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2 Gruppo di lavoro: 'LUH]LRQHVFLHQWLILFD: Giovanni Solinas - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia &RRUGLQDPHQWRGHOODULFHUFD Daniela Bigarelli - R&I s.r.l. 6WHVXUDGHOUDSSRUWR: Daniela Bigarelli - R&I s.r.l. Giovanni Solinas - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (ODERUD]LRQHGDWL Cristina Fregni - R&I s.r.l.,qwhuylvwh Lucia De Bastiani Silvia Sitton L'indagine è stata realizzata dall'istituto di ricerca: 5,VUO 5LFHUFKHH,QWHUYHQWL GLSROLWLFDLQGXVWULDOH HGHOODYRUR Via C. Marx n Carpi (Modena) Italia tel. 0039/059/ fax 059/ info@r-i.it Website: Si ringrazia la Camera di Commercio di Modena per aver fornito la lista dell'universo delle imprese e gli imprenditori che hanno partecipato all'indagine per la disponibilità e le preziose testimonianze fornite.

3 ,QGLFH 3UHVHQWD]LRQH Pag. 5 /HQXRYHLPSUHVHHOHLPSUHVHWUDVIRUPDWH " /HQXRYHLPSUHVHSHUUDPRGLDWWLYLWj " /HQXRYHLPSUHVHSHUDUHDWHUULWRULDOH " /HLPSUHVHWUDVIRUPDWH " 15 /HFDUDWWHULVWLFKHGHOOHQXRYHLPSUHVH " /DXWRLPSLHJRHOHQHRLPSUHVH " /DGLPHQVLRQHHORFFXSD]LRQH " ,OVHWWRUHHODWWLYLWjVYROWD " ,OPDQLIDWWXULHUR " ,VHUYL]LDOOHLPSUHVH " ,OFRPPHUFLR " /LQWHUPHGLD]LRQHILQDQ]LDULD " ,VHUYL]LDOODSHUVRQD " 48,QXRYLLPSUHQGLWRUL " /HFDUDWWHULVWLFKHSHUVRQDOL " ,SHUFRUVLSURIHVVLRQDOL " /LPSUHQGLWRULDIHPPLQLOH " 73 8QDSSURIRQGLPHQWRVXOODXWRLPSLHJR " /HFDUDWWHULVWLFKHGHOODXWRLPSLHJR " /HPRWLYD]LRQLGHOODVFHOWDGHOODYRURDXWRQRPR " /DFTXLVL]LRQHGHOOHFRPSHWHQ]H " ,SUREOHPLLQFRQWUDWL " /HSURVSHWWLYH " 90 8QDSSURIRQGLPHQWRVXOOHQHRLPSUHVH " /HFDUDWWHULVWLFKHGHOOHLPSUHVH " ,WLWRODULVRFL " /DQDOLVLGLFDVLQHOPDQLIDWWXULHUR " /XQLYHUVRGLULIHULPHQWRHLOFDPSLRQHDQDOL]]DWR " /DVWUXWWXUDGHOOHLPSUHVH " ,SHUFRUVLSURIHVVLRQDOLGHLQHRLPSUHQGLWRUL " /DFTXLVL]LRQHGHOOHFRPSHWHQ]H " /HPRWLYD]LRQLGHOODQDVFLWDGHOOLPSUHVD " *OLLQYHVWLPHQWLLQL]LDOL " ,SUREOHPLLQFRQWUDWL " /HSURVSHWWLYH " 142 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 3

4 5.4 /DQDOLVLGLFDVLQHLVHUYL]LDOOHLPSUHVH " /XQLYHUVRGLULIHULPHQWRHLOFDPSLRQHDQDOL]]DWR " /DVWUXWWXUDGHOOHLPSUHVH " ,SHUFRUVLSURIHVVLRQDOLGHLQHRLPSUHQGLWRUL " /DFTXLVL]LRQHGHOOHFRPSHWHQ]H " /HPRWLYD]LRQLGHOODQDVFLWDGHOOLPSUHVD " *OLLQYHVWLPHQWLLQL]LDOL " ,SUREOHPLLQFRQWUDWL " /HSURVSHWWLYH " 176 &RQVLGHUD]LRQLILQDOL " 178 $SSHQGLFHPHWRGRORJLFD " 189 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 4

5 3UHVHQWD]LRQH La ricerca si colloca nell ambito del progetto "Azioni a sostegno delle neo imprese in provincia di Modena" finalizzato alla promozione e al sostegno delle nuove imprese e della nuova imprenditoria. Il progetto comprende attività di animazione, formazione, e strumenti di incentivazione mirate a creare un sistema di azioni integrate capace di sostenere il tasso di imprenditorialità e il modello di impresa diffusa. La ricerca, in particolare, nasce allo scopo di: - acquisire conoscenze relative al meccanismo di formulazione dell'idea imprenditoriale e di creazione delle nuove imprese, con particolare attenzione alle competenze dei neo imprenditori, e al processo di formazione di queste competenze; - individuare le caratteristiche strutturali delle neo imprese, al fine di riconoscerne gli elementi di continuità e discontinuità con il modello produttivo locale; - analizzare l'evoluzione delle neo imprese ed i problemi incontrati nei primi tre anni di vita. La ricerca ha avuto come oggetto le imprese nate in provincia di Modena nel 1998, sopravvissute a tre anni, appartenenti ai settori manifatturiero, commercio, intermediazione finanziaria, servizi alle imprese e servizi alla persona. L'indagine sul campo è stata realizzata nel periodo gennaio-luglio 2001 e si è articolata in due fasi distinte. La prima si è basata sulla realizzazione di interviste telefoniche ad un campione statisticamente significativo di imprese iscrittesi al Registro delle imprese di Modena nel L'indagine telefonica è stata finalizzata ad individuare le nuove imprese ed a misurarne il peso fra quelle iscrittesi al Registro, distinguendole fra autoimpiego e imprese vere e proprie. I risultati di questa parte della ricerca, riferiti all'universo delle aziende iscrittesi in quell'anno, sono presentati nei capitoli 1, 2, 3, 4. La seconda fase della ricerca si è svolta attraverso la realizzazione di interviste dirette e in profondità a un campione qualitativo di neo imprenditori dei settori manifatturiero e servizi alle imprese. In queste interviste sono state approfondite le caratteristiche delle 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 5

6 neo imprese e le storie professionali dei nuovi imprenditori. I risultati di questa seconda fase dell indagine sono presentati nel cap. 5. Per un approfondimento sulle tecniche di campionamento si rimanda all Appendice metodologica inserita nel rapporto. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 6

7 /HQXRYHLPSUHVHHOHLPSUHVHWUDVIRUPDWH 1.1 /HQXRYHLPSUHVHSHUUDPRGLDWWLYLWj Nel corso del 1998 al Registro delle Imprese della provincia di Modena si sono iscritte complessivamente 5088 aziende 1. A gennaio 2001, quando ha preso avvio la presente indagine, 1439 imprese, pari al 28,3% delle iscritte, avevano già cessato l'attività, mentre 3649, equivalenti al 71,7%, erano ancora attive. L'indagine aveva come universo di riferimento le imprese iscritte nel 1998 e ancora attive nel 2001, appartenenti ai seguenti settori di attività economica: D - Attività manifatturiere; G - Commercio (esclusi gli autoveicoli); J - Intermediazione monetaria e finanziaria; K - Informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali (escluso le immobiliari e il noleggio); O - Altri servizi pubblici, sociali e personali 2. L'insieme di questi settori raccoglie il 54,5% delle imprese iscrittesi nel 1998 e ancora attive nel 2001, pari a 1989 aziende su un totale di Il principale obiettivo dell'indagine telefonica era l'identificazione delle nuove imprese, distinguendole dalle "false" nascite dovute alle iscrizioni che avvengono nel Registro delle imprese in occasione di trasformazioni o cambiamenti proprietari di aziende preesistenti. Le informazioni contenute nel Registro delle imprese non consentono, infatti, di distinguere fra nuove nascite e imprese trasformate. Il criterio seguito per identificare le nuove imprese consiste nel considerare tali le aziende che si iscrivono per la prima volta al Registro delle imprese, escludendo le iscrizioni derivanti da cambiamenti di proprietà, della forma giuridica, della 1 Escludendo il settore agricolo, per il quale l obbligo di iscrizione al Registro delle imprese è stato introdotto di recente, le imprese iscritte nel 1998 sono I settori esclusi dall'indagine sono: A - Agricoltura, B - Pesca, C - Estrazione minerali, E - Produzione e distribuzione energia, F - Costruzioni, H - Alberghi e ristoranti, I - Trasporti, L - Pubblica amministrazione, M - Istruzione, N - Sanità, P - Servizi domestici, Q - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 7

8 denominazione, della sede, o da trasferimenti da altre province di aziende nate prima del Sulla base dei risultati ottenuti emerge che nei settori oggetto di analisi le imprese iscrittesi al Registro delle imprese nel 1998, ancora attive a gennaio 2001, sono in realtà , e di queste soltanto il 58% 5 è rappresentato da nuove aziende, pari a 1131 neo imprese, mentre il 42% corrisponde a trasformazioni di imprese preesistenti. Nei settori analizzati, e con riferimento ad un solo anno, il 1998, sono quindi più di mille le nuove aziende che si sono costituite in provincia di Modena, sopravvissute a tre anni dalla loro costituzione. La loro distribuzione settoriale vede in testa il manifatturiero 6 con 381 imprese, il commercio con 345, ed i servizi alle imprese (Informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali) con 226 aziende. Considerando la quota di neo imprese sul totale delle iscritte, indipendentemente dai valori assoluti sopra indicati, emergono importanti differenze settoriali. La percentuale più elevata di nuove nate si registra nel settore dell'intermediazione finanziaria (85% delle iscritte) e nei servizi alle imprese (70%), mentre negli altri settori la quota di neo aziende si attesta sempre al di sotto della media, oscillando fra il 49% dei servizi alla persona (Altri servizi pubblici, sociali e personali), corrispondente al valore minimo fra quelli rilevati nel corso dell'indagine; il 52% del manifatturiero 7 ed il 56% del commercio. I servizi alla persona rappresentano l'unico settore che nel 1998 registra una prevalenza delle trasformazioni sulle imprese nuove nate. 3 Sui criteri seguiti si veda Solinas G., I processi di formazione, la crescita e la sopravvivenza delle piccole imprese, F. Angeli, 1996, pp La differenza rispetto al dato ufficiale del Registro delle imprese deriva dal ritardo con il quale il registro recepisce le cessazioni di attività. 5 Questo tasso non può essere considerato un tasso di natalità, in quanto è misurato su un flusso, rappresentato dalle imprese iscritte, e non sullo stock delle imprese esistenti. Inoltre, il valore assoluto delle neo imprese non può nemmeno essere utilizzato per calcolare un tasso di natalità perché riferito alle aziende sopravvissute a tre anni dalla loro costituzione. 6 I risultati presentati in questo capitolo classificano le imprese secondo il codice Ateco 91 presente nel Registro delle imprese, mentre nei capitoli successivi le stesse aziende sono classificate secondo il codice Ateco 91 attribuito dopo l'indagine telefonica. 7 Nell'indagine di Solinas (1996), riferita all'anno 1983, le imprese nuove nate nel manifatturiero in provincia di Modena, sul totale delle iscritte, pesavano per il 67%. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 8

9 !! #"$% $ $ & ' (*) +,-.,-/.0,- 1 -(*) ) ,!7+#8%0) ) 09- :<;=,0709-7>, %>+.,(#(* %0) B CC%? Nuove nate Trasformate Totale v.a. % riga v.a. % riga v.a. % riga Ind. Manifatturiera Commercio (escl. Autoveicoli) Intermediazione finanziaria Inform.,R&S,altre att. Prof.li (escl. Immobiliari e noleggio) Altri serv. pubbl. sociali e personali (escl. Smaltim.to rifiuti) Non disponibile Totale D +5*1 0.EFGIHKJ%H!5 8 (LM- 5%0 1 0) 0 /.+5 - >( 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 9

10 1.2 /HQXRYHLPSUHVHSHUDUHDWHUULWRULDOH L analisi dell incidenza delle nuove imprese sul totale delle iscritte per area di localizzazione delle aziende, all interno del territorio provinciale, consente di mettere in evidenza alcune significative differenze. Nel 1998 le aree in cui la quota di neo imprese, sulle iscrizioni totali, è inferiore alla media provinciale (pari al 58% delle iscritte) sono due: l'area delle Comunità Montane (46%) e l'area di Carpi (51%). La zona di Castelfranco Emilia, con il 57% di nuove nate, si posiziona su valori vicini alla media provinciale, mentre i territori caratterizzati dalle quote più elevate di neo imprese sono Vignola (71%), Mirandola (61%), Sassuolo (61%) e Modena città (60%) 8. In relazione a questi risultati, è interessante sottolineare che nell'area delle Comunità Montane la bassa quota di nuove imprese è determinata soprattutto dal commercio, dove prevalgono le imprese trasformate, mentre nel manifatturiero il peso delle neo aziende è più elevato della media provinciale. Nel caso di Carpi, invece, la minor quota di nuove imprese è determinata contemporaneamente dalla modesta dinamica sia del settore manifatturiero che dei servizi alle imprese, nei quali le trasformazioni di imprese preesistenti prevalgono sulle nuove nascite. Le aree che nel 1998 registrano le maggiori quote di nuove imprese, sul totale delle iscrizioni al Registro delle imprese, nel settore Manifatturiero sono le Comunità montane (79% delle iscritte) e l'area di Vignola (77%); mentre le quote più basse si rilevano a Carpi (35% di nuove imprese sulle iscritte), Modena città (47%) e Mirandola (49%), dove le trasformazioni di aziende preesistenti prevalgono sulle nuove nascite. Nel settore dei Servizi alle imprese, il peso delle nuove aziende è particolarmente elevato a Vignola (100% delle iscritte), Castelfranco (90%), Mirandola (82%) e Sassuolo (80%). Al di sotto della media provinciale sono invece Carpi, con il 50% di nuove imprese sulle iscritte, e le Comunità Montane (61%), anche se in questo settore le 8 L'area delle Comunità montane comprende la Comunità Montana Modena Ovest, Modena Est e il Distretto n. 5 di Pavullo. Le aree di Carpi, Mirandola, Modena, Castelfranco corrispondono, rispettivamente, ai Distretti n. 1, 2, 3 e 7. L'area di Sassuolo comprende i comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello. L'area di Vignola i comuni di Vignola, Castelnuovo, Castelvetro, Savignano e Spilamberto. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 10

11 imprese nuove nate prevalgono generalmente sulle trasformazioni di aziende preesistenti. In valori assoluti, e considerando tutti i settori oggetto di analisi, le nuove imprese nate nel 1998 si localizzano in misura rilevante nell'area di Modena città: 331 aziende, pari al 29% del totale; seguite dal nucleo di nuove imprese localizzate a Sassuolo e a Carpi, pari rispettivamente a 196 e 192 aziende (17% del totale provinciale), e a Mirandola, 142 neo imprese (13%). Queste quattro aree concentrano il 76% delle nuove imprese che si sono costituite nel 1998 a livello provinciale, sopravvissute a tre anni dalla loro costituzione. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 11

12 NO!! % # $ %$ P ' (*) +,-.,-/.0,- 1 -(*) ) ,!7+#8%0) ) 09- :<;=,0709-7>, %>+.,(#(* %0) B CC%? Nuove nate Trasformate Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga Area di Carpi Area Mirandola Area Modena città' Area di Sassuolo Area di Vignola Area di Castelfranco Emilia Comunità'montane Totale D +5*1 0.EFGIHKJ%H!5 8 (LM- 5%0 1 0) 0 /.+5 - >( QO P*R $! $ S $*TT $ U.$% P P $ % 9$ %$ P ' (*) +,-.,-/.0,- 1 -(*) ) ,!7+#8%0) ) 09- :<;=,0709-7>, %>+.,(#(* %0) B CC%? Manifatturiero v.a. % sulle iscritte Servizi alle imprese v.a. % sulle iscritte Area di Carpi Area di Mirandola Area Modena città Area di Sassuolo Area di Vignola Area di Castelfranco Emilia Comunità montane Totale D +5*1 0.EFGIHKJ%H!5 8 (LM- 5%0 1 0) 0 /.+5 - >( 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 12

13 V WX Y Z [3\^] _` a`sb<c<de `Sb<fg`S`#g3_f ah d _\^fgì] ` _ _f \^dsjwkfgg W e.wglib<`m=zn%n o p e fm3d _Wk]%` _q` bmgckfm W r Manifatturiero Commercio Interm. Finanziaria Informat., R&S, altre Altri servizi pubb. e personali Non disponibile Nuove nate Trasformate 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 13

14 sut v%w.xzy!{^ %}~%~S < < ƒ.~s < ~S~#!} %}{^ ~i ~%}I %}~ # ~*}}t *}t ~i <~ uˆ. Š ƒ. %}t< %~%}Œ~ M < % t Carpi Mirandola Modena città Sassuolo Vignola Castelfranco Emilia Comunità montane Nuove nate Trasformate 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 14

15 /HLPSUHVHWUDVIRUPDWH Le imprese che nel corso del 1998 subiscono trasformazioni rappresentano il 42% delle iscritte. Le cause principali dell iscrizione al Registro delle imprese riguardano il cambiamento dell assetto proprietario, 532 aziende, pari al 65% delle trasformate; la modificazione della forma giuridica, 248 imprese, pari al 30%; ed il cambiamento della denominazione, 184 imprese, il 22% dei casi. Spesso queste cause si manifestano contemporaneamente, attraverso l abbinamento del cambio di proprietà con quello della forma giuridica e, in alcuni casi, della denominazione. I settori nei quali si registra una maggiore presenza di cambiamenti proprietari sono il commercio (76% delle trasformate) ed i servizi alla persona (67%), mentre le modificazioni della forma giuridica sono più diffuse nei servizi alle imprese (43% delle trasformate) e nell'industria manifatturiera (40%). I trasferimenti di imprese da altre province riguardano, nel 1998, un numero limitato di aziende, 49 nel complesso, pari al 6% delle trasformate. Circa un terzo di queste aziende è formato da ditte individuali con un solo addetto, il cui trasferimento a Modena corrisponde a un cambiamento di residenza della persona. La maggior parte dei trasferimenti proviene dalle aree di Bologna e Reggio Emilia, 25 su 49, ma numerosi sono anche quelli da altre regioni italiane, 16 su 49, che corrispondono tuttavia prevalentemente a trasferimenti di persone. Le aziende trasferite a Modena appartengono prevalentemente al settore manifatturiero (58% del totale), seguite dal commercio (20%) e dai servizi alle imprese (16%), e sono costituite prevalentemente da imprese di piccole dimensioni. Soltanto tre aziende, il 6% del totale, appartengono alla classe occupati, e nessuna delle trasferite supera questa soglia dimensionale. Nell'ambito del manifatturiero i trasferimenti da altre province riguardano, in particolare, i settori metalmeccanico, elettrico/elettronico e tessile abbigliamento. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 15

16 Fra le trasformazioni vi sono anche casi di VSLQRIIindotti da imprese nate prima del In valori assoluti, essi coinvolgono 44 aziende, il 3,9% delle trasformate, e presentano una maggiore frequenza nell ambito del settore dei servizi alle imprese, la cui incidenza sulle cause di trasformazione si attesta sul 16% del totale. Questi casi corrispondono generalmente allo sviluppo di nuovi prodotti o servizi per i quali l impresa di origine decide di creare un nuovo contenitore giuridico, nel quale i titolari/soci sono spesso gli stessi. Altri casi riguardano l esternalizzazione di alcuni funzioni aziendali come, ad esempio, quella commerciale. Questi corrispondono alla creazione di aziende puramente commerciali che si incaricano di gestire le relazioni con i mercati di sbocco dell impresa manifatturiera di origine. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 16

17 ² µ ª ª ª ª š š Ÿ ž š š œ * Ž»» º ª ± ¹ ª ª ² ª ³ ² ª ± «Multiriposta Trasfer.to da altra prov. Camb.to forma giuridica Fusione acquis.ne Camb.to proprietà Modif.ne denomina zione Cambio sede Ex inattive Modifica oggetto sociale Spin off da imprese prees.ti Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % 1 addetto Non risponde Totale ª «ª ³  À ÀÁ ¾ ½ ¼ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 17

18 š Ä š ² µ ª ª ª ª Å š œ ž š š œ ÃT * Ž»» º ª ± ¹ ª ª ² ª ³ ² ª ± «Multirisposta Trasfer.to da altra prov. Camb.to forma giuridica Fusione acquis.ne Camb.to proprietà Modif.ne denomina zione Cambio sede Ex inattive Modifica oggetto sociale Spin off da imprese prees.ti Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Industria manifatturiera Commercio Intermediazione finanziaria Servizi alle imprese Servizi alle persone Attivita'escluse dall'indagine Totale ª «ª ³  À ÀÁ ¾ ½ ¼ 9 Si tratta di attività erroneamente classificate nel Registro delle imprese come appartenenti ai settori oggetto d'indagine. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 18

19 /HFDUDWWHULVWLFKHGHOOHQXRYHLPSUHVH 2.1 /DXWRLPSLHJRHOHQHRLPSUHVH Un modo per classificare le imprese consiste nel distinguerle fra quelle in cui la produzione di un bene, o la prestazione di un servizio, è fornita da un singolo individuo, e quelle, invece, in cui l'attività economica è sviluppata da un gruppo di lavoro organizzato. Nelle prime rientrano le ditte individuali senza dipendenti, denominate d'ora in poi forme di autoimpiego. Nelle seconde si collocano le società, sia di capitali che di persone, o le ditte individuali con dipendenti. Questa definizione, adottata da Solinas 10 nella ricerca citata, propone la stessa distinzione presente nelle statistiche industriali anglosassoni fra ILUP e VHOIHPSOR\PHQW Fra le imprese nate in provincia di Modena nel 1998, ancora attive nel 2001, le forme di autoimpiego sono decisamente prevalenti. Al momento della loro costituzione, il 60% delle neo aziende apparteneva a questa categoria, e quasi l'ottanta per cento era formato da un singolo lavoratore. Nel corso dei primi tre anni di vita, tuttavia, una parte delle neo aziende transita dalla categoria dell'autoimpiego a quella delle imprese vere e proprie. Si tratta soprattutto di ditte individuali che assumono dipendenti e, in misura inferiore, di ditte individuali che si trasformano in società. Questi casi riguardano il 9,6% delle forme di autoimpiego e determinano nel 2001, anno di realizzazione dell'indagine, una riduzione dell'incidenza dell'autoimpiego dal 60% al 54% delle neo imprese, a tre anni dalla costituzione, pari a 614 ditte su Sempre nel 2001, l'occupazione presente nell'autoimpiego è pari a 720 lavoratori, comprensivi dei coadiuvanti/familiari che collaborano con il titolare della ditta individuale, equivalenti al 24% degli addetti complessivi delle neo imprese nate nel 1998 sopravvissute a tre anni. La maggior parte degli occupati, il 76% del totale, risulta invece concentrata nelle 516 imprese cosiddette vere e proprie (2326 unità su 3046). 10 Sui criteri di classificazione si veda Solinas (1996) pp ,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 19

20 Æ Ç È É ÊSËÌÍÎÏÐÑÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑÐÚkÎÐÏ Û3Ô%ÏÍRÇSÙ Ø ÓMÏØ Ü Ø ÝÇ9Þ ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Autoimpiego Imprese Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga Ditta individuale Accomandita semplice S.n.c S.r.l S.p.A Cooperativa Piccola coop. a r.l Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ Æ Ç È É%ÿ#Ë OÜ ÜÐÖ ÖØ*ÐÛÛ!ÐÖ ÖØ Õ*Ø*ÜÐ ÐÒÓ ÔÕ ÐØ ÍÎÏÐÑÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚuÎ ÐÏ Û!Ô%ÏÍRÇSÙØ ÓMÏØ ÜØ ÝÇ Þ%ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Autoimpiego Imprese Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga Ditta individuale Accomandita semplice S.n.c S.r.l S.p.A Cooperativa Piccola coop. a r.l Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 20

21 2.2 /DGLPHQVLRQHHORFFXSD]LRQH Le nuove imprese nate in provincia di Modena nel corso del 1998 hanno dimensioni molto piccole. A tre anni dalla loro costituzione, nel 2001, il 46% è ancora formato da imprese con un solo addetto, e una minoranza, pari al 5% del totale, supera la soglia dei dieci occupati. La maggior parte di queste imprese è composta da ditte individuali, il 64% del totale, e le forme giuridiche di tipo societario rappresentano una quota minoritaria, pari al 36% delle nuove nate. L'occupazione presente nel 2001 nelle 1131 nuove imprese è pari a 3267 addetti, ai quali, tuttavia, occorre togliere 221 titolari/soci che svolgono esclusivamente il ruolo di prestatori di capitali. Gli addetti effettivi delle nuove aziende sono quindi, a tre anni dalla loro nascita, 3046, pari ad una media di 2,7 addetti per impresa. Anche scorporando l'autoimpiego, le dimensioni delle neo imprese rimangono molto piccole. Il nucleo più consistente, pari al 48% del totale, a tre anni dalla costituzione, risulta formato da soli 2-3 addetti, seguito da un altro 31% appartenente alla classe 4-9 occupati, mentre soltanto l'8,9% supera la soglia dei 10 addetti. La dimensione media delle neo aziende cosiddette vere e proprie è pari, nel 2001, a 4,5 addetti. All'interno delle 1131 imprese nate nel 1998 e sopravvissute al 2001 circa il 40% è rappresentato da aziende artigiane. Se si escludono dal calcolo i settori del commercio e dell'intermediazione finanziaria, questa quota sale al 63% del totale. L'incidenza delle imprese artigiane risulta più elevata nell'ambito dell'autoimpiego, dove l'85,7% delle ditte è iscritta all'albo artigiano, mentre nel caso delle imprese vere e proprie, comprendendo i settori manifatturiero, servizi alle imprese e servizi alle persone, il peso dell'artigianato si attesta sul 61% delle aziende. L'analisi della struttura occupazionale mostra come la componente autonoma del lavoro sia molto elevata. La quota di titolari/soci, sommata a quella dei coadiuvanti/familiari, supera il 60% degli addetti complessivamente presenti delle nuove imprese. Anche escludendo i soci non operativi, l'occupazione dipendente 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 21

22 attivata dalle nuove imprese si aggira intorno al 42% degli addetti totali, pari a 1288 lavoratori su oltre tremila. Occorre sottolineare come in alcuni settori, quale ad esempio i servizi alle imprese, sia molto diffuso il ricorso alle collaborazioni esterne. Nell'indagine non è stato possibile determinare il numero dei collaboratori utilizzati, ma le aziende di questo settore che hanno dichiarato di avvalersi di collaboratori esterni rappresentano una quota significativa, pari al 45% del totale 11. Anche focalizzando l'attenzione sulle sole neo imprese, escludendo quindi l'autoimpiego, la componente autonoma del lavoro rimane elevata, pari al 45% degli addetti totali, mentre il lavoro dipendente assorbe la quota maggioritaria, equivalente al 55% degli occupati. All'interno delle neo imprese circa un quarto delle aziende, a tre anni dalla costituzione, non ha comunque ancora assunto lavoratori dipendenti. Considerando gli occupati presenti al momento della costituzione delle nuove imprese (nel 1998 gli addetti effettivi erano 2393), è possibile verificare come, nell'arco del primo triennio di vita delle aziende, l'occupazione sia aumentata del 27%, pari a 653 addetti. Questa crescita, che si può considerare significativa, è stata, tuttavia, determinata da una minoranza di imprese. Soltanto 268 aziende, il 24% del totale, hanno aumentato l'occupazione, ed il contributo maggiore è venuto dalle società, fra le quali il 37% ha incrementato gli organici, mentre fra le ditte individuali soltanto il 16% ha registrato una crescita dell'occupazione. In termini di settori, inoltre, si individuano significative differenze. La quota più elevata di aziende che aumentano l'occupazione si registra all'interno del manifatturiero (con il 41% delle imprese), contro una media degli altri settori analizzati pari al 18% delle aziende. Il manifatturiero, in effetti, è il settore che contribuisce maggiormente alla crescita occupazionale (+327 unità, pari al +46%), seguito dai servizi alle imprese (+158 addetti, pari al +19,8%) e dal commercio (+89 addetti, pari al +13,7%). Nei primi tre anni di vita, tuttavia, la maggior parte delle nuove imprese registra una stabilità dell'occupazione, il 73% del totale, con punte più elevate nei settori 11 Nel complesso, facendo riferimento a tutti i settori oggetto di indagine, le imprese che si avvalgono di collaboratori esterni sono 248, pari al 22% delle neo imprese. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 22

23 dell intermediazione finanziaria, commercio e servizi alle persona. Nei settori in cui la presenza di forme di autoimpiego è più elevata. Æ Ç È É SËÌÍÎÏÐÑÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑÐÚkÎÐÏÝ Ç ÑTÑÐÜ Ø*Ç Ü ÜÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ Ö Ø Õ Ç9Þ ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Autoimpiego Imprese Totale v.a. % col. v.a. % col v.a. % col. 0 addetti addetto Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ Æ Ç È É SËÌÍÎÏÐÑÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑÐÚkÇ%ÏÖ Ø Ù Ø Ç Ò ÐÐÒ Ô ÒRÎ ÐÏÝ Ç ÑTÑTÐÜØ%Ç ÜÜ ÐÖ Ö Ø*ÐÛÛ!ÐÖ ÖØ Õ Ç Þ%ß ß*à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Ditta artigiana Ditta non artigiana Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga 0 addetti addetto Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 23

24 Æ Ç È É àß#ë OÜ ÜÐÖ ÖØ%ÜÐ ÐØ ÍÎÏÐÑTÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑÐÚkÎÐÏÝ Ç ÑTÑÐÜ Ø*Ç Ü ÜÐÖ ÖØ%ÐÑTÖÏÓ Ö ÖÓÏÇ Ü Ð ÔÝÝÓ ÎÇ.Ø Ô ÒÐIÞ%ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Titolari/Soci Coad. Familiari Dipendenti Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga 1 addetto Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ Æ Ç È É à àë OÜ ÜÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ ÖØ Õ Ø*Ü Ð ÐØ ÍRÎÏÐÑTÐÒ ÓÔÕ*ÐÒÇ.ÖÐ Ç Ó Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙÔSÐØ ÍRÎMÏÐÑTÐÚkÎÐÏÝ ÇÑÑTÐÜ Ø*Ç Ü ÜÐÖ ÖØ*Ð Ñ!Ö3ÏÓ*Ö Ö ÓMÏÇ#ÜÐ Ô ÝÝÓÎ Ç.Ø Ô Ò Ð Þ%ß ß*à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Titolari/Soci Coad. Familiari Dipendenti Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga 1 addetto Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 24

25 Æ Ç È É àþsë OÜ ÜÐÖ ÖØ%ÐÛÛ3ÐÖ ÖØ Õ Ø*Ü Ð Ç Ó*ÖÔØ ÍÎ Ø ÐÙ Ô#ÎÐÏÝ ÇÑÑTÐÜ Ø*Ç Ü ÜÐÖ ÖØ*ÐÑ!ÖÏÓ Ö ÖÓMÏÇ#ÜÐ Ô ÝÝÓÎ Ç.Ø ÔÒÐ Þ%ßß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Titolari/Soci Coad. Familiari Dipendenti Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga 1 addetto Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ Æ Ç È É à SË OÜ ÜÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ ÖØ Õ Ø*Ü Ð ÐÒ ÐÔSØ ÍRÎMÏÐÑTÐ ÐÑÝ Ó ÑTÔ ÇÓ Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙÔ.ÚuÎ ÐÏÝ Ç ÑTÑTÐÜØ%Ç ÜÜ ÐÖ Ö Ø*Ð Ñ!Ö3ÏÓ*Ö Ö ÓMÏÇ#ÜÐ Ô ÝÝÓÎ Ç.Ø Ô Ò Ð Þ%ß ß*à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Titolari/Soci Coad. Familiari Dipendenti Totale v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga v.a. % col. % riga 1 addetto * Totale *valore corrispondente a soci di cooperativa. ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 25

26 2.3,OVHWWRUHHODWWLYLWjVYROWD Uno degli obiettivi dell indagine telefonica era verificare l esatta attività svolta dall'impresa e la corretta classificazione secondo i codici Ateco 91. Nel corso della rilevazione sono stati individuati alcuni errori di attribuzione dei codici di attività, in 164 imprese su 1131 nuove nate, pari al 14,5% del totale. Gli errori più diffusi riguardano la classificazione all'interno dell'industria manifatturiera di aziende che svolgono esclusivamente attività commerciale o di servizio. Oltre alla corretta attribuzione del codice Ateco, si è tentato anche di superare alcuni limiti presenti nella classificazione. In particolare, ci si riferisce all'inserimento nel settore manifatturiero delle attività di manutenzione e riparazione degli impianti industriali e, nel caso dell'industria alimentare, dei forni, pasticcerie e gelaterie che vendono attraverso un proprio punto vendita, producendo artigianalmente il prodotto venduto. La scelta effettuata nell'indagine telefonica è stata quella di inserire le prime (attività di manutenzione e riparazione degli impianti industriali) nelle attività di servizio alle imprese, e le seconde (forni, pasticcerie e gelaterie che vendono attraverso un proprio punto vendita) nel commercio, riclassificando così 51 imprese, pari al 4,5% delle nuove nate. Complessivamente, le imprese alle quali è stato attribuito un codice Ateco diverso da quello presente nel Registro delle imprese sono 215, il 19% delle nuove nate. Ed il risultato di questa operazione ha portato ad una diminuzione delle imprese classificate come manifatturiere, ed un aumento di quelle appartenenti al commercio, servizi alle imprese e servizi alle persone. Sulla base di questa nuova classificazione, il primo settore, per numero di imprese nate nel 1998, sopravvissute al 2001, è il commercio 12, con 355 aziende, pari al 31% del totale; il secondo, il manifatturiero, con 278 aziende, pari al 25%; ed il terzo, i servizi alle imprese, con 265 imprese pari al 23% delle nuove nate 13. In termini di occupati, 12 Anche non considerando i forni, le pasticcerie e le gelaterie, il settore del commercio risulterebbe comunque il primo, per numero di nuove nate, con 341 aziende, a causa degli errori di attribuzione del codice Ateco all interno del Registro delle imprese. 13 Le tavole per settore che da questo capitolo in poi verranno presentate divergono da quelle inserite nel cap. 1. Nel capitolo precedente le imprese sono classificate secondo il codice Ateco presente nel Registro 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 26

27 tuttavia, è il manifatturiero ad assumere il peso più rilevante, con 1036 addetti su 3046, pari al 34% del totale, seguito dai servizi alle imprese (con 798 addetti, equivalente al 26%) e dal commercio (con 739 occupati, il 24% del totale). E'interessante rilevare come l'autoimpiego sia particolarmente diffuso in alcuni settori, quali ad esempio il commercio, i servizi alla persona e l'intermediazione finanziaria, all'interno dei quali la percentuale di ditte corrispondenti a forme di autoimpiego raggiunge, rispettivamente, il 63%, il 66% e il 100% delle nuove imprese costituite. Negli altri settori analizzati, e in particolare nel manifatturiero e nei servizi alle imprese, le forme di autoimpiego sono invece minoritarie, rappresentando soltanto il 36-40% delle nuove aziende. Le forme di autoimpiego, pur essendo in alcuni settori prevalenti, non generano mai, in nessuno dei settori analizzati, ad eccezione dell'intermediazione finanziaria, la maggior parte dei nuovi posti di lavoro. L'occupazione è infatti prevalentemente concentrata nelle imprese cosiddette vere e proprie. Quest'ultima categoria di aziende raccoglie quote di occupati che oscillano dal valore minimo del settore commercio, pari al 65% degli addetti, al valore più elevato dell'industria manifatturiera, pari all'86% degli addetti delle imprese nate nel 1998, sopravvissute a tre anni. delle imprese, mentre d ora in poi sono classificate secondo il codice Ateco attribuito dopo l indagine telefonica. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 27

28 Æ Ç È É à#ëmìírîmïðñtðòó ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚ ÐÇÜÜ ÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ Ö Ø Õ Ø*Î ÐÏÑTÐÖ Ö Ô%ÏÐ Þ%ß ß*à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Imprese Addetti v.a. % v.a. % Manifatturiero Commercio Intermediazione finanziaria Servizi alle imprese Servizi alle persone Altri servizi Società di comodo Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ Æ Ç È É à#ëmìírîmïðñtðòó ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚuÎ ÐÏÑÐÖ ÖÔ ÏÐIÞ%ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Autoimpiego Imprese Totale v.a. % riga v.a. % riga v.a. % col. Manifatturiero Commercio Intermediazione finanziaria Servizi alle imprese Servizi alla persona Altri servizi Società di comodo Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 28

29 Æ Ç È É àê#ë OÜ ÜÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ ÖØ Õ Ø*Ü Ð ÐØ ÍRÎÏÐÑTÐÒ ÓÔÕ*ÐÒÇ.ÖÐ Ç Ó Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙÔSÐØ ÍRÎMÏÐÑTÐÚkÎÐÏÑTÐÖ Ö Ô%ÏÐ Þ%ßß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Autoimpiego Imprese Totale v.a. % riga v.a. % riga % col. Manifatturiero Commercio Intermediazione finanziaria Servizi alle imprese Servizi alla persona Altri servizi Società di comodo Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 29

30 2.3.1,OPDQLIDWWXULHUR Le imprese del settore manifatturiero nate nel 1998, sopravvissute a tre anni, presentano un ampia articolazione settoriale. Si collocano all interno di dodici diversi comparti della trasformazione industriale, ai quali si aggiunge il comparto del recupero e preparazione al riciclaggio. Le quote più significative appartengono al comparto tessile abbigliamento (81 nuove imprese, pari al 29% delle manifatturiere), metalmeccanico (56 aziende) ed elettrico/elettronico (31 imprese). A questi tre principali settori, che raccolgono insieme il 60% delle imprese manifatturiere nate nel 1998, se ne affiancano altri, con nuclei di quasi una ventina di aziende ciascuno, quali gomma e plastica, alimentare, minerali non metalliferi e legno. Un aspetto interessante è rappresentato dalla distribuzione delle nuove imprese per tipo di azienda. Delle 278 aziende manifatturiere nate nel 1998, ben il 45% è costituito da imprese di subfornitura (124 unità), ed il 42% da aziende che operano per il mercato finale (118 imprese). All'interno del settore è stato inoltre individuato un piccolo nucleo di imprese che corrisponde, di fatto, a forme di lavoro a domicilio. Si tratta di 35 aziende, pari al 13% del totale. Quest'ultima categoria di imprese è presente nei settori della gomma e plastica, del tessile abbigliamento e del metalmeccanico, mentre le aziende di subfornitura sono generalmente prevalenti in tutti i comparti, ad eccezione del legno-mobilio, chimica ed editoria-stampa dove prevalgono quelle che operano direttamente per il mercato finale. Anche in termini di addetti, le imprese di subfornitura sono prevalenti, raccolgono il 57% degli occupati effettivi (592 addetti nel 2001), contro il 39% delle aziende che operano per il mercato finale (409 addetti). Tenendo conto della distinzione fra autoimpiego e imprese vere e proprie, emerge come in alcuni comparti, in termini di numero di aziende, l'autoimpiego sia prevalente. Si tratta, in particolare, dei comparti alimentare, legno, editoria/stampa e gomma/plastica. A livello di occupazione, invece, soltanto nel comparto alimentare prevale l'autoimpiego. In tutti gli altri comparti dell'industria manifatturiera, 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 30

31 l occupazione presente nelle imprese cosiddette vere e proprie rappresenta sempre la quota prevalente. La dimensione media delle imprese manifatturiere, a tre anni dalla loro costituzione, è di 3,7 addetti, con valori che oscillano da un minimo di 1,6-1,8 nell'editoria-stampa e alimentare, a addetti nel recupero-riciclaggio e nella chimica. I settori in cui si concentra il maggior numero di neo imprese, quali il tessile abbigliamento, il metalmeccanico e l'elettrico/elettronico hanno dimensioni medie aziendali pari, rispettivamente, a 3, 4 e 5,8 addetti. Nel 2001, nessuna impresa manifatturiera, fra quelle nate nel 1998, supera la soglia dei venti occupati, e le aziende più strutturate, appartenenti alla classe addetti, si concentrano nei settori chimico, elettrico/elettronico, metalmeccanico, minerali non metalliferi e recupero e preparazione per il riciclaggio. Considerando l'occupazione presente nelle neo imprese manifatturiere al momento della loro costituzione (709 addetti nel 1998), è possibile individuare come i tassi di crescita più elevati si registrino nel settore della gomma e plastica, metalmeccanico, elettrico/elettronico e tessile abbigliamento. Dal punto di vista quantitativo, il contributo maggiore all'incremento dei posti di lavoro è dato, invece, in ordine di importanza, dalle neo imprese metalmeccaniche, del tessile abbigliamento e dell'elettrico/elettronico. Complessivamente l'occupazione delle neo imprese manifatturiere cresce, nei primi tre anni di attività, di 327 occupati, pari al + 46%. 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 31

32 Æ Ç È É à.ÿ9ëmìírîmïðñtðòó ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚuÐÇ Ü ÜÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ Ö Ø Õ Ø*Ò Ð Ø ÒÜÓ Ñ!Ö3ÏØ Ç ÍRÇ Ò Ø Û!Ç.Ö ÖÓÏØ ÐÏÇSÎ ÐÏÑTÐÖ Ö Ô%ÏÐ Þ%ß ß*à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Imprese Addetti va % va % Alimentare Tessile abbigliamento Pelli e calzature Legno Carta Editoria e stampa Chimica Gomma e plastica Minerali non metalliferi Metalmeccanico Elettrico/elettronico Mobili Recupero e prep.e per riciclaggio Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ Æ Ç È É à #ËMÌÍRÎMÏÐÑTÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚuÐÇ Ü ÜÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ Ö Ø Õ Ø*Ò Ð Ø ÒÜÓ Ñ!Ö3ÏØ Ç ÍRÇ Ò Ø Û!Ç.Ö ÖÓÏØ ÐÏÇSÎ ÐÏ ÖØ ÎÔSÜ Ø*Ø ÍRÎÏÐÑÇ Þ%ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Imprese Addetti va % va % Impresa finale Impresa di subfornitura Lavorante a domicilio Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 32

33 Æ Ç È É à #ËMÌÍRÎMÏÐÑTÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚuÒ Ð Ø Ò ÜÓ ÑTÖÏØ ÇSÍRÇ Ò Ø Û3ÇÖ Ö ÓMÏØ ÐÏÇ#ÎÐÏÑTÐÖ Ö Ô%ÏÐ ÐÖ Ø ÎÔ#ÜØ%Ø ÍRÎMÏÐÑTÇ9Þ%ß ß*à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Impresa finale Impresa di Lavorante a Totale o conto proprio subfornitura Domicilio va % col % riga va % col % riga va % col % riga va % col % riga Alimentare Tessile abbigliamento Pelli e calzature Legno Carta Editoria e stampa Chimica Gomma e plastica Minerali non metal.feri Metalmeccanico Elettrico/elettronico Mobili Recupero e prep.e Riciclaggio Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 33

34 Æ Ç È ÉÞ%ß#ËMÌÍRÎMÏÐÑTÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚuÒ Ð Ø Ò ÜÓ ÑTÖÏØ ÇSÍRÇ Ò Ø Û3ÇÖ Ö ÓMÏØ ÐÏÇ Î ÐÏÑTÐÖ ÖÔ ÏÐ Þ%ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Autoimpiego Imprese Totale va % riga va % riga va % riga Alimentare Tessile abbigliamento Pelli e calzature Legno Carta Editoria e stampa Chimica Gomma e plastica Minerali non metalliferi Metalmeccanico Elettrico/elettronico Mobili Recupero e prep.e per riciclaggio Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 34

35 Æ Ç È ÉÞàË OÜ ÜÐÖ ÖØ%ÐÛ3Û3ÐÖ ÖØ Õ Ø*Ü Ð ÐØ ÍRÎÏÐÑTÐÒ ÓÔÕ*ÐÒÇ.ÖÐ Ç Ó Ö Ô Ø ÍRÎØ ÐÙÔSÐØ ÍRÎMÏÐÑTÐÚkÒÐ Ø ÒÜ ÓÑ!Ö3ÏØ Ç ÍRÇ Ò Ø Û!Ç.Ö ÖÓÏØ ÐÏÇSÎ ÐÏÑTÐÖ Ö Ô%ÏÐ Þ%ß ß*à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñ=åèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò Autoimpiego Imprese Totale va % riga va % riga va % riga Alimentare Tessile abbigliamento Pelli e calzature Legno Carta Editoria e stampa Chimica Gomma e plastica Minerali non metalliferi Metalmeccanico Elettrico/elettronico Mobili Recupero e prep.e per riciclaggio Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 35

36 Æ Ç È ÉÞ ÞSËMÌÍRÎMÏÐÑTÐÒÓ ÔÕ ÐÒ ÇÖÐ Ç Ó*ÖÔ Ø ÍÎ Ø ÐÙ ÔSÐØ ÍÎÏÐÑTÐÚuÒ Ð Ø Ò ÜÓ ÑTÖÏØ ÇSÍRÇ Ò Ø Û3ÇÖ Ö ÓMÏØ ÐÏÇ#ÎÐÏÑTÐÖ Ö Ô%ÏÐ ÐÝ Ç ÑTÑÐÜ Ø*Ç Ü ÜÐÖ ÖØÞ%ß ß à á â*ã äåæ.åæç.èåæ é æâ*ã ã3ê ë.ì æ íèå!îä#ï%èã ã è9æ ð<ñkåèîèì â%é èì%èãòó ó ô#âì%õäåtâsâ*é é æ íèì%èãö %ò 1 addetto Totale va % col % riga va % col % riga va % col % riga va % col % riga va % col % riga Alimentare Tessile abbigliamento Pelli e calzature Legno Carta Editoria e stampa Chimica Gomma e plastica Minerali non metalliferi Metalmeccanico Elettrico/ elettronico Mobili Recupero e preparazione per reciclaggio Totale ø äì*é è.ùúûiüký%ü!ì ï âþmæ ì%è é èã è ç.äì æ õâ 5,VUO5LFHUFKHH,QWHUYHQWLGLSROLWLFDLQGXVWULDOHHGHOODYRUR 36

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