Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel comparto Lavorazione del METALLO Regione del Veneto. Anni

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1 Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel comparto Lavorazione del METALLO Regione del Veneto Anni

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5 Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel Comparto Lavorazione del METALLO Regione del Veneto Anni Agosto 2010 I

6 Programma regionale per l Epidemiologia Occupazionale Coordinatore del Programma : dr. Roberto Agnesi - Spisal AULSS 16 Il documento è stato realizzato a cura di: dr. Franco Sarto dr. Roberto Agnesi dr.ssa Michela Veronese II

7 PRESENTAZIONE Il comparto del Metallo comprendeva nel 2008 il 19% delle Unità locali del Veneto, con l 8% delle posizioni assicurative INAIL e il 12% degli addetti della regione. Si tratta pertanto di una delle lavorazioni manifatturiere più rilevanti sul territorio regionale dal punto di vista economico e produttivo e, di conseguenza, per la prevenzione di infortuni e malattie professionali. Già negli anni 90 sono stati sviluppati piani regionali di intervento per la prevenzione degli infortuni in questo comparto, che in Italia è tra quelli ad elevato indice infortunistico, mettendo in campo sia l attività di vigilanza che quella di informazione ed assistenza alla aziende in collaborazione con le parti sociali e con le organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro. La pianificazione delle attività di prevenzione in ambito lavorativo non può prescindere dalla conoscenza del sistema produttivo e del quadro dei danni alla salute conseguente agli infortuni e alle malattie professionali; questo documento vuole essere di supporto per lo sviluppo di ulteriori azioni di prevenzione che dovranno tener conto di uno scenario economico in lentissima ripresa dopo la recente crisi culminata nel 2009 ma che prosegue con i suoi effetti occupazionali nel In Veneto, tra il 2008 e il 2009, il comparto ha perso l 11% delle unità locali ed è uno di quelli più penalizzati dalla crisi, soprattutto a livello delle aziende più piccole. Purtroppo, la necessità di utilizzare dati consolidati per alcune analisi trova in questo periodo di rapide variazioni del contesto un limite costituito dal fatto che questi dati sono ancora quelli pre-crisi (fino al 2008); la lettura di queste informazioni deve pertanto essere associata ad altre informazioni più recenti per comprendere gli scenari dell immediato futuro. Molti segnali come l aumento del lavoro a chiamata, l aumento del lavoro irregolare, la risalita dell occupazione più lenta rispetto al relativo aumento di produttività, la necessità di adeguarsi rapidamente a nuove esigenze di mercato, la minore formazione del personale neoassunto al posto di quello che ha perso il lavoro nel periodo di crisi, fanno temere non solo un aumento del numero di infortuni ma anche un aumento del rischio individuale misurato dai tassi di incidenza e gravità. Oggi (fino al 2008), dal punto di vista del numero assoluto di infortuni, il Veneto si colloca ancora al terzo posto in Italia ma con un rischio individuale relativamente basso; infatti, si pone al quindicesimo posto se si considerano indicatori standardizzati (che tengono conto della diversa tipologia di aziende distribuite nel territorio) e gli infortuni con prognosi superiore a 30 giorni (meno affetti dalle differenze territoriali in termini di mancata denuncia da parte del datore di lavoro). Desta qualche preoccupazione la tendenza in aumento dei casi particolarmente gravi, confermata anche dall osservazione che i casi mortali e invalidanti (percentuale INAIL permanente > 5%) sono in aumento nella generalità dei comparti dal 2000 al 2006 (da a all anno), mostrando successivamente soltanto una piccola riduzione; nel periodo circa un quarto di questi casi si è verificato in metalmeccanica (1.078 nel triennio). L auspicio è quello che, in un momento di crisi economico-produttiva come quello attuale, la presente analisi, mantenendo alta l attenzione sulle tematiche della sicurezza e salute sul lavoro e fornendo indicazioni su contesto e danni alla salute, contribuisca a sostenere tutti gli attori della prevenzione nel loro sforzo per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore. III

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9 Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nei Comparti Metalmeccanica e Industria dei Metalli Regione del Veneto Anni INDICE Capitolo 1 - LA STRUTTURA PRODUTTIVA... 1 Capitolo 2 ANALISI DEL FENOMENO INFORTUNISTICO...11 Analisi per provincia...25 Analisi per ULSS...28 Tabelle riassuntive per provincia e ULSS...34 Capitolo 3 DINAMICA DEGLI INFORTUNI...37 Tipo di luogo...37 Tipo di lavoro...38 Attività fisica specifica...40 Deviazione...42 Contatto...44 Natura e sede della lesione...46 Infortuni in itinere e stradali in orario di lavoro...48 Capitolo 4 - GLI INFORTUNI MORTALI...53 Capitolo 5 LAVORATORI STRANIERI...61 Capitolo 6 MALATTIE PROFESSIONALI...65 Capitolo 7 RIFERIMENTI NAZIONALI...73 Capitolo 8 Metodi e definizioni...83 Capitolo 9 Conclusioni...91 V

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11 Capitolo 1 LA STRUTTURA PRODUTTIVA In questa pubblicazione vengono presi in esame la struttura produttiva e l'andamento infortunistico nella lavorazione del Metallo nella regione del Veneto. Rimandando al capitolo materiali e metodi per una più precisa definizione, qui si ricorda che l'ambito di osservazione comprende il comparto della Metallurgia (gruppo di Tariffa INAIL 61) e il comparto della Metalmeccanica (che comprende i gruppi di tariffa: 62-trasformazione dei prodotti metallurgici e lavorazione dei materiali metallici, 63-Costruzione, trasformazione e riparazione di macchine, 64-Costruzione, trasformazione e riparazione di mezzi di trasporto). Nella Regione del Veneto la lavorazione del metallo si colloca, per numero di PAT, al quarto posto, preceduta da Servizi, Costruzioni e Commercio ma, come numero di addetti, è al secondo posto dopo i Servizi. Le PAT afferenti a quello che verrà successivamente denominato comparto del Metallo sono l'8% delle PAT del Veneto mentre gli addetti sono circa il 12% ( figura 1; figura 2). Le PAT del Metallo nel 2000 erano circa , con addetti stimati. Nel periodo osservato, dopo un aumento di circa un migliaio di PAT nel 2002, il loro numero è lentamente declinato e nel 2008 si attesta a Figura 1 - Distribuzione delle PAT per tipo di attività in Veneto Tessile 3% Trasporti 5% Metalli 8% Figura 2 - Distribuzione degli addetti per tipo di attività in Veneto Tras porti 3% Legno 3% Altre ind. 4% Tessile 5% Legno 3% Commercio 10% Sanità 5% Commercio 7% Altro 13% Altro 12% Costruzioni 9% Costruzioni 18% Metalli 12% Servizi 40% Serviz i 40%

12 La struttura produttiva circa PAT (var. -4,8%); gli addetti negli anni oscillavano tra e ma dal 2006 si osserva un incremento, particolarmente evidente nel 2008, con una punta di oltre addetti (var. +7,5%); in figura 3 e in figura 4 sono evidenziati il numero di PAT e il numero di addetti nel comparto del Metallo in Veneto per anno. Negli stessi anni il totale degli addetti nel complesso dei settori produttivi è aumentato del 17% ma Figura 3 - Numero di PAT nel comparto del metallo in Veneto per anno Figura 4 - Numero di ADDETTI nel comparto del metallo in Veneto per anno Pag. 2

13 Capitolo 1 ci sono in realtà settori in espansione, soprattutto le costruzioni, il terziario, il commercio, i trasporti e settori in diminuzione, in particolare l'industria tessile e l'industria conciaria ( figura 5). Come si è detto, il comparto del Metallo risulta dall'aggregazione di quattro gruppi di attività produttive: il gruppo prevalente per numero di addetti stimati è la lavorazione dei materiali metallici Figura 5 - Variazione percentuale ( ) di PAT e addetti nei comparti produttivi del Veneto 50% 40% 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% Agrindustria Estrazioni Alimentare Tessile Conciaria Legno Carta Chimica Gomma Trasf. non metal METALLO Elettrica Altre ind. Elettricità Gas Costruzioni Commercio Trasporti Sanità Servizi TOT PAT ADDETTI per la produzione di manufatti in metallo di qualsiasi tipo (gruppo 62), compresa l'oreficeria e argenteria, con oltre il 50% di addetti, seguono il gruppo macchine (gruppo 63) con il 28% di addetti e il gruppo mezzi di trasporto (gruppo 64) con il 13%, infine la metallurgia (gruppo 61) con l'8%. Come numero di PAT invece la metallurgia rappresenta appena l'1% del comparto, perché è costituita da aziende di grandi dimensioni, mentre i mezzi di trasporto salgono al 24%, perché sono composti da officine e aziende mediamente di piccole dimensioni che si occupano prevalentemente della riparazione degli autoveicoli ( tabella 1). Pag. 3

14 La struttura produttiva La diminuzione di PAT che interessa in generale questo comparto tra il 2000 e il 2008, si osserva in ogni gruppo e particolarmente nelle macchine e nei mezzi di trasporto (-10%), molto meno nella metallurgia e nella lavorazione dei metalli (-1%). L'incremento di addetti è particolarmente forte in metallurgia (+33%) e meno negli altri gruppi; ciò può essere in parte dovuto ad artefatti collegati a modifiche di accentramenti contributivi o al miglioramento della classificazione dell'attività principale della PAT (la prima voce di tariffa definisce il comparto) avvenuto negli ultimi anni nei flussi INAIL che sono stati utilizzati per questa pubblicazione. Tabella 1 - Numero di PAT e di addetti nel comparto del Metallo in Veneto per anno, suddivisi per gruppo di tariffa INAIL PAT % VAR% 6100 Metallurgia % -1,0% 6200 Metalmeccanica % -1,0% 6300 Macchine % -9,6% 6400 Mezzi di trasporto % -9,6% TOTALE % -4,8% ADDETTI % VAR% 6100 Metallurgia % 33,5% 6200 Metalmeccanica % 8,2% 6300 Macchine % 4,2% 6400 Mezzi di trasporto % 0,1% TOTALE % 7,5% Nel gruppo lavorazione dei metalli, la lavorazione più rappresentata per numero di addetti è il lavoro con macchine per asportazione materiale (22% degli addetti di questo gruppo), seguito dalla costruzione di arredamenti, mobili e accessori di materiale metallico (13%) e da taglio, piegatura, saldatura di laminati e trafilati (12,6%). Nel gruppo macchine, ben il 71% degli addetti del gruppo produce macchine operatrici e il 10% motori elettrici, alternatori, dinamo, trasformatori. Nel gruppo mezzi di trasporto la voce di tariffa più consistente è la riparazione di veicoli : elettrauto e simili (51% degli addetti del gruppo), seguita da costruzione, trasformazione veicoli e rimorchi (17%) e da costruzione, trasformazione di mezzi di trasporto terrestre (15%). Infine, nel gruppo Pag. 4

15 Capitolo 1 metallurgia, la più importante voce è trattamento, affinazione ghisa, lavorazione acciaio con il 44% degli addetti di questo gruppo e la seconda è rifusione, getto, pressofusione ed estrusione con il 23% degli addetti. Maggiori dettagli in tabella 2. Tabella 2 - Numero di PAT e di addetti nel comparto del Metallo in Veneto nel 2008, suddivisi per singole voci di tariffa INAIL Gruppo Tariffa 6100 Metallurgia 6200 Metalmeccanica 6300 Macchine 6400 Mezzi di trasporto Tariffa Pat PAT 2008 % nel gruppo tariffa ADDETTI 2008 % nel gruppo tariffa 6100 metallurgia e lavorazioni connesse 2 0,7% 16 0,1% 6111 trattamento/affinazione ghisa. lavorazione acciaio 66 22,3% ,0% 6112 rifusione, getto, finitura manufatti ghisa/acciaio 29 9,8% ,3% 6113 produzione/finitura barre/tubi/ profilati 34 11,5% ,5% 6114 rilaminazione a freddo. spianatura e taglio coils 13 4,4% 580 3,6% 6121 trattamento materie prime produzione metalli/leghe 11 3,7% 184 1,2% 6122 rifusione/getto/pressofusione/estrusione ,6% ,3% 6123 trafilatura/rilaminazione filo/barre/tubi 9 3,0% ,1% 6211 taglio piegatura saldatura di laminati e trafilati ,0% ,6% 6212 lavorazioni di cui alla 6211 senza posa in opera 995 6,4% ,3% 6213 produzione attrezzi per arti/mestieri/ferramenta 415 2,7% ,3% 6214 produzione coltelli/ferri chirurgici/armi bianche 29 0,2% 213 0,2% 6215 arredamenti/mobili/accessori materiale metallico ,2% ,9% 6216 produzione viti/bulloni per fucinatura/stampaggio 14 0,1% 310 0,3% 6217 costruzione/riparazione di grandi contenitori 147 1,0% ,2% 6221 carrozzerie metalliche per autoveicoli o parti ,0% ,9% 6222 lavorazione metalmeccanica stampaggio lamiera 409 2,6% ,7% 6223 produzione, non in serie, tubi/canali/cassette ,0% ,2% 6231 produzione cavi/funi metalliche in genere 47 0,3% ,6% 6232 produzione di tele e reti metalliche 55 0,4% 510 0,5% 6233 produzione tubi flessibili in nastro metallico 10 0,1% 271 0,3% 6234 produzione molle da filo/nastro catene saldate 22 0,1% 594 0,6% 6240 lavoro con macchine per asportazione materiale ,6% ,7% 6250 oreficeria/gioielleria/bigiotteria/monete/timbri 41 0,3% 88 0,1% 6251 lavorazione dell'argento 78 0,5% 449 0,4% 6252 oreficeria e gioielleria e bigiotteria ,7% ,7% 6261 produzione matrici per stampa fotomeccanica, ,1% 317 0,3% 6262 produzione monete/medaglie/timbri 120 0,8% 696 0,7% 6270 minuterie metalliche; lavori in filo/nastro 783 5,1% ,5% 6280 lavori di rivestimento e finimento di manufatti metallici 9 0,1% 38 0,0% 6281 arrotatura e pulitura 447 2,9% ,8% 6282 verniciatura ed elettrovellutazione 330 2,1% ,2% 6283 smaltatura/metallizzazione/trattamenti termici 67 0,4% ,3% 6284 cromolitografia 0 0,0% 0 0,0% 6290 rottamazione/demolizione/saldatura metalli 46 0,3% 251 0,2% 6291 saldatura a gas, a resistenza, ad arco, ecc 400 2,6% ,3% 6292 demolizione macchinari/apparecchiature metalliche 84 0,5% 264 0,3% 6300 lavorazioni in officina su macchine e meccanismi 2 0,0% 52 0,1% 6310 motori a liquidi/gas/aria/vapore/elettrici, dinamo 10 0,2% 30 0,1% 6311 motori alimentati con liquidi/gas/aria compressa 126 2,4% 786 1,4% 6312 motori elettrici/alternatori/dinamo/ trasformatori 421 8,1% ,5% 6313 pompe/compressori (non a refrigerazione) 76 1,5% ,3% 6321 macchine operatrici ,9% ,0% 6322 macchine per cucire e macchine rimagliatrici 86 1,7% 187 0,3% 6323 apparecchi di sollevamento e trasporto 288 5,6% ,4% 6330 armi da fuoco e strumenti bellici 9 0,2% 16 0,0% 6340 officine escluse da altre voci 6300; armi ,4% ,0% 6400 costruzione e riparazione mezzi di trasporto 5 0,1% 13 0,0% 6410 mezzi di trasporto terrestre 534 8,2% ,6% 6411 costruzione/trasformazione veicoli/rimorchi 340 5,2% ,8% 6412 riparazione veicoli : elettrauto e simili ,7% ,9% 6413 costruzione/riparazione di ferrovie e simili 14 0,2% 519 1,9% 6420 mezzi di trasporto per via d'acqua e d'aria 15 0,2% 46 0,2% 6421 costruzioni a bordo e a terra in cantiere navale 161 2,5% ,3% 6422 manutenzioni navali nel cantiere navale 233 3,6% 851 3,2% 6430 mezzi di trasporto aereo:costruzioni aeronautiche 18 0,3% 815 3,0% Pag. 5

16 La struttura produttiva Come si osserva in tabella 3 e in figura 6, circa un terzo delle PAT nel 2008 ha da 0 a 1 addetto (33,6%); si tratta prevalentemente di PAT artigiane senza dipendenti (90%). Un ulteriore 29% comprende PAT con numero di addetti compreso tra 1 e 3, e il 24% è invece nella classe di dimensione tra 3 e 10 addetti. C'è comunque un 4% di PAT con oltre 30 addetti, di cui 211 hanno oltre 100 addetti. La classe con oltre 100 addetti è quella con il minor numero di PAT ma con il maggior numero di addetti: quasi un quarto si colloca in questa classe, e un ulteriore 21% si colloca nella classe tra 30 e Tabella 3 - Numero di PAT e di addetti nel comparto del Metallo in Veneto nel 2008, suddivisi per dimensione della PAT CLASSE ADDETTI PAT VAR % % ADDETTI 2008 VAR % % da 0 a ,0% 33,6% ,9% 4,2% da 1,1 a ,4% 28,9% ,1% 9,1% da 3,1 a ,8% 23,9% ,2% 19,5% da 10,1 a ,1% 5,1% ,7% 8,8% da 15,1 a ,8% 2,3% ,0% 5,6% da 20,1 a ,3% 2,3% ,3% 7,7% da 30,1 a ,3% 3,1% ,9% 21,2% oltre ,6% 0,8% ,5% 23,9% TOTALE ,8% 100,0% ,5% 100,0% Figura 6 - Variazione percentuale di PAT e Addetti nel comparto del metallo per dimensione della PAT in Veneto da 0 a 1 da 1,1 a 3 da3,1a10 da10,1a15 da15,1a20 da20,1a30 da 30,1 a 100 oltre 100 TOTALE -15,0% -10,0% -5,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% PAT ADDETTI Pag. 6

17 Capitolo addetti. Molto importante è anche la classe tra 3 e 10 addetti, con il 19% di addetti stimati. La classe tra 0 e 1 addetti è invece la più piccola per numero di addetti stimati, circa nel 2008, che corrisponde al 4%. Il calo del settore ha investito soprattutto le piccole aziende fino a 3 addetti, mentre le grandi hanno conosciuto una fase di espansione, con una punta di aumento del 25% per la classe con oltre 100 addetti. Nella categoria di aziende con oltre 100 dipendenti, circa il 12% è un'azienda che si avvale dell'accentramento contributivo, perciò queste variazioni potrebbero in parte essere degli artefatti (i lavoratori possono svolgere la loro effettiva attività in altre regioni). In generale comunque l'accentramento contributivo riguarda solo l'1% delle PAT del comparto e il 5% degli addetti. Il gruppo della metallurgia è composto da aziende mediamente più grandi rispetto agli altri gruppi, in particolare nelle voci 6123 trafilatura - rilaminazione filo barre - tubi e 6111 trattamento - affinazione ghisa - lavorazione acciaio le aziende hanno mediamente oltre 100 addetti. Negli altri gruppi le voci a maggior numero medio di addetti sono: per la metalmeccanica, 6231 produzione cavi- funi metalliche in genere con in media 35 addetti per azienda, 6233 produzione tubi flessibili in nastro metallico e 6234 produzione molle da filo- nastro - catene saldate con 27 addetti in media per azienda; per il gruppo macchine, le voci 6300 lavorazioni in officina su macchine e meccanismi e 6313 pompe - compressori (non a refrigerazione) hanno oltre 20 addetti in media; nel gruppo mezzi di trasporto, le voci 6430 mezzi di trasporto aereo: costruzioni aeronautiche e 6413 costruzione - riparazione di ferrovie e simili hanno poche PAT ma con circa 40 addetti ognuna in media. Nel comparto del Metallo, gli artigiani rappresentano circa il 16% della forza lavoro assicurata, con circa unità nel 2008; dal 2000 al 2008 sono diminuiti dell 11%, compensati da un analogo incremento di dipendenti, che sono quasi nel La provincia con il maggior numero di PAT e addetti del comparto del Metallo è la provincia di Vicenza, dove questo comparto impiega il 18% dei lavoratori della provincia, mentre mediamente in Veneto rappresenta l'11% della forza lavoro; in questa provincia si colloca il 25% delle PAT e il 29% degli addetti di questo settore della regione Veneto ( tabella 4). In provincia di Vicenza sembra però che il comparto del Metallo sia in crisi, infatti si registra il minimo aumento di lavoratori (+2% contro una media di +7,5%) e una diminuzione di PAT maggiore rispetto alla media (-7,5% contro una media di -4,8%). Al secondo posto per numero di PAT e di addetti si colloca la provincia di Pag. 7

18 La struttura produttiva Tabella 4 - Numero di PAT e di addetti nel comparto del Metallo in Veneto nel 2008, suddivisi per provincia sede della PAT PROVINCIA PAT 2008 % SU TOTALE VAR % % PAT DELLA PROVINCIA ADDETTI 2008 VAR % % % SU TOTALE ADDETTI DELLA PROVINCIA 23 Verona ,4% 16,5% 6,6% ,6% 13,9% 8,3% 24 Vicenza ,5% 25,3% 10,8% ,1% 29,2% 18,2% 25 Belluno ,7% 3,2% 5,9% ,4% 2,9% 8,1% 26 Treviso ,2% 18,9% 7,8% ,7% 18,7% 12,2% 27 Venezia ,7% 11,9% 5,4% ,0% 12,0% 8,2% 28 Padova ,2% 19,8% 7,7% ,2% 19,3% 11,3% 29 Rovigo ,2% 4,4% 6,1% ,8% 4,0% 11,2% TOTALE ,8% 100,0% 7,5% ,5% 100,0% 11,5% Padova e al terzo quella di Treviso, nella media per incremento di addetti e diminuzione di PAT. Le varie lavorazioni comprese all'interno del comparto si distribuiscono in modo abbastanza omogeneo nel territorio ma con alcune specificità: in provincia di Vicenza si colloca il 78% degli addetti impiegati nell'oreficeria - gioielleria - bigiotteria (circa addetti nel 2008), il 37% degli addetti del gruppo metallurgia, tra cui, in particolare, il 52% del trattamento - affinazione ghisa - lavorazione acciaio e il 46% della rifusione getto - finitura manufatti ghisa - acciaio, e infine il 36% degli addetti del gruppi macchine; in provincia di Venezia si trova il 27% degli addetti del gruppo mezzi di trasporto, tra cui, in particolare, l'81% degli addetti a costruzioni a bordo e a terra in cantiere navale (circa addetti nel 2008); in provincia di Rovigo si trova un ulteriore 14% di quest'ultima lavorazione; in provincia di Treviso si piazza il 29% degli addetti a arredamenti mobili - accessori in materiale metallico. La distribuzione del comparto Metallo per ULSS, rappresentata graficamente in tabella 5 e in figura 7, rispecchia quella per provincia, e nella provincia di Vicenza e Padova rispettivamente emergono le ULSS 4 e 15 per l'elevata percentuale di addetti. Anche nell'ulss 20 c'è una alta percentuale di addetti di questo comparto. Le ULSS capoluogo sono quelle in cui c'è la maggior crisi di comparto, con diminuzione più forte di PAT e/o aumento più lieve di addetti. Le specificità per tipo di lavorazione già segnalate per le province si ritrovano ovviamente nelle ULSS, ma spiccano alcune ULSS che prima non si notavano perché diluite all'interno della provincia: per esempio, l'ulss 2 emerge per un elevato numero di addetti nella metallurgia (circa Pag. 8

19 Capitolo nel 2008), secondi solo a quelli dell'ulss 6 (2.700); anche nell'ulss 4 la metallurgia è un settore molto importante (1.600 addetti nel 2008). In questa ULSS e nell'ulss 5 è presente un elevato numero di addetti anche del gruppo macchine, mentre nell'ulss 12 spicca il gruppo mezzi di trasporto per via dei cantieri navali. Figura 7 - Distribuzione percentuale di PAT e addetti del comparto del Metallo in Veneto nel 2008 per ULSS sede della PAT 10% 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% PAT ADDETTI Tabella 5 - Numero di PAT e addetti del comparto del Metallo in Veneto nel 2008, suddivisi per ULSS sede della PAT ULSS PAT 2008 % SU VAR % % TOTALE PAT ULSS ADDETTI 2008 VAR % % % SU TOTALE ADDETTI ULSS 01 Belluno ,6% 2% 4,9% ,1% 1,0% 4,4% 02 Feltre ,7% 1% 7,9% ,7% 1,8% 15,2% 03 Bassano del Grappa ,3% 5% 9,6% ,0% 5,0% 16,4% 04 Thiene ,6% 6% 13,0% ,5% 8,0% 24,9% 05 Arzignano ,8% 5% 11,0% ,6% 7,1% 19,6% 06 Vicenza ,9% 9% 10,2% ,0% 9,1% 14,7% 07 Pieve di Soligo ,8% 5% 9,0% ,3% 5,9% 15,6% 08 Asolo ,6% 6% 8,0% ,4% 6,6% 15,0% 09 Treviso ,9% 8% 7,1% ,8% 6,2% 8,6% 10 S. Dona' di Piave 996 0,6% 4% 5,6% ,1% 3,3% 10,6% 12 Venezia ,3% 3% 4,2% ,8% 3,7% 5,2% 13 Mirano ,6% 4% 6,8% ,0% 4,5% 12,3% 14 Chioggia 655-3,5% 2% 7,0% ,0% 1,5% 9,2% 15 Cittadella ,0% 7% 10,5% ,7% 8,3% 17,3% 16 Padova ,8% 7% 5,8% ,5% 6,6% 7,4% 17 Este ,6% 4% 8,0% ,9% 3,3% 13,4% 18 Rovigo 841-6,0% 3% 6,0% ,5% 3,0% 11,8% 19 Adria 395 1,5% 1% 6,3% ,5% 1,0% 9,9% 20 Verona ,3% 8% 6,3% ,0% 6,5% 6,6% 21 Legnago 894 3,4% 3% 7,5% ,3% 3,1% 12,9% 22 Bussolengo ,1% 5% 6,4% ,9% 4,2% 9,5% TOTALE ,8% 100% 7,5% ,5% 100,0% 11,5% Pag. 9

20 Pag. 10

21 Capitolo 2 ANALISI DEL FENOMENO INFORTUNISTICO Gli infortuni considerati in questo documento sono quelli riconosciuti dall'inail con esclusione degli infortuni in itinere e di quelli accaduti a studenti, compresi quelli di scuole pubbliche e private con laboratori di tipo metalmeccanico, a lavoratori domestici e a sportivi professionisti; alcune delle predette categorie sono comunque automaticamente escluse nel momento in cui si opera all'interno della lavorazione dei metalli basandosi sulla voce di tariffa INAIL. La selezione degli infortuni da elaborare è stata effettuata sulla base delle informazioni associate agli eventi e alle posizioni assicurative (PAT) a cui appartengono i lavoratori infortunati; in particolare, sono stati selezionati quelli in cui sia il comparto della PAT che quello dell'infortunato appartengono alla Metallurgia oppure alla Metalmeccanica (per gli aspetti metodologici si vedano anche i capitoli struttura produttiva e metodi e definizioni ). Gli infortuni, così identificati, avvenuti nella Lavorazione del Metallo e riconosciuti dall'inail,costituiscono il circa 19% degli infortuni accaduti in Veneto ( Figura 9). Nel corso degli anni dal 2000 al 2008, come si osserva in Figura 8 e in Tabella 6, gli infortuni sono nettamente diminuiti di Figura 8 - Infortuni avvenuti in Veneto nel comparto Metallo dal 2000 al 2008, denunciati, riconosciuti e riconosciuti esclusi infortuni in itinere DENUNCIATI RICONOSCIUTI RICONOSCIUTI ESCLUSO IN ITINERE Pag. 11

22 Gli Infortuni Tabella 6 - Infortuni riconosciuti per tipo di definizione e anno evento, esclusi infortuni in itinere. Comparto Metallo, Regione del Veneto INFORTUNI TIPO DEFINIZIONE TOTALE Mortale Permanente Temporaneo Regolare senza indennizzo Totale riconosciuti circa casi in media all'anno (-34%): nel 2000 infatti si sono registrati infortuni riconosciuti mentre nel 2008 sono stati Si evidenziano però due tendenze opposte: negli anni tra 2000 e 2005 gli infortuni sono diminuiti in modo quasi lineare, negli anni 2006 e 2007 l'andamento si è invertito, e gli infortuni sono aumentati leggermente, in concomitanza con l'aumento di addetti osservato in Figura 4. Nel 2008 si è verificato un nuovo consistente calo di infortuni, per cui sembra riprendere la diminuzione osservata fino al Alcune considerazioni si possono fare in merito all'interpretazione di questi Figura 9 - Infortuni riconosciuti, esclusi infortuni in itinere, colf, studenti e sportivi, per comparto del Veneto, anno 2008 Altro 22% Servizi 20% Sanita 4% Legno 4% Trasporti 4% MET ALLO 19% Commercio 5% Agr icoltura 7% Costruzioni 15% Pag. 12

23 Capitolo 2 Figura 10 - Variazione percentuale degli infortuni riconosciuti esclusi in itinere, colf, studenti e sportivi, per comparto del Veneto 60% 40% 20% 0% -20% -40% -60% -80% Agricoltura Agrindustria Estrazioni Alimentare Tessile Conciaria Legno Carta Chimica Gomma Trasf. non metal Ind. Metalli Metalmeccanica Elettrica Altre ind. Elettricità Gas Costruzioni Commercio Trasporti Sanità Servizi Conto Stato TOTALE dati: in primo luogo, l'anno 2008 non è ancora completamente definito, soprattutto per i casi più gravi, pertanto la diminuzione e la sua entità dovranno essere confermate con successivi aggiornamenti dei dati; in secondo luogo, soprattutto nella seconda parte del 2008 si cominciava a palesare la crisi economica che sarebbe poi esplosa nel Per quanto riguarda l'inversione di tendenza a metà periodo, si segnala una correzione apportata da INAIL, soltanto per gli anni più recenti, ai Flussi Informativi per quanto riguarda la classificazione delle PAT per prima voce di tariffa (attualmente è quella più significativa dal punto di vista numerico); ciò ha determinato anche un riallineamento dei comparti che sono definiti come aggregazioni di tali voci (vedi capitolo metodi e definizioni ). Si osserva che gli infortuni riconosciuti sono circa l'85% dei denunciati; questa percentuale, apparentemente elevata rispetto a quella generale (64%), è dovuta al fatto che negli infortuni non riconosciuti il comparto di appartenenza non viene sempre codificato, di conseguenza il dato parziale dei denunciati per comparto è largamente sottostimato. Per questo motivo i casi denunciati non saranno ulteriormente trattati. Pag. 13

24 Gli Infortuni Gli infortuni in itinere sono mediamente circa all'anno, diminuiscono parallelamente al totale infortuni, mantenendo pressoché invariata la loro proporzione sul totale pari al 9%. Nella lavorazione del Metallo la percentuale degli infortuni in itinere è leggermente inferiore alla media regionale, che è circa il 15%. In Tabella 6 osserviamo i diversi tipi di definizione assegnati ai casi riconosciuti dal 2000 al 2008: gli infortuni definiti in temporanea sono il 96%, gli infortuni con definizione permanente sono il 2,8% e residuali sono i regolari senza indennizzo; gli infortuni mortali riconosciuti nell'intero periodo sono 96; si ricorda che sono esclusi gli infortuni in itinere ma possono essere compresi infortuni stradali in orario di lavoro. Il numero dei mortali oscilla tra un massimo di 22 e un minimo di 5, con un'apparente tendenza alla diminuzione. I casi mortali vengono approfonditi in una apposita sezione di questo testo. Nel corso del tempo i temporanei sono diminuiti del 35%, i permanenti invece aumentano del 29% fino al 2007, nel 2008 diminuiscono improvvisamente perché questo è il sottoinsieme che richiede il tempo di definizione più lungo; infatti i regolari senza indennizzo sono invece aumentati, in particolare negli anni 2007 e 2008, probabilmente perché tra questi vengono temporaneamente collocati anche gli infortuni con danni permanenti in attesa di ulteriore definizione della percentuale di invalidità. In Figura 9 viene fornito il confronto degli infortuni del comparto del Metallo con quelli degli altri comparti del Veneto. Il comparto del metallo si classifica al secondo posto per numero di infortuni, quasi alla pari con il comparto Servizi e di poco al di sopra delle costruzioni. Nel corso del periodo esaminato, tutti i comparti del Veneto sono in diminuzione ( Figura 10) ad eccezione del Conto Stato (+49%) e della Sanità, che aumenta leggermente (+1%); in Agrindustria-Pesca e Servizi la diminuzione è molto lieve, di circa -1%. Il comparto del metallo è una somma del comparto metalmeccanica e del comparto metallurgia, il primo diminuisce di più rispetto alla media regionale, variazione pari a -26%, il secondo è sempre in diminuzione (-14%), ma in modo meno marcato. I comparti che diminuiscono di più sono l'industria tessile (-65%) e l'industria conciaria, coerentemente con la forte diminuzione di addetti, e l'industria elettrica, le estrazioni minerali ed elettricità-gas-acqua (-53%) nonostante la scarsa diminuzione o l'aumento di addetti. Sull'aumento o la mancata diminuzione del Conto Stato e della Sanità occorre considerare Pag. 14

25 Capitolo 2 che, trattandosi di settori di lavoro pubblico, non hanno risentito della crisi e, probabilmente, è meno presente la tendenza all'aumento delle sottonotifiche dei casi lievi di cui si dirà in seguito. In Figura 11 sono state sintetizzate le principali informazioni sul fenomeno infortunistico del comparto del Metallo, confrontato con il totale comparti della Regione del Veneto: - riguardo agli infortuni, come si è già osservato, la diminuzione è più marcata nel comparto del Metallo (-34%) rispetto al totale comparti (-26%), nonostante l'inversione di tendenza degli anni , la quale comunque si nota anche sul totale comparti; - gli addetti del comparto del Metallo aumentano nel 2006 e ancora nel 2008, con una variazione Figura 11 - Andamento temporale degli infortuni riconosciuti escluso infortuni in itinere, degli addetti e degli indici di incidenza e gravità per il comparto del Metallo e il totale dei comparti del Veneto INFORTUNI - METALLO INFORTUNI - TOTALE COMPARTI ADDETTI - METALLO ADDETTI - TOTALE COMPARTI INCIDE NZA CON ESP ORTATI PERCENTUALE DI GRAVI 80,0 22,0% 70,0 20,0% 60,0 18,0% 50,0 16,0% 40,0 14,0% 30,0 12,0% 20, ,0% METALLO TOTALE COMPARTI METALLO TOTALE COMPARTI Pag. 15

26 Gli Infortuni percentuale a fine periodo di +7,5% rispetto al 2000; negli stessi anni il totale addetti del Veneto è in continua crescita, con un aumento a fine periodo di +17%. L'andamento degli addetti è comunque opposto a quello degli infortuni, e questo determina un indice di incidenza in netto calo sia nel comparto del Metallo che nel totale dei comparti; - l'incidenza di infortuni (con esportati) nel comparto del Metallo diminuisce tra il 2001 e il 2008 di 22 punti, passando da 69 infortuni per 1000 addetti a 47, mentre nel totale comparti diminuisce di 13 punti, da 39 a 26. Nota: non si riporta l'anno 2000 perché per quest'anno non è noto il numero di infortuni esportati. - Per la quantificazione della gravità degli infortuni si propone la percentuale di infortuni gravi sul totale infortuni, che è un indice più informativo rispetto all'indice di gravità. Come infortuni gravi si considerano: gli infortuni mortali, o con postumi permanenti di qualsiasi gravità, o con più di 40 giorni di prognosi. La percentuale di gravi è di circa 3 punti inferiore nel comparto del Metallo rispetto al totale dei comparti; in entrambi è in aumento fino agli anni , poi mostra lievi segni di declino, attestandosi nel 2008 sul 17,3% per il comparto del Metallo e 20,3% per il totale comparti. Poiché gli infortuni gravi sono quelli che richiedono un tempo maggiore per la definizione da parte dell'inail, il dato del 2008 è verosimilmente sottostimato, quindi con l'uscita dei dati definitivi questa percentuale potrebbe aumentare ancora. Si ricorda che con il DLgs 38/2000 è stata modificata la modalità di valutazione dei danni permanenti con l'introduzione del danno biologico; conseguentemente, è stata modificata anche la percentuale che rende classificabile la definizione dell'infortunio come in permanente (prima > 10%; successivamente al DLgs 38/2000 > 5%). Per calcolare l'incidenza di infortuni si utilizza l'indice di Incidenza per azienda (Con Esportati), perché calcolato utilizzando numeratore e denominatore omogenei (vedi metodi e definizioni); essendo in genere il comparto del Metallo un comparto a bassa esportazione, la differenza con l'incidenza Senza Importati è comunque molto bassa, di circa 1,5 punti. In Figura 12 si mostra l'incidenza con esportati del triennio nei vari comparti del Veneto: il comparto Industria dei Metalli, che è uno dei due che compongono il comparto del Metallo qui oggetto di studio, è il comparto con l'incidenza di infortuni più elevata, pari a circa 77, ma è anche il comparto dove negli 8 anni esaminati l'incidenza è diminuita di più: infatti nel 2001 superava i 100 infortuni per 1000 addetti ed è diminuita di oltre 40 punti. L'incidenza nel Pag. 16

27 Capitolo 2 comparto Metalmeccanica è pari a circa 50, alla pari con le Costruzioni, ed è diminuita dal 2001 al 2008 di circa 21 punti. Complessivamente il comparto del Metallo nel triennio risulta avere incidenza di 52. Scomponendo il comparto del Metallo nei suoi gruppi di tariffa e calcolando per ciascuno l'indice di Incidenza Con Esportati si ottiene il risultato di Figura 13: il Gruppo Metallurgia ha incidenza molto maggiore degli altri tre gruppi, ma è migliorato molto tra 2002 e 2003 per poi rimanere costante fino al 2007 e quindi diminuire fortemente ancora nel Il Gruppo Macchine, che comprende la produzione di macchine e motori, è quello con l'incidenza inferiore, circa 10 punti in meno rispetto al gruppo Metalmeccanica; questi due gruppi mostrano un andamento parallelo, con una lenta diminuzione di incidenza fino al 2007; il loro indice di incidenza si riduce di 15 infortuni per 1000 addetti, con un ulteriore decremento nel Il gruppo Mezzi di trasporto ha invece una diminuzione di infortuni più accentuata, di quasi 30 punti. Per tutti i gruppi nel 2008 diminuisce l'incidenza in modo netto, per effetto dell'aumento del numero di addetti e del calo di infortuni, il Figura 12 - Indice di incidenza CON ESPORTATI triennale ( ) per 1000 addetti per comparto del Veneto e differenza ,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0-20,0-40,0-60,0 Agrindustria Estrazioni Alimentare Tessile Conciaria Legno Carta Chimica Gomma Trasf. non metal Ind. Metalli Metalmeccanica Elettrica Altre ind. Elettricità Gas Costruzioni Commercio Trasporti Sanità Servizi TOTALE INCIDENZA CON ESPORTATI DIFFERENZA Pag. 17

28 Gli Infortuni quale in parte può essere dovuto alla non completa definizione dei casi e ai primi effetti della crisi economica. Il numero assoluto di infortuni per ogni gruppo è riportato in Tabella 7: al gruppo Metalmeccanica appartiene oltre metà degli infortuni, quasi un quarto al gruppo Macchine, un quarto ai due gruppi rimanenti, Mezzi di trasporto e Metallurgia. Questa distribuzione riflette in modo abbastanza proporzionale quella degli addetti. Tutti i gruppi sono in vistosa diminuzione di infortuni, in particolare il gruppo Mezzi di Trasporto (-47%). Entrando nello specifico della lavorazione, si mostrano rispettivamente in Figura 14 e Figura 15 le quindici lavorazioni con l'incidenza più alta e le quindici lavorazioni con l'incidenza più bassa; per rendere più significativa l'informazione, sono state considerate soltanto le lavorazioni con almeno 200 addetti mediamente presenti in Veneto. I cantieri navali sono luoghi ad elevata incidenza di infortuni, 118 per la costruzione di navi e 81 per la manutenzione; le lavorazioni appartenenti al gruppo metallurgia hanno anch'esse elevate incidenze, in particolare la rifusione, getto, finitura di manufatti in ghisa/acciaio, la produzione/finitura di barre/tubi/profilati e la rilaminazione a freddo, spianatura e taglio coils. Anche le operazioni di rifinitura, come arrotatura, pulitura e saldatura entrano nel gruppo delle quindici lavorazioni a più alta incidenza, in particolare arrotatura e pulitura hanno 94 infortuni per mille addetti all'anno. Le lavorazioni a minor rischio sono invece quelle relative all'oreficeria/gioielleria/bigiotteria, con solo 11 infortuni ogni 1000 addetti, produzione di monete, medaglie e timbri, lavorazione dell'argento; a differenza dei mezzi di trasporto navali, i mezzi aerei e terrestri non hanno incidenza molto elevata, la fabbricazione di mezzi di trasporto aereo mostra incidenza di poco superiore a 20. ( Figura 15). Le lavorazioni più diffuse, cioè: macchine operatrici, lavoro con macchine per asportazione materiale e arredamenti/mobili/accessori materiale metallico, non rientrano né tra le Tabella 7 - Infortuni riconosciuti esclusi in itinere per gruppo tariffa e anno dell'evento, comparto Metallo, Veneto INFORTUNI GRUPPI TARIFFA * % VAR % Metallurgia ,4% -26,6% 6200 Metalmeccanica ,6% -30,1% 6300 Macchine ,4% -35,8% 6400 Mezzi di trasporto ,7% -47,2% TOTALE ,0% -33,7% Pag. 18

29 Capitolo 2 Figura 13 - Indice di incidenza CON ESPORTATI per 1000 addetti per gruppo tariffa e anno dell'evento, comparto Metallo, Veneto Metallurgia Metalmec canic a Macchine Mezzi di trasporto quindici lavorazioni a maggiore rischio, né tra le quindici a rischio minore, sono però al di sotto della media del comparto, con una incidenza che varia tra 42 per il lavoro con macchine per asportazione materiale e 48 per arredamenti/mobili/accessori materiale metallico. In Figura 11 è stato mostrato anche l'andamento della percentuale di infortuni gravi sul totale infortuni per il comparto Metallo e per il totale comparti. Essa è un indicatore di gravità più Figura 14 - Quindici lavorazioni a MAGGIOR RISCHIO del comparto del Metallo in Veneto - Indice di incidenza con esportati per 1000 addetti triennale ( ) - NB: selezionate le lavorazioni con almeno 200 addetti medi all'anno in Veneto 6421 Cos truzioni cantiere navale 6112 Rifusione,getto, finitura ghisa/acciaio 6113 Barre-tubi-profilati 6281 Arrotatura e pulitura 6233Tubi flessibili in nastro metall Trattamento/affinazioneghisa, lavorazione acciaio 6422 Manutenzioni navali 6413Costruzione/riparazione ferrovie 6211Taglio/piegatura/saldatura laminati e trafilati 6212 Come 6211 senza posa in opera 6217Grandi contenitori 6114 Rilaminazione a freddo, s pianatura e taglio coils 6223 Produzione non in s erie di tubi-canali-cass ette Smaltatura/metallizzazione/tratt termici 6291 Saldatura Pag. 19

30 Gli Infortuni Figura 15 - Quindici lavorazioni a MINOR RISCHIO del comparto del Metallo in Veneto - Indice di incidenza con esportati per 1000 addetti triennale ( ) - NB: selezionate le lavorazioni con almeno 200 addetti medi all'anno in Veneto 6252 Oreficeria/gioielleria/bigiotteria 6262 Monete/m edaglie/tim bri 6430 Mezzidi trasporto aereo 6251Lavorazione argento 6261 Matrici perstampa fotomeccanica 6410 Mezzi di trasporto terres tre 6214 Coltelli/ferri chirurgici/arm i bianche 6313 Pompe/compressori 6234 Molle, catene 6123 Trafilatura/rilaminazionefilo-barre-tubi 6412 Riparazione veicoli: elettrautoe simili 6270 Minuterie m etalliche 6312 Motori elettrici/alternatori/trasformatori 6311 Motori alimentati con liquidi/gas 6221Carrozzerie perautoveicoli interessante dell'indice di gravità, perché è indipendente dall'incidenza di infortuni. Il fatto che, come visto in Figura 11, la percentuale di gravi sia in aumento fa sospettare che il calo dell'incidenza in realtà nasconda la sottonotifica all'inail degli infortuni lievi. Questo sospetto è supportato dall'andamento degli infortuni categorizzati per durata dell'assenza dal lavoro ( Figura 16), infatti gli infortuni che diminuiscono di più nel tempo sono quelli con le prognosi minori, mentre gli Figura 16 - Infortuni riconosciuti esclusi in itinere per numero di giorni di assenza dal lavoro e anno dell'evento, comparto Metallo, Veneto >100 Pag. 20

31 Capitolo 2 infortuni con prognosi superiore a 40 giorni diminuiscono in modo meno marcato. Confrontando la percentuale di gravi nei vari comparti del Veneto ( Figura 17) si osserva che il comparto del Metallo è uno dei comparti con la percentuale di gravi più bassa: già in precedenza si era osservato, confrontando la percentuale di gravi di questo comparto con quella media regionale, che essa era circa 3 punti inferiore, ora si nota che sia il comparto Industria dei Metalli che il comparto Metalmeccanica hanno una percentuale di gravi superiore solo al Conto Stato e alle Altre industrie e inferiore al terziario come a tutti gli altri comparti. Probabilmente la grande attenzione riservata a questo comparto negli anni scorsi ha prodotto i suoi risultati, con un miglioramento delle condizioni di sicurezza nelle industrie; non altrettanto si è ancora riusciti a fare in agricoltura, nei trasporti, dove un notevole problema sono gli infortuni stradali, nelle costruzioni, nell'industria del legno. Un importante aspetto connesso alla gravità degli infortuni sono gli infortuni mortali, che vengono approfonditi in una apposita sezione del testo, alla quale si rimanda. All'interno del comparto del Metallo ci sono però lavorazioni con maggiore e minore gravità di infortuni: in Figura 18 e Figura 19 si possono vedere le quindici lavorazioni con percentuale di Figura 17 - Percentuale di infortuni gravi triennale ( ) per comparto, Veneto 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Agricoltura Tras porti Costruzioni Legno Es traz ioni Agrindus tria Elettricità Gas TOTALE Gomma Alimentare Serviz i Conciaria Trasf. non metal Carta Tessile Sanità Commercio Elettrica Ind. Metalli Chimica Metalmeccanica Altre ind. Conto Stato Pag. 21

32 Gli Infortuni Figura 18 - Quindici lavorazioni a MAGGIOR GRAVITÀ del comparto del Metallo in Veneto - Percentuale di infortuni gravi triennale ( ) - NB: selezionate le lavorazioni con almeno 200 addetti medi all'anno in Veneto 6311 Motori alimentati con liquidi/gas 6290Rottamazione metalli 6430 Mezzi di tras porto aereo 6292 Demolizione macchinari metallici 6251 Lavorazione argento 6233 Tubi fles sibili in nas tro metall Oreficeria/gioielleria/bigiotteria 6123 Trafilatura/rilaminazione filo-barre-tubi 6412 Riparazione veicoli: elettrauto e simili 6223 Produzione non in serie di tubi-canali-cassette Apparecchi sollevamento e trasporto 6114 Rilaminazione a freddo, spianatura e taglio coils 6111 Trattamento/affinazione ghisa, lavorazione acciaio 6211 Taglio/piegatura/s aldatura laminati e trafilati 6281 Arrotatura e pulitura 17% 19% 21% 23% 25% 27% 29% gravi rispettivamente più alta e più bassa, escluse le lavorazioni con meno di 200 addetti in media all'anno in Veneto. Tra le lavorazioni a maggiore gravità si colloca la produzione di motori alimentati a liquidi e gas, con oltre 27 infortuni gravi ogni 100; la rottamazione di oggetti di metallo e la demolizione di macchine sono entrambe oltre il 23% di gravi; un po' a sorpresa si trovano in questo gruppo di lavorazioni la produzione di mezzi di trasporto aereo e l'oreficeria/gioielleria/bigiotteria e la lavorazione dell'argento, che erano tra le attività a bassa incidenza ma che risultano avere oltre il 23% di infortuni gravi. A produrre questo insolito risultato potrebbe essere una particolare procedura di lavoro che porta ad avere pochi infortuni ma dalle gravi conseguenze, oppure la presenza di infortuni stradali in orario di lavoro o la sottonotifica di infortuni lievi. Altrettanto sorprendente, ma confortante, è la presenza tra le lavorazioni a bassa gravità di lavorazioni che hanno alta incidenza di infortuni, come quelle del gruppo metallurgia: si tratta probabilmente di lavorazioni che provocano numerosi ma piccoli infortuni. Esaminiamo ora la distribuzione degli infortuni per dimensione dell'azienda in termini di numero di addetti ( Tabella 8): il numero assoluto di infortuni riflette la distribuzione degli addetti, con quasi un quarto degli eventi nella classe di PAT da 30 a 100 addetti e il 22% nella classe con oltre 100 Pag. 22

33 Capitolo 2 Figura 19 - Quindici lavorazioni a MINOR GRAVITÀ del comparto del Metallo in Veneto - Percentuale di infortuni gravi triennale ( ) - NB: selezionate le lavorazioni con almeno 200 addetti medi all'anno in Veneto 6261 Matrici per stampa fotomeccanica 6113 Produzione/finitura barre-tubi-profilati 6216 Viti/bulloni per fucinatura-stampaggio 6232Telee reti metalliche 6262 Monete/medaglie/timbri 6410 Mezzi di trasporto terrestre 6214 Coltelli/ferri chirurgici/armi bianche 6282 Verniciatura, elettrovellutazione 6413 Costruzione/riparazione ferrovie 6312 Motori elettrici/alternatori/tras formatori 6234 Molle, catene 6113 Barre-tubi-profilati 6112 Rifusione, getto, finitura ghisa/acciaio 6411 Cos truzione/tras formazione veicoli/rimorchi 6222Lavoraz. metalmeccanica, stampaggiolamiera 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% addetti. Consistente anche la classe da 3 a 10 addetti. In tutte le classi si osserva una vistosa diminuzione di infortuni, ma essa è maggiore in percentuale per le aziende di piccola dimensione e diminuisce man mano che le aziende aumentano di grandezza. Solo nelle aziende con oltre 30 addetti si assiste al leggero aumento di infortuni negli anni 2006 e 2007 che si osservava sul totale infortuni ( Figura 11), poi in parte recuperato nel Rapportando gli infortuni agli addetti e calcolando così l'indice di incidenza triennale dell'ultimo Tabella 8 - Infortuni riconosciuti esclusi in itinere per classe di addetti della PAT e anno dell'evento, comparto Metallo, Veneto INFORTUNI CLASSE ADDETTI % VAR % da 0 a ,2% -38,5% da 1,1 a ,1% -35,1% da 3,1 a ,7% -35,8% da 10,1 a ,3% -31,0% da 15,1 a ,3% -20,7% da 20,1 a ,9% -31,7% da 30,1 a ,3% -27,1% più di ,3% -27,1% Sconosciuto ,0% -100% TOTALE ,0% -30,5% Pag. 23

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