Custodi dei Semi Un progetto per la scuola A cura del Dott. Fabio Saccomani e delle insegnanti Iole Falco e Paola Cristofaro

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1 Custodi dei Semi Un progetto per la scuola A cura del Dott. Fabio Saccomani e delle insegnanti Iole Falco e Paola Cristofaro Premessa L Istituto Comprensivo Via Tiburtina Antica, la scuola di San Lorenzo, sta vivendo un momento di trasformazione importante, dal quale dipenderà probabilmente un volto nuovo, forse migliore, della scuola stessa oppure la sua frantumazione. Il futuro dimensionamento potrebbe essere una grande opportunità di crescita con diversi significati, così come potrebbe rivelarsi la fine della possibilità di restituire storia e identità alle famiglie e ai bambini del quartiere che la scuola la frequentano. Forse è opportuno costruire intanto percorsi che possano attrarre i bambini e le bambine a frequentare questa scuola e a farli sentire nel luogo giusto per la propria crescita personale e scolastica, e affinché questo si realizzi, crediamo opportuno aprire la scuola al quartiere e al mondo. INTRODUZIONE Il progetto che proponiamo ha come premessa educativa la pedagogia della lentezza. Il nome che abbiamo scelto, tratto da una poesia palestinese, mette al centro l importanza dell essere bambini, i semi appunto, per la società che si intende costruire. In una società costruita sul mito della velocità, parlare del valore della lentezza può sembrare anacronistico e ridicolo. Solo i più distratti o gli irriducibili non hanno però sentito parlare di Slow Food, Slow Foot, Slow life style, e di tutte quelle innumerevoli iniziative e attività che inneggiano alla filosofia del rallentamento e al riprendersi i ritmi naturali della vita. Andare più veloci non significa conoscere più di quello che la strada offre e nessuno vuole arrivare prima alla fine della propria strada (L. Maffei Elogio della lentezza, il Mulino) In questa ottica (ringraziando Gianfranco Zavalloni, autore della Pedagogia della Lumaca, dirigente scolastico ma prima ancora insegnante di scuola dell infanzia, scomparso da poco), abbiamo pensato ad un percorso progettuale che permettesse a noi insieme ai nostri alunni, di sperimentare questa visione della scuola e soprattutto della vita. Nel nostro progetto sono presenti, tra le altre, attività quali l orto, il laboratorio di moda, l esperienza di arrampicata ma anche il laboratorio di scrittura autobiografica, attività che potrebbero sembrare incongruenti e difficilmente accostabili tra loro. L ottica in cui ci muoviamo invece è proprio quella di mettere in relazione le esperienze fondamentali dell essere umano. Così coltivare l orto significa imparare a rallentare( ). Seminare e coltivare frutta e ortaggi sono attività che mettono a

2 frutto le abilità manuali, le conoscenze scientifiche, lo sviluppo del pensiero logico- interdipendente. Ma significa soprattutto attenzione ai tempi dell attesa, pazienza, maturazione di capacità previsionali. Lavorare con la terra aiuta i ragazzi a riflettere sulle proprie storie locali e familiari (G. Zavalloni La pedagogia della lumaca. Per una scuola lenta e nonviolenta, EMI, Bologna). Tra le proposte didattiche c è la scrittura autobiografica, che aiuta a trasformare in parole il pensiero, aiuta a rievocare, ricercare l origine del sé, del senso della propria esistenza, attraverso le suggestioni della natura (odori, sapori, paesaggi ). Il laboratorio di moda aiuta i ragazzi a trovare spunto dalla natura per inventare e ricreare oggetti e abiti che ne traggano spunto. L arrampicata, infine, mettendo i ragazzi di fronte ad un ostacolo da superare, pone metaforicamente l accento sui limiti, sulle paure, sul coraggio di affrontare una nuova esperienza di ciascuno di noi. E poi c è l esperienza di lavorare insieme, condividere, progettare, divertirsi, costruire, immaginare insieme un ambiente nuovo (la classe, la scuola, il quartiere, la città ), sentendoci veramente cittadini attivi. Educare, quindi, al senso di cittadinanza anche rivolto alla salvaguardia della terra come bene e fonte di benessere ( ), ad una visione planetaria dei fenomeni che mettono a rischio la nostra specie e non soltanto la nostra (dal manifesto della scuola di Ecologia Narrativa, di D. Demetrio). All interno del progetto c è una sezione dedicata all adozione a distanza dei bambini dagli 0 ai 3 anni ristretti nella sezione femminile del carcere di Rebibbia. Anche loro sono semi che la società rischia di non vedere, di perdere, di destinare in maniera quasi automatica ad una vita difficile, semi di cui dobbiamo prenderci cura. Concludiamo questa introduzione con una riflessione di Zavalloni sull importanza del perdere tempo e sui diritti naturali dei bambini (strategie educative di rallentamento sintetizzato dal 3 circolo didattico di Bolzano ): perdere tempo è guadagnare tempo PERDERE TEMPO AD ASCOLTARE - Vogliamo insegnare imparando ad ascoltare e raccogliendo la cultura e le emozioni di ogni bambino. PERDERE TEMPO A PARLARE INSIEME - Vogliamo parlare con i bambini e non solo dei bambini senza preoccuparci di tagliare i tempi per essere sempre più produttivi. PERDERE TEMPO NEL RISPETTO DI TUTTI - La vita di gruppo, la conoscenza reciproca e gli affetti nascono dall ascolto e dal rispetto dei tempi e dei ritmi di ognuno. PERDERE TEMPO PER DARSI TEMPO - Ci piace seguire sentieri inesplorati, linee circolari, indirette, per scoprire e apprezzare le piccole cose.

3 PERDERE TEMPO PER CONDIVIDERE LE SCELTE - È importante organizzare a scuola, insieme ai bambini, zone di libertà, dove tutti possono sentire la responsabilità di ciò che hanno scelto. PERDERE TEMPO PER GIOCARE - Il gioco libero permette ai bambini di esprimersi, di condividere le regole, di capire il mondo, di entrare in rapporto con gli altri. PERDERE TEMPO A CAMMINARE - Passeggiare insieme ai bambini, muoversi a piedi, andare al ritmo dei nostri passi, aiuta a conoscerci di più e a vivere meglio in un territorio. PERDERE TEMPO PER CRESCERE - Per prepararci al nostro futuro è necessario dare tutto il tempo e lo spazio al nostro presente. PERDERE TEMPO PER GUADAGNARE TEMPO - Rallentare perché la velocità s impara nella lentezza. In una società basata sul successo, sul guadagno e sul vincere, abbiamo mai riflettuto sull importanza e sul valore pedagogico del perdere? Perdere tempo, perdere una partita, perdere un treno, perdere un oggetto, perdere un appuntamento, perdere qualcuno, perdere e basta perdere!

4 i diritti naturali di bimbi e bimbe 1 IL DIRITTO ALL'OZIO a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti 2 IL DIRITTO A SPORCARSI a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti 3 IL DIRITTO AGLI ODORI a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura 4 IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare 5 IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco 6 IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura 7 IL DIRITTO ALLA STRADA a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade 8 IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio- gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi 9 IL DIRITTO AL SILENZIO ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua 10 IL DIRITTO ALLE SFUMATURE a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle

5 Attività del progetto Il progetto è rivolto ai bambini delle classi della scuola secondaria di primo grado G. Borsi dell I.C. Via Tiburtina Antica, in collaborazione con tutti gli insegnanti del plesso, e si propone di favorire l acquisizione di conoscenze scientifiche, ecologiche, artistiche, affettive e relazionali da parte dei propri alunni. Obiettivi: - Sensibilizzare alla cura degli spazi verdi; - Contribuire allo sviluppo del senso di identità e appartenenza; - Responsabilizzare alla costruzione e gestione del bene comune ; - Contribuire allo sviluppo della capacità di socializzazione e di comunicazione; - Riflettere sul significato del rapporto tra uomo e natura; - Costruire percorsi capaci di favorire la rievocazione e la narrazione di propri vissuti personali in senso autobiografico; - Ampliare le proprie conoscenze, estendo l area di esplorazione dell ambiente, dal territorio urbano a quello extraurbano Patrocini: 1) MCE (movimento di cooperazione educativa); 2) Associazione A Roma Insieme 3) Legambiente Partners: 1) Libreria assaggi 2) Centro il Fiume 3) Palestra Popolare di San Lorenzo

6 1) Attività interne alla scuola: - Laboratorio di giardinaggio urbano: piantare e curare piante rare e comuni, con la collaborazione di associazioni del settore - incontro con i contadini della rete Genuino Clandestino (a cura del dott. Fabio Saccomani) ; - Punto erba: Natural mente, laboratorio di moda ecologica (a cura dell ins. Iole Falco); - Laboratorio di scrittura autobiografica: Tu che giardino sei (a cura dell ins. Paola Cristofaro); - Una verde corrispondenza, laboratorio di disegni e racconti da e per i bambini da 0 a 3 anni, ristretti nel carcere di Rebibbia insieme alle proprie mamme (a cura dei tre referenti di progetto) 2) Attività esterne alla scuola ( Incontriamoci ): Le classi, con la collaborazioni di alcune associazioni del quartiere, sperimenteranno luoghi e attività del quartiere. Durata: Otto uscite della durata di circa una mattina, una al mese per l intero anno scolastico. Attività: - Restauro delle Mura Aureliane, laboratorio sulle tecniche di costruzione della Roma Imperiale; - Gita di entomologia urbana, laboratorio di riconoscimento degli insetti - Incontro con le api; - Gita di botanica urbana, catalogazione e utilizzo delle piante in città; - Lezione di Yoga e Tai Chi ( meditazione per la testa e per il corpo); - Ceramica, argilla e pietra, laboratorio di scultura; - Arrampicata, laboratorio di arrampicata sportiva; - Bolle di sapone, laboratorio per costruire gli strumenti e fare immense bolle di sapone; - Relatività, la teoria della relatività spiegata ai ragazzi; Inoltre sono previste uscite didattiche di una intera giornata e organizzazione di campi scuola inerenti il progetto. Le classi prime della scuola Borsi parteciperanno a tutte le attività previste. La classe seconda parteciperà all attività di giardinaggio e al laboratorio di moda. Le classi terze parteciperanno alle attività di giardinaggio e alle iniziative riguardanti i bambini ristretti nel carcere di Rebibbia.

7 Tutte le attività saranno divise in moduli orari settimanali, quindicinali o mensili; gli incontri con gli esperti saranno di un ora ciascuno. Per finanziare il progetto sono previsti mercatini e collaborazioni di sponsors del territorio. Il progetto prevede incontri periodici degli insegnanti aderenti al percorso, per modificarlo, correggerlo o ampliarlo. Ciascun insegnante potrà costruire percorsi didattici propri, che abbiano attinenza con il lavoro didattico relativo al proprio insegnamento. La redattrice del progetto Paola Cristofaro