ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014

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1 ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 AZIENDA USL ROMA H PIANO FORMATIVO

2 INTRODUZIONE... 8 GESTIONE DEL PIANO FORMATIVO...19 I COSTI DELLA FORMAZIONE ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO...22 OBIETTIVO SPECIFICO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE...22 Le sindromi geriatriche: decadimento cognitivo e delirium...23 Le sindromi geriatriche: la sindrome ipocinetica...24 TBC: unica malattia, molteplici aspetti...25 La produzione primaria delle aziende agro-alimentari e zootecniche, la somministrazione ed il commercio di prodotti destinati al consumo umano e non: fattori di rischio, vigilanza igienico-sanitaria, autocontrollo, filiere alimentari, contesto territoriale alla luce della normativa europea e regionale...26 La disabilità: la multidimensionalità del fenomeno- seconda parte...27 OBIETTIVO SPECIFICO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO 28 Cuore e rene: una compagnia pericolosa. percorsi clinico-terapeutici dal territorio allo specialista...29 Disabilità e riabilitazione, percorsi di cura integrati: ictus - frattura di femore...30 Emergenza e urgenza nelle situazioni di abuso e maltrattamento nell'infanzia. ipotesi di rete operativa ospedaleterritorio...31 Esordi psicotici: analisi epidemiologica e elaborazione linee guida...32 TBC e meningite: gestione delle malattie riemergenti...33 Il piano assistenziale individualizzato, il progetto ASL RM H per le RSA...34 OBIETTIVO SPECIFICO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA...35 Le sindromi geriatriche: la sindrome terminale...36 Le sindromi geriatriche: le cadute...37 Buone pratiche professionali nel territorio...38 L'infermiere Bad Manager nella realizzazione di percorsi sanitari tra ospedale e territorio utilizzando al meglio le risorse oggi disponibili in una logica di integrazione...39 La fragilità: famiglia, paziente, risposte socio-assistenziali

3 La Pet Therapy nella fragilità: esperienze nelle strutture residenziali...41 Il paziente fragile, continuità assistenziale e percorsi extra-ospedalieri...42 L integrazione dei servizi sulle problematiche delle dipendenze patologiche attraverso le tecniche di problemsolving (TdO- Teatro dell Oppresso)...43 La lettura del territorio e la programmazione di rete...44 Appropriatezza prescrittiva in diagnostica per immagini: linee guida e ricadute economiche...45 Valutazione del funzionamento personale e sociale e presa in carico della persona con disabilità: il modello ICF...46 OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ASSISTENZA DOMICILIARE E RESIDENZIALE ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI E SVILUPPO DELL ASSISTENZA INTERMEDIA (AREA DI CONFINE TRA LIVELLO OSPEDALIERO E DISTRETTUALE CARATTERIZZATA DA BASSA COMPLESSITÀ CLINICA ED ALTA COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE, COME AD ES. STRUTTURE RESIDENZIALI PER NON AUTOSUFFICIENTI, HOSPICE, ECC.)...47 Percorso di gestione integrata fra ospedale e territorio: protocollo operativo l'intervento sanitario sulle lesioni da pressione...48 Le potenzialità e il valore terapeutico dei linguaggi dell'arte: voce, canto, tecniche teatrali e manualità creativa nella prevenzione, cura e riabilitazione in età evolutiva e adulta...49 OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DELL ACCESSO INTEGRATO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE, SOCIOSANITARIE E SOCIALI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA)...50 Il PUA e la rete dei servizi territoriali nello sviluppo del Chronic Care Model...51 OBIETTIVO SPECIFICO: COMUNICAZIONE EFFICACE CON I CITTADINI FINALIZZATA ALLA PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLE POTENZIALITÀ E DEI LIMITI SIA DEGLI INTERVENTI SANITARI CHE DEI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI CHE POSSONO FAVORIRE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ...52 Identificazione precoce e intervento breve nel consumo a rischio di alcol...53 OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DI FORME DI AUDIT CLINICO PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITÀ DEGLI INTERVENTI SANITARI E SOCIOSANITARI E DI AUDIT CIVICO PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI DA PARTE DELLA COMUNITÀ LOCALE...54 Esperienze di Empowerment: "il fareassieme" e gli U.F.E OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E DELL INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO...56 Lo scompenso cardiaco nel continuum assistenziale e territoriale...57 Le vasculiti assistenza infermieristica...58 Il Case Manager infermieristico nella continuità tra ospedale e territorio: presentazione e confronto di realtà operative di complessità assistenziale...59 Il percorso assistenziale nell'interruzione volontaria di gravidanza...60 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA...61 OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE

4 Pedagogia della cura e formazione empatica...62 La dimensione educativa nella cura del paziente...63 Autoconsapevolezza emotiva e gestione dello stress nel contesto sanitario...64 Gli strumenti della relazione d'aiuto e dell'accoglienza in ambito sanitario...65 So-stare nel conflitto. la gestione e la mediazione dei conflitti in ambito sanitario...66 Etica-Relazione-Formazione...67 Primo corso di formazione teorico-pratico per operatori URP e personale front-line. La comunicazione efficace quale valore aggiunto alle professioni front line...68 La cura dell altro: relazione e comunicazione interculturale nei contesti sanitari...69 OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI...70 Un nuovo sguardo sulle stomie. Percorso integrato ospedale territorio: la continuità assistenziale stomizzato...71 Strumenti adeguati e metodi innovativi per il Care Management...72 Gestione operativa dell'assistenza primaria alle vittime di abuso sessuale...73 Fibrillazione atriale: EBP nella gestione e assistenza...74 Gestione integrata nei percorsi assistenziali. continuità assistenziale ospedale-territorio...75 Corso integrato cognitivo-comportamentale per bambini con autismo e disabilità correlate- corso base...76 Corso integrato cognitivo-comportamentale per bambini con autismo e disabilità correlate- corso avanzato...77 Aggiornamento della gestione dei decessi; polietnicità- umanizzazione del percorso...78 OBIETTIVO SPECIFICO:PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO...79 Il controllo delle ICA nel Polo H3: procedure adottate e misure intraprese...80 OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL PERSONALE...81 Incentivazione del personale e ottimizzazione del lavoro...82 La valutazione delle performance...83 OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COLLABORAZIONE MULTIDISCIPLINARE...84 Campioni diagnostici. Confezionamento, conservazione e modalità di trasporto...85 OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA...86 Primo corso di formazione teorico-pratico Progettare la qualità in sanità

5 Secondo corso teorico-pratico: gli strumenti della qualità in sanità...88 OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI IN AREA CRITICA...89 Dietro le sbarre quale sanità...90 Tecniche di rianimazione cardiorespiratoria con l'uso del D.A.E. nelle diverse fasce d'età e condizioni cliniche, secondo i protocolli internazionali...91 Retraining sulle tecniche di rianimazione cardiorespiratoria con l'uso del D.A.E. nelle diverse fasce d'età e condizioni cliniche, secondo i protocolli internazionali...92 La crisi nel paziente psichiatrico. la documentazione infermieristica e la cartella psichiatrica...94 Poteri, doveri, diritti degli operatori nei confronti degli utenti/pazienti nell'ambito dei servizi per le dipendenze: tra vincoli e opportunità...96 Diagnosi e cura delle patologie mammarie...97 Modelli organizzativi e assistenziali in sanità...98 OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO-ASSISTENZIALI NELLE DIVERSE PATOLOGIE PRESENTI IN AMBITO OSPEDALIERO...99 L'ascolto del corpo e del suo linguaggio: competenza scientifica per l'operatore socio sanitario Diagnosi e terapia delle neoplasie dello stomaco e del colon retto La chirurgia rigenerativa OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E COMPORTAMENTI PROFESSIONALI FINALIZZATI AL CONTENIMENTO DELLA SPESA DEI BENI E SERVIZI La ricetta: dalla prescrizione all'appropriatezza prescrittiva OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI PER UN EFFICACE UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI Etica del coordinamento infermieristico L'informatica una grande opportunità per la certificazione operativa e una possibilità di interconnessione tra diversi operatori aziendali: l'esperienza della UOS cure primarie RMH2, UOS CAD RMH2, consultorio RMH Evoluzione della metodologia assistenziale nella psichiatria moderna ASSE III: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI NELL AREA DELLA DIPENDENZA Identificazione precoce e intervento breve nella ludopatia La diagnosi secondo il DSM Set e setting: l'arte del cinema nell'approccio alla psicopatologia

6 Progettazione dell'intervento psicoterapeutico e valutazione degli esiti: corso avanzato sulle tecniche psicodiagnostiche e sulle metodiche di valutazione in corso di psicoterapia Migrare dall infanzia alla maturità: la visione etnopsichiatrica dell adolescenza OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Individual Placement And Support: una strategia EBM per l'inclusione lavorativa del paziente con grave patologia mentale Dal superamento degli OPG alla collisione del DSM: il paradigma negato Gli infermieri e la prevenzione del suicidio Disturbi psichiatrici organici: diagnosi e trattamento La relazione operatore-paziente e il lavoro d'équipe nel DSM La discussione in equipe dei "casi difficili": dalla consulenza alla supervisione clinica nei servizi di salute mentale 121 Complice il silenzio: crimini sessuali tra istanze punitive e percorsi di risocializzazione Psicoanalisi dell'oralità e odontostomatologia: una possibile integrazione La famiglia nella modernità liquida: quali cambiamenti per le nuove famiglie emergenti OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Adolescenza: età incerta! La terapia della sabbia nella unità operativa di neuropsichiatria infantile Il PAS-BASIC secondo la metodologia di Feuerstein nel trattamento precoce delle difficoltà delle funzioni cognitive emergenti nella prima età A scuola con il re. Educare e rieducare attraverso il gioco degli scacchi ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO I danni da fumo di sigarette, prevenire, curare, nuove modalità Riconoscere e gestire lo stress in ambito lavorativo Stress e resilienza nei servizi socio sanitari Ben-essere organizzativo nei servizi sociosanitari L'ombra nella relazione di aiuto. Burnout e mobbing negli operatori sanitari Rischio da esposizione a campi elettromagnetici Radiazioni ottiche artificiali: misure di prevenzione e protezione dei lavoratori esposti

7 Integratori alimentari e Novel Food aspetti normativi e prospettive per il controllo ufficiale Materiali a contatto con gli alimenti: controlli ufficiali criticità e prospettive OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DELLA SALUTE MATERNO-INFANTILE Promozione e sostegno dell allattamento al seno in un ospedale amico del bambino OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DELLA SICUREZZA DEL PAZIENTE NEI DIVERSI SETTING ASSISTENZIALI Le sindromi geriatriche: il farmaco come causa di malattia OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE DEL DOLORE Contributo infermieristico e riabilitativo al trattamento del dolore L'autonomia dell'infermiere nell'equipe multidisciplinare: un percorso evolutivo tra etica e competenza professionale Il laboratorio di immunologia La buona pratica nel laboratorio di emostasi Aggiornamenti in psicoterapia corso avanzato: la relazione di aiuto con il malato terminale Audit -corso avanzato: la relazione di aiuto con il malato terminale L'aggressività, un problema del nostro tempo. possibili azioni e soluzioni Prodotti della pesca e molluschi bivalvi -il controllo ufficiale dalla prima vendita alla ristorazione Applicativi e tecniche di indagine con tecnologia TC Multislice a 64 strati TC Multislice i principi e L'evoluzione fino al Dual Source, Dual Energy Imaging mammografico: dosimetria, protocolli e innovazioni tecnologiche Imaging e protocolli di indagine del ginocchio e della spalla in risonanza magnetica, TC e radiologia tradizionale Imaging e protocolli di indagine dell'encefalo e della colonna vertebrale in risonanza magnetica, TC e radiologia tradizionale Imaging e protocolli di indagine dell'addome e del torace in RX, TC, RM Tecnico di radiologia: profilo professionale, normativa di riferimento e responsabilità professionali in prospettiva del riordino delle professioni sanitarie e implementazione delle competenze specifiche Il codice deontologico delle professioni sanitarie per la tutela e garanzia dell'autonomia professionale: regole e principi di comportamento professionale delle figure della riabilitazione Taping neuromuscolare nelle fragilità (età evolutiva età senile) primo livello OBIETTIVO SPECIFICO: DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI DONAZIONE E TRAPIANTO Qualità di vita del paziente nefropatico: dall'ira al trapianto renale, passando per le nuove tecnologie dialitiche

8 Il ruolo della direzione sanitaria nel procurement di organi e tessuti a scopo di trapianto La relazione di aiuto nella donazione di organi Evoluzione del diritto di accesso ai documenti amministrativi, dalla legge 241/90 al Dlgs 33/2013 in rapporto ai contenuti dell'attività propria del dipartimento di prevenzione Informazioni sul nuovo regolamento europeo sulla privacy applicato all'area sanitaria OBIETTIVO SPECIFICO: AGGIORNAMENTO DELLE CONOSCENZE IN MERITO ALLA NORMATIVA INERENTE IL RAPPORTO DI LAVORO La professione sanitaria e la responsabilità penale, giuridica e disciplinare FORMAZIONE ESTERNA ECM E NON ECM

9 INTRODUZIONE La formazione e l aggiornamento professionale, si configurano come strumenti fondamentali ai fini del perseguimento degli obiettivi aziendali, della valorizzazione delle risorse professionali, del miglioramento dell appropriatezza, dell efficacia e dell efficienza delle prestazioni rese ai cittadini. Tali leve strategiche, sono fondamentali non solo per la promozione dell innovazione, del cambiamento e del miglioramento continuo delle prestazioni, ma contribuiscono significativamente anche alla diffusione, tra gli operatori, dei valori collettivi e dei modelli di comportamento di cui si sostanzia la cultura organizzativa di qualsiasi azienda. Le funzioni sopra menzionate, risultano essere particolarmente evidenti ove si considerino gli istituti dell aggiornamento professionale e della formazione all interno di un organizzazione complessa quale un azienda sanitaria, all interno della quale opera una pluralità significativamente differenziata di figure professionali chiamate ad integrare i propri corsi d azione nei diversi setting produttivi. In sintesi gli elementi di ancoraggio della formazione e dell aggiornamento professionale rinviano a quattro sfere intersecantesi tra di loro: La sfera delle risorse umane, relativamente alla quale formazione e aggiornamento rappresentano snodi fondamentali per l implementazione di politiche di valorizzazione delle risorse professionali orientate ad accrescere abilità, competenze e conoscenze finalizzate al miglioramento continuo della qualità delle prestazioni; La sfera organizzativa per la quale costituiscono strumenti di supporto fondamentali per l attività di decision making attinente l attivazione di processi di innovazione e di reingegnerizzazione organizzativa; La sfera tecnologica, con la correlata necessità di sviluppo del know how necessario all utilizzo di nuova strumentazione tecnica; La sfera degli obiettivi aziendali, in ordine alla quale formazione e aggiornamento costituiscono strumenti indispensabili per lo sviluppo della cultura e delle competenze necessarie a migliorare la qualità/sicurezza dei servizi prestati e, per questa via, a garantire un pieno dispiegamento della mission aziendale L Azienda riconosce a tutti gli operatori il diritto/dovere di accesso alle attività di formazione e all aggiornamento professionale non secondo una logica di adempimento burocratico ma di valorizzazione delle competenze professionali degli stessi. Con gli accordi di agosto 2007 e novembre 2009 la Commissione nazionale per la formazione continua ha proceduto a riconcettualizzare e ridefinire gli obiettivi di interesse nazionale raccogliendoli in ventinove aree di riferimento a cui, coerentemente con i Piani Sanitari Nazionali e Regionali, si dovranno richiamare i singoli provider nella strutturazione dei propri piani formativi. 8

10 L attenzione che la Commissione ha inteso rivolgere alla questione degli obiettivi formativi e a quella della loro armonizzazione con il livello regionale e aziendale, rinvia alla consapevolezza che l ECM non può considerarsi come un attività occasionale, fortuita, priva di indirizzo, ma necessita di adeguato orientamento: Perché sia efficace, la formazione continua non deve svilupparsi con modalità occasionali, ma secondo percorsi programmati e finalizzati al raggiungimento di obiettivi formativi coerenti con lo sviluppo professionale individuale e con le priorità, le innovazioni e le strategie del sistema sanitario, a livello locale, regionale e nazionale (C.N.F.C., 2007). Tale funzione di orientamento, dunque, non può che promanare da un sistema di obiettivi formativi, che a loro volta sono collegati a bisogni/obiettivi di salute pubblica. Per questo motivo gli obiettivi formativi di rilievo nazionale e regionale - definiti coerentemente con il Piano sanitario nazionale e con i Piani sanitari regionalidebbono articolarsi con gli obiettivi aziendali e trovare una loro armonizzazione all interno del Piano della Formazione Aziendale. Quest ultimo è definibile come il documento dell Azienda o istituzione sanitaria accreditata, pubblica o privata, elaborato con il supporto delle strutture o degli organismi preposti alla formazione continua [...] che descrive il contesto, le strategie e l insieme delle attività formative previste dall azienda, erogate direttamente o in partenariato attraverso accordi specifici con provider esterni (Accordo Stato-Regioni 2007). Tale documento di programmazione deve essere elaborato coerentemente con il processo di budgeting e deve tener conto di una pluralità di fonti: il piano strategico aziendale; i piani sanitari e gli obiettivi formativi regionali e nazionali; i bisogni formativi dei singoli operatori, delle équipe, e delle diverse aree e macrostrutture aziendali, nonché del profilo di salute della popolazione insistente sul territorio di competenza. Per poter dispiegare al meglio le proprie potenzialità di strumento di governo della formazione continua degli operatori sanitari e di dispositivo per il conseguimento degli obiettivi aziendali, il piano formativo deve essere concepito come parte di un processo che a partire da bisogni formativi (analisi della domanda) conduce alla costruzione di una possibile risposta (progettazione degli apprendimenti) nella prospettiva di un cambiamento o nell attesa di un risultato misurabile nei termini di una nuova o diversa competenza professionale e/o organizzativa (valutazione delle ricadute). Dunque Piano Formativo come elemento di una sequenza processuale quella della formazione continua aziendale (cfr. fig. 1) - che si articola in diverse fasi seguendo un andamento circolare che muove dalla rilevazione dei bisogni formativi, passa per la progettazione e realizzazione delle attività formative ed infine arriva alla valutazione delle ricadute, da cui si riparte per la formulazione di nuovi obiettivi formativi e di un nuovo ciclo di progettazione. 9

11 Fig.1. Il processo della formazione continua aziendale La circolarità e dinamicità del processo è garantita dall attività di monitoraggio e valutazione continua che consente di rilevare eventuali criticità sia del Piano nella sua globalità che delle singole iniziative formative di cui si compone. Il Piano della formazione aziendale 2014, nasce in sintonia con il lavoro già intrapreso negli anni passati e si configura ancora una volta come il luogo di sintesi e di armonizzazione di obiettivi e bisogni plurimi: obiettivi strategici aziendali; obiettivi formativi indicati dal livello regionale e nazionale; Piani sanitari nazionale e regionale; bisogni formativi degli operatori, rilevati mediante un indagine sul fabbisogno formativo; bisogni formativi delle singole strutture/articolazioni aziendali; esigenze scaturite da sollecitazioni provenienti da fonti diverse. Nella fase di istruttoria, è stata inviata a tutti gli attori istituzionali interessati (direttori di macrostruttura sanitaria, direttori di area sanitaria, tecnica e amministrativa, animatori della formazione) una nota, a firma del direttore della U.O.S. Sviluppo e Organizzazione Formazione e Comunicazione, mediante la quale si chiedeva agli interessati di voler produrre proposte formative che tenessero in considerazione gli obiettivi strategici aziendali (di seguito elencati), le eventuali linee di sviluppo delle attività dei servizi afferenti, i processi di riorganizzazione delle attività delle macrostrutture dirette, nonché le aree tematiche e gli obiettivi formativi individuati dai professionisti sanitari. 10

12 In allegato alla nota di cui sopra è stato inviato il format, di seguito dettagliato, in uso presso l Azienda per la strutturazione delle iniziative formative: - titolo dell evento formativo - razionale del progetto formativo - obiettivi formativi - metodologia didattica - programma (format fornito dall ecm regionale) - destinatari (categoria professionale, n. partecipanti per professione e n. partecipanti totali) - responsabile/i scientifico/i - docenti - tutor - segreteria organizzativa - costi previsti - parere motivato del direttore di macrostruttura e/o dell animatore della formazione di competenza Ulteriori attenzioni, come quella di privilegiare le diverse forme di didattica interattiva, di confezionare proposte formative in cui vi fosse massima coerenza tra figure professionali coinvolte, argomenti trattati e appartenenza professionale dei relatori, fanno già parte del patrimonio culturale degli attori aziendali che producono iniziative formative ecm già dal 2002 essendo stata individuata questa Azienda quale provider nazionale. In ordine all anno formativo 2014, la Direzione Aziendale ha confermato l individuazione di quattro assi di articolazione degli obiettivi aziendali nell ambito dei quali sono ricompresi una pluralità di obiettivi specifici come di seguito indicati: ASSE I RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO 1. Sviluppo dell assistenza primaria con particolare riferimento agli strumenti previsti dal Chronic Care Model 2. Sviluppo dell integrazione socio-sanitaria 3. miglioramento della qualità dell assistenza domiciliare e residenziale alle persone non autosufficienti e sviluppo dell assistenza intermedia (area di confine tra livello ospedaliero e distrettuale caratterizzata da bassa complessità clinica ed alta complessità assistenziale, come ad es. strutture residenziali per non autosufficienti, Hospice, ecc.) 4. miglioramento dell accesso integrato alle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali con particolare riferimento al punto unico di accesso (PUA) 5. comunicazione efficace con i cittadini finalizzata alla promozione della consapevolezza delle potenzialità e dei limiti sia degli interventi sanitari che dei comportamenti individuali e collettivi che possono favorire la promozione della salute della comunità 11

13 6. sviluppo e promozione della cultura della misurazione degli interventi sanitari e sociali finalizzati alla valutazione della performance dei servizi territoriali 7. promozione della continuità assistenziale e dell integrazione tra ospedale e territorio ASSE II MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA 8. promozione degli strumenti del governo clinico con particolare riferimento a: a. medicina basata sulle evidenze b. comunicazione efficace c. gestione della documentazione d. linee guida e percorsi assistenziali e. audit clinico, valutazione degli esiti f. gestione del rischio clinico g. gestione dei reclami e del contenzioso h. ricerca e sviluppo i. gestione del personale j. collaborazione multidisciplinare k. coinvolgimento del paziente l. miglioramento della qualità 9. miglioramento degli interventi in area critica 10. promozione di modelli organizzativi finalizzati alla realizzazione di percorsi assistenziali intraospedalieri 11. miglioramento degli interventi diagnostico-terapeutico-assistenziali nelle diverse patologie presenti in ambito ospedaliero 12. promozione di modelli organizzativi e comportamenti professionali finalizzati al contenimento della spesa dei beni e servizi 13. Promozione di modelli organizzativi per un efficace utilizzo delle risorse umane e Materiali ASSE III MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE 14. Miglioramento degli interventi preventivi, curativi e riabilitativi nell area della dipendenza 15. Miglioramento degli interventi preventivi, curativi e riabilitativi in area psichiatrica 16. Promozione della salute nell area materno-infantile 12

14 ASSE IV AREA TRASVERSALE 17. Prevenzione e tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro 18. Promozione della sicurezza del paziente nei diversi setting assistenziali 19. miglioramento della gestione del dolore 20. Miglioramento degli interventi riabilitativi in ambito ospedaliero e territoriale 21. Promozione e sviluppo di competenze professionali specifiche 22. Diffusione della cultura di donazione e trapianto Si tratta di un totale di 22 obiettivi formativi specifici all interno dei quali debbono essere ricondotte tutte le iniziative formative che le diverse articolazioni aziendali e professionali intendono realizzare al fine di aggiornare e migliorare il sistema delle competenze aziendali (SCA). Per l anno 2014 l Azienda si propone svolgere 120 iniziative formative per un totale di 235 edizioni sviluppando un volume di ore di formazione pari a 3040 che produrranno verosimilmente circa 3000 crediti ecm destinati ai partecipanti appartenenti alle varie professioni sanitarie. Come osservabile dalla figura 1, anche per il 2014 l area maggiormente interessata dagli interventi formativi inclusi nel PAF sarà quella del comparto, seguita dall area medico-veterinaria e dall area della dirigenza sanitaria (SPTA). Figura 1. distribuzione percentuale delle aree contrattuali Nell ambito del comparto, la professione maggiormente coinvolta nei percorsi di aggiornamento, anche in ragione della più spiccata numerosità del cluster, è quella infermieristica a cui è dedicato il 63% degli interventi formativi (cfr. fig.2). 13

15 Figura 2. distribuzione percentuale degli interventi formativi: infermieri vs altre professioni del comparto Sulla base della tripartizione degli obiettivi formativi operata dalla Commissione Nazionale per l Educazione Continua in Medicina è possibile notare come il 51% degli obiettivi formativi inseriti nella proposta di PAF (cfr. fig.3) sia di natura tecnico-professionale; il 29% di processo mentre il 20% è rappresentato da obiettivi di sistema. Figura 3. distribuzione percentuale degli obiettivi formativi Il dato costituisce un soddisfacente bilanciamento tra esigenze di sistema, di processo e tecnicoprofessionale ossia tra esigenze formative specifiche delle singole professioni ed esigenze rinviabili a specifici settori della filiera produttiva o al più complessivo processo di produzione di servizi e prestazioni da parte dell Azienda. La prevalenza di obiettivi tecnico professionali è ampiamente giustificata dalla natura altamente tecnica delle figure professionali cui si rivolgono i singoli interventi formativi costituenti il Piano Aziendale della Formazione. Inoltre, la circostanza che ciascuna iniziativa proposta afferisca comunque ad 14

16 un particolare obiettivo formativo identificato dalla direzione strategica aziendale, affranca il Piano nella sua globalità da un eccessiva autoreferenzialità tecnico-professionale consegnandolo alla dimensione processuale e sistemica che gli compete. In ordine agli obiettivi aziendali specifici si può affermare come la progettazione formativa si sia distribuita in misura pressoché uniforme, fatto salvo gli obiettivi collocati sulle code (cfr. tab.1) Tab.1 Obiettivi aziendali e percentuale delle iniziative formative sussunte all interno degli stessi Obiettivi aziendali 15 % preferenze Miglioramenti degli interventi in area critica; 15,00% linee guida e percorsi assistenziali 11,00% Miglioramento della qualità dell assistenza domiciliare e residenziale alle persone non autosufficienti e sviluppo dell assistenza intermedia 6,00% Prevenzione e tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro; 6,00% Promozione di modelli organizzativi finalizzati alla realizzazione di percorsi assistenziali intraospedalieri; 5,00% Miglioramento degli interventi preventivi, curativi e riabilitativi in area psichiatrica; 5,00% Costruzione e diffusione di percorsi diagnostico terapeutici (PDTA) 5,00% gestione del personale 5,00% Sviluppo dell assistenza primaria con particolare riferimento agli strumenti previsti dal Chronic Care Model; 4,00% Miglioramento degli interventi preventivi, curativi e riabilitativi nell area della dipendenza; 4,00% Miglioramento Interventi a sostegno della condizione di disabilità in età evolutiva; 3,00% comunicazione efficace 3,00% Sviluppo dell integrazione sociosanitaria; 3,00% Promozione della continuità assistenziale e dell integrazione tra ospedale e territorio 3,00% Diffusione della cultura di donazione e trapianto; 3,00% Aggiornamento delle conoscenze in merito alla normativa sulla trasparenza e sulla semplificazione amministrativa; 3,00% gestione del rischio clinico 3,00% Promozione di modelli organizzativi per un efficace utilizzo delle risorse umane e materiali; 2,00% Comunicazione efficace con i cittadini 2,00% Miglioramento degli interventi diagnostico-terapeutico-assistenziali nelle diverse patologie presenti in ambito ospedaliero; 2,00% Miglioramento della gestione del dolore; 2,00% Miglioramento dell accesso integrato alle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali con particolare riferimento al Punto Unico di Accesso (PUA); 1,00% Promozione di modelli organizzativi e comportamenti professionali finalizzati al contenimento della spesa dei beni e servizi; 1,00% Promozione di forme di audit clinico per il miglioramento continuo della qualità degli interventi sanitari e sociosanitari e di audit civico per la valutazione dei servizi da parte della comunità locale; 1,00% Promozione della sicurezza del paziente nei diversi setting assistenziali; 1,00% Aggiornamento delle conoscenze in merito alla normativa inerente il rapporto di lavoro; 1,00%

17 Per quanto attiene gli obiettivi regionali, il 42% delle scelte è ricaduto su tre obiettivi (cfr. tab2) ed in particolare su: 1. Contenuti tecnico-professionali 2. Integrazione e continuità tra ospedale e territorio 3. Aspetti relazionali, comunicazione interna ed esterna con paziente e umanizzazione delle cure Tab.1 Obiettivi aziendali e percentuale delle iniziative formative sussunte all interno degli stessi Obiettivi regionali % preferenze Contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze ) specifici di ciascuno professione, di ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica 18,00% Integrazione e continuità tra ospedale e territorio 14,00% Aspetti relazionali, comunicazione interna ed esterna con paziente e umanizzazione delle cure 10,00% Percorsi clinico-assistenziali, diagnostico terapeutici, riabilitativi, profili di assistenza, profili di cura 9,00% Innovazioni organizzative 6,00% Promozione della salute, politiche di empowerment 4,00% Continuità delle cure e sistemi assistenziali integrati per le persone parzialmente o totalmente non autosufficienti 4,00% Implementazione di percorsi di cura su patologie maggiormente presenti nel Lazio: patologie critiche (cardiocircolatorie, cerebrovascolari, oncologiche, broncopatie cronico-struttive, diabete, insufficienza renale cronica, traumatismi negli anziani) 4,00% Presa in carico e complessità dei pazienti fragili 4,00% Emergenza- urgenza sanitaria intra ed extra-opedaliera 4,00% Innovazione normativa e Obblighi legislativi 4,00% Sicurezza nei luoghi di lavoro e prevenzione dello stress e promozione del benessere 4,00% Governo clinico e suoi strumenti (Audit, Gestione del Rischio, Miglioramento della qualità, EBM) 3,00% Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria 3,00% Terapia del dolore acuto e cronico 2,00% Appropriatezza nella prescrizione dei farmaci, farmacoeconomia e farmacoepidemilogia 2,00% Multiculturalità e cultura della accoglienza nella attività sanitaria 1,00% Assistenza ai pazienti con malattie neuro-degenerative e alle loro famiglie 1,00% Donazione e trapianto da organo 1,00% Cultura gestionale progettuale e di sviluppo delle capacità manageriali 1,00% Informatica 1,00% Medicine non convenzionali 0,00% Bioetica e metodologia della ricerca clinica 0,00% Inglese scientifico 0,00% 16

18 Come desumibile dall osservazione della figura 4, l impegno di spesa per la realizzazione del PAF è ripartito tra le diverse aree contrattuali in misura del 64% per l area del comparto, del 20% per l area medicoveterinaria e dell 16% per l area SPTA. Figura 4. percentuale di assorbimento delle risorse impegnate per area contrattuale Nella fase attuativa del Piano è prevista una valutazione sul grado di avanzamento dello stesso, sull andamento dell utilizzo delle risorse di budget e sulla necessità di eventuali integrazioni. Nella fase conclusiva verrà operata una valutazione pluridimensionale: sull efficienza realizzativa -che costituisce una sintesi delle rilevazioni del sistema di monitoraggio del piano e si sostanzia nel raffronto del realizzato con il programmato; sul consumo di risorse; sulla popolazione di operatori coinvolti nei processi formativi; sul volume di ore di formazione erogato; sulla quantità di crediti formativi acquisiti dagli operatori. Per l elaborazione del PAF 2014 il sistema aziendale della formazione si è prodotto in un ulteriore sforzo di natura metodologica rappresentato dall elaborazione di un nuovo format per la predisposizione dei progetti formativi che consentisse la transizione dalla logica del corso alla logica del progetto formativo il quale definisce la natura del problema che si intende affrontare nonché i modi, i tempi e le risorse per la realizzazione degli obiettivi pertinenti al problema e per la valutazione dei risultati. I nuovi campi inseriti nel format (cfr. Allegato 1) sono volti ad una miglior definizione del problema e delle criticità suscettibili di essere affrontate anche mediante intervento formativo mirato, ad una più puntuale definizione degli obiettivi formativi specifici, dell efficacia dell intervento formativo e dei costi previsti. Rispetto al problema della valutazione dell efficacia -al fine di spingere la valutazione oltre il semplice gradimento del corso o il semplice apprendimento dei contenuti trasferiti con l intervento formativo- è stato richiesto ai progettisti di concepire, tra l altro, una valutazione che si collocasse al terzo livello della gerarchia degli obiettivi/risultati elaborata da Kirkpatrick (cfr. fig. 5), vale a dire al livello del trasferimento sul lavoro. 17

19 Valutare il trasferimento sul lavoro, significa determinare quali cambiamenti nel comportamento lavorativo sono derivati dalla formazione, ovvero misurare l'effettivo utilizzo nel contesto lavorativo delle conoscenze, delle capacità e degli atteggiamenti che sono stati acquisiti durante l'attività formativa. Di particolare utilità è la nuova sezione dedicata alla valutazione della proposta da parte dell ufficio Formazione. Questa sezione si compone di cinque griglie di valutazione dei vari ambiti della proposta formativa, e di una griglia riassuntiva di valutazione globale. Per ciascuna griglia è riportata una scala di valori da attribuire a ciascuno degli indicatori individuati. Il sistema indicatori-scala di valori, svolge una doppia funzione: consente al valutatore di conferire un punteggio alle varie sezioni del progetto formativo, e consente al progettista di orientarsi nella fase progettuale cercando di soddisfare al meglio i requisiti-indicatori richiesti. Si tratta, in buona sostanza, di un ulteriore passo verso una valutazione più compiuta e soprattutto più utile della formazione, in quanto maggiormente rispondente alle esigenze aziendali di ottenere informazioni relative alla possibilità di modificare pratiche professionali e atteggiamenti attraverso il ricorso alla leva formativa. Figura 5. Piramide di Kirkpatrick (1960) 18

20 GESTIONE DEL PIANO FORMATIVO La gestione del Piano Aziendale della Formazione è disciplinata dal regolamento per la formazione aziendale. Il Piano Aziendale della Formazione (PAF) costituisce il documento annuale di programmazione delle attività di formazione/aggiornamento aziendali e si configura come il risultato di un percorso articolato che vede coinvolti una pluralità di attori istituzionali. Ad inizio dell anno viene richiesta alla Direzione Aziendale la specificazione degli obiettivi relativamente ai quali si intende utilizzare la leva formativa. Nel mese di marzo di ogni anno, l U.O.S. Formazione invia ai direttori di macrostruttura, di dipartimento e di area a valenza aziendale, nonché agli animatori della formazione una nota con cui si invitano gli stessi a voler presentare, sulla base dei fabbisogni formativi rilevati e tenuto conto degli obiettivi strategici aziendali, delle linee di sviluppo delle attività assistenziali delle macro-strutture e degli eventuali processi di riorganizzazione dei servizi, i percorsi formativi che si ritiene di voler realizzare per l anno formativo successivo. Gli attori interessati, raccolta l esigenza formativa e le proposte loro pervenute, formalizzano all U.O.S. le iniziative formative che ritengono debbano essere inserite nel PAF utilizzando la modulistica messa a disposizione da quest ultima. Una volta raccolte tutte le proposte, lo staff della Formazione procede ad inoltrarle al Comitato Tecnico Scientifico per un analisi tecnica multidimensionale volta a valutare: a. la rispondenza delle proposte agli obiettivi generali ed aziendali; b. la correlazione con obiettivi e necessità emergenti a livello di macro-struttura proponente; c. la congruenza del programma formativo e della metodologia didattica proposte rispetto agli obiettivi indicati; d. l adeguatezza delle competenze dei relatori rispetto agli argomenti da trattare; e. la pertinenza degli argomenti da trattare rispetto alle figure professionali dei destinatari; f. l adeguatezza del rapporto costi-benefici per l Azienda dell attività proposta; L attività di valutazione prevede la possibilità, per il Comitato Tecnico, di richiedere direttamente ai proponenti eventuali chiarimenti o ulteriori atti a chiarimento/ integrazione di quanto proposto. A conclusione della fase valutativa la Commissione Tecnica produce una relazione per l U.O.S.F. Formazione. Le iniziative formative che hanno superato il vaglio della Commissione Tecnica vengono inserite nella Proposta di Piano che sarà oggetto di una valutazione congiunta con ciascuno dei tre tavoli sindacali del comparto, della dirigenza medico-veterinaria della dirigenza SPTA. L esito positivo degli incontri porta all approvazione del PAF e al conseguente licenziamento del relativo atto deliberativo, che viene messo a disposizione di tutti gli attori aziendali mediante pubblicazione sulla intranet aziendale. Configurandosi il PAF come uno strumento flessibile, sono previste possibili integrazioni e/o rimodulazioni anche sulla scorta dell attività di monitoraggio sull andamento dei costi svolta dall U.O.S. Tali rimodulazioni o integrazioni, dovranno avvenire nel rispetto dei vincoli di budget e delle direttive emanate dagli organi competenti, soprattutto in merito alle iniziative formative di educazione continua in medicina. 19

21 Una volta deliberato il PAF, i responsabili scientifici delle iniziative proposte sono tenuti a presentare entro il bimestre successivo tutta la documentazione necessaria affinché l U.O.S. Formazione svolga gli adempimenti occorrenti per la realizzazione dei corsi, ivi comprese le procedure per l accreditamento delle iniziative formative ECM. A conclusione dell anno formativo, l U.O.S. formazione procede alla predisposizione del Piano Consuntivo della Formazione: documento che contiene un analisi dei dati relativi alle attività formative realizzate nell anno, con riferimento al numero di corsi realizzati, ai costi sostenuti, ai partecipanti specificati per numero e qualifiche, alle ore di formazione svolte, ai crediti ECM erogati. Per la realizzazione delle iniziative incluse nel PAF, vengono utilizzate di preferenza le sedi aziendali e, in via residuale, le sedi accreditate indicate dall U.O.S. Formazione. L arruolamento del personale (per la partecipazione alle iniziative formative aziendali (art 5 regolamento per la formazione) è demandato ai direttori delle macrostrutture e dei dipartimenti i quali, relativamente al personale di comparto, debbono avvalersi degli uffici infermieristici e degli incaricati di posizione organizzativa. Per quanto attiene i relatori, è previsto che (art. 7.2 regolamento) il responsabile scientifico dell intervento formativo individua i docenti e gli eventuali tutor da inserire nel processo formativo, sulla base del curriculum formativo e dell esperienza acquisita. L obiettivo prioritario dell Azienda, in questo contesto, è rappresentato dalla massima valorizzazione delle professionalità interne, pertanto il responsabile del corso deve, in via prioritaria, rivolgersi a personale aziendale per l assegnazione delle docenze. Ove sussista la necessità di reperire docenti con consolidate competenze in campi specialistici per i quali non esiste una sufficiente esperienza professionale in ambito aziendale, è possibile ricorrere a professionalità esterne. In quest ultimo caso il responsabile scientifico del corso deve esplicitare all U.O.S. Formazione la necessità di ricorrere a docenti esterni. L U.O.S. Formazione predispone gli atti necessari a formalizzare l incarico al docente individuato. L attività di docenza dei dipendenti aziendali è remunerata come da normativa e accordi contrattuali vigenti. Pertanto viene corrisposta una quota oraria pari a: euro 25,82 per docenze svolte al di fuori dell orario di servizio euro 5,16 per docenze svolte all interno dell orario di servizio La scelta di ricorrere al docente esterno avviene per quelle attività didattiche che richiedono professionalità e competenze non presenti in Azienda o per affrontare tematiche che richiedono approfondimento e confronto con realtà diverse da quelli aziendali. In virtù di quest ultime considerazioni, il responsabile scientifico del corso dovrà esplicitare le motivazioni che sostengono la scelta. Le tariffe previste per il pagamento dei docenti esterni sono di seguito specificate: docente proveniente dall ambito regionale: sino a euro 100,00 per ogni ora di attività comprensivi degli oneri previsti dalla legge; docente proveniente da un contesto territoriale extra-regionale: sino a euro 120, 00 per ogni ora di attività comprensivi degli oneri previsti per legge e delle spese di viaggio/soggiorno. Non è previsto il pagamento in co-presenza dei docenti. 20

22 I COSTI DELLA FORMAZIONE 2014 Per il 2014 la spesa impegnata ed ipotizzata per la realizzazione del PAF ammonta ad euro ,00 di cui euro ,00. per la formazione non obbligatoria ed euro ,00 per la formazione obbligatoria, (ecm e non ecm prevista per legge). I costi relativi alle sedi didattiche sono destinati ad un ridimensionamento, al momento non quantificabile in modo puntuale, per il prioritario ricorso alle sedi aziendali. Anno 2014 impegno di spesa per attuazione PFA ,00 numero eventi programmati (PFA) 235 spese previste importo docenti interni ,00 docenti esterni ,00 contributi ECM ,00 locali ,00 attrezzature 0 materiale didattico 0 costi progettazione corsi ecm ,00 formazione esternalizzata ,00 Totale ,00 La voce di costo denominata costi di progettazione dei corsi ecm è relativa ad un soggetto collettivo denominato gruppo proponente che si compone di operatori (responsabile scientifico, segreteria scientifica ed organizzativa) che strutturano i progetti formativi e ne curano la completa implementazione: dalla presentazione all U.O.S. Formazione sino alla fase di reportistica. A tale gruppo, attualmente viene riconosciuta una corresponsione per tutta l attività di predisposizione ed implementazione dell iniziativa formativa (che deve essere svolta al di fuori dell orario di servizio e documentata con apposita timbratura) così articolata: - euro 100 ( per un max. di 2 quote) per iniziative formative cui sono stati assegnati fino a 10 crediti ecm - euro 300 ( per un max. di 2 quote) per iniziative formative cui sono stati assegnati crediti ecm da 11 a 20 - euro 500 ( per un max. di 2 quote) per iniziative formative cui sono stati assegnati crediti ecm da 21 a 30 - euro 700 ( per un max. di 2 quote) per iniziative formative cui sono stati assegnati crediti oltre 30 crediti La voce formazione esternalizzata ricomprende al proprio interno sia attività formative la cui realizzazione viene affidata a soggetti esterni, pubblici o privati (agenzie formative); sia attività seminariale -o corsi di formazione- partecipati da singoli operatori all esterno dell Azienda. 21

23 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE 22

24 Le sindromi geriatriche: decadimento cognitivo e delirium NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 6 ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL prendere in carico il paziente geriatrico gestire secondo criteri di appropriatezza efficacia ed efficienza il paziente geriatrico con decadimento cognitivo svolgere attività di sostegno al Caregiver epidemiologia delle demenze presentazioni di casi clinici e lavori di gruppo - DESTINATARI: medici. infermieri. Fisioterapisti. Assistenti sociali. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Falera Alberto, medico 23

25 Le sindromi geriatriche: la sindrome ipocinetica NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 6 ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL prendere in carico il paziente geriatrico gestire secondo criteri di appropriatezza efficacia ed efficienza il paziente geriatrico con sindrome ipocinetica l anziano, l ipocinesia e le possibili soluzioni presentazioni di casi clinici e lavori di gruppo - DESTINATARI: medici. infermieri. Fisioterapisti. Assistenti sociali. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Falera Alberto, medico 24

26 TBC: unica malattia, molteplici aspetti NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL riconoscere i sintomi precoci della malattia altamente diffusiva conoscere i percorsi organizzativi e di prevenzione collaborare in un ottica multiprofessionale per una migliore soluzione dei problemi epidemiologia e statistica della TBC gestione e prevenzione infettivologia tossicodipendenze e TBC il punto di vista del: chirurgo dermatologo ginecologo Ortopedico Pediatra Pneumologo Radiologo Medico di P.S. urologo - DESTINATARI: medici. infermieri. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Montone Antonio, medico 25

27 La produzione primaria delle aziende agro-alimentari e zootecniche, la somministrazione ed il commercio di prodotti destinati al consumo umano e non: fattori di rischio, vigilanza igienico-sanitaria, autocontrollo, filiere alimentari, contesto territoriale alla luce della normativa europea e regionale NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL definire soluzioni da adottare in base alla rilevazione di rischi sanitari e valutazione dell efficacia dell intervento; applicare linee guida e procedure omogenee in fase di controllo e vigilanza (ispezioni congiunte); confrontare le modalità di intervento e le attività dei servizi del Dipartimento di Prevenzione. Le attività collaterali alla produzione primaria. Strutture ricettive extralberghiere (laboratori di trasformazione, commercio e ristorazione) Allevamenti e approvvigionamento idrico. Commercio a Km zero. Il bollino CE Produzione primaria e Km zero: autocontrollo, Audit e/o controlli ufficiali Prodotti DOP,IGP,VINI DOC, IGT Prelievo di campioni alimentari I materiali a contatto con gli alimenti filiera sì o filiera no? - DESTINATARI: medici. veterinari. Tecnici della prevenzione - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Gallo Leopoldo, medico 26

28 La disabilità: la multidimensionalità del fenomeno- seconda parte NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 32 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL adempiere correttamente al debito informativo relativo alla codifica della disabilità valutare il fenomeno della disabilità nella sua multidimensionalità La disabilità e il modello ICF Scopi e applicazione dell ICF in Italia e nel mondo La Vineland ADL, IADL, Barthel La checklist Utilizzo delle checklist I Core Set Come realizzare un Core Set Valutazione dei bisogni di una popolazione con l ICF: dalla raccolta dati alla elaborazione esercitazioni - DESTINATARI: fisioterapisti. infermieri. Terapisti occupazionali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Citarda Giovanna, fisioterapista 27

29 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO- ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO 28

30 Cuore e rene: una compagnia pericolosa. percorsi clinico-terapeutici dal territorio allo specialista NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO Adottare percorsi diagnostico- terapeutici condivisi Integrarsi con diverse figure professionali Valutare l appropriatezza prescrittiva Percorsi clinico- terapeutici nelle patologie nefrologiche e cardiologiche Integrazione interprofessionale e ospedale-territorio - DESTINATARI: medici. medici di medicina generale. Infermieri. Farmacisti - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ficaccio Carlo, medico 29

31 Disabilità e riabilitazione, percorsi di cura integrati: ictus - frattura di femore NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO Individuare ed implementare un modello organizzativo relativo al percorso riabilitativo ospedale-territorio riferito alle patologie prevalenti negli anziani Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore nella regione Lazio La riabilitazione dopo ictus e frattura di femore: metodi e risultati dell indagine Dall ospedale al territorio, un unico percorso: la riabilitazione come continuum assistenziale La VMD in riabilitazione come TRAIT D Union pubblico-privato Presentazione di una rete per la riabilitazione: costruzione del percorso ideale e del percorso di riferimento Una proposta di protocollo per la valutazione degli esiti dei percorsi di riabilitazione: criteri, indicatori, standard - DESTINATARI: medici. fisioterapisti. Logopedisti. Terapisti occupazionali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Vassallo Pierluigi, medico 30

32 Emergenza e urgenza nelle situazioni di abuso e maltrattamento nell'infanzia. ipotesi di rete operativa ospedale-territorio NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO Operare secondo il sistema multiagency favorendo l efficacia dell intervento con risposte tempestive e coordinate tra i vari gruppi operativi Il GOI e il lavoro di rete Definizioni generali dell abuso e del maltrattamento nell infanzia Gli aspetti legislativi di riferimento Segni e sintomi di maltrattamento e abuso sessuale nell infanzia L ascolto del minore, la segnalazione e il referto Elaborazione e condivisione di un ipotesi di prassi operativa in una rete ospedale-territorio - DESTINATARI: medici. psicologi. infermieri - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Pietro Diana, medico 31

33 Esordi psicotici: analisi epidemiologica e elaborazione linee guida NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO Migliorare le competenze nella diagnosi precoce della psicosi Applicare correttamente le linee guida nei rispettivi settori di intervento (DSM, TSRMEE, SERT) Discussione di casi clinici Analisi di materiale audio / video Role playing. - DESTINATARI: medici. psicologi - DOCENTI: ESTERNI ED INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Leccisi Donato, medico 32

34 TBC e meningite: gestione delle malattie riemergenti NUMERO DI EDIZIONI: 1 ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO organizzare interventi sanitari e socio assistenziali atti al controllo dei casi di TBC e meningite gestire situazioni di emergenza sanitaria in modo efficace Istopatologia della TBC: Informazioni generali, sintomi e test La tubercolosi polmonare ed extrapolmonare Tubercolosi e migrazione Tubercolosi in età pediatrica La tubercolosi negli anziani Aspetti epidemiologici: la tubercolosi multi-resistente (Mdr) ed estremamente resistente (Xdr) Istopatologia della meningite: Informazioni generali, sintomi e test Contagio, conseguenze e cura Misure di prevenzione e controllo delle meningiti Protocolli di intervento e linee guida Le procedure aziendali per la gestione della TBC e della meningite Controllo dei casi e gestione delle emergenze La TBC nelle scuole materne La meningite nelle comunità Analisi di casi reali - DESTINATARI: medici. infermieri. Biologi. Chimici - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Giammattei Roberto, medico 33

35 Il piano assistenziale individualizzato, il progetto ASL RM H per le RSA NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: COSTRUZIONE E DIFFUSIONE DI PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI (PDTA) CONCEPITI IN TERMINI DI INSIEME ORGANIZZATO, COERENTE E COORDINATO DI INTERVENTI DI NATURA SANITARIA E SOCIOASSISTENZIALE FINALIZZATI A RAGGIUNGERE SPECIFICI OBIETTIVI DI SALUTE A FRONTE DI SPECIFICHE CONDIZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI E COSTRUITI IN SINERGIA TRA LIVELLO DISTRETTUALE E LIVELLO OSPEDALIERO Compilare, gestire e condividere il PAI ed articolarlo secondo le diverse esigenze Il concetto di continuità nella persona anziana in RSA Il modello organizzativo della RSA Il Piano Assistenziale Individuale Elaborazione di obiettivi nel PAI per singole professioni Lavori a piccoli gruppi su problemi e casi clinici - DESTINATARI: medici. Infermieri. Fisioterapisti. Terapisti occupazionali. Educatori professionali - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Citarda Giovanna, fisioterapista 34

36 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA 35

37 Le sindromi geriatriche: la sindrome terminale NUMERO DI EDIZIONI: 1 ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 6 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL prendere in carico il paziente in fase terminale sostenere il Caregiver del paziente in fase terminale il paziente terminale nel territorio presentazioni di casi clinici e lavori di gruppo - DESTINATARI: medici. infermieri. Fisioterapisti. Assistenti sociali. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Falera Alberto, medico 36

38 Le sindromi geriatriche: le cadute NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 6 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL prendere in carico il paziente geriatrico prevenire le cadute e la sindrome ipocinetica nei pazienti anziani traumatizzati il risk management aziendale presentazioni di casi clinici e lavori di gruppo - DESTINATARI: medici. infermieri. Fisioterapisti. Assistenti sociali. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Falera Alberto, medico 37

39 Buone pratiche professionali nel territorio ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 54 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA potenziare e sviluppare le capacità e le competenze: o tecniche (LDP, CVC) o assistenziali (ICTUS approccio infermieristico e riabilitativo) o di integrazione socio sanitaria il protocollo aziendale sulle LDP prodotti e presidi per il trattamento delle LPD sperimentazione attiva di buone pratiche nella gestione delle LDP prevenzione e gestione del dolore nelle LDP il catetere venoso centrale (CVC) approccio con CVC a domicilio prevenazione e gestione delle infezioni gestione della nutrizione tramite CVC compliance con il caregiver presa in carico del paziente con ictus a domicilio approccio riabilitativo educazionale valutazione del rischio nutrizionale e trattamento disturbi psicologici nella patologia ictale analisi di casi specifici il Chronic care model Il brain storming e il gruppo di lavoro interdisciplinare - DESTINATARI: infermieri. medici. fisioterapisti. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Anglani Angelo, infermiere 38

40 L'infermiere Bad Manager nella realizzazione di percorsi sanitari tra ospedale e territorio utilizzando al meglio le risorse oggi disponibili in una logica di integrazione NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 19 TOTALE ORE FORMATIVE: 19 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Contribuire all ottimizzazione dei posti letto ospedalieri Contribuire alla realizzazione di percorsi sanitari tra ospedale e territorio utlizzando al meglio le risorse disponibili Concetti generali sulla metodologia del percorso di massima di riferimento applicato al ricovero urgente La rete di emergenza nella regione Lazio con particolare riferimento alla rete emergenza n. 3 Presa in carico infermieristica del paziente in emergenza/urgenza Il Case Management ospedaliero La continuità assistenziale Il Bed Management nell azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma Gli strumenti operativi e informativi del Bad Manager Il Bad management applicato al paziente con ischemia miocardica acuta Il processo di nursing nel laboratorio di emodinamica, in UTIC Assistenza infermieristica in cardiologia riabilitativa Il management infermieristico nel politraumatizzato Il Bad Management applicato al paziente politraumatizzato I percorsi assistenziali critici e la continuità delle cure Il processo di nursing al paziente cardiologico territoriale e in medicina critica territoriale La riabilitazione del paziente politraumatizzato terriotriale - DESTINATARI: infermieri. - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Saraceni Luciana, infermiera Forte Iulia, fisioterapista 39

41 La fragilità: famiglia, paziente, risposte socio-assistenziali NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Migliorare la presa in carico e l accoglienza del paziente fragile nelle strutture intermedie Agire buone prassi relative all accoglienza, alla comunicazione e alla cura del paziente fragile Il paziente fragile Assistenza infermieristica nel paziente fragile Erogazione dei servizi per il paziente fragile Assistenza infermieristica nell Hospice e PTP Caratteristiche del lavoro di rete: reti formali e informali Aspetti riabilitativi in: PTP, RSA, Hospice e C.D. Ruolo e funzioni dell assistente sociale in PTP, RSA, Hospice e C.D. Elementi di base della relazione di aiuto La relazione di aiuto come relazione asimmetrica, l accoglienza della storia e delle narrazioni della persona Ascolto e relazione di aiuto: esercitazioni - DESTINATARI: infermieri. fisioterapisti. Logopedisti. medici. psicologi - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Lisa Guido, medico Conti Marco, infermiere 40

42 La Pet Therapy nella fragilità: esperienze nelle strutture residenziali NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Applicare efficacemente la tecnica su pazienti fragili Cenni storici sulla Pet Therapy Possibili tipi di intervento con gli animali La Pet Therapy in RSA Cenni di neuropsicologia della Pet Therapy ed effetti della stessa sulla mente/cervello Presentazione di casi clinici Simulazioni pratiche - DESTINATARI: Fisioterapisti. Logopedisti. Terapisti occupazionali. Educatori professionali - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Citarda Giovanna, fisioterapista 41

43 Il paziente fragile, continuità assistenziale e percorsi extra-ospedalieri NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA inserirsi efficacemente nei processi di gestione e implementazione dei percorsi extraospedalieri relativi alla gestione del paziente fragile il distretto socio-sanitairo compiti e funzioni del distretto socio-sanitario il paziente fragile e le cure intermedie il cad e l assistenza domiciliare metodiche assistenziali il PTP assistenza infermieristica nelle RSA l Hospice e il malato terminale assistenza infermieristica la riabilitazione nel PTP nell Hospice e nella RSA il ruolo dell assistente sociale nel PTP nell Hospice e nella RSA - DESTINATARI: medici. infermieri. fisioterapisti. Assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Anglani Angelo, infermiere Monti Gianfranco, infermiere 42

44 L integrazione dei servizi sulle problematiche delle dipendenze patologiche attraverso le tecniche di problem-solving (TdO- Teatro dell Oppresso) NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA attivare le risorse individuali e di gruppo per fronteggiare i problemi che emergono nel farsi concreto dell attività professionale quotidiana utilizzare nuove tecniche di comunicazione e di problem solving da utilizzare nei setting operativi di appartenenza giochi di demeccanizzazione esercizi su dinamiche relazionali teatro dell immagine delle dipendenze teatro forum delle dipendenze e relative tecniche esercizi su dinamiche relazionali operatore-utente preparazione teatro immagine scene operatore-operatore e teatro forum operatore-utente prove scene operatore-operatore e operatore-utente prove scene prevenzione - DESTINATARI: medici. infermieri. psicologi. educatori professionali. assistenti sociale - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Della Scala Simonetta, psicologa 43

45 La lettura del territorio e la programmazione di rete ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA operare efficacemente in una strategia di rete territoriale, promuovendo l integrazione socio-sanitaria e la continuità assistenziale nell ambito del P.A.I. gli indici di lettura del territorio bisogni sociali, conformazione territoriale e risposta dei servizi territorializzazione dei servizi alla persona, la legge 328 ei piani di zona il lavoro di rete: la rete interna nel sistema sanitario modello della rete di Todd per la lettura delle reti di prossimità mutualità sociale e programmazione della rete dei servizi nell ambito del P.A.I. - DESTINATARI: infermieri. fisioterapisti. ostetriche. logopedisti - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Lisa Guido, medico D Abbruzzi Candido, infermiere 44

46 Appropriatezza prescrittiva in diagnostica per immagini: linee guida e ricadute economiche NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Coinvolgere il medico di famiglia ad un migliore approccio alla diagnostica Valutare l aspetto relazionale territorio-ospedale. Promuovere l appropriatezza prescrittiva ai fini diagnostici. Migliorare la qualità assistenziale La radiologia tradizionale; radioprotezione Cosa chiediamo all ecografia, indicazioni all utilizzo del mezzo di contrasto specifico. casistica L esame mammografico, approccio alla metodica, la mammografia clinica, utilizzo e necessità di altre metodiche(eco-rm) Evoluzione della metodica TC sequenziale vs spirale La preparazione del paziente L esame Rm TC vs RM - DESTINATARI: medici. Medici di medicina generale - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Blasi Alessandro, medico 45

47 Valutazione del funzionamento personale e sociale e presa in carico della persona con disabilità: il modello ICF NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 48 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA sviluppare competenze adeguate ed efficaci nell ambito dei processi di valutazione finalizzati all elaborazione dei diversi profili previsti dalla normativa vigente sviluppare competenze adeguate ed efficaci nell ambito della redazione nella realizzazione di Piani di Assistenza Individualizzati (PAI) e nella presa in carico integrata La definizione di disabilità alla luce dell ICF e della convenzione ONU sui diritti delle persone disabili Modello biopsicosociale della: ruolo dei fattori ambientali La valutazione biopsicosociale relativamente a: età evolutiva, disabili, psico-fisici, disabili psichiatrici, anziani La valutazione: il ruolo della medicina legale La valutazione biopsicosociale come supporto alla presa in carico e al progetto personalizzato La valutazione biopsicosociale finalizzata al collocamento mirato - DESTINATARI: medici. infermieri. Assistenti sociali - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Carosi Caterina Monfreda Doria Germani M. Grazia 46

48 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ASSISTENZA DOMICILIARE E RESIDENZIALE ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI E SVILUPPO DELL ASSISTENZA INTERMEDIA (AREA DI CONFINE TRA LIVELLO OSPEDALIERO E DISTRETTUALE CARATTERIZZATA DA BASSA COMPLESSITÀ CLINICA ED ALTA COMPLESSITÀ ASSISTENZIALE, COME AD ES. STRUTTURE RESIDENZIALI PER NON AUTOSUFFICIENTI, HOSPICE, ECC.) 47

49 Percorso di gestione integrata fra ospedale e territorio: protocollo operativo l'intervento sanitario sulle lesioni da pressione NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 32 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ASSISTENZA DOMICILIARE E RESIDENZIALE ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI E SVILUPPO DELL ASSISTENZA INTERMEDIA Inserirsi efficacemente nei processi di gestione integrata tra ospedale e territorio nella gestione delle lesioni da pressione Gestire efficacemente i protocolli operativi nella gestione delle lesioni da pressione Prevenzione e valutazione dei fattori di rischio Prodotti e presidi Presentazione del protocollo aziendale lesioni di I grado Presentazione del protocollo aziendale lesioni di II grado Le LDP e le competenze del fisioterapista La medicina generale e gli aspetti medico legali - DESTINATARI: Infermieri. medici. fisioterapisti. Farmacisti. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Anglani Angelo, infermiere Francescato Angelo, medico 48

50 Le potenzialità e il valore terapeutico dei linguaggi dell'arte: voce, canto, tecniche teatrali e manualità creativa nella prevenzione, cura e riabilitazione in età evolutiva e adulta NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ASSISTENZA DOMICILIARE E RESIDENZIALE ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI E SVILUPPO DELL ASSISTENZA INTERMEDIA Progettare protocolli di interventi specifici e creativi Aumentare la propria capacità di ascolto di sé e dell altro Incrementare la stima di sé e l autoefficacia Incrementare le capacità di empowerment Sviluppare capacità di resilienza Discriminare le attività artistiche che aumentano determinate competenze e capacità Lavoro sul corpo: esercizi per la consapevolezza posturale, tecniche di rilassamento Musica e salute mentale di comunità: progetto integrato C.o.s.m.i.c MusicArte e l armonia della voce La musica come gioco: mettersi in gioco con la musica L arte come svelamento di sé e il linguaggio del corpo Tecniche teatrali nella riabilitazione in età evolutiva Esercitazioni teatrali La funzione genitoriale nello sviluppo del bambino come modello per le relazioni future L arte terapia a confronto con patologie neurologiche, psichiatriche e relazionali che incidono sul normale sviluppo infantile e adolescenziale I linguaggi delle arti terapie come strumento di sostegno e cura Tecniche artistiche: come far nascere le idee esercitazioni - DESTINATARI: logopedisti. Fisioterapisti. Terapisti occupazionali. Educatori professionali. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Corrado Paola, logopedista 49

51 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DELL ACCESSO INTEGRATO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE, SOCIOSANITARIE E SOCIALI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA) 50

52 Il PUA e la rete dei servizi territoriali nello sviluppo del Chronic Care Model NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE:16 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE MIGLIORAMENTO DELL ACCESSO INTEGRATO ALLE PRESTAZIONI SANITARIE, SOCIOSANITARIE E SOCIALI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL PUNTO UNICO DI ACCESSO (PUA) migliorare le proprie competenze relazionali e di presa in carico globale in un ottica di rete Il distretto come cabina di regia dei servizi territoriali PUA: un nuovo sistema di accoglienza Accoglienza e decodifica della domanda: aspetti socio-sanitari Ruolo dell infermiere nell accoglienza La comunicazione efficace Dal To Cure al To Care - DESTINATARI: medici. infermieri. fisioterapisti. assistenti sociali - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miconi Angelo, medico Ferrarini Nadia, infermiera 51

53 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: COMUNICAZIONE EFFICACE CON I CITTADINI FINALIZZATA ALLA PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLE POTENZIALITÀ E DEI LIMITI SIA DEGLI INTERVENTI SANITARI CHE DEI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI CHE POSSONO FAVORIRE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ 52

54 Identificazione precoce e intervento breve nel consumo a rischio di alcol NUMERO DI EDIZIONI: 3 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 14 TOTALE ORE FORMATIVE: 42 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: COMUNICAZIONE EFFICACE CON I CITTADINI FINALIZZATA ALLA PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLE POTENZIALITÀ E DEI LIMITI SIA DEGLI INTERVENTI SANITARI CHE DEI COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E COLLETTIVI CHE POSSONO FAVORIRE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ L iniziativa formativa si propone di o Somministrare i test di screening o Valutare la condizione di rischio alcolcorrelato o Informare sui rischi nei luoghi di vita e di lavoro o Attivare l intervento breve-counseling Sindrome alcolica: alcol, uso moderato, metabolismo, PAC, intossicazione acuta e cronica, FAS Acol vs società: epidemiologia, pubblicità normativa, stili del bere, alcol e guida Etilometro Test: cage-audit Somministrazione cage e audit La promozione del cambiamento Interventi sul territorio Giochi di ruolo - DESTINATARI: infermieri. Logopedisti. Ostetriche. - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Risino Corrado, infermiere Roeder Muriel Claudine Albine, infermiera 53

55 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DI FORME DI AUDIT CLINICO PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITÀ DEGLI INTERVENTI SANITARI E SOCIOSANITARI E DI AUDIT CIVICO PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI DA PARTE DELLA COMUNITÀ LOCALE 54

56 Esperienze di Empowerment: "il fareassieme" e gli U.F.E. NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 DI SISTEMA ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DI FORME DI AUDIT CLINICO PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITÀ DEGLI INTERVENTI SANITARI E DI AUDIT CIVICO PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI DA PARTE DELLA COMUNITÀ Implementare processi di empowerment Individuare UFE all interno dei servizi del DSM Pianificare e attuare progetti che coinvolgano gli UFE nei servizi e/o attività del DSM I fondamenti dell empowerment Un modello italiano di V: il fareassieme del DSM di Trento Chi sono gli U.F.E. Proiezione del filmato gli U.F.E. di Trento L esperienza del fareasssieme del centro diurno H2 L esperienza dello sportello gestito dai familiari U.F.E. nell SPDC H2 Gli U.F.E. DSM ASL Roma H si raccontano Proiezione del filmato gli U.F.E. di Albano Ipotesi di applicazione di pratiche di empowerment nelle attività dei servizi DSM Roma H - DESTINATARI: educatori professionali. terapisti occupazionali. infermieri. medici. psicologi. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Chiappa Katia, educatore professionale Marchini Claudio, terapista occupazionale 55

57 ASSE I: RIQUALIFICAZIONE DELL ASSISTENZA TERRITORIALE E VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DEL DISTRETTO OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E DELL INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO 56

58 Lo scompenso cardiaco nel continuum assistenziale e territoriale ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E DELL INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Al termine del percorso formativo i partecipanti avranno acquisito nuove conoscenze riguardo: epidemiologia scompenso cardiaco nuovi criteri di diagnosi approccio terapeutico in fase acuta, nella stabilizzazione e nel follow up del paziente affetto da scompenso cardiaco epidemiologia dello scompenso cardiaco: stato dell arte classificazione secondo NYHA dello scompenso cardiaco diagnosi medica dello scompenso cardiaco diagnosi infermieristica dello scompenso cardiaco gestione ospedaliera dello scompenso cardiaco acuto scompenso cardiaco acuto vs scompenso cardiaco cronico Counseling del paziente del Caregiver Ruolo dell infermiere nella gestione ambulatoriale dello scompenso cardiaco: il follow up del paziente La compliance nel regime terapeutico nel paziente in dimissione Assistenza domiciliare Follow up del paziente con scompenso cardiaco - DESTINATARI: Infermieri. medici. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Scannella Maria Luisa, infermiera 57

59 Le vasculiti assistenza infermieristica NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E DELL INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Migliorare la presa in carico e l assistenza del paziente affetto da vasculiti Le vasculiti, aspetti vascolari La diagnosi e la terapia delle vasculiti Assistenza infermieristica del paziente affetto da vasculite Le complicanze delle vasculiti Interventi di natura dermatologica Interventi di natura reumatologica Assistenza alle complicanze delle vasculiti - DESTINATARI: Infermieri. medici. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Manupelli Fabrizio, medico Monti Gianfranco, infermiere 58

60 Il Case Manager infermieristico nella continuità tra ospedale e territorio: presentazione e confronto di realtà operative di complessità assistenziale NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 14 TOTALE ORE FORMATIVE: 14 DI PROCESSO TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E DELL INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO Inserirsi con efficacia, efficienza ed appropriatezza nei processi di integrazione tra assistenza ospedaliera e territoriale Individuare ed adottare modelli condivisi di gestione dei percorsi assistenziali Il Case Manager infermieristico La continuità tra ospedale e territorio Modelli organizzativi ed assistenziali in grado di favorire l integrazione tra momento assistenziale ospedaliero e territoriale Presentazione dei vari servizi e dei modelli operativi degli stessi elaborazione di modelli condivisi attraverso i lavori di gruppo - DESTINATARI: Infermieri - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Saraceni Luciana, infermiera Vannoli Mario, infermiere 59

61 Il percorso assistenziale nell'interruzione volontaria di gravidanza NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 10 TOTALE ORE FORMATIVE: 10 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E DELL INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO promuovere lo scambio di informazioni tra operatori ospedalieri e operatori consultoriali garantire la presa in carico e la continuità assistenziale tra dimensione ospedaliera e territoriale sensi di colpa, elaborazione del lutto, sindrome post-aborto analisi delle problematiche relative ai servizi ospedalieri e consultoriali confronto di esperienze applicazione della legge 194 nella ASL ROMA H: analisi delle criticità l organizzazione del servizio nell ospedale di Genzano l organizzazione del servizio nell ospedale di Marino l organizzazione del servizio nell ospedale di Anzio l aborto farmacologico - DESTINATARI: Infermieri. medici. ostetriche. psicologi - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Calvano Corrado, psicologo 60

62 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE 61

63 Pedagogia della cura e formazione empatica ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 15 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE ampliare le abilità comunicative e relazionali rispetto a situazioni di malattia ed in particolare nel fine vita accompagnare la persona al fine vita e all elaborazione del lutto pedagogia della comunicazione umana emozioni in contesti di cura buone pratiche di accompagnamento al fine vita role playing su casi specifici - DESTINATARI: infermieri. medici. farmacisti. biologi. - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Fuselli Ettore, medico 62

64 La dimensione educativa nella cura del paziente NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI PROCESSO ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE promuovere una relazione educativa con il paziente che incrementi la compliance e rafforzi l accompagnamento verso l accettazione della malattia e del limite avvalendosi di metodologie e strumenti quali: l ascolto della narrazione del paziente, il dialogo strategico e la maieutica la relazione con il paziente la costruzione del patto di fiducia con il paziente l accompagnamento del paziente verso l accettazione della malattia e del limite la struttura della relazione educativa e gli aspetti utili nell accompagnamento sanitario l ascolto della narrazione del paziente il dialogo strategico e la maieutica come strumento di accompagnamento del paziente la lettura della risorsa oltre la malattia le convinzioni e i limiti del paziente che ostacolano una buona compliance esercitazioni, giochi d aula e simulazioni - DESTINATARI: infermieri - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Lisa Guido, medico Conti Marco, infermiere 63

65 Autoconsapevolezza emotiva e gestione dello stress nel contesto sanitario NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE riconoscere e fronteggiare i vissuti emotivi nelle situazioni critiche le emozioni di base e i processi di alfabetizzazione emotiva le teorie sull intelligenza emotiva e l emotività come strumento di lavoro nel rapporto con l utente emozioni e salute, raccogliere la storia e i vissuti del paziente emozioni processi motivazionali e costruzione di clima nel gruppo di lavoro la comunicazione assertiva tra l atteggiamento passivo e l atteggiamento aggressivo la gestione dello stress e della rabbia nel gruppo di lavoro esercitazioni su: strategie di fronteggiamento degli stati di crisi emotiva nella relazione di aiuto, tecniche assertive, fronteggiamento dell aggressività - DESTINATARI: infermieri. medici. fisioterapisti. ostetriche. logopedisti. tecnici di radiologia. - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Lisa Guido, medico Simmi Cheti, fisioterapista 64

66 Gli strumenti della relazione d'aiuto e dell'accoglienza in ambito sanitario NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE migliorare la capacità di presa in carico e di accoglienza del paziente I elementi di base della relazione di aiuto, dell accoglienza e concetto di decentramento di mappa Tecniche di base di programmazione neurolinguistica per la costruzione della calibrazione del rispecchiamento e del Rapport nella fase di accoglienza Ascolto attivo, sospensione del giudizio e uso della domanda nella relazione di aiuto Il dialogo strategico e il metamodello come strumenti maieutici della relazione di aiuto Assertività e dimensione emotiva I metaprogrammi e lo S.C.O.R.E. come elementi di lettura delle caratteristiche e delle dinamiche del paziente I processi di spersonalizzazione nelle istituzioni sanitarie e il potere tecnico dei servizi La ralzione di aiuto e la dimensione interculturale Simulazioni e giochi d aula sui temi affrontati - DESTINATARI: infermieri. fisioterapisti. Ostetriche - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Lisa Guido, medico D abbruzzi Candido, infermiere 65

67 So-stare nel conflitto. la gestione e la mediazione dei conflitti in ambito sanitario NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE riconoscere l insorgere dei conflitti e attivare le metodologie e le tecniche per la gestione creativa e la mediazione dei conflitti i molteplici significati del conflitto i diversi stili di gestione del conflitto le diverse tipologie di conflitto le diverse strategie di risposta al conflitto la mediazione come atto creativo e il riconoscimento della mappa dell altro il conflitto con il paziente il conflitto nel gruppo di lavoro e nell organizzazione esercitazioni e giochi d aula sui temi del corso - DESTINATARI: infermieri. fisioterapisti. ostetriche. logopedisti. - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Lisa Guido, medico Simmi Cheti, fisioterapista 66

68 Etica-Relazione-Formazione NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 5 TOTALE ORE FORMATIVE: 10 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE migliorare la relazione e la comunicazione all interno del team tradurre nei contesti operativi gli aspetti etici della relazione, della formazione e della responsabilità professionale la responsabilità professionale la relazione: educativa- comunicativa- assistenziale formazione continua: normativa ecm applicazione dell etica il codice deontologico dell infermiere la ricerca: metodologia e banche dati - DESTINATARI: infermieri - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Mallia Letizia, infermiera 67

69 Primo corso di formazione teorico-pratico per operatori URP e personale front-line. La comunicazione efficace quale valore aggiunto alle professioni front line NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 14 TOTALE ORE FORMATIVE: 14 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE gestire al meglio situazioni critiche e di stress gestire efficacemente gli stati emotivi propri e dei propri interlocutori gestire la comunicazione con gli utenti e con i colleghi comunicare con efficacia: stili di comunicazione e modalità di gestione il ruolo dell operatore front-office: la capacità di mettersi in gioco nel proprio ruolo gestione delle emozioni e dello stress: lo stato emotivo proprio e dei propri interlocutori attività counselling: la gestione di situazioni critiche. Tecniche di conciliazione, negoziazione e persuasione la motivazione e il gruppo di appartenenza: integrazione, coesione, e cooperazione nel team work attività di back office e di front office. Gestione efficace del tempo e dei tempi d attesa - DESTINATARI: operatori sanitari e non degli U.R.P. aziendali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Panunzi marina, psicologa 68

70 La cura dell altro: relazione e comunicazione interculturale nei contesti sanitari NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COMUNICAZIONE EFFICACE utilizzare le acquisite competenze culturali per migliorare la relazione con i pazienti di altra cultura utilizzare efficacemente l ascolto della narrazione del paziente, il dialogo maieutico e la comunicazione interculturale la cura e l assistenza sanitaria nella società multiculturale pluralità delle percezioni e delle rappresentazioni della malattia e della salute, del corpo, del ruolo delle istituzioni e degli operatori sanitari e dei percorsi di cura le scale di sensibilità culturale e la competenza culturale degli operatori le principali problematiche con i pazienti stranieri e il nursing transculturale degli operatori sanitari principali modelli di nursing transculturale e la compliance interculturale l ascolto della narrazione del paziente straniero giochi d aula e simulazioni sulla narrazione l empatia e il dialogo maieutico nella relazione con il paziente straniero la comunicazione interculturale nel contesto sanitario sullo sfondo della pluralità dei valori culturali e delle espressioni della corporeità - DESTINATARI: infermieri, ostetriche - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: D Abbruzzi Candido, infermiere Erculei Luisa, assistente sociale 69

71 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI 70

72 Un nuovo sguardo sulle stomie. Percorso integrato ospedale territorio: la continuità assistenziale stomizzato NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 14 TOTALE ORE FORMATIVE: 28 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI o Effettuare una valutazione globale o Identificare i fattori di rischio che influenzano le complicanze stomali e peristomali o Identificare il materiale specifico/idoneo per la corretta gestione dello stoma o Assicurare un piano di cura in base ai bisogni del paziente, elaborare piani di assistenza personalizzati ed identificare i percorsi assistenziali alla dimissione o Pianificare il percorso di riabilitazione o Educare il paziente e la famiglia a riconoscere le complicanze stomali e peristomali o Progettare un percorso condiviso con tutte le figure professionali coinvolte Stomie urinarie Stomie intestinali Gestione quotidiana dello stoma Modalità prescritte ed erogazione dei presidi per pazienti stomizzati Normativa: I diritti dello stomizzato Le complicanze stomali e gestione multidisciplnare delle stomie complicate Presidi e corretta gestione Assistenza domiciliare Progetto riabilitativo - DESTINATARI: infermieri - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Schirò Caterina, infermiera 71

73 Strumenti adeguati e metodi innovativi per il Care Management NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 14 TOTALE ORE FORMATIVE: 56 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI Elaborare e utilizzare in maniera corretta gli strumenti informativi atti al miglioramento continuo dell assistenza infermieristica Utilizzare gli elementi essenziali delle linee guida, protocolli e procedure per strutturare strumenti specifici idonei alla propria realtà operativa Elaborare e applicare gli elementi caratterizzanti la C.I. integrata congrua alla realtà operativa Utilizzare le tassonomie infermieristiche nell attuazione del processo di nursing Assistenza infermieristica e MCQ La ricerca delle evidenze scientifiche Legislazione professionale pertinente Le resistenze e i conflitti nei gruppi di lavoro Il processo di nursing applicato attraverso i modelli e le tassonomie infermieristiche attuali Indicazioni e forza delle raccomandazioni Gli elementi essenziali dei protocolli e delle procedure Illustrazione di protocolli e procedure Gruppi di lavoro su protocolli e procedure - DESTINATARI: infermieri - DOCENTI: INTERNO -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Carpico Augusto, infermiere Virgili Lorella, infermiera 72

74 Gestione operativa dell'assistenza primaria alle vittime di abuso sessuale NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 22 TOTALE ORE FORMATIVE: 44 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI garantire e coordinare gli atti necessari per le vittime di riferito abuso sessuale definendo il percorso assistenziale di accoglienza, diagnosi, trattamento e cura assicurare la tutela medico legale ai pazienti, provvedendo ad una corretta esecuzione degli atti diagnostici e un appropriata raccolta, registrazione, conservazione e trasmissione dei reperti individuare, accogliere e avviare una relazione di aiuto e rispondere al disagio e al bisogno clinico assistenziale delle vittime di abuso sessuale protocollo operativo per l assistenza alle vittime di abuso sessuale epidemiologia del fenomeno della violenza intrafamiliare e sessuale- dati sulla realtà locale aspetti legislativi e obblighi giuridici il consenso informato e la compilazione della cartella clinica risk management in tema di abusi sessuali iter di accoglienza, valutazione e presa in carico delle persone maggiori di 14 aa., vittime di abuso sessuale valutazione clinica, metodologia e assistenza delle persone maggiori di 14 aa., vittime di abuso sessuale ruolo dell anamnesi e dell obiettività clinica nelle vittime di abusi sessuali maggiori di 14 aa. obiettività e modalità di descrizione delle lesioni nella vittima di sesso femminile e di sesso maschile modalità di raccolta dei reperti aspetti medico legali e compilazione del rapporto per l autorità giudiziaria metodologia di attivazione dei percorsi psico-sociali Protocollo di accoglienza paziente e figure significativi Accoglienza valutazione e presa in carico di minori vittime di abuso sessuale Obiettività clinica riconoscimento e valutazione clinica dei segni nella bambina e nel bambino abusati Metodologia di attivazione dei percorsi psico-sociali nel minore abusato - DESTINATARI: medici. infermieri. Ostetriche. Psicologi. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Medaglini Santina, medico Toppi Lucilla, medico 73

75 Fibrillazione atriale: EBP nella gestione e assistenza ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 3 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI Mettere in atto i nuovi protocolli operativi infermieristici Inserirsi secondo modalità appropriate nei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali inerenti la patologia specifica Genesi ed epidemiologia della fibrillazione atriale Classificazione della fibrillazione atriale Complicanze della fibrillazione atriale Monitoraggio del ritmo e controllo della frequenza cardiaca Fibrillazione atriale di nuova insorgenza e sepsi severa Protocollo operativo nella fibrillazione atriale Flebiti da Amiodarone: prevenzione e gestione Ecocardiografia trans.-esofagea pre-cardioversione Cardioversione trans-toracica Protocollo operativo infermieristico della cardioversione Trattamento della fibrillazione atriale. persistente e permanente Ipotesi di servizio ambulatoriale infermieristico per la gestione della TAO - DESTINATARI: infermieri. - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Scannella Maria Luisa, infermiera 74

76 Gestione integrata nei percorsi assistenziali. continuità assistenziale ospedaleterritorio NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO MIGLIORAMENTO PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI Inserirsi con efficienza ed efficacia nei processi assistenziali integrati Scenari di sistema integrato in ambito territoriale e ospedaliero Gestione integrata Operatività e integrazione. Efficacia teorica e pratica La documentazione nel processo assistenziale Continuità assistenziale ospedale e territorio Dimissione protetta Il PUA - DESTINATARI: infermieri. Medici. Fisioterapisti - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Morandini Liana, infermiera 75

77 Corso integrato cognitivo-comportamentale per bambini con autismo e disabilità correlate- corso base NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 21 TOTALE ORE FORMATIVE: 21 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO MIGLIORAMENTO PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI Utilizzare i dati che derivano dall analisi del comportamento al fine di modificare il comportamento stesso L ABA-VB e i suoi principi di base Analisi delle conseguenza dei comportamenti Procedure di base dell intervento cognitivo-comportamentale L importanza della motivazione (OM, CMO-T, CMO-R, deprivazione, sazietà, AO) Comportamento verbale e classi operanti Strumenti di valutazione (VB-MAPP, ABLLS-R) e la presa dati Strumenti di programmazione dell intervento Gestione del comportamento problema e analisi funzionale del comportamento - DESTINATARI: medico. psicologo. fisioterapista. logopedista. educatore professionale - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Pietro Diana, medico 76

78 Corso integrato cognitivo-comportamentale per bambini con autismo e disabilità correlate- corso avanzato NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 21 TOTALE ORE FORMATIVE: 21 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO MIGLIORAMENTO PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI Applicare le conoscenze nella pratica quotidiana nel trattamento cognitivo-comportamentale dei disturbi dello spettro autistico Verbal Behavior MAND: procedure di insegnamento, video e simulazioni pratiche TACT: procedure di insegnamento, video e simulazioni pratiche ECOICO: procedure di insegnamento, video e simulazioni pratiche Repertorio dell ascoltatore: procedure di insegnamento, video e simulazioni pratiche Naming Joint control e simulazioni pratiche con i partecipanti Discriminazione condizionale e simulazioni pratiche con i partecipanti Procedure di trasferimento (ecoico-mand) Procedure di trasferimento (mand-tact) Aspetti psicologici degli operatori negli interventi riabilitativi nell autismo Visione di filmati e simulazioni pratiche - DESTINATARI: medico. psicologo. fisioterapista. logopedista. educatore professionale - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Pietro Diana, medico 77

79 Aggiornamento della gestione dei decessi; polietnicità- umanizzazione del percorso NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO MIGLIORAMENTO PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A LINEE GUIDA E PERCORSI ASSISTENZIALI Conoscere la normativa vigente Compilare la modulistica che rende tracciabile l intero percorso Promuovere l attività di umanizzazione nel rapporto familiari ed operatori Accoglienza e Presentazione Accoglienza dei dolenti, umanizzazione del percorso Espianto organi e tessuti Diagnostica di laboratorio Regolamento di Polizia Mortuaria Trattamento varie legislazioni e confessioni religiose Tracciabilità del percorso e Matrice delle responsabilità Role playng/discussione - DESTINATARI: tecnici di laboratorio. Infermieri. Operatori socio-sanitari - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rigato Patrizia, medico 78

80 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO:PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO 79

81 Il controllo delle ICA nel Polo H3: procedure adottate e misure intraprese NUMERO DI EDIZIONI: 5 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 40 TECNICO PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA Conoscenza e utilizzazione delle procedure ICA e delle procedure aziendali in merito a: o Sterilizzazione o Isolamento e trattamento paziente infetto o Controllo infezioni sito chirurgico o Controllo infezioni area critica o Infezioni via ematica o Dispositivi medici e farmaco profilassi sanificazione ambienti Infezioni correlate all assistenza: normativa e raccomandazioni ministeriali Controllo delle ICA Le infezioni del sito chirurgico Il controllo delle infezioni nelle aree critiche Le infezioni trasmesse per via ematica Dispositivi medici e farmaco vigilanza Le sanificazioni degli ambienti La profilassi perioperatoria nell adulto - DESTINATARI: infermieri - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Pugliesi Piero, infermiere Starnoni Patrizia, infermiera 80

82 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL PERSONALE 81

83 Incentivazione del personale e ottimizzazione del lavoro ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL PERSONALE Utilizzare gli strumenti del management sanitario ed applicarli al proprio ambito lavorativo Utilizzare le strategie migliori per l incentivazione dei collaboratori Gestione del personale Modelli organizzativi Management sanitario Valorizzazione del personale sanitario Sistema premiante La motivazione - DESTINATARI: infermieri. medici. fisioterapisti. tecnici di radiologia. Assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Santamaita Daniela, infermiera Monti Gianfranco, infermiere 82

84 La valutazione delle performance NUMERO DI EDIZIONI: 8 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 128 DI SISTEMA DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL PERSONALE Esplicitare il contributo atteso da ciascun collaboratore Coinvolgere tutto il personale sugli obiettivi comuni Incentivare lo sviluppo delle competenze dei collaboratori Correlare le competenze agli obiettivi Perché valutare le prestazioni professionali Cosa valutare Le competenze e il profilo di competenze Le componenti della performance Il colloquio di assegnazione degli obiettivi Le leve motivazionali Matrice obiettivi competenze Gli indicatori di competenza Monitorare e supportare la prestazione Monitorare e supportare la motivazione Fasi del colloquio di valutazione La gestione del feedback negativo La gestione del feedback positivo Il piano di sviluppo personale - DESTINATARI: coordinatori professioni sanitarie. medici - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Anglani Angelo, infermiere Pizzicannella Cristiana, infermiera 83

85 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COLLABORAZIONE MULTIDISCIPLINARE 84

86 Campioni diagnostici. Confezionamento, conservazione e modalità di trasporto NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 4 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA COLLABORAZIONE MULTIDISCIPLINARE Conoscere la normativa vigente Riconoscere il tipo di materiale e il destinatario Confezionare i campioni in contenitori specifici Compilare la modulistica che rende tracciabile l intero percorso Materiale diagnostico anatomia istologia patologica Materiale biologico laboratorio analisi Materiale biologico e non in caso di abuso e maltrattamento Responsabilità medico legale Responsabilità invalidazione della prova Tracciabilità del percorso e matrice delle responsabilità - DESTINATARI: Tecnici di laboratorio. Infermieri - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rigato Patrizia, medico 85

87 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA 86

88 Primo corso di formazione teorico-pratico Progettare la qualità in sanità NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 7 TOTALE ORE FORMATIVE: 28 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ Progettare la qualità sulla base degli strumenti metodologici acquisiti Lo sviluppo della qualità Definizione di qualità Il cammino della qualità La qualità in sanità Le dimensioni della qualità in un sistema sanitario Il ruolo degli utenti nella qualità Metodologie operative Esperienze di progetti M.C.Q. nella ASL Roma H Caratteristiche del gruppo di miglioramento della qualità Saper gestire il gruppo: dal lavoro di gruppo ai gruppi di lavoro M.C.Q. Elaborare un progetto di M.C.Q. Lavori a piccoli gruppi - DESTINATARI: medici. infermieri. tecnici di radiologia. psicologi. educatori professionali. logopedisti. farmacisti. - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Panunzi Marina, psicologo 87

89 Secondo corso teorico-pratico: gli strumenti della qualità in sanità NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 14 TOTALE ORE FORMATIVE: 56 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DEGLI STRUMENTI DEL GOVERNO CLINICO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ Progettare la qualità sulla base degli strumenti metodologici acquisiti La qualità in sanità metodologia efficace per la verifica delle performance in un organizzazione sanitaria Dalla V.R.Q. alla Vision 2000: la metodologia aziendale di un progetto M.C.Q. Accreditamento istituzionale volontario e certificazione tra pari Standard di indicatori e fattori di qualità Il sistema di qualità e il ruolo degli utenti: l audit civico Il management organizzativo e la motivazione degli operatori La costruzione die protocolli operativi e il gruppo di lavoro M.C.Q. L elaborazione del manuale della qualità Lavori a piccoli gruppi - DESTINATARI: medici. infermieri. tecnici di radiologia. psicologi. educatori professionali. logopedisti. farmacisti. - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Panunzi Marina, psicologo 88

90 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI IN AREA CRITICA 89

91 Dietro le sbarre quale sanità NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 7 TOTALE ORE FORMATIVE: 7 DI PROCESSO TECNICO PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI IN AREA CRITICA il corso si propone di: Migliorare le conoscenze relative agli obblighi aziendali disciplinati dal DPCM Acquisire conoscenze specifiche relative alle problematiche presenti nella popolazione detenuta presso il presidio penitenziario Migliorare le conoscenze in tema di protocolli e procedure sperimentati Migliorare la collaborazione tra professionisti sanitari e sociali operanti nel presidio penitenziario e le strutture sanitarie territoriali e ospedaliere La normativa di riferimento e gli aspetti organizzativo gestionali della Casa Circondariale di Velletri Le caratteristiche del contesto detentivo: peculiarità dei singoli interventi professionali Gli interventi dell area medica: patologie croniche prevalenti, urgenze/emergenze del medico di guardia e urgenze/emergenze dello specialista psichiatra L organizzazione dell attività infermieristica L organizzazione delle attività psicologiche - DESTINATARI: medici. infermieri. psicologi. fisioterapisti. assistenti sociali. tecnici di radiologia. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Falconi Emanuela, medico 90

92 Tecniche di rianimazione cardiorespiratoria con l'uso del D.A.E. nelle diverse fasce d'età e condizioni cliniche, secondo i protocolli internazionali NUMERO DI EDIZIONI: 12 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 192 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI IN AREA CRITICA conoscere: l arresto cardiaco, il contesto assistenziale, le cause, il modo di allertare i soccorsi, come intervenire precocemente con rcp e d.p. sia nell adulto che nell età pediatrica (sapere) sviluppare competenze rispetto alle tecniche di supporto della coscienza, del respiro e del circolo (r.c.p.) e nell esecuzione della defibrillazione sia nell adulto che nell età pediatrica (saper fare) svolgere l azione assistenziale all interno di sequenze operative specifiche che prevedono valutazione e azione con algoritmi rigorosamente definiti (saper essere). Presentazione del BLS-D (Basic Life Support Defibrillation) adulti: introduzione, teoria blsd Training a piccoli gruppi (1 istruttore : 1 manichino : 6 allievi) o sequenza completa bls a 1 soccorritore o sequenza completa bls a 2 soccorritori o posizione laterale di sicurezza o disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo Eventuale recupero soggetti fragili Training a piccoli gruppi (1 istruttore : 1 manichino : 6 allievi) o addestramento con DAE o scenari sicuri o scenari non sicuri o - situazioni particolari Training a piccoli gruppi (1 istruttore : 1 manichino : 6 allievi) o sinergia team soccorso - DESTINATARI: Tutte Le Professioni Sanitarie - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Settimi Mauro, infermiere 91

93 Retraining sulle tecniche di rianimazione cardiorespiratoria con l'uso del D.A.E. nelle diverse fasce d'età e condizioni cliniche, secondo i protocolli internazionali NUMERO DI EDIZIONI: 12 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 192 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI IN AREA CRITICA aggiornare le conoscenze rispetto all arresto cardiaco, al contesto, alle cause, al modo di presentarsi e a come intervenire precocemente con rcp e d.p. sia nell adulto che nell eta pediatrica (sapere) rafforzare le competenze rispetto alle tecniche di supporto della coscienza, del respiro e del circolo (r.c.p.) e nell esecuzione della defibrillazione sia nell adulto che nell eta pediatrica (saper fare) ricondurre l azione assistenziale all interno di sequenze operative specifiche che prevedono valutazione e azione con algoritmi rigorosamente definiti (saper essere). mantenere la certificazione di soccorritore blsd e pblsd Presentazione di rinforzo dei contenuti BLS-D (Basic Life Support Defibrillation) adulti: o introduzione o teoria blsd Training a piccoli gruppi (1 istruttore : 1 manichino : 6 allievi) sequenza completa bls a 1 soccorritore sequenza completa bls a 2 soccorritori addestramento con DAE - scenari sicuri - scenari non sicuri - situazioni particolari disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo presentazione di rinforzo dei contenuti PBLSD (Paediatric Basic Life Support Defibrillation):: o introduzione o strategie di intervento e teoria PBLSD training a piccoli gruppi (1istruttore:1 manichino:6 allievi) 92

94 o LATTANTE: - tecniche fase A-B-C e sequenza ad un soccorritore - polso brachiale - tecniche di disostruzione da corpo estraneo nel lattante o BAMBINO: - tecniche fase A-B-C-D e sequenza ad un soccorritore. - posizione laterale di sicurezza e polso carotideo dal vivo - tecniche di disostruzione da corpo estraneo nel bambino o LATTANTE: - tecniche fase A-B-C e sequenza a due soccorritori o BAMBINO: - tecniche fase A-B-C-D e sequenza a due soccorritori con uso del defibrillatore. ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE DESTINATARI: Tutte Le Professioni Sanitarie - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Settimi Mauro, infermiere 93

95 La crisi nel paziente psichiatrico. la documentazione infermieristica e la cartella psichiatrica NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI IN AREA CRITICA Gestire efficacemente situazioni di crisi nel paziente psichiatrico Implementare un efficace documentazione infermieristica Concetto di emergenza e urgenza in psichiatria La gestione dell urgenza in SPDC Aspetti legali Problemi assistenziali Gestione della privacy Evoluzione cartella integrata nel DSM della ASL Roma H Cartella infermieristica in SPDC Cartella infermieristica nel territorio Approccio informatico e cartella informatica Lavori a piccoli gruppi sui temi - DESTINATARI: infermieri - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Calcari Corrado, infermiere Aquilani Catia, infermiera Monti Gianfranco, infermiere 94

96 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI INTRAOSPEDALIERI 95

97 Poteri, doveri, diritti degli operatori nei confronti degli utenti/pazienti nell'ambito dei servizi per le dipendenze: tra vincoli e opportunità NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI SISTEMA TECNICO- PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI INTRAOSPEDALIERI Avere una maggior consapevolezza delle proprie azioni Individuare le responsabilità nella gestione dei casi in equipe tra servizi Attingere ad una significativa produzione giurisprudenziale per una lettura consapevole della realtà dei servizi Responsabilità professionale Diritti doveri poteri Riletture di casi reali Il diritto alla salute e alla cura: il principio di autodeterminazione, abusi di potere Reati di omissione Analisi di situazioni idealtipiche Ripartizione di responsabilità: tra mandato professionale e mandato istituzionale La tutela delle persone incapaci: responsabilità giuridiche dei soggetti curanti Integrazione tra principi deontologici e obblighi giuridici - DESTINATARI: medici. infermieri. educatori professionali. psicologi. assistenti sociali - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Della Scala Simonetta, psicologa 96

98 Diagnosi e cura delle patologie mammarie NUMERO DI EDIZIONI: 6 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 144 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI INTRAOSPEDALIERI Classificare la patologia mammaria in base anche al gene profiling. Valutare l impatto sulla terapia delle nuove classificazioni. Valutare la corretta esecuzione della tripletta diagnostica nelle patologie mammarie. Stimare l impatto dei programmi di screening sulla mortalità. Conoscere le opzioni terapeutiche chirurgiche conservative, demolitive e ricostruttive. Valutare l adeguatezza della prescrizione delle indagini più invasive (TC, RM, PET) nella diagnostica e terapia delle patologie mammarie. Valutare il Follow Up nella neoplasia mammaria ed il suo impatto sulla malattia e sulla spesa sanitaria. storia del cancro mammario e del suo trattamento anatomia e fisiologia della mammella patologia della mammella protocolli diagnostici della patologia mammaria e screening comunicazione della diagnosi e ca intervallo protocolli terapeutici chirurgici protocolli terapeutici medici Laboratori pratici a piccoli gruppi con tutor Tecniche chirurgiche e discussione casi clinici chirurgia conservativa: indicazioni e tecniche linfonodo sentinella chirurgia ricostruttiva: indicazioni e tecniche - DESTINATARI: medici. infermieri. tecnici di radiologia medica. psicologi. ostetriche - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Pagano Giovanni, medico 97

99 Modelli organizzativi e assistenziali in sanità ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 3 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 90 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI INTRAOSPEDALIERI implementare all interno del proprio setting operativo i modelli organizzativi appresi governo clinico Percorsi assistenziali modelli organizzativi applicazione dei modelli organizzativi in area psichiatrica applicazione dei modelli organizzativi in area materno infantile applicazione dei modelli organizzativi in area critica integrazione ospedale/ territorio - DESTINATARI: Infermieri - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Anglani Angelo, infermiere. Monti Gianfranco, infermiere. Mallia Letizia, infermiera 98

100 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICO- TERAPEUTICO-ASSISTENZIALI NELLE DIVERSE PATOLOGIE PRESENTI IN AMBITO OSPEDALIERO 99

101 L'ascolto del corpo e del suo linguaggio: competenza scientifica per l'operatore socio sanitario NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 32 DI PROCESSO DI SISTEMA TECNICO PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO-ASSISTENZIALI NELLE DIVERSE PATOLOGIE PRESENTI IN AMBITO OSPEDALIERO Migliorare le capacità relazionali e di presa in carico globale del malato Il corpo malato nell antichità Il linguaggio del corpo Il rapporto mente corpo Meccanismi di difesa Sintomo e malattia La vicinanza emotiva: oltre il corpo La narrazione: se raccontare la malattia aiuta il paziente Esperienza di una tecnica corporea antistress Simulate e lavori a piccoli gruppi sulle tematiche del corso - DESTINATARI: medici. Infermieri. Psicologi. Assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miconi Angelo, medico Ferrarini Nadia, infermiera 100

102 Diagnosi e terapia delle neoplasie dello stomaco e del colon retto ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 3 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 72 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO-ASSISTENZIALI NELLE DIVERSE PATOLOGIE PRESENTI IN AMBITO OSPEDALIERO Migliorare i processi diagnostico-terapeutici relativi alle neoplasie dello stomaco e del colon retto Individuare efficacemente i problemi relativi ai pazienti affetti da cancro Selezionare i pazienti in relazione ai target-therapy Epidemiologia e screening del ca. del colon Diagnosi Endoscopia Diagnosi istologia Terapia chirurgica neoplasia del colon retto e delle metastasi Chemioradioterapia neoadiuvante del colon retto Terapia medica delle neoplasie del colon retto Assistenza infermieristica per la gestione Port-a-cath e Picc Allestimento e somministrazione dei farmaci usati nella neoplasia del colon retto Assistenza psicologica al paziente affetto da ca. del colon retto Gestione infermieristica Pac colon retto Epidemiologia prevenzione e diagnosi ca. dello stomaco Diagnosi istologica Terapia chirurgica Terapia Medica Casi clinici colon retto Casi clinici colon retto - DESTINATARI: medici. infermieri. farmacisti - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Barduagni Mario, medico 101

103 La chirurgia rigenerativa NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 60 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO-ASSISTENZIALI NELLE DIVERSE PATOLOGIE PRESENTI IN AMBITO OSPEDALIERO Eseguire correttamente le procedure chirurgiche apprese per migliorare le tecniche ricostruttive e ridurre i tempi di guarigione delle ulcere torpide, in particolare quelle diabetiche e vascolari Potenzialità delle cellule staminali Rigenerazione in vivo del tessuto adiposo Uso terapeutico delle cellule staminali adipose Pianificazione pre-operatoria del trapianto di grasso Valutazione del rischio anestesiologico Scelta del sito di prelievo trattamento delle ferite croniche e delle ulcere vascolari con trapianto di grasso trattamento degli esiti di ustioni con lipofilling innesto di grasso per il trattamento della contrattura capsulare lipofilling nella ricostruzione immediata della mammella con espansore cutaneo rimodellamento mammario con innesto di grasso trapianto di grasso dei neurinomi e nell intrappolamento post-traumatico dei nervi periferici trattamento degli esiti di mastectomia - DESTINATARI: medici. - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Morgana Giuseppina. Medico 102

104 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E COMPORTAMENTI PROFESSIONALI FINALIZZATI AL CONTENIMENTO DELLA SPESA DEI BENI E SERVIZI 103

105 La ricetta: dalla prescrizione all'appropriatezza prescrittiva ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI E COMPORTAMENTI PROFESSINALI FINALIZZATI AL CONTENIMENTO DELLA SPESA DI BENI E SERVIZI Incrementare la dematerializzazione Prescrivere in linea alle norme Integrarsi con le altre professioni Valutare l appropriatezza prescrittiva Ricetta medica: quadro normativo La prescrizione farmaceutica Il Prontuario Terapeutico: farmaci in ospedale e sul territorio. Continuità assistenziale. Appropriatezza prescrittiva: ospedale e territorio Prescrizioni di particolare interesse in Ospedale Prescrizioni off-label La vigilanza sulla prescrizione farmaceutica ASL Roma H: dati prescrizione farmaceutica ospedaliera e convenzionata - DESTINATARI: medici. medici di medicina generale. farmacisti - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Paese Luisa, farmacista 104

106 ASSE II: MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA E DELL EFFICIENZA DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI PER UN EFFICACE UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI 105

107 Etica del coordinamento infermieristico NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI PER UN EFFICACE UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI declinare i principi della deontologia professionale nei diversi aspetti relativi alla professione etica nel distretto responsabilità giuridica ed etica sanitaria etica del comando etica del fisioterapista etica infermieristica etica del coordinamento comunicazione ed etica comitati etici aziendali - DESTINATARI: infermieri. fisioterapisti - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: D Antonio Stefania, fisioterapista Monti Gianfranco, infermiere 106

108 L'informatica una grande opportunità per la certificazione operativa e una possibilità di interconnessione tra diversi operatori aziendali: l'esperienza della UOS cure primarie RMH2, UOS CAD RMH2, consultorio RMH2 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 12 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI PER UN EFFICACE UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI utilizzare al meglio la risorsa informatica nei setting operativi di pertinenza gestire al meglio il dato integrato l informatica e la raccolta sistematica di dati relativi alle condizioni di salute dei cittadini di un distretto l informatica in A.D.I.: rilevanza nella continuità di cure assistenziali territoriali l anamnesi informatica: la cartella clinica distrettuale esercitazioni su modelli di integrazione dell informazione tra servizi distrettuali - DESTINATARI: infermieri. medici. psicologi. assistenti sociali. personale amministrativo - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Stazi Paolo, medico 107

109 Evoluzione della metodologia assistenziale nella psichiatria moderna NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE DI MODELLI ORGANIZZATIVI PER UN EFFICACE UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI applicare nuovi modelli assistenziali emergenti nell ambito della psichiatria moderna la psichiatria moderna, nuovi modelli organizzativi piano di intervento individuale SPDC e Servizi territoriali il triage in psichiatria il cambiamento e l organizzazione funzionale in SPDC il cambiamento nel territorio e nei servizi territoriali l utilizzo dell arte terapia nella riabilitazione EBN in psichiatria La residenzialità L inserimento socio-lavorativo La riabilitazione psico-sociale Auto Mutuo Aiuto - DESTINATARI: medici. infermieri. terapisti occupazionali. educatori professionali - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Calcari Corrado, infermiere Aquilani Catia, infermiera Monti Gianfranco, infermiere 108

110 ASSE III: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI NELL AREA DELLA DIPENDENZA 109

111 Identificazione precoce e intervento breve nella ludopatia ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 3 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI NELL AREA DELLA DIPENDENZA Acquisire e/o potenziare le competenze nella gestione dello screening Somministrare il test di screening Valutare la condizione di rischio rispetto al gioco d azzardo Informare sui rischi nei luoghi di vita e di lavoro Attivare l intervento breve -counseling La ludopatia: gioco,e ludopatia, gambling, vulnerabilità, fattori protettivi La ludopatia nella società: epidemiologia, pubblicità, normativa, stilli del gioco, gioco e lavoro Strumenti di screening e di intervento breve Interventi sul territorio - DESTINATARI: infermieri. logopedisti. ostetriche. - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Risino Corrado, infermiere Roeder Muriel Claudine Albine, infermiera 110

112 La diagnosi secondo il DSM-5 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 22 TOTALE ORE FORMATIVE: 22 TECNICO-PROFESSIONALE DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI NELL AREA DELLA DIPENDENZA Comprendere le differenze tra le diagnosi con l ICD9 e il DSM5 Comprendere le differenze tra il DSM5 e il DSMIV Formulare una diagnosi secondo i criteri del nuovo strumento DSM5 Inquadramento e overview del DSM5 Principali differenze nelle categorie diagnostiche con il DSM-IV-TR Le diagnosi sindromiche in età evolutiva Sintesi dei cambiamenti rispetto al DSM-IV-TR Gli strumenti di valutazione per l età evolutiva Le diagnosi sindromiche in età adulta Sintesi dei cambiamenti rispetto al DSM-IV-TR Gli strumenti di valutazione sindromica in età adulta La diagnosi di personalità Le nuove categorie della personalità Casi clinici a confronto Le nuove scale di funzionamento generale Esercitazioni alla diagnosi su casi clinici Esempi clinici di applicazione presentati dai discenti e discussi nel gruppo - DESTINATARI: psicologi - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Della Scala Simonetta, psicologa 111

113 Set e setting: l'arte del cinema nell'approccio alla psicopatologia ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 19 TOTALE ORE FORMATIVE: 19 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Utilizzare una corretta metodologia per la lettura psicodinamica del linguaggio cinematografico al fine di applicarla come supporto esemplificativo per la diagnosi e per il lavoro di elaborazione nel setting della psicoterapia Personalità e depressione Visione del film Mr. Jones di Mike Figgis Approccio alla diagnosi nel disturbo bipolare Personalità e stati al limite Visione del film Paranoid Prk di Gus Van Sant Approccio alla diagnosi del disturbo borderline Personalità e schizofrenia Visione del film Sotto la sabbia di Francois Ozon Approccio integrato alla diagnosi del disturbo schizofrenico - DESTINATARI: Psicologi. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Mauro Gaetano, psicologo 112

114 Progettazione dell'intervento psicoterapeutico e valutazione degli esiti: corso avanzato sulle tecniche psicodiagnostiche e sulle metodiche di valutazione in corso di psicoterapia NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 TECNICO- PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Utilizzare efficacemente gli strumenti psicodiagnostici ultraspecialistici Valutare gli step del percorso terapeutico Analizzare e valutare gli esiti del processo terapeutico nuove ricerche sulla psicoterapia nel servizio pubblico confronto tra i modelli conosciuti di psicoterapia evidence-based le richieste di trattamento nel servizio pubblico: analisi della domanda analisi dell integrazione fattiva tra le diverse figure professionali; gruppi di supervisione tra pari le aree della diagnosi funzionale assetto diagnostico e approccio psicoterapeutico cronicità e approccio psicoterapeutico. Modelli di gestione del paziente psichiatrico La valutazione dei miglioramenti in corso di psicoterapia: update sui modelli esistenti La valutazione finale del paziente Le nuove richieste del paziente e il follow up Modelli di trattamento pubblico nei disturbi di personalità Modelli di psicoterapia di gruppo breve, evidence based - DESTINATARI: psicologi - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Inneo Giuseppe, psicologo 113

115 Migrare dall infanzia alla maturità: la visione etnopsichiatrica dell adolescenza NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 19 TOTALE ORE FORMATIVE: 19 TECNICO- PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA applicare una metodologia per una analisi etnopsichiatrica della condizione di sanità o psicopatologica nell età evolutiva, in particolare rispetto alla fase dell adolescenza; utilizzare le competenze acquisite per re-definire interventi preventivi, curativi e riabilitativi in favore di adolescenti e relative famiglie di culture altre che accedono ai servizi territoriali dell area della salute mentale (dsm-sert-uonpi-tsmree) dell asl rm/h La relatività culturale del concetto di adolescenza (I parte) La relatività culturale del concetto di adolescenza (II parte). introduzione all approccio etnosistemiconarrativo in psicoterapia e psicologia clinica problematiche nell intervento dei servizi territoriali rispetto alla multiculturalita dell utenza Le mutilazioni genitali I disturbi della coscienza L abuso di sostanze Esercitazione di lavoro in piccoli gruppi finalizzata alla rilettura in chiave etnosistemicanarrativa dei casi clinici proposti per una loro rielaborazione in ambito diagnostico e di progetto terapeutico - DESTINATARI: psicologi - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Mauro Gaetano, psicologo 114

116 ASSE III: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA 115

117 Individual Placement And Support: una strategia EBM per l'inclusione lavorativa del paziente con grave patologia mentale NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 18 TOTALE ORE FORMATIVE: 36 DI SISTEMA DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Al termine del percorso formativo i partecipanti avranno acquisito: Conoscenze/competenze finalizzate alla realizzazione di nuovi percorsi di cura e di assistenza nell ottica dei processi di recovery Conoscenze/competenze finalizzate all introduzione nella pratica di una strategia EBM per l inserimento lavorativo del paziente con grave patologia mentale Il processo di recovery Il paziente come interlocutore esigente: empowerment nelle pratiche dei servizi di salute mentale Introduzione generale alla metodologia IPS L operatore IPS Aspetti organizzativi e operativi della metodologia IPS Invio, presa in carico, assessment. Ricerca nel mercato lavorativo Cercare e trovare lavoro Sostegno durante il lavoro e gestione del fallimento Presentazione di casi clinici - DESTINATARI: medici. psicologi. educatori professionali. terapisti occupazionali. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Leccisi Donato, medico 116

118 Dal superamento degli OPG alla collisione del DSM: il paradigma negato NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 7 TOTALE ORE FORMATIVE: 7 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Gestire l inserimento nei contesti aziendali del folle-reo istituzionalizzato negli OPG La transizione dal manicomio criminale al dipartimento di salute mentale Violenza e psichiatria: responsabilità professionale e medico legale Psicopatia e sociopatia: valutazione diagnostica Interventi non strutturati ristrutturanti: una relazione possibile La sfida dell altro - DESTINATARI: medici. psicologi. infermieri. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Caccamo Francesca, medico 117

119 Gli infermieri e la prevenzione del suicidio NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Porre in essere i comportamento professionali più efficaci per far fronte a tutte le problematiche legate alla prevenzione del suicidio Ruolo strategico del personale infermieristico nella prevenzione del suicidio La relazione tra caregiver e potenziale comportamento suicidario Nuovi paradigmi assistenziali per la prevenzione del suicidio Meta-paradigmi e tassonomia infermieristica: interventi assistenziali - DESTINATARI: Infermieri. - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Mallia Letizia, infermiera Disturbi psichiatrici organici: diagnosi e trattamento 118

120 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 6 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Applicare le tecniche di gestione della relazione interpersonale con il paziente con disturbo psichiatrico organico Migliorare le capacità relazionali in équipe Classificazione diagnostica delle principali patologie psichiatriche a base organica Valutazione clinica, strumentale e psicodiagnostica del paziente organico Principi di trattamento delle principali patologie psichiatriche a base organica Accoglienza, valutazione e invio del paziente psichiatrico con disturbi organici - DESTINATARI: medici. Infermieri. ostetriche - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ferri Eduardo, medico 119

121 La relazione operatore-paziente e il lavoro d'équipe nel DSM ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 24 TOTALE ORE FORMATIVE: 48 TECNICO PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Applicare le tecniche di gestione della relazione interpersonale con le differenti tipologie di pazienti Migliorare le capacità relazionali in équipe Gestione relazionale delle emergenze/urgenze in psichiatria La relazione con i familiari Il vissuto dell operatore e il suo impatto sulla relazione con il paziente in emergenza/urgenza L accoglienza del paziente psichiatrico: strategie e tecniche di relazione al primo approccio La psicodiagnostica: aspetti relazionali Il lavoro multidisciplinare nella gestione del paziente Approcci psicofarmacologici al paziente psichiatrico: aspetti relazionali La psicoterapia nei servizi psichiatrici Effetti della psicoterapia sulla compliance del paziente psichiatrico all intero trattamento - DESTINATARI: medici. Infermieri. psicologi. - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ferri Eduardo, medico 120

122 La discussione in equipe dei "casi difficili": dalla consulenza alla supervisione clinica nei servizi di salute mentale NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA valutare in fieri del processo psicoterapeutico valutare la conclusione della psicoterapia prevenire il burn out la presa in carico dell adulto e del minore: colloquio iniziale e casi clinici esemplari la presa in carico del paziente con doppia diagnosi: colloquio iniziale e casi clinici esemplari la presa in carico del paziente dimesso dall SPDC: colloquio iniziale e casi clinici esemplari la presa in carico del paziente giovane adulto: colloquio iniziale e casi clinici esemplari la presa in carico del paziente borderline: colloquio iniziale e casi clinici esemplari obiettivi possibili nella terapia e terapia per ciascun caso clinico trattato - DESTINATARI: psicologi - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Inneo Giuseppe, psicologo Complice il silenzio: crimini sessuali tra istanze punitive e percorsi di risocializzazione NUMERO DI EDIZIONI: 2 121

123 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 25 TOTALE ORE FORMATIVE: 50 TECNICO PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Applicare modelli di intervento clinico e socio-riabilitativo per la prevenzione del rischio di recidiva specifica Migliorare i propri interventi in ordine alla individuazione precoce del disagio psichico il trattamento degli aggressori sessuali l aggressione sessuale la psicodiagnosi e la valutazione dinamica del rischio aspetti epidemiologici e clinici del dpts in minori abusati nel territorio aziendale la situazione in Italia l operatore penitenziario e del territorio di fronte al reo sessuale il trattamento extramurario delitti sessuali: tipicità delle fattispecie e casi giudiziari rilievi psicopatologico-forensi e profili peritali in tema di imputabilità dei sex offenders l unità di trattamento intensificato per autori di reati sessuali presso la c.r. di Milano Bollate prova pratica- lavori a piccoli gruppi - DESTINATARI: psicologi - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: De Risio Alfredo, psicologo 122

124 Psicoanalisi dell'oralità e odontostomatologia: una possibile integrazione NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Valutare le dinamiche connesse alla rabbia e bramosia secondo l ottica psicoanalitica Valutare l insorgenza di patologia integrata rappresentata dalla struttura massiccio-facciale nelle sue articolazioni e/o patologie La dimensione dell oralità secondo l ottica psicoanalitica specificatamente freudiana Dinamiche connesse alla rabbia e alla bramosia Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi didattici Struttura maxillo-facciale nelle sue articolazioni e/o patologie - DESTINATARI: medici. infermieri. psicologi. educatori professionali. Terapisti occupazionali - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Pinto Mario, medico Daniele Maria Teresa 123

125 La famiglia nella modernità liquida: quali cambiamenti per le nuove famiglie emergenti NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVENTIVI, CURATIVI E RIABILITATIVI IN AREA PSICHIATRICA Valutare con maggiori competenze la struttura della famiglia funzionale e disfunzionale Individuare gli interventi di sostegno alle famiglie in crisi Valutare le modalità comunicative e relazionali della famiglia funzionale e disfunzionale - DESTINATARI: medici. infermieri. psicologi. assistenti sociali - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Saralli Stefania, psicologa 124

126 ASSE III: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA 125

127 Adolescenza: età incerta! NUMERO DI EDIZIONI: 3 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Riconoscere le principali problematiche di salute degli adolescenti Indirizzare l adolescente e/o la famiglia verso figure professionali specifiche in un ottica multidisciplinare Disagio giovanile: bisogni emergenti e possibilità di intervento Consenso informato Emergenze in p.s. dell adolescenza Obesità e diabete in età evolutiva Malattie a trasmissione sessuale Contraccezione Adolescente asmatico Casi clinici - DESTINATARI: medici. infermieri. ostetriche - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Aquili Saverio, medico 126

128 La terapia della sabbia nella unità operativa di neuropsichiatria infantile NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 20 TOTALE ORE FORMATIVE: 20 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Applicare la metodologia tecnico-riabilitativa in età evolutiva basata sulla sand therapy in contesto sanitari al fine di prevenire, curare e riabilitare il disagio emotivo ed affettivo-relazionale Campi di applicazione della sand therapy: età prescolare ed età scolare Diagnosi e terapia dell abuso sessuale L abuso sessuale in età prescolare Le dimensioni temporale e spaziale e il lavoro con le immagini Le dimensioni temporale e spaziale in età prescolare, in età scolare e in età adolescenziale La metafora del gioco della sabbia Casi clinici Multifunzionalità della sand therapy: aspetti neuropsicologici, relazionali e psicodinamici - DESTINATARI: medici. psicologi. logopedisti. fisioterapisti - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miletto Roberto. medico 127

129 Il PAS-BASIC secondo la metodologia di Feuerstein nel trattamento precoce delle difficoltà delle funzioni cognitive emergenti nella prima età NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 30 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Applicare la metodologia terapeutico-riabilitativa in età evolutiva basata sul metodo Feuerstein in contesti sanitari e scolastici al fine di trattare precocemente le difficoltà cognitive in età evolutiva Aspetti teorici e applicativi della metodologia Feuerstein L intervento di mediazione cognitiva nella prima infanzia: il PAS-Basic Il PAS-Basic: mediazione di significato e dei comportamenti adattivi L intervento di mediazione affettiva nella prima infanzia Il PAS-Basic: mediazione delle emozioni e sviluppo delle abilità di base Il ruolo del PAS-Basic e l approccio cognitivo alle emozioni nella prima età Il PAS-Basic: regolazione emotiva e sviluppo della persona Ambiti funzionali e adattamenti sociali della metodologia del PAS-Basic - DESTINATARI: medici. psicologi. logopedisti. Fisioterapisti - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miletto Roberto. medico 128

130 A scuola con il re. Educare e rieducare attraverso il gioco degli scacchi NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Applicare la metodologia terapeutico-riabilitativa in età evolutiva basata sul gioco degli scacchi in contesti sanitari e scolastici al fine di prevenire, curare e riabilitare il disagio cognitivo ed emotivo in età evolutiva Il gioco degli scacchi nella riabilitazione Esperienze riabilitative con il gioco degli scacchi La funzione psico-educativa del gioco degli scacchi Esperienze riabilitative con il gioco degli scacchi - DESTINATARI: medici. psicologi. educatori professionali. fisioterapisti. logopedisti - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miletto Roberto. medico 129

131 ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO 130

132 I danni da fumo di sigarette, prevenire, curare, nuove modalità NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO Conoscere e riconoscere gli elementi fondamentali della dipendenza da fumo di sigaretta Di svolgere attività di prevenzione e di gestione del paziente con danni da fumo di sigarette Danni a livello polmonare Aspetti diagnostici e terapeutici Il medico di famiglia e il fumatore Il ruolo dello psicologo nella terapia della dipendenza da fumo Terapia di gruppo e discussione Assistenza ai pazienti dipendenti dal fumo di tabacco Casi clinici - DESTINATARI: medici. infermieri. psicologi. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ceccon Maria Antonietta, medico Monti Gianfranco, infermiere 131

133 Riconoscere e gestire lo stress in ambito lavorativo NUMERO DI EDIZIONI: 1 ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO Conoscere e riconoscere gli elementi fondamentali del processo di sviluppo dello stress Gestire efficacemente lo stress Sviluppare capacità di resilienza le dimensioni dello stress oggi la percezione dello stress e risorse soggettive eustress e distress la gestione dello stress la capacità di resilienza l intelligenza emozionale gli schemi comportamentali disfunzionali le strategie comportamentali le strategie individuali di fronteggiamento lavorare sui propri schemi comportamentali auto-casi: analisi degli schemi comportamentali attuati - DESTINATARI tecnici tutte le professioni - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Anglani Angelo, infermiere Pizzicannella Cristiana, infermiera 132

134 Stress e resilienza nei servizi socio sanitari ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 32 DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO implementare l adozione di metodiche favorenti la gestione dello stress e del benessere organizzativo stress e resilienza ascolto attivo stili relazionali comunicazione non verbale tecniche di gestione delle barriere della comunicazione l autoconsapevolezza il conflitto nei servizi gestione dello stress tecniche antistress la coccolo terapia - DESTINATARI medici. infermieri. tecnici della prevenzione. fisioterapisti - DOCENTI: INTERNI RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miconi Angelo, medico Poligioni Mario, assistente sanitario 133

135 Ben-essere organizzativo nei servizi sociosanitari ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 32 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO adottare metodiche favorenti il benessere organizzativo le proprietà della comunicazione comunicazione efficace ascolto attivo stili comunicativi autoconsapevolezza ruolo e potere leadership stress e burnout tecniche antistress la coccolo terapia - DESTINATARI fisioterapisti. infermieri. medici. tecnici della prevenzione. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miconi Angelo, medico Sacchetti Sandra, medico 134

136 L'ombra nella relazione di aiuto. Burnout e mobbing negli operatori sanitari NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO gestire gli elementi stressogeni legati allo svolgimento dell attività professionale gestire efficacemente la relazione dal burnout al trauma vicario elementi generali nelle Helping Profession la gestione dei vissuti emotivi dell operatore il burnout, un problema infermieristico emozioni e comunicazione la relazione il mobbing il mobbing e l infermiere rappresentazioni e comunicazioni non verbali - DESTINATARI: medici. infermieri. psicologi. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Tombolini Lucia, medico Monti Gianfranco, infermiere 135

137 Rischio da esposizione a campi elettromagnetici ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO Valutare correttamente il rischio da esposizione a CEM in ambienti di vita e di lavoro Gestire le problematiche rappresentate Normativa per i lavoratori: DLgs 81/2008 e norme tecniche Normativa ambientale: L. 36/2001 e successive La protezione della popolazione DCPM 08/07/2003 Campo elettrico e magnetico: definizioni Radiazioni Non Ionizzanti Radiazioni a bassa ed alta frequenza Caratterizzazione delle sorgenti artificiali in ambito industriale, medico, delle telecomunicazioni e uffici Effetti biologici dei CEM Valutazione del rischio da esposizione a CEM in ambiente di vita e di lavoro - DESTINATARI: tecnici della prevenzione. Chimici. medici - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Campagna Massimo, ingegnere 136

138 Radiazioni ottiche artificiali: misure di prevenzione e protezione dei lavoratori esposti NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO Valutare correttamente il rischio da esposizione a ROA in ambienti di lavoro Gestire le problematiche rappresentate Il quadro normativo: il Titolo VIII Capo V del D.Lgs. 81/08 e l analisi delle norme tecniche Caratteristiche generali delle radiazioni ottiche artificiali Le sorgenti di radiazioni ottiche artificiali nell industria e le misure di prevenzione e protezione nei confronti del rischio specifico Interazione tra le radiazioni ottiche e il corpo umano La sorveglianza sanitaria. Valutazione del rischio, prevenzione e controllo. Dispositivi di Protezione Individuali e criteri di scelta Piano di intervento della ASL RM H nel comparto metalmeccanico. Presentazione dell attività svolta Vigilanza Piano di intervento della ASL RM H nel comparto metalmeccanico. Presentazione dell attività svolta Sorveglianza sanitaria - DESTINATARI: tecnici della prevenzione. Chimici. Medici. biologi - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Campagna Massimo, ingegnere 137

139 Integratori alimentari e Novel Food aspetti normativi e prospettive per il controllo ufficiale NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO Conoscere gli aggiornamenti tecnici e normativi in tema di Novel Food e Integratori alimentari. Acquisire strumenti per identificare i prodotti alimentari ed effettuare il controllo ufficiale dei Novel Food e degli integratori alimentari Novel Food: quadro tecnico e normativo, procedure di notifica e autorizzazioni Integratori alimentari: normativa e regole per l immissione in commercio Gli integratori alimentari: criteri di composizione etichettatura pubblicità Controllo della conformità e della sicurezza di un integratore. Come leggere e valutare un etichetta Piante e derivati tra novel food e integratori alimentari. Principali problematiche e criticità legate agli integratori Fitosteroli: alimenti funzionali alimenti arricchiti e novel food nella prevenzione delle malattie cardiovascolari Attività di vigilanza sugli integratori alimentari e su novel food: ruolo dei SIAN Sistema rapido di allerta e gestione delle reazioni avverse Linee guida EFSA per la valutazione della sicurezza delle erbe negli integratori alimentari Interfaccia tra novel food e dietetici Prebiotici e Probiotici: aspetti nutrizionali Prodotti dietetici integratori alimentari e novel food - DESTINATARI: tecnici della prevenzione. Medici. biologi - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Geronimo Marina, infermiera 138

140 Materiali a contatto con gli alimenti: controlli ufficiali criticità e prospettive NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO Conoscere gli aggiornamenti tecnici e normativi in particolare sul controllo documentale e analitico. Applicare le norme specifiche in particolare in tema di rintracciabilità etichettatura e schede di conformità. Registrazione partecipanti e consegna materiale didattico Normativa nazionale e comunitaria Recepimento delle direttive e sviluppi futuri della normativa. Gli strumenti del controllo ufficiale. Il sistema di allerta e la gestione delle non conformità. Controllo e autocontrollo. Valutazione dei rischi chimici e principali emergenze nell ambito dei Food Contact Il Regolamento CE 1935/2004: rintracciabilità etichettatura e schede di conformità Il PIM: le materie plastiche e il Regolamento CE 10/2011 Il controllo analitico: ruolo dei laboratori e prospettive I controlli dei prodotti prelevati al commercio: problemi e criticità I requisiti delle schede di conformità Il controllo delle schede di conformità: valutazione delle non conformità Esempi applicativi del controllo documentale delle dichiarazioni di conformità per le materie plastiche e per le carte e i cartoni Esempi applicativi del controllo documentale delle dichiarazioni di conformità per i materiali metallici le ceramiche e il vetro Il Regolamento CE 2023/2006 Il progetto CAST: linee guida per l applicazione del Reg.CE 2023/ DESTINATARI: tutte le professioni sanitarie - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Geronimo Marina, infermiera 139

141 ASSE III: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DELLA SALUTE MATERNO-INFANTILE 140

142 Promozione e sostegno dell allattamento al seno in un ospedale amico del bambino NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 20 TOTALE ORE FORMATIVE: 20 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE DELLA SALUTE MATERNO-INFANTILE Fornire corrette informazioni sull allattamento esclusivo al seno, sulla gestione dell allattamento Sostenere le madri nella scelta dell allattamento al seno Intervenire nelle criticità correlate all allattamento al seno Attivare la continuità con i servizi territoriali, inviando agli stessi la diade madre-bambino alla dimissione Epidemiologia dell allattamento al seno La BFHI: parte della strategia globale Promuovere l allattamento in gravidanza Come il latte va dal seno al bambino Aiutare ad allattare Problemi di salute di madre Comunicare con le madri Pratiche che aiutano ad allattare al seno Proiezioni di video Problemi fisici al seno - DESTINATARI: medici, infermieri, ostetriche - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Oliva Carla, ostetrica 141

143 ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE DELLA SICUREZZA DEL PAZIENTE NEI DIVERSI SETTING ASSISTENZIALI 142

144 Le sindromi geriatriche: il farmaco come causa di malattia ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 6 TECNICO PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: SVILUPPO DELL ASSISTENZA PRIMARIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI PREVISTI DAL CHRONIC CARE MODEL gestire con efficacia ed appropriatezza la terapia farmacologica nel paziente anziano i farmaci e l anziano presentazione di casi clinici e lavori di gruppo - DESTINATARI: medici. infermieri. Fisioterapisti. Assistenti sociali. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Falera Alberto, medico 143

145 ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE DEL DOLORE 144

146 Contributo infermieristico e riabilitativo al trattamento del dolore NUMERO DI EDIZIONI: 3 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 18 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE DEL DOLORE intervenire con risultato sulla diminuzione della soglia del dolore utilizzare i nuovi medicali come interx, diatermia da contatto (tecar) approcciarsi al fenomeno del dolore in una prospettiva multicuturale meccanismi fisiopatogenici, psicologici e sociali del dolore ruolo dell infermiere nel trattamento del dolore l infermiere nelle cure palliative trattamento del dolore toracico, oncologico, neuropatico e post-operatorio nuove tecniche di chirurgia mininvasive approccio alla rachialgia cronica e interventi sul dolore muscoloscheletrico sibndrome fibromialgica e approccio multidisciplinare dolore come concausa degli insuccessi in riabilitazione scale di valutazione del dolore e loro utilizzo ruolo del fisioterapista nell approccio al dolore cibo, dolore e cure alternative esercitazioni pratiche - DESTINATARI: infermieri. fisioterapisti - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: D Antonio Stefania, fisioterapista 145

147 ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE 146

148 L'autonomia dell'infermiere nell'equipe multidisciplinare: un percorso evolutivo tra etica e competenza professionale NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 13 TOTALE ORE FORMATIVE: 26 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: MIGLIORAMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Avere maggior consapevolezza dell evoluzione formativa e normativa della figura infermieristica Collocarsi concettualmente e professionalmente all interno del processo storico di evoluzione normativa e professionale della figura dell infermiere fondere nell attività professionale la sfera etica con quella tecnico professionale adottare criteri di standardizzazione degli interventi assistenziali nozioni di etica evoluzione normativa della figura infermieristica evoluzione del codice deontologico dell infermiere il dm 739/1994 ordinamento didattico dell università sulla formazione infermieristica e relativi obiettivi di tirocinio clinico il dirigente infermieristico - DESTINATARI: infermieri. - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Abbate Salvatore, infermiere 147

149 Il laboratorio di immunologia NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 12 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Conoscere ed applicare la procedura strumentale Riconoscere l appropriatezza della richiesta Conoscere ed applicare nuove procedure analitiche Significato clinico dell autoimmunità Autoimmunità tra linee guida e pratica quotidiana Il laboratorio di autoimmunologia Preparazione ed esecuzione dei vetrini IFA Visione di pattern fluoroscopici - DESTINATARI: Tecnici sanitari di laboratorio biomedico - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Mistretta silvia, medico 148

150 La buona pratica nel laboratorio di emostasi ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 6 TOTALE ORE FORMATIVE: 12 DI PROCESSO TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Conoscere ed applicare la procedura strumentale Riconoscere l appropriatezza della richiesta Conoscere ed applicare nuove procedure analitiche Modalità di prelievo, preparazione e conservazione del campione Interpretazione delle curve del campione Calibrazione e controllo di qualità strumentale Introduzione ai metodi per i nuovi farmaci anticoagulanti orali Interpretazione e valutazione dei casi clinici nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi Dosaggio INR su coagulometri portatili - DESTINATARI: Tecnici sanitari di laboratorio biomedico - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Mistretta silvia, medico 149

151 Aggiornamenti in psicoterapia NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 15 TOTALE ORE FORMATIVE: 30 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Conoscere meglio ed approfondire gli approcci psicoterapeutici più recenti L approccio clinico integrato L orientamento teorico della scuola psicosociologica in psicoterapia La metodologia della psicoterapia integrata L orientamento teorico della scuola di psicoterapia psicoanalitica L orientamento teorico della terapia cognitivo-comportamentale: aggiornamenti L orientamento teorico della scuola di analisi bioenergetica: aggiornamento sugli ultimi studi - DESTINATARI: psicologi. medici. - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Calvano Corrado, psicologo 150

152 corso avanzato: la relazione di aiuto con il malato terminale ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 32 DI PROCESSO TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Migliorare le abilità comunicative e relazionali nella relazione di aiuto con il malato terminale Analisi della comunicazione Le barriere attive Ascolto attivo Comunicazione della diagnosi Stress dei familiari, burnout degli operatori, fattori di protezione La percezione della morte Relazione di aiuto infermiere paziente inguaribile Aspetti socio-familiari del paziente inguaribile La relazione di aiuto La coccoloterapia : tecnica ed esercitazioni Esercitazioni sui contenuti del corso - DESTINATARI: infermieri. medici. assistenti sociali. fisioterapisti. tecnici della prevenzione - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miconi Angelo, medico Poligioni Mario, assistente sanitario 151

153 Audit -corso avanzato: la relazione di aiuto con il malato terminale NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 DI PROCESSO TECNICO-PROFESSIONALE DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE implementare abilità comunicative e relazionali nella relazione di aiuto con il malato terminale audit retraining- la comunicazione efficace audit retraining le esperienze audit retraining- la comunicazione difficile audit retraining-le esperienze - DESTINATARI: infermieri. medici. assistenti sociali. fisioterapisti. tecnici della prevenzione - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Miconi Angelo, medico Poligioni Mario, assistente sanitario 152

154 L'aggressività, un problema del nostro tempo. possibili azioni e soluzioni NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE gestire nei diversi contesti operativi l aggressività nelle sue diverse manifestazioni la funzione dell aggressività aggressività e stili comunicativi confronto, rispecchiamento analisi feedback assistenza infermieristica nelle crisi psichiatriche la prevenzione della crisi in psichiatria tecniche di intervento infermieristico la gestione dell aggressività tecniche corporee ed emotive il gruppo come risorsa assistenza infermieristica nella contenzione costruzione e ricerca di opzioni efficaci - DESTINATARI: infermieri. Medici. psicologi. assistenti sociali - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Tombolini Lucia, medico Monti Gianfranco, infermiere 153

155 Prodotti della pesca e molluschi bivalvi -il controllo ufficiale dalla prima vendita alla ristorazione NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Effettuare controlli ufficiali in modo uniforme, secondo la programmazione e le procedure aziendali Pericoli per il consumatore sui prodotti della pesca e piani di campionamento Pericoli per il consumatore sui molluschi bivalvi e piani di campionamento Prodotti della pesca dalla prima vendita alla ristorazione Molluschi bivalvi dallo sbarco alla ristorazione Le Tecnologie alimentari legate alla prevenzione La normativa in campo di prevenzione e controllo ufficiale - DESTINATARI: infermieri. Medici. veterinari. Tecnici della prevenzione. Biologi. chimici - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ceddia Pietro, veterinario 154

156 Applicativi e tecniche di indagine con tecnologia TC Multislice a 64 strati NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 12 TOTALE ORE FORMATIVE: 48 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Utilizzare protocolli di indagine specifici con metodica multistrato 64 Introduzione alla tecnologia Multislice. 64, sistema di detettori e produzione di radiazione Applicativi TC 64 slice Applicativi TC dell Encefalo, Angio TC dell encefalo e vasi del collo Applicativi TC dell orecchio e massiccio facciale Applicativi TC della colonna vertebrale Dosimetria nei protocolli neurologici Applicativi TC Body, Angio TC Toraco- addominale Angio TC Arti inferiori Applicativi TC Osteo articolare Cardio TC Dosimetria nei protocolli body e osteoarticolari - DESTINATARI: tecnici di radiologia - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rocchetti Riccardo, tecnico di radiologia 155

157 TC Multislice i principi e L'evoluzione fino al Dual Source, Dual Energy NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Utilizzare protocolli di indagine specifici con metodica multistrato Introduzione alla tecnologia Multislice Apparecchiature e applicazioni diagnostiche approccio diagnostico della metodica TC multistrato nuovi parametri di acquisizione Dosimetria in TC multistrato Dose e qualità di immagine applicazioni diagnostiche della tecnologia Dual Source applicazioni diagnostiche della tecnologia Dual Energy nei vari distretti anatomici. Imaging di Neuro TC Imaging TC Osteo articolare - DESTINATARI: tecnici di radiologia - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rocchetti Riccardo, tecnico di radiologia 156

158 Imaging mammografico: dosimetria, protocolli e innovazioni tecnologiche NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Utilizzare protocolli di indagine specifici con metodica mammografica Introduzione alla metodica mammografica Apparecchiature e applicazioni diagnostiche approccio diagnostico della metodica Mammografia analogica e digitale nuovi parametri di acquisizione di immagine Dosimetria in Mammografia Dose e qualità di immagine applicazioni diagnostiche di Mammografia ed Eco mammaria applicazioni diagnostiche di Mammo RM. Imaging mammografico nelle metodiche Rx, RM, scintigrafico Imaging mammografico nelle metodiche Rx, RM, scintigrafico - DESTINATARI: tecnici di radiologia - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rocchetti Riccardo, tecnico di radiologia 157

159 Imaging e protocolli di indagine del ginocchio e della spalla in risonanza magnetica, TC e radiologia tradizionale NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Utilizzare protocolli di indagine con metodiche Rx, RM, TC ed Eco Introduzione: Indagine articolare TC Ginocchio Rm Ginocchio Rx Articolare di Ginocchio e spalla Dosimetria TC spalla Rm spalla Imaging ecografico di Ginocchio e Spalla Imaging e protocolli di Artro RM della spalla Imaging e protocolli RM del Ginocchio - DESTINATARI: tecnici di radiologia - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rocchetti Riccardo, tecnico di radiologia 158

160 Imaging e protocolli di indagine dell'encefalo e della colonna vertebrale in risonanza magnetica, TC e radiologia tradizionale NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Utilizzare protocolli di indagine con metodiche Rx, RM, TC ed Eco Introduzione: Indagine neurologica Rm e TC dell Encefalo Rm Ipofisi e APC RM Lobi Temporali Indagine neurologica della colonna vertebrale RM e TC della Colonna RM e TC dei Traumi della colonna RM del midollo, tecniche di acquisizione in RM Imaging e protocolli di studi dell Encefalo Imaging e protocolli di studi della colonna - DESTINATARI: tecnici di radiologia - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rocchetti Riccardo, tecnico di radiologia 159

161 Imaging e protocolli di indagine dell'addome e del torace in RX, TC, RM NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Utilizzare protocolli di indagine con metodiche Rx, RM, TC ed Eco Introduzione: Indagine Body e Total Body TC Body RM Body Rx Body Grandezze dosimetriche Dosimetria TC Esposizione a campi magnetici e onde radio di Risonanza magnetica Imaging ecografico Imaging TC, studi dinamici e angiogafici Imaging RM, studi multifasici, colangiografici e angiografici - DESTINATARI: tecnici di radiologia - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rocchetti Riccardo, tecnico di radiologia 160

162 Tecnico di radiologia: profilo professionale, normativa di riferimento e responsabilità professionali in prospettiva del riordino delle professioni sanitarie e implementazione delle competenze specifiche NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE Individuare l implementazione delle competenze professionali alla luce del quadro di riferimento normativo vigente sia nazionale che comunitario Introduzione: Nascita della Professione Normative di riferimento Normative Comunitarie di riferimento Aree do competenza Definizione del profilo professionale Competenze nelle differenti metodiche di indagine Somministrazione del mezzo di contrasto, atto medico. Normative di riferimento nazionali, comunitarie e internazionali Assicurazione professionale, stato dell arte Individuazione dei bisogni formativi professionali Nuove frontiere professionali - DESTINATARI: tecnici di radiologia - DOCENTI: ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Rocchetti Riccardo, tecnico di radiologia 161

163 Il codice deontologico delle professioni sanitarie per la tutela e garanzia dell'autonomia professionale: regole e principi di comportamento professionale delle figure della riabilitazione NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 32 DI PROCESSO TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE saper utilizzare al meglio i principi del consenso informato, privacy e segreto professionale agire con maggior consapevolezza sugli aspetti di autonomia e di responsabilità professionale perché un codice deontologico per le categorie professionali responsabilità nei confronti della professione, dell utente, delle famiglie del datore di lavoro e della società sanzioni disciplinari e procedimento. Responsabilità e autonomia professionale principio del consenso informato, privacy e segreto professionale declinazione delle funzioni, delle attività, competenze e azioni professionali di categoria attivazione di processi di riflessione, consapevolezza e confronto a partire dalla valorizzazione delle esperienze professionali principi e valori etici legati alla professione del fisioterapista il fisioterapista: declinazione delle funzioni, attività, competenze e azioni professionali all interno del proprio ambito di intervento principi e valori etici legati alla professione del dell educatore professionale: declinazione delle funzioni, attività, competenze e azioni professionali all interno del proprio ambito di intervento - DESTINATARI: educatori professionali. fisioterapisti - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Orlacchio Agnese, educatore professionale 162

164 Taping neuromuscolare nelle fragilità (età evolutiva età senile) primo livello NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 12 TOTALE ORE FORMATIVE: 24 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DI COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE praticare correttamente la tecnica del Taping neuromuscolare introduzione ai più comuni dismorfismi dell età evolutiva le più frequenti algie muscolari dell età senile fondamenti teorico pratici della tecnica del Taping applicazione pratica del Taping rachide e arto superiore sperimentazione pratica a piccoli gruppi - DESTINATARI: fisioterapisti - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Citarda Giovanna, fisioterapista 163

165 ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI DONAZIONE E TRAPIANTO 164

166 Qualità di vita del paziente nefropatico: dall'ira al trapianto renale, passando per le nuove tecnologie dialitiche NUMERO DI EDIZIONI: 2 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI DONAZIONE E TRAPIANTO o Valutare i bisogni del paziente nefropatico o Realizzare una corretta presa in carico del paziente o Realizzare interventi assistenziali efficaci sul paziente in trattamento dialitico o Svolgere attività di educazione sanitaria del paziente e dei familiari Qualità della vita e bisogni del soggetto nefropatico ira: il percorso del paziente, dal pronto soccorso alla dialisi di urgenza. Presa in carico infermieristica pre-dialisi: strutturazione di un programma assistenziale indicazioni f.a.v. fisiologia della terapia sostitutiva indicazioni posizionamento catetere peritoneale trapianto renale - DESTINATARI: Infermieri - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Di Meo Lorella, infermiera Priori Piero, infermiere 165

167 Il ruolo della direzione sanitaria nel procurement di organi e tessuti a scopo di trapianto NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 5 TOTALE ORE FORMATIVE: 5 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI DONAZIONE E TRAPIANTO Conoscere i percorsi intraospedalieri dell attività di procurement e di prelievo di organi, tessuti e cellule ottimizzare i percorsi sopraindicati Il Centro Trapianti La Sapienza di Roma: attività degli ultimi 10 anni L organizzazione del prelievo nella Regione Lazio La Direzione Sanitaria protagonista della attività di procurement ospedaliero Prelievo di sangue cordonale autologo ed omologo nel Lazio.I compiti della D.S. L attività della D.S. nella segnalazione del donatore di organi e tessuti La segnalazione del donatore vivente di tessuto Il modello di procurement nell Ospedale Umberto I di Frosinone Esperienza di procurement nell Ospedale di Frascati Come si può favorire il procurement in ospedale? - DESTINATARI: infermieri. Medici. biologi. Tecnici di neurofisiopatologia. Tecnici di laboratorio. Tecnici di radiologia. ostetriche - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ambrosini Fabio, medico 166

168 La relazione di aiuto nella donazione di organi ASL RMH: PIANO AZIENDALE DELLA FORMAZIONE 2014 NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 12 TOTALE ORE FORMATIVE: 12 DI PROCESSO - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI DONAZIONE E TRAPIANTO Conoscere gli elementi costitutivi della relazione di aiuto Sviluppare competenze comunicative efficaci Migliorare il clima di gruppo La comunicazione: elementi costitutivi La comunicazione efficace e la relazione di aiuto Gruppo psicologico e gruppo di lavoro Analisi di esperienze concrete - DESTINATARI: infermieri. Medici. - DOCENTI: INTERNI -RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ambrosini Fabio, medico 167

169 ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: AGGIORNAMENTO DELLE CONOSCENZE IN MERITO ALLA NORMATIVA SULLA TRASPARENZA E SULLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA 168

170 Evoluzione del diritto di accesso ai documenti amministrativi, dalla legge 241/90 al Dlgs 33/2013 in rapporto ai contenuti dell'attività propria del dipartimento di prevenzione NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 TECNICO-PROFESSIONALE DI PROCESSO DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: AGGIORNAMENTO DELLE CONOSCENZE IN MERITO ALLA NORMATIVA SULLA TRASPARENZA E SULLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA Relazionarsi correttamente con l utenza Gestire le problematiche rappresentate Impostare ed attuare i contenuti della procedura dettata dalle norme giuridiche Diminuire i contenziosi con l utenza La riforma della L 241/90 e le modifiche apportate dalla L. 15/2005 e dal DPR 184/2006 DPR 445/2000: Testo Unico in materia di documentazione amministrativa La protezione dei dati personali secondo il DLgs 196/2003 La legge 80/2005 in materia di conclusione dei procedimenti amministrativi I termini per i procedimenti amministrativi e le sanzioni per i ritardi: la L. 69/2009 Le novità del DLgs 33/2013 in rapporto al dettato della L 241/90 L accesso agli atti amministrativi in materia ambientale: il DLgs 195/2005 e la L 241/90 La digitalizzazione della PA Il regolamento aziendale di attuazione della L. 241/90 e successive Tematiche e criticità del SISP: esposti, indagini epidemiologiche e interventi di vigilanza Tematiche e criticità del SPreSAL: esposti, indagini per infortuni e malattie professionali, interventi di vigilanza Tematiche e criticità del SIAN: esposti e interventi di vigilanza Tematiche e criticità del Servizio Veterinario: esposti e interventi di vigilanza - DESTINATARI: tutte le professioni - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Palermo Michelina, Collaboratore Amministrativo 169

171 Informazioni sul nuovo regolamento europeo sulla privacy applicato all'area sanitaria NUMERO DI EDIZIONI: 4 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 64 TECNICO-PROFESSIONALE - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: AGGIORNAMENTO DELLE CONOSCENZE IN MERITO ALLA NORMATIVA SULLA TRASPARENZA E SULLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA Trattare i dati di competenza nel pieno rispetto della normativa sulla privacy Adottare soluzioni utili alla tutela della privacy Principi generali introdotti dal Dlgs 196/2003 Il nuovo regolamento europeo sulla privacy Diritti dell interessato e profili soggettivi Il trattamento dati personali in ambito sanitario FSE e referti on line Uso della modulistica Customer satisfaction Diritti di accesso ai documenti personali, internet posta elettronica Privacy interna nelle varie aree Diritto all oblio e altre novità Come approcciarsi al nuovo regolamento - DESTINATARI: fisioterapisti. Infermieri. Logopedisti. Medici. tecnici di radiologia - DOCENTI: INTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: D Antonio Stefania, fisioterapista 170

172 ASSE IV: MIGLIORAMENTO DEGLI INTERVENTI A FAVORE DI PARTICOLARI AREE DI BISOGNO ASSISTENZIALE OBIETTIVO SPECIFICO: AGGIORNAMENTO DELLE CONOSCENZE IN MERITO ALLA NORMATIVA INERENTE IL RAPPORTO DI LAVORO 171

173 La professione sanitaria e la responsabilità penale, giuridica e disciplinare NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 8 TOTALE ORE FORMATIVE: 8 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: AGGIORNAMENTO DELLE CONOSCENZE IN MERITO ALLA NORMATIVA INERENTE IL RAPPORTO DI LAVORO Al termine del percorso formativo i partecipanti avranno acquisito le conoscenze necessarie per svolgere la propria attività professionale con consapevolezza e conoscenza dei quadri normativi di riferimento La responsabilità amministrativa e ordinistico- disciplinare La responsabilità del personale sanitario La specificità della responsabilità medica e dell equipe La responsabilità pensale Le principali tipologie di responsabilità civile La colpa lieve e la colpa grave La corretta diligenza professionale Il vertice aziendale e la funzione di delega - DESTINATARI: infermieri. medici - DOCENTI: INTERNI ED ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Anglani, Angelo, infermiere Pizzicannella Cristiana, infermiera 172

174 FORMAZIONE ESTERNA ECM E NON ECM 173

175 EVOLUZIONE DEL DIRITTO RIGUARDANTE LA TRASPARENZA, DISCUSSIONE E RILASCIO DI INFORMAZIONI DA PARTE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI SENSI DEL D.LGS 14 MARZO 2013 N. 33 IN RAPPORTO ALL ATTIVITÀ PROPRIA DEL DIPARTIMENTO DI PREVENIZONE NUMERO DI EDIZIONI: 1 NUMERO DI ORE FORMATIVE PER EDIZIONE: 16 TOTALE ORE FORMATIVE: 16 DI SISTEMA - OBIETTIVO SPECIFICO AZIENDALE DI RIFERIMENTO: AGGIORNAMENTO DELLE CONOSCENZE IN MERITO ALLA NORMATIVA INERENTE IL RAPPORTO DI LAVORO favorire una conoscenza più approfondita: dei principi generali dell azione amministrativa in rapporto alla continua evoluzione normativa e giurisprudenziale. incompatibilità della nuova disciplina del conflitto di interessi e dell affidamento degli incarichi la definizione di un codice di comportamento dei pubblici dipendenti, le nuove attività degli organismi di vigilanza, le modifiche della responsabilità amministrativa - DESTINATARI: operatori del dipartimento di prevenzione - DOCENTI: ESTERNI - RESPONSABILE SCIENTIFICO: Giorgiantoni Loretta, direttore amministrativo Dipartimento Prevenzione 174

176 Allegato 1 PAF Modulo progettazione evento formativo 175

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