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1 Le AS componenti il sottogruppo relativo al gruppo n. 6: Francesca Barone (UEPE Brescia) Silvia Bertelli (ASL Chiari/EOH) Erminia Drera (RSA Rovato) Giovanna Marrazzo (FSIG Distretto di Salò) Roberta Pari (Comune di Leno) Liliana Prano (UEPE Brescia) Anna Tambalotti (CPS - Leno) Roberta Valorsi (UONPIA Leno)

2 STRATEGIE PER RAFFORZARE LE RESPONSABILITÀ VERSO LA SOCIETÀ: QUALI RESPONSABILITÀ DELL AS NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ Titolo IV Art. dal 33 al

3 Relazionarsi con operatori di professionalità diverse. Sensibilizzare al lavoro sociale. Documentare per iscritto i risultati del proprio lavoro.

4 Condivisione Analisi e conoscenza del territorio Territorio = Elemento comune Concentrarsi troppo sul singolo caso. Alcuni Esempi: Ideare nuove opportunità di risposta e servizi al minor costo, Ottimizzando le risorse che si hanno e sensibilizzando la società (insegnanti in pensione che fanno il dopo scuola presso l Oratorio). far emergere i problemi generali che riguardano la comunità (es. scuola in difficoltà per l aumento di minori stranieri). L AS deve contribuire a promuovere una cultura della solidarietà. promuovendo iniziative di partecipazione volte a costruire un tessuto sociale accogliente art. 33.

5 Strategie di lavoro più creative, soprattutto per la gestione del conflitto Difficoltà a creare uno spazio di pensiero e condivisione tra A.S. e i diversi professionisti o interlocutori (amministratori, terzo settore, volontari ) Es. di esperienza: mediare un conflitto tra persone che vivono in zone di montagna ed extracomunitari stimolando l integrazione con interventi alternativi, al fine di risolvere i problemi portati al servizio, (pensionati taglialegna che insegnano il lavoro gli extracomunitari)

6 Difficoltà a sensibilizzare gli amministratori rispetto alle richieste dell utenza Fornire agli utenti gli strumenti idonei per far sentire i loro bisogni. RENDERE EDOTTI GLI UTENTI DEI LORO DIRITTI L AS deve contribuire a sviluppare negli utenti e nei clienti la conoscenza e l esercizio dei propri diritti e doveri Art. 34

7 Rischio di autoreferenzialità e di coltivare il proprio orticello, strutturando interventi solo sulla base delle risorse già utilizzate ANALISI L AS non può prescindere da una precisa conoscenza Della realtà socio-territoriale in cui opera art. 35 CONFRONTO L AS ha il dovere di porre all attenzione delle istituzioni che ne hanno la responsabilità situazioni di deprivazione e di gravi stati di disagio. Art. 37

8 Far forza su ciò che ci accomuna, ossia il CODICE DEONTOLOGICO Difficoltà a comunicare con professionisti che appartengono a enti diversi con mandati differenti. Quindi: Mettersi in rete, creare sinergie tra operatori. Sensibilizzare altri operatori di altre professioni (cosa facciamo, chi siamo). Occorre ESSERE CAPACI DI PARLARSI TRA OPERATORI L AS deve contribuire alla promozione e sviluppo e al sostegno di politiche sociali integrate art 36

9 Creare: Difficoltà a produrre dati ed esperienze con metodo scientifico. GRUPPI PROFESSIONALI PROGETTI CONVENZIONI/PROTOCOLLI

10 Puntare sul lavoro comunitario tra A.S. Promuovere collegamenti con le forze sociali, culturali, politiche e sindacali nonché con tutti gli Organismi del terzo settore elaborando proposte concrete a partire dal basso e dal piccolo L As deve conoscere i soggetti attivi in campo sociale, privati e pubblici Art. 38 Coniugare l assetto metodologico-professionale al cambiamento dei bisogni e della domanda sociale Collaborare con gli ordini professionali e/o con altri Organismi professionali

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