PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S
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- Berta Belloni
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1 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S GLI ALLIEVI E LE FAMIGLIE IL TERRITORIO LA SCUOLA IL POF L attività pedagogico-didattica dell Istituto. L organizzazione, il curricolo, le metodologie e gli strumenti per sviluppare conoscenze, abilità e competenze in un percorso educativo, continuo e condiviso, dai 3 ai 14 anni ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI GREVE 0
2 INDICE FINALITÁ pag. 2 DESCRIZIONE DELL ISTITUTO.. pag. 6 LA POPOLAZIONE SCOLASTICA DELL ISTITUTO. pag. 7 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA.. pag. 17 ORGANI COLLEGIALI. pag. 18 INCARICHI, REFERENTI, COMMISSIONI pag. 24 FUNZIONI STRUMENTALI.. pag. 25 LABORATORI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE pag. 28 CONTINUITÁ E ORIENTAMENTO.. pag. 29 INTERCULTURA. pag. 31 INTEGRAZIONE. pag. 33 RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO pag. 34 INFORMATICA pag. 34 IL TERRITORIO COME RISORSA. pag. 35 VALUTAZIONE pag. 36 GIORNALE LA PIAZZA.. pag. 36 VISITE E VIAGGI D ISTRUZIONE. pag. 37 SCUOLE DELL INFANZIA.. pag. 38 SCUOLE PRIMARIE. pag. 44 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.. pag. 50 DIREZIONE E UFFICI DI SEGRETERIA.. pag. 54 FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI DI CUSTODIA E SORVEGLIANAZA pag. 54 PIANO DELLA SICUREZZA.. pag. 55 1
3 FINALITÁ (torna all indice) Il Piano dell'offerta Formativa è il principale strumento di documentazione e di progettazione dell Istituto per rispondere alle esigenze di diritto allo studio ed ai bisogni formativi dell'utenza scolastica. Il P.O.F. è in sintonia con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e tiene conto del contesto sociale per organizzare una didattica che promuova il successo formativo di ogni alunno. Gli indirizzi educativi individuati dal Consiglio d Istituto e che sottendono a tutte le attività di ampliamento dell offerta formativa sono i seguenti: INTEGRAZIONE ALUNNI NON ITALOFONI INTEGRAZIONE ALUNNI CON HANDICAP CONTINUITÁ VERTICALE CREATIVITÁ NEI DIVERSI LINGUAGGI SOSTEGNO DEL SUCCESSO SCOLASTICO PRINCIPI FONDAMENTALI ACCOGLIENZA: facilitare i passaggi tra ordini di scuola diversi( Sc.Infanzia Sc.Primaria -Secondaria di Primo Grado - Secondaria di Secondo Grado ). L Istituto organizza momenti di incontro con alunni e genitori, per facilitare il passaggio da un tipo di scuola ad un altro. EFFICACIA: finalizzare le attività dell Istituto alla crescita educativa e didattica dell alunno. Tutte le attività della scuola si basano sui criteri di efficacia, di efficienza e di flessibilità sia per quanto riguarda la parte amministrativa che quella didattica. INTEGRAZIONE: valorizzare le diversità. Ad ogni alunno sono garantiti i diritti fondamentali e i legittimi interessi. Pertanto particolare attenzione sarà dedicata agli alunni in situazione di handicap o di forte disagio socio-culturale Al fine di favorire l integrazione scolastico - sociale, vengono realizzate attività di aggiornamento sui temi del disagio giovanile e dell intercultura. TRASPARENZA: favorire la comunicazione scuola famiglia e garantire l accesso ad ogni atto o documento amministrativo didattico (nel rispetto della privacy). In coerenza con quanto sopra affermato, la scuola ha elaborato il POF a partire dai bisogni degli alunni. 2
4 OGNI ALUNNO HA BISOGNO DI: seguire percorsi di apprendimento flessibili ed adeguati ai propri ritmi e stili di apprendimento acquisire un adeguata preparazione culturale sperimentare forme di apprendimento in sintonia con l evoluzione tecnologica riconoscere e sviluppare le proprie potenzialità essere membro attivo della comunità scolastica, consapevole dei diritti e dei doveri che la regolano IN RISPOSTA A QUESTI BISOGNO, LA SCUOLA: Offre occasioni di sviluppo della personalità dell alunno in ogni direzione (etica,sociale,intellettiva,affettiva,operativa, creativa). Aiuta l alunno ad acquisire, progressivamente, un immagine chiara della realtà sociale. E aperta a tutti gli apporti formativi provenienti dal mondo esterno in modo da sviluppare la sua azione educativa in collaborazione con le famiglie e con la società. E adeguata all età e alla psicologia dell alunno individualizzando gli interventi. Educa alla conoscenza, alla socializzazione, al vivere insieme e all operare con spirito di solidarietà. Pone il ragazzo nella condizione di appropriarsi della propria identità di fronte al contesto sociale, di maturare una capacità decisionale che si fonda sulla conoscenza di sé. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE La collaborazione scuola famiglia è indispensabile per attivare atteggiamenti e comportamenti atti a realizzare un processo educativo "completo" nella salvaguardia dei diritti del bambino. A tal fine si ritiene opportuno concordare tra insegnanti e genitori modalità di relazione improntate a: chiarezza, collaborazione basata sulla fiducia, trasparenza, dialogo, rispetto delle scelte e delle competenze reciproche nei propri ambiti. Per il conseguimento di tale obiettivo gli insegnanti si rendono disponibili a: illustrare in modo mirato ed esauriente il piano di lavoro annuale (obiettivi, metodologie, contenuti); promuovere la presenza dei genitori alle assemblee di classe/sezione; incontrare individualmente le famiglie per uno scambio di informazioni in periodi fissati ad inizio d anno e in situazioni particolari anche su richiesta; 3
5 garantire momenti di incontro specifici con le famiglie degli alunni disabili e i referenti dell ASL; coinvolgere i genitori nelle attività scolastiche in modo diretto (laboratori, feste, progetti...); sollecitare una partecipazione attiva dei genitori agli organi collegiali; favorire la creazione di Comitati genitori, referenti in diverse occasioni scolastiche ; fornire informazioni alle famiglie sull organizzazione della scuola; condividere momenti informali di incontro complementari alla vita scolastica INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE Nella scuola Primaria e Secondaria di I grado, le famiglie sono convocate alla fine dei due quadrimestri per la comunicazione del profitto dei propri figli; nella scuola dell infanzia due volte all'anno. Inoltre sono convocate ad inizio d anno per un assemblea informativa sulla organizzazione dell anno scolastico e, nella Scuola Secondaria di I grado per la firma del patto di corresponsabilità. Entro ottobre per la presentazione della programmazione didattica e per l elezione dei rappresentanti di classe/sezione. Ai genitori, ad inizio d anno viene consegnato l orario di ricevimento dei docenti e degli uffici. Le famiglie possono prendere visione del POF e del Regolamento direttamente dal sito dell istituto ( Le famiglie sono informate attraverso un apposito quaderno che sono tenute a controllare. Nella Scuola Secondaria di I grado possono rivolgersi agli insegnanti negli orari di ricevimento comunicati ad inizio d anno A novembre e marzo, nella Scuola Secondaria di I grado e per la Scuola Primaria ad ottobre per le classi prime e a novembre per le altre classi, si terranno i ricevimenti generali, pomeridiani, dei genitori. La scuola, in caso di necessità, convoca personalmente le famiglie per informazioni relative al profitto e al comportamento del proprio figlio. 4
6 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ L Istituto pone come uno dei valori fondamentali il rispetto delle regole ed un comportamento adatto all istituzione scolastica da parte degli alunni, dei genitori e di tutto il personale della scolastico. La scuola è il luogo dell apprendimento e della cultura e deve trasmettere sicurezza, serenità e curiosità. La cura del comportamento dei bambini e delle bambine è ritenuta essenziale iniziando dal rispetto degli altri, degli orari, dei materiali, degli spazi. Tutti gli insegnanti seguono gli obiettivi stabiliti in merito al comportamento, aiutando gli alunni ad osservarli, a comprendere ed a modificare atteggiamenti non adatti alle varie situazioni. É diritto degli alunni crescere affermando la loro autonomia dagli adulti; per tale motivo i genitori degli alunni della Scuola Primaria hanno il compito di accompagnarli davanti alla scuola e di lasciarli entrare da soli; solo in caso di gravi necessità possono accompagnarli all interno dell edificio. Per gli alunni della Scuola dell Infanzia si prevede che i genitori li accompagnino nell edificio e che vi permangano il tempo necessario per l affidamento all insegnante. La richiesta di uscita anticipata, durante l orario scolastico, reca disturbo alle attività educative di tutta la classe o sezione. Gli alunni della Scuola Primaria hanno il dovere di eseguire i compiti assegnati. I docenti devono assegnare compiti adeguati all età ed alle capacità effettive; il gruppo dei docenti di classe deve ogni volta valutare il carico di lavoro complessivo e considerare che conta molto di più la qualità che la quantità. I genitori hanno il dovere di controllare il lavoro svolto dai propri figli e segnalare ai docenti tutte le difficoltà incontrate. A tale proposito è stato redatto da una commissione un documento denominato Patto Educativo di Corresponsabilità, disponibile sul sito dell Istituto Comprensivo ( 5
7 DESCRIZIONE DELL ISTITUTO(torna all indice) L Istituto Comprensivo Statale di Greve in Chianti è nato il 1 settembre 2000 dall unione del Circolo Didattico e della Scuola Media Giovanni da Verrazzano. L Istituto è formato da una sede amministrativa, composta dagli uffici di Presidenza, Direzione Amministrativa e Segreteria situati all interno della Scuola Secondaria di I grado (Greve), da 5 scuole dell infanzia (2 a Greve ed 1 a Strada, Panzano e San Polo) e 4 scuole primarie (Greve, Strada, Panzano, San Polo). L area di competenza dell Istituto coincide con quella del Comune di Greve, si tratta dunque di un area molto vasta dal punto di vista geografico e, conseguentemente, dal punto di vista numerico. In questo anno scolastico sono iscritti all Istituto alunni. Nell Istituto sono presenti bambini provenienti da vari paesi, come avviene nel resto del Paese. Questa situazione pluriculturale e multietnica si traduce in un esperienza di arricchimento e maturazione per una convivenza basata sulla cooperazione, lo scambio e l accoglienza delle diversità come valori e come opportunità di crescita. Scuola dell infanzia B. Munari Via G. Di Vittorio, 13 Greve in Chianti Scuola dell infanzia Z. da Strada Via P. Togliatti, 25 Strada in Chianti Scuola dell infanzia A. Sturiale Via Stefanini San Polo in Chianti Scuola primaria D. Giuliotti Viale R. Libri, 26 Greve in Chianti Scuola primaria D. Alighieri Via G. da Verrazzano,88 Panzano in Chianti Scuola secondaria G. da Verrazzano Via G. da Verrazzano,8 Greve in Chianti Scuola dell infanzia N. Tirinnanzi Via A. Gramsci, 12 Greve in Chianti Scuola dell infanzia G. Rodari Via G. da Verrazzano, 88 Panzano in Chianti Scuola primaria G. Bucciolini Via G. Mazzini, 76 Strada in Chianti Scuola primaria Don Milani Via Poggio alla Croce, 31 S.Polo in Chianti
8 LA POPOLAZIONE SCOLASTICA DELL ISTITUTO(torna all indice) Composizione della popolazione scolastica dell'istituto Comprensivo rispetto all'ordine di scuola 22% 29% 49% Alunni Infanzia Alunni Primaria Alunni Sec. di I Gr. Composizione della popolazione scolastica dell'istituto Comprensivo rispetto alla cittadinanza 20% Alunni italiani 80% Alunni con cittadinanza non italiana 7
9 % Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza Ucraina Tunisia Sri Lanka Serbia-Montenegro Russia Romania Regno Unito Portogallo Polonia Perù Paesi Bassi Marocco Kossovo Nigeria Nepal Irlanda India Honduras Germania Francia Filippine Etiopia Estonia Cina Cambogia Brasile Australia Albania
10 SCUOLA DELL INFANZIA % Alunni della Scuola dell'infanzia iscritti nei vari plessi 17% 12% 33% 18% 20% Infanzia Greve-Munari Infanzia Greve- Tirinnanzi Infanzia Strada Infanzia Panzano Infanzia San Polo Composizione della popolazione scolastica della Scuola dell'infanzia rispetto alla cittadinanza degli alunni 17% Alunni italiani 83% Alunni con cittadinanza non italiana 9
11 Tunisia Sri Lanka Romania Perù Nigeria Marocco Serbia_Montenegro Irlanda India Albania Infanzia Greve- Munari /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 18 alunni) Sri Lanka Romania Marocco Infanzia Greve- Tirinnanzi /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 12 alunni) Kossovo Albania
12 Sri Lanka Romania Marocco Infanzia Strada /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 5 alunni) Albania Tunisia Romania Polonia Paesi Bassi Nepal Infanzia Panzano /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 24 alunni) Kossovo Albania
13 Romania marocco Kossovo Infanzia San polo /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 8 alunni) Albania
14 SCUOLA PRIMARIA % Alunni della Scuola Primaria iscritti nei vari plessi dell'i.c. 12% 15% 26% 47% Primaria Greve Primaria Strada Primaria Panzano Primaria San Polo Composizione della popolazione scolastica della Scuola Primaria rispetto alla cittadinanza degli alunni 21% Alunni italiani 79% Alunni con cittadinanza non italiana 13
15 Primaria Greve /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 67 alunni) 0 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 Primaria Strada /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 15 alunni) 0,5 0 14
16 Primaria Panzano /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 38 alunni) 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 Primaria San Polo /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 11 alunni) 15
17 Albania Brasile Cina Estonia Etiopia Filippine Germania India Kossovo Marocco Perù Polonia Russia Serbia-Montenegro Ucraina ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI GREVE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Composizione della popolazione scolastica della Sc. Sec. di Primo Gr. rispetto alla cittadinanza 23% Alunni italiani 77% Alunni con cittadinanza non italiana Sec. I Gr. /N Alunni con cittadinanza non italiana rispetto al Paese di provenienza (Tot. N 35 alunni) 16
18 ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA(torna all indice) ANALISI DELLA SITUAZIONE FINALITÁ EDUCATIVE CONSIGLIO D ISTITUTO COLLEGIO DEI DOCENTI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CRITERI GENERALI CALENDARIO SCOLASTICO ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA BILANCIO COPERTURA FINANZIARIA ATTIVITA DELLA SCUOLA PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA PROGETTI CAMPI DI ESPERIENZA / AMBITI DISCIPLINARI ORARI E RIPARTIZIONE DELLE DISCIPLINE (primaria e secondaria di primo grado) ATTIVITA FUNZIONALI E AGGIUNTIVE ALL INSEGNAMENTO AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN SERVIZIO REGOLAMENTO RISORSE DEL TERRITORIO CONTINUITÁ ORIENTAMENTO PERCORSI EDUCATIVI OPERATORI SCOLASTICI 17
19 ORGANI COLLEGIALI(torna all indice) CONSIGLIO D ISTITUTO E un organo collegiale che ha potere decisionale e propositivo sia in riferimento agli aspetti organizzativi che a quelli gestionali e finanziari. Tra i suoi compiti: a) Definire gli indirizzi generali delle attività della scuola anche in relazione al contesto territoriale; b) Adottare il P.O.F., verificarne la rispondenza con gli indirizzi generali e la compatibilità con le risorse finanziarie e umane disponibili; c) Approvare l adesione della scuola ad accordi coerenti con il P.O.F; d) Determinare i criteri di utilizzazione delle risorse finanziarie; e) Approvare i documenti contabili fondamentali; f) Adottare il regolamento dell istituzione I verbali delle sedute del CONSIGLIO DELL ISTITUTO vengono pubblicati sul sito dell Istituto Comprensivo ( ELETTI NEL CONSIGLIO D ISTITUTO Presidente: FABBRI CURCIO LUDOVICA Vicepresidente: TRAMBUSTI FRANCESCO Docenti: PICCIOLI SANDRA - FORCONI FRANCESCA - GORI LUCIANA - VANNI MARIA DINA ROTONDI LORELLA FABIANI ELISABETTA DADDI ANTONELLA FERRINI LOREDANA Genitori: ROSSI SERENA CASTIGLIA GABRIELE PACCIATTI MASSIMILIANO CAVERNI LORENZO MICHELASSI CARLA - MICHELASSI LAURA A.T.A.: BIAGI SILVIA BIANCIARDI LINDA La Dirigente scolastica, Dr.ssa ZUCCHELLI Antonella, membro di diritto Giunta esecutiva (prepara i lavori del Consiglio di Istituto e si occupa, prevalentemente, della parte finanziaria): MICHELASSI LAURA, BIAGI SILVIA (sostituita, in caso di necessità, da BIANCIARDI LINDA), VANNI MARIA DINA. COLLEGIO DOCENTI E costituito dai docenti dei tre ordini di scuola ed è presieduto dal Capo d Istituto. si può riunire in seduta plenaria o per grado di scuola. Tra i suoi compiti: definire e approvare il P.O.F nei suoi aspetti didattici 18
20 definire e approvare i profili didattici delle iniziative, dei progetti e degli accordi a cui l istituzione aderisce; definire e approvare la proposta di REGOLAMENTO dell ISTITUZIONE rispetto a: profili didattici funzionamento collegio funzionamento delle sue articolazioni funzionamento degli organi cui compete la programmazione didatticoeducativa; procedere al monitoraggio e alla valutazione dei risultati dell attività didattica sulla base di criteri predeterminati; definire e approvare ogni altro provvedimento connesso con l esercizio dell autonomia didattica. CONSIGLI DI INTERSEZIONE, INTERCLASSE, CLASSE Sono costituiti dai docenti del plesso o della classe, membri di diritto, e dai genitori eletti: 1 per sezione o classe nella scuola dell infanzia e primaria, 4 per classe nella secondaria di primo grado. Hanno durata annuale. Questi organi hanno il compito di: formulare proposte sull organizzazione e sull azione educativa e didattica agevolare ed estendere i rapporti tra docenti e genitori esaminare i problemi e proporre soluzioni procedere all adozione dei libri di testo Si può riunire in due forme: SOLO DOCENTI, per realizzare il coordinamento didattico ed i rapporti interdisciplinari in FORMA PLENARIA con i docenti ed i rappresentanti dei genitori. 19
21 CONSIGLI DI INTERSEZIONE: RAPPRESENTANTI DEI GENITORI Scuola dell infanzia N. TIRINNANZI - Greve Sezione Membri eletti Voti A INNOCENTI DANIELA 14 B SFORZI STEFANIA 14 C BAGNI LETIZIA 12 Scuola dell infanzia B. MUNARI - Greve A METAIS ESTHER ANNE 6 B BARBARO VERONICA 8 C PUCCI BARBARA 7 Scuola dell infanzia G. RODARI - Panzano A FAINI CRISTINA 9 B FERRUZZI CHIARA 7 C MICHELASSI CARLA 9 Scuola dell infanzia A. STURIALE San Polo A GALLUZZO MIRIAM 10 B SARTI STEFANIA 9 Scuola dell infanzia ZANOBI DA STRADA - Strada A GIANNOZZI ROSSANA 17 B LUPO SIMONA 10 C SGATTI MATTEO 15 D FRATINI YLENIA 10 E GIANI NATALIA 17 20
22 CONSIGLI DI INTERCLASSE: RAPPRESENTANTI DEI GENITORI Scuola primaria D. GIULIOTTI - Greve CLASSE Membri eletti Voti 1A BENUCCI VERONICA 19 1B COVINO MARIA ROSARIA 13 2A BERTI ALESSANDRO 9 2B CAINI PAOLA 10 2C BALDI SONIA 12 3A MENEGATTI SILVIA 9 3B VANNI SERENA 17 3C RODRIGUEZ DENIZ THENESOYA 28 4A DONNINI LIA 8 4B PAOLI SIMONETTA 9 4C PALANDRI MIRNA 16 5A SOCCIO CAROLINA 10 5B FICORILLI SIMONA 12 5C TONDINI KALINKA 11 Scuola primaria D. ALIGHIERI - Panzano 1A TADDEI ELISABETTA 10 2A ROSSI SERENA 21 3A FABBRI CURCIO LUDOVICA 10 4A MICHELASSI NADA 14 5A CATAPANO ANGELA 14 Scuola primaria G. BUCCIOLINI - Strada 1A CENCETTI BRIGITTA 16 1B LUPO SIMONA 15 2A PROVVEDI COLETTA 20 2B LOMBARDI SONIA 21 3A MARTINO CATIA 12 3B PARRINI GAIA 7 4A METRANGOLO LORENA 11 4B MARCHESINI ROBERTO 12 5A GUERRA DANIELA 11 5B CASINI BARBARA 9 21
23 Scuola primaria DON MILANI San Polo 1A ABBATE MATTEO 20 2A DI FEDE SERENA 13 3A SERNI CLAUDIA 9 4A VIVIANI DELLA ROBBIA CARLO 11 5A NARDI SABRINA 12 CONSIGLI DI CLASSE: RAPPRESENTANTI DEI GENITORI Scuola primaria D. GIULIOTTI - Greve CLASSE Membri eletti Voti 1A CHIOCCINI DEBORA MARCUCCI SANDRA NENCI SABRINA CHELI BARBARA B LEOCINI STEFANIA RIBELLI DANIELA GIANNINI ANGELICA FORNI PAOLA C 1D 2A BRINI MONICA FICAI CRISTINA LAPINI SABINA GRUNDMANN LIS ROSSETI PAOLA CHERUBINI SERENA PALLANTI PAOLO MASINI CECILIA MATTIOLI LUCIANA GIORGI ANNA B CASPRINI ELENA FERRUZZI RAFFAELLA BINDI SERENA MAZZI ANNALISA
24 2C 2D 3A 3B 3C 3D FONTANI LARA FARULLI SABRINA PEPERINI LUANA LONI COPPEDE MARIA LUDOVICA EMANUELLI CINZIA GORI PAOLA DODERO CINZIA BURGASSI AUROR MANTOVANELLI PAOLO CASCIARI ILARIA DEDE KATHLEEN SERIO DANIELA BUTINI SONIA MASSETANI ANNARITA LEPRI MONICA GURRIERI CLAUDIO KRSNAKOVA LENKA MENEGATTI SILVIA BIESE MICHÉLE MICHELASSI LAURA CHECCUCCI ALESSIA
25 INCARICHI, REFERENTI, COMMISSIONI(torna all indice) La Dirigente Scolastica, dr.ssa Antonella Zucchelli, nomina quale docente collaboratore, per il corrente anno scolastico, la prof.ssa Monica De Stefanis. STAFF DELLA DIREZIONE Lo Staff della Direzione, presieduto dalla Dirigente Scolastica, è di norma composto dai collaboratori, dalle funzioni strumentali e dai coordinatori dei plessi. Si occupa prevalentemente dell organizzazione scolastica e del piano finanziario; inoltre rielabora le proposte del Collegio dei docenti in merito ai progetti ed alle iniziative da promuovere. In base alle necessità, si riunisce in seduta plenaria o ridotta. COORDINATORI DI PLESSO E REFERENTI ALLA SICUREZZA QUERCIOLI SABINA Primaria Greve (coord. e ref. sicurezza) GHISLENI FULVIA Primaria Strada (coord. e referente) FABIANI ELISABETTA Primaria Panzano (coord. e ref. Sicurezza) TRIBASTONE GIANNA Primaria San Polo (coord. e ref. sicurezza) VANNI MARIA DINA Infanzia Munari (coordinatore) DEI ANNA Infanzia Tirinnanzi (coord. e ref. sicurezza) PASQUINI SANDRA Infanzia Strada (coord. e ref. sicurezza) PERICOLI PATRIZIA Infanzia San Polo (coord. e ref. sicurezza) GEMINI PAOLA Infanzia Panzano (coord. e ref. sicurezza) DE STEFANIS MONICA Secondaria (coord. e ref. sicurezza) BENUCCI WILMA Infanzia Munari (referente sicurezza) COMITATO DI VALUTAZIONE PIEROTTI STEFANIA DADDI ANTONELLA PICCIOLI SANDRA PAGGINI BIANCA MARIA ASTORRI ANTONELLA BAGNI MANUELA GALLI GRAZIA BADII LUCIA R.S.U. CGIL FABIANI ELISABETTA R.S.U. CISL PALLANTI MARISA R.S.U. CGIL Infanzia Panzano Primaria Panzano Primaria Strada (membro supplente) Secondaria Secondaria (membro supplente) REFERENTE EDUCAZIONE AMBIENTALE Docente primaria Strada R.L.S. ATA primaria R.S.U. e R.S.A. ATA primaria Greve Docente primaria Panzano Docente primaria Strada 24
26 FUNZIONI STRUMENTALI(torna all indice) Nell anno scolastico in corso sono individuate le seguenti funzioni strumentali. Ad alcune di esse è stata affiancata una commissione o referenti per coadiuvarne i lavori. 1.DISLESSIA Supporto ai docenti e agli alunni delle classi III IV - V della scuola primaria e di tutta la secondaria. Conoscenza e reperimento di materiale didattico, anche informatico. 2. INDIVIDUAZIONE PRECOCE DISLESSIA Screening e tabulazione dati, individuazione di strumenti compensativi e sostitutivi per alunni delle classi I II della scuola primaria. 3. CONTINUITÁ PRIMARIA-SECONDARIA Agevolare il passaggio degli alunni dalla primaria alla secondaria. Attività di scuola aperta. Raccordo tra scuola secondaria di primo grado e di secondo grado. Organizzazione di incontri tra gli insegnanti della scuola primaria e secondaria per l individuazione e la condivisione di percorsi didattici comuni. Commissione Continuità Primaria-Secondaria: CORTEVESIO Paola CIANTI Nicola BARTOLOMMEI Elisabetta Commissione Continuità Infanzia-Primaria: MADDOLI Agata FORCONI Francesca LAMANNA Elisabetta SCARCELLA Immacolata GEMINI Paola BENUCCI Wilma PERICOLI Patrizia BENCINI Daniela ROTONDI LORELLA (Secondaria) MORONI PATRIAZIA (Primaria Greve) TUGNOLI CLAUDIA (Secondaria) Primaria Greve Primaria Strada Primaria Panzano Primaria San Polo Primaria Greve Primaria Strada Primaria San Polo Infanzia Tirinnanzi Infanzia panzano Infanzia Munari Infanzia San Polo Infanzia Strada 25
27 4. ORIENTAMENTO SECONDARIA Agevolare il passaggio degli alunni dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado. Raccordo tra scuola secondaria di primo grado e di secondo grado Organizzazione di incontri con gli insegnanti delle scuole secondarie della Provincia di Firenze. 5. INTERCULTURA Collaborazione con Comune e Associazioni del territorio. Ricerca di modalità di rapporto con le famiglie straniere. Ricerca di operatori esterni di supporto. Predisposizione di progetti per l integrazione culturale. Commissione ROSSI SILVIA BETTINI KATYA LOMBARDI CRISTINA FERRINI LOREDANA BETTONI GIULIA MANZANI PATRIZIA GORI LUCIANA BENSI M.LUISA PAGGINI BIANCA MARIA (Secondaria) PEDANI FEDERICA (Primaria Greve) TURCHI CRISTINA (Secondaria) Primaria Panzano Primaria Strada Primaria Greve Primaria San Polo Infanzia San Polo Infanzia Strada Infanzia Munari Infanzia Tirinnanzi 6. INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Diffonde e coordina le iniziative a favore degli alunni diversamente abili. Affianca e/o sostituisce il dirigente scolastico negli incontri periodici con gli insegnanti di sostegno Tiene il collegamento con gli operatori esterni, l ASL e i servizi sociali. Predispone il calendario degli incontri periodici con gli operatori sanitari e le famiglie. Cura la trasmissione e la restituzione da parte dei docenti delle schede individuali degli alunni. Agevola il passaggio degli alunni diversamente abili dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado. CIANTI NICOLA (Primaria Panzano) 26
28 8. INFORMATICA Si occupa della informatizzazione dei registri, dei documenti di valutazione e delle comunicazioni scuola-famiglia. Organizza incontri, rivolti a tutti i docenti, per spiegare il funzionamento e le modalità operative del programma scelto per la gestione dei suddetti documenti. Provvede alla manutenzione ordinaria delle aule di informatica presenti nei plessi. ALIBERTI GIACOMO (Primaria Strada) 27
29 LABORATORI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE(torna all indice) Nell IC sono stati istituiti i dipartimenti di Lingua, Matematica, Scienze, Arte. I dipartimenti sono frequentati da: insegnanti della scuola dell infanzia insegnanti della scuola primaria insegnanti della scuola secondaria di primo grado Si tratta di laboratori di ricerca e sperimentazione il cui obiettivo principale è la costruzione dei curricoli verticali relativi alle discipline sopracitate: dalla scuola dell infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Il curricolo è inteso come l insieme dei percorsi pensati all interno di una disciplina dove: il lavoro disciplinare scolastico si salda con la formazione e la crescita dei ragazzi; l ottica è quella che ogni ragazzo con le sue scoperte deve costruire, con la mente e con il fare, il suo sapere; c è la ricerca di un giusto equilibrio tra i nodi importanti di ogni disciplina e la metodologia con cui proporli (discussioni collettive, lavoro a gruppi, lavoro individuale); la metodologia deve essere in grado di motivare e coinvolgere tutti i ragazzi. Il curricolo va pensato e ripensato in situazione, ed è ciò che viene discusso e realizzato nei laboratori dove le insegnanti ogni volta si confrontano praticamente, riportando il lavoro quotidiano della classe, riflettendo sui punti riusciti e su quelli problematici, mettendosi in discussione. Le insegnanti, così, hanno la possibilità di ritrovarsi in un ottica di ascolto reciproco e di continuità tra i vari ordini di scuola. Nell anno scolastico , l Istituto Comprensivo Statale di Greve ha partecipato al bando, della Regione Toscana, per l assegnazione di fondi finalizzati all istituzione dei Laboratori del Sapere Scientifico (LSS). Si tratta di gruppi di ricerca/sviluppo il cui scopo primario è lo sviluppo di una didattica innovativa nelle discipline scientifiche, che ricerchi, sperimenti, verifichi e documenti percorsi di apprendimento per migliorare la qualità dell insegnamento scientifico nella scuola e favorire il successo formativo degli alunni. Questo I.C. è stato scelto, insieme ad altre trentanove scuole, come destinatario del finanziamento, pertanto i Dipartimenti di Matematica e Scienze, già presenti nell I.C. da diversi anni, porteranno avanti tutte le attività previste nell ambito dei LSS. 28
30 Tali attività possono essere così schematizzate: Attività di formazione/ricerca iniziale e in itinere del gruppo docenti supportato da esperti esterni di epistemologia e didattica disciplinare. Progettazione/realizzazione/valutazione e verifica di significativi percorsi di apprendimento, per i quali verranno adottati i seguenti parametri: 1) approccio fenomenologico-induttivo ai contenuti delle discipline (né libresco, né sistematico-deduttivo) attraverso il quale ricostruire con gli alunni il percorso cognitivo che ha portato a quei contenuti; 2) percorsi di apprendimento individuati sulla base di contenuti epistemologicamente fondanti le discipline scientifiche; 3) introduzione di elementi di concettualizzazione/teorizzazione (la definizione, la regola, la legge, il principio) come risultati di un processo di osservazioneproblematizzazione-formulazione di ipotesi-verifica-generalizzazione e non come verità precostituite. Documentazione delle sperimentazioni effettivamente svolte. Il Collegio docenti, nella seduta del 10 ottobre 2012, ha approvato la partecipazione dell I.C. al bando della Regione Toscana e l attivazione dei LSS in caso di conseguimento del finanziamento previsto. CONTINUITÁ E ORIENTAMENTO(torna all indice) CONTINUITÁ La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. A tal fine, nell IC, è stato elaborato un documento contenente alcune linee guida che rendano possibile una effettiva e funzionale collaborazione e cooperazione fra i docenti. Il documento prevede: incontri periodici fra i docenti : i docenti delle scuole dell infanzia, primaria e secondaria di primo grado si incontrano durante l anno per individuare i percorsi il cui contenuto non sia avulso dalla attività programmate, ma invece faccia parte integrante o ne sia un arricchimento; per individuare e progettare tempi di attuazione; confrontarsi su eventuali problematiche sia di ordine didattico che organizzativo laboratori ponte: nel corso dell anno scolastico gli alunni del terzo anno della scuola dell infanzia e del primo anno della scuola primaria prendono parte ad attività di laboratorio che si svolgono presso le scuole di ordine superiore. Analogamente gli alunni del quinto anno della scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria di primo grado 29
31 formazione delle classi prime: i docenti della scuola dell infanzia forniscono un loro contributo per la formazione delle prime stesse; analogamente i docenti delle primarie danno la loro consulenza per la formazione delle prime nella scuola secondaria di primo grado assemblee nelle diverse scuole primarie con i genitori degli alunni delle classi quinte, per illustrare programmi, progetti ed organizzazione della scuola secondaria. OPEN DAY : giornate di scuola aperta presso la secondaria di primo grado per genitori e alunni delle classi quinte della scuola primaria ORIENTAMENTO Gli obiettivi dell orientamento sono: La progressiva conquista della propria identità La valorizzazione delle potenzialità individuali Lo sviluppo delle capacità di scelta di un proprio progetto di vita La promozione delle condizioni favorevoli per un proprio progetto di vita L orientamento è dunque un processo formativo continuo che vede implicate famiglia, scuola, società ed è necessario favorire l interazione fra questi diversi soggetti per promuovere nei ragazzi una maturazione personale e la capacità di scegliere in modo consapevole. Ciò si realizza attraverso la sinergia di diverse azioni: Sul piano psicologico creare situazioni all interno della scuola per promuovere lo sviluppo della personalità e prevenire il disagio scolastico dare agli insegnanti chiavi di lettura per interpretare le attitudini dei ragazzi seguire l iter verticale dell alunno nel corso degli studi Sul piano didattico creare opportunità di apprendimento e conoscenza delle proprie attitudini attraverso l esperienza delle discipline scolastiche ed attività di integrazione ed arricchimento del curricolo. Questa possibilità viene incontro all'esigenza di soddisfare i bisogni dell utenza rapportati ad una società in continua evoluzione ed al territorio di pertinenza, superando la fissità dei programmi ministeriali Sul piano di una corretta informazione Fornire informazioni sui diversi percorsi didattici Organizzare un processo di interazione con le scuole limitrofe Partendo da queste esigenze, da diversi anni, nell IC Statale di Greve vengono portate avanti le seguenti attività volte a favorire un orientamento adeguato e consapevole: 30
32 Informazioni agli alunni e alle famiglie degli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado sugli istituti superiori fiorentini attraverso opuscoli informativi. Incontri, per gli alunni, con docenti delle diverse scuole secondarie di secondo grado di Firenze che illustrano programmi e prospettive di studio e/o lavorative delle diverse scuole. Progetto Orientamento finanziato dalla Provincia di Firenze (nei mesi di novembre-dicembre-gennaio) con l obiettivo di informare gli alunni aiutandoli nella scelta della scuola secondaria di secondo grado. INTERCULTURA(torna all indice) La prospettiva interculturale solleciterà i ragazzi a prendere consapevolezza dei diversi punti di vista nell ottica di una visione policentrica della realtà; si affronteranno argomenti e attività che intendono sollecitare il rispetto per ogni tipo di alterità e la consapevolezza delle differenze fra le culture e i generi; più in generale si rifletterà sulla diversità individuale di pensiero e di sentimento. PROGETTO RETE PER LA SCUOLA INTERCULTURALE L Istituto aderisce al progetto intercultura Oltre le parole che coinvolge le scuole della Zona Socio Sanitaria Sud-Est nella Rete per la scuola interculturale. La suddetta rete rappresenta un occasione preziosa per integrare risorse, competenze e opportunità per sviluppare la cultura dell accoglienza e dei diritti dei cittadini a partire dalla scuola. Il progetto Oltre le parole e i progetti di alfabetizzazione attivati nei vari plessi del nostro Istituto mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi: supportare l alunno straniero, la sua famiglia e la scuola agevolando la conoscenza e la comprensione reciproca, anche con l ausilio di mediatori linguistico- culturali; far divenire le attività di supporto agli alunni stranieri e le attività di educazione interculturale sempre più parte integrante dell organizzazione scolastica; garantire supporti al bilinguismo degli alunni stranieri, nell intento di evitare forme di semilinguismo che ostacolano l apprendimento, prevedendo modalità di insegnamento della lingua madre accanto allo studio dell italiano; sviluppare le competenze interculturali del contesto scolastico nel suo complesso (allievi, personale docente e non docente) per costruire una scuola capace di svolgere pienamente il suo ruolo educativo e formativo nella nuova società multiculturale; facilitare la partecipazione delle famiglie straniere alla vita scolastica anche attraverso iniziative culturali e formative che le coinvolgano. 31
33 Riguardo al percorso di apprendimento dell italiano come lingua della comunicazione, il nostro Istituto ha prodotto i seguenti materiali: 1) Protocollo di accoglienza che vede coinvolte tutte le figure scolastiche (la dirigenza scolastica, la segreteria, le funzioni strumentali, la commissione intercultura e il personale ATA); 2) Scheda informativa/valutativa per la raccolta dei dati biografici e scolastici relativi agli alunni non italofoni e delle loro competenze linguistico-comunicative in riferimento ai livelli di apprendimento dell italiano L2 stabiliti dal Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue- Esempi di attività elaborati durante corsi di aggiornamento al personale tenuti docente dal Dott. Sarcoli e dalla Dott.ssa Raspollini del Centro Giufà di Firenze; 3) Prove di ingresso di Italiano L2 somministrate dalle funzioni strumentali e dalla commissione intercultura mediante l ausilio di un mediatore linguistico fruibile attraverso le risorse della Rete per la scuola interculturale. Riguardo alla lingua dello studio la commissione intercultura ha elaborato Piani di Studio Personalizzati (PSP) avvalendosi della collaborazione del Centro Giufà di Firenze. Ogni plesso, inoltre, ha predisposto al suo interno spazi e materiali didattici per l insegnamento dell italiano L2 e ciascun docente può attingere idee e attività dalle bibliografie e dalle sitografie consigliate dai docenti Sarcoli e Raspollini del Centro Giufà di Firenze. In linea generale è necessario che nel processo insegnamento/apprendimento della lingua italiana L2 si tengano sempre in considerazione i seguenti aspetti: che siano coinvolti tutti gli insegnanti della classe, di qualsiasi disciplina che sia effettuata una programmazione mirata su bisogni reali e sul monitoraggio dei progressi svolti via via dall alunno che, al momento del loro arrivo, gli alunni stranieri si confrontino con due diverse strumentalità linguistiche: la lingua italiana del contesto concreto, indispensabile per comunicare nella vita quotidiana (la lingua per comunicare) e la lingua italiana specifica, necessaria per comprendere ed esprimere concetti, sviluppare l apprendimento delle diverse discipline e una riflessione sulla lingua stessa (la lingua dello studio) che la lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese ad un anno, in relazione all età, alla lingua di origine, all utilizzo in ambiente extrascolastico; per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche 32
34 che il Collegio dei Docenti definisca, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento che l adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti anche un adattamento della valutazione, in considerazione degli orientamenti generali su questo tema che sottolineano fortemente l attenzione ai percorsi personali degli alunni che si privilegi la valutazione formativa rispetto a quella certificativa, si prendano in considerazione il percorso dell alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l impegno e, soprattutto, le potenzialità di Apprendimento dimostrate; in particolare che, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe ad un altra o da un grado scolastico al successivo, si faccia riferimento a una pluralità di elementi e non solo a quelli di natura didattica. INTEGRAZIONE(torna all indice) La scuola si impegna a costruire un ambiente educativo di apprendimento che valorizzi la diversità, l integrazione delle competenze, il rispetto dell identità, la varietà dei percorsi personali, accogliendo così gli alunni diversamente abili come portatori di novità e risorse per il cammino educativo di tutti. Nell ambito della cornice sopra rilevata, la scuola afferma che: L integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L esercizio del diritto all educazione e all istruzione non può essere impedito da difficoltà derivanti dalle disabilità. Il Profilo Dinamico Funzionale ed il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) sono parte integrante della programmazione dell intero gruppo docente. I P.E.I. mirano a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità espressive e comunicative e, fin dove è possibile, il possesso di strumenti linguistici e matematici. Gli insegnanti strutturano l ambiente in modo da favorire l interazione della persona diversamente abile con il gruppo classe ed operano quelle facilitazioni che permettano il raggiungimento degli obiettivi previsti dal P.E.I. La valutazione dei risultati è rapportata ai ritmi ed agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti nell azione didattica. LAVORANO CON NOI Progetto A.S.H Ass. Gruppo Insieme (finanziamento Amm. Comunale) Cooperativa la Stadera 33
35 RECUPERO DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO (torna all indice) Nella nostra scuola sono attivi da anni percorsi per il recupero di Disturbi Specifici di Apprendimento. A partire dalla scuola dell infanzia i bambini effettuano screening volti a rilevare eventuali forme di dislessia, disortografia, discalculia nell ultimo anno della scuola dell infanzia e nel primo ciclo della primaria. All interno della scuola è presente personale formato per somministrare le prove e per programmare interventi di recupero mirato. La ragione per occuparci dei DSA fin dall ultimo anno di Scuola dell Infanzia è che quasi sempre un disturbo cognitivo nell età prescolare comporta delle difficoltà negli apprendimenti di tipo scolastico. La rapidità e competenza di intervento consentono una compensazione rapida nei casi più lievi da ritenersi praticamente risolutiva. Nei casi più gravi rapidità e competenza consentono di individuare i percorsi migliori e più facilmente praticabili per ogni singolo allievo. Alla luce di quanto sottolineato la nostra Scuola ha scelto ciò che la letteratura scientifica internazionale indica come la migliore strada da percorrere : l individuazione precoce, l intervento coordinato di figure professionali specifiche, la sensibilizzazione - informazione e formazione ai docenti Tutto questo, ci preme sottolineare, insieme ed accanto ai genitori che vanno sempre preparati prima di affrontare un accertamento diagnostico nelle sedi più opportune per ogni caso. I docenti specializzati e di classe mediano l incontro con gli specialisti, unici detentori della possibilità di diagnosi. Le Funzioni Strumentali sono poi in grado di sostenere genitori e colleghi nella scelta di strategie operative da individuare per ogni allievo e di mettersi in contatto con gli operatori sanitari del territorio (logopedisti, psicologi, neuropsichiatri). Ogni area di insegnamento viene presa in seria considerazione ed ogni livello di insegnamento. La Scuola Primaria attiverà laboratori specifici per il recupero/compensazione DSA attraverso l uso di software didattici specifici e di materiale cartaceo. La Scuola Secondaria di Primo grado preparerà gli allievi in uscita aiutandoli nella preparazione all esame di licenza media, accoglierà le necessità degli allievi in entrata già seguiti nel secondo ciclo di Scuola Primaria. INFORMATICA(torna all indice) L utilizzo delle nuove tecnologie risulta sempre più importante e presente nella vita odierna ed è parte integrante della programmazione didattica di ogni disciplina. 34
36 L Istituto comprensivo ha realizzato cinque laboratori di informatica, di dimensioni diverse, in rete e collegati ad internet in banda larga nella primaria di Greve, Strada, Panzano, San Polo e nella secondaria di primo grado a Greve. La dotazione di software è stata implementata con nuovi programmi adattabili anche a ordini di scuola diversi. Rimane l impegno di potenziare sia il parco macchine, che la loro fruibilità, alle scuole dell Infanzia con programmi specifici e l adeguamento della connessione Internet con ADSL nei plessi che ancora utilizzano connessione a bassa velocità. In alcuni plessi dell Istituto sono presenti Lavagne Multimediali Interattive (LIM). La LIM è un grande schermo tattile (touch screen) che ha le dimensioni di una tradizionale lavagna d'ardesia, sulla cui superficie viene proiettato tutto ciò che appare sul monitor del computer a cui la lavagna è collegata. Permette l interazione con i contenuti visualizzati utilizzando apposite penne digitali o i polpastrelli delle dita. In questo modo è possibile scrivere, disegnare, cancellare, gestire e manipolare immagini, file video, suoni, consultare risorse web, attingendo direttamente dalla rete. Il contenuto di ciò che compare sulla lavagna può essere salvato sulla memoria del PC. Numero di LIM a disposizione nei plessi: Primaria Greve (N 2 LIM) Primaria Panzano (N 1 LIM) Primaria Strada (N 1 LIM) Secondaria (N 3 LIM) IL TERRITORIO COME RISORSA(torna all indice) Il territorio del Chianti è ricco di aree boscose e di grosso pregio naturale, paesaggi agrari diversificati, tessuto di aree agricole vitivinicole, borghi che hanno mantenuto la loro identità. Questa qualità delle risorse è riuscita a trovare la sua naturale integrazione con un ricco patrimonio storico e artistico, da conoscere e salvaguardare. Ogni futuro cittadino deve avere la possibilità di approfondire la conoscenza del territorio e delle sue numerose trasformazioni avvenute, in particolare, negli ultimi 50 anni (scomparsa del sistema mezzadrile, componente economica assunta dal "prodotto " vino), che hanno condotto ad un cambiamento dei metodi di coltivazione e ad una modifica dell'assetto geomorfologico del territorio. Rispondendo a questi obiettivi, presso l IC viene posta attenzione per: 1) Elaborazione di progetti basati sulla conoscenza e salvaguardia del territorio 2) Conoscenza e promozione, attraverso la "Commissione territorio" e il referente per l Ed. Ambientale, di Concorsi e o progetti per la diffusione e sensibilizzazione dei giovani alle tematiche ambientali. 35
37 VALUTAZIONE(torna all indice) La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. Nel complesso la valutazione sottende ad una pluralità di funzioni, si serve di diversi strumenti e si rivolge a più destinatari: Funzione Regolativa (aspetti didattico/educativi). Serve per controllare/adeguare il processo di insegnamento/apprendimento. Utilizza appositi strumenti: Agenda, Giornale dell insegnante, Osservazioni sistematiche e/o informali, Verifiche, Test... Funzione Comunicativa (aspetti partecipativi). Serve per informare genitori, alunni, altri docenti o scuole. Utilizza appositi strumenti: Documento di Valutazione, Fascicolo personale, Colloqui e Assemblee. Funzione Certificativa (aspetti amministrativi). Serve per sanzionare la fine di un periodo scolastico o di un ciclo. Utilizza appositi strumenti: Registro di classe, Attestato, Diploma. Per quanto attiene al documento di valutazione quadrimestrale, gli insegnanti di ciascuna disciplina esprimono una valutazione numerica per ciascun indicatore/criterio riportato nel documento stesso, sulla base degli obiettivi esplicitati per ogni classe dalle programmazioni educativo-didattiche. Il profilo conclusivo del documento di valutazione viene elaborato dall intero gruppo docente sulla base delle osservazioni sistematiche e dell analisi dei processi. In esso si evidenziano: l inserimento nella vita della scuola; gli interessi manifestati e le attitudini promosse; il livello di impegno e l atteggiamento nel lavoro; i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza; le eventuali distanze degli apprendimenti dai traguardi previsti; consigli e suggerimenti alle famiglie. Dall anno scolastico , l IC Statale di Greve può far riferimento, in materia di valutazione, ad un apposito Documento di Valutazione redatto da una commissione di docenti appartenenti alla scuola primaria e secondaria di primo grado. GIORNALE LA PIAZZA (torna all indice) Il progetto che ormai conta un esperienza decennale ha visto ampia e significativa collaborazione tra scuola e istituzioni comunali. Spesso il giornale ha ottenuto riconoscimenti nazionali e internazionali per la grafica e per la verticalità didattica messa in luce. Il giornale si rivolge al territorio e dal territorio trae argomenti di lavoro. Gli allievi delle classi terze collaborano tutto l AS a redigere gli articoli, a svolgere inchieste, a rendere efficaci dal punto di vista giornalistico i lavori 36
38 dei più piccoli, della secondaria inferiore, della primaria e, a volte, dell infanzia. Il contributo di tutti è fondamentale per dare significato al laboratorio stesso. E un attività che ha unito l Istituto in un dialogo sinergico. Prezioso il contributo di tutti gli insegnanti di ogni ordine e sede. Bisogni: avvio alla scrittura giornalistica attraverso lo sviluppo del testo argomentativo, l intervista, l inchiesta, la raccolta e selezioni di fonti e documenti, l attenzione per il territorio e per l attualità, al passato con le sue tradizioni e al presente con i suoi bisogni, urgenze e progettazioni per il futuro. Obiettivi: Sviluppo senso critico costruttivo, rispetto del punto di vista altrui, valutare il peso della parola, acquisizione di capacità di dibattito democratico, acquisire un pensiero personale da difendere anche quando divergente dal pensiero comune, acquisire la capacità di resistere all omologazione. Insegnante responsabile: Lorella Rotondi Collaboratori esterni: Giulio Bencistà (direttore) e Giuliano Monnecchi (montaggio dei numeri, mac, attività informatica professionale) Materiali e collaborazione Privati: Stampa Centroprisma VISITE E VIAGGI D ISTRUZIONE(torna all indice) L'arricchimento dell'offerta formativa comporta anche attività diverse da quelle tradizionali; si tratta di attività "fuori aula" collegate alle discipline curricolari o parte integrante di esse che ogni gruppo classe decide autonomamente di programmare e realizzare. Un momento importante delle attività "fuori aula" è rappresentato dai viaggi d'istruzione che riguardano, non solo l'annuale gita scolastica, ma anche visite guidate e uscite nel territorio comunale. Le iniziative proposte dovranno integrarsi con le finalità generali del POF e mireranno a : fornire informazioni e/o approfondimenti di carattere storico-geografico-artistico ed un contatto diretto su argomenti collegati alle materie curricolari; garantire agli allievi esperienze di attività sportive nuove, importanti anche sotto il profilo dell'educazione alla salute; sviluppare la conoscenza e il rispetto per l'ambiente; far conoscere la realtà produttiva del territorio anche ai fini dell orientamento; migliorare la socializzazione fra gli allievi e dare agli insegnanti la possibilità di conoscere i comportamenti degli alunni anche in momenti extrascolastici; sviluppare autocontrollo, autonomia e rispetto delle regole. 37
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