Ente Triennale. Assemblea. Palazzo Fodri 23 marzo 2007 ore 17

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1 Ente Triennale Assemblea Palazzo Fodri 23 marzo 2007 ore 17

2 Relazione per l Assemblea dell Ente Triennale di Paolo Bodini, presidente Sono passati esattamente due anni dall insediamento del nuovo Consiglio e dall inizio della mia presidenza, ma, almeno a me, sembra molto di più. Forse perché molte cose sono accadute in questi due anni e credo soprattutto per l accelerazione che è stata impressa alla attività del nostro Ente, che ha assunto un ruolo diverso nella città e ha fortemente rinsaldato la sua rete di legami in Italia e all estero. Chiudiamo il 2006 con piena soddisfazione rispetto alla attività svolta e con buona soddisfazione rispetto alla situazione operativa, strutturale ed economica della Triennale. Innanzitutto per la prima volta dall inizio della sua attività, l Ente ha ottenuto una collaborazione ufficiale della Regione Lombardia che è stata presente con il suo Presidente alla inaugurazione della mostra e del palazzo e dalla quale abbiamo ottenuto un contributo di euro Stiamo lavorando affinché, secondo gli accordi verbali intercorsi con il Presidente Formigoni, questa collaborazione possa divenire stabile negli anni. Abbiamo rinsaldato i rapporti con la Royal Academy of Music di Londra, con la partecipazione del suo preside come presidente della giuria del nostro concorso, con la Orpheus Publication che ha dedicato un intero supplemento della rivista Strad alle manifestazioni di Cremona e attualmente sta seguendo con interesse la ricerca degli strumenti di Andrea Amati per la prossima mostra e con National Music Museum di Vermillion che sarà presente non solo con i suoi strumenti ma anche con una folta delegazione del 2

3 suo Consiglio di Amministrazione. Abbiamo aperto i contatti con il Museo Ashmolean di Oxford che per la prima volta manderà due suoi strumenti alla mostra del prossimo ottobre. Siamo stati presenti a Parigi e Francoforte per la promozione delle nostre attività e, tramite la collaborazione con Cremonafiere, anche a Shanghai. Abbiamo ottenuto contributi da istituzioni e privati per quasi euro , vale a dire per un valore pari a una quota dei nostri Enti fondatori, come vedremo poi dettagliatamente nel bilancio. Prima di entrare nella descrizione delle attività è bene premettere che la scelta di utilizzare per le manifestazioni di Liuteria in Festival il Palazzo Pallavicino Ariguzzi si è rivelata vincente. Lo sforzo per arrivare ad avere pronto questo palazzo, riaperto all uso pubblico sia pure temporaneamente, dopo decenni di abbandono e dopo almeno 5 anni di lavori di restauro, è stato veramente titanico. La collaborazione in primo luogo del Comune (con l Architetto Carletti) per terminare nel tempo dovuto lavori e pulizie, di AEM che in tempo record ha fatto allacciamenti e testato impianti, di AEM-Com che ci ha fornito allacciamenti telefonici e telematici e che insieme a Disaitalia (entrambi sponsor tecnici) ha allestito gli impianti di sicurezza e telesorveglianza, è stata essenziale. A tutti loro il nostro più vivo grazie, ma un grazie particolare agli architetti Bianchini e Lusiardi che hanno curato con grande passione e competenza professionale tutti gli aspetti espositivi e di utilizzo del palazzo. In questo spazio abbiamo allestito sia la mostra storica su Andrea Amati che quella degli strumenti del concorso, una mostra fotografica di foto artistiche degli strumenti della collezione della Triennale, una mostra diffusa dei lavori di restauro del palazzo, un book shop completo, uno spazio bar, una sala proiezioni video, un ufficio, una sala per riunioni e piccoli concerti. In più lo splendido cortile è stato usato per la cerimonia di inaugurazione e per 3

4 momenti conviviali. Questo spazio è stato molto apprezzato dal pubblico, ha creato sinergia tra le varie attività e ha favorito incontri e scambi culturali. Per la gestione del palazzo abbiamo messo insieme una squadra di giovani collaboratori locali che si sono dedicati con entusiasmo a questo lavoro (guide, hostess, addetti alla biglietteria, book shop e logistica), abbiamo attivato una collaborazione con l Istituto Professionale Einaudi, per cui ringrazio il preside Prof. Franco Verdi, e abbiamo avuto un coordinatore di tutta l operazione che posso definire un supervolontario di lusso nella persona del Rag. Lodovico Ghelfi, cui rivolgo un grazie speciale. L augurio che tutti ci facciamo è che, quanto prima, il palazzo trovi utilizzo nell attività del centro di restauro degli strumenti musicali, funzione per la quale è stato restaurato. Per la nostra città sarà un evento tanto importante quanto atteso. Per quanto riguarda le attività, l analisi non può che partire dall XI Concorso Triennale Internazionale che, lo ricordo, è la ragione della nostra nascita ed il nostro principale scopo statutario. Nel trentennale della sua istituzione il concorso ha registrato numeri da record: 350 liutai iscritti da 35 nazioni con oltre 500 strumenti presentati al concorso. Numeri che dicono quanto sia ambita la partecipazione al nostro concorso e quanto esso sia conosciuto. Numeri che non hanno paragoni in nessun altro dei pur prestigiosi concorsi che si tengono in giro per il mondo. Numeri però che dovranno fare riflettere sulla prossima edizione per evitare problemi di elefantiasi del concorso stesso, che potrebbero inficiarne la efficienza. La macchina organizzativa ha funzionato comunque benissimo, dal momento della promozione, a quello dell accoglienza degli strumenti, dall insediamento della giuria al momento della premiazione. Mi piace sottolineare come, per la prima volta, la ceri- 4

5 monia di premiazione si sia svolta nella splendida cornice del Teatro Ponchielli, credo con soddisfazione di tutti e come per la prima volta i membri della giuria siano stati coinvolti come protagonisti nel concerto con gli strumenti vincitori. Ciò ha accentuato la loro responsabilità nella selezione degli strumenti stessi e ne ha permesso una buona conoscenza prima del loro utilizzo nel concerto. La giuria è stata certamente di alto livello e non vi sono state significative contestazioni rispetto ai premi assegnati. Il fatto che sia stato attribuito solo un primo premio (nella sezione violoncello e ad un liutaio cremonese) sta a significare la selettività del concorso che non è alla ricerca di strumenti ottimi, ma di strumenti eccezionali. E non possiamo non essere contenti e orgogliosi del fatto che il premio sia andato ad un maestro della scuola cremonese. Qualche osservazione meritevole di considerazione è pervenuta riguardo alla prova acustica, sulla quale si deve riflettere per migliorarla. Vorrei comunque cogliere l occasione per ricordare che il regolamento del concorso è stato condiviso dal un gruppo di lavoro da noi più volte convocato, al quale partecipano tutte le associazioni di categoria inerenti la liuteria e altre varie istituzioni quali le scuole di liuteria. E questo infatti il momento in cui si possono dare contributi costruttivi in uno spirito di collaborazione, assumendosi poi le responsabilità di scelte democraticamente costruite. Buona, direi, anche la riuscita del catalogo dedicato al concorso, nonostante i tempi ristretti in cui, per ovvi motivi, si è costretti a produrlo. Il 2006 è stato anche l anno centrale del progetto Amati. La mostra sul DNA degli Amati - Una dinastia di liutai a Cremona è stata di grande successo con la esposizione di 21 strumenti, che hanno ben rappresentato l evoluzione stilistica degli strumenti ad arco nel corso dei due secoli di vita di questa grande famiglia. Unica defaillance è stato il mancato arrivo di due strumenti da 5

6 Mosca che ci sono stati negati all ultimo momento a causa di un dissidio interno alle due organizzazioni che avevano competenza per l invio di questi strumenti all estero. I contatti con Mosca comunque procedono e speriamo di avere maggiore successo in futuro. La mostra, come ogni anno, ha generato un catalogo di grande pregio, che è stato particolarmente apprezzato dal pubblico, tanto che già al termine della manifestazione erano stati coperti i costi di produzione. Insieme al Consorzio Liutai di Cremona (con il quale prosegue la proficua collaborazione per la produzione del catalogo) stiamo anche potenziando la rete distributiva per incrementare le vendite e quindi gli introiti, che, dallo scorso anno, con un nuovo accordo, vanno in modo paritetico a vantaggio di entrambe le istituzioni. Vorrei sottolineare il fatto che i cataloghi prodotti in questi due anni, oltre agli aspetti iconografici, sono particolarmente ricchi di studi di carattere storico, tecnico e scientifico, che costituiscono un vero patrimonio per gli studiosi di liuteria e per la nostra città. Ancora da citare il fatto che questi studi hanno portato alla produzione della prima scheda documentativa degli strumenti di Palazzo Comunale, stilata a cura del M Cacciatori, che ringrazio, e presentata in occasione della settimana della cultura. E' nostra intenzione proseguire in questo percorso di studio e ricerca, in accordo con il conservatore M Mosconi. Terzo caposaldo di Liuteria in Festival è stato, come sempre, il Salone Commerciale Mondomusica. Il solo fatto che si sia dovuto abbandonare il padiglione 1 del quartiere fieristico per passare al 2, testimonia la grande crescita che anche quest anno la manifestazione ha avuto, confermando la sua forte caratterizzazione internazionale e la sua attrattiva per gli operatori del settore. Gli eventi collaterali hanno ben scandito le giornate fieristiche registrando una buona partecipazione di pubblico, nonostante qual- 6

7 che problema di cui diremo in seguito. La collaborazione con Cremonafiere rimane strategica e vorrei sottolineare che è stato siglato un accordo ufficiale di collaborazione per i prossimi 10 anni tra Cremonafiere e Ente Triennale, stabilendo le rispettive competenze di carattere commerciale per la fiera e culturale per la Triennale con impegni reciproci per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e promozionali (Il testo dell accordo è allegato alla relazione). Si è anche provveduto a registrare a livello sia italiano che internazionale il marchio Mondomusica. Dal punto di vista del bilancio la manifestazione si sta avviando al pareggio. Di ottimo livello l allestimento degli spazi espositivi. Decisamente da migliorare invece l area per gli incontri e le conferenze (risultata rumorosa per assenza di isolamento e non facilmente raggiungibile) e la diffusione acustica degli annunci. Come ho avuto modo di affermare in occasione della inaugurazione del salone è a mio avviso indispensabile che Mondomusica, proprio per il fatto che si rivolge ad un pubblico specialistico, abbia a disposizione una sala per prove musicali che sia adeguata dal punto di vista acustico. Credo che sia un impegno che tutta la nostra comunità debba sostenere con forza. Anche la collocazione del nostro stand non è stata felice (ma era un anno di prova) perché vorremmo tornare ad essere nel cuore della manifestazione per svolgere al meglio i nostri compiti di carattere promozionale e di relazione pubblica. Più che buona è stata anche la riuscita delle manifestazioni culturali tra cui vorrei ricordare il concerto inaugurale, presso l Auditorium sempre generosamente messo a disposizione dalla Camera di Commercio, del quartetto Amati canadese, che ha portato i suoi splendidi strumenti che sono anche stati esposti. Altro concerto di grande qualità è stato quello di chitarra del M Bandini. 7

8 A questo proposito accenno solo al fatto che per il settore chitarra abbiamo interessanti progetti per il futuro, legati alle possibilità che si apriranno con il nuovo statuto. Altri avvenimenti da ricordare sono la tavola rotonda internazionale sulla conservazione degli strumenti, che ha messo a confronto esperienze diverse e a volte contrastanti tra esperti delle maggiori collezioni al mondo, la giornata di studi sugli Amati con relazioni di carattere storico e tecnico, la conferenza sulla sicurezza della movimentazione degli strumenti oltre ai vari momenti musicali e culturali che sarebbe troppo lungo elencare, ma che sono stati a suo tempo pubblicati. Un dato sicuramente positivo e incoraggiante è che cresce di anno in anno la richiesta di associazioni e gruppi ad entrare a vario titolo nella rassegna Liuteria in Festival : questo arricchisce il cartellone, ma stimola anche la produzione locale di iniziative. La nostra politica è quella di vagliare le proposte dal punto di vista qualitativo, accettando quelle che ci paiono più meritevoli, inserirle gratuitamente nei nostri canali di promozione e sostenere con contributi quelle che necessitano di appoggio finanziario e che sono più attinenti ai nostri programmi. Da questo punto di vista ci augureremmo ancora una maggiore partecipazione della città con iniziative e proposte collaterali (gastronomiche, turistiche o di altra natura), che contribuiscano ad un vero clima di festival nella città. Esempio positivo è stata la collaborazione con l associazione Musica Insieme che ha organizzato una prestigiosa masterclass di arpa, all interno del Palazzo Pallavicino Ariguzzi. Consapevoli del fatto che iniziative di qualità necessitano anche di adeguati investimenti di promozione, ci siamo particolarmente impegnati in questo campo. Oltre al materiale promozionale classico (cartoline, poster, locandine etc.) inviato in Italia e all este- 8

9 ro, abbiamo cercato di essere più visibili in città, in particolare con lo striscione esposto per 3 mesi in via Baldesio, con quattro elementi promozionali e informativi dislocati in città (portici del Comune, Piazza Roma, Stazione Ferrovie e Teatro Ponchielli), con bandierine segnaletiche lungo i principali percorsi che conducevano al Palazzo Pallavicino Ariguzzi e infine con un gran pavese con le bandiere delle nazioni partecipanti al concorso con cartelli di spiegazione appese alla tensostruttura di Piazza Stradivari. Dal punto di vista della struttura interna all Ente, questo anno è servito a consolidare ciò che avevamo impostato all inizio del mandato. In particolare ricordo la collaborazione con il dott. Magnoli (Epoché), per gli aspetti che riguardano la comunicazione, che stiamo ulteriormente implementando e la collaborazione con il dott. Roberto Codazzi per la direzione di Cremonaliutaria, che credo abbia dato i frutti attesi con la produzione di un giornale di qualità e più accattivante dal punto di vista grafico, rispetto al quale abbiamo riscontri specie dall estero. Nel corso dell anno abbiamo provveduto ad aggiornare praticamente tutta la struttura telefonica e telematica dell ufficio adeguandola ai necessari standard attuali, abbiamo provveduto alla messa a norma delle procedure rispetto alla legge sulla privacy ed abbiamo completato gli adempimenti per la sicurezza secondo la legge 626. Da ultimo, ma non certo per importanza, abbiamo completamente aggiornato il nostro sito internet appoggiandoci ad una agenzia professionale (Cremonaweb) con ottimi risultati, valutando il numero di contatti, che oggi vengono costantemente registrati, e attivando alcuni interessanti links. Ed in tema di struttura approfitto per ringraziare le nostre collaboratrici Fiorella e Sabrina che ci stanno seguendo con dedizione anche nel processo di riorganizzazione interna dell ufficio, il dott. Sergio Marzari, con il quale stiamo completando le procedure di 9

10 informatizzazione di tutto il bilancio e soprattutto il nostro Direttore, la dottoressa Virginia Villa, per tutto lo slancio creativo che ha portato a Cremona e per la disponibilità e l impegno incessante nei confronti del nostro Ente. Il problema più difficile, che stiamo affrontando, è quello della sede. Come forse saprete Bancaintesa, proprietaria dello stabile in cui ci troviamo, lo ha posto in vendita e ci ha, da circa un anno, caldamente invitato a lasciare liberi tutti i locali, che sono da sempre in concessione al Comune a titolo gratuito, il quale li subconcede all Ente. Trovare spazi per il nostro ufficio non sarebbe un problema, lo è invece per la collezione dei nostri strumenti che ha assoluta necessità di essere valorizzata. Faccio presente che la situazione attuale è completamente fuori norma per quanto riguarda gli accessi per disabili, è inadeguata dal punto di vista climatico (con danni già evidenziati sugli strumenti), presenta problemi di infestazione dei soffitti lignei che necessiterebbero di un trattamento antitarlo ed ha una situazione espositiva penalizzante per la qualità delle vetrine e dei problemi di illuminazione. In ogni caso questa situazione, a lungo trascurata, andrebbe affrontata radicalmente. La soluzione individuata con accordo tra i quattro enti fondatori e grazie alla disponibilità della Provincia, è quella di Palazzo Stanga, in via Palestro, utilizzando parte del piano nobile. Necessitano ovviamente anche qui lavori di adattamento, ma certamente la sede è prestigiosa, come credo l Ente meriti ed è logisticamente vicina al museo civico, con facilità quindi di percorsi condivisi per la liuteria. Abbiamo già consegnato agli uffici tecnici della Provincia gli elaborati delle nostre necessità di spazi ed impianti tecnologici e mi auguro che entro l anno si possa risolvere questo problema. Mi riallaccio a questo per comunicare che nei nostri programmi per il prossimo anno è compresa proprio la valorizzazione della 10

11 collezione di strumenti dell Ente, che rappresenta probabilmente la migliore raccolta mondiale della liuteria contemporanea, proprio per il criterio con il quale si è formata in questi decenni. Il suo valore è andato significativamente aumentando negli anni, a testimonianza della validità di un investimento in buoni strumenti contemporanei e raggiunge oggi un valore vicino al mezzo milione di euro. Oltre agli aspetti espositivi cui accennavo prima, abbiamo in programma per il futuro la realizzazione di un catalogo, che ancora manca. Iniziative promozionali andranno ulteriormente potenziate: nel corso dello scorso una parte degli strumenti della collezione è stata utilizzata per concerti o audizioni ed un quartetto ci è stato richiesti per la celebrazione dei 150 dell Orchestra del Principato di Monaco, occasione che ha poi dato origine alla recente presenza di 4 strumenti della collezione oltre a strumenti del Consorzio Liutai al Festival di Sanremo, grazie alla iniziativa del Presidente Torchio. Ancora abbiamo ottenuto uno spazio di assoluto rilievo per la presentazione, alla BIT di Milano, del violoncello vincitore della medaglia d oro del M Toto, nello spazio della Regione Lombardia, in collaborazione con l Ufficio Turistico della Provincia. Infine, a proposito della collezione, ringrazio per la loro costante e qualificata attività i conservatori Maestri Mosconi, Lugarini e Masseroli. Per l anno in corso i nostri programmi prevedono la conclusione del progetto Amati, con una mostra monografica su Andrea Amati, che porterà a Cremona il maggior numero possibile di strumenti del capostipite di tutti i liutai con pubblicazione di un catalogo con tutti gli strumenti conosciuti al mondo di questo maestro. Per tale ragione abbiamo da un anno lanciato una sorta di caccia ad Andrea, coinvolgendo tutti i le maggiori associazioni di liutai del mondo, promuovendo iniziative nei convegni di liuteria, pubblicizzandole sui giornali di settore e attivando una finestra speciale sul nostro sito e una casella di posta elettronica 11

12 dedicata. Circa 30 strumenti sono stati segnalati e la loro valutazione è tuttora in corso da parte del Comitato Scientifico. Parliamo di strumenti di quasi 500 anni fa e quindi i numeri apparentemente bassi non devono stupire. Sarà comunque un evento di portata mondiale, per un lavoro mai fatto in precedenza. Una novità assoluta sarà anche lo studio, anche questo mai fatto in passato, dei dipinti e dei decori degli strumenti di Andrea Amati per capirne l origine e l eventuale correlazione con scuole pittoriche cremonesi. Lo studio è stato affidato al Prof. Marco Tanzi che presenterà i risultati organizzando una giornata di studi sull arte lignaria e decorativa del 500 cremonese. Un altro studio è stato affidato al Prof. Renato Meucci, che è stato coordinatore della mostra sulle origini del violino, e che riguarderà i motti iscritti su molti strumenti. Prosegue inoltre l indagine scientifica sugli strumenti di Andrea, portata avanti dal M Fausto Cacciatori, cui va un ringraziamento del tutto particolare per il suo impegno su vari fronti. Per lanciare questa mostra abbiamo stretto alleanze con Brescia che organizza una importante retrospettiva su Gio Paolo Maggini: saremo presenti in quella sede con una conferenza stampa. Analoga iniziativa faremo con Firenze in maggio nel corso di una manifestazione organizzata dai liutai toscani presso l auditorium Conservatorio Cherubini. Ancora tra maggio e giugno, all interno di una collaborazione tra il Comune di Genova e quello di Cremona, durante le celebrazioni Paganiniane, porteremo una riedizione della mostra su Andrea Amati e le origini in quella città. Nell occasione il Carlo IX sarà esposto a Palazzo Tursi accanto al Cannone di Paganini e una giornata di studi sarà organizzata con la partecipazione degli esperti dei comitati scientifici delle due iniziative. Abbiamo aperto contatti con Roma per una analoga iniziativa con l Accademia di Santa Cecilia e infine è partita una iniziativa di collaborazione con la città di Alba, che ci ha affidato l organizzazio- 12

13 ne di una mostra sul maestro Rocca e le sue connessioni con la liuteria cremonese, il tutto subordinato ad un finanziamento richiesto alla Regione Piemonente. Come vedete la carne al fuoco è molta e mette a dura prova la nostra struttura e i nostri bilanci. Ma così credo che si debba operare per promuovere la nostra città. Per quanto riguarda le iniziative all estero saremo presenti a Musicorà a Parigi, alla Musikmesse di Francoforte e possibilmente in autunno in Cina. Una iniziativa particolarmente interessante, che ci vedrà coinvolti, è una promozione negli USA, nelle città di New York e Boston, dell artigianato cremonese sostenuto dalla Regione Lombardia tramite Cremonafiere e la Camera di Commercio. A Boston, ricordo, si tiene in giugno, ogni due anni, il Boston Early Music Festival, cui già abbiamo partecipato 4 anni or sono. Da ultimo la questione della trasformazione dell Ente in Fondazione. Non sto a ricordarvi i motivi di questa proposta, che già vi sono stati esposti nella precedente assemblea. Vi informo che lo statuto è stato passato al vaglio delle Commissioni Cultura di Comune e Provincia e poi di una commissione ad hoc coordinata dall assessore Morini della Provincia. Da qui è pervenuto un sostanziale via libera al progetto di trasformazione, con alcune richieste che sono state da noi accolte e prontamente inserite nella bozza di statuto. Siamo quindi pronti a portare la proposta in una assemblea straordinaria per l approvazione dello statuto che già da ora propongo per il giorno 20 del mese di aprile p.v. Ricordo che la trasformazione comporterà l azzeramento degli organi attualmente in carica che andranno rinominati da parte degli Enti Fondatori. I nuovi organi, in base ad una norma transitoria, non avranno durata quinquennale, ma completeranno di fatto i termini di questo mandato. Il testo dello statuto vi è stato distribuito nella cartella in modo che possiate valutarlo per tempo. Mi permetto solo di ricordare i numerosi setacci attraverso cui è già stato fatto passare il testo, e mi auguro quindi che 13

14 trovi una percorrenza facile nella nostra assemblea. Relazione per l Assemblea Un accenno, mi sia consentito, all episodio assai spiacevole di inique accuse che sono state mosse al sottoscritto e alla gestione dell Ente all inizio dello scorso anno. Credo di aver già dimostrato allora l infondatezza del tutto, ed il bilancio che andiamo a presentare dirà il resto. Ringrazio, oltre che per il prezioso lavoro svolto nel ruolo di consiglieri dell Ente, anche per la fiducia accordatami e la solidarietà che mi hanno testimoniato nella circostanza, anche con documenti agli atti di questo Ente, il vice presidente Raffaele Nuovo, i consiglieri Gianfranco Berneri, Fausto Cacciatori e Giuseppe Torchio ed i revisori dei conti Dott.ssa Germanà e dott. Osvaldo Ruggeri. Approfitto per dare il benvenuto nel collegio dei revisori al dott. Ernesto Quinto che ha sostituito il dimissionario dott. Francesco Codazzi. Concludo davvero con un ultimo argomento: quello dei finanziamenti. Da parte mia non cesserò di darmi da fare per cercare risorse esterne alla città e alle istituzioni come del resto ho già fatto dal momento del mio insediamento. In questi due anni non ho chiesto agli Enti fondatori aumenti di fondi. Lo scorso anno, in occasione del concorso internazionale, ci è stato accordato il contributo straordinario dei proventi della Società Autostrade Centropadane, destinato alle attività culturali e di questo, assieme a tutto il Consiglio di amministrazione, sono grato a Comune, Provincia e Camera di Commercio. Ritengo però sia necessaria una pacata e approfondita riflessione su cosa si vuole fare di questo Ente, futura fondazione, e più in generale quali priorità dare alla politica culturale di Cremona. Molte iniziative sono state messe in campo, certamente lodevoli. Credo però che siamo tutti d accordo che la liuteria è un unicum mondiale ed è la nostra carta vincente per la collocazione e la identificazione internazionale di Cremona. Accanto a questa non 14

15 può esserci che la musica perché l una non vive senza l altra e perché Monteverdi non è da meno di Stradivari. Per questa ragione vi chiedo fin da ora, in previsione dei bilanci 2008, che spero per gli Enti pubblici siano meno penalizzati da leggi finanziarie a me ben note, di valutare se la percentuale dei fondi che sono destinati in bilancio alla liuteria, rispetto al totale speso per la cultura in senso lato, sia effettivamente in linea con le affermazioni che tutti quanti spesso facciamo. Io credo che sia necessario allocare qualche risorsa in più, soprattutto per permettere alla Triennale e quindi alla intera Città e territorio di essere maggiormente presente sullo scenario internazionale. Il ritorno, in tema non solo di immagine, ma soprattutto di turismo e di attività per i nostri liutai, sono sicuro sarà adeguato e ci ripagherà di ogni sforzo compiuto. Grazie per la vostra attenzione. 15

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