura dell'acqua più favorevoli. 10/04/2014 Crollo delle assunzioni nel 2013, i commenti di Carlo Modena ed Enzo Bassetti Nonostante le presenze crescano, commercio ed esercizi pubblici perdono posti «Turismo, costi troppo alti Si risparmia sul personale» di Matteo Cassol wriva Il 2013 nell'alto Garda e Ledro (ne abbiamo parlato diffusamente ieri) ha portato alla perdita di 589 posti di lavoro rispetto al 2012, con i settori più colpiti che sono stati quelli del commercio (-22% nelle assunzioni, contro -13% provinciale) e degli esercizi pubblici (quindi quelli legati al turismo, con un -10,4% motivato però almeno in parte dalla riforma Fornero sul contratto di lavoro intermittente), nonostante le presenze di vacanzieri e gitanti non vengano date come in contrazione. Tra chi si occupa della materia, questi dati, visto il contesto, sono tutt'altro che sorprendenti: sia Carlo Modena (turismo) che Enzo Bassetti (commercio) attribuiscono il calo occupazione alla necessità da parte dei titolari di ridurre le spese per far quadrare i conti. «Per prima cosa - argomenta Modena, albergatore e storico presidente dell'azienda autonoma di soggiorno, oltre che presidente attuale di Gardascuola, istituto che forma gli operatori dell'accoglienza - sappiamo da tempo che il numero delle presenze non significa in assoluto nulla: significa che viene tanta gente, ma non che automaticamente ci sia tanto lavoro o che comunque il lavoro comporti le entrate necessarie. Dopodiché lo scenario negli ultimi anni si è radicalmente modificato: le aziende e le gestioni sono terrorizzate dalla situazione e si rendono conto che alla fine dell'anno, nonostante arrivi e presenze, i numeri non sono soddisfacenti e di conseguenza si tende ad assumere meno anche dell indispensabile. Oggi una persona per una stagione costa non meno di euro, moltissimi preferiscono rinunciare: se moltiplichiamo questo scenario per il numero di aziende, il risultato sarà un forte calo dell occupazione. Ognuno taglia il tagliabile dal punto di vista del personale, col rischio, forse, di un calo della qualità, ma visti i costi fissi generali in costante aumento al momento è in evitabile». «In questa fase - commenta da parte sua il presidente dell'unione Commercio Enzo Bassetti - tra i commercianti l'imperativo è quello di ridurre i costi, sempre in crescita a fronte di ricavi più o meno stabili. Se un operatore turistico più di tanto non può tagliare sul personale, un commerciante in difficoltà - come purtroppo ce ne sono molti - può decidere di ridurre gli orari della propria attività (trasformando magari un tempo pieno in un part-time) e magari pure impegnarsi di più in prima persona, rinunciando in tal caso all'assunzione di un dipendente: anche per questo il calo dei posti di lavoro nel commercio è più marcato. Il fatto poi che la contrazione sia stata maggiore rispetto al resto della provincia è spiegabile considerando che di norma al contrario di altre realtà nell'alto Garda durante la stagione turistica si aumenta il personale: evidentemente - conclude Bassetti - nel 2013 in molti hanno rinunciato a questo rinforzo». 09/04/2014

11 Disastrosi i risultati su esercizi pubblici (meno 10,4%) e commercio (meno 22%), ma ha pesato l effetto-fornero Lavoro, nel 2013 persi quasi 600 posti di Matteo Cassol walto GARDA Nel 2013 la domanda lavorativa delle imprese sul territorio dell Alto Garda e Ledro è diminuita di 589 unità, con un -4,2% rispetto a dodici mesi prima: è quanto emerge dai dati elaborati dall'osservatorio dell'agenzia del Lavoro. La flessione delle assunzioni (ossia dei contratti di lavoro regolari effettuati) è stata leggermente inferiore a quella dell intero ambito provinciale (-4,5%), ma in forte peggioramento rispetto al dato territoriale del 2012, quando in confronto al 2011 le assunzioni erano diminuite di sole 7 unità. Negativo nel 2013 è stato anche il saldo occupazionale, con le cessazioni lavorative (per dimissioni, licenziamenti, pensionamenti, scadenza di contratto) che hanno superato le assunzioni di 597 unità. Al contrario di quanto avvenuto complessivamente in provincia (+5,5%), nel 2013 nell Alto Garda e Ledro è calata la domanda di lavoro dalle imprese manifatturiere (-42 unità, -4,9%), con il settore che ha perso 141 posizioni lavorative anche come differenza tra cessazioni e assunzioni, e in grossa difficoltà appare il comparto del commercio (-22% contro un -13% provinciale). Assai negativo è anche il dato dei pubblici esercizi (turismo), dove si contano 679 assunzioni in meno (-10,4%) rispetto all'anno precedente. Questo dato, tuttavia, va considerato con cautela, giacché buona parte della flessione è da addebitare agli effetti della riforma Fornero sul contratto di lavoro intermittente: considerando che oltre il 90% di questi contratti sono stipulati nel turismo (e che rispetto al 2012 il lavoro intermittente nell'ex C9 è diminuito di 843 unità), si può ipotizzare che al netto di questa tipologia contrattuale la domanda di lavoro nei pubblici esercizi (così come quella complessiva) sarebbe stata meno negativa. Le difficoltà del manifatturiero si riflettono sul dato delle assunzioni maschili, che, in effetti, nella Comunità dell Alto Garda e Ledro diminuiscono più che in ambito provinciale (-4,3% contro -1,5%) e per variazione negativa superano il calo femminile. Il dato del settore agricolo ha fatto sì che anche le assunzioni dei cittadini stranieri siano in calo (-3,7%, meno comunque di quelle degli italiani, -4,4%). La contrazione delle assunzioni non ha però toccato tutti i comparti: spicca il dato positivo dei servizi alle imprese (+244 unità per un +22%) e in controtendenza rispetto al dato provinciale è anche il comparto altri servizi del terziario, ma tengono anche le costruzioni e l estrattivo (comparti, specie il primo, in decisa difficoltà invece a livello provinciale). Per tipologia contrattuale si segnala l aumento del lavoro "somministrato", del tempo determinato e quello dell'apprendistato, significativo visto il deciso calo degli ultimi anni. Diminuisce invece il tempo indeterminato, con fortissima diminuzione, come si accennava, del lavoro intermittente (job on call). Per età, la dinamica dell Alto Garda e Ledro vede un calo delle assunzioni dei giovani (-533 unità tra chi ha fino a 29 anni, più della media provinciale), con una flessione anche per la classe centrale e invece un aumento relativo della domanda di lavoro per le persone più anziane. 08/04/2014 I privati dal 29 al 48% in 8 anni. Remia: «Serve una strategia nuova. La conferma di Benedetti? Presto per dirlo» Ingarda, si riduce il peso dei Comuni di Matteo Cassol wriva Tra una quarantina di giorni, contestualmente all'assemblea annuale dell'ex Apt benacense, si rinnoveranno le cariche di Ingarda dopo tre anni di mandato: occorrerà soprattutto decidere se confermare la fiducia al presidente Marco Benedetti, ma in ballo ci sono anche dieci nomine come "semplici" membri del Consiglio di amministrazione. Negli ultimi tempi l'assetto societario è profondamente mutato: se ad esempio nel 2004 i Comuni dell'ambito avevano la maggioranza relativa (40%) e assieme alle partecipate (15%) potevano contare sulla maggioranza assoluta (eventualmente anche senza il benestare del 16% in mano alle associazioni di categoria), all'ultimo rilevamento disponibile - a causa dell'ingresso di sempre nuovi soci privati (passati dal 29% del 2004 al 48,05%, dato destinato a salire ancora) - la quota dei Comuni era scesa al 28,69%, quella delle partecipate al 10,76% e quella delle associazioni di categoria al 12,5%. Dati che possono "inquietare" chi finora ha sempre detenuto il controllo: per questo i rappresentanti delle municipalità sono in procinto di studiare un'apposita strategia. «Come amministratori - spiega il presidente della conferenza dei sindaci dell'alto Garda e Ledro, il primo cittadino di Tenno Carlo Michele Remia - dovremo incontrarci, fare il punto della situazione e definire l'approccio da tenere in questo passaggio. La scadenza del mandato del Consiglio di amministrazione è importante: occorrerà ripercorrere l'attività svolta in questo triennio e raccogliere le idee su quello che sarà il triennio successivo. L'ente pubblico ha delle quote importanti, per quanto ormai non più così impattanti: una volta aveva la maggioranza, mentre adesso mano a mano che entrano soci privati la quota si riduce e di conseguenza l'ente pubblico ha e rischia di avere sempre meno voce in capitolo. Per questo le amministrazioni comunali devono riunirsi per analizzare quanto è stato fatto finora e unirsi per intendersi su quelle che dovrebbero essere le linee programmatiche da portare avanti e per dare indicazioni sul futuro assetto societario». Ma è in forse il rinnovo del mandato al presidente uscente Marco Benedetti? «Questo - replica Remia, componente del Cda uscente assieme a Enzo Bassetti (Unat-Ucts), Roberta Bertoldi (Comune Nago-Torbole), Alberto Bertolini (Riva), Sara Bombardelli (Dro e Drena), Bruno Lunelli (Arco), Roberto Pellegrini (altri soci), Cristian Prandi (Unat-Ucts), Elisa Ressegotti (Asat) e Thomas Tretter (Asat) - è uno degli argomenti di cui si discuterà. Adesso è

12 prematuro esprimersi in tal senso, anche perché non ci siamo confrontati in modo compiuto sul tema. Da parte nostra non è tanto questione di voler contare di più, è questione di trovare una soluzione condivisa anche con le associazioni di categoria (il cui placet ora è importante, se non decisivo, per superare o almeno avvicinarsi alla maggioranza, con l'apporto altrettanto fondamentale delle partecipate, ndr). Non sarà un braccio di ferro, quanto piuttosto un preambolo per provare a remare tutti dalla stessa parte. Non ci sono problemi, discussioni o diverbi in atto: si tratta di identificare una volontà comune e portarla avanti, per arrivare all'assemblea preparati condividendo una visione strategica. Di sicuro comunque - conclude - nei prossimi giorni come sindaci ci troveremo per approfondire il discorso». 06/04/2014 Torna all elenco dei quotidiani dalla GAZZETTA DI MANTOVA Castiglione. Da Legambiente l alternativa all Alta Velocità: potenziare la Brescia-Padova limitando i treni ai 240 orari «No alla linea Tav, usate quella che c è» CASTIGLIONE Raddoppiare la linea esistente e limitare la velocità. Il dibattito No Tav-Sì Tav si arricchisce di una nuova proposta formulata e posta all attenzione dell opinione pubblica da Legambiente, che definisce il suo progetto un alternativa «concreta, valida, reale e percorribile» e, soprattutto, una terza via al lungo dibattito che si trascina da anni, con sviluppi e derive caotici, fra chi sostiene la necessità della Tav e chi, invece, la ritiene il male dei mali. Il progetto di rafforzamento della linea ferroviaria esistente fra Brescia e Padova, e cioè la proposta concreta di Legambiente, è stata presentata a Castiglione delle Stiviere nell ambito di un assemblea pubblica che ha visto al tavolo dei relatori i rappresentanti di Legambiente, Damiano di Simine, presidente regionale, Dario Ballotta, responsabile dei trasporti di Legambiente Lombardia, e il consigliere provinciale Franco Tiana, fra i primi a sollevare già due anni fa la questione del tentativo dei comuni e degli enti Gardesani di spostare il tracciato Tav dall area del Basso lago alla pianura mantovana, a su dell anfiteatro morenico. Tra il pubblico il deputato del Pd Marco Carra e il vice sindaco di Castiglione delle Stiviere Claudio Leoci, oltre a rappresentanti di Legambiente di Desenzano del Garda. L idea di Legambiente, dunque, come ha spiegato Ballotta, tiene conto di alcuni fattori, tra cui la breve distanza fra Brescia e Padova, ma soprattutto le molte fermate che il treno ad alta velocità è chiamato a fare in questo territorio. A queste analisi si aggiungono i dati della domanda, e cioè un altra velocità che, però, tenga conto dei pendolari, e cioè, dell esigenza di fare molte fermate su una linea, Brescia Padova, innestata sulla Milano Venezia, che vede molti paesi con realtà industriali importanti, dove si recano molti pendolari. Tutto questo porta alla formulazione della proposta alternativa: potenziare la linea esistente con anche l alta velocità a 240 Km/h, ma questo permetterebbe di riqualificare l esistente, senza spreco di suolo, e valorizzare anche stazioni che, ad oggi, non sono più utilizzate per merci. La proposta raccoglie il parere favorevole di Carra, che ha detto che questa proposta potrebbe raccogliere consensi anche in parlamento. Anche il vice sindaco Leoci è d accordo: «La questione necessita di una valutazione complessiva, sull'impatto che avrebbe sul territorio in termini ambientali ed economici, ma anche sulla opportunità di realizzare una simile opera. Le valutazioni di impatto ambientale su cui si basa il progetto della Tav approvato dal Cipe sono vecchie di oltre vent anni». «La proposta di Legambiente è molto interessante ha proseguito il vicesindaco perché si tratta del quadruplicamento dei binari, consentendo il transito di treni a elevate velocità anche se non con i canoni della Tav. Certamente questa proposta ha la necessità di essere approfondita per valutarne la praticabilità. Ma ha il merito di introdurre una proposta concreta, a cui crediamo le istituzioni locali devono porre attenzione». (l.c.) 11/04/2014 Torna all elenco dei quotidiani dal CORRIERE DELLA SERA Domenica 6 Aprile, BRESCIA Tutto il Garda da scoprire «con un clic» Digitando si entra nel nuovo sito che, rinnovato, offre mille informazioni sul Benaco, istituzionali e turistiche. Il portale (curato da Carboni ADV e Cykel Software) è stato presentato da Giorgio Passionelli, presidente della Comunità del Garda, che si è sobbarcata il lavoro. L impegno è stato subito sottolineato non ha alcun costo

13 per l Ente Pubblico. La realizzazione è stata resa operativa con fondi privati. Anzi, la speranza è che le royalties siano consistenti al punto da ridurre subito il costo associativo alla Comunità da parte di Comuni e Provincie, mentre per il futuro gli introiti potrebbero addirittura sostituire la quota associativa. Il portale, già attivo, una volta ultimato «parlerà» anche inglese e tedesco; mostra una grafica rinnovata e riporta informazioni su singoli comuni, iniziative culturali, sportive, gastronomi o legate all attrazione turistico ricettiva gardesana. Per cui, con qualsiasi mezzo informatico, dal tablet allo smart phone fino al pc, è possibile programmare la vacanza, scegliendo le strutture, individuando i servizi, i ristoranti e la possibilità di shopping oltre al calendario degli eventi. Nello stesso tempo sarà possibile approfondire altri aspetti, come le conoscenze geomorfologiche del territorio. Una novità, l area riservata nella quale salvare le informazioni più importanti. Al nuovo sito si accosterà entro l estate un sistema di soccorso utile agli sportivi che escono sul lago con un natante. È infatti in fase di perfezionamento un metodo di segnalazione che indichi il luogo da cui parte l allarme con informazioni sulle persone da soccorrere. B. F. Torna all elenco dei quotidiani LagodiGarda: una scelta di cuore 05/04/2014 La Comunità del Garda si presenta oggi con il suo nuovo portale: In un momento in cui le informazioni hanno bisogno di defluire e raggiungere gli utenti con la massima puntualità, trasparenza e velocità, la Comunità del Garda ha sentito l esigenza di offrire alle sue genti e ai visitatori interessati un nuovo strumento di consultazione e informazione: una vera e propria porta di accesso alle istituzioni che, unite in un unica regione il lago di Garda, appunto si presentano al variegato pubblico gardesano. LAGOdiGARDA: una scelta di cuore è lo slogan scelto per riassumere questo ambizioso progetto di comunicazione. Perché quasi scontato dirlo il Garda è una scelta di cuore, intrisa dell affezioni di chi ci abita e di chi ne vuole far parte anche solo per una vacanza. LAGOdiGARDA: una scelta di cuore è il nuovo progetto promosso dalla Comunità del Garda in collaborazione con Carboni ADV per la conoscenza del territorio gardesano nella sua completezza. Quello che si vuole creare, anzi, che si è creato, è una piattaforma web corredata da una App gratuita, che racchiude tutte le informazioni di interesse sia del residente che del visitatore.

14 Il portale web e l applicazione, sono solo il primo passo di un azione di promozione che utilizzerà diversi strumenti strategici per la valorizzazione del territorio oltre i confini digitali. Sono già in programma una serie di iniziative rivolte all Expo 2015, che ha subito concesso il proprio patrocinio al portale web lagodigarda.it. Diverse le attività avviate nel progetto, dalla creatività del marchio, ai tre portali web in italiano, inglese e tedesco per fornire ai residenti e ai fruitori del Garda tutte le informazioni di cui ha bisogno, insieme a tanti servizi innovativi quali, ad esempio, My LAGOdiGARDA, i temi di intrattenimento e un intera area ecommerce per la vendita di prodotti tipici; fino all App ufficiale del Lago di Garda per le principali piattaforme mobile, al fine di avere a disposizione tutte le informazioni sempre aggiornate e georeferenziate sul proprio smartphone o tablet. Una piattaforma che intende far rete tra le diverse realtà istituzionali per proporre in modo sempre più ordinato e aggiornato quante più informazioni possibili: dai musei, agli itinerari culturali, alla fruizioni delle innumerevoli occasioni di sport e tempo libero che il Garda offre. Un grande lavoro afferma il Presidente Passionelli e un investimento di non poco conto, fatto in vista di offrire un veicolo rivisto e ripensato per incontrare gli utenti e le loro esigenze. Per unire sempre più questo lago e le sue genti intorno alle tematiche e alla problematiche che vanno affrontate insieme con la collaborazione di ogni singolo cittadino, operatore, istituzione. Il sodalizio ritracciato con la Cardoni ADV e Cykel sono il risultato di un impegno che va nella direzione, in un momento in cui l economia di spesa si fa sempre più una necessità nelle istituzioni, di creare ricchezza intorno alla progettazione e/o la realizzazione di nuovi progetti che tutelino e valorizzino il lago sempre al meglio e nell interesse del suo delicato equilibrio. Per ultimo si ricorda che per questo progetto non è stato utilizzato denaro pubblico ma solo di parte privata. COMUNI - Notizie dalla provincia Bresciana» E' nato il nuovo portale del lago di Garda ''LAGOdiGARDA: una scelta di cuore'' è lo slogan scelto per riassumere questo ambizioso progetto di comunicazione. La Comunità del Garda si presenta con il suo nuovo portale: In un momento in cui le informazioni hanno bisogno di defluire e raggiungere gli utenti con la massima puntualità, trasparenza e velocità, la Comunità del Garda ha sentito l esigenza di offrire alle sue genti e ai visitatori interessati un nuovo strumento di consultazione e informazione: una vera e propria porta di accesso alle istituzioni che, unite in un unica regione il lago di Garda, appunto si presentano al variegato pubblico gardesano.

15 LAGOdiGARDA: una scelta di cuore è lo slogan scelto per riassumere questo ambizioso progetto di comunicazione. Perché quasi scontato dirlo il Garda è una scelta di cuore, intrisa dell affezioni di chi ci abita e di chi ne vuole far parte anche solo per una vacanza. LAGOdiGARDA: una scelta di cuore è il nuovo progetto promosso dalla Comunità del Garda in collaborazione con Carboni ADV per la conoscenza del territorio gardesano nella sua completezza. Quello che si vuole creare, anzi, che si è creato, è una piattaforma web corredata da una App gratuita, che racchiude tutte le informazioni di interesse sia del residente che del visitatore. Il portale web e l'applicazione, sono solo il primo passo di un'azione di promozione che utilizzerà diversi strumenti strategici per la valorizzazione del territorio oltre i confini digitali. Sono già in programma una serie di iniziative rivolte all'expo 2015, che ha subito concesso il proprio patrocinio al portale web lagodigarda.it. Diverse le attività avviate nel progetto, dalla creatività del marchio, ai tre portali web in italiano, inglese e tedesco per fornire ai residenti e ai fruitori del Garda tutte le informazioni di cui ha bisogno, insieme a tanti servizi innovativi quali, ad esempio, My LAGOdiGARDA, i temi di intrattenimento e un intera area ecommerce per la vendita di prodotti tipici; fino all App ufficiale del Lago di Garda per le principali piattaforme mobile, al fine di avere a disposizione tutte le informazioni sempre aggiornate e georeferenziate sul proprio smartphone o tablet. Una piattaforma che intende far rete tra le diverse realtà istituzionali per proporre in modo sempre più ordinato e aggiornato quante più informazioni possibili: dai musei, agli itinerari culturali, alla fruizioni delle innumerevoli occasioni di sport e tempo libero che il Garda offre. Un grande lavoro afferma il Presidente Passionelli - e un investimento di non poco conto, fatto in vista di offrire un veicolo rivisto e ripensato per incontrare gli utenti e le loro esigenze. Per unire sempre più questo lago e le sue genti intorno alle tematiche e alla problematiche che vanno affrontate insieme con la collaborazione di ogni singolo cittadino, operatore, istituzione. Il sodalizio ritracciato con la Cardoni ADV e Cykel sono il risultato di un impegno che va nella direzione, in un momento in cui l economia di spesa si fa sempre più una necessità nelle istituzioni, di creare ricchezza intorno alla progettazione e/o la realizzazione di nuovi progetti che tutelino e valorizzino il lago sempre al meglio e nell interesse del suo delicato equilibrio. Per ultimo si ricorda che per questo progetto non è stato utilizzato denaro pubblico ma solo di parte privata. Data di pubblicazione 07/04/2014

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